[Lezioni di RLV] Le chiavi

Quella che segue è la prima puntata di una serie di lezioni di Marine Kelley sull’uso dei suoi prodotti, i legami Real Restraints. Come ben sa chi segue queste pagine, sebbene esistano ormai innumerevoli prodotti analoghi, io continuo a ritenere quelli di Marine i più affidabili e facili da usare. Senza contare il fatto che è stata lei a inventare, ed è lei che mantiene e aggiorna, quel Restrained Life Viewer che rende le esperienze bondage su Second Life insuperabilmente intense (e che fra l’altro è requisito essenziale per poter entrare alla nostra prigione, sia come guardia che come prigioniero). Consiglio la lettura attenta di queste lezioni anche a chi crede di sapere già tutto: io stessa, nel tradurre le righe che seguono, ho scoperto cose che non sapevo e che ho trovato illuminanti. Per qualsiasi dubbio, utilizzate per favore lo spazio dei commenti, in modo che le risposte possano essere utili a tutti. Buona lettura, lascio la parola alla nostra benefattrice, Marine Kelley. Le righe che seguono sono tradotte (e in qualche caso leggermente adattate) col suo gentile permesso.

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Benvenuti alla prima lezione sui prodotti RealRestraint. Nelle righe che seguono verrà spiegato cosa sia un restraint, come chiuderlo a chiave, cosa siano le chiavi e perché i RealRestraint non prevedano il concetto di “proprietà” (ownership).

Prima di tutto, qualche premessa importante… Gli oggetti di cui parliamo sono restraint, e servono a “tenere al sicuro” voi stessi o qualche vostro amico. Questo elemento non è necessariamente legato ad alcuna considerazione BDSM, ed è per questo che non useremo molto termini come “sub” e “domme”. Useremo rispettivamente “prigioniera” e “top”. Per semplificare il discorso, dò per scontato che entrambi i giocatori siano di sesso femminile.

Jelenaoggi_001.jpegPer me, “tenere al sicuro” qualcuno significa “averla sotto controllo in qualsiasi momento”. In altre parole, se lasciate la vostra prigioniera incaprettata su un letto per un paio d’ore, al vostro ritorno avete una buona chance di ritrovarla incaprettata sullo stesso letto (anche se magari alquanto furiosa). Nel frattempo possono essere successe molte cose ma, se avete fatto le cose per bene, dovrebbe essere incapace di chiedere aiuto, o anche di liberarsi da sola in vostra assenza.

Ma, ma… in tutto questo dove va a finire il concetto di “sicuro, sano e consensuale”? Che succede se la prigioniera non si diverte più e decide di andarsene? Dopo tutto, si tratta di un gioco, no?

Beh, se per qualsiasi motivo la prigioniera decide di andarsene, è una sua scelta di prendersi la responsabilità di ingrangere le regole e liberarsi barando (“cheat out“). Il concetto stesso di “prigionia” su SL si basa sul presupposto che la prigioniera non vorrà barare, rovinandosi la reputazione (questo sempre che la catturatrice non sia una cretina o una pessima dominatrice che non sa prendersi cura dei suoi prigionieri). Come sicuramente avrete notato, su SL la reputazione è tutto. Se vi fate la fama di qualcuno che non si fa problemi a liberarsi barando non appena comincia ad annoiarsi, finirà che vi troverete a giocare in futuro solo con giocatori occasionali.

Okay, adesso che ci siamo tolti questa luuunga premessa è tempo di cominciare a sporcarci (e legarci) le mani. Tutti i miei prodotti funzionano più o meno allo stesso modo: alcune funzioni base (lock/unlock, prendere/lasciare chiavi, settare i timer, liberarsi con gli struggle) comuni a tutti i restraint, e diversi extra (plugin, animazioni ecc) specifici per ciascun restraint.

Tutti i miei restraint si controllano solo toccandoli, e solo di rado con comandi vocali (anche se alcuni plugin di terze parti lo consentono). Questo avviene perché i miei restraint per le braccia sono in rado di impedire il tocco, il che rende possibile alcuni giochini interessanti di power exchange (controllo reciproco). L’uso di comandi vocali, semplicemente, rovina questi giochi. L’unica vera eccezione è che la persona che indossa un restraint può (quasi) sempre accedervi dicendone, sul canale /77, il nome, parte di esso o anche solo “*”. Il resto del mondo, per utilizzarli, deve essere in grado di toccarlo.

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Quando toccate un restraint e avete accesso (ossia, la chiave è per voi disponibile), vi compare menu con diverse opzioni. La più evidente è… “Lock”.

TutLocking2.jpgChe succede quando cliccate su “Lock”? Beh, in apparenza… non molto. Il restraint dice che è stato “locked” da voi, il pulsante “Lock” diventa “Unlock”, quello “Take keys” (Prendi chiavi) diventa “Leave keys” (Lascia chiavi) perché la chiave di quel restraint è diventata automaticamente vostra… ma a prima vista non è successo altro. Proviamo di nuovo, ma stavolta al rallentatore…

Cliccate su restraint, e compare il menu. Premete “Lock” e il restraint dice “blah blah è stato locked da Pinco Pallo”. In quel momento, però, le chiavi spariscono, il restraint prende nota del fatto che adesso “solo voi avete pieno accesso”, poiché siete voi ad avere la chiave, e la prigioniera è incapace di togliersi il restraint, sempre che usi il viewer RestrainedLife. Nei miei prodotti, il concetto di “accesso” è fondamentale. Avete “pieno accesso” quando avete la chiave, salvo il caso in cui siete voi a indossare il restraint e ci sia un timer acceso [NB: Vedi futuro tutorial sui timer]. Avete “accesso ridotto” se siete voi a indossare il restraint e non avete pieno accesso, e avete “accesso zero” in tutti gli altri casi (se cercate di cliccare sul restraint ricevete un messaggio di diniego, tipo “Sorry Pinco Pallo, you can’t manipulate Pallo Pinco’s blah blah” – ossia, “Spiacente, Pinco Pallo, non sei in grado di manipolare le manette/collare/corde/blablabla di Pallo Pinco”). Queste tre modalità di accesso cambiano i pulsanti che compaiono nel menu quando ci si clicca sopra.

TutLocking3.jpgChe succede, ora che il restraint è locked? Diciamo che si parla di manette: ci si aspetterebbe che vi bloccassero i polsi, giusto? E allora perché le braccia appaiono ancora libere? Ecco a cosa servono i pulsanti nelle prime due file del menu principale. Hanno nomi spesso bizzarri, ma sono piuttosto espliciti. Clicco su “1 Hnd Front”.

Tshkshk shriiik… shrik

Ecco fatto, ora ho le mani ben assicurate sul davanti. Qualsiasi cosa io faccia, resteranno in quella posizione fino a quando non mi verranno tolte le manette cliccando il pulsante “Unlock” – che potrebbe anche non essere alla mia portata, a seconda di chi ha la chiave… In questo caso, l’Unlock è disponibile perché ho “pieno accesso” (ho la chiave e non ci sono timer attivi). Osservate la riga del menu che dice “(by Marine Kelley)” – significa che la chiave è in mano mia. Questo perché quando chiudo a chiave le manette, le chiavi mi vengono date automaticamente, per semplificare le cose.

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Dall’inizio di questo post abbiamo parlato parecchio di “chiavi”… vediamo di chiarire un po’ le cose. La “chiave” non è che un pezzo di informazione contenuta all’interno del restraint, e che gli permette di sapere chi vi ha pieno accesso. La chiave può essere “disponibile” (il menu dice “keys on”) o in mano di qualcuno comunemente chiamato “keyholder” (possessore delle chiavi). Ancora una volta, questo avviene perché non credo che il top possegga le manette: possiede la persona legata da queste, ma non le manette stesse. Non voglio dire con questo di avere qualcosa in contrario all’idea di poter stabilire un owner principale, un owner secondario, eccetera: ma qui cerco di attenermi al realismo, e nella vita reale le manette hanno chiavi, non proprietari. Per questo, su SL è meno drammatico “leave the keys on” (lasciare le chiavi a disposizione) invece che “revocare i diritti di proprietà”. Non lo sottolineerò mai abbastanza: per quel che riguarda il BDSM, i restraint sono solo strumenti per assicurarsi che la priginiera sia sotto controllo. Alcune sub hanno bisogno di un controllo maggiore, altre meno, ma l’ammissione di proprietà sta nella mente, nel cuore e nell’anima della sub, non nell’acciaio che la stringe.

Ma sto divagando. Non c’è altro da sapere sulle chiavi. O le avete oppure non le avete. Se poi siete voi a indossare le manette, e queste sono chiuse e c’è un timer attivo, che abbiate voi le chiavi, o che siano disponibili a tutti, fa poca differenza: non sarete in grado di liberarvi.

Oh, e adesso, che fine ha fatto il pulsante “Lock”? Ho le mani legate sul davanti, ma come posso fare se desidero che le manette siano di nuovo “Locked” senza costringermi in una posa particolare, ma senza doverle aprire? Beh, il pulsante “Lock” si è spostato in una seconda pagina del menu, perché la prima non ha più spazio. Per vederla, cliccate su “More…”. Nella nuova pagina troverete, fra l’altro, parecchie opzioni nuove.

TutLocking5.jpgLe funzioni dei pulsanti “No timer”, “+30 mn” e “+3 h” sono spiegate nella lezione sui “Timer”, mentre quelle di “Block”, “ML” e “Autoref” saranno affrontate in quella sui “restraint per le braccia”.

Per questa volta, chiudiamo la prima lezione riacquistando la libertà. Torno alla prima pagina del menu cliccando il pulsante “Back…”, e poi “Unlock”…

Tshik tshik tshuk

Di nuovo libera! E poiché utilizzo il RLV, tutte le capacità che mi erano state tolte mentre ero ammanettata (in particolare, quella di toccare oggetti che sono molto lontani, e quella di indossare oggetti) mi sono state restituite!

Spero che tutto questo vi sia stato utile a capire i primi rudimenti dei prodotti RealRestraint

Divertitevi,
Marine

 

Il post originale di Marine (in inglese) si trova qui

Il viewer Restrained Life si scarica gratuitamente qui

[Lezioni di RLV] Le chiaviultima modifica: 2009-08-12T01:00:00+02:00da winthorpe
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