Qualcuno che saluta

Gli auguri di Natale non possono nascondere la verità, anche quando ha un sapore non del tutto dolce. E per questo, nel farli, voglio riportare il saluto di una delle persone che mi è stata più vicina negli ultimi anni.

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Mamma mia, mamma mia: era dallo scorso 13 ottobre che non aggiornavo questo blog. Un periodo lunghissimo, durante il quale anche la quantità dei miei collegamenti a SL ha toccato i minimi storici. Il che, visto quanto avevo scritto in uno degli ultimi post pubblicati, dovrebbe dirla lunga su quanto alcuni impegni professionali in RL mi abbiano di recente assorbita. Voglio ripeterlo una volta di più per chi mi vuole bene e sente la mia mancanza: se mi vedete poco in-world non significa che abbia problemi gravi ma solo che il lavoro (e alcune circostanze ad esso connesse) mi risucchia più di quanto non sia accaduto in tutti questi anni di Second Life.

Froughaddio_002.jpgkadiraddioscatenata.jpgNonostante questa ulteriore rarefazione della mia presenza, in questi mesi di cose ne sono successe. Ho cominciato più volte, e non sono mai riuscita a finire, un post che si doveva intitolare “Lucchetti” e in cui davo conto di una serie di novità importanti per quanto riguarda la mia famiglia più stretta. Su sua richiesta ho aperto, dopo molti mesi, la cintura di castità di Andromeda Sawson, che tuttavia continua a indossare ben saldo il mio collare. Ho offerto a Frough Spad la mia disponibilità a riaprirle il collare, concludendo quello che avrebbe dovuto essere un dominio estemporaneo e che è divenuto invece un rapporto complesso e prolungato attraverso rapimenti e banishment vari. Ho restituito a Kadira DeCuir le chiavi delle catene che, per fedeltà alla sua padrona, aveva tolto barando – ma che (brava!) non aveva resettato. Soprattutto, ho avuto un lungo incontro con Jelena Kiranov al baretto di Ewyn sulla spiaggia accanto alla prigione: un incontro al termine del quale, pur senza rimetterle il collare che avevo dovuto toglierle per il suo banishment, ho ricevuto da lei il controllo su uno strumento ancora più potente di controllo, il Mo’s Implant of Total Submission. Dopo diversi mesi di libertà, Jel tornava quindi a essere mia in modo definitivo.

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E tuttavia, per forti che siano i sogni che Second Life ci regala, la RL è sempre più forte. E così, alla fine di novembre, ho ricevuto la lettera che riporto qui sotto, e che era destinata anche a Lella e ad alcuni altri membri della nostra famiglia. Il titolo della mail, da brivido, era “L’epilogo di Jelena”.

Ciao a tutte ragazze,
ho scritto e riscritto questa mail credo ormai una decina di volte, cancellando e riscrivendo e indecisa sino ad ora se inviarla o no.
Avrete notato che negli ultimi tempi sono stata decisamente assente e purtroppo recenti vicissitudini, niente di brutto o grave non vi preoccupate, mi terranno lontana da voi più a lungo del previsto.
Questa situazione mi fa sentire male, su SL ho vissuto esperienze ed emozioni anche forti e mi riprometto di tornare ma sinceramente non me la sento di dare false illusioni su date precise.
Credetemi se vi dico che quella che ho preso dopo lunghe riflessioni è una decisione sofferta.
Su Second Life ho riso, ho pianto e a volte mi sono persino arrabbiata più di quanto mi fosse mai successo nella vita reale, ho allacciato rapporti di amicizia che non hanno nulla da invidiare a quelli RL, quindi, ripeto, la mia scelta non è stata presa con leggerezza.

Questo non è un addio ma un arrivederci a quando potrò di nuovo venire in world con la leggerezza e lo stato d’animo corretto.

Jelena, la mia cara estensione nel metaverso, uscirà da tutti i gruppi e rinuncerà a ogni carica che possiede poi si recherà alla torre del WCF e si addormenterà. Non cancellerò le friendships dato che non so quando si risveglierà da questo sonno senza sogni ma quando lo farà verrà a cercarvi e osserverà i cambiamenti avvenuti.

Ovviamente terrò la mail aperta dato che non voglio perdere completamente i contatti con tutte voi.

Rivolgo le mie scuse a Lella se la carico dell’onere della mia parte di terra a Danim.

Arrivederci e un bacio a tutte mie care.

Jelena

Jelena2_004.jpegJelena_018.jpegInutile far finta che questa lettera non mi abbia toccata nel profondo. Come sa chi legge questo diario, Jelena è stata per me un’amica vera fin dall’inizio. Non solo ci siamo confortate a vicenda più volte sulle nostre vicissitudini professionali (che, destino ironico, ben di rado si sono sincronizzate: per cui finiva che quando ero disoccupata io, lei lavorava moltissimo, e viceversa!), ma siamo state vicine anche per questioni più personali. Quando Jel (o meglio la persona, a me ignota, che la anima nel metaverso) si è sposata in RL, abbiamo fatto tardi su SL per una grande festa di addio al nubilato per partecipare alla quale io mi alzai e me ne andai prima della seconda portata da una cena al ristorante con mio marito e alcuni cari amici – e senza inventare scuse, ma proprio dicendo loro “scusate, devo andare perché ho una festa su Second Life a cui non posso mancare”. Ecco.

A Jelena ho scritto subito dopo, ma non ho ricevuto ulteriori risposte – Jelena2_010.jpeg e non ne sono nè offesa nè delusa. So bene, sulla mia pelle, quanto sia forte l’attrazione di Second Life e quanto difficile sia prendersi una pausa, e conoscendo Jel molto bene approvo la sua decisione di dare un taglio netto. Soprattutto se la RL, come si arguisce dalla sua lettera, le impedisce di esserci col cuore oltre che con la testa. Quello che conta per me, molto più della sottile differenza fra un addio e un arrivederci, è che a spingerla ad allontanarsi non è “niente di brutto o grave”.

Jelena_015.jpegPerò non riesco a spingere il mio rispetto per questa sua decisione al punto di non darne conto su queste pagine. Lo faccio per me stessa, beninteso: ma sento di doverlo a quello che Jelena e io siamo state e, credo, saremo sempre. E anche un pochino a chi, nonostante il diradarsi dei post, continua a seguire un blog che, incredibilmente, anche a oltre due mesi dall’ultimo aggiornamento, riceve tuttora fra i cento e i centocinquanta visitatori unici ogni giorno.

Jelena_016.jpegJelena: so che ci ritroveremo, da qualche parte, in qualche modo. Ma anche se non accadesse, se la tua RL dovesse trattenerti da quel lato dello schermo su cui abbiamo condiviso tante avventure, ti auguro ancora una volta ogni bene. C’è un proverbio, credo, sudamericano, che dice più o meno “nessuno può toglierti quello che hai ballato”. Ecco, anche se quello che abbiamo “ballato” su Second Life dovesse restare solo un fatto del passato, nessuno potrà cancellarlo dalla memoria e dalla realtà, un tesoro di emozioni che mi apparterrà per sempre.

A te, a Lella, a Lorella, ad Andromeda, ad Ewyn, a Michela, a Nightwish… ma anche al mio bane Stefany, che forse sta finendo la sua pena e forse sta prendendo certe decisioni… a Frough… a Calypso e Franca… a Katia80 e Samy80 e a troppe persone perché possa anche solo cominciare a elencarle senza che l’elenco ammazzi completamente il senso, i miei migliori auguri di Buon Natale. Non importa che sia in RL o su SL, purché sia bello, sereno, rilassante e caldo come un abbraccio.

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Qualcuno che salutaultima modifica: 2010-12-23T16:07:00+01:00da winthorpe
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