Una vera Mistress

Un dialogo, per una volta, a cui io non partecipo se non come oggetto della discussione. E un bell’esempio da seguire per ogni sedicente Mistress. Qualcuno che sa come fare per tenere con sè una sub.

JuliannaEllaballa.jpg

(photo: courtesy of Julianna Ella)

pagina.jpgQualcuno si ricorda di Kadira DeCuir? Le dedicai un post nell’agosto del 2009, per documentare un lungo interrogatorio a cui l’avevo dovuta sottoporre per estrarle con le pinze una confessione che lei non voleva assolutamente rilasciare. Da allora, Kadira si è rifatta viva sporadicamente, di solito per un saluto veloce, dato che ben di rado avevo tempo da dedicarle… e qualche volta perché rinnovassi il lucchetto che le chiudeva il collare – un lucchetto che lei, peraltro, era autorizzata a rimuovere in mia assenza dato che non potevo e non volevo possederla in esclusiva (anche in seguito al piccolo incidente in cui mi aveva coinvolta non rivelandomi che all’epoca era collarata da Nixus Braveheart).

Quando, qualche giorno fa, Kadira si è rifatta viva in IM, per combinazione mi trovavo libera da impegni e stufa di fare repulisti nel mio inventario. Così, invece di liquidarla con un saluto come sempre, l’ho invitata al WCF per un abbraccio, e si sa come vanno queste cose: le ho visto addosso il collare e la mano mi è corsa al lucchetto… un paio di manette e due cavigliere… una serie di rapidi scatti metallici… due ginocchia che toccano terra… Kadira che abbassa lo sguardo. Un guinzaglio.

Solo che Kadira a volte è un po’ petulante: quando la leghi comincia a parlare, a farti domande, a esprimere il piacere che prova nella sottomissione. Non mi sono fermata: prima le ho bloccato gli IM mediante uno script che tenevo da parte. Poi ho sfoderato una maschera isolante, gliel’ho calata sulla testa, serrandole una serie di cinturini attorno alla nuca, lucchettandoli chiusi. E l’ho sbattuta in una gabbia, decisa a tenerla lì almeno fino al giorno dopo. Senza sapere che, da qualche altra parte, in una land goreana, qualcuno stava cercando invano di comunicare con lei e di teleportarla a sè.

JelenabbraccioKadira_002.jpg

(una vecchia foto di Kadira in casa mia, durante una chiacchierata con Jelena e Franca)

Di tutto il dialogo che segue non avrei saputo nulla se il WCF non fosse attrezzato con un ottimo sistema di sicurezza (opera di Pene Seetan e Nightwish Sveiss, che ringrazio) e alcuni microfoni strategicamente piazzati per riportarmi buona parte delle conversazioni che vi hanno luogo. Mi limiterò a tradurre il dialogo in italiano (entrambe le interlocutrici sono anglofone) e a intervenire solo dove necessario per chiarire alcuni punti. La scena è, inizialmente, in cima alla torre centrale del WCF, dove Kadira aspettava il suo destino, ben legata dentro a una gabbia. L’unica concessione che le avevo fatto, prima di staccare per la notte, era stata di liberare la bocca di Kadira dal bavaglio, in modo che potesse parlare almeno con eventuali visitatori.

[11:03:15] Kadira DeCuir: Saluti, mia Mistress
[11:03:49] Kadira DeCuir: Sono incatenata in questa gabbia almeno fino a domani, mia Mistress
[11:04:13] Kadira DeCuir: Sono una guardia del W.C.F. da oltre 2 anni, mia Mistress
[11:04:28] Julianna Ella: Non si direbbe che io sia la tua mistress, sembra tu appartenga a qualcun altro. Puoi restare qui quanto ti pare
[11:04:29] Kadira DeCuir: al momento, sono divenuta schiava della Signora [Nota di Win: “Signora” è, ovviamente, in italiano nel testo]
[11:04:54] Kadira DeCuir: Se lei chiede alla Signora di lasciarmi andare, mi lascerà andare, mia Mistress
[11:05:23] Kadira DeCuir: Altrimenti, se lei le chiede di tenere questa ragazza, potrebbe volerla tenere in queste condizioni per molto tempo, mia Mistress
[11:05:28] Julianna Ella: come puoi essere schiava di due Mistress che nemmeno si conoscono fra loro?
[11:05:49] Kadira DeCuir: Signora vive in Italia e i suoi orari non corrispondono a quelli della sua ragazza, mia Mistress
[11:06:05] Kadira DeCuir: Vedo Signora circa 1 volta al mese
[11:06:11] Kadira DeCuir: l’ultima era due mesi fa

JelenabbraccioKadira_001.jpgQui Kadira riprende fiato e rilegge a Julianna gli ultimi IM che ci siamo scambiate, che dimostrano come, fino a ieri, non ci sentissimo dal 18 agosto scorso.

[11:06:56] Julianna Ella: quindi sei una sua schiava?
[11:07:09] Kadira DeCuir: Sì, sua schiava e prigioniera e ora mi tiene così, mia Mistress
[11:08:15] Kadira DeCuir: Sono la sua schiava solo qui a Winsconsin, mia Mistress
[11:09:05] Julianna Ella: Sei con lei da due anni?
[11:09:34] Kadira DeCuir: Più di 2 anni, mia Mistress
[11:09:48] Julianna Ella: allora sono io l’intrusa
[11:10:06] Julianna Ella: appartieni più a lei che a me
[11:10:14] Julianna Ella: mi dispiace
[11:10:29] Julianna Ella: cominciava a piacermi averti attorno
[11:10:41] Kadira DeCuir: Io qui ero una guardia, non una prigioniera
[11:11:24] Kadira DeCuir: Oggi sono venuta qui per salutarla visto che non la vedevo da due mesi e lei mi ha sistemata così
[11:11:57] Kadira DeCuir: Sono con lei ogni giorno, mia Mistress
[11:11:58] Julianna Ella: cosa vuoi che faccia con la tua gabbia?
[11:12:22] Kadira DeCuir: Al momento non può fare niente; sono bloccata in questa gabbia
[11:12:26] Julianna Ella: Intendevo la tua gabbia a casa mia. appartenevi a lei per prima, non ho diritti su di te
[11:12:53] Kadira DeCuir: Lei potrebbe scrivere un IM alla signora e dirLe che vuole riavermi con sè, mia Mistress
[11:13:08] Kadira DeCuir: Questa ragazza tornerà a casa se lei lo desidera, mia Mistress
[11:13:35] Kadira DeCuir: Se non chiede a Signora di restituirmi, dovrò restare così per settimane o mesi, mia Mistress
[11:14:01] Kadira DeCuir: questi restraint sono RLV e io devo restare in RLV, mia Mistress
[11:14:18] Julianna Ella: torno più tardi
[11:14:52] Kadira DeCuir: Grazie, mia Mistress
[11:15:02] Julianna Ella: ma qui non è importante quello che voglio io, decidi quello che vuoi mentre io porto fuori il cane
[11:15:29] Kadira DeCuir: Voglio essere la sua ragazza a Tharna così come ero, mia Mistress

profilojulianna.jpgC’è una pausa nella registrazione. Credo che Julianna abbia staccato per impegni RL. Ma nel leggere le sue reazioni sento un rispetto assoluto verso la sua posizione. È palesemente addolorata del tradimento di Kadira, eppure reagisce in modo assolutamente non possessivo: per irritata che possa essere verso qualcuno (la sottoscritta) che le ha rapito la schiava, sceglie di rispettare non tanto una priorità di cattura quanto i desideri di Kadira stessa. Già questo, per me, dimostra che si tratta di una persona sensibile e che conosce bene il rapporto che si crea fra chi ha le chiavi di un collare e chi lo indossa. E voglio far notare che nel profilo di Kadira non si fa riferimento al fatto che appartenga a Julianna – mentre in quello di Julianna, Kadira è indicata chiaramente.

Ma ascoltiamo… Julianna è tornata online e la conversazione riprende.

[11:21:29] Julianna Ella: puoi tenere Winthorpe come amica così come hai i tuoi amici ad Haifax
[11:21:50] Kadira DeCuir: Grazie moltissimo, mia Mistress
[11:22:00] Kadira DeCuir: Sono ancora la sua seconda ragazza, mia Mistress?
[11:22:02] Julianna Ella: ma non avrai alcun’altra padrona che me
[11:22:15] Kadira DeCuir: Capito, mia Mistress
[11:22:31] Kadira DeCuir: Cosa accadrà se dovessi tornare a Winsconsin, mia Mistress? Signora ama tenermi così quando sono qui, mia Mistress.
[11:22:44] Julianna Ella: Se succede ancora, ti rilascerò sul posto
[11:23:04] Kadira DeCuir: Inteso, mia Mistress
[11:23:37] Julianna Ella: Se è quello che vuoi, puoi averlo e ti renderò la libertà di essere come desideri, ma non puoi servire due padrone
[11:24:13] Kadira DeCuir desidera restare come sua ragazza, mia Mistress
[11:24:26] Kadira DeCuir: ovviamente dovrà lasciare Winsconsin, mia Mistress
[11:24:56] Julianna Ella: no
[11:25:14] Julianna Ella: ma non puoi restare legata qui
[11:25:23] Kadira DeCuir: Come è poissibile altrimenti, mia Mistress?
[11:25:45] Kadira DeCuir: Qui, sono tenuta a restare totalmente legata, incatenata e incappucciata, mia Mistress
[11:25:56] Kadira DeCuir: quindi, è impossibile per me restare qui, mia Mistress
[11:26:40] Julianna Ella: perché deve essere tutto bianco o nero. Non esiste il grigio?
[11:27:11] Kadira DeCuir: Signora preferisce tenere questa ragazza come schiava e prigioniera, mia Mistress
[11:28:01] Julianna Ella: non puoi indossare i legami quando sei qui e venire da me, libera, quando chiamo?
[11:28:26] Kadira DeCuir: certo, ma solo uscendo dal RLV, mia Mistress
[11:28:58] Kadira DeCuir: al momento, non ho alcun modo di togliermi manette, cappuccio e collare, mia Mistress
[11:29:08] Kadira DeCuir: Devo rientrare senza RLV, mia Mistress
[11:30:04] Julianna Ella: È questo il tipo di restrizione che desideri?
[11:31:15] Kadira DeCuir: Se Mistress è spesso online, la sua kadi è felice; ma se Mistress non è online spesso, come Signora, è noioso restare così per molte settimane o mesi, mia Mistress
[11:33:01] Julianna Ella: vuoi rimanere mia schiava?
[11:33:20] Kadira DeCuir: Sì, mia Mistress
[11:33:32] Julianna Ella: perché?
[11:34:27] Kadira DeCuir: perché questa ragazza è felice di servirla, mia Mistress
[11:34:31] Julianna Ella: Non uso RLV e nemmeno lo conosco
[11:35:12] Julianna Ella: Mi hai fatto capire chiaramente che a te piace
[11:35:45] Kadira DeCuir: Il RLV è un modo per tenere una schiava sotto pieno controllo come ora, mia Mistress
[11:36:01] Kadira DeCuir: La gabbia di questa ragazza a Terra Wood è una gabbia RLV, mia Mistress
[11:37:05] Julianna Ella: Sì, e io non ne ho il controllo – nè capisco il motivo del suo utilizzo
[11:39:12] Kadira DeCuir: ad esempio, non posso collegarmi in un luogo diverso e al mio ritorno online mi ritroverò sempre in ginocchio, incatenata, nuda ein questa gabbia, mia Mistress
[11:39:20] Kadira DeCuir: RLV mi impedisce di fare qualsiasi altra cosa
[11:39:25] Julianna Ella: L’ho comprata perché a te piace quella roba, ma non la capisco
[11:39:30] Kadira DeCuir: solo Mistress può decidere del mio fato

E qui Kadira dà una dimostrazione pratica di RLV. Dopo aver chiesto il permesso, si scollega e ricompare alcuni secondi dopo. Sempre nella gabbia e ben legata, come ha appena detto.

[11:41:05] Julianna Ella: Capisco come funzioni il RLV, ma non ne capisco il motivo.
[11:41:10] Kadira DeCuir: Non ho altra scelta
[11:41:24] Kadira DeCuir: È il modo finale per controllare la sua schiava
[11:41:40] Kadira DeCuir: Mi può negare l’accesso al mio inventario
[11:41:54] Kadira DeCuir: proibirmi di usare la mappa, la mini-map, i TP, gli IM e così via
[11:42:15] Kadira DeCuir: può costringermi a indossare certi abiti, negarmi di rimuoverne altri, vestirmi o svestirmi a suo piacimento, mia Mistress
[11:42:45] Kadira DeCuir: Lo vede cosa mi ha fatto la Signora
[11:43:02] Kadira DeCuir: una vera schiava accetta di vivere in RLV e di essere controllata in questo modo dalla sua Mistress
[11:44:13] Julianna Ella: se devo usare restraint di questa natura per controllarti, allora non ho su di te alcun controllo.
[11:44:30] Kadira DeCuir: Lei sa di non averne bisogno, mia Mistress
[11:44:46] Kadira DeCuir: questa ragazza accorre sempre, disponibile, al suo richiamo, mia Mistress
[11:45:05] Julianna Ella: Se la mia parola/comando non basta non ti sei sottomessa a me ma solo alla mia frusta
[11:46:42] Kadira DeCuir: Le sue parole bastano sempre come lei sa, mia Mistress
[11:46:42] Kadira DeCuir: Lei sa che sono una vera sottomessa, mia Mistress
[11:46:42] Julianna Ella: Sì, allora perché il rlv
[11:46:54] Kadira DeCuir: Perché, qui, Signora mi ha chiesto di essere in RLV perché nessun altro possa controllare questa ragazza quando è tenuta in cella o in una gabbia, mia Mistress

kadirachampagne.jpgAncora un paio di minuti di silenzio. Come sa chi legge questo blog, per me il RLV è un accessorio irrinunciabile – so bene che la sottomissione non dipende da script e marchingegni, ma il RLV ha il potere impagabile di intensificare l’illusione che quanto viviamo su Second Life stia accadendo realmente. Eppure capisco bene anche la posizione di Julianna e quella di chi, non conoscendo il RLV, crede che possa essere solo un mezzuccio per chi non è in grado di dominare qualcun altro con le parole. Siamo due mondi separati solo dalla conoscenza e dall’uso di questa tecnologia, eppure questa Julianna io la sento vicinissima. Intanto, archiviato il discorso sul RLV, il rapporto fra Kadira e la sua Mistress goreana sta avviandosi alla sua definizione.

[11:48:01] Julianna Ella: quanto ti piace la signora?
[11:48:13] Kadira DeCuir: è gentile, intelligente, molto impegnata ma severa
[11:48:17] Julianna Ella: Se ti proibissi di vederla, ti ferirebbe?
[11:48:26] Kadira DeCuir: Si prende cura delle sue schiave come lei, mia Mistress
[11:48:51] Kadira DeCuir apprezza la Signora, ma obbedirà ai suoi ordini, mia Mistress
[11:49:13] Kadira DeCuir: Sarò solo un po’ triste perché mi piace fare RP con lei, ma non è online spesso, mia Mistress
[11:49:30] Kadira DeCuir: La sua felicità è più importante per questa ragazza, mia Mistress
[11:49:59] Julianna Ella: Questo è il mio ordine
[11:50:39] Kadira DeCuir: Non vedere più la Signora?
[11:50:54] Julianna Ella: Puoi vederla e fare RP con lei, ma devi essere liberata dal RLV quando lei se ne va, o venire da me
[11:51:06] Kadira DeCuir: Giusto, mia Mistress
[11:51:42] Julianna Ella: Se ti voglio, non potrai restare bloccata in una gabbia e legata
[11:51:50] Kadira DeCuir: A causa di questi restraint, Signora dovrà restituire le chiavi a questa ragazza, altrimenti bisognerà buttare nella spazzatura questo set da 2000 linden di collare e manette, mia Mistress

(e qui mi viene da sorridere: la povera Kadira non riesce a non far notare che sta rinunciando anche a un discreto investimento finanziario, per farsi perdonare)

[11:53:13] Julianna Ella: non apparterrai a un’altra
[11:53:22] Kadira DeCuir: Giusto, mia Mistress
[11:53:25] Julianna Ella: o apparterrai solo a loro
[11:53:33] Kadira DeCuir: Giusto, mia Mistress
[11:54:48] Julianna Ella: fatti liberare e torna da me
[11:54:59] Kadira DeCuir: Sì, mia Mistress
[11:55:09] Kadira DeCuir: Questa ragazza deve fare relog, mia Mistress
[11:55:23] Julianna Ella: Ma io ho una chiave dei tuoi restraint?
[11:55:37] Kadira DeCuir: Ce le ha solo la Signora, mia Mistress

Passa qualche altro minuto. Kadira si scollega e torna, poco dopo, col client normale. E si toglie le catene.

[11:58:01] : You’ve removed your Steel Collar 1.14 (spine) without permission. WinthorpeFoghorn Zinnemann has been notified.
[11:58:01] : You’ve removed your Steel Shackle 1.14 (r forearm) without permission. WinthorpeFoghorn Zinnemann has been notified.
[11:58:01] : You’ve removed your Steel Shackle 1.14 (r lower leg) without permission. WinthorpeFoghorn Zinnemann has been notified.

JuliannaElla.jpg(photo: courtesy of Julianna Ella) Kadira sta barando? Senza dubbio, perché anche se Julianna mi ha scritto un IM per chiedermi di liberarla non appena possibile, e anche se io le ho risposto che sarò lieta di farlo non appena riuscirò a farlo, tuttavia le chiavi sono ancora in mano mia… eppure non mi viene da irritarmi come si irritò Jaron quella volta che fui io a barare per tornare fra le braccia di Belias. Forse perché Kadira, in un certo senso, io l’ho autorizzata ufficialmente a rispondere alle chiamate di Mistress che possano aver cura di lei con maggiore assiduità? Forse perché il dialogo qui sopra mi fa sapere che non si tratta di un RP occasionale ma di qualcosa di serio? Continuo ad ascoltare…

[11:58:59] Simple Metal Cage: Julianna Ella unlocks the door.
[11:59:07] Simple Metal Cage: Julianna Ella opens the door.
[11:59:29] Kadira DeCuir: Sono di nuovo la sua ragazza, mia Mistress
[11:59:58] Julianna Ella: Sferra a Kadi un manrovescio, forte
[12:00:21] Simple Metal Cage: Julianna Ella closes the door.
[12:00:41] Julianna Ella: kaditower
[12:01:35] Julianna Ella estrae due pugnali e li accosta ai due lati del collo di Kadi
[12:02:14] Julianna Ella: Fammi questo solo un’altra volta e non dovrai più preoccuparti di niente
[12:02:22] Kadira DeCuir annuisce obbediente, felice di essere di nuovo la schiava della sua Mistress
[12:02:31] Kadira DeCuir: Capito, mia Mistress
[12:03:22] Julianna Ella fa due piccoli tagli sui lato del collo di Kadira, come promemoria
[12:03:47] Julianna Ella rinfodera le lame
[12:03:48] Kadira DeCuir: Sì, mi Mistress; la sua ragazza appartiene solo a lei, mia Mistress
[12:05:04] Julianna Ella: Dico io se vivi o muori, se sei legata o no
[12:05:26] Kadira DeCuir: Sì, mia Mistress
[12:05:36] Julianna Ella: andiamo a Tharna
[12:05:49] Kadira DeCuir: Sì, mia Mistress

Ecco. Volevo commentare ma a questo punto preferisco non aggiungere niente. Solo un inchino, profondo. A Kadira e, soprattutto, a Julianna Ella.

gabbiavuota_001.jpg

[Lezioni di RLV] Il plugin Gag (bavagli)

Questa lezione semplice semplice l’avevo tradotta da settimane ma non avevo mai trovato il tempo di scattare le foto per illustrarla… e anche se in questi ultimi giorni ho avuto un po’ di tempo per stare in-world, ho preferito passarli in relax con le persone che mi vogliono bene, affrontando già che c’ero un po’ di problemi pratici che si erano accumulati (uno per tutti: la security del carcere, che funzionava male e che adesso invece è efficacissima). Stamattina, però, trovandomi sola al WCF con Gandalf, catturata e ben legata da Malbert, ne ho approfittato per fare qualche fotografia… ed ecco qui il risultato. Come sempre, la foto tecniche del menu viene direttamente dal blog di Marine. Già che ci siamo, vi segnalo che per la linea Real Restraints è uscito l’aggiornamento alla versione 1.21. Aggiornatevi!

Gandalfgag_001.jpg

Ciao!

Oggi parleremo di un plugin che tutti conoscono, e che si trova in ogni bavaglio RR. Si tratta di un plugin piuttosto facile, ma che per la metà si basa sull’RLV, ed è questo che lo rende difficile. Dato che la parte facile è facile davvero, al punto da non meritare una lezione, partiamo da presupposto che la prigioniera usi il RLV in modo che io possa spiegare tutto tranquillamente.

Gandalfgag_002.jpgSappiamo tutti a cosa serve un bavaglio, si usa per chiudere alle prigioniere chiacchierone quel dannato becco. Oops. Ehm. Scusate, qualche volta mi lascio trasportare. Ma sarete d’accordo che certe persone davvero ne hanno bisogno! *ghigno* Che? Chi è che ha detto “proprio come te”?!

Benissimo, allora, visto che insistete vi darò una dimostrazione! Lo chiudo a chiave su “Medium” e… mmmmph! Ora tutto ciò che dico sembra incomprensibile, tranne i miei emote che appaiono normalmente ma sono… troncati. Non mi è più molto facile farmi capire, salvo per frasi molto corte.

Ma tutto questo lo sapevate già. Diamo un’occhiata al plugin, d’accordo? Clicco sul bavaglio, poi vado a Plugins > Gag… e ancora una volta vado a sbattere in un muro di pulsanti:

gag image full menu.jpg* “Typing” e “Cheating” sono irrilevanti per il RLV, che le impedisce direttamente.

* “Slashes” stabilisce se il bavaglio debba o meno protestare quando io dico cose tipo “/ao on” oppure “/hug pincopallo” – insomma, uso un comando da chat per attivare gesti, Animation Overriders o cose simili.

* “Notif owner” decide se la persona che detiene le chiavi del mio bavaglio dovrà ricevere un messaggio ogni volta che baro parlando sul canale 0 (ossia nella chat pubblica). Notate che questo pulsante ha un’espressione inesatta (“notif owner” sta per “notifica padrone”), ma “Notifica persona che detiene le chiavi” non ci stava. Avrei potuto chiamarlo “Notif khldr” o “Ntf kh” o “Mxmsfgbh”, ma non sarebbe stato molto chiaro…

* “Emote” fa sì che il bavaglio tronchi gli emote troppo lunghi oppure no.
[AGGIUNTA DA WIN il 18 GENNAIO 2010: Nota bene: Questo plugin ha in effetti tre posizioni: “Emotes not monitored”, “Emotes monitored” e “Emotes monitored and throttled every 10 seconds”. Quest’ultima opzione estende il controllo sugli emote: non solo tronca quelli troppo lunghi, ma impedisce che se ne faccia più di uno ogni dieci secondi, per scoraggiare chi usa gli emote in modo abusivo per chattare. Brava Marine!]

* “Drool” (bava) mi fa… sbavare. Oppure no. Dipende da quanto la padrona delle mie chiavi mi vuole far sbrodolare!

* “Ch. evasion” (che sta per “Channel evasion”) è divertente. Quando dico qualcosa, la mia frase viene automaticamente deviata su un canale random, che cambia ogni 30 secondi, in modo da evitare quei dispettosi “traduttori per bavagli”. Se disattivo la channel evasion, le mie frasi torneranno ad essere deviate sul canale 1, ma posso spostarla su, per dire, il canale 12 semplicemente dicendo “channel 12”.

Gandalfgag_003.jpg* “IM blockable” è un pulsante un po’ più arduo da capire, e solo io (la persona che indossa il bavaglio) posso vederlo. Se lo metto su Yes, allora chi ha le mie chiavi può decidere in qualsiasi momento di impedirmi di spedire IM agli altri. [NOTA di Win: Per quanto mi riguarda è impensabile imbavagliare qualcuno senza bloccargli gli IM, a meno che ci sia qualche serio motivo OOC!!!]

* “IM restriction” appare a me (l’imbavagliata) o a chi ha le chiavi del bavaglio solo se “IM blockable” è messo su Yes. È il comando che dà a chi ha la chiave il potere di impedire alla prigioniera di spedire IM a chicchessia. Può anche impedirmi di mandare IM a chiunque con l’eccezione di lei stessa, purché il bavaglio sia chiuso a chiave e la chiave ce l’abbia lei.
[AGGIUNTA DA WIN il 18 GENNAIO 2010: Nota bene: anche quando sono bloccati in uscita, gli IM non vengono bloccati in entrata dal bavaglio. Per quanto io la ritenga una scelta discutibile, è così che Marine li ha voluti. Per impedire che la vittima riceva IM altrui è pertanto necessario utilizzare qualche altro strumento, come il cappuccio Real Restraint oppure altri (Chriss Rosca produce ad esempio un paio di efficaci earmuffs).]

Più o meno è tutto… alla fine è stato abbastanza facile!

Divertitevi,
Marine

Il post originale di Marine (in inglese) si trova qui

Il viewer Restrained Love si scarica gratuitamente qui

Ma no che non me ne vado!

Solo pochissime righe, per rompere il silenzio ma soprattutto per mettere a tacere voci non esatte, nate solo da un’interpretazione imprecisa di qualche mio sfogo recente.

lellalibera.jpg

Dopo due post in un solo giorno, all’inizio della scorsa settimana, di nuovo gli impegni della RL si sono impadroniti di me riducendo al minimo le occasioni in cui riuscivo a entrare su Second Life. Non per questo sono stata assente – proprio a cavallo dell’ultimo weekend, una nuova crisi ha richiesto un bel po’ della mia attenzione e spero prossimamente di riassumerla per chi fosse interessato a leggerla. Qui basterà dire che, in occasione di un incidente davvero di poco conto, le tensioni con la Fortezza che credevo fossimo riuscite a debellare si sono acuite di nuovo, convincendo il Femdom a lasciare Winsconsin per una nuova land. Ne riparleremo con calma: quel che per me più conta è che i rapporti fra le owner siano rimasti civili e cordiali. A nome di tutto il WCF, faccio tantissimi auguri a persone che ormai da molti e molti mesi hanno condiviso con noi non solo tensioni e discussioni ma anche emozioni, piaceri e divertimento.

Ma, come ho detto, ne riparleremo con calma. Oggi ci tenevo solo a rispondere pubblicamente a una voce che ha cominciato a circolare – e che ha prodotto la mail che segue, inviatami da Jelena ieri:

Ciao tesora,
scusami ma mi riferiscono le warden che Calypso/Nemesis dice che ha saputo che lasci SL!!!!!

Io ovviamente ho risposto che credo che sarei stata una delle prime a saperlo, hai idea su che basi potrebbero affermare una cosa del genere?

Scusami ma mi allarmano lo stesso ste voci. :(

Jelena.

relaxconJel_002.jpgNaturalmente, Jelena ha ragione, anzi, di più. Se mai dovessi mai voler lasciare Second Life non solo lo farei sapere per prima a Jelena, Lella, Andromeda, Lorella… e a Frough e Katia80… e Nightwish ed Ewyn, Belias, TomikoFrancesca (anzi, entrambe le Francesche), Compliant, Mascherich Gackt… oddio, un numero enorme di persone che mi sono  state o mi sono vicine e che, mi stoppo subito, è meglio che non cominci nemmeno a provare a elencare… non solo lo direi a tutte queste persone, una per una… ma sicuramente ne parlerei qui, e comunque lascerei sempre aperto un canale… per tornare o per restare in contatto con un sacco di gente che, sebbene per mia scelta non conoscerò mai in RL, hanno avuto, hanno e (mi conosco!) continueranno ad avere per me una grande importanza. Via mail, via Facebook, via altro: ma non sparirei mai e poi mai senza dirlo a tutte le persone che anche lontanamente potrebbero restare lì a interrogarsi sulla mia sorte. Mi è successo più volte di vedere gente che spariva e so che cosa prova chi resta.

Ho voluto citare la lettera di Jelena integralmente non certo per additare Calypso/Nemesis e darle colpa del malinteso, ma per dimostrare quanto poco ci voglia, su SL, a far scattare un qui pro quo anche quando si è fra persone che si vogliono bene come ci vogliamo bene, per dire, Calypso (già Nemesis, già Clelia, già Frine), Jelena, io e le nostre Warden. Basta un niente… una sfumatura sbagliata con cui magari io ho raccontato a Calypso la fatica che mi è costato, di recente, il mio lavoro RL, oppure il tentativo di conciliare ad ogni costo le tensioni fra WCF e Femdom… e magari una sfumatura sbagliata nel modo in cui Calypso può averne parlato con le Warden… Un nulla, più un nulla, più un nulla che fanno un qualcosa, che comincia a rotolare e che magari crea preoccupazioni.

screen_last.jpgNo. Non me ne vado: resto e, anzi, spero di riuscire nei prossimi giorni a ritagliarmi qualche visita in-world un po’ più significativa di quelle che ho potuto avere di recente. Resto per godermi un WCF che mi sembra ricominciare a popolarsi di amici nuovi (il posto della Fortezza dovrebbe essere preso dal gruppo di Manette Matte) e di vecchi che ricompaiono. Resto per respirare l’aria familiare e accogliente di rapporti ormai consolidati – penso fra l’altro a Lella che solo stamattina sono riuscita a slegare dalla posizione non comodissima in cui l’avevo relegata ormai diverse settimane fa – e per assaporare il cambiamento di quelli che si evolvono… e qui mi riferisco a Frough, i cui rapporti con me ho la sensazione stiano per andare incontro a una nuova svolta, dopo una serie di eventi di cui pure forse un giorno troverò il tempo di dar conto.

A Jelena ho scritto quanto segue. Lo copincollo così com’è e lo giro a tutti, amici e amiche, possano aver avuto qualche preoccupazione in proposito. La mia risposta alla domanda: “Te ne stai per andare?” è questa:

Assolutamente falso!

Magari ha capito male qualcosa che ho detto? Dovrei rileggere ma se c’è una cosa sicura è che io NON lascio SL… mi manca il tempo che ci passavo e anche se la vita reale in questo periodo mi sta tenendo lontana, appena riesco a farlo rientro sempre – anche solo per una mezz’oretta di relax come quella dell’altra volta!

Tranquilla, non me ne vado… :-)

Anzi, spero oggi di riuscire ad affacciarmi, che stiamo intravvedendo la fine del tunnel degli arretrati di lavoro…

Un abbraccione stretto stretto,

Win

Detto questo, per chi leggerà questo post non appena pubblicato, segnalo che alle 18.30 ora italiana di oggi venerdì si terrà, al Tribunale del WCF, il processo a una prigioniera che era evasa dal carcere ma che, dopo aver saputo di essere stata denunciata alla Grey List, è tornata ben decisa a redimersi. Chi fosse interessato è il benvenuto a partecipare. A Winsconsin c’è sempre posto per tutti. :-)

Come nascono le guerre

Un breve resoconto di come, anche su Second Life, decisioni non ben ponderate possano porre le basi per conflitti potenzialmente devastanti in cui, tragicamente, il torto non è di nessuna delle parti contrapposte ma solo di chi ha creato la situazione. (La sottoscritta)

sivesiofinale_001.jpg

Qualche tempo fa, scrivendo il post sul colpo di spugna destinato a rifondare su basi solide i rapporti del WCF con le vicine di casa della Fortezza, esordivo sognando ad occhi aperti di poter sciogliere con la diplomazia la questione palestinese. Non immaginavo che, nemmeno quattro giorni, avrei fatto una mossa di segno completamente opposto: qualcosa che, ironia della sorte, ha rischiato di creare al WCF una sorta di incrocio fra il corridoio polacco, la striscia di Gaza e l’Ulster, distruggendo in poche ore tutto quel delicato equilibrio a cui da mesi si stava lavorando.

L’occasione è stata una conversazione con travestroia Azalee, da molti mesi guardia del WCF, che da qualche tempo gironzolava con una tag che stuzzicava la mia curiosità: Si.Ve.S.I.O. Una roba che, su mia richiesta, mi spiegò significare Sindacato Vere Schiave Indomite e Ortodosse. Non sono particolarmente vicina ai sindacati in genere, quantomeno non ai sindacati come si sono evoluti (o involuti) nel nostro paese negli ultimi decenni, ma questa iniziativa, che mirava fra l’altro a fornire assistenza ai nuovi arrivati per la messa a punto della cartella #RLV, mi pareva lodevole. Buttai lì che quando fosse divenuta una realtà consolidata si sarebbe potuto pensare a una sede ufficiale all’interno della Land.

sivesio1.jpgParecchio tempo dopo, e in un giorno in cui mi collegavo frettolosamente dal lavoro, Traves ricompare al WCF e mi ricorda la promessa. Io, forse galvanizzata dal fatto che la crisi diplomatica estiva sembra rientrata, forse desiderosa di agire dopo molti mesi di sostanziale assenza dalla prigione (mesi in cui praticamente ogni iniziativa veniva avviata dalle Warden, da Jelena e da altri membri dello staff, da Elenaslv fino, appunto, a Traves), decido al volo di dedicare al Si.Ve.S.I.O. una delle quattro torri del WCF, fino a quel momento praticamente mai utiizzata. Autorizzo il Sindacato a piazzare un cartellone ben visibile, invio una notice allo staff per informarli della decisione, e poi mi scollego per occuparmi del mio lavoro RL che richiede la mia attenzione.

Passa qualche ora e ricevo, da parte di alcuni dei membri più attivi dello staff, una serie di comunicazioni. Alcune di queste sono molto diplomatiche, altre decisamente accese, ma il succo è questo: per lodevole che sia, l’iniziativa di Traves non è coerente col tipo di RP che il WCF è nato per stimolare e sostenere e rischia di contribuire a quella confusione che, in passato, è stato fra i motivi principali degli attriti con La Fortezza.

Sembrano sottigliezze, ma non lo sono. Perché è vero che nel giocare alla prigione entra in buona misura più un elemento di BDSM – ma è anche vero che ci sono differenze sostanziali. Uno schiavo o una schiava sono qualcosa di molto diverso da un prigioniero o da una prigioniera, e ospitare fra le mura del carcere un sindacato schiave significherebbe invece comunicare una sorta di sovrapposizione fra le due tipologie di ruolo. Vanificando, fra l’altro, l’impegno dedicato dalle Warden negli ultimi mesi per cercare di scremare le liste dei prigionieri in modo da tenere solo chi davvero è interessato a vivere un’esperienza dietro le sbarre.

TTsull'auto_001.jpg

Purtroppo, queste comunicazioni, di cui vedo immediatamente la fondatezza, mi arrivano in un momento di impegno pesante RL che non mi consente di intervenire subito. Potrei collegarmi fugacemente per correggere la mia decisione: ma lo farei frettolosamente come frettolosamente l’ho presa e messa in atto. E se facessi un nuovo errore, senza valutare bene prima le alternative? Non ci sto: se ho sbagliato per la fretta non rischierò di sbagliare di nuovo per metterci una pezza al volo. tanto più che il tono di alcune di queste comunicazioni mi piacciono poco, perché mi mettono pressione, minacciando scioperi e dimissioni.

Passa qualche giorno di tensione, una tensione che resta quasi tutta dietro le quinte e che, nella mia impossibilità di entrare in world, produce una fitta corrispondenza in mail. Rimangiarsi l’invito fatto a Traves non sarebbe corretto, ma è anche vero che imporre una convivenza diretta del Sindacato e del WCF è stato un errore. Eppure non sono disposta ad affrontare il problema fino a quando non ho tempo di farlo come si deve: sono pur sempre io la titolare della land e non mi piace essere tirata per la giacchetta. Se mi si mette davanti a un aut aut senza darmi il tempo di riflettere, scelgo quello che conferma quello che ho fatto, a costo di perseverare nell’errore. A costo di lasciare che una persona di cui ho stima si dimetta dal ruolo che ha conquistato con mesi di lavoro. Ecco un estratto da due delle mail da me mandate in quei giorni:

Ho preso atto del problema e ne ho già parlato, come meno peggio potevo, con Traves. Ma non posso e non voglio sentirmi incalzata. Se vuoi stare alla tua prima mail, bene, se vuoi stare alla seconda e affrettare le cose posso solo dirti di fare come meglio credi. Di certo, se devi porre un aut aut con un timer che ticchetta, dubito che si potrà andare molto lontano – e come puoi immaginare me ne dispiacerebbe moltissimo.

e poi, dopo che le dimissioni sono effettivamente avvenute:

non avendo assolutamente modo di entrare e affrontare la questione con la calma necessaria, il modo in cui me la poni non mi lascia alternative. Se l’alternativa è entrare, ratificare una decisione che ne modifica un’altra mia, e uscire – oppure perdere [un membro dello staff] che stimo(e a cui sono legata anche da ben altri trascorsi personali), sono costretta a non intervenire per impedire la seconda opzione.

slherald.jpg

Già ora che mi dici che ti sei autosospesa per impedirti di agire d’impulso la cosa mi appare molto più accettabile di come appariva nelle prime due mail. Un [membro dello staff] deve saper essere distaccato ed è giusto che faccia il passo indietro nel momento in cui sente di non poterlo essere.

Anche se chi ha seguito la faccenda in world sa bene chi siano le persone coinvolte, ho editato i due brani qui sopra per evitare di fare riferimenti diretti: perché quello che mi interessa qui non è il caso specifico, bensì la situazione generale. Come si legge in questo bellissimo libro su Second Life che ho finito di leggere questa estate e che consiglio a tutti (il titolo è The Second Life Herald e qui potete trovarne qualche copia a prezzi stracciati) bisogna saper riconoscere quando qualcosa che hai creato (o che controlli o di cui sei responsabile) acquisisce una vita propria, una sua coerenza e un suo stile… e bisogna saper accettare anche che inizi in un certo senso ad autodeterminarsi. Il WCF, nato quasi come un gioco di Andromeda per avere un luogo dove potessi tenerla prigioniera, è diventato nel tempo una prigione virtuale ma a suo modo vera e le obiezioni dello staff erano fondate, anche se i modi di esprimerlo non erano stati sempre ottimali.

sivesio2.jpgAdesso, il Sindacato ha la sua sede vicino al landing point della nostra land – a distanza di sicurezza dalla prigione, dalla Fortezza e dai negozi -e la crisi è rientrata, insieme al membro dimissionario dello staff. Ma trovare la formula giusta per risolvere il nodo che avevo creato ha richiesto, una volta di più, tempo, impegno, diplomazia e buon senso. Non solo o non tanto da parte mia, ma anche e soprattutto da parte delle persone che avevo coinvolto, emotivamente, in quel piccolo pasticcio.

Tempo, impegno, diplomazia e buon senso: un set di elementi che, su Second Life, hanno la stessa importanza che nella Vita Reale. Un altro esempio di quanto, a distinguere i due mondi in cui viviamo, a volte ci sia davvero solo un sottile diaframma.

(nota personale per Traves: adesso, però, cara, vedi di correggere il cartello sulla porta. Hai scritto “terriRoriale”, accidenti!)

Poco più di un’ora

In genere, in questo diario scrivo cose sì personali ma che penso possano essere di un qualche interesse generale perché fanno parte di qualche avventura. Stavolta no: stavolta è solo il piacere di ritrovare qualcuno che non vedevo da troppo tempo.

Lella!_003.jpg

La faccio breve. È la fine di agosto, sto chiacchierando al WCF con Daid5, Francesca72 e Yasirah, tutte persone che non vedevo da un pezzo. E proprio in quella, per la prima volta da non so nemmeno quanto, vedo collegarsi qualcuno con cui gli orari – fra vacanze mie e lavoro RL suo – non si erano più sincronizzati. Qualcuno che non vedevo da tanto tempo che le sue texture ho dovuto ricaricarle da zero – come si vede in queste fotografie.

[2010/08/30 15:28]  Win: ECCO LELLA!!!
[2010/08/30 15:29]  MystiTool HUD 1.3.1 (bottom right): Entering chat range: Lella Demonia (2m)
[2010/08/30 15:29]  Lella Demonia: eccomiiiiiii… buona sera
[2010/08/30 15:30]  Francesca72 Allen: lella… ciao ma quanto tempo
[2010/08/30 15:30]  Win: Salta su, Lellina!
[2010/08/30 15:30]  Lella Demonia: oooooppppp
[2010/08/30 15:30]  Win prende Lella fra le braccia e se la sbaciucchia
[2010/08/30 15:31]  Francesca72 Allen: ecco queste sono le cose belle da vedere
[2010/08/30 15:31]  Lella Demonia stringe forte la Signora e le sbaciuccia il collo
Lella!_001.jpgLella!_002.jpg[2010/08/30 15:31]  Win: Sei tutta grigiolina, Lella… tanto tempo che non ti rezzavo!
[2010/08/30 15:31]  Lella Demonia: eh si, ho anche il viewer vecchio
[2010/08/30 15:33]  Win: Finalmente ti vedo davvero, Lella… e non attraverso il testuale!
[2010/08/30 15:35]  Francesca72 Allen: siete belle da vedere
[2010/08/30 15:35]  Win: A preesto!
[2010/08/30 15:35]  Francesca72 Allen sorride alle amiche
[2010/08/30 15:35]  Lella Demonia: grazie Francesca
[2010/08/30 15:35]  Win: Grazie! Mi piacciamo tanto, sai?

Daid5, Yasirah, Francesca, una dopo l’altra, salutano e si allontanano. Io con Lella in braccio, dopo… mesi?

[2010/08/30 15:36]  Win: Uh, mamma mia, quanto tempo, mia… nemmeno mi sembra più vero… Vediamo se questo guinzaglio funziona ancora
[2010/08/30 15:36]  Lella Demonia: eh si, ne è passato di tempo… entravo solo la notte fonda per salutare Night
[2010/08/30 15:37]  Win attacca delicatamente la catenella al collare, come se fosse la prima volta
[2010/08/30 15:37]  Elegance Collar 1.14.2 (spine) sussurra: Lella Demonia leashed by WinthorpeFoghorn Zinnemann, length is 0.700000 m
[2010/08/30 15:37]  Lella Demonia sende un brivido correrle lungo la schiena…. quanto tempo
[2010/08/30 15:38]  Win sfiora con le dita il metallo del collare: “Anche qui mi sembra di sentire una leggera elettricità, Lella”
[2010/08/30 15:39]  Lella Demonia sorride alla Signora *sono tutta un fremito

Si sente un urlo lontano. Una voce che sorride.

[2010/08/30 15:38]  Francesca72 Allen grida: win e lella sono splendide
[2010/08/30 15:39]  Win: Che cara, Francesca
[2010/08/30 15:39]  Lella Demonia: eheheheh si
[2010/08/30 15:40]  Win: Ti metto giù, voglio abbracciarti

Lella!_005.jpgParliamo un po’ di sciocchezze: del tempo meteorologico di quei giorni, del tempo reale che passa. Degli IM che ci affogano ogni volta che ci colleghiamo dopo una lunga assenza e dell’anello che uso a volte per bloccare gli IM che mi arrivano – per evitare di esserne travolta.

[2010/08/30 15:52]  Win: Ormai quasi sempre, dopo la terza finestra IM che mi si apriva, anello e via… alla fine uno capisce anche se è duro
[2010/08/30 15:52]  Lella Demonia: ho solo lo script, devo trovare un oggetto dove poterlo inserire
[2010/08/30 15:53]  Win infila il dito nella manetta dorata che ti penzola dall’orecchio: “Io una ideina ce l’avrei… avrebbe anche senso come oggetto”

Mentre ci teniamo abbracciate, tolgo a Lella i vestiti che indossa. Non ci vediamo da troppo: voglio che sia di nuovo mia nel modo più totale – che indossi solo i segni del mio possesso. Estraggo un paio di manette non usate da tanto tempo. Da tanto di quel tempo che le chiavi ci mettono un po’ a entrare.

Lella!_004.jpg[2010/08/30 15:59]  Win: Un po’ di ruggine… non entrano…
[2010/08/30 16:00]  Lella Demonia: non ricordavo neanche più di averle lol
[2010/08/30 16:00]  Win fa scattare le manette, poi avvicina una chiavina alle labbra
[2010/08/30 16:00]  Lella Demonia: ehi, non vorrà mica inghiottirla?
[2010/08/30 16:00]  Win socchiude le labbra e inserisce la chiavina, tenendola con la punta delle dita, leccandola un pochino
[2010/08/30 16:01]  Lella Demonia avvicina le labbra e tenta di prendere la chiavetta
[2010/08/30 16:01]  Win chiude le labbra attorno alla chiavina, succhiandola un poco, tirandola leggermente avanti e indietro
[2010/08/30 16:02]  Lella Demonia mordicchia la chiavetta e le labbra della Signora
[2010/08/30 16:03]  Win tiene la chiavetta fra i denti e ne spinge l’impugnatura fra le tue labbra, baciandole leggermente
[2010/08/30 16:04]  Lella Demonia appoggia le labbra a quelle della Signora e L’abbraccia forte
[2010/08/30 16:05]  Win fa scendere le mani lungo le tue braccia… afferra i polsi e li porta piano piano dietro la schiena
[2010/08/30 16:05]  Lella Demonia inarca la schiena e tende le braccia all’indietro
[2010/08/30 16:06]  Win sorride, esercitando una leggera forza e tirandoti le braccia di nuovo in avanti, in modo che si uniscano dietro la sua schiena
[2010/08/30 16:06]  Police handcuffs (r forearm) sussurra: Lella Demonia has been locked by WinthorpeFoghorn Zinnemann (“1 Hnd front”).
[2010/08/30 16:06]  Win fa scattare le manette, unendo i tuoi polsi dietro di sè, legandoti a lei strettamente
[2010/08/30 16:06]  Lella Demonia ne aprofitta e stringe ancora un po la Signora
[2010/08/30 16:07]  Lella Demonia: ..PoPi!!!
[2010/08/30 16:07]  Win ride
[2010/08/30 16:07]  Lella Demonia: mi è mancata un sacco

Parliamo un poco della RL che ci tiene lontane. Il tempo vola, nel piazzale del WCF. Poi ci accorgiamo che è tardi, davvero tardi.

[2010/08/30 16:22]  Win: In realtà farei bene ad andare a letto… anche se sono meno stanca che nei giorni scorsi
[2010/08/30 16:23]  Lella Demonia: ma ora La spedisco a nanna, è tardi anche per me
[2010/08/30 16:23]  Win sorride: “ma non qui, mia… voglio lasciarti su un bel letto”

Lella!_006.jpgAndiamo a Danim, dove abbiamo casa. Senza fretta, controllo e rimetto a posto le catene di Lella, sistemandola sul lettone grande.

[2010/08/30 16:27]  Police handcuffs (r forearm) sussurra: Lella Demonia has been locked by WinthorpeFoghorn Zinnemann (“2 Hnd back”).
[2010/08/30 16:28]  Win ride: Oh… ecco fatto
[2010/08/30 16:30]  Lella Demonia: È tutto arruginito :)
[2010/08/30 16:30]  Win: Una sola cosa non è arrugginita, mia…
[2010/08/30 16:31]  Win ti stringe forte e sussurra: “…quello che ci lega insieme…”
[2010/08/30 16:31]  Lella Demonia accarezza le mani della Signora *quella è inossidabile*
[2010/08/30 16:31]  Win sorride e ti bacia sul collo
[2010/08/30 16:32]  Police legirons (r lower leg) sussurra: Lella Demonia has been locked by WinthorpeFoghorn Zinnemann (“Hogtie”).
[2010/08/30 16:33]  Win assicura una catenella alle tue caviglie e la fissa ai polsi, preparando un temporizzatore
[2010/08/30 16:33]  Win: Ti troverò ben impacchettata per il nostro prossimo incontro, Mia
[2010/08/30 16:34]  Lella Demonia sorride felice
Lella!_007.jpg[2010/08/30 16:34]  Win ti stringe a sè, baciandoti sul collo: Buona notte, tesoro
[2010/08/30 16:34]  Lella Demonia: dolce notte Signora
[2010/08/30 16:35]  Win: Stacca… io spegnerò subito dopo…
[2010/08/30 16:35]  Lella Demonia la sbaciucchia e si addormenta
[2010/08/30 16:35]  Win: …ma non sciupo nemmeno un istante con te, oggi
[2010/08/30 16:35]  Win ti stringe e aspetta di sentirti svanire
[2010/08/30 16:35]  Lella Demonia chiude gli occhi e si addormenta felice
[2010/08/30 16:35]  Lella Demonia è Offline

È passata poco più di un’ora dal nostro incontro. Ma sono ore come queste che rendono SL qualcosa di straordinario. Qualcosa che solo chi la vive, forse, è in grado di capire.

Voltiamo pagina?

Si volta pagina? Dopo una mattinata passata in una lunga discussione con alcune vicine di casa, la speranza c’è. Qualche riga per chiedere a tutti la massima collaborazione per far sì che la nostra Second Life continui ad essere qualcosa di piacevole.

 

malbertdifende2.jpg

Spesso mi piacerebbe avere poteri sovrannaturali. Non parlo di tirar fuori conigli da cappelli vuoti, di trasformare il piombo in oro o comunicare tramite telepatia, ma di roba davvero difficile. Mi piacerebbe tanto, per esempio, potermi chiudere in una stanza con israeliani e palestinesi e convincerli a smetterla di litigare. Dire loro che, da oggi, si deve voltare pagina: che tutto quel che è successo fino a questo momento bisogna impegnarsi a dimenticarlo, e che tutti i problemi che ci saranno da oggi in poi si dovrà affrontarli con calma, seduti in quella stessa stanza, caso per caso, evitando che diventino ciascuno il focolaio di problemi nuovi e sempre più insormontabili.

Vabbe’. Poi, naturalmente, mi sveglio, mi scuoto, e affronto la mia giornata reale. Oppure, quando trovo il tempo, la mia Second Life, in cui tutto (o quasi) diventa possibile. Tirare fuori conigli da cappelli vuoti, su Second Life, si può fare senza problemi. Trasformare il piombo in oro è solo una questione di cambiare texture (e del resto, anche se con un aiutino di qualcuno più esperto, in passato ho saputo trasformare in oro una rudimentale mela di legno che avevo fabbricato per Belias!). Quanto alla telepatia… beh, gli IM ce li abbiamo tutti.

fujischiavo.jpgE quanto al resto? Non è un mistero, per chi frequenta Winsconsin, che nel corso degli ultimi mesi i rapporti di buon vicinato fra il Winsconsin Correctional Facility e il club FemDom La Fortezza si sono quantomeno incrinati. Una serie di piccole e grandi provocazioni fra membri dei due gruppi si sono sovrapposte e alimentate a vicenda, ingigantendosi al punto da provocare una sorta di guerra fredda fra due land che erano partite con le migliori intenzioni di collaborazione reciproca. Si era arrivati vicine a un punto di rottura, come raccontato in Ritorno amaro, e sebbene la riunione indetta da Jelena avesse riavviato vivacemente un dialogo costruttivo, nonché alcune importanti novità al WCF, i problemi erano ancora ben lungi dall’essere risolti.

Inutile qui mettersi a riassumere i cento piccoli motivi di discussione che si sono verificati in passato. Inutile anche fare nomi e cognomi. Ognuno di noi piccoli avatar porta su Second Life la sua personalità, ciascuna coi suoi punti di forza e le sue debolezze. C’è chi ha un temperamento provocatore e chi crede nella diplomazia, c’è chi subisce in silenzio quel che ritiene una prevaricazione, macerandosi nel rancore, e c’è chi invece reagisce immediatamente alle offese, anche quando magari non dovevano essere tali. A tutto questo va aggiunto il fatto che in entrambe le nostre land le relazioni interpersonali sono spesso filtrate da codici che presuppongono un continuo gioco di forza fra personaggi dominanti, sottomessi e ambivalenti: un cocktail potenzialmente esplosivo, anche perché l’apparente coerenza di interessi nasconde invece differenze di impostazione molto profonde.

Starmaidens.jpgmaidenslibro.jpgChi non si interessa di questi argomenti farà fatica a capire, ma proviamo a spiegare. La Fortezza è un club BDSM dedicato in modo particolare al FemDom. Ciò significa che, in esso, gli avatar di sesso maschile sono per definizione assoggettati alle donne – un po’ come accadeva in Star Maidens, un curioso telefilm anglo-tedesco intitolato da noi Medusa e che vidi, qualche tempo fa, su segnalazione di Ewyn Raymaker. Alla Fortezza, qualsiasi maschio è sempre e comunque uno schiavo tenuto a obbedire alla sua Mistress personale o, in mancanza, alle donne che lo incontrano. Il che non impedisce che il luogo pulluli anche di schiave femmine.

valentinavatar_003.jpgIl nostro Winsconsin Correctional Facility, invece, è una prigione. C’è un piazzale aperto a qualsiasi visitatore e un’area celle che è invece riservata alle Guardie (e ai Wardens) e alle persone che sono state arrestate, quale che sia il loro sesso. Fino al momento dell’arresto, nessun membro dello staff ha alcun diritto sui visitatori. Ma dall’istante stesso in cui un arresto viene effettuato, il prigioniero (maschio o femmina che sia) ricade interamente sotto l’autorità (e, in qualche caso, l’arbitrio) delle guardie del WCF (maschi o femmine che siano).

Tutto chiaro, fin qui? Schiavi e schiavi della Fortezza rispondono all’autorità delle Mistress, mentre i prigionieri del WCF rispondono a quella delle guardie. Dove starebbe il problema? Il fatto è che, essendo le land adiacenti, è inevitabile che ci sia una certo scambio fra una e l’altra, e questo fa sì che a volte vengano a crearsi situazioni complesse: schiavi che scambiano le Guardie del WCF con le Mistress della Fortezza, Mistress della Fortezza che vengono arrestate e di conseguenza rischiano di dover subire l’autorità delle nostre rare (ma proprio per questo preziose) Guardie maschio, visitatori che si vedono rispettati al WCF e che al FemDom sono, per definizione, trattati come pezze da piedi, Guardie WCF che sono occasionalmente schiave di qualche Mistress e che, di conseguenza, vedono la loro autorità sui prigionieri seriamente condizionata. La capacità umana di creare conflitto è illimitata e lungi da me l’idea di tentare un catalogo completo, ma volevo dare un’idea generale dello scenario.

malbertdifende3.jpgIn questo clima, forse è inevitabile che gli incidenti diplomatici avvengano. E il modo in cui Second Life funziona favorisce, purtroppo, la litigiosità. Ci si parla molto spesso in IM (la telepatia!), da una persona a un’altra… anche perché quando si tenta di trovarsi in tanti, come è accaduto alla riunione indetta da Jelena, è facile che ci si trovi a parlare in dieci tutti insieme, così che seguire un filo sensato diventa quasi sempre più difficile che nei peggiori salotti televisivi. Qualsiasi scontro, quindi, rimane in genere una questione personale fra le persone direttamente coinvolte… ciascuna delle quali poi lo racconta a modo suo ai suoi amici, che a loro volta lo riportano a modo loro ad altri. Fino al punto che, molto più di quanto avvenga nella realtà, si creano fronti contrapposti divisi da una sorta di guerra fredda, pronti a scattare al minimo pretesto che possa essere considerato una provocazione.

È possibile evitare questo fenomeno? Lo ignoro, ma di certo ho tutte le intenzioni di provarci. Lo devo a tutte le persone che hanno dedicato e ogni giorno dedicano a Winsconsin impegno, denaro, creatività ed emozioni. Lo devo a Jelena, che questa estate ha preso il toro per le corna e ha fatto il diavolo a quattro per far venire al pettine alcuni nodi. Lo devo a Lella, senza di cui la sim non sarebbe mai esistita. Lo devo a Fujiko, che della Fortezza è la fondatrice e l’anima più profonda, e a tutto il suo staff. Ma lo devo anche a chi ha affittato casa sulla nostra land, alle persone che ci hanno messo dei negozi e perfino ai visitatori occasionali.

 

malbertcecchino.jpg

Per farla breve, dopo lunghi scambi di mail in privato, stamattina sono andata alla Fortezza a trovare Fujiko – e Mumi Brune, che è diventata qualche tempo fa la sua padrona (e, in ogni caso, è ora anche lei fra le owners del FemDom). Abbiamo parlato a lungo, apertamente, e siamo arrivate, mi sembra, a un accordo.

 

femdompuliziemedia.jpgE l’accordo è questo: da oggi, si volta pagina. Quel che è successo è successo. Qualsiasi provocazione o presunta tale, avvenuta prima di oggi, viene dimenticata. Per decreto? Diciamo per decisione condivisa. Tabula rasa. Da oggi, nessuno avrà più il diritto di recriminare su casi del passato: di agganciarsi a presunte o reali offese ricevute ieri per giustificare una nuova offesa oggi. Basta. Punto. Reset.

E, da oggi, qualsiasi problema dovesse presentarsi (e ce ne saranno: nessuno si illude che così non sarà) dovrà essere affrontato subito, senza lasciare che incancrenisca. Chiunque appartenga allo staff del WCF è tenuto, da oggi più che mai, a comportarsi in modo da non macchiare l’istituzione di cui fa parte: rispettando i visitatori che mostrano rispetto e, quando possibile, educando coloro che non ne mostrano; trattando i prigionieri col rigore e la disciplina che meritano; affrontando con coerenza e dignità le conseguenze dei propri comportamenti. Non sono disposta ad accettare giustificazioni del tipo: “Ma quella persona, la settimana, il mese, l’anno scorso ha fatto… ha detto…”. Abbiamo detto che si volta pagina, e si volta pagina.

teatrino_005.jpgSuona tutto troppo serio? Forse sì, ma dopo tutto siamo qui per divertirci e sfuggire, per qualche ora, alla nostra RL… e il divertimento, ne sono convinta, è una cosa molto seria che richiede, da parte di tutti, un minimo di impegno. Credo che basti, appunto, questo minimo per rendere di nuovo possibile non tanto una convivenza formale e puramente geografica, ma anche quello che i politici chiamerebbero uno scambio proficuo. Io spero di vedere di nuovo personaggi della Fortezza che usano il nostro tribunale, nel rispetto delle attività della prigione… e spero di vedere guardie che effettuano arresti alla Fortezza, nel rispetto delle regole del luogo.

E se… anzi… e quando succederà qualcosa che crea problemi fra le nostre due land, parliamone. Parlatemene. Subito, prima che diventi un fatto su cui recriminare. Non è possibile essere sempre d’accordo, ma quando ci si parla si possono limitare i danni. E da qualsiasi situazione, parlando chiaramente, si dovrebbe poter uscire senza farsi la guerra. Almeno qui su Second Life.

 

[Lezioni di RLV] Il plugin Wriggle

Tradurre la lezione di oggi è stato particolarmente prezioso anche per me: devo confessare che non ho mai e poi mai nemmeno cercato di esplorare questo plugin, soprattutto perché preferivo concentrarmi sul gioco dello struggle. Non avevo riflettuto al fatto che, se i settaggi dei restraint sono quelli di default, c’è una bella differenza fra avere le mani legate dietro la schiena (col cosiddetto environment interaction bloccato) e avercele davanti. Con le mani legate davanti, anche se improbabile, non è da escludersi che si possa anche contrattaccare chi ti sta legando – sempre, ovviamente, che si tratti di un rapimento e non sia stata proprio tu a cedere le chiavi a quella persona, eheheh. Con questo post, che finisco di preparare nel tardo pomeriggio di venerdì 6 agosto, ma che apparirà solo fra qualche giorno (per evitare che esca troppo a ridosso del precedente!) vi saluto: sparisco di nuovo per qualche giorno da Second Life. Dovrei tornare più o meno regolarmente dopo il 18. Tanto stavolta so che la prigione, dopo le ultime novità, è in ottime mani.

autobus_001.jpg

Salve a tutti, parleremo oggi di quello che è forse il plugin meno capito e più sottoutilizzato di tutta la suite RR, e che tuttavia in certe situazioni può rivelarsi utile.

A volte può darsi che una prigioniera possa voler cambiare posizione, se i suoi restraint lo consentono. O meglio, quando pensa che se fosse legata in quel modo in RL potrebbe avere una chance di divincolarsi in modo da assumere una posizione differente. Per esempio, mettiamo che abbia le mani ammanettate dietro la schiena: se fosse abbastanza in forma e flessibile, dopo qualche sforzo potrebbe essere in grado di portarle davanti. E questo l’obiettivo del plugin Wriggle (divincolarsi, dimenarsi): dare alla prigioniera una chance, quando è possibile, di cambiare posizione a forza di divincolarsi.

Prima di tutto, non è che si possa passare da qualsiasi posizione a qualsiasi altra posizione, bisogna che abbia un minimo di senso. Potete spostare i polsi ammanettati da davanti a dietro, o da dietro a davanti, ma non dai fianchi al dietro o roba simile, perché questo implicherebbe un cambiamento nel modo in cui le manette sono state chiuse, e non avrebbe senso che fosse possibile farlo senza la chiave.

me cuffed behind_001.jpgMa basta con le chiacchiere, proviamo con un esempio pratico. Ecco qui, ho le mani legate dietro la schiena, e sono bloccata. Ricordate la lezione sui legami per le braccia? Quando ho le mani legate dietro la schiena, non posso toccare più nulla. Ma questo adesso potrebbe costituire un problema: magari ho bisogno di toccare qualcosa, o aprire una scatola, o fare qualcosa che al momento mi è impedito dalle manette. In altre parole, devo assolutamente spostare le mani davanti a me! E se non ho la chiave, non c’è che una soluzione: il plugin Wriggle.

Diamo solo un’occhiata al menu di questo plugin: vado a Plugins > Wriggle ed ecco cosa ottengo:

image wriggle 02.jpg

Mi chiede di scegliere la posizione a cui voglio arrivare, cioè quella che adotterò se il mio divincolarmi dovesse avere successo. C’è una solta scelta, “1 Hnd front” perché, realisticamente, posso spostare le mani da dove sono solo sul davanti. Per cui premo quel pulsante.

image full menu 03.jpg

Whoa. E questo che è? “Progression”, “Chances”, “Pot” (piatto)… siamo finite a Las Vegas? Dove le devo mettere le fiches? Vabbe’, ok, calma, lasciatemi spiegare. Le fiches in questo plugin sono i tentativi che spendete quando tentate di liberarvi dai restraints mediante lo struggle. Ricordate quella lezione? Dibattersi consuma tentativi, e li recuperate più o meno velocemente a seconda di come ve la state cavando. Beh, anche il Wriggling consuma tentativi, la fonte di energia è la stessa (il sudore della vostra fronte). Sostanzialmente, significa che potete fare struggle (dimenarsi per liberarsi) oppure wriggle (dimenarsi per cambiare posizione), ma non entrambe le cose. Il Wriggling, però, dovrebbe essere più facile.

Quindi, la valuta con cui “pagate” il wriggling sono i tentativi. Quando tentate di fare wriggle, avete 3 scelte:

* Soft (leggera), che consuma un tentativo
* Medium (media), che ne consuma due
* Hard (estrema), che consuma tre tentativi

Per ogni wriggle, avete una chance di progredire o meno. È chiaro che maggiore è l’energia con cui vi dimenate, maggiori sono le probabilità di riuscire, come si dice sul menu stesso.

Quando fate wriggle, i tentativi non li perdete subito. Vanno invece a finire nel “pot” (piatto), con un rapporto di 1:1 (ossia: ogni tentativo che scommettete va nel piatto). Ma se sbagliate un wriggle, il piatto perde due volte l’ammontare dei tentativi che avete appena scommesso! Ma prima di parlare del piatto, proviamo a fare un po’ di wriggle.

Premo “Soft”, e immediatamente i restraint dicono “You progress a little in your wriggling…” (nel dimenarti, fai qualche progresso…). Se ci fate caso, la barra di progresso sul menu ha fatto un passettino avanti (segnato con una “>”) per indicare che sto procedendo. L’obiettivo è di riuscire a completare la barra di progresso. Allo stesso tempo, il piatto è pari a 1, perché ho “speso” un tentativo nel fare questa mossa, e mi è andata bene. Okay, dunque, me ne restano 9 da fare.

image full menu after one move 04.jpg

Premo “Medium” perché mi sento fortunata (anche se “mi sento fortunata” è la cosa più stupida che si possa dire, potrebbero diventare le classiche “ultime parole famose”). Notate che “Medium” ha esattamente una chance in più rispetto a “Soft”, ma costa 2 tentativi. Questa volta il restraint dice “You progress a little in your wriggling, and your chances of success are now higher…” (nel dimenarti, fai qualche progresso e le tue chance di successo crescono). Woohoo! Tutte le probabilità sono aumentate di uno! Da ora in poi, fare wriggle sarà più facile, e meno costoso! Oh, e ho fatto un altro passo sulla barra di progresso, e ora il piatto è pari a 3 (1 per la mossa Soft, poi 2 per quella Medium).

image full menu after two moves 05.jpg

Ok, così, ora che ho fatto 2 mosse e che entrambe sono andate bene, i 3 tentativi che ho consumato sono tutti nel piatto. Se ora premessi “Cancel”, mi verrebbero restituiti: i miei progressi verrebbero cancellati, e mi ritroverei al punto di partenza, senza perdere nulla e senza nulla vincere. Ma non premerò Cancel. Lo farei se avessi disperatamente bisogno dei tentativi nel piatto per, ad esempio, fare struggle e cercare di liberarmi.

Invece, facciamo un po’ di avanti-veloce: diciamo che ho fatto 6 mosse e che il piatto adesso è a 8. Stavolta scelgo “Hard”, e spendo 3 tentativi per avere il massimo delle chance. Purtroppo, stavolta mi va male, e il piatto viene ridotto di un numero di tentativi doppio rispetto a quelli che ho appena scommesso! Ho perso 6 tentativi! E adesso è sceso a 2 (anche se io avevo speso solo 3 tentativi – ma che ovviamente non hanno fatto in tempo a entrare nel piatto).

A questo punto non ho altra scelta se non andare avanti, perché il piatto all’improvviso è diventato molto meno appetibile. Se premessi “Cancel” adesso, recupererei solo 2 tentativi e perderei le 5 mosse andate bene, avendo consumato 8 tentativi. Di fatto, avrei sprecato 6 tentativi! Notate che se avessi fatto wriggle Hard all’inizio del progresso, e avessi toppato subito senza perdere mosse già fatte, il piatto sarebbe sceso a 0 ma non sotto zero. Questo è un elemento interessante perché mi impedisce di sprecare troppi tentativi.

Ok, da qui in poi è piuttosto lineare, penso che abbiate capito il punto. La forza del divincolamento può essere Soft, Medium o Hard: più forte ci si dimena, maggiori sono le chance, ma sono anche più costose. Internamente, ogni volta che si tenta una mossa, il plugin “lancia un dado da 10”. Più basso è il risultato, più è facile che si faccia un passo avanti. Se il risultato è abbastanza basso, le chance vengono ulteriormente aumentate per le mosse successive, mentre se è troppo alto vengono invece abbassate!

me cuffed front2 06.jpgE cosa succede se riesco davvero a completare tutti e 10 i passi? Beh, le manette si richiudono automaticamente nella posizione che ho scelto all’inizio (in questo caso “1 Hnd front”), e io recupero tutti i miei tentativi, perché questa è a tutti gli effetti una nuova posizione!

Oh, qui c’è un piccolo indizio per premiare chi è arrivato a leggere fino a qui: più fate struggle (e più progressi avete fatto nello struggling), più i restraint sono indeboliti, per cui maggiori sono le chance di cambiare posizione dimenandosi! È una roba tipo… hmm… *colpo di tosse*unachanceinpiùognicinquesuccessi*colpo di tosse*. Hey, l’ho detto!

Divertitevi!
Marine

 

 

Il post originale di Marine (in inglese) si trova qui

Il viewer Restrained Love si scarica gratuitamente qui

[Lezioni di RLV] Il plugin Leash (guinzaglio)

Una nuova puntata delle mie libere traduzioni dei tutorial di Marine Kelley sulle funzioni della linea Real Restraints. Una lettura consigliata anche per chi usa linee alternative, visto che molte funzioni sono comuni. E la puntata di oggi è dedicata a un plugin che mi è particolarmente caro: il guinzaglio. Pochi si rendono conto di quanta dolcezza si possa esprimere quando lo si accorcia piano piano, trascinando la persona che ti ha donato le sue chiavi verso di te.

gemelle.jpg

Ciao a tutti, lasciate che vi parli di uno dei plugin più popolari della linea RR (una funzione, peraltro, offerta anche da altre marche): il Guinzaglio. È sempre utile poter attaccare una catena alle manette della vostra prigioniera per costringerla a seguirvi, oppure a restare in un dato posto.

Prima di tutto, diamo un’occhiata al menu. Vado a Plugins… > Leash (Guinzaglio):

Image Leash menu.jpgQuesto menu è alquanto semplice. Posso essere messa al guinzaglio, sguinzagliata, strattonata, assicurata a un’altra prigioniera e la lunghezza del mio guinzaglio può essere variata. Facile. Oh, e che cos’è quel pulsante “Multi”? Viene usato per guinzagli multipli che si collegano allo stesso punto, ma per il momento nessun prodotto RR ne fa uso (in effetti l’ho fatto essenzialmente per il mio bavaglio a morso personale e gli anelli per capezzoli, ma shhh, non ditelo in giro). Non premete “Multi”, quindi, farebbe sparire la catenella e non troverebbe alcun prim-schiavo da cui estrarne di nuove. Pertanto, in questo caso “Multi” equivale a “Nascondi” e “Single” significa “Mostra”. È una funzione che magari a qualcuno può anche fare comodo, ma usatela a vostro rischio.

Se premo “Leash”, al mio collare viene immediatamente attaccata una catena. All’inizio, penzola, perché non è attaccata a niente. A tutti gli effetti sono legata al guinzaglio a me stessa. E che senso ha, potreste chiedere? Beh, se sto usando il Restrained Love Viewer, allora mi è impossibile teletrasportarmi fino a quando non mi viene tolto il guinzaglio. Questo è il solo modo di bloccare, mediante i prodotti RR, la capacità di teletrasporto di una prigioniera: le mettete il guinzaglio, e lei non può teletrasportarsi, toglieteglielo e può farlo. Ok, questa era una nota a margine, ma è importante.

In effetti ci sono diversi modi di usare un guinzaglio. Il primo è quando la top mette direttamente il guinzaglio sul restraint della sua prigioniera. Il risultato è una catena che va dal restraint all’inguine della top… Ouch! Potrebbe essere doloroso. Vi presento la mia alt, Mary (la bionda sulla sinistra), che ve ne darà una dimostrazione:

Image Mary holding my leash on crotch_001.jpg

Il secondo modo sarebbe di usare quella che io chiamo “leash handle” (maniglia per guinzaglio), un anello di metallo da portare con sè e a cui attaccare il guinzaglio. In altre parole, la catenella non si attacca più all’inguine ma ad un attachment speciale che la top indossa, in genere tenendola in mano. La leash handle può essere ottenuta dalla top direttamente dal plugin Leash della prigioniera, premendo il pulsante “Give handle”. Una volta ottenuta questa maniglia, la top (Mary, in questo caso) lo indossa e il guinzaglio vi si attacca immediatamente, senza bisogno di fare nulla.

E qui devo citare un… bug. Sì, questo particolare e complesso elemento del plugin ha un problemino riconosciuto. Se la top dis-indossa la leash handle, la catena scompare, ma la prigioniera resta legata a lei e non in grado di teletrasportarsi. Solo che non c’è più un elemento visivo (la catena) per ricordarlo, il che può confondere le idee. Per cui cercate di evitare di farlo: se indossate la maniglia, non ve la togliete di dosso senza prima aver tolto il guinzaglio alla vostra prigioniera – oppure, se lo fate, è meglio che subito dopo le rimettiate il guinzaglio, in modo da rivedere la catena.

Comunque, la top può appoggiare o far cadere la leash handle a terra. Mary, semplicemente, fa un clic col tasto destro sulla sua maniglia e sceglie “Drop”. E guardate che succede:

Image leashed to ground.jpg

Adesso non posso allontanarmi dalla maniglia che si trova sul pavimento, indipendentemente da dove va Mary. Il mio guinzaglio mi tiene legata alla leash handle gettata a terra, e non più a Mary.

Ora, Mary può scegliere di recuperare la maniglia, a cui io rimango legata! Le basterà cliccare col tasto destro sulla maniglia per terra e scegliere “Wear” (o, se preferisce, “Attach > Right Hand” o qualsiasi altro punto che le aggradi). Questo farà sì che lei si avvicini (a piedi o in volo) verso la maniglia e la indossi automaticamente. E…

Image Mary holding my leash on handle2.jpg

…eccomi di nuovo legata col guinzaglio a Mary, per la precisione alla maniglia che lei stringe. Facile!

Ora, magari Mary non ha il permesso di rezzare oggetti nel luogo in cui si trova, oppure vede attorno a sè qualche altra maniglia (ce ne sono molte in giro per SL, perché sono molto semplici e modificabili) e vuole attaccarmi a una di quelle, anche se non appartiene a lei. Per esempio, in un luogo BDSM pubblico. Beh, può farlo!

ollalla.jpgLe basterà cliccare a uno degli anelli che spesso si trovano in-world (imbullonato a un muro, sospeso in aria, semisepolto nel terreno eccetera) e Woosh! All’istante io sono legata a quell’anello e non più a Mary! Però, se a questo punto lei clicca su un altro anello non succede nulla: prima deve rimettermi il guinzaglio premendo “leash”. E, ancora una volta, se l’anello a cui mi ha legata le appartiene può sempre indossarlo (Wear) direttamente, anche se ha già in mano una maniglia (l’anello, che funge da maniglia, dovrebbe rimpiazzare quello che tiene in mano).

Visto che parliamo di maniglie, un altro particolare divertente… Dalla versione 1.17 della linea RR, ogni restraint che contiene un plugin Leash (in altre parole, ogni restraint cui può essere attaccato un guinzaglio) può anche fungere da leash handle/maniglia! In questo modo la top può letteralmente fare “catene” di prigionieri. Per farlo, basta premere il pulsante “Anchor” sul restraint di una prigioniera (ad esempio un collare) mentre un’altra prigioniera è legata a voi, e vedrete la seconda legata al guinzaglio alla prima. Per esempio, Mary indossa un Elegance Collar (che ha il plugin Leash) e mi ha legata a sè. Prendete nota del fatto che non deve più indossare una leash handle, perché entrerebbe in conflitto. Clicca sul suo proprio collare, va a Plugins > Leash, e preme “Anchor”…

Image me leashed to Mary's collar.jpg

Ora sono legata direttamente al suo collare! E se lei preme “No anchor”, il guinzaglio ritorna… a me stessa. Ciò significa che sono ancora impossibilitata a teletrasportarmi, ma almeno i miei movimenti non dipendono dall’altra prigioniera, in questo caso Mary. Ha interrotto la catena.

ollallaghost_009.jpgFin tanto che “Anchor” è attivo nel collare di Mary, qualsiasi guinzaglio che lei attivrà su uno dei miei restraint vi si attaccherà automaticamente dopo non più di 10 secondi. Questo accade solo in quanto Mary indossa un restraint ed è anche lei in grado di generare guinzagli. Se io fossi legata a qualcun altro, i miei guinzagli non si collegherebbero in automatico al collare di Mary, a meno che quel qualcuno non premesse “No anchor” e poi di nuovo “Anchor” sul collare di Mary.

Questo è più o meno quanto c’è da sapere sul plugin Leash. Cambiare la lunghezza del guinzaglio non richiede genialità – va da 70 cm (la distanza minima senza che l’avatar cominci a rimbalzare in giro) fino a 15 m. Oh, e la top può Yank (strattonare) la prigioniera, il che significa dare una tiratina alla catena per tirarsela vicina senza cambiare la lunghezza.

Una cosa divertente che si può fare con la leash handle è buttarla a terra e trasformarla in una palla d’acciaio physical che abbia una forma leggermente ovoidale (in modo che non possa rotolare troppo lontana). It would act like a ball-n-chain-like fetter ! Molto frustrante per la prigioniera, credetemi. Hehe.

Divertitevi!
Marine

 

Il post originale di Marine (in inglese) si trova qui

Il viewer Restrained Love si scarica gratuitamente qui

Togliendo il tappo

Cosa succede quando si toglie il tappo? Succedono grandi novità – tali da far pensare che, in qualche caso, il non esistere per un po’ sia cosa buona e giusta. Per tutti.

Foto 5 1.jpg

Nel suo studio sulla forma che il masochismo assume nell’uomo moderno, Theodor Reik avanza un’ipotesi interessante. Il masochismo è più diffuso di quanto non ci rendiamo conto perché assume una forma attenuata. La dinamica fondamentale è la seguente: un essere umano vede qualcosa di brutto che sta giungendo inevitabilmente. Non ha alcun potere di impedirlo; è impotente. Questo senso di impotenza genera la necessità di assumere un certo controllo sul dolore incombente… qualsiasi genere di controllo va bene. Questo ha un senso; la sensazione soggettiva di impotenza è più dolorosa dell’incombente infelicità. Così la persona afferra il controllo della situazione nell’unico modo che le resta: collabora nel tirarsi addosso l’infelicità incombente; l’affretta. Questa attività fornisce la falsa impressione che goda del dolore. Non è così. È solo che non può più sopportare il senso di impotenza, o di supposta impotenza. Ma nel processo di assumere il controllo dell’inevitabile infelicità, diventa automaticamente anedonico (ossia incapace o restio a godere del piacere). L’anedonia si insinua di nascosto. Con gli anni, assume il controllo dell’individuo. Questi, per esempio, impara a differire la gratificazione; è il primo passo lungo il triste processo dell’anedonia. Nell’imparare a differire la gratificazione, sperimenta una sensazione di autocontrollo; è diventato stoico, disciplinato; non cede agli impulsi. Ha il controllo. Controllo sui suoi impulsi e controllo sulla situazione esterna. È una persona controllata e che controlla. Ben presto, allarga la sua sfera, e controlla altre persone, come parte della situazione. Diventa un manipolatore. Naturalmente non è consapevole di questo; tutto quello che vuole fare è attenuare il suo senso di impotenza. Ma nel corso di questa operazione, insidiosamente sopraffà la libertà altrui. Tuttavia non ricava alcun piacere da questo, nessun guadagno psicologico; tutto quello che ottiene è essenzialmente negativo.

tratto da “Valis” di Philip K. Dick (traduzione italiana di Delio Zinoni) pagg. 104-105 dell’edizione Piccola Biblioteca Oscar, Mondadori, settembre 2000

VALIS(1stEd).jpgIl passaggio qui sopra, tratto da un libro che ho letto durante le mie vacanze di quest’estate, mi ha colpita moltissimo. L’ho detto fin dal principio: per me, Second Life è anche un modo di conoscere meglio me stessa, perché tutto vi avviene in modo più schematico, veloce e, sotto certi punti di vista, intenso – ma le persone che animano ciascuno di noi avatar sono persone reali e restano se stesse, quale che sia il ruolo che si sono scelte (o che ha scelto loro) all’interno del metaverso.

È su Second Life che ho imparato a dare un nome e una radice alle mie fantasie e alle mie fisse, a guardarle in faccia e, senza rifiutarle, a fare qualche sforzo per correggere quello che posso migliorare, accettando quello che non riesco o non voglio cambiare. Su queste pagine ho accennato a come il banishment possa esprimere, fra le altre cose, la paura della morte e il tentativo di esorcizzarla o illudersi di controllarla anticipandone alcuni elementi. Dick è, naturalmente, un grande scrittore di fantascienza a cui il libro di Erika Moak sicuramente deve molto, e una parte delle considerazioni che ricicla da Theodor Reik mi toccano direttamente.

Inutile che mi metta a dire “questa parte sono io, questa parte no” (altri si riconosceranno in modo diverso, qualcuno troverà la situazione descritta agli antipodi del suo carattere).Ewyn 25 (Trio).jpg Quel che per me conta è che, in generale, riconosco in me la tendenza a tirare il freno – e, spesso, a tirarlo anche alle persone che mi hanno dato e mi rinnovano la loro fiducia. Questo può avere un senso, cum grano salis, in un rapporto nel quale io prendo le chiavi del collare di qualcuno, ma può diventare pernicioso quando ti trovi ad essere a capo di qualcosa di complesso e articolato quale, nel mio caso specifico, una prigione come il Winsconsin Correctional Facility. All’inizio, a inventarsi sempre nuove follie era solo Andromeda, e accettare o (quasi mai) respingere le sue invenzioni era un impegno che ero in grado di gestire. Però, da qualche tempo, ci sono alcune persone dello staff il cui impegno si è fatto sempre più costante e propositivo. Ed è venuto il momento di riconoscerlo – e annunciare alcune decisioni importanti.

tribunale.jpgI nomi chiave di questa trasformazione sono Jelena Kiranov, Ewyn Raymaker e Nightwish Sveiss. Jelena ha preso, qualche tempo fa, l’iniziativa di costruire tutta un’area di negozi che occupa adesso il centro di Winsconsin – l’area più lontana dal mare, che restava per lo più sfitta. Poi, con l’aiuto di Travestroia Azalee, ha eretto in pochi giorni un tribunale adiacente all’area delle celle. Nell’ultimo mese però (forse anche grazie alla mia lunga assenza causa lavoro e vacanza) si è davvero scatenata, prendendo di petto alcuni problemi che si erano andati accumulando nel tempo. Qualcuno lo si è risolto, su qualcuno si sta lavorando dietro le quinte proprio in questi giorni, e non è detto che si riesca a superarlo: ma si deve alla forza di volontà di Jelena se, alla fine, sono stata costretta ad affrontarli, e dentro di me so di dover rendere soprattutto a lei il merito di qualsiasi soluzione. Non sto ad andare nei dettagli – fra di noi, com’è noto, ci sono questioni personali ancora tutte da risolvere. Ma nessuno più di Jelena, nei giorni scorsi, si è battuta per il bene generale di tutta la sim che porta il mio nome e nessuno più di me può sentirsene più felice e piena di gratitudine.

macelleria_001.jpgQuanto a Night ed Ewyn, entrambe sono comparse a più riprese su queste pagine, anche se spesso in ruoli apparentemente di fianco. Ewyn, da quando ci conosciamo (a proposito: non è oggi che la tua casa a Winsconsin compie un anno? Tantissimi auguri, visto che mi sono clamorosamente scordata il tuo compleanno, qualche giorno fa!) mi tiene aggiornata sulla sua vita, mi invia fotografie, suggerimenti, considerazioni che più volte sono stata tentata di utilizzare qui sul blog e che molte volte ho fatto mie in-world. È una roleplayer accanita, a volte feroce, spesso incline a estrema violenza. Anche se ormai alquanto lontano nel tempo, il periodo in cui è stata, diciamo, ospite forzata in casa mia resta a tutt’oggi una delle esperienze più complesse, gratificanti e stimolanti della mia Second Life. Nel suo profilo, qualche tempo fa, ha messo anche un mio ritratto commentando “il meglio deve ancora venire” e sono convinta che così sarà. Quanto a Nightwish, è comparsa in un periodo in cui la mia presenza su Second Life si stava già diradando e fin dall’inizio provavo quel lieve rimpianto preventivo che hai quando ti rendi conto che stai incrociando la strada di qualcuno che vorresti avere il tempo di conoscere meglio. Sono stata contenta quando è riuscita a convincere Lella a prenderle le chiavi del collare e voglio sottolineare che mai e poi mai ho avuto anche la minima sensazione che il loro rapporto potesse interferire col dominio che ho sulla mia Demonia preferita: come sub, Nightwish è discreta e paziente, e ha una vena dom molto forte che, in assenza di Lella, si scatena in mille modi.

Snapshot_001.jpgSoprattutto, di recente, alla nostra prigione: negli ultimi mesi, Nightwish ed Ewyn sono diventate una coppia di guardie inseparabile e perfettamente assortita. Il loro è un gioco perversamente divertente di “bad cop – bad cop”: molti prigionieri sono stati segnati profondamente e in modo indelebile dalla loro recente permanenza al WCF. In qualche caso, come Sophii Calamity, arrivando a perdere completamente la ragione, in una disintegrazione della personalità registrata, giorno per giorno e spietatamente, nel suo blog, che per chi legge l’inglese è una lettura affascinante. Un prodotto collaterale di tutto questo lavoro è anche anche la costruzione delle nuove aree di gioco che si vedono in alcune delle foto con cui illustro questa pagina – costruite, finanziate e attrezzate soprattutto da Ewyn, Night, Jelena e Andromeda.

Snapshot_339.jpgDa due giorni, come riconoscimento della loro attività instancabile, Ewyn e Night sono state ufficialmente promosse da Guardie a Warden: hanno quindi ora, oltre ai poteri tradizionali della Guardie WCF, anche quello di nominare nuove guardie o licenziarne di vecchie – che finora era riservato a me soltanto. Ma è solo l’inizio, perché le iniziative fervono. Pene Seetan e Andromeda stanno implementando alcune novità a livello di script e di attrezzatura, Elenaslv lavora a certi nuovi badge al momento ancora top secret e si è candidata come infermiera del WCF. In più, mi risulta che Malbert Greenfield, Francesca Miles, Nemesis Lourbridge e parecchie altre persone pullulino di proposte. Credo, grazie a Jelena, Ewyn e Night, di essere riuscita in qualche modo a, se mi consentite la metafora, togliere il tappo che io stessa imponevo, senza accorgermene, al WCF. E non vedo l’ora di vedere dove tutto questo ci porterà.

riunionewcf.png

Come? Ah, dite la riunione annunciata nel post precedente? Giusto, non va dimenticata. C’è stata, eccome, e la foto qui sopra documenta quanto sia stata affollata. Segnalo qui soltanto che è stata lunghissima e accesa, veemente, con più di una polemica, come forse è giusto che sia una riunione in cui per la prima volta si cerca di affrontare un problema. Ma è stata, soprattutto, costruttiva e utile a iniziare una discussione e una trattativa in mail di cui non ha senso rendere conto qui, anche perché al momento ancora lungi dall’essersi conclusa. La vita di una sim è fatta anche di diplomazia, di confronti, di proposte, e il lavoro delle owner non può non essere anche il tentativo costante di conciliare i rapporti personali con le esigenze delle comunità. Ecco, questo mi sembra che stia avvenendo da entrambe le parti. I risultati finali li giudicherà la Storia, con la S maiuscola, di questa nostra minuscola vita virtuale.

 

Ritorno amaro

Un mazzo di chiavi restituite. Un caso diplomatico urgente. Una riunione a cui, già lo so, non posso partecipare. I frutti avvelenati di una lunga assenza.

chiaviaddio_001.jpg

Non pensavo mai che avrei dovuto pubblicare una foto come quella qui sopra. Jelena e io, faccia a faccia. Lei senza collare, io che lascio cadere nella sua mano un piccolo mazzo di chiavi. E due persone molto importanti della nostra Second Life, Belias e Nemesis (alias Clelia, alias Frine), che assistono imbarazzate.

Qualcuno dice che certe situazioni vanno risolte in IM – una sorta di variazione tecnologica del concetto per cui i panni sporchi si lavano in famiglia. Ma ci sono rapporti che coinvolgono anche il prossimo e, fra questi, sicuramente c’è il tipo di rapporto che prevede un collare. Due persone si appartengono intimamente, ma il collare è un segno rivolto all’esterno. E quando non c’è più è giusto – e, aggiungerei, sano – che se ne conosca il motivo.

Snapshot_002 2.pngSnapshot_001 4.pngSnapshot_006.pngHo dovuto togliere il collare a Jelena per necessità tecniche, quando l’ho sottoposta al banishment. La pena che le avevo imposto, secondo le regole della Kelley Tech, superava le cento ore. Abbastanza, facendo una stima, per non esaurirsi prima del mio ritorno dalle vacanze – sempre che Jelena non incrementasse le ore quotidiane in cui era solita collegarsi.

Però, una volta tornata, ho scoperto due cose. Prima di tutto che nel corso del banishment Jelena, con la complicità di un altro personaggio chiave del WCF (di cui, per il momento, preferisco non fare il nome) ha tentato di manipolare il suo Custodian. E poi che durante la mia assenza si è collegata molto più a lungo del normale, riuscendo pertanto a completare legalmente la sua sentenza – incluse le non poche estensioni automatiche impartite dal meccanismo.

Il risultato? Al momento del nostro incontro dopo due settimane, Jelena era uscita dal banishment. E non accennava a rimettere addosso il collare che ha portato, senza interruzione, dal giorno in cui si era sottomessa a me e che sarebbe stato suo dovere rimettere allo scadere della pena.

A tutto questo si aggiunge, mi si dice, un aggravarsi di certe tensioni fra il Femdom e il WCF. Qualche scontro fra singole persone è sempre stato all’ordine del giorno – e fa parte dell’ordine naturale delle cose. Ma stavolta sento voci insistenti che parlano di un possibile abbandono della land da parte della bella community di Fujiko. Una situazione da chiarire, più che un problema vero e proprio, ma che comunque bisogna affrontare – soprattutto per quello che riguarda chi riveste ruoli di responsabilità in entrambe le strutture. Potrebbe rendersi necessario, per mantenere buoni rapporti, introdurre una sorta di separazione delle carriere.

Infine, anche il WCF ha bisogno di qualche intervento. Da tempo, un paio di guardie benemerite hanno dedicato alla prigione un’attività particolarmente valida, costante e affidabile, ed è giunta l’ora di riconoscerlo in modo ufficiale. Ci sono alcune nuove stanze da inaugurare, un nuovo e più incisivo metodo di restrizione da implementare. Nuove regole, nuovi manuali. Un sacco di lavoro, insomma.

Non c’è tempo, adesso, per le questioni personali fra me e Jelena. Stasera, 22 luglio 2010, tutte le guardie e le co-owners (oltre a Jel e me, Lella Demonia e Andromeda Sawson) sono convocate a una riunione nell’aula del tribunale per ascoltare (ed, eventualmente, discutere) alcune delle novità che riteniamo necessario introdurre. Sarà Jelena a condurre l’incontro, a partire dalle 22.00 ora italiana, perché io so fin d’ora che non mi è possibile intervenire. Leggerò poi la trascrizione completa della discussione e valuterò di conseguenza come comportarsi. Per quanto riguarda le decisioni relative al WCF, lo metto nero su bianco (anzi, azzurrino su nero, visto il formato di questo blog), Jelena ha la mia totale fiducia: abbiamo discusso l’ordine del giorno di questa sera via mail e sono certa che lo rispetterà nel modo più assoluto. Chiunque sia interessato a partecipare, anche se non fa parte dello staff, è il benvenuto.

chiaviaddio_003.jpgQuanto alle questioni più personali… con lei, di lei e me, ne riparleremo una volta affrontate e risolte queste emergenze. Per adesso, non ha senso che io tenga in tasca un mazzo di chiavi a cui non corrisponde una situazione più che cristallina. La fiducia non si può dare per scontata ma deve essere riacquistata, giorno per giorno. E, soprattutto, bisogna volerlo fare.

È Second Life, bellezza, e nessuno può farci niente. Non siamo che bolle di sapone soffiate dal vento. E tutto può finire in qualsiasi momento, soprattutto la proprietà di un collare.