Sei in arresto!

La giustizia è implacabile, ma non arriva a sorpresa. Ti lascia il tempo di riflettere su quello che hai fatto e, soprattutto, di salutare e chiedere perdono.

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Anche se Edgar Allan Poe è noto soprattutto per le sue invenzioni macabre e orripilanti, un elemento che mi ha sempre affascinata nei suoi racconti è il senso di pace che ti pervade quando ti rendi conto che il tuo destino ormai è segnato: quando capisci che non c’è più niente da fare, che l’abisso sta per inghiottirti e che non ti resta altro che affrontarlo. Io non sono sulla bocca del maelstrom, non sono legata sotto un pendolo che oscilla sempre più in basso. Ma da quando ho spedito la lettera alla Kelley Technologies mi sento, finalmente, liberata. Succeda quel che deve succedere. Adesso sono pronta.

fineMal_001.jpgfineMal_002.jpgÈ con questo spirito che, a Zhora, mi incontro con M-4876. Allo scadere naturale della sua sentenza, da me abusivamente estesa più volte, non manca più che qualche minuto… e io spero ancora che, nonostante stia celebrando in Real Life il suo compleanno, anche Gloria si colleghi perché io possa aprire il suo casco, espiantarle il Custodian e restituirla a quella vita civile che sicuramente si è riguadagnata con l’esperienza. Il loro calvario sta per finire, sta per iniziare il mio, ed è giusto che sia così. Ma prima che succeda quel che deve succedere devo, a tutti i costi, poter salutare qualcuna delle persone più importanti della mia seconda vita. Se il banishment è duro soprattutto per chi resta chiuso fuori, sarebbe imperdonabile se io lo subissi, stavolta, senza per lo meno avvertire. Mentre parlo con M-4876, spedisco un po’ di IM e scambio qualche parola con Patty Dimitriaski e Licia Cisse, che sono venute a trovarmi… fino a quando vedo comparire, nella lista dei miei contatti attualmente online, il nome di Lella. La tippo subito da me, naturalmente.

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[2010/02/04 12:32]  Win: Che bello che tu sia arrivata, Lella… Manca ormai poco alla liberazione di questo bane
[2010/02/04 12:33]  Lella Demonia: non sono preoccupata per Malbert :)
[2010/02/04 12:33]  Win carezza la testa di Lella, quasi aggrappandosi: “Magari non succederà niente…”
[2010/02/04 12:34]  Lella Demonia: sarà meglio rapirLa appena libera sti due disgraziati
[2010/02/04 12:34]  Win sorride tristemente: Per stasera libererò solo Mal… che ha quasi finito…
[2010/02/04 12:35]  Lella Demonia sorride: sono felice per lui
[2010/02/04 12:41]  Win carezza Lella dolcemente, anche se con un filo di angoscia

finemal2_003.jpgfinemal2_004.jpgRestiamo un poco fra le braccia una dell’altra finché arriva il momento. Meglio andare di sopra, al laboratorio, per iniziare la procedura di espianto. Patty e Licia si allontanano, chiamate dalla RL. Lella mi segue su al laboratorio, raggiunta da Nightwish.

[2010/02/04 12:56]  Win: Un abbraccio, Lella… potrebbe non esserci il tempo, dopo
[2010/02/04 12:57]  Lella Demonia si aggrappa alla Signora
[2010/02/04 12:57]  Win: Grazie, Lella… che tu sia qui vuol dire davvero tanto
[2010/02/04 12:58]  Custodian: Time over, Malbert is given the keys to her Custodian back (detached 0 times)

finemal2_005.jpgEcco. È finita: M-4876 sta per tornare ad essere Malbert Greenfield.

[2010/02/04 12:59]  M-4876 trema
[2010/02/04 12:59]  Win: Malbert… usa la chiave… e apri il casco
[2010/02/04 12:59]  Custodian sussurra: Malbert Greenfield’s Custodian has been unlocked by Malbert Greenfield after 92:1:30 (detached 0 times)
[2010/02/04 12:59]  Lella Demonia sbircia con la coda dell’occhio
[2010/02/04 12:59]  Win trattiene il fiato
[2010/02/04 12:59]  Custodian sussurra: Will now self-destruct. Have a nice day !
[2010/02/04 13:00]  Win si avvicina all’ex Bane
[2010/02/04 13:00]  Malbert Greenfield chiude gli occhi……..

finemal2_006.jpgÈ fatta. E proprio in quella accade qualcosa che non osavo sperare. L’altra sera, al termine di un altro banishment di cui parleremo presto, avevo lasciato Frough Spad legata nella saletta di rilascio dei bane. Temevo un poco che non si collegasse in tempo per consentirmi di liberarla prima che la longa manus della giustizia mi raggiungesse… invece Frough si è appena connessa e, mentre Malbert ricomincia ad assaporare nei polmoni l’aria della sera, io ne approfitto per slegarla velocemente. “Grazie, Miss”, mormora Frough abbracciandomi, ma io mi guardo attorno sempre più nervosamente. “Frough”, sussurro, “…aspetta… devo… Sto rilasciando il signor Greenfield dopo un banishment di oltre 80 ore…” Guardo Malbert, che ormai privo del banesuit ha l’aria spaventata di chi ha perso all’improvviso una protezione a cui ormai è assuefatto. Mi sforzo di trasmettergli una sensazione di sicurezza, aggrappandomi al regolamento: “Signor Greenfield… deve restituire il custodian usato, assieme al collare e  *tossisco per l’imbarazzo* la scheda di valutazione, giù all’ingresso”. Indico il bordo della piattaforma, faccio cenno a tutti di saltare. Anche a Malbert, che sembra stranamente confortato dalla mia presenza e mormora: “Sì, Operatore”.

Saltiamo giù, nella notte, e precipitiamo per qualche secondo, atterrando proprio davanti all’area pubblica del Banishment Center. E la giustizia è lì ad aspettarmi, nelle vesti sinistre di Green Geary.

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[2010/02/04 13:07]  Win spalanca gli occhi: “Ma che…”
[2010/02/04 13:08]  Malbert Greenfield: salve, Engineer Green
[2010/02/04 13:08]  Green Geary afferra Win alle spalle bloccandole le braccia
[2010/02/04 13:08]  Lella Demonia: oh oh
[2010/02/04 13:09]  Green Geary: Operatore Zinneman, sei in arresto

finemal2_007.jpgfinemal2_010.jpgMi divincolo, ma è inutile. Sento Lella imprecare mordendosi le labbra, mentre Malbert sgrana gli occhi. Sento le manette scattarmi ai polsi, provo a gridare: “Sono un Operatore! Non puoi farlo!” Ma Green sibila: “Sono un engineer, posso e devo farlo”. Frough, che non sa proprio nulla e ancora ricorda l’angoscia dei giorni del mio rapimento, si guarda attorno stupefatta. Malbert interviene per difendermi. È il caos.

[2010/02/04 13:10]  Malbert Greenfield: La prego, non l’Operatore, Engineer Green
[2010/02/04 13:10]  Frough Spad: Che succede?
[2010/02/04 13:10]  Win geme mentre le braccia le vengono serrate dietro la schiena
[2010/02/04 13:11]  Malbert Greenfield: per favore… Ci ha sostenuti durante questa difficile avventura! Mi lasci parlare in sua difesa
[2010/02/04 13:12]  Frough Spad: È una follia. Non posso sopravvivere ancora una volta a tutto questo
[2010/02/04 13:12]  Malbert Greenfield: Ha fatto molte cose buone, occupandosi dei suoi bane
[2010/02/04 13:12]  Green Geary: È accusata di ripetuti abusi di potere… di aver aggiunto arbitrariamente ore alle sentenze… di aver spinto un bane giù da una torre…

Sbianco, letteralmente. Da una torre? Lo avevo fatto, ma tanto tempo fa, e credevo che nessuno se ne ricordasse… Mi volto verso Green e balbetto, mentre sento il sangue affluirmi al volto per la vergogna: “Oh cielo… come… come l’hai saputo, Green?!?” E in quel preciso momento, accanto a me, comincia a materializzarsi una sagoma, che pian piano prende forma. Fino a quando la riconosco, e le gambe mi cedono.

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È Shibari Hobble.

Quella Shibari, quella che avevo spinto giù dalla torre perché mi aveva disturbata mentre legavo Jelena. E che oggi è anche lei un Bane Operator, mi guarda, mentre le manette mi bloccano, e mi rivolge un sorrisetto: “Ciao, Win”.

finemal2_013.jpgApro la bocca, ma non ne esce nulla. A parlare è, invece, Green: “Salve, Shibari, appena in tempo per aiutarmi ad arrestare un operatore corrotto”. Intanto, tutto attorno, c’è il putiferio: Frough che si aggrappa invano alle mie manette, cercando disperatamente di forzarle e poi cade a terra priva di sensi… Malbert che insiste nel cercare di difendermi… KendraLouise Damiano, proprio quella Kendra che qulche giorno fa accusava Malbert e Gloria di aver attaccato altri bane, che si avvicina sghignazzando alla scena e sussurra addirittura: “Mi risulta che Win cospiri contro i bane“. La mia collega Bane Operator, Ed Kelley, strabuzza gli occhi. Shibari si avvicina a Malbert e gli carezza il viso per ammansirlo, annuendo lentamente, ma la folla si assiepa e le cose si mettono male… si stanno pian piano coagulando due gruppi e non si capisce se rischio il linciaggio oppure se è Green ad essere in pericolo. Anche se lei il dubbio non sembra averlo.

finemal2_015.jpgfinemal2_017.jpg[2010/02/04 13:23]  Green Geary incapretta Win per proteggere la folla
[2010/02/04 13:24]  Frough Spad: dolcezza, io non sono
folla
[2010/02/04 13:24]  Shibari Hobble scuote la testa lentamente: “La caduta dei grandi”.
[2010/02/04 13:24]  Malbert Greenfield: Win, farò tutto il possibile per dimostrare che sei stata un ottimo Operatore
[2010/02/04 13:24]  Win si dibatte disperatamente: “Spero che anche Gloria la penserà così”
[2010/02/04 13:25]  Malbert Greenfield: ma certo, questo è solo un sogno orribile
[2010/02/04 13:25]  WinthorpeFoghorn Zinnemann: Allora ti prego, svegliatemi!!!
[2010/02/04 13:25]  Green Geary: cittadino Greenfield, abbiamo tutte le prove della colpevolezza di Win
[2010/02/04 13:25]  Shibari Hobble: di quanti bane hai abusato, Win? Quanti che hanno troppa paura per testimoniare?
[2010/02/04 13:25]  Win: Non ho mai abusato di un bane!!!
finemal2_018.jpg[2010/02/04 13:26]  Shibari Hobble: Win.. cara.. sei stata tu la mia Op… Io SO quello che fai
[2010/02/04 13:26]  Win impallidisce: Io… uh… mmmm… Shi… cara Shi… mica mi serberai rancore per quella piccola… uhm… Shi!
[2010/02/04 13:27]  Shibari Hobble sorride alla donna incaprettata “…invece sì…”
[2010/02/04 13:27]  Ed Kelley e sconvolta a vedere Win: “…un operatore che abusa di un Bane… che schifo…”
[2010/02/04 13:27]  Win: Ed! Non PUOI crederci!!!!
[2010/02/04 13:27]  Frough Spad: Guarda Green, me ne frego dei
bane. Vuoi del denaro? Te la compro! La terrò sotto chiave… ma non posso vivere di nuovo senza di lei. È già accaduto e sono sopravvissuta a stento.

finemal2_019.jpgCi dovrò tornare, su Frough Spad, una captured mistress con cui ho sviluppato, dopo quella umiliante disavventura a Enslaved, un rapporto molto più stretto e costante. Il suo comportamento smarrito ai tempi del mio rapimento era stato irresistibile anche per Francesca – ma tentare di corrompere un ufficiale del banishment è davvero un rischio troppo grosso. Eppure lei non ne vuole sapere di smetterla a cercare di comprarmi: “Quanto? $1000? $2000? Tenetela chiusa ma non tenetemela lontana!” Cerco di fermarla: “Frough… no… Io… non metterti nei guai. Ti accuseranno di corruzione”, ma lei mi carezza i capelli sospirando profondamente: “Guarda, senza di te non sopravviverò comunque… cosa posso fare?”

finemal2_020.jpgE l’inevitabile accade: Green mi fruga le tasche, trova un mazzo di chiavi con su scritto “F. Spad”, lo afferra, si getta su Frough e incapretta anche lei. “Signorina Spad, le suggerisco di fare silenzio”, le dice freddamente. Frough strilla di angoscia, ma continua a pensare a me: “Lasciatela andare! Vi prego, lasciatela andare!”. La sua voce si mescola con quella di Malbert, che non ha smesso un istante di implorare le guardie: “Vi prego… state portando via tutto quello che mi resta”. Povero Malbert, colpito da evidente Sindrome di Stoccolma per un Operatore che ha tradito lui e la sua compagna di banishment: “Ti prego, Win… dimmi cosa fare di Gloria”. Già… Gloria… che da qualche parte, in RL, sta festeggiando il suo compleanno e che, quando tornerà online, si troverà ancora nel banesuit – e senza alcuno che possa occuparsene.

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[2010/02/04 13:36]  Frough Spad piange, gli occhi pieni di lacrime
[2010/02/04 13:36]  Win: Frough… ti prego, ritira la tua offerta di denaro!
[2010/02/04 13:36]  Malbert Greenfield piange
[2010/02/04 13:36]  Ed Kelley fa una smorfia alla triste scena che si svolge sotto i suoi occhi
[2010/02/04 13:37]  Frough Spad: Non portatela via… non… portatela… via
[2010/02/04 13:37]  Malbert Greenfield: win non lasciarmi senza di te, senza gloria
[2010/02/04 13:37]  Frough Spad riprende fiato, impotente.
[2010/02/04 13:37]  Green Geary: voglio considerare il suo tentativo di corruzione come frutto della concitazione
[2010/02/04 13:38]  Frough Spad: Non è corruzione. È solo che la voglio.
[2010/02/04 13:38]  Shibari Hobble guarda l’Engineer Green: “Sta diventando uno spettacolo”
[2010/02/04 13:38]  Win cerca di dare un calcio a Shibari: “Non c’è niente per cui eccitarsi!”
[2010/02/04 13:39]  Malbert Greenfield: gloria sta arrivando

finemal2_023.jpgfinemal2_024.jpgÈ un momento surreale. Sapevo che Malbert e Gloria a volte si sentivano al di fuori di Second Life – del resto, fra chat e Facebook, i metodi per comunicare non mancano… ma dato che Gloria al momento è offline è come se Malbert avesse parlato con lei attraverso un’altra strana dimensione, trapassando il confine che separa i due mondi. Ma non c’è tempo di riflettere. Passano forse due minuti di concitazione, Frough che ansima, Lella che cerca di convincerla a ritrattare, e poi Gloria si materializza. Proprio lì accanto. E io mi chiedo che cosa dirà. Speravo di liberarla con discrezione, senza troppe fanfare. Non ho davvero bisogno, adesso, di un altro bane pronto ad aggravare la mia posizione. Green slega Frough, che sviene cadendo a terra. Nightwish Sveiss volge lo sguardo verso Lella per chiederle permesso, e si affretta a tirarla più in là, cercando di rianimarla. Shibari prende Malbert sotto braccio e se lo porta via, parlandogli sottovoce. “È arrivata una delle tue vittime”, mi fa Green indicando Gloria: “Forse sarebbe ora di liberarla e interrompere almeno questa ingiustizia”.

finemal2_025.jpgRabbrividisco ancora a ripensare a quella terribile serata. Preferisco sorvolare sul penoso scambio di epiteti fra le persone che vorrebbero difendermi e KendraLouise Damiano e Nekro Noel…. In brevissimo, Kendra e Nekro continuano a rincarare la dose nei miei confronti, mentre Lella, furiosa, le apostrofa con sarcasmo pungente… e io cerco di difendermi dalle accuse nonostante la mia posizione difficile. Quello che conta è Gloria e il suo Custodian ancora chiuso. Guardo debolmente Green, deglutisco, bofonchio: “Io… Io… in effetti la Signorina Oppewall doveva essere rilasciata stasera! Green, lascia che lo faccia… e poi ce ne andiamo tutti a casa, okay?”

finemal2_026.jpgfinemal2_028.jpgGreen non risponde, ma mi libera i polsi per un attimo, per ammanettarmi di nuovo con le mani sul davanti. Mi avvicino a Gloria mentre Lella mi conforta con una carezza sui capelli. Green sibila alle mie spalle: “Facciamola finita con questa parodia della giustizia. Liberala!” E io obbedisco, faccio scattare il lucchetto. Apro il casco. E anche il banishment di G-7328 è finito.

Mi rivolgo verso Green, con uno sguardo che non posso nemmeno definire speranzoso. Provo debolmente a dirle che adesso è tutto a posto, che Gloria è libera, che vorrei andare a casa, ma so bene che non potrà essere così. “Hai appuntamento con un tavolo operatorio”, mi dice Green e anche se io strabuzzo gli occhi, protesto, imploro, insisto, dentro di me so che non c’è nulla da fare. Come non può fare nulla Lella, o Malbert, o la stessa Frough, che ormai biascica parole senza senso: “Prego, … non….. mia… pagare…”.

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[2010/02/04 13:59]  Green Geary: Secondo il contratto standard, qualsiasi operatore condannato per reati penali sarà automaticamente soggetto al banishment
[2010/02/04 14:01]  Frough Spad sviene un’ultima volta sussurrando: “Mia….”, e anche le sue parole si dissolvono nel vento.
[2010/02/04 14:01]  Nightwish Sveiss: Abbiamo bisogno di lei al WCF per un sacco di cose
[2010/02/04 14:02]  Green Geary: Abbiamo accantonamenti per aiutarvi a far fronte al problema

finemal2_030.jpgTutto è finito. Non mi resta che cercare di ottenere almeno una parvenza di perdono. Provo ad abbracciare Gloria ma lei si ritrae. Non con disgusto, forse… piuttosto sembra sbalestrata da tutto questo caos.

[2010/02/04 14:05]  Win: Per– perdonami, Gloria
[2010/02/04 14:05]  Gloria Oppewall: cosa è successo? perché sei ammanettata?
[2010/02/04 14:06]  Win scuote la testa e guarda a terra
[2010/02/04 14:06]  Gloria Oppewall: ti prego
[2010/02/04 14:06]  Win: Certe voci sono… sono girate, Gloria
[2010/02/04 14:06]  Gloria Oppewall: che voci?
[2010/02/04 14:06]  Green Geary aspetta con pazienza mentre l’operatore corrotto rimedia al casino che ha combinato
[2010/02/04 14:06]  Win inghiotte un po’ di saliva: “Su… uhm… su quello che è accaduto oggi. Capisco che tu non voglia…”

abbracciogloria.jpgInghiotto ancora. Posso capire bene che Gloria non sia disposta ad abbracciarmi. Dopo tutto sono passate solo poche ore dallo scherzo della torta. Sospiro, abbasso le braccia e faccio per voltarmi verso Green, quando la voce del mio ultimo bane mi fa tornare indietro.

[2010/02/04 14:08]  Gloria Oppewall: win ti prego… perché l’hai fatto?
[2010/02/04 14:08]  Win: Scusami, Gloria…
[2010/02/04 14:08]  Gloria Oppewall: non dico l’estensione: la lettera
[2010/02/04 14:09]  Win appoggia la testa sulla fronte calva di Gloria e sospira: “Per… troppi motivi perché possa spiegarli ora. Era… non c’era altro modo, Gloria. Ho disonorato la Kelley Tech… e le regole… le regole sono regole”

Green_002.jpgIntanto Malbert ha finito il suo colloquio con Shibari e torna ad avvicinarsi. Dopo tutto quel casino, adesso, tutto attorno c’è un grande silenzio.

[2010/02/04 14:09]  Malbert Greenfield: Eng green, posso avvicinarmi al mio Op?
[2010/02/04 14:10]  Green Geary: È ammanettata. Puoi avvicinarti senza rischio
[2010/02/04 14:09]  Lella Demonia si rivolge a Malbert: “Va tutto bene?”
[2010/02/04 14:10]  Malbert Greenfield: no lella, niente va bene
[2010/02/04 14:10]  Frough Spad sente un brivido come se stesse facendo un brutto sogno
[2010/02/04 14:10]  Gloria Oppewall: win rischi qualcosa?
[2010/02/04 14:10]  Win prova a carezzare la testa a Gloria con le manette: “Niente che non meriti, Gloria”

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E poi il nero, ricordi confusi. Braccia che mi portano via. Lampi di alcune luci al neon, il freddo di un tavolo, il ronzio di macchinari che conosco anche troppo bene.

Un cerchio si chiude. Da oggi, come già tanto tempo fa, non mi chiamo più Win.

Mi chiamo W-1007.

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Rimorsi

Quando i limiti vengono superati, bisogna capirlo e cercare di porvi rimedio ad ogni costo. E se quel che si è spezzato non si può sempre aggiustare, bisogna essere pronti a offrire un risarcimento.

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In tutta questa brutta storia di bane e di abusi, quello che segue è il post più difficile da scrivere. Non tanto o non solo perché mi costi fatica ammettere di aver sbagliato, anzi. Nella nevrosi di voler sempre fare la scelta giusta, lo confessavo a Malbert durante una lunga chiacchierata negli ultimi istanti del suo banishment, l’essere costretta a prendere atto di aver fatto qualcosa di inequivocabilmente sbagliato mi dava semmai un senso quasi di liberazione: troppe volte cerco di comportarmi in modo da – beh, non da mettermi su un piedistallo, ma da fare in modo che mi ci mettano gli altri. Dover ammettere di essermi comportata in un modo che, sicuramente, avrei stigmatizzato negli altri non era solo una nuova (e sempre preziosa) lezione di umiltà: è stato anche un momento che, nel dimostrarmi quanto fossi lontana dal comportamento impeccabile che mi piccavo di tenere sempre, mi riportava a terra, nel fango umano dei miei errori, in una vita che non può rifugiarsi in regole prefissate ma che deve accettare la possibilità di fare la scelta sbagliata.

eudeamon maglietta_001.jpgE allora perché cominciare a scrivere queste righe è stato così arduo? Perché sono passate quasi quattro settimane dai fatti che devo raccontare prima che riuscissi a farlo? Perché sono venti volte che scrivo e cancello, che inizio e interrompo, che ricomincio da capo il post senza riuscire a trovare da che parte affrontarlo? E perché, a due settimane dalla conclusione del mio banishment, ancora oggi non ho avuto il coraggio di uscire dalla pelle di lattice nero che mi è rimasta attaccata addosso come una cattiva coscienza? Forse perché, questa volta, le scelte che ho fatto o che mi sono costretta a fare in-world nascevano da un disagio molto reale, concreto e niente affatto limitato al metaverso.

Snarkritorno_001.jpgParliamo spesso di Second Life come di una grande piattaforma per un immenso gioco di ruolo, ma abbiamo visto già varie volte come questa definizione del metaverso sia largamente insufficiente. Rispetto al gioco tradizionale, l’identificazione che abbiamo con il nostro avatar in-world è molto, molto più forte: sia per via dell’elemento visivo (ci vediamo, ci percepiamo nello spazio virtuale e rispetto ai nostri interlocutori in modo cinematografico e quindi estremamente coinvolgente) sia a causa del fatto che, a differenza dei giochi di ruolo più tradizionali (dai vari Dungeons and Dragons – con tutti i titoli più o meno affini scaturiti in seguito – fino a quelli online come, immagino senza averlo mai esplorato personalmente, World of Warcraft) Second Life non ti offre alcun tipo di binario da seguire. Su Second Life non abbiamo reami da conquistare, draghi da uccidere, missioni da compiere: esiste solo quello che ci viene voglia di fare, o che ci viene proposto dalle persone che abbiamo scelto di frequentare. Proprio come avviene in quella cosiddetta vita reale i cui ricordi, soprattutto per noi tossici del metaverso, sempre più spesso sono affiancati da ricordi molto nitidi di quello che abbiamo vissuto nei labirinti della Linden Lab.

Snark_001.jpgL’abbiamo già visto in passato: il gioco di ruolo (o RP, da Role Playing game) ha dei limiti ben precisi. Ma mai prima di adesso mi ero resa conto chiaramente di dove questi limiti si possono individuare con una certa esattezza e credo di poter dire, adesso, di averlo capito. Il RP deve essere condotto con tanta maggior cautela quanto più quel che si fa nel metaverso corrisponde a quanto si potrebbe fare nella vita reale. Complicato? L’ho detto che questo è un post difficile da scrivere.

W-1007_001.jpgProvo a spiegarmi meglio. Su Second Life sono andata a caccia di zombi, ho esplorato il mondo dei puffi, ho volato in mongolfiera, su un tappeto e anche a corpo libero, mi sono teletrasportata. Sono stata rapita e ridotta in schiavitù, ho rapito e ridotto in schiavitù. Ma tutte queste cose, descritte in questo modo, non sono di per sè le esperienze che mi lasceranno i ricordi più intensi. Non pretendo di parlare per tutti i miei colleghi residenti del metaverso, ma quel che tiene me su Second Life sono le emozioni, le amicizie e le inimicizie, gli amori e gli odi – tutti quei casi in cui, nel bene o nel male, senti di aver toccato l’anima di qualcuno pur sapendo che nella Vita Reale non lo incontrerai mai.

waiting_002.jpgQuando tocchi l’anima di qualcuno, quando capisci di aver provocato una reazione emotiva, non fa differenza se questo accade nella Prima o nella Seconda Vita, nè quali siano le motivazioni di RP che ti hanno spinta a comportarti in un certo modo. Alla fine del gioco, quando spegni Second Life, resta il fatto concreto che, da qualche parte nel mondo, qualcuno ha provato qualcosa a causa di una tua azione. Ed è con questo, solo con questo, che ti devi confrontare: non con la coerenza di una data azione col personaggio che in parte sei e solo in minima parte interpreti.

Ho fatto del male, in passato, ad alcune persone, ma avevo sempre trovato rifugio per la mia coscienza nella coerenza del RP. Questa volta no. È vero, quello che avevo commesso nei confronti di Malbert, ma ancor più di Gloria e, in misura ancora maggiore, di AlexyaPan (che, dopotutto, non aveva scelto di entrare nella faccenda del banishment e che ero stata io a coinvolgere) era un comportamento che aveva una sua coerenza nella vita di Win: dopo tutto, erano molti mesi che lavoravo come Bane Operator e che desideravo assistere alla nascita di un Eudeamon… dopo tutto, quei due bane non erano al di sopra di ogni sospetto… dopo tutto, nei confronti di Gloria avevo anche quella antica vendetta da compiere, eccetera eccetera. Però, alla fine dei dopo tutto, la verità che dovevo affrontare era che, coerente o meno con le premesse, diciamo, narrative, di tutta questa avventura, non ero contenta di come mi ero comportata. Giustificarmi con i motivi del mio comportamento non ne avrebbe mutato in nulla il contenuto, e sarebbe stato solo un tentativo vano e vile di declassare la faccenda a una questione di scelte narrative, senza tener conto del fatto che i personaggi erano persone vere. Nel “gioco”, io avevo compiuto un esperimento e un abuso. Nella realtà avevo fatto assaggiare a qualcuno una speranza per poi divertirmi a toglierla.

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Non so se e quanto queste situazioni avvengano anche al di fuori dell’ambiente BDSM di Second Life. Certo è che il Restrained Life Viewer (anzi, il Restrained Love Viewer, dato che a partire dal prossimo aggiornamento sarà questo il nuovo nome del RLV) consente, nei confronti degli avatar che lo utilizzano, un potere di manipolazione emozionale difficilmente immaginabile da chi non lo ha provato. Un potere che implica un senso di responsabilità forte che a me, in questo caso, aveva sicuramente fatto difetto. Una breve conversazione con Gloria mi ha confermato questa sensazione: avevo esagerato e dovevo rimediare ad ogni costo. Ma allo stesso tempo non dovevo in alcun modo scaricare l’interruzione del banishment, o il brusco cambio di rotta dell’avventura, sulle persone con le cui emozioni avevo giocato in modo così superficiale: il banishment può essere, per certe persone, un’esperienza straordinariamente intensa e travolgente e interromperlo con una decisione OOC avrebbe significato svuotare di significato tutte le ore che Malbert e Gloria avevano già scontato.

soprawinsconsin_002.jpgsoprawinsconsin_003.jpgsoprawinsconsin_004.jpgsoprawinsconsin_005.jpgsoprawinsconsin_006.jpgC’era una sola onorevole via di uscita: confessare il crimine che avevo commesso alla Kelley Technologies, liberare i due bane e affrontare qualsiasi destino ne fosse seguito. Ho scritto una lettera, l’ho spedita alla dottoressa Kelley, all’Engineer e Operatore Green Geary e, per conoscenza, a entrambi i miei bane – ben sapendo che questi ultimi non avrebbero potuto leggerla fino al momento della loro liberazione, dato che il loro inventario era bloccato dal Custodian. La traduco qui, per i pochi che non sapessero l’inglese:

Mi chiamo WinthorpeFoghorn Zinnemann e da oltre un anno e mezzo sono una Bane Operator alla Kelley.

Fra gli altri, sono stata l’Operatrice di Gloria Oppewall e Malbert Greenfield, rispettivamente bane G-7328 e bane M-4876.

Confesso di aver arbitrariamente esteso la loro sentenza, più di una volta, oltre il giudizio dei loro Custodian. Non sono sicura di quante ore abbia aggiunto ma sono certa di aver allungato la durata della loro pena di almeno 48 hours. Benché avessi le mie ragioni, non cercherò di giustificarmi. Ho abusato della fiducia della Kelley Tech e ho tradito la causa della giustizia.

OOC: sebbene abbia effettuato ogni estensione secondo un RP, oggi ho capito di aver esagerato. Per questo motivo, e nel tentativo di rimediare, ho avvertito entrambi i bane che intendo liberarli oggi all’interno del laboratorio. Questo darà loro, almeno, un’esperienza che ben pochi bane della Kelley Tech hanno avuto fino ad oggi, poiché in genere il tempo scade mentre l’Operatore si trova offline.

Questa lettera è per certificare che nessuno di quei bane ha mai barato e che pertanto ad entrambi spetterà il rimborso previsto anche qualora i loro Custodian fossero rossi [Nota: se aperto, barando, prima del tempo, il Custodian si autodistrugge e diventa rosso per segnalare l’abbandono]. Questa sera aprirò personalmente i loro Custodian e darò loro una copia di questo messaggio.

Sono pronta ad affrontare le conseguenze delle mie azioni, senza condizioni.

Per quello che vale, chiedo scusa del mio comportamento,

WinthorpeFoghorn Zinnemann


Qui di seguito, la risposta della dottoressa Kelley:

[9:39] Marine Kelley: Grazie di avermi informata, terrò a mente i nomi in modo che al loro rilascio sia applicata la procedura normale. Ma per quanto ti riguarda… conosci le regole. Agli Operatori colpevoli di abuso dovranno essere ricordati gli effetti delle loro azioni facendo loro condividere il fato delle vittime dell’abuso con un Banishment di 24 ore. A questa decisione non ci si può appellare e un altro Operatore si occuperà di te quanto prima. Solo in questo modo potrai espiare la colpa.

waiting_001.jpgQuel che è accaduto dopo, già documentato con una registrazione integrale in questo post di Malbert, cercherò di riassumerlo in un post successivo. In questo non ho voluto parlarne perché il mio arresto e la trasformazione in bane sono stati lo sviluppo in RP di un disagio che, per me, è stato tutto OOC, Out Of Character, Fuori Dal Personaggio. È quindi fuori personaggio che scrivo le righe che seguono: se qualcosa ho imparato in tutta questa storia è che le regole del RP non possono essere una via di fuga dalle proprie responsabilità, ma possono, in qualche caso, essere un modo per ammetterle e per trovare una via di uscita che non guasti il gioco a nessuno. Non sono sicura di esserci riuscita e tanto meno posso promettere che ci riuscirò quando, in futuro, commetterò altri errori. Sono sicura solo di aver cercato di fare del mio meglio.

Adesso volto pagina, rientro dentro a Win, mi libero finalmente dal lattice nero che ancora riveste il mio corpo virtuale e la mia coscienza. E riprendo la storia là dove eravamo rimasti.

 

[AGGIORNAMENTO del 22 marzo 2010: Voglio segnalare qui un post di Malbert che risponde direttamente a questo. Grazie, M-4876!]

Il compleanno di Gloria

Violare le regole è come iniziare a scivolare su una discesa sempre più ripida. Una volta che hai cominciato, ti rendi conto che non puoi più fermarti. Fino a quando arrivi all’abisso.

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La prima volta esiti a lungo, con il cuore che ti batte forte. Hai paura che qualcuno ti veda, che ti colga con le proverbiali mani nel sacco. Quando lo fai, senti quasi un capogiro, l’ebbrezza di aver commesso un atto irreversibile – un atto che fa di te qualcosa che, fino a pochi secondi prima, non eri… e non sarai mai più.

Poi il tempo passa, scopri che non ci sono stati testimoni, che non ci saranno conseguenze. E la seconda volta succede tutto più in fretta, senza pensarci troppo. E quando lo fai per la terza volta, beh, ormai ci sei dentro, e ti credi onnipotente, inarrestabile, invincibile.

gloriamanu_001.jpgChe ci vuole, ad allungare una pena a un bane che non può opporsi? È solo un clic, qualcosa che puoi fare in un secondo e che ti semplifica la vita. Tu ti ripeti che lo fai per la scienza… per osservare da vicino, finalmente, cosa succede davvero nella testa dei prigionieri quando un Eudeamon comincia a svilupparsi… e metti a tacere quelle vocine moleste, che dentro ti provano a suggerire che in realtà stai solo cercando di consolidare il tuo potere su qualcuno… e che al tempo stesso stai tentando di coprire la tua colpevolezza: sai che devi tenere quei bane ben sigillati nell’isolamento del loro banesuit, perché non possano denunciarti alle autorità per aver abusato del tuo potere.

Dopo tutto, lo fai anche per la Kelley Technologies. Se si venisse a sapere che alcuni Operatori si approfittano della loro posizione, il sistema andrebbe in crisi. Dilagherebbe la sfiducia, l’opinione pubblica smetterebbe di tollerare il Banishment Program. Sarebbe la catastrofe. No: quello che hai fatto deve restare un segreto. E quei due bane, beh, devono restare tali. Per sempre, se necessario. Dopo tutto, beh, se poi sviluppassero l’Eudeamon… se quanto raccontato nel romanzo fosse vero… per loro sarebbe tutto sommato un bene. Forse.

glorianebbia3.jpgE diventi pian piano più ambiziosa. Vuoi un controllo ancora più stringente. Vuoi che i tuoi bane, oltre ad essere stati ridotti ormai a materiale per i tuoi esperimenti, sentano sempre più forte il potere che hai su di loro. Giochi con loro, consentendo qualche volta che si scambino qualche frase a distanza, inducendoli nella tentazione di un contatto reciproco per poi avere il piacere di toglierglielo. Come una gatta con due topolini che, piacere sublime e ancora più sottile, si fidano di te, ormai, in modo quasi assoluto. Ogni scusa è buona, per allontanare ogni volta la data di scadenza della sentenza. Non sempre è necessario allungarla manualmente: qualche volta basta far sapere a questo o a quello che M-4876 e G-7328 si trovano nel tal posto, sapendo che una visita a sorpresa indurrà i bane in tentazione e, probabilmente, provocherà violazioni ed estensioni automatiche.

E poi, un giorno, durante uno dei colloqui settimanali, G-7328 si lascia sfuggire un dettaglio. Mi dice che ha ordinato Eudeamon su Internet e che è addolorata perché glielo consegneranno dopo il suo compleanno RL. Che cadrà il 4 febbraio, appena un paio di giorni dopo.

glorianebbia2.jpgLa testa mi comincia a lavorare in modo tormentoso. Perbacco, l’avevo dimenticato: a differenza di Malbert, Gloria è entrata nel banishment senza aver mai letto il romanzo di Erika Moak. Nonostante la partecipazione al Programma sia subordinata alla lettura del libro, d’accordo con Malbert, abbiamo arrangiato le cose per fare in modo che Gloria potesse partecipare ugualmente. Che razza di esperienza starà vivendo, là dentro? Senza nemmeno la speranza, pur quasi sempre vana, che da quella implacabile prigione di lattice possa nascere all’improvviso un sogno meraviglioso? E, mi chiedo, è poi giusto che G-7328 esaurisca la sua sentenza e torni ad essere Gloria senza nemmeno rendersi conto della magia che l’ha sfiorata da vicino?

Qualche giorno fa, probabilmente avrei ricacciato la sola idea senza esitare un momento. Un Bane Operator non gioca coi condannati: è un pubblico ufficiale e deve limitarsi a rispettare rigorosamente la legge e le regole del Banishment. Ma io, già da qualche giorno, ho violato questa fiducia estendendo le sentenze di entrambi in modo arbitrario, perseguendo i miei fini personali. E non sono più un Pubblico Ufficiale. Sono… beh, per questi due Bane sono tutto, sono la persona che comanda, sono Dio. E quello che io decido, posso farlo, senza chiedere a nessuno.

glorianebbia.jpgE quello che decido è questo: a Gloria, per il suo compleanno RL, regalerò la possibilità di ricevere il libro, e leggerlo, prima che il suo banishment sia finito. Le regalerò l’emozione, la paura, e anche, perché no, l’angoscia di scoprire, mentre è ancora un bane, in quale razza di gioco si sia cacciata senza rendersene conto. Di quanto questa non sia una semplice avventura, ma qualcosa di terribilmente forte e devastante. E di quanto la sua scelta di farsi sigillare nella tuta sia stata potenzialmente irreversibile. Mi riserverò il piacere di osservare da vicino quello che proverà, pagina dopo pagina, riconoscendosi nella tragedia metafisica della protagonista Katrina Nichols e capendo a poco a poco in quale guaio si trovi adesso.

Ma quello che ci succede nella testa non è mai lineare come ci si immagina, e l’idea di quel regalo di compleanno me ne fa nascere un’altra, forse ancora più perversa. Non so se sia un desiderio di compensare anticipatamente la porcheria che sto per fare, o se sia un sintomo del delirio di onnipotenza di qualcuno che ormai crede di poter giocare con le anime degli altri come fossero plastilina. Fatto sta che decido di celebrare il compleanno di Gloria anche in un altro modo, coinvolgendo un’altra persona.

lorellalexya_001.jpgNon molti giorni prima del banishment, Gloria si è sposata, su Second Life, con AlexyaPan Arrowmint, una frequentatrice abbastanza assidua di Winsconsin (qui accanto la si intravede durante una visita di qualche tempo fa, mentre io giocavo con Lorella) nonché una nostra conoscenza su Facebook. Questo matrimonio non ha avuto molte chance di consumarsi, dato che Gloria ne ha passato la maggior parte sigillata nel suo banesuit. E allora, mi dico, perché non organizzarle una piccola festa a sorpresa? Telefono ad AlexyaPan, mi assicuro la sua collaborazione, poi vado da un pasticcere particolare e mi faccio preparare una torta. Una torta speciale, grande abbastanza da contenere una persona intera. E, come se non bastasse, attrezzata con il RLV – vale a dire in grado di funzionare come una gabbia, per catturare e tenere prigioniera a mio piacimento chiunque vi passi vicino.

Torta1.jpgNon ho intenzione di rapire AlexyaPan, beninteso. Sarò anche un Operator ormai corrotto, ma la regola per cui non si rapisce mai qualcuno che appartenga a qualcun altro, quella, continuo a rispettarla. Ma confesso che l’idea di averla per un poco in suo potere mi eccita parecchio. Gloria è già assolutamente in mano mia: ma nel momento in cui anche AlexyaPan, sua moglie, sarà chiusa a chiave nella mia torta di compleanno, beh, pregusto già il momento. Sarà come avere in pugno, oltre al corpo rivestito di lattice della mia vecchia nemica, anche le chiavi del suo cuore.

E così accade. La torta arriva, la sistemo al Kelley Park. Convoco Alexya, la faccio entrare nella torta. Chiudo il coperchio. A chiave. Lo so, lo so, lo aprirò fra pochi istanti per dare a Gloria il suo regalo. Ma in questo momento AlexyaPan è mia, e quindi lo è anche Gloria, più di quanto lei stessa possa immaginare. E la chiamo, finalmente mentre AlexyaPan, dentro la torta, mormora: “A me fanno paura le sorprese, soprattutto questa!! ho l’ansia”. Se sapesse.

Torta2.jpgGloria arriva. Le innesto il Vox, permettendole di parlare sul canale 1. Le tolgo per un attimo tutte le restrizioni. Adesso può avvicinarsi impunemente ai civili, abbracciare AlexyaPan senza che il Custodian abbia da eccepire. Io sorrido, mi schiarisco la voce:  “G-7328… anzi… Gloria… BUON COMPLEANNO!”.

Il bane che un tempo è stata Gloria inclina la testa su un lato, si guarda attorno smarrito. Forse ci mette qualche secondo a capire. Poi fa un gesto che sembra di commozione. Dal microfono che filtra ogni suo contatto con l’esterno esce una voce leggermente metallica. Ma è la sua: “oddio Win”, mormora. “Avvicinati alla torta”, faccio io: “Da questa parte, G-7328… Ti ho sospeso i protocolli”. Faccio un gesto, la torta si spalanca, AlexyaPan ne esce, con un’espressione di felicità che non saprei descrivere.

Sono le 6.11 del pomeriggio. “Gloria… hai 5 minuti da adesso!”, dico ad alta voce: “Buon compleanno! Alle 6.16 ti rimetto tutte le restrizioni! Vi lascio sole”. Il bane e la ragazza della torta si abbracciano strette, mentre le voci di entrambe tradiscono una commozione travolgente. Io mi volto e mi allontano di qualche passo, avvicinandomi a Nemesis Lourbridge, che è venuta a trovarmi, facendoci due chiacchiere. Perché già so che fra pochi istanti, tutta quella felicità sparirà come neve al sole.

Torta3.jpgI cinque minuti volano, mentre le due ragazze si parlano, si toccano, si scambiano frasi che io sento a distanza grazie al microfono innestato nel Custodian. Arriva velocissimo il momento in cui devo tornare a chiudere il caso, come promesso. E a fare quell’altra cosa, che invece Gloria e Alexya non si aspettano. Torno da loro. Gloria è raggiante e rivolge a me il casco, nero, inespressivo eppure vibrante di gioia: “Hai avuto un pensiero bellissimo davvero grazie”.  Io cerco di mostrarmi professionale: “Tempo scaduto, Alexya”, mormoro. “Si si”, risponde Alexya, “ma è bastato per farmi tornare serena… e almeno ho salutato la vecchietta”. Annuisco, staccando il Vox da G-7328, rendendola di nuovo muta, riattivandole i protocolli. E, senza che nè lei nè Alexya se ne accorgano, premendo ancora quel pulsante proibito. Quello che estende la sentenza. La congedo: “Vai ora, G-7328 forse ti rivedrò dopo. Buon compleanno RL”. E Gloria si allontana, ancora tutta felice per i cinque minuti appena vissuti, senza ancora aver capito cosa ho fatto. Io resto con Alexya e Nemesis.

[2010/02/04 6:18]  AlexyaPan Arrowmint: grazie win. quanto ti devo per la torta?
[2010/02/04 6:19]  Win: Prego, Lexy… ma niente… la riutilizzerò :-)
[2010/02/04 6:19]  AlexyaPan Arrowmint: sicura…?
[2010/02/04 6:19]  Win: ma certo, scherzi
[2010/02/04 6:19]  AlexyaPan Arrowmint: grazie tantissimo ancora, io non sapevo proprio che potevo farle per farle gli auguri
[2010/02/04 6:19]  Win: Potevi farglieli comunque ma senza avvicinarti… ho dovuto sospendere per 5 minuti i protocolli
[2010/02/04 6:20]  AlexyaPan Arrowmint: :D vado a casina ora che metto le foto su Fb e inizio a scrivere un po’… sono felice e ho la testa che elabora mille pensieri a caso
[2010/02/04 6:20]  Win: Non sarebbe una cosa regolare… ma su Gloria e su Mal sto facendo un piccolo esperimento. Diciamo che ti spettava un piccolo risarcimento :-)
[2010/02/04 6:21]  AlexyaPan Arrowmint: non sapevo niente del bane e via discorrendo… Bon vado a regalare un po’ di gioia in giro… grazie ancora
[2010/02/04 6:22]  Win si schiarisce la voce: Il punto è che vorrei che leggesse il libro stando lì dentro… ma le mancava troppo poco… così le ho allungato un po’ l’orario!
[2010/02/04 6:22]  AlexyaPan Arrowmint non ha ancora capito dove voglio andare a parare e mi fa la domanda: quanto le manca? e poi non vi rompo più
[2010/02/04 6:22]  WinthorpeFoghorn Zinnemann: Eh… prima le mancavano solo 3 ore… ma adesso l’ho riportata a una ventina, Lexy

Alexja.jpg

(AlexyaPan Arrowmint – foto courtesy of Gloria Oppewall)

C’è un momento di gelo. AlexyaPan mi guarda, senza ancora capire. Poi mi fa una domanda, con voce inespressiva.

[2010/02/04 6:23]  AlexyaPan Arrowmint: vuol dire che prima della torta aveva solo tre ore rimanenti?
[2010/02/04 6:23]  Win: Lo dico solo a te: non gliele estenderò ulteriormente, anche se dovessi ribeccarla così vicina alla scadenza
[2010/02/04 6:23]  AlexyaPan Arrowmint: e ora 20?
[2010/02/04 6:23]  Win annuisce
[2010/02/04 6:23]  AlexyaPan Arrowmint: e perché?
[2010/02/04 6:24]  Win: Per i motivi che ti dicevo… avvicinare il momento che riceverà il libro a casa… e perché… beh, c’è un motivo che non posso dire… ma che ha a che fare con quel certo esperimento

Penso all’Eudeamon, naturalmente. A quell’Eudeamon che, così come in Malbert, forse si sta svegliando anche nel cervello di Gloria. A quell’Eudeamon che, forse, lei potrebbe conoscere con una mente assolutamente vergine, che non conosce il romanzo, che non ha idea di cosa aspettarsi. Ma intanto, l’umore di AlexyaPan è cambiato come cambia il tempo in montagna. Quando apre bocca di nuovo, mi sembra di vedere mille ghiaccioli acuminati pendere da ciascuna sua parola.

[2010/02/04 6:25]  AlexyaPan Arrowmint: meglio che vado
[2010/02/04 6:25]  AlexyaPan Arrowmint: grazie lo stesso
[2010/02/04 6:25]  AlexyaPan Arrowmint: ciao Nemesis
[2010/02/04 6:25]  Win: Ok, Lexy… buona giornata
[2010/02/04 6:25]  Nemesis Lourbridge: ciao ale
[2010/02/04 6:25]  Win sogghigna: “Eheheh… adesso era arrabbiata, mi sa”
[2010/02/04 6:25]  Nemesis Lourbridge: cattivona….
[2010/02/04 6:26]  Win: Beh… quando le ho parlato di risarcimento era a questo che pensavo
[2010/02/04 6:26]  Nemesis Lourbridge: turbata
[2010/02/04 6:26]  Nemesis Lourbridge: più che arrabbiata

Eh, non lo so. Se fossimo in un fumetto, nel punto dove fino a un attimo fa c’era AlexyaPan si vedrebbe ancora una nube di fumo nero come la pece. Turbata no, deve essere furiosa. Saluto un po’ frettolosamente Nemesis, e KendraLouise che è comparsa qualche minuto fa e mi scollego. Ma quello che provo non è affatto la scarica di potere che avevo pensato.

Mi scollego sentendomi sporca.

(Le foto di Gloria in bianco e nero le ho rubate a Malbert Greenfield. Le tre della torta sono tratte dall’album Facebook di AlexyaPan Arrowmint)

Hubrys

Gli interessi e le emozioni personali dovrebbero starsene fuori dal banishment. Ma anche un eccessivo interesse nella scienza può essere pernicioso. Per non dire di quel che si rischia quando le due cose si fondono in un precipitato devastante.

wcfnebbia.jpg

(foto: courtesy of Malbert Greenfield)

kendralouise.jpgSe è vero che un buon Operator deve saper mantenere le distanze dai suoi Bane, è però evidente che sia suo dovere, compatibilmente con la sua presenza online, affrontare con sollecitudine le mille emergenze che essi possono dover affrontare. E Malbert e Gloria, anzi, M-4876 e G-7328, di emergenze ne hanno affrontate tante e da subito, solo in parte dovute al fatto che la grid di Second Life sta subendo in questo periodo intensi lavori in corso e che i problemi abituali sembrano, in questo periodo, moltiplicarsi. C’è stato un piccolo problema di rigetto che ci ha indotti a riportare M-4876 al laboratorio per un breve intervento, poi ci sono stati certi comportamenti discutibili da parte di entrambi i bane… penso a G-7328, che è riuscita ad accumulare violazioni gravissime raccogliendo il guinzaglio del suo schiavo Montgomery… ma anche certi incontri proibiti e pericolosi. Come quelli, reiterati, con KendraLouise Damiano, una persona desiderosa di alleviare la solitudine dei bane parlando con loro a distanza di sicurezza – ma apparentemente ignara del fatto che per un bane anche solo ascoltare qualcuno a lungo può scatenare l’ira punitiva del Custodian.

kendrabbraccio.jpgMonty.jpgInsomma, il fatto è che fra M-4876 e G-7328 è stato, soprattutto all’inizio, un continuo di chiamate di emergenza. Non posso addentrarmi qui nei dettagli, ma rinvio senz’altro al blog che Malbert ha avviato per raccontare la sua esperienza. Dirò solo che, dopo qualche giorno, i miei due bane sono stati accusati addirittura di essere loro stessi due bane bashers, e di essersi coalizzati contro un loro simile alternandosi nell’avvicinarlo, in modo da fargli accumulare il doppio delle estensioni di sentenza che sarebbero toccate a ciascuno di loro. Un’accusa gravissima a cui non ho mai veramente creduto ma che mi ha costretta a intensificare la sorveglianza in modo ferreo, cominciando da un serrato interrogatorio a M-4876.

Ma la Sindrome di Stoccolma a volte funziona nei due sensi e forse proprio questa continua attenzione mi ha, dopo qualche giorno, fatto in parte dimenticare il mio coinvolgimento personale nella faccenda. Dopo qualche iniziale resistenza, persino Gloria ha capito la necessità nella sua situazione di comportarsi più docilmente – anche perché solo l’Operatore può difendere un bane dai pericoli che il mondo là fuori gli riserva… e io mi sono trovata a tratti ad accudire questi due criminali con fin troppa generosità. Fino a quando, nei log di M-4876, non ho cominciato a notare segnali allarmanti che hanno attratto la mia attenzione.

angelspattylella_006.jpgChi vuole i dettagli vada a leggere qui. Qualcosa stava succedendo, forse, dentro a quel casco? Qualcosa che, in tutto questo tempo, avevo sempre negato fosse possibile eppure sempre aspettato? Qualcosa che era accaduto a Em Debevec, un bane di Moss, e che stava succedendo a Nixus prima che la sua sentenza scadesse? Qualcosa di cui gli operatori parlano solo a bassa voce, negandone in pubblico qualsiasi fondamento, ma in privato scambiandosi le voci, i si dice, le ipotesi, in discussioni in cui emerge, come una specie di fantasma che aleggia sempre sul nostro lavoro, la parola Eudeamon?

alWCFgloria.jpgNon volevo crederci. Troppe volte avevo nutrito false speranze rimaste poi deluse. Eppure, beh, in giro si diceva che a volte, alcuni prigionieri rimasti nel banesuit per durate superiori alle 80/100 ore, manifestassero sintomi bizzarri. M-4876 aveva da poco superato quella soglia, e ne aveva ancora per una ventina… forse forse… con un po’ di fortuna… possibile che, finalmente, succedesse anche a me, come Operatore di assistere a quella specie di epifania di cui contrattualmente ero tenuta a negare la mera esistenza? I sintomi, col passare del tempo, sembravano moltiplicarsi, tracciare una linea sempre meno equivocabile… se solo M-4876 fosse rimasto nel banesuit ancora un poco di più… se solo…

Mal2_001.jpgNon sono sicura di quando il pensiero mi abbia sfiorato la prima volta. È possibile che si sia affacciato un paio di volte alla mia coscienza… ma che io lo abbia inizialmente messo da parte, imbavagliato, nascosto… però le ore passavano, giorno dopo giorno vedevo Malbert che si avvicinava sempre di più alla fine della sentenza… e qualsiasi cosa stesse accadendo nel suo casco, sembrava che mancasse ancora un pochino… non tanto, forse solo qualche ora in più. Qualche ora che un Operator avrebbe potuto aggiungere alla sentenza di straforo, senza farsene accorgere, mescolandole magari alle estensioni automatiche imposte dal Custodian… o anche non di straforo, perché, dopotutto, un bane non parla… a chi avrebbero potuto raccontarlo?

angelspattylella_008.jpgQuando ho visto Malbert e Gloria la volta dopo ho sentito il mio cuore accelerare in modo insolito. Mi sono avvicinata a lui, quasi in trance, lo sguardo che gli passava attraverso, perso in pensieri tumultuosi…

[9:59]  Win tocca qualcosa sul casco del bane e inarca un sopracciglio
[9:59]  Win: custodian, muteness punishment level 1
[9:59]  Custodian: G-7328 : Executing order from Operator.
[9:59]  Custodian: M-4876 : Executing order from Operator.
[9:59]  Win: Buon giorno, M e G
[9:59]  M-4876: op :)))))) buonasera
[9:59]  Win si guarda attorno con aria accorta
[9:59]  G-7328 : sera win
[10:00]  G-7328 : ma posso avvicinarmi?
[10:00]  Win abbassa appena la voce: “Che succede col Custodian, M-4876?”
[10:00]  M-4876: ho una novità dal custodian…..ha smesso di aver paura
[10:00]  Win: Uhm… eccoecco
[10:00]  Win si frega le mani concentrata…
[10:00]  M-4876: credo abbia raggiunto una sorta di equilibrio con me
[10:00]  Win: Interessante, interessante, uhm…

angelspattylella_009.jpgTocco il casco, controllo il tempo che resta, il cuore perde un battito… mormoro qualche parola quasi fra me, come se non potessero sentirmi: “Uhm… 9 ore soltanto… uhm”. Malbert sembra non aver notato nulla di strano, per adesso, e continua entusiasticamente a raccontarmi… senza sapere che ogni sua parola contribuisce a rafforzare in me una determinazione pericolosa…

[10:01]  M-4876: ed io con il custodian
[10:01]  Win ti guarda con un’aria strana, come un’entomologa osserva un insetto…
[10:02]  Win: Cosa intendi per… um… per equilibrio?
[10:02]  M-4876: op…….mi sento strano anche io sinceramenke
[10:02]  M-4876: è cambiato il mio stato d’animo
[10:02]  M-4876: ed il custodian ha smesso di gridare
[10:02]  Win si guarda attorno furtivamente
[10:02]  M-4876: ancora una volta sembra un caso………ma
[10:03]  M-4876: inizi  a non credere piu al casorin questo programma
[10:03]  M-4876: e inizio a non credere piu sia un semplice programma
[10:03]  Win spalanca gli occhi, nervosa. Fa un gesto veloce, strappando il Vox dal Bane…

Lo devo fare. No. Nella mia testa l’ho già fatto. Dopo aver reso Malbert di nuovo muto, premo velocemente alcuni tasti, gli estendo la pena di dodici ore. Poi mi avvicino a Gloria, faccio lo stesso e mi allontano a passo veloce guardandomi attorno. Nessuno mi ha visto. Nessuno, tranne Malbert e Gloria, naturalmente. Ma loro sono due bane e i bane non parlano. Almeno finché restano tali.

(Prossimamente: il compleanno di Gloria)

Il giorno della vendetta

Un Bane Operator deve essere freddo, professionale, ma soprattutto imparziale. Io, stavolta, non lo sono stata. La prima parte di una ricostruzione della catena di eventi che mi hanno portata a diventare, da Operatrice, bane io stessa.

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Potrebbe sembrare un lavoro di routine, ma non lo è. Sono già quasi due anni che lavoro come Bane Operator per la Kelley Technologies, e sotto le mie mani sono passati più di sessanta condannati. Ma anche se gran parte delle attività previste dalla complessa procedura di banishment sono ormai in grado di svolgerle quasi ad occhi chiusi, non c’è volta che non provi piacere nell’osservare lo sbigottimento e la disperazione dei prigionieri affidati alle mie cure.

gloriamal_001.jpgPer mesi e mesi, queste emozioni sono riuscita a tenerle bene o male sotto controllo. Sì, è vero, qualche strappo alla regola mi è capitato di farlo. Quando trasformai in Bane Andromeda, che da poco mi aveva dato le chiavi del suo collare, la mia condotta non fu sempre del tutto professionale: usai il Vox spesso, per consentirle di parlarmi, e approfittai spesso del fatto che l’Operatore è l’unico essere umano che possa avvicinare il suo bane, per il puro piacere di tenerla fra le braccia e renderle la pena più sopportabile. Ma era l’eccezione che conferma la regola: il banishment è solitudine e in qualità di Operator ho sempre ritenuto che fosse mio dovere gestire la procedura di impianto nel modo più asettico e impersonale possibile – per poi intervenire solo quando strettamente necessario, lasciando che i miei Bane scontassero la loro pena con la massima indipendenza, senza interferire nel loro destino.

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gloriamal_007.jpgAll’inizio, quando ho saputo che avrei dovuto sottoporre alla procedura Malbert Greenfield e Gloria Oppewall, non mi sono preoccupata più di tanto. Il fatto che fossero entrambi vecchie conoscenze non avrebbe dovuto turbarmi. Dopo tutto, nel corso della mia carriera di Operator mi sono occupata spesso di persone a me vicine, o vicine a persone che conoscevo bene: penso a Mudlark e Halle, al cui banishment assistetti come spettatrice, ma anche, più recentemente, a Shibari Hobble, a Nixus Braveheart (una delle mie guardie al WCF!), a Stefany McAndrews (schiava prima di Belias e poi di Francesca72), addirittura a Ewyn Raymaker (il cui banishment si è svolto velocissimamente e, caso quasi eccezionale, senza alcun coinvolgimento emotivo da parte sua). In tutti questi casi, la conoscenza personale non aveva intaccato quasi per nulla la mia freddezza. Perché stavolta avrebbe dovuto essere diverso?

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gloriamal_008.jpgEppure, e l’ho scoperto piano piano, le differenze c’erano eccome. Malbert lo conoscevo da molto prima di iniziare questo blog, quando mi guadagnavo qualche Linden Dollar facendo la pole dancer a House Nishi. Credo che al club lui fosse il solo ballerino maschio, il che già lo rendeva unico, e le molte ore passate uno a fianco all’altra a cercare di intrattenere i clienti di Mistress Nishi aveva creato fra noi una familiarità abbastanza rara, che è sopravvissuta anche a un lunghissimo periodo in cui i nostri destini hanno seguito strade diverse. Malbert lo avevo ritrovato di recente, durante una visita al WCF, scoprendo che aveva avuto il dono di essere accolto come schiavo da una mia amica di data più recente, Elysa Renfold. Ed è stata proprio lei a parlarmi per prima del desiderio di Malbert di aderire al Banishment Project per scontare in quel modo un comportamento che lui stesso definiva “troppo sovversivo”.

gloriamal_011.jpgNon è la prima volta che lo dico: più che per il bane stesso, il banishment può rivelarsi un’esperienza durissima soprattutto per chi gli vuole bene, soprattutto quando si tratta di una padrona. Un bane non può portare su di sè nulla che non siano il collare posturale con la targhetta e il casco che contiene il Custodian. Solo l’Operatore gli si può avvicinare, ed è bene che lo faccia il meno possibile se non vuole vanificare lo scopo della pena. E l’esperienza di isolamento è intensa al punto che ben di rado se ne esce senza trovarsi profondamente cambiati. Mi sono capitati bane affetti da Sindrome di Dipendenza, che una volta liberati non desideravano altro che tornare ad essere fasciati e racchiusi nella loro prigione di lattice. Molti altri, senza arrivare a trasformazioni così estreme, hanno dovuto ricominciare la loro Second Life da zero, rescindendo tutti i rapporti affettivi o sociali che avevano costruito fino a quel momento. Checché possa credere chi non l’ha provato, il banishment non è affatto un pic-nic: è un viaggio verso una destinazione sconosciuta. Il fatto che Elysa, anche se decisamente a malincuore, fosse disposta a permettere a Malbert di affrontarlo, mi è apparsa subito una prova di profonda generosità da parte sua. Perché chi ama davvero sa capire anche quando deve allargare le braccia per permettere a qualcun altro di seguire il suo destino. No, il banishment di Malbert non sarebbe stato come gli altri perché, anche se non mi riguardava direttamente, sentivo in parte il groviglio di emozioni che ci stava dietro.

gloriamal_010.jpgCon Gloria, poi, il coinvolgimento era più diretto. Anche se non ci vedevamo da molti e molti mesi, io non avevo mai dimenticato lo scherzetto che mi aveva fatto a Villa BDSM, imbavagliandomi e trascinandomi in una gabbia fabbricata da Cielo Robbiani, che all’epoca era il suo padrone. Dirò di più, mi ero tenuta da parte la trascrizione di un dialoghetto particolare. Era il 7 maggio 2008, lei aveva le mie chiavi e sembrava avere tutte le intenzioni di non mollarmi tanto facilmente:

[6:15]  Gloria Oppewall: dimmi
[6:15]  Gloria Oppewall: vedi via d’uscita da questa situazione?
[6:16]  Win fa sì con la testa
[6:16]  Gloria Oppewall: bene
[6:16]  Gloria Oppewall: sono contenta per te
[6:16]  Win whispers: quefta gabbia è un folabwoho, in wealtà
[6:16]  Gloria Oppewall: certo
[6:17]  Gloria Oppewall: ma non ammetti imbrogli tu
[6:17]  Win whispers: imbwogli? io no… h tu?
[6:18]  Gloria Oppewall: nessun imbroglio
[6:18]  Win: mai a neffun fofto?
[6:18]  Gloria Oppewall: se l’ho mai fatto con qualcuno?
[6:19]  Win: no, hel faffato non mi inteweffa fafewh
[6:19]  Gloria Oppewall: parlando di sl mai con nessuno
[6:19]  Win sorride: mi wifowhewò hi quefth fawolh

gloriamal_012.jpg“Mi ricorderò di queste parole”, le avevo bofonchiato mordendo il bavaglio, pregustando il giorno in cui avrei avuto in mano le sue chiavi e le avrei fatto pagare l’umiliazione pubblica che mi aveva imposto, strofinandole quel musetto strafottente nel suo impegno a non barare mai. La vendetta è un piatto che si mangia freddo e io sono pronta ad aspettare anche la prossima era glaciale, quando è necessario. A dire il vero non avevo mai immaginato Gloria come bane, ma l’idea di impacchettarla nel banesuit mi stuzzicava parecchio: per farle provare finalmente, a lei che allora era sempre marcata strettissima da Cielo, cosa significa davvero usare il RLV. Senza un padrone dietro che ti protegge e che ti lascia libera di rapire impunemente la prima Win che passa.

Quando Malbert e Gloria si sono presentati al WCF per essere tradotti a Zhora, ho sentito immediatamente che, stavolta, la cosa sarebbe stata personale. L’atteggiamento beffardo di Gloria poco dopo l’arresto ha fatto evaporare qualsiasi altro scrupolo. Con Malbert, avrei deciso con calma il da farsi, ma con lei mi sarei finalmente tolta qualche soddisfazione. Subito dopo aver congedato Malbert, approfittando del fatto di essere rimaste sole, mi sono avvicinata a lei e invece di spiegarle, come faccio sempre, i comportamenti da evitare per evitare estensioni di pena le ho… beh, ecco il nostro dialogo:

gloriamal_013.jpg[2010/01/14 6:41]  Win: Ora dovrei spiegarti un po’ di cose…
[2010/01/14 6:41]  Win: “… ma non lo farò…”
[2010/01/14 6:41]  G-7328: perché?
[2010/01/14 6:41]  Win: Mi piace pensare che imparerai a tue spese, G-7328… anzi… Gloria!
[2010/01/14 6:41]  G-7328: capito
[2010/01/14 6:41]  MystiTool HUD 1.3.1: [Gloria Oppewall – Ch.1]: capito
[2010/01/14 6:41]  Win si guarda attorno e abbassa la voce: “Per me, tu non sei G-7328… ricordo bene chi sei tu…”
[2010/01/14 6:42]  G-7328: non ho paura
[2010/01/14 6:42]  Win: Sono passati molti, molti mesi da quando mi hai umiliata… a Villa BDSM… ma io non ho dimenticato…
[2010/01/14 6:42]  G-7328: pensi di farmene?
[2010/01/14 6:43]  Win: Non avrò bisogno di fare nulla, Gloria… non io
[2010/01/14 6:43]  Win: …ci penserà il Custodian a punirti come meriti
[2010/01/14 6:43]  G-7328: io sono venuta da te di mia spontanea volontà
[2010/01/14 6:43]  G-7328: tienilo a mente
[2010/01/14 6:43]  Win sente le parole di Gloria e cambia espressione
[2010/01/14 6:43]  G-7328: infatti tu ancora nn ci sei riuscita direttamente
gloriamal_014.jpg[2010/01/14 6:43]  Win si morde le labbra, spasmodicamente… con voce tremante di rabbia pronuncia un comando: “custodian, default punishment level 5”
[2010/01/14 6:44]  G-7328: Executing order from Operator.
[2010/01/14 6:44]  Gloria Oppewall sente una scossa dolorosa e prolungata in tutto il corpo
[2010/01/14 6:44]  Win ride in modo sguaiato
[2010/01/14 6:44]  G-7328: mezzucci
[2010/01/14 6:44]  Win: Che tu sia venuta da me volontariamente oppure no, Gloria, non cambia il fatto che adesso sei lì dentro… e io sono qui fuori… e ho ogni potere su di te!
[2010/01/14 6:45]  G-7328: perché sono stata io a volertelo dare
[2010/01/14 6:45]  G-7328: mai protetta da nessuno
[2010/01/14 6:45]  Win: Invece sì, Gloria: dal tuo non usare i relay aperti… dal tuo non essere mai vulnerabile…
[2010/01/14 6:46]  Win: Ma adesso è finita, Gloria… o meglio… adesso comincia davvero!
[2010/01/14 6:46]  Gloria Oppewall sorride irritata
[2010/01/14 6:46]  G-7328: ti lascio assaporare questo momento win
[2010/01/14 6:47]  Win ride cattiva: “Non è un momento, Gloria…”
[2010/01/14 6:47]  Win: …è il resto della tua vita!

gloriamal_015.jpggloriamal_016.jpggloriamal_017.jpgCon queste parole, e senza alcuna esitazione, le ho strappato il Vox di dosso, rendendola completamente muta, murata nel casco in cui avevo appena imprigionato Malbert, incapace di comunicare con chiunque – me inclusa. L’ho portata nell’area di rilascio, ho attivato tutti i protocolli del Custodian, ho spalancato la saracinesca, ho spinto Gloria fuori con falsa cortesia. E mi sono goduta subito un primo risultato della mia decisione di non avvertirla di quello che il Custodian avrebbe sanzionato.

[2010/01/14 7:01]  Gloria Oppewall saluta con la ma

È un emote. Il Custodian si sveglia subito e un dolore assurdo, lancinante, percorre il corpo di Gloria. Lo vedo scuotersi per alcuni brevi ma insopportabili spasimi di agonia. Rido, gustandomi il mio trionfo. Ora posso anche dirgliela, questa cosa.

[2010/01/14 7:02]  Win: E attenta agli emote da ora in poi…
[2010/01/14 7:02]  Win: Questo era un assaggio di punizione
[2010/01/14 7:02]  Win: Non mia, del tuo amico
[2010/01/14 7:02]  Win: Del tuo Custodian
[2010/01/14 7:02]  Win allontana Gloria con un calcio nel sedere
[2010/01/14 7:03]  Win ride e sparisce


(Prossimamente: Hubrys)

 

Mystique e Claven: capitolo finale

L’ultimo capitolo della lunga saga di Mystique Aeon e di Claven Albatros. In cui si conferma che la fama sinistra di Claven ne nasconde una sensibilità fuori del comune. E che la mia amica Mystique può essere un fantasma ancora più inafferrabile di quanto non avessi realizzato fino ad allora.

mystiquevuoto2_004.jpg

Mystique dietro le sbarre, io davanti. Chiusa fuori. Siamo sole, nell’area celle della casa di Claven, durante uno degli incontri che la padrona della mia amica ci concede. Dall’ultima volta è passata circa una settimana e abbiamo tante cose da raccontarci, oltre al consueto confrontare le nostre fantasie. Ed è così che arriviamo al dialogo che segue.

LMClaven.jpg[2008/03/13 17:02]  Mystique Aeon: se avessi un posto mio e fossi libera, ti acchiapperei e imprigionerei, e avrei spesso cura di te.
[2008/03/13 17:02]  Win: Mi piacerebbe così tanto, sai
[2008/03/13 17:02]  Mystique Aeon: saresti come un fiore nel mio giardino.
[2008/03/13 17:02]  Win: Dovrei far finta di aver voglia di scappare, e non sono sicura che sarei convincente
[2008/03/13 17:03]  Mystique Aeon: non saresti in grado di scappare. ti legherei di nuovo ogni sei ore.
[2008/03/13 17:03]  Win: Oh… lascia che stanotte sia questo il mio sogno
[2008/03/13 17:03]  Mystique Aeon: saresti in trappola.
[2008/03/13 17:03]  Win: Le butterei via, le mie chiavi
[2008/03/13 17:04]  Mystique Aeon: imparerei i tuoi orari per essere pronta quando tu ti colleghi.
[2008/03/13 17:04]  Win: Fonderei le mie chiavi e ne farei una stupida collanina a cuore che potresti indossare
[2008/03/13 17:04]  Mystique Aeon: ti userei come oggetto sessuale
[2008/03/13 17:05]  Win: Ricordo ancora quella sola volta che siamo state insieme, sul letto di qualcuno, nemmeno mi ricordo dove fosse
[NOTA: me lo ricordo adesso: era in una segreta nella casa di Challenge e Tat1ana]
[2008/03/13 17:06]  Mystique Aeon: ti stuzzicherei per ore, portandoti quasi al culmine e poi negandotelo.
[2008/03/13 17:06]  Mystique Aeon: ti terrei casta.
[2008/03/13 17:06]  Win: sarebbe come avere il mio Eudeamon…
[2008/03/13 17:06]  Win: non mi servirebbe nient’altro
[2008/03/13 17:06]  Mystique Aeon: ti soffocherei di controllo e di amore.
[2008/03/13 17:07]  Win: Sarei così felice di affondarci profondamente, Mystique
[2008/03/13 17:07]  Win: Perdermi completamente
[2008/03/13 17:07]  Mystique Aeon: anch’io… forse un giorno sarò io il master.
[2008/03/13 17:08]  Win: Ho sempre pensato che in te ci fosse una vena di dominatrice, e non piccola

lezioni di scripting_002.jpgSono parole che mi scombussolano tutta. Mi ero abituata a sognare di diventare una Mistress, perché Mystique fosse mia… mi sto preparando, sia pure coi dubbi emersi dopo i miei recenti colloqui con Claven, a diventare sua schiava nella speranza di poter essere ad ogni costo vicina a questa amica che mi ha catturata in un modo che mai avrei creduto concepibile qui su SL… e adesso le sue parole disegnano ancora un terzo scenario: io, Win, schiava di Mystique, per sempre legata, isolata in una sua casa dove nessuno più può sentirmi. Schiava, quasi oggettificata, senza più un amico che possa parlare con me, paga di appartenerle. Non sarà forse questo, quello che sono venuta a cercare qui su Second Life?

Passano altri giorni e il 19 marzo Mystique mi manda una lettera, via mail – il mezzo che ha scelto per comunicare con me quando Claven la isola completamente. (È barare? Forse lo è… forse io non lo farei. Ma Mystique lo fa e io non ho scrupoli a rispondere – e che diavolo, è amore, il nostro, e l’amore non si ferma davanti agli scrupoli). Risponde alla mail in cui io, felice, le annuncio di essere stata accettata da Marine Kelley come uno dei dieci Beta-Bane che avranno l’onore di testare per primi il suo Banesuit (sì: proprio quell’esperienza che ha dato origine a questo stesso blog col post Prigioniera di me stessa) e mi fa le sue congratulazioni confessando una leggera invidia. E poi mi dice di aver sognato di Second Life, le ultime due notti, e tutte e due le volte io ero coinvolta nel sogno:

Il primo sogno era solo su di te incatenata in un modo particolarmente sexy. Giacevi a pancia sotto su un letto. Indossavi una tuta integrale in lattice bianco che ti copriva tutta, inclusa la testa. Eri in una posizione tipo hogtie ma non così stretta. Avevi i piedi sollevati e tirati verso la schiena ma le ginocchia separate. Le tue mani erano dietro la schiena ma i gomiti non erano stretti assieme. Nel complesso la tua era una posizione che non era fisicamente dolorosa o estrema ma nella quale avresti potuto essere tenuta a lungo. Tutto era tenuto assieme da catene sottili ma forti, e c’erano anche catene che da te andavano ai lati del letto così che tu non potessi affatto muoverti attorno. Le catene erano arrangiate in modo che anche se ti fossi dibattuta non saresti riuscita a smuovere nulla dalla sua posizione, nemmeno un poco. E ti vedevo ogni tanto provare a dibatterti per poi arrenderti, sentivo le tue grida soffocate, appena udibili. Naturalmente tu non sapevi che io ero lì. Non eri in grado di vedere attraverso il cappuccio di lattice della testa. Mi sono avvicinata e ti ho messo le mani sul corpo e quando tu mi hai sentita hai cominciato a dibatterti istericamente, senza risultati. Ho continuato a muovere le mani sul tuo corpo, sentendoti attraverso il lattice. Non potevi fermarmi. Potevo vedere che eri terrorizzata. Non avevi idea di cosa ti stesse accadendo o perché. Non sapevi cosa sarebbe successo un attimo dopo o se mai saresti stata di nuovo libera. E questa è stata la fine del sogno. Mi spiace se suona crudele. Chissà cosa succede nell’inconscio della mia mente. La tua paura e la tua impotenza mi stava eccitando così tanto. Forse sono una brutta persona. Ne dubito. Non ho mai desiderato fare del male a qualcuno in RL, e non lo desidero ora. Non penso che la scena mi piacerebbe in RL. Simpatizzerei troppo con la vittima. Anche se non ho credenze religiose, credo in ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, e rapire qualcuno è senza dubbio sbagliato e non lo farei mai in RL.

sognomys.jpg

Il mio secondo sogno non è stato altrettanto oscuro e spaventoso. Anche il mio secondo sogno era su di te. Ho sognato che ti avevo dato accesso al mio account di SL e che Claven ti aveva scoperta mentre mi impersonavi! Tu non sapevi qualcosa di cui lei e io avevamo parlato a lungo la sera prima. Ti aveva fatto promettere di non dirmi che ti aveva beccata, e tu non me l’avevi detto. Così la volta successiva che mi sono collegata, non sapendo nulla del fatto che ti eri fatta beccare, lei è stata molto astuta. Prima mi ha intrappolata lasciandomi inventare balle, perché credevo che non sapesse di te e che io potessi quindi mentirle impunemente, poi me le ha smontate una per una e io ho confessato. Mi sono sentita sporca e colpevole per averle mentito. Poi mi ha chiesto di dirle la verità e io non sapevo cosa dirle perché tu e io non ci eravamo messe d’accordo su cosa le avremmo detto così non sapevo come fare ad essere coerente con quello che le avevi detto tu in modo che sostenessimo la stessa versione. Per un momento ho considerato l’idea di dirle che tu eri una compagna di classe alla mia scuola e che occasionalmente usavi il mio computer, ma non potevo correre il rischio di farmi cogliere a mentire di nuovo e non sapevo cosa tu le avessi già detto. Non avevo altra scelta se non dirle tutta la verità. Così l’ho fatto e lei si è arrabbiata moltissimo ma non mi ha cacciata, invece ha detto che mi avrebbe punita, e sarebbe stata una punizione orribile, e che prima che fosse finita io le avrei chiesto pietà urlando. Questa è stata la fine di quel sogno.

mystique as a ghost.jpgSe leggere del primo sogno di Mystique è per me particolarmente eccitante, il secondo provoca in me tutto un altro tipo di sensazioni. Le regole di Second Life scoraggiano con enfasi l’idea di cedere a qualcun altro la password del proprio account e io sono d’accordo. Non è tanto una questione di sicurezza – malissimo che vada, anche se qualcuno ti svuotasse il portafoglio, il danno economico è in genere relativo (a meno che tu non sia un proprietario terriero)… no, si tratta di un problema di identità: la sola idea che qualcun altro possa diventare l’agente di un avatar che credo di conoscere mina alla base quella sospensione di incredulità che mi permette di vivere la mia Seconda Vita come se davvero fossi Win e come se davvero le persone che incontro fossero quello che appaiono essere. La mera idea che Mystique possa dare l’accesso al suo account a qualcun altro, pur se soltanto in un sogno, turba nel profondo le regole del gioco. E non mi stupisce affatto se, anche nello scenario onirico che il suo inconscio ha disegnato, la mia amica si sente divorata dai sensi di colpa per aver tradito Claven in un modo che, all’interno di Second Life, è addirittura incommensurabile, metafisico, sovradimensionale.

È solo un sogno? Sì e no, perché passare del tempo su Second Life come facciamo noi è, già di per sè, un’esperienza onirica e in ogni momento c’è solo un piccolo passo fra il pensare una cosa e realizzarla. E infatti, qualche giorno dopo, scoppia la bomba. Non era un sogno, era successo davvero. E, quel che forse è peggio, Mystique lo rivela. A me, a Jaron, a Moss. A Cressida. A Claven! Lo apprendo da una sua mail, a cui rispondo immediatamente.

Come ti ho detto, mi ha sorpresa molto che tu potessi pensare di dare a qualcuno la tua password consentendogli di essere te – ma mi sorprende ancora di più che tu abbia rivelato questo fatto ad altre persone. Non credi che renderà molto difficile, a coloro che lo sanno, il dominarti nel modo che tanto ti piace? Se io fossi Claven mi sentirei ferita – e mi stupisce molto che tu abbia fatto una cosa simile dopo avermi detto quanto eri felice con lei. Non sto cercando di farti sentire in colpa, ma sono davvero curiosa di come tu possa aver preso questa decisione. (…) Io non avrei mai confessato una cosa del genere – credo che sia il solo tabù che mai violerò su SL, perché sono convinta che distruggerebbe l’illusione del gioco e la sospensione dell’incredulità implicata dall’essere su SL.

mystiquevuoto2_001.jpgIn effetti, e purtroppo, è proprio questo quello che succede. Come era prevedibile, non appena Claven apprende la notizia butta Mystique fuori di casa sua, dandole tre giorni di tempo per riflettere. E la cosa peggiore è che la mia amica sembra non rendersi conto della gravità di quello che ha fatto, se alla mia mail precedente risponde quanto segue:

Forse ho sbagliato. Probabilmente ho sbagliato. Voglio dire, a confessare di aver permesso a qualcun altro di collegarsi a nome mio. Tu pensi che sia un grave tradimento. Claven pensa che sia un grave tradimento. Cressida pensa che sia un grave tradimento. Non mi sembrava nulla di così grave, ecco perché l’ho fatto. Ma se lo pensano tutti, allora probabilmente lo è e probabilmente ho sbagliato. Mi spiace. Mi sento davvero in colpa per quello che ho fatto a Claven barando e lasciandola. Con lei ero davvero felice e mi piacerebbe tornare da lei, ma ha detto che non posso farlo più. Vorrei che ci ripensasse ma non credo lo farà. Forse potresti parlarle tu. Dille che ho cambiato idea e che vorrei tornare. Dille che farò tutto quello che vuole.

Poi, a un certo punto, Claven mi manda un IM… Claven che scrive a me… e ne scaturisce una approfondita conversazione su quello che è successo.

clavenprofilo.jpgcressida.jpg[15:20]  Claven Albatros: Saluti Win. È probabile che tu sappia ormai che M non fa più parte di casa mia. Ora potrai vederla spesso quanto lei vorrà. Ho pensato che ti avrebbe fatto piacere saperlo.
[15:22]  Win: Salve, Miss Claven. L’ho appreso in un breve incontro con lei due sere fa. La notizia è stata per me un piccolo shock perché avevo finalmente quasi preso la decisione di chiedere a lei di prendere anche me per consentirmi di starle vicina.
[15:23]  Win: Ma apprezzo davvero molto che lei abbia voluto informarmi. Mystique mi ha detto di essere stata allontanata per 3 giorni, però. Le sue parole significano che la cacciata da casa sua è diventata permanente?
[15:24]  Claven Albatros: Questa è la storia, se hai voglia di sentirla.
[15:24]  Win: Mi piacerebbe molto, se lei ha tempo di raccontarmela
[15:25]  Claven Albatros: Tre giorni fa, di punto in bianco, ha ammesso a Cressida una varietà di trasgressioni. M e Cress hanno parlato a lungo e M ha creduto che tutto fosse finito. Ha preso la decisione di barare e andarsene.
[15:25]  Claven Albatros: Più tardi, è tornata, chiedendo scusa ma a quanto pare incapace di capire che aveva fatto qualcosa di sbagliato.
[15:26]  Claven Albatros: Le ho detto che nessuna di noi doveva prendere decisioni affrettate e ho fissato un  periodo di 3 giorni per calmare le acque, durante i quali non ci saremmo dovute sentire.
[15:26]  Win: Capisco. Mi ha, in effetti, raccontato di essersi slegata  barando, entrando col client regolare invece del RLV… e di aver discusso con Cressida.
[15:27]  Claven Albatros: Oggi ho parlato con lei perché i tre giorni erano scaduti. Mi ha detto che non desidera tornare.
[15:27]  Claven Albatros: Sapevo che sarebbe andata così. Aveva fatto esattamente la stessa cosa la prima volta che ci eravamo incontrate: aveva barato ed era fuggita.
[15:29]  Win: Oh… le prime volte che la incontravo facemmo grandi discussioni sull’argomento… barava spesso e io trovavo che rovinasse il senso di queste esperienze… ma credevo che fosse cresciuta e avesse imparato a evitarlo…
[15:29]  Win: In effetti, mi aveva turbata profondamente quando era rimasta così a lungo in isolamento, a casa sua. Confesso, Miss Claven, di averla odiata per questo, fino a quando Mystique non mi disse quanto fosse felice da lei.
[15:29]  Claven Albatros: Sembrava davvero che le piacesse. Ma avrebbe potuto barare allora, se l’avesse voluto.
[15:30]  Win: Quella volta che venni senza essere invitata.. Ricordo che sembrava disperata… Era in quella gabbia che la costringeva a camminare… e allora credevo che la odiasse… mi spezzò il cuore…
[15:31]  Win: Poi qualcosa cambiò e molte volte Mystique mi disse quanto fosse bello appartenerle… Da allora sono stata più serena… anche perché lei mi aveva dato il permesso di vederla
[15:31]  Claven Albatros: Parte di questa alternanza “Ti amo”, “Ti odio” potrebbe essere dovuta al fatto che ci sono stati agenti diversi a controllare il suo avatar. È stata una delle cose che ha ammesso.
[15:31]  Win: Agenti diversi?
[15:32]  Claven Albatros: Più di una persona muove Mystique
[15:32]  Win: Oh
[15:32]  Win: L’ha detto lei?
[15:32]  Claven Albatros: Sì
[15:32]  Claven Albatros: E in passato ha attribuito a “amnesia” il non ricordarsi certe cose
[15:33]  Win: Oh cielo
mystiquevuoto_003.jpg[15:33]  Claven Albatros: Una delle cose che ho più sottolineato con lei è l’onestà e lei dimostra di non averne nemmeno il concetto.
[15:33]  Win: Non mi è mai parso che non si ricordasse di me, ma è vero che a volte il suo era soggetto a variazioni improvvise
[15:33]  Claven Albatros: Forse solo una M è tua amica e l’altra ti lascia stare
[15:34]  Win: È una notizia scioccante, seriamente
[15:34]  Claven Albatros: Lo so
[15:34]  Win: Perché mai una farebbe una cosa simile?
[15:34]  Claven Albatros: Ha cercato di razionalizzare tutta la faccenda, così le ho detto di aspettare tre giorni
[15:34]  Win: Posso capire chi decide di avere un avatar alternativo… ma perché dovrei darne uno a qualcun altro?
[15:34]  Win: Chiedo scusa, sono scioccata
[15:35]  Claven Albatros: Non avrei problemi nel caso di un alt ma non approvo due o più persone che gestiscono un solo avatar
[15:35]  Win: Non ha alcun senso, sono d’accordo con te. Qui tutti i rapporti sono una questione di personalità. Non potrei stare con una persona che ne ha due. Devo poter credere che un avatar rappresenti una vera personalità, il che in effetti è la verità
[15:36]  Claven Albatros: Le ho cercato di dare tutte le occasioni possibili. Ma sembra decisa ad autosabotarsi.
[15:36]  Win: Autosabotaggio… avevo creduto che la sua fosse una sorta di autodistruzione quando ha cominciato ad essere così legata così a lungo, e isolata da tutti…
[15:37]  Win: Io… che sarebbe successo se fossi divenuta una tua prigioniera… con quale Mystique mi sarei trovata se fossi stata chiusa in una tua cella…?
[15:38]  Claven Albatros: Ero aperta all’idea. Glielo avevo anche detto. Ma la facevo aspettare. Non ha pazienza.
[15:38]  Win: Ero aperta anche io, avevo paura ma ero pronta a farlo… per lei… ma per, beh, “una” lei che mi piace molto
[15:38]  Claven Albatros: Quando fosse venuto il tempo, lo avrei ammesso. Ma lei è impetuosa e ha agito d’impulso prima che il tempo fosse venuto.
[15:39]  Win: È una delle cose che mi piacciono di lei… questa sua inquieta ricerca di qualcosa… credevo che a casa tua l’avesse trovata, Claven
[15:39]  Claven Albatros: Lo credevo anch’io ma, come ho detto, l’aveva già fatto prima. Al nostro primo incontro.

mystiquevuoto_002.jpgInterrompo qui, anche se ci sarebbe ancora molto dialogo da trascrivere e tradurre. Con Claven parliamo ancora a lungo: di come, anche se tutti, su Second Life, indossiamo in una certa misura una maschera, la coerenza di questa sia assolutamente fondamentale. Anche se quello che Mystique ha fatto mi sembra una follia, provo a farle da avvocato difensore: “In un certo senso”, azzardo, “SL è o può essere un gioco… e non me la sento di giudicare qualcuno che gioca in modo diverso”. Faccio una pausa, poi sono costretta a proseguire: “Ma certo non sono in grado di investire in quella persona la stessa intensità di emozione di prima che scoprissi una cosa simile”. Claven capisce cosa intendo: “Beh, non sto cercando di distruggere la vostra amicizia perché so quanto siete vicine. Ma ho pensato che avresti voluto sapere la storia, o almeno la mia campana, e avvertirti di stare attenta”. Sospiro prima di cercare le parole per rispondere: “No… beh, sì, grazie…” Esito ancora qualche istante, per poi riprendere con voce che cerca di essere ferma: “Non stai distruggendo un’amicizia ma… non so dire con sicurezza che cosa tutto questo… a che punto ci troviamo lei ed io dopo tutto questo”.

Il tono di Claven è gentile quando mi precisa che ovviamente sono libera di non crederle… e che non le sarebbe comunque venuto in mente di contattarmi se non fosse che poco fa ci siamo trovate fortuitamente vicine, a Stonehaven, e che lei mi ha notato sul suo radar e, leggendo il mio nome, si è ricordata di me. “Spero che ti sia di aiuto e non ti faccia male, anche se probabilmente farà entrambe le cose”. Annuisco e confermo: “Tutte e due, sì”, e proseguo parlando quasi con me stessa: “Mi piace giocare… So che qui siamo tutti avatar, per cui è tutto un grande ballo in maschera… ma poi mi piace incontrare personalità che sono vere o credibili”. Ora tocca a Claven far sì con la testa e confessare che, nonostante quel che si può pensare, è addolorata per Mystique: per come sembra incapace di mantenere alcun rapporto dom/sub di lunga durata, per la sua apparente incapacità di capire i suoi stessi desideri… e anche per quella tendenza, che io ho individuato fin dall’inizio, a voler dettare le regole… a voler topping from the bottom, voler essere una sub che decide quello che le succede, e tirarsi indietro quando qualcuno, come stava facendo Claven, cerca di insegnarle la pazienza.

mystiquevuoto2_003.jpgCi salutiamo con cordialità: Claven accennando a un leggero rimpianto per non avermi fatta sua quando io ero pronta ad essere colta, io a un rimpianto esattamente speculare per aver esitato troppo a lungo e, in qualche modo, aver dato a Mystique il tempo di rompere un incanto che mi stava seducendo. Chiedo a Claven l’onore di aggiungerla ai miei contatti (quella parte del dialogo l’ho pubblicato tanto tempo fa, nel post Nuovi amici) e lei fa qualcosa di più che concedermelo… mi risponde “Sì, per favore”. Forse le nostre strade si incroceranno ancora, forse no: però adesso so che Claven Albatros non è affatto il mostro che temevo, ma una persona capace di grande sensibilità e attenta almeno quanto me a voler fare chiarezza nei rapporti fra le persone. Se anche restassimo l’una per l’altra due occasioni perdute, sono felice di aver avuto quest’occasione di conoscerla meglio e di sfatare i pregiudizi.

Quanto a Mystique, nemmeno questa volta sono riuscita a chiudere la ricostruzione della nostra lunghissima storia. Ne riparleremo in un prossimo post, quando troverò il tempo, e stavolta cercherò davvero di arrivare a fondo degli eventi che hanno, alla fine, sgretolato il travolgente Primo Amore della mia Seconda Vita.

Segue da Mystique e Claven (2)

Mystique e Claven (2)

Anche se probabilmente nessun altro ricorda più questa faccenda, riprendo un filo rimasto sospeso da mesi, cercando di avvicinarmi alla concusione di una storia interrotta da troppo, troppo tempo.

banesuit in Claven's arcade.jpg

Una breve premessa: il post che segue sarà lungo, lunghissimo. Ma sono mesi che cercavo un momento libero per raccontare come è andata a finire la mia lunga e complessa storia con Mystique. E sebbene mi renda conto che, a questo punto, sono io la sola a cui interessi davvero – beh, dopotutto questo è e resta soprattutto il mio diario. Tutto quello che è successo ha avuto, credo, molta importanza nel fare di me quello che sono oggi, ma tale e tanto è il materiale che è dalla scorsa Pasqua che lavoro per cercare di rimettere ordine fra i miei appunti di allora. Le emozioni vissute in quel periodo hanno ormai la patina di ricordi lontani, ma molte tornano in vita nel mio rileggere i dialoghi di quel periodo, le lettere che scrivevo all’epoca in cui ancora questo blog non esisteva – e in cui, quindi, non avevo ancora lo sfogo di queste pagine. Eppure, inevitabilmente, non sono più in grado di ricostruire nei dettagli tutti i piccoli e grandi sobbalzi del mio cuore. Mi affiderò quindi, in maniera maggiore rispetto alle mie abitudini, ai documenti: ai log delle discussioni, pubbliche e private, al carteggio fra me e Mystique, alle lettere scambiate con Samy80. Mi scuso in anticipo con chi mi legge: come a volte accade, questo sarà un post molto personale e, probabilmente, di ben scarso interesse per chi non ne è stato protagonista. Intendo dargli una struttura più schematica, cronologica. Per ricostruire gli ultimi atti della storia che, se ci penso, ha segnato la fine della mia prima fase di vita su Second Life, aprendo la via all’indimenticabile periodo passato in mano di Belias.

Gli antefatti, naturalmente, sono quelli dei post precedenti sulla storia di Mystique, che cominciava qui ed era arrivata a Mystique e Claven (1), nel momento in cui avevo deciso che, pur di stare vicina alla mia amica, sarei stata disposta a sottomettermi a Mistress Albatros spontaneamente… anche a costo di rinunciare al mio desiderio di essere catturata solo contro la mia volontà. Mi ero scollegata da SL dal posto stesso. Sapevo che, ricollegandomi, sarei ricomparsa nello stesso punto. E avevo ricevuto un IM speditomi da Mystique mentre ero offline: “claven dice che puoi mandarle un IM se desideri ancora essere catturata e tenuta insieme a me”.

mystique and claven.jpgQuando mi ricollego, Mystique non c’è. Ma c’è Claven, con una sua ospite, Renee Rosca. Nascondo l’imbarazzo: “Salve”, dico. “Salve”, rispondono, un po’ freddamente, sia Claven che Renee. Poi Claven mi chiede di concederle “un momento”, un invito gentile a levarmi di torno. Mi manderà un IM quando avrà finito. Ringrazio. Me ne vado. Mentre aspetto, scrivo a Mystique quello che è successo. Infine mi arriva il TP di Claven. Lo accetto e mi ritrovo sola con lei.

[2008/02/29 15:57]  Win: Di nuovo salve, Claven. Mi scuso per essere comparsa a casa tua mentre eri occupata
[2008/02/29 15:58]  Claven Albatros: Va bene così. È utile chiamare prima. Volevi parlare con me?
[2008/02/29 15:58]  Win: La ragione per cui ero venuta qui è che non sopportavo di non avere da tanto tempo notizie di Mystique… e oggi ho fatto tutto quello che potevo per scoprire perché non rispondesse più ai miei IM o alle notecard… Le ho detto che non me ne sarei andata senza di lei, ma naturalmente lei è tua prigioniera e non può andarsene

Claven resta cordiale ma impassibile. Cerco di capire che piani ha per la mia amica e lei, pur facendomi notare che non sente alcun obbigo di mettermene a parte mi dice, molto semplicemente: “È mia per un’altra settimana, dopo di che potrà continuare a restare, o andarsene. In questo periodo la sto valutando”. Mi chiede se desidero poter venire a trovarla, mi dice che, purché io chieda il permesso prima, la cosa si può organizzare. Io la ringrazio. Ma so che sa il motivo vero per cui sono venuta e mi sforzo di non tirarmi indietro.

[2008/02/29 16:05] Win: Ero anche venuta a chiedere se avrei potuto… hmm… diventare una prigioniera in modo da poterle stare vicina… m-ma se sei disposta a consentirmi qualche visita forse è la cosa più facile per tutti
[2008/02/29 16:05]  Claven Albatros: Mi ha intrigata quando Mystique me lo ha detto
[2008/02/29 16:05]  Win: Grazie di tutte le tue risposte, Claven… Le apprezzo davvero… Ci tengo sul serio a Mystique e farei qualsiasi cosa per starle vicina…
[2008/02/29 16:06]  Claven Albatros: Vedo che sei sinceramente interessata a lei
[2008/02/29 16:06]  Win: Ma lei ha bisogno di una Mistress e io non lo sono… o almeno non so trovare in me quello spirito, al momento
[2008/02/29 16:06]  Claven Albatros: Sappi che nessuno viene da me come prigioniera senza diventare realmente una prigioniera

La conversazione prosegue, ma non nel modo che mi aspettavo. Claven mi rivela che Mystique aveva promesso di restare di sua proprietà fino ad oggi, 29 febbraio 2008, ma che quando le è stata offerta l’opzione di andarsene ha scelto di restare. Io resto senza parole: credevo che Mystique fosse prigioniera e invece, mi dice Claven, “esagera per un miglior effetto drammatico”. Mi sembra una persona molto più ragionevole di quello che mi era parso di capire – e di quello che mi aveva detto Moss… e comincio a chiedermi quanto del dramma di Mystique fosse reale, pur nella virtualità di Second Life, e quanto fosse frutto della sua fantasia e della mia autosuggestione. Quando Claven mi congeda, sento la mia determinazione a consegnarmi a lei un po’ affievolita, come se cominciassi a rendermi conto che per stare vicina a Mystique possono esserci altri modi.

Il giorno dopo, ricevo una serie di IM. Mystique me li ha mandati mentre ero offline.

[2008/03/01 2:35]  Mystique Aeon: (Saved Sat Mar  1 07:04:32 2008) Win, mistress claven ha accettato di permetterti di venirmi a trovare una volta. Ma devi essere più educata nei suoi confronti o cambierà idea. Ti prego, comportati al tuo meglio. Rivolgiti a lei come Mistress Albatros a meno che ti dica altrimenti. Scusati di essere stata maleducata in precedenza. Prendila come una sfida per essere più sottomessa possibile. Spero di vederti presto. Sarà divertente. Ma non accadrà se non facciamo contenta Mistress Albatros.
[2008/03/01 2:35]  Mystique Aeon: (Saved Sat Mar  1 07:05:32 2008) Penso che ti piacerebbe molto se tu potessi conoscerla. È proprio il tuo tipo di Mistress, molto dura.

ratmaw park.jpgLe rispondo a distanza. Un’altra serie di IM in cui condivido con lei il mio incontro con Claven.  Forse mi sento un po’ in colpa per non essermi più donata a Claven. A Mystique scrivo: “Poiché mi ha offerto una soluzione, dopo tutto non mi sono data a lei. Offrirmi da sola come prigioniera non è qualcosa che voglio fare, SE ho un’alternativa… e lei me l’ha offerta prima. Ritengo che una domme non dovrebbe ricevere l’offerta della mia sottomissione – essere una Mistress deve essere un grave peso e credo che chiedere a qualcuno di prendermi sarebbe inappropriata. Parlo per me… non dico che debba essere una regola generale”. Mi rendo conto, adesso che ripercorro tutta questa storia, che questo atteggiamento è lo stesso che ho in tutto: non mi piace chiedere, mi piace dare. Allo stesso modo in cui non chiedevo a Claven di catturarmi, pur desiderandolo fortemente… allo stesso modo in cui non ho mai offerto le mie chiavi a qualcuno, sempre sperando che qualcuno me le volesse rubare, non credo di aver nemmeno mai chiesto a qualcuno di diventare di mia proprietà (almeno fino a Lorella, naturalmente). Andromeda mi si è offerta spontaneamente, Jelena e Lella pure – e anche Ewyn, che dall’inizio di marzo e fino alla fine di aprile è stata sotto il mio assoluto controllo, è stata lei a offrirmi le sue chiavi. Ho paura del rifiuto, lo so. Ma quello che non chiedo non può essermi negato.

Invece, se ci penso bene, Mystique si comporta all’opposto: fu lei, quando la trovai legata al muro di Stonehaven, tanti e tanti mesi fa, a invitarmi a giocare con alcuni strumenti che le erano stati fissati sul corpo… fu lei a donarsi a Jaron, a organizzare l’asta da Mikk che la portò in mano di Cressida, a offrirsi a Moss e poi a cambiare idea per scegliere Claven. Mystique chiede quello che vuole. Il nostro carteggio continua e, pian piano, mette a fuoco la differenza fra di noi.

[2008/03/01 2:51]  Win: Credo di aver mostrato la massima educazione nei confronti di Claven… Penso di chiamarla come desidera, ma non Mistress a meno che me lo dica lei… però potrei andarla a trovare con le mie chiavi disponibili, in segno di rispetto, in modo da offrirle un margine per avanzare pretese se lo desiderasse
[2008/03/02 4:14]  Mystique Aeon: (Saved Sat Mar  1 16:31:39 2008) Ha accennato specificamente di non aver apprezzato che tu ti rivolgessi a lei come se foste già amiche. Ti vede come una sub, non una sua pari, e si aspetta deferenza. Come minimo dovresti rivolgerti a lei come Miss Albatros se non vuoi usare Mistress. Per lei Mistress è più un titolo pubblico come
Barone o Lord mentre tu lo intendi più come una dichiarazione del vostro rapporto specifico. Questa distanza può essere foriera di incomprensioni non necessarie. Si può discutere su quanto possa valere un titolo autoattribuito ma in questo caso in cui le stai chiedendo un favore potrebbe essere saggio cedere alle sue preferenze.
[2008/03/02 4:14]  Mystique Aeon: (Saved Sat Mar  1 16:37:05 2008) Potrebbe anche essere divertente se presa dal corretto punto di vista. Non credo tu debba preoccuparti di imporle alcun tipo di obbligazione indesiderata nell’offrirti. Se non vuole la responsibilità si limiterà a rifiutarti. E credo che al momento stia comunque cercando qualche altra sub che viva a casa sua.
[2008/03/02 4:14]  Mystique Aeon: (Saved Sat Mar  1 16:46:07 2008) Non cattura le sub in mezzo alla strada, ma preferisce che siano loro ad andare da lei a offrirsi, per cui è probabile che non vi foste mai incontrate. Sfortunatamente si è fatta, fra alcuni frequentatori di Stonehaven, la reputazione di una che abusa dei sub. Molte amiche mi hanno avvertita di questo rischio. Credo si tratti di una incomprensione del suo modo di vedere il rapporto Mistress/sub.  Di certo è molto ferma nel suo controllo delle sue sub, ma non ho trovato alcuna prova di abuso nel modo in cui le tratta o o nel trattenere qualcuno contro la sua volontà.
[2008/03/02 4:14]  Mystique Aeon: (Saved Sat Mar  1 16:49:16 2008) Non sarei più qui se non pensassi che sia una Mistress giusta e attenta. Ho avuto diverse occasioni di andarmene senza barare e ho deciso di restare, se non per sempre almeno per il momento. Da lei sto imparando tutto un altro stile di sottomissione e non voglio andarmene fino a quando non avrò imparato tutto quello che posso.
[2008/03/02 4:14]  Mystique Aeon: (Saved Sat Mar  1 16:51:44 2008) Vi conosco entrambe più di quanto vi conosciate reciprocamente e credo che voi due sareste adatte l’una all’altra. Lei offre periodi di prova di una settimana. Potresti andartene dopo una settimana se scoprisse che non ti diverti.
[2008/03/02 4:14]  Mystique Aeon: (Saved Sat Mar  1 16:52:28 2008) Non vedo l’ora di sentire da te il resto della tua storia con Jaron e tutto il resto che è accaduto nella tua second life.

banesuit in claven's cell.jpgVa notato che tutti questi IM vengono spediti ogni volta in assenza l’una dell’altra. Sono i risultati delle maledette timezone, forse l’elemento che più di ogni altro riduce la possibilità che Second Life consenta davvero un rapporto virtuale a distanza. Mystique vive negli Stati Uniti, io in Italia e il fuso orario rende incompatibile una buona parte del nostro tempo online. Oltre al fatto che la RL è sempre in agguato e ci costringe spesso a scollegarci – facendo sparire il nostro avatar dal palcoscenico dove viviamo le nostre seconde vite. Ma questa storia ci sta travolgendo entrambe in un modo che almeno per me non ha precedenti e i nostri IM in differita sono proprio per questo più articolati e complessi del solito.

[2008/03/02 5:30]  Mystique Aeon is offline.
[2008/03/02 5:33]  Win: Grazie per tutto quello che mi hai scritto. Spero che il mio comportamento nei confronti di Claven non l’abbia resa più dura nei tuoi confronti… Avevo cercato di essere il più possibile rispettosa con lei, dato che le stavo chiedendo un favore, ma dato che non avevo alcun rapporto con lei…
[2008/03/02 5:37]  Win: Non credo di aver avanzato alcuna pretesa, e ho sempre riconosciuto che quello che le chiedevo era un atto gratuito, in un certo senso, che lei non era in alcun modo tenuta a concedermi. Se avesse detto di no, avrei chinato il capo e l’avrei accettato. In realtà, mi ha offerto di venirti a trovare ancora prima che potessi offrirle di prendermi come prigioniera, e ho interpretato questo gesto in due sensi: da un lato che avesse la generosità di concedermi di vederti, ma al tempo stesso che non fosse troppo dell’idea di prendermi come sub. Altrimenti, poiché tu le avevi detto che io ERO disposta a sottomettermi a lei per poterti stare vicina… beh, le sarebbe bastato aspettare che io mi inginocchiassi di fronte a lei e le offrissi tutte le mie chiavi sperando che volesse raccoglierle.
[2008/03/02 5:39]  Win: Se dici che si è lamentata della mia condotta, le scriverò per scusarmi, anche se non credo che dovrei farlo davvero. Sarei stata felice di obbedire a qualsiasi sua richiesta quando ci siamo incontrate, perché sono pronta a tutto per stare con lei solo un po’ di tempo in più

In questo momento, Mystique si collega per un breve attimo… ma ai miei IM risponde solo con un laconico: “Non permesso parlare”. Poi si scollega di nuovo. Io riprendo il mio soliloquio.

[2008/03/02 5:53]  Win: Andrò a parlarci e se scoprirò che il solo modo per stare un po’ con te è diventare una sub di Claven, la implorerò di accettarmi come sua sub. Sperando che accetti. Tutto quello che so è che a te non rinuncio… Non sono una Mistress, vorrei esserlo così forse potrei averti tutta per me… ma so che posso essere una sub molto determinata e sono pronta a sopportare qualsiasi cosa per guadagnarmi il diritto di stare un po’ con te
[2008/03/02 5:54]  Win: Non ho idea se ti è stato consentito scrivere ancora le tue notecard… ma se l’hai fatto, ti prego, ricorda sempre di mandarmene una copia. Bramo ogni dettaglio della tua second life. Lo sai, vero?
[2008/03/02 5:55]  Win: Ti voglio bene, cara. Spero presto di essere con te
[2008/03/02 5:57]  Win: Non temere. Non mi aspetto che tu risponda se non ti è permesso :-*
[2008/03/02 16:05]  Mystique Aeon is offline.

banesuit, chastity belt, shackles.jpgIl giorno dopo, quando mi collego, trovo altri messaggi di Mystique. Messaggi che mi lasciano secca.  “Ciao Win”, comincia la mia amica: “stasera ho il permesso di mandare IM a due persone. So che non sei online ma volevo che sapessi che sto bene, sono molto felice con Mistress Claven, sto decidendo di restare con lei in permanenza”. Sento il cuore che accelera i battiti. Accelera, però, non sprofonda. La situazione non è più quella di poche ore prima. Continuo a leggere. “Scopro che mi piace davvero il suo stile di rapporto Mistress/sub. Per me è andato benissimo e mi piace molto”, scrive Mystique. Comincio a sospettare di aver vissuto un tumulto senza motivo, e le parole che seguono me lo confermano. Aprendo però un’altra questione: “Non voglio mai più uscire dal suo controllo ma mi piacerebbe avere compagnia e non so pensare ad altri che a te per condividere questa esperienza. Mi rendo conto che possa non essere la tua cup of tea, ma dopo tutto passi tutto il tuo tempo legata da qualcuno da qualche parte – e allora perché non da Mistress Claven, per un po’? Mi piacerebbe tanto parlare con te in persona, qui nel suo dungeon“.

Mystique ha ragione, dopo tutto. Perché no? Dopo tutto, Claven tiene le persone una settimana, in prova. Una settimana, alle brutte, passa presto. Ci penso su a lungo, per ore. Poi vedo che Mys è online e mi collego, anche se so di avere poco tempo. Le chiedo un TP. Mi materializzo davanti alla sua cella. Sento il sistema di sicurezza che mi identifica, il bot che si materializza, che mi si chiude attorno in pochi secondi, ma non mi muovo, docile, decisa, pronta.

[2008/03/04 14:03]  Win: Di nuovo ciao, cara
[2008/03/04 14:03]  Mystique Aeon: ciao win.
[2008/03/04 14:03]  Mystique Aeon: hey! possiamo parlare.
[2008/03/04 14:03]  Win: Sono qui per restare, stavolta… cioè, se Miss Claven mi permette di restare
[2008/03/04 14:04]  Mystique Aeon: oh, resti ad aspettarla, eh?
[2008/03/04 14:04]  Win: Anche se non so quanto posso restare online stasera… ma ora sono catturata e stavolta non voglio scappare
[2008/03/04 14:04]  Mystique Aeon: Sono così felice di vederti.
[2008/03/04 14:05]  Mystique Aeon: Mi chiedo cosa succede al capture bot se fai log out e poi ti ricolleghi?

Quello che succede dopo, stranamente, non lo ricordo. Molto probabilmente, un crash e un rollback, altrimenti ci sarebbero tracce nei log – dove, invece, mi mancano dei pezzi. Fatto sta che un paio d’ore dopo, quando riesco a ricollegarmi, sono a Deitide con Samy. Mystique è offline, Claven è offline e io sono di nuovo libera e lontana da quella casa, fuori dalle grinfie del capture bot. Con Samy giochiamo un po’ a esplorare il mio Nasty, parliamo a lungo, ci raccontiamo quello che significa per noi il bondage, la tentazione di provarlo nel mondo reale, il modo in cui Second Life ci permette di viverlo nella fantasia senza fare male a nessuno e senza correre veri rischi. Senza accorgercene, facciamo le ore piccole fino a quando si verifica uno di quegli allineamenti di timezone: Samy dichiara che deve andare a nanna, mentre Claven – a cui avevo mandato un IM poco prima – torna a collegarsi. Saluto la mia amica, mi metto in ansiosa attesa di una risposta da parte di quella che, fra poco, potrebbe diventare la mia padrona.

Aspetto. Aspetto. Aspetto e Claven non si fa viva mentre io mi rosolo nell’attesa. E accade quello che, il giorno dopo, racconto a Samy in questi termini:

[2008/03/05 5:56]  Win: Una roba inquietante… le avevo mandato un IM e non mi aveva risposto anche se avevo visto che era online… allora prima di dormire ho deciso di provare a spiarla e vedere se dopo un po’ che stavo li’ mi beccava…
[2008/03/05 5:57]  Win: Mi sono messa a volteggiare a una trentina di metri dalla sua Skybox e sono anche riuscita a mettere la camera dentro, e vedere lei che trafficava con un cubo (credo costruisse qualcosa), con Cressida che stava legata li’ accanto
[2008/03/05 6:11]  Win: Dunque, sono rimasta un po’ li’ appesa, finche’ a un certo punto Claven mi IMma.

Torno al resoconto diretto di quella notte. Quando una voce risuona nelle mie orecchie. Secca. Fredda. Terribilmente ferma.

winclavenriciclo.jpg

“Ti vedo, Win”.

Sono scoperta, ma è quello che desideravo – non intrufolarmi non invitata ma costringerla in qualche modo a rispondere a quel mio messaggio che aveva deciso di ignorare. Parliamo un poco. Le chiedo se ha un po’ di tempo per me. Mi risponde che ha il tempo ma non la voglia, e che con la mia visita precedente a Mystique ho rovinato tutto. Ammutolisco mentre ascolto le sue parole che rimbombano nella mia mente come pietre tombali. Mystique, mi spiega, aveva avuto la proibizione di ricevere visitatori “ma in un giorno ne ha invece avuti due, inclusa te. Fossi stata tu soltanto avrei potuto essere più comprensiva, ma comincio a pensare che mi ritenga debole e che insieme stiate cercando di mettermi alla prova. Sono stata così generosa da permetterle di scriverti in IM ed è così che vengo ripagata?” Annaspo, cerco di spiegare, ma sono come paralizzata. Claven mi dice che Mystique le aveva detto della mia disponibilità a farmi imprigionare, ma che ha notato come io non ne abbia mai parlato esplicitamente. E ora è troppo tardi perché, mi ripete, non è stata solo la mia visita a creare problemi. “Ora te ne andrai”, mi sibila, “e io parlerò con Mystique di questa situazione. Sarai contattata”. Balbetto una scusa, saluto con rispetto, me ne vado.

Con Mystique al Casablanca.jpgIl giorno dopo, è di nuovo Mystique a contattarmi. Solo che stavolta è libera (“per due ore”, precisa) e mi chiede di teleportarla dove mi trovo io. Finisco di settare un timer sulla gabbia di chissà chi, la invito al Café Casablanca, e ci sediamo su uno di quei divanetti dove tante volte ho partecipato ai quiz di cinema organizzati da Daedalus Lemuria. Dopo un po’ di convenevoli, Mystique mi conferma che sta cercando di decidere se vuole diventare in permanenza la schiava di Claven.

[2008/03/06 16:54]  Win: Te lo chiedo in modo diretto. Lo desideri?
[2008/03/06 16:55]  Mystique Aeon: sì. sono molto felice di essere sotto il suo controllo. sa davvero quello che fa.
[2008/03/06 16:56]  Win: Mia cara, per me è molto doloroso ma se davvero sei felice non avrò il coraggio di fermarti
[2008/03/06 16:56]  Mystique Aeon: ho tentato di essere libera e di passare da un padrone a un altro
[2008/03/06 16:57]  Mystique Aeon: ci sono 100 sub per ogni padrone su sl. sono fortunata di avere lei.
[2008/03/06 16:57]  Win: È vero che ce ne sono tanti… ma lei stessa ne possiede diverse, no? E la prima volta che sono passata a trovarti… sembravi così triste…

(eccola, la Win che allude senza dire direttamente quello che pensa… che cerca di suggerire a Mystique che, in effetti, Claven ha già almeno un paio di sub e che non potrebbe dedicarle un’attenzione esclusiva. Ma Mys capisce benissimo dove voglio andare a parare e ha già deciso di ignorare il problema)

[2008/03/06 16:58]  Mystique Aeon: ha cressida, e renee è ancora in prova. ma non è un problema. sa gestire bene il suo tempo online.
[2008/03/06 17:00]  Win: Cosa è successo da quella prima volta che mi parlasti di lei… quando appartenevi a Cressida? Avevi detto di non esserti innamorata di lei… poi ti trovai in quella gabbia che ti costringeva a camminare per ore… avevi gli occhi pieni di paura, e di stanchezza…
[2008/03/06 17:01]  Mystique Aeon: il camminare era duro, ma gliel’ho detto e ha capito. non è cattiva o malvagia, solo che ti mette alla prova. Mi sono innamorata di lei, ma questo non cambia il fatto che è una mistress piena di esperienza, attenta e ferma.
[2008/03/06 17:02]  Win: E come è finita per la visita mia e di qualcun altro due giorni fa?
[2008/03/06 17:03]  Mystique Aeon: Avevo dimenticato che avesse detto ‘niente visitatori’, è stata scontenta che le avessi disobbedito. Fa tutto parte del gioco. Niente di grave, mi ha perdonata.

letteraclaven.jpgAncora una volta, la reputazione di Claven si dimostra uno spettro molto più spaventevole della realtà. Mystique e io torniamo a confrontarci su ciò che più ci rende diverse. Io le ribadisco che non è nella mia natura desiderare di donarmi a qualcuno, e che lo farei per lei se fosse il solo modo di starle vicina, ma che mi conosco e so che presto cercherei di scappare: “Mi sa che mi piace essere presa, non donarmi”. Mystique capisce esattamente cosa intendo e butta lì una frase che mi stuzzica: “magari Mistress una volta o l’altra mi affiderà una piccola battuta di caccia”. Sorrido, l’idea di Mystique che viene a catturarmi su ordine di Claven renderebbe possibile una situazione da sogno, io prigioniera della mia amata, lei prigioniera della sua. Ma lei sta ancora cercando di convincermi: “la cattività di lungo termine, di settimane, è molto diversa che essere catturata e scappare il giorno dopo”.

Le cito il mio periodo con Blackbear: di come avessi detestato la settimana circa passata nella sua cella.. e di quanto mi dia fastidio il suo costante cercarmi per risbattermi dentro: “All’epoca avrei preferito che fosse più attenta ad impedirmi di scappare… che richiudesse le mie catene, appena una o due mosse prima che mi liberassi… invece non era mai lì a fermarmi”. Mystique sa cosa dire per farmi battere il cuore: “se vieni da claven, forse questo potrebbe diventare uno dei miei compiti”. Ma io la mia decisione l’ho presa: a Claven ho scritto la lettera, lunga e rispettosa, che riporto qui a sinistra, e a questo punto la palla spetta a lei. Se non mi chiama, dopo la figuraccia di ieri, io non tornerò a propormi come prigioniera.

Con Mystique al Casablanca 2.jpgMystique capisce, accetta, pur offrendosi di fare da intermediaria. Ribadisce quanto tenga a me, sottolineando il fatto che è con me che passa queste due ore di vacanza che sono tutto quel che resta della sua libertà. Passiamo il resto della serata ballando abbracciate, parlando di come il bondage sia per noi lontanissimo dai lati più estremi del BDSM e come nessuna delle due ami anche solo l’idea di torture, frustate e cose del genere. “Essere legata”, mi dice Mystique, “mi fa sentire amata e protetta”. Io stessa non saprei dirlo meglio. Restiamo a chiacchierare del più e del meno finché il tempo che le è concesso non si conclude. La saluto abbracciandola. So che di lei, per un po’, non saprò più nulla, ma dopo gli ultimi eventi sono disposta ad accettarlo serenamente. Invece, come sempre con Mystique, la storia sta ancora una volta per cambiare direzione nel modo più drastico.

Segue da Mystique e Claven (1) – Continua in Mystique e Claven – Capitolo finale

Lezione di umiltà

Qualche vecchia notecard polverosa, ritrovata sul fondo dell’inventario, rende necessario un piccolo mea culpa su un episodio marginale di qualche settimana fa.

FroughPP.jpg

Stavo ripulendo l’inventario, stamattina, quando ho ritrovato due vecchie notecard di tanto tempo fa. Mi piace rituffarmi nel passato, ogni tanto, e le ho rilette con curiosità per la Win di oltre un anno fa… ai tempi in cui ero innamorata cotta di Mystique ma, incapace di darle il controllo di cui aveva bisogno, le ronzavo attorno soffrendo ogni volta che qualcun altro la isolava impedendomi di vederla… e nel frattempo mi mettevo nei guai a mia volta. Anche a causa di un certo integralismo. Ecco la prima, datata del 2008-01-22 23:14:29, in cui rispondevo alla mia amica dopo aver ignorato a bella posta alcuni suoi IM:

Cara Mystique, mi spiace se non posso rispondere ai tuoi IM… Prima ho crashato e mi ci è voluto un po’ a tornare online. Al momento sto cercando di sfuggire a un tizio che ieri mi ha legata e che intende violentarmi. Non mi piace affatto l’idea, ma la mia decisione di non barare continua a restare salda nonostante questo. Spero, prima che torni online, che riuscirò a liberarmi dalle corde con cui mi ha assicurata a un palo. Sentiti libera di parlarmi, ma perdonami se non ti rispondo… perfino spedirti questa nota mi sembra un po’ come barare. Mi rendo conto di quanto la cosa debba sembrarti cretina, ma bisogna che ne esca in modo legittimo, come ho fatto con quelle manette con la configurazione 4.4.0. Vorrei essere vicina a te, spero che lo sarò presto. Adesso ti spedirò questo messaggio per vedere se ci riesco… ma anche se funzionerà non scriverò altro fino a quando non riuscirò a uscire da questa situazione… in qualche modo. Baci,
Win

lezioni di scripting_002.jpgIl problema della definizione di un RP legittimo impegnava all’epoca gran parte delle mie discussioni con Mystique. L’avevo vista uscire dalle celle con dei sit-TP (ossia, per chi non lo sa, il sedersi su oggetti fuori dalla cella, approfittando delle possibilità offerte da Second Life, in modo da fuggire), passare attraverso porte chiuse e anche togliersi manette chiuse a chiave da persone che non le piacevano. Senza giudicarla, mi rendevo conto che per me questo era impensabile, perché avrebbe distrutto completamente l’illusione dell’impotenza che tanto mi eccitava… e mi facevo – mi faccio ancora – un punto d’onore di non barare mai, per nessun motivo… ed usare solo ed esclusivamente il Restrained Life Viewer per essere sicura che non accadesse per sbaglio.

Un anno e mezzo fa non era ancora possibile bloccare gli IM, e certamente non era ancora possibile impedire a un prigioniero di scrivere e spedire una notecard. Eppure, mi sembravano entrambi modi poco legittimi per comunicare, dato che mi consentivano di chiedere aiuto. Per questo, mettermi a scambiare IM con la mia amica mi pareva inappropriato alla situazione in cui mi trovavo: avevo scritto la lettera lì sopra solo per evitare di turbare Mystique, che non capiva perché non le rispondessi e, essendo a sua volta prigioniera chissà dove, non poteva certo raggiungermi.

24 ore dopo, tuttavia, mi trovavo ancora in guai grossi… con un’altra amica, Alison Balut, che mi scriveva messaggi sempre più allarmati chiedendo se avessi bisogno di aiuto. E scrissi un’altra lettera, stavolta più articolata.

23 gennaio

Cara Alison, in effetti sono nei guai…

Un certo Duncan Oliver mi ha rapita, a Stonehaven, 2 giorni fa. Mi ha portata in un posto chiamato Roper’s Playground per abusare di me… abbiamo perso del tempo per certi problemi di rezzing, così alla fine mi ha lasciata legata a un guinzaglio con l’intenzione di tornare il giorno dopo per riprendere il RP.

Ieri sono rimasta online per un po’ mentre lui non c’era… così mi sono dibattuta nelle corde e sono riuscita ad allentarle parecchio. Sono andata offline proprio metre lui si ricollegava (ma ha scritto in IM che ha fatto appena a tempo a vedermi prima che io svanissi).

Solo oggi sono riuscita a tornare online e ho continuato a lottare contro i nodi… finché è arrivata una ragazza che non conoscevo, ha finito di slegarmi e immediatamente mi ha legata di nuovo. Mi ha appesa in una posizione molto pericolosa, in punta dei piedi su un’asse e con un cappio al collo, dicendo che mi lasciava lì per il suo padrone, che è anche proprietario della land. A quanto pare, ha l’abitudine di collarare di forza e tatuare tutte le ragazze che trova qui. Per fortuna, non è ancora online.

È da un pezzo che combatto con le corde, ma ho esaurito le forze… il bavaglio (chiuso da Duncan) sono quasi riuscita a togliermelo, perché non è mai tornato a richiudermelo… le corde, però, sono ancora molto strette.

Vedo che mentre ti scrivevo questa nota sei andata offline… Non so se e quando tornerai ma se trovassi il tempo per venire a tirarmi fuori te ne sarei grata. Dovresti poter riuscire a slegarmi almeno le corde, così posso togliermi il guinzaglio e almeno liberarmi dal rischio di scivolare da quest’asse e impiccarmi da sola…

Dovresti essere in grado di vedermi sulla mappa, Alison. Ti prego, aiutami, sei la mia unica speranza.

(Tutto quello che precede, Alison, è da intendersi come RP… se hai di meglio da fare, non sentirti obbligata di venire a salvarmi… ma questo sembra un posto mica male per mettersi in guai seri)

Win

androstone.jpgandrostone2.jpgandrostone3.jpgMi viene da sorridere a rileggere quella lettera. La nota finale per evitare che Alison si sconvolgesse troppo, quel desiderio-paura di finire in guai degni di nota… e la voglia di essere salvata per non essere costretta a subire uno stupro – ma anche la consapevolezza di volere, qualora quel Duncan fosse arrivato in tempo a riacchiapparmi, seguire il mio destino fino in fondo nonostante tutto… Perché la scelta di non barare mai – e, per me, anche di non usare una safeword – era e rimane fondamentale, su Second Life, per diversi motivi.

Il primo è, ovviamente, che nel metaverso siamo comunque protetti. Nessuno può, fisicamente, farci nulla nel mondo reale… e per me Second Life ha senso proprio perché mi consente di provare sensazioni che nella realtà non posso e nemmeno desidero provare. Una di queste è il senso di minaccia, di essere preda di qualcuno e di non poter reagire in alcun modo. È una sensazione che cercano in molti… ma molti pongono anche mille limitazioni, scrivendo nel profilo cose del tipo: “Legami pure, ma non tenermi più di mezz’ora”, oppure “non sopporto il mouselook, o essere bendata, o non poter parlare, o subire questo o quello”.

Io questo non lo chiamo perdere il controllo: lo chiamo dettare la scena, o, in certi casi limite, topping from the bottom (vale a dire fingere una posizione sottomessa che in realtà cela il desiderio di controllare tutto ciò che accade). Visto che mi trovo in un mondo di finzione, almeno qui voglio potermi lasciare andare all’avventura in modo totale. E questo significa, appunto, non avere diritto di scelta. La realtà non ha safeword e quando ti succede qualcosa di imprevisto non puoi spegnere e aspettare che il pericolo si trovi offline, oppure, come quando eravamo piccoli, alzare le mani e dire “pace! pace!” e sperare che il problema si volatilizzi. Poche cose danno una sensazione di realtà come essere disposta ad affrontare qualsiasi situazione – e magari fare il possibile per uscirne senza mai ricorrere a parole d’ordine o a conversazioni fuori personaggio… a costo di passare ore a discutere come ai tempi della famosa diatriba di Pandora.

E poi c’è un’altra considerazione: così come fuggire via da una situazione sgradevole barando, anche interrompere una scena, invocando la safeword o pretendendo che l’interlocutore si studi bene tutti i suoi limiti, corrisponde a violare il diritto al gioco di quella persona… che in ogni caso, ti piaccia o no, ti sta dedicando del tempo togliendolo a qualcun altro. Chi è nuovo sa bene (e chi è stato nuovo ricorderà) che per farsi prendere sul serio e trovare persone con cui giocare in modo un po’ più che estemporaneo ci vuole tempo e pazienza. Ma io credo che sia importantissimo anche dimostrare una disponibilità quasi assoluta a rispettare il tempo che gli altri ci stanno dedicando. E, perciò, saper stare al gioco.

Androstandard.jpgÈ per questo che la mia intepretazione del concetto di “cheat” è esagerata, estremista, talebana. È per questo che uso pochissimo le Real Key dei legami di Marine Kelley, è per questo che rifiuto di giocare con chi non usa il Restrained Life, è per questo che ai famosi tempi dello scontro fra Belias e Jaron per il possesso delle mie chiavi, dopo aver barato tornai a capo chino da Jaron pur rendendomi conto di quanto questo avrebbe fatto soffrire Belias (o forse anche sapendolo, dato che in quel momento ero un grumo di emozioni contrastanti e, lo riconosco oggi come lo riconoscevo allora, una parte di me desiderava farle male). È per questo che oggi, a differenza di un anno fa, se finisco nei guai non chiedo più aiuto, pur sperando che qualcuno mi venga a salvare (appena un mese fa Jelena mi ha salvata in extremis dalle attenzioni sgradite di un cane che mi aveva trovata presa in una trappola in una land che non conoscevo… e che si stava rivelando molto meno discreto di quel bricconcello di Teck Paine)… è per questo che Andromeda si è fatta dieci giorni lontana da me alla RR Prison. E, infine, che a tutti i prigionieri del WCF togliamo immediatamente gli IM e, di norma, anche le notecard. Perché l’esperienza sia vera e perché nessuno debba rimpiangere il tempo che le ha dedicato.

frough2.jpgEppure, qualsiasi regola deve avere la sua eccezione e devo confessare, qualche giorno fa, di aver fatto qualcosa di peggio che barare. Ho accettato, anzi, guardiamo in faccia la realtà, ho praticamente costretto un’amica a farlo… per superare un mio errore. Mi trovavo con Frough Spad  ad esplorare Enslaved, una sim segnalatami da Samy80 e in cui non conosco quasi nessuno – il che, speravo, mi avrebbe forse consentito di essere solo una possibile preda (o predatrice) tra la folla, e non la reginetta sul piedistallo del Winsconsin Correctional Facility. In realtà c’ero andata da sola, ma Frough, ricomparsa dopo molti mesi di assenza, mi aveva raggiunta trovandomi sulla mappa. Frough è in genere una Mistress (qui accanto una foto di una volta in cui sperimentava su di me i poteri del RLV)  ma da qualche tempo la scopro sempre più spesso a sperimentare il suo lato più sottomesso. Stavamo curiosando in giro, quando, per vedere come funzionasse una certa gabbia, l’ho costretta, tramite il Force Sit del suo Steel Collar, a sedersi in una scatola di vetro, le ho settato il timer a 70 ore online e poi, cliccando un certo pulsante di cui non mi era chiaro il significato, ho disattivato qualsiasi comando.

Quando me ne sono resa conto, era ormai troppo tardi: la gabbia era inattaccabile, e mi impediva di toccare il collare che inibiva alla mia amica la possibilità di alzarsi. Nessuna interazione era più possibile fra noi, se si eccettuava la chiacchiera. E con settanta ore da scontare, dati i ritmi con cui Frough si collega, non ne sarebbe uscita fino a questo autunno. Di fatto, lasciarla lì dentro non era molto diverso da ucciderle l’avatar, condannandola a ore e ore E ORE di inattività. Le ho provate tutte: niente TP, niente altro. Mi sono sentita sprofondare. Frough mi ha guardata timidamente, mentre avvampavo di vergogna. E ho capito che dovevo affrontare il problema togliendole il peso di dover fare una scelta sgradevole. Mi sono schiarita la voce e, prendendola un po’ vigliaccamente alla lontana, le ho detto: “Beh… ti dirò… dato che NON avevo alcuna intenzione di lasciarti qui bloccata per 72 ore, se volessi “barare”, potresti farlo col mio permesso”.

frougheudeamon.jpgHo fatto una smorfia: stavo ancora rifuggendo dalla mia responsabilità, scaricando su Frough il peso di una decisione che dovevo prendere io. Ho ripreso a parlare: “La verità”, ho aggiunto, “è che, devo andare a letto fra poco e questa situazione è molto al di là di quello che avevo pianificato”. Frough ha sorriso, ha capito, ma io sapevo di dover andare fino in fondo. E alla fine gliel’ho chiesto. Le ho chiesto, per favore, di rientrare col viewer normale… perché potessi liberarla e andare a letto senza il senso di colpa di averle rovinato la serata.

È uscita. È rientrata. Poi siamo rimaste un po’ a guardarci le punte dei piedi, in silenzio. È stata lei a ricominciare a parlare.

[2009/05/06 15:28]  Frough Spad: Una cosa piuttosto imbarazzante per entrambe.
[2009/05/06 15:29]  Win: La considero una sconfitta personale, Frough. Per me, non per te
[2009/05/06 15:29]  Frough Spad: Beh, entrambe. Dovremmo avere abbastanza esperienza per avere una idea di quello che facciamo.
[2009/05/06 15:30]  Win: È molto umiliante per me… Io probabilmente sarei stata troppo orgogliosa per barare… ma il mio senso di colpa ha fatto sì che spingessi te a barare, il che non è stato bello. Ti chiedo scusa
[2009/05/06 15:30]  Frough Spad: Sì, probabilmente avrei dovuto restare nella gabbia, dopo tutto.
[2009/05/06 15:30]  Win: Non avrei potuto andarmene lasciandoti semplicemente lì.
[2009/05/06 15:31]  Frough Spad: Sì, lo apprezzo.
[2009/05/06 15:31]  Frough gives WinthorpeFoghorn a sweet kiss.
[2009/05/06 15:31]  Frough Spad: mmmmmmmmmmmm
[2009/05/06 15:31]  Win sorride: “Mmmm… beh… forse alla fine ne è valsa la pena lo stesso”
[2009/05/06 15:32]  Frough Spad: Forse tutte e due ci siamo fidate troppo della nostra esperienza dimenticando che non basta fidarci di noi stesse, ma che bisogna fidarsi anche della sim.
[2009/05/06 15:32]  Win: Io sono più colpevole di te… ma non ho saputo accettare che fossi tu a subire punizione per la mia presunzione
[2009/05/06 15:32]  Frough Spad sorride.
[2009/05/06 15:33]  Win: Immagino che questo mi insegni ad essere più umile e a infrangere qualche regola, qualche volta
[2009/05/06 15:33]  Frough Spad sogghigna: “Ok, la prossima volta mi devi il favore di dominarmi. Sii gentile e prendi una delle mie chiavi, per la prossima”.

frougheud.jpgSorrido. Le faccio vedere le chiavi del suo collare: “Ho già tutto quello che mi serve”, ribatto. Le intasco, ci abbracciamo. “Non penso che dovremmo avere un rapporto a lungo termine”, sorride Frough, “ma, beh, almeno un’altra volta”.

[2009/05/06 15:38]  Win: Grazie di aver capito – e di aver condiviso un’esperienza
[2009/05/06 15:38]  Frough Spad sorride.
[2009/05/06 15:38]  Win: Buona notte, Frough… sogni dorati di prigionia
[2009/05/06 15:39]  Frough Spad: Buona notte.
[2009/05/06 15:39]  Frough Spad: Mi ricollego col RLV.

Ci scambiamo un sorriso di intesa e gratitudine, poi spengo e vado a letto. Anche stasera ho imparato qualcosa di nuovo su me stessa.

Si chiamava Bettie

Un saluto a Bettie Page, idolo di generazioni intere, modello inimitabile e leggero del piacere libero, spensierato e senza inutili sensi di colpa.

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Bettie Page

1923 – 2008

 

bettiepage.jpgEra lo scorso luglio, erano i giorni del mio terzo e fin qui ultimo banishment, e sul blog di Spikeheel Starr trovai uno di quei test scemini che, però, per qualche motivo mi venne voglia di fare. Il gioco era rispondere a un po’ di domande facili per capire quale famosa pin-up ci somigliasse di più. Il risultato finale mi riempì di gioia: il nome che era comparso al termine del mio test era Bettie Page.

BP_03.jpgPosso citarmi da sola? Avevo scritto allora, in coda al post As Banished Time Goes By: Cosa chiedere di meglio? Bettie Page, un mio idolo di sempre, forse la modella bondage più allegra di ogni tempo, innocente nella malizia e maliziosa nell’innocenza… con quegli occhi malandrini e vivaci, che sanno esprimere la paura della prigioniera e la durezza della carceriera, ma che non dimenticano mai di burlarsi di quello che per lei, anche nelle situazioni più imbarazzanti, è soprattutto un gioco.

Immagine 1.pngPosso forse solo aggiungere che per Bettie, tutto sommato, il bondage non fu probabilmente una passione ma solo una professione: essere legata non doveva essere per lei così diverso che indossare un bikini di leopardo, o mostrarsi completamente nuda su una spiaggia. Corde, tavoli e catene non erano forse che solo alcuni dei possibili accessori per condire una posa sexy. Ben di rado il suo sguardo esprime il piacere del sentirsi la carne stretta dai nodi, la bocca tappata da un bavaglio. Ma anche le sue espressioni spaventate sono sempre un po’ esagerate, caricate, come di una che non ci crede più di tanto, e che si diverte a far finta, ma senza far finta sul serio. Eppure, forse proprio per questo, l’ho sempre vista un po’ come un’amica che non conoscevo ma con la quale mi piaceva immaginare che mi sarei trovata bene. Una che non dimentica come tutto sia un gioco meraviglioso, inesauribile e costantemente fonte di stupore e di piaceri sempre nuovi.

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Qualche anno fa, al festival di Torino, ho visto un discreto film su una parte della sua vita. Si intitolava The Notorious Bettie Page ed era abbastanza carino. Ma per quanto attraente e dotata – sicuramente più di quanto non fosse la stessa Bettie – la protagonista Gretchen Mol non poteva in alcun modo eguagliare quella che era stata chiamata a interpretare. Di certo, pur avendolo apprezzato, non credo che mi capiterà di rivederlo spesso. Mentre i filmini e le foto di Bettie mi capita ancora, ogni tanto, di rivederli. Anche in luoghi inaspettati, come si vede dalle immagini che riporto in questa pagina, scattate a Stanlee appena poche settimane fa e in cui Boy Lane e io ci siamo trovate a fare due chiacchiere davanti a uno schermo sul quale scorrevano immagini d’epoca proprio della unica, vera, irripetibile Bettie. Quella che tante di noi vorremmo essere state, quella che tutte noi avremmo voluto avere come amica – perché, a vederla, non c’è dubbio: con lei doveva essere impossibile non divertirsi.

Bettie se n’è andata giovedì scorso, alla discreta età di 85 anni, dopo essersi ritirata dalle scene oltre mezzo secolo fa. Ma il suo sorriso malizioso, pieno di peccato allegro e irresistibile innocenza, non era mai scomparso, e certo non sparisce ora davanti a una piccolezza come la morte.

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Mystique e Claven (1)

Basta con i rinvii. Per le pochissime persone che non hanno perso le speranze – e soprattutto per fare un passo avanti nel colmare i buchi in questo diario – ecco il tanto rinviato capitolo della mia storia con Mystique di cui è protagonista Claven Albatros. La prima parte, almeno.

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Altro che flashback. Sono passati ormai almeno quattro mesi dai fatti che sto per raccontare qui, e ne sono passati più di due da quando ho postato Mystique all’asta, a tutt’oggi l’ultimo aggiornamento corposo sulla storia del mio rapporto con uno degli avatar più conturbanti e imprevedibili che mi sia capitato di incontrare. Poi molte cose sono accadute: il mio tempo su Second Life si è sensibilmente ridotto e, al tempo stesso, alcune esperienze nuove ed intense lo hanno interamente saturato, esigendo di essere riportate. E anche se i fatti accaduti stamane avrebbero anch’essi bisogno di una veloce cronaca, mi sono imposta di non scrivere una parola di più senza almeno cercare di ricostruire una parte di quei giorni in cui l’amore sconfinato per Mystique mi portò sull’orlo del baratro.

3c9925039bfd157b6c671f9447aa5693.jpgQuesto baratro aveva un nome e un cognome: Claven Albatros, Mistress inflessibile,  padrona di Cressida (che aveva conquistato Mystique all’asta), era additata da certe persone come bad news. Certe persone? Tanto vale che dica il nome: si trattava di Moss Hastings, che quando ci si mette sa essere anche lei piuttosto dura ma che nei confronti di Mystique aveva sviluppato un certo senso di protezione. Era da Moss che Mystique avrebbe dovuto trasferirsi alla fine dei diciotto giorni al termine dei quali scadeva il suo impegno con Cressida. Ed era stata proprio Moss a rivelarmi che, quasi allo scadere del contratto, Mystique l’aveva avvisata che sarebbe invece passata sotto il dominio di quella stessa Claven che mi aveva detto di temere e detestare. Per me la notizia aveva un che di tombale: Cressida aveva tenuto Mystique quasi completamente isolata per oltre due settimane, e Claven aveva fama di saper essere molto più cattiva.

Chissà se Mystique sapeva quanto mi mancava, e quanto questa notizia mi avrebbe preoccupata? Avevamo preso l’abitudine, quando era imbavagliata, di comunicare inviandoci messaggi su notecard, ma l’evoluzione del Restrained Life aveva ormai introdotto la possibilità di togliere ai prigionieri anche questo canale e i messaggi che avevo provato a spedire erano rimasti tutti senza risposta – qualcosa di inquietante, dato che Mystique è una mezza grafomane anche lei e non si era mai fatta pregare per scrivermi lettere lunghe e belle. Qualsiasi IM le inviassi quando era online si scontrava ora contro un muro di gomma: The Resident you messaged is prevented from reading your instant messages at the moment, please try again later. Ma later non cambiava nulla: quando era online, Mystique era altrettanto irraggiungibile di quando era offline. E c’era un particolare strano, che non riuscivo a spiegarmi: Mystique aveva sempre avuto l’abitudine di restare collegata a lungo. Adesso, invece, appariva online e si scollegava dopo pochi minuti. Poi si ricollegava e spariva di nuovo poco dopo. Una cattiva connessione? Una versione del client difettosa che crashava spesso? Chissà.

366ab27ffd9e5be58f66528b14d11da3.jpgFino al giorno in cui, all’improvviso, mi rendo conto che, adesso e anche se non mi risponde, Mystique è al corrente dei miei sforzi per contattarla. Perché il testo nel suo profilo è cambiato. Adesso dice: “Non sto ignorandoti di proposito. Sono chiusa in un armadio con la chat bloccata, gli IM bloccati, inventario e note bloccate, costretta in mouselook”. Sento il sangue che accelera: adesso sa che la sto cercando. E, forse, mi sente. Forse? Trattandosi di Mystique, un forse mi basta e avanza per avviare un lungo monologo. Come qualcuno che parla a ruota libera a un malato terminale, pregando che le sue parole possano bucare il muro del coma profondo e, se non risvegliarlo miracolosamente, almeno portargli un poco di conforto nella solitudine e nel silenzio.

Dannazione”, le dico, “Mi manchi. E sono preoccupata. E odio questa situazione. Mi conforta un poco pensare che forse riesci a leggere gli IM. Ma è un forse. È possibile che io stia parlando nel vuoto di qualche Server della Lindenlab. Guardando dove sei sulla mappa, vedo anche che vicino a te c’è un puntolino verde, e quindi è chiaro che non posso venire a trovarti. Che è quello che altrimenti farei in questo momento. E urlo, urlo nella mia stanza, pensando che “note bloccate” e “inventory bloccato” non significano solo che non puoi spedirmi una notecard…  ma che ti è impedito persino scrivere nuove cose. Non lo sopporto. Non lo sopporto. Non lo SOPPORTO. So che la mia notecard l’hai ricevuta, ma non ho modo di sapere nemmeno se sei riuscita a leggerla. Prego il cielo che non mi capiti mai occasione di fare qualcosa a questa cagna di Cressida. Ma forse, un giorno, vedrò sulla mappa che sei da sola e cercherò di venire a trovarti, e parlare. Mi manchi. Ti amo. Spero che tu sia felice”.

f48a77750a59af2b88dc775253ffc245.jpgPoi, un’ora dopo, l’occasione: il puntolino verde accanto a Mystique si spegne. È sola, e posso teleportarmi vicino a lei senza rischiare di intromettermi in qualcosa di imbarazzante. Attivo il TP e mi ritrovo in una sim che non conosco, completamente sola, ma la mappa mi avverte che – alcune centinaia di metri sopra di me – qualcuno c’è. Decollo in verticale, con l’aiuto di alcuni gadget che per fortuna ho con me, e arrivo a una villetta sospesa nel cielo. Nello spazio nessuno può sentirti urlare, diceva la pubblicità di un celebre film horror, e la casa di Claven, strategicamente piazzata lontana da terra, garantisce che chi vi è rinchiuso dentro non abbia modo di farsi udire dai visitatori occasionali. Il radar mi avverte che la mia amica è proprio qui, e che è abbastanza vicina da sentirmi. Le parlo, quindi: “Mystique… Forse sono pazza ma mi trovo ora a 19 metri da te. Le porte sono tutte chiuse ma tenterò di penetrare nell’edificio sedendomi su qualche oggetto all’interno – mi rendo conto che sei bloccata, ma voglio vederti. Spero che questo non ti metta nei guai. E se ciò accadesse, spero che te li godrai ugualmente. Se ti trovi all’interno di qualche gabbia e pensi di potermi teleportare vicina a te senza far ingabbiare anche me, ti prego di farlo. Sempre che ti sia permesso”. Una pausa. Nessuna risposta. Uso lo zoom per spostare l’inquadratura all’interno dell’edificio sospeso, ma non riesco a trovare Mystique. Ci sono, però, alcuni strumenti bondage dall’aria sinistra e io so che, se mi ci sedessi sopra, potrei riuscire a penetrare all’interno e cercare, con calma, la sua cella. Riprendo al silenzio: “Ok… lo prendo come un “no”… Adesso cerco di sedermi su uno strumento in legno, munito di catene, che vedo all’interno della casa”.

carasamy1.jpgcarasamy2.jpgInvece no. Un movimento inconsulto dello zoom mi sposta l’inquadratura in una stanza diversa da quella dove stavo cercando di entrare. Una stanza con alcune celle grigie, e in cui scorgo per pochi attimi un’immagine agghiacciante. Mystique è dietro le sbarre di una celletta angusta. Sola, nuda – se si eccettuano le pesanti catene che le serrano i gomiti dietro la schiena e il bavaglio di cuoio che le sbarra completamente la parte inferiore del viso. E cammina, cammina disperatamente avanti e indietro, come un lupo impazzito allo zoo. Poi, all’improvviso, si scollega.

Adesso capisco! Altro che connessione ballerina, altro che crash del client! La mia povera amica è chiusa in una di quelle gabbie infernali in grado di monitorare lo stato del prigioniero – e di imporgli una penalità ogni volta che questo cessa di muoversi. Mystique è stata abbandonata online, da sola, costretta a camminare senza tregua da un angolo all’altro della cella, perché altrimenti il timer da cui dipende la riapertura della porta si ferma – oppure, peggio ancora, si allunga inesorabilmente, in modo automatico. Ogni volta che si trova online non ha altra scelta se non premere nevroticamente le frecce della tastiera, prima una e poi l’altra, ininterrottamente. Fino a quando, evidentemente, la mano si stanca e lei deve scollegarsi per evitare punizioni ulteriori.

Sento il sangue che mi va alla testa. Devo entrare in questa casa, a qualsiasi costo, nel caso lei riesca a ricollegarsi. Devo vederla, o almeno farle sapere che sono qui, che sono qui per lei, per confortarla, per aiutarla. Per scaldarla. Con la telecamera trovo nuovamente quello strumento bondage che avevo visto prima, mi ci siedo sopra e sono dentro. E immediatamente sento una voce minacciosa, metallica. “Security orb 3: Target Identified: WinthorpeFoghorn Zinnemann” Target? Ma che diavolo… Non faccio in tempo a girarmi che la voce riprende a parlare: “Security orb 3: Intruder: Capture Bot is Active. Tracking… WinthorpeFoghorn Zinnemann at 122.955132, 123.306770, 549.29486”. Mi alzo di scatto, proprio mentre una specie di bidone semovente si materializza attorno all’oggetto su cui mi ero seduta e lo divora in un momento. Ma non ho modo di fermarmi a riflettere, perché la cosa continua a inseguirmi. Mi sposto da uno strumento bondage a un altro, sempre un passo avanti al Capture Bot, scivolo, vengo catturata – per scoprire però che il Bot si lascia fregare dal mio continuo cambiar posto, e che se non resto ferma posso riuscire a eluderlo prima che si chiuda prendendomi in trappola. E scappo. Mi teletrasporto all’esterno, svolazzo un poco mentre la cosa mi insegue ancora, e finalmente mi fermo, a mezz’aria, ansimante, spaventata ma anche esaltata. Non mi ha presa, NON MI HA PRESA!

Tornerà a collegarsi, Mystique? Ora che so che gli IM li legge, provo a scriverle: ”Ora sei offline… Sono riuscita a intravvederti e ho il cuore che sanguina”. (Second Life: User not online – message will be stored and delivered later). “Sono riuscita a entrare dal piano di sopra sedendomi su non so che attrezzo per il bondage, poi un bot mi ha catturata, seguendomi per tutta la casa. Ho scoperto che posso uscirne se mi siedo su altri attrezzi sadomaso, ma continua a inseguirmi… Sono dovuta scappare”. (User not online – message will be stored and delivered later). “Ora sto cercando disperamente di riuscire a sedermi nella stanza in cui ti trovi. Vedo che sei obbligata a camminare. Quanto si può essere malvagi? Ma è stato bello poterti vedere e, almeno, farti sentire la mia presenza… Continuerò a cercare di entrare con ogni mezzo, legale o meno, che mi verrà in mente”.

1d56301547b1375861ab8c5f158c9b91.jpgMi arriva ancora un messaggio di User not online, ma è l’ultimo. Proprio mentre riesco a mettere lo zoom a fuoco sulla sua gabbia, Mystique si ricollega. E mi parla, come meglio può, dentro al suo bavaglio strettissimo, poi ricorre a una serie di emote truffaldini, usandoli per comunicarmi i suoi pensieri. Che importa, a mali estremi estremi rimedi.

[2008/02/29 9:43]  Mystique Aeon sussurra: memmo mem? (Hello, Win?)
[2008/02/29 9:43]  Win: Ti vedo, mia cara Mystique. Sono seduta sulla tua gabbia!
[2008/02/29 9:44]  Mystique Aeon è triste.
[2008/02/29 9:45]  Win: Sono venuta, Mystique. Cosa ti stanno facendo? Mi senti?
[2008/02/29 9:45]  Mystique Aeon punita.
[2008/02/29 9:45]  Win: Da quanto sei obbligata a camminare in questo modo?
[2008/02/29 9:45]  Mystique Aeon ore.
[2008/02/29 9:46]  Mystique Aeon troppo tempo.
[2008/02/29 9:46]  Win: Per cosa ti puniscono? Perché ti fanno una cosa simile?
[2008/02/29 9:46]  Mystique Aeon troppo duro.
[2008/02/29 9:46]  Mystique Aeon non ce la fa.
[2008/02/29 9:46]  Mystique Aeon dimentica.
[2008/02/29 9:46]  Win: Ma è Cressida o quella terribile Claven?
[2008/02/29 9:46]  Mystique Aeon claven.
[2008/02/29 9:47]  Win: Maledizione… Speravo che saresti venuta da Moss oggi… Stavo contando i giorni
[2008/02/29 9:47]  Mystique Aeon meglio tu vai via.
[2008/02/29 9:48]  Mystique Aeon ti ama.
[2008/02/29 9:48]  Win: Non me ne vado lasciandoti qui
[2008/02/29 9:48]  Mystique Aeon devi.
[2008/02/29 9:48]  Win: E se non lo faccio? Mi scollegherò da qui, e sarò qui per te, ogni volta che tornerò a collegarmi
[2008/02/29 9:48]  Mystique Aeon claven ti prende.
[2008/02/29 9:50]  Mystique Aeon offline bye.
[2008/02/29 9:50]  Win: Ho bisogno di te… Non ho BISOGNO di averti, ma ho bisogno di sapere che stai bene
[2008/02/29 9:51]  Mystique Aeon lascia claven prenderti.
[2008/02/29 9:51]  Win: Ti amo, cara
[2008/02/29 9:51]  Win: Lo farò
[2008/02/29 9:51]  Mystique Aeon tiene qui con me.
[2008/02/29 9:52]  Win: Non mi importa del resto, lo farò
[2008/02/29 9:52]  Mystique Aeon grazie.
[2008/02/29 9:52]  Win sorride
[2008/02/29 9:52]  Mystique Aeon va offline.
[2008/02/29 9:53]  Win no
[2008/02/29 9:53]  Win: Aspetterò qui ancora un po’
[2008/02/29 9:53]  Mystique Aeon is Offline
[2008/02/29 9:53]  WinthorpeFoghorn Zinnemann saluta

Il mio saluto si perde nel vuoto. Sono di nuovo sola e so che a quest’ora Mystique non tornerà più online. Restare qui, tutto sommato, ha poco senso. Ma se per starle vicino devo lasciare che Claven mi prenda, lo farò.

 

Segue da Mystique all’asta – Continua con Mystique e Claven (2)

Lo so, la storia non è finita, ma per oggi basta. È successo qualcosa, stamattina, qualcosa di urgente da affrontare. Mystique e Claven si concluderà fra un altro paio di post. Il prossimo ha un incidente complesso da raccontare.