[Marine Kelley] Il RLV è aperto a tutti

Ho appreso stamattina, mediante Twitter, che Marine Kelley ha deciso di collaborare con Firestorm, il più diffuso fra i client SL di terze parti (e, per combinazione, quello che uso in questo periodo). Non ne so valutare tutte le implicazioni ma poiché queste pagine sono ormai uno dei riferimenti principali per gli utilizzatori italiani del RLV, spero di fare cosa gradita traducendo al volo il suo post. Come sa chi mi segue, ho per Marine un’ammirazione senza limiti e una enorme gratitudine per quello che fatto rendendo molto più intensa l’esperienza del bondage nei mondi virtuali. Tradurre il suo post per il nostro paese è per me un modo di rendere omaggio al suo lavoro e di augurarle buon lavoro in questa nuova avventura. Come illustrazioni per questo post, utilizzo qualche foto scattata appena due giorni fa, durante una breve avventura in cui mi sono presa cura per qualche ora di una cara amica un po’ allo sbando – con la collaborazione proprio di Marine e di sua moglie Ollalla Sugarbeet. Grazie a entrambe anche per il vostro sostegno in quell’occasione.

Selene Poper

Salve,

sul lato RLV della vita stanno per cambiare cose molto grosse. Fin dal principio ho voluto mantenere un controllo stretto su di esso (quante volte ho sentito dire “troppo stretto”!). Per qualcuno è stato doloroso e frustrante ma era necessario perché il progetto avesse successo.

Questo, prima di tutto, perché quando tutto è cominciato, alla fine del 2007, i viewer di terze parti erano ancora quacosa di nuovo su SL e gli utenti avevano bisogno di essere rassicurati circa l’affidabilità di chi realizzava e si occupava di tenere aggiornati questi viewer. Non potevamo permettere che, nascosta sotto qualche funzione simpatica, ce ne fosse una per rubare le password. Volevo rendere più intensa l’esperienza per la comunità fetish e quindi avevo bisogno di creare il mio viewer personale, ma avevo bisogno anche che fosse accettato dalla suddetta comunità. Ci ho messo quindi il mio nome, perché all’epoca ero già famosa. È stata una mossa di successo: rapidamente, il Restrained Love Viewer, o “RLV”, è nato ed è stato adottato. Notate che, all’epoca, si chiamava ancora Restrained Life Viewer. Il nome è cambiato solo molto tempo dopo.

Ollalla Sugarbeet, Marine Kelley, Selene WideshiningNel corso degli anni, molti suggerimenti sono arrivati e sono stati discussi (per lo più in privato), sono state aggiunte molte funzioni, ma sempre con la sottoscritta che manteneva il controllo sul progetto. Sia perché ero io che lo sviluppavo, sia perché avevo bisogno di essere sicura che restasse coerente, sicuro e compatibile con le versioni precedenti.

Ecco perché il RLV è una sorta di UFO nel mondo dei viewer di terze parti. Là dove altri viewer puntano a offrire all’utente maggiori poteri, il RLV mira a dare più potere agli script. In genere, a script commerciali. In altre parole, il RLV è una piattaforma, un middleware fra l’utente e gli script inclusi negli oggetti che questi utilizzano quotidianamente. Costruire una piattaforma del genere assicurandosi la fiducia sia da parte degli utenti che dei creatori di contenuti è stata una sfida. Nessuno è disposto a rischiare con leggerezza il proprio business puntando su una nuova tecnologia senza sapere se è destinata a restare. Ma è stata una sfida che ho affrontato e vinto. Il RLV è un successo.

Ormai, il RLV è maturo. È stato adottato in massa da utenti e creatori di contenuti, anche al di fuori della comunità fetish. La sua ampia diffusione produce una quantità di feedback, suggerimenti e segnalazioni di bug, che devo gestire io stessa nel mio tempo libero. E più aumentano i feedback, più aumentano le funzioni, e più aumentano le funzioni più devo lavorare.

Inoltre, ho pensato in passato l’idea di portare alla Linden Lab l’idea di integrare una versione ridotta del RLV nel loro viewer originale. Ad esempio, i settaggi Windlight condivisi, le cartelle condivise e via dicendo. Cose che non hanno a che fare con le nostre monellerie ma che possono essere molto utili a un ampio spettro di utenti. Esistono ad esempio bot che usano il RLV per consentire ai clienti di vedere una dimostrazione di completi che stanno pensando di comprare. Alcune  sim specializzate in giochi di combattimento usano alcuni comandi RLV per garantire che gli scontri si svolgano secondo le regole. Alcuni portatori di handicap possono farsi aiutare da altri quando si tratta di muoversi, teleportarsi, indossare Huddiecompleti eccetera, il tutto grazie al loro RLV. Ci sono dozzine di esempi come questo. [Nota di Win: ne aggiungo uno anche io. Lo Huddie, una invenzione della mia Anna Howlett e di Pene Seetan, un prezioso oggettino che consente di gestire, tramite un solo interfaccia, i tantissimi HUD che ormai tante di noi utilizzano costantemente. Lo trovate in vendita su Marketplace oppure anche in-world]. Ma l’integrazione del RLV nel viewer SL non è mai stata presa in considerazione dalla LL (hanno già fin troppa carne al fuoco), per cui la mia implementazione del RLV è rimasta un po’ una cosa da outsider. Le specifiche del sistema, comunque, sono state adottate in modo esponenziale grazie a un altro viewer che conquistava sempre più utenti: Firestorm. Siamo arrivati ormai al punto che metà di SL lo utilizza (e il numero aumenta costantemente). E allora, invece di occuparmi di mantenere il RLV per la LL, perché non farlo per Firestorm?

Ora che le specifiche del RLV sono mature (nel senso di “stabili e usabili”, non “complete”), c’è meno pressione verso l’aggiunta di nuove funzioni. Rispetto al 2007, quando aggiungo qualcosa di nuovo c’è più codice da scrivere, più test da fare e in generale più lavoro. E ci sono richieste sempre più pressanti da parte di altri perché le specifiche vengano aperte: in altre parole, perché venga dato più potere alla discussione invece di lasciare che io sia un “collo di bottiglia” nel procedimento. Io voglio essere parte della soluzione, non parte del problema.

Qualcuno di voi potrebbe essere a conoscenza del fatto che mesi fa è stato fatto uno sforzo per creare un gruppo apposito, un think tank per discutere le direzioni verso cui il RLV deve indirizzarsi. Il RLV appartiene alla comunità e non a me. Dopo tutto è il mio dono alla comunità, io ne sono la custode, ma non la padrona. Il mio ruolo è di assicurare che qualsiasi nuova funzione non guasti quelle vecchie, nè possa danneggiare contenuti che esistono su SL. Il RLV è una piattaforma che favorisce gli affari ed è fondamentale che i creatori di contenuti sappiano che la piattaforma che hanno scelto non tornerà in futuro a mordergli il didietro mettendo a rischio il loro business.

Ollalla Sugarbeet, Marine Kelley, Selene WideshiningAd ogni modo, il gruppo di cui parlo è decisamente centrato su Firestorm. I conti sono presto fatti: la base utenti di Firestorm è molte volte superiore a quella di qualsiasi altro viewer di terze parti, per cui qualsiasi funzione da loro introdotta diventa de facto uno standard non appena rilasciata. E quel gruppo sta facendo pressioni forti per aggiungere nuove funzioni alla parte RLV di Firestorm.

Quindi, dopo averci riflettuto a lungo, ho deciso che sarebbe stato un bene per tutti, soprattutto i creatori di contenuti, portare le specifiche a un nuovo livello di pubblico e di reattività.

Ecco perché mi sono unita al team di Firestorm, come una dei due sviluppatori RLV. L’altra è Kitty Barnett (la cui propria implementazione si chiama RLVa, ossia “alternativa”, e fin qui è servita come area di prova per le nuove funzioni, prima di discutere con me come integrarle). Naturalmente sarò parte anche del gruppo che dicevo prima, perché sono la persona più qualificata per determinare se questo o quel cambiamento può portare benefici al sistema, sono quella che conosce meglio le trappole da evitare, nonché l’autrice originale del sistema e della prima implementazione.

E allora, in pratica, che cosa succede?

Continuerò a sviluppare e mantenere il mio RLV personale a parte, come ho sempre fatto. Ha molte funzioni che sono solo sue e non voglio perderle. Inoltre, altri viewer di terze parti usano il mio codice direttamente e non voglio abbandonarli. Voglio anche poter continuare a sperimentare nuove funzioni (cosa che ho sempre fatto col mio RLV), quindi in questo senso non cambierà nulla. Tuttavia le implementazioni mia e di Kitty delle specifiche RLV dovranno essere fuse in una sola, e questo non sarà facile. C’è una possibilità che io abbandoni completamente il mio codice e usi solo il suo, visto che è già dentro Firestorm… vedremo. Il mio codice è più vecchio ed è cresciuto assieme alle specifiche, mentre il suo è più recente ed è stato fatto quando le specifiche erano già mature. E sono codici molto diversi, il mio è abbastanza semplice e “al punto”, mentre il suo è completamente object-oriented e quindi modulare. Ma è anche molto più complesso.

Ollalla Sugarbeet, Marine Kelley, Selene WideshiningCome nota a margine, fin qui Kitty non ha avuto il più piacevole dei ruoli. Una diversa implementazione implica bug diversi, con utenti che le strepitavano contro perché “funziona nel mio viewer e non funziona nel suo”. E lei era sempre costretta ad aspettare che fossi io ad aggiungere nuove funzioni alle specifiche. Per lei non era una situazione sana. Adesso lavoreremo insieme invece di fare la stessa cosa in modi diversi, ognuna per la sua strada.

Ancora: nell’entrare nel gruppo io porto con me le mie regole. Le specifiche del RLV hanno tre regole d’oro che fin qui ho sempre seguito alla lettera:

1. Separazione: Un RLV non deve fare quello che può fare uno script. Altrimenti cesserebbe di essere una piattaforma e diventerebbe un concorrente proprio a quei progetti che deve sostenere.

2. Compatibilità: Un RLV non deve guastare i contenuti. Ciò significa che dobbiamo presupporre che qualsiasi comando esistente sia già di uso comune su SL, e che cambiarlo farà arrabbiare un sacco di gente. Analogamente, un nuovo comando non dovrà mai contraddirne uno esistente.

3. Sicurezza: Un RLV non dovrà mai mettere a rischio i beni dell’utente (si tratti di elementi dell’inventario, oggetti in-world, denaro o informazioni personali).

Queste regole sono il motivo del suo successo. Continuerò a seguirle nella valutazione di nuove funzioni, e voterò sistematicamente contro cambiamenti che dovessero violare una di queste regole. Sono il motivo per cui finora ho fatto tutto da sola. Ho fiducia nei membri del gruppo e ritengo che siano sufficientemente adulti e responsabili per capirne il valore e sottoscriverle. Se così non fosse, non avrei più nulla a che fare con quel gruppo.

Selene WideshiningPer come la vedo io, il gruppo è come un cuscinetto fra i suggerimenti della comunità e l’inclusione di alcuni di essi nelle future versioni delle specifiche. Noi (me inclusa) discuteremo insieme nuove funzioni interessanti da aggiungere alle specifiche e decideremo mediante voto se includerle davvero o meno. Ma nè io nè Kitty diventeremo le loro schiave scrittrici di codice. Non c’è una gerarchia. Siamo tutti allo stesso livello, non c’è un leader (anche se è vero che il peso di scrivere il codice ricadrà sulle nostre spalle). Peraltro non tutti i membri del gruppo sono coinvolti in Firestorm – è un gruppo di creatori di contenuti – e naturalmente non tutta Firestorm farà parte di questo gruppo. Per concludere, il gruppo è aperto a adesioni: non dovrà mai essere visto come una specie di “gruppo elite RLV”, cosa che sarebbe decisamente anti-community. L’ultima cosa che voglio è di vedere il RLV utilizzato come arma da pochi selezionati creatori di contenuti contro tutti gli altri, e sono qui per assicurare che non accada.

Ma voglio mettere in chiaro che non sono disposta a tollerare scontri di ego. Vengo qui per fare le cose. Le piccolezze della politica sono per gente meschina. L’ultimo (e il solo) incontro che ho avuto con questo gruppo alcuni mesi fa non è stato esattamente piacevole. Sono stata travolta e subissata di pretese da tutti i lati. Se succede ancora, non resterò.

Analogamente, non sto venendo “assimilata” (bleah). Non sto sposando Firestorm, nè intendo mollare tutto quel che stavo facendo. Il modo in cui aderisco non sarà forse l’ideale per me (chi conosce la storia dietro le quinte capisce perché), ma è la più logica. È fondamentale che il RLV resti sotto il controllo di persone responsabili, fra cui l’autrice originale (io), ma una sola persona non può reggere il carico di tutti i suggerimenti che arrivano dagli utenti Firestorm. È troppo.

Vi terrò aggiornati sugli sviluppi.

Marine

 

L’articolo originale di Marine si trova qui

[Lezioni di RLV] Il plugin Gag (bavagli)

Questa lezione semplice semplice l’avevo tradotta da settimane ma non avevo mai trovato il tempo di scattare le foto per illustrarla… e anche se in questi ultimi giorni ho avuto un po’ di tempo per stare in-world, ho preferito passarli in relax con le persone che mi vogliono bene, affrontando già che c’ero un po’ di problemi pratici che si erano accumulati (uno per tutti: la security del carcere, che funzionava male e che adesso invece è efficacissima). Stamattina, però, trovandomi sola al WCF con Gandalf, catturata e ben legata da Malbert, ne ho approfittato per fare qualche fotografia… ed ecco qui il risultato. Come sempre, la foto tecniche del menu viene direttamente dal blog di Marine. Già che ci siamo, vi segnalo che per la linea Real Restraints è uscito l’aggiornamento alla versione 1.21. Aggiornatevi!

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Ciao!

Oggi parleremo di un plugin che tutti conoscono, e che si trova in ogni bavaglio RR. Si tratta di un plugin piuttosto facile, ma che per la metà si basa sull’RLV, ed è questo che lo rende difficile. Dato che la parte facile è facile davvero, al punto da non meritare una lezione, partiamo da presupposto che la prigioniera usi il RLV in modo che io possa spiegare tutto tranquillamente.

Gandalfgag_002.jpgSappiamo tutti a cosa serve un bavaglio, si usa per chiudere alle prigioniere chiacchierone quel dannato becco. Oops. Ehm. Scusate, qualche volta mi lascio trasportare. Ma sarete d’accordo che certe persone davvero ne hanno bisogno! *ghigno* Che? Chi è che ha detto “proprio come te”?!

Benissimo, allora, visto che insistete vi darò una dimostrazione! Lo chiudo a chiave su “Medium” e… mmmmph! Ora tutto ciò che dico sembra incomprensibile, tranne i miei emote che appaiono normalmente ma sono… troncati. Non mi è più molto facile farmi capire, salvo per frasi molto corte.

Ma tutto questo lo sapevate già. Diamo un’occhiata al plugin, d’accordo? Clicco sul bavaglio, poi vado a Plugins > Gag… e ancora una volta vado a sbattere in un muro di pulsanti:

gag image full menu.jpg* “Typing” e “Cheating” sono irrilevanti per il RLV, che le impedisce direttamente.

* “Slashes” stabilisce se il bavaglio debba o meno protestare quando io dico cose tipo “/ao on” oppure “/hug pincopallo” – insomma, uso un comando da chat per attivare gesti, Animation Overriders o cose simili.

* “Notif owner” decide se la persona che detiene le chiavi del mio bavaglio dovrà ricevere un messaggio ogni volta che baro parlando sul canale 0 (ossia nella chat pubblica). Notate che questo pulsante ha un’espressione inesatta (“notif owner” sta per “notifica padrone”), ma “Notifica persona che detiene le chiavi” non ci stava. Avrei potuto chiamarlo “Notif khldr” o “Ntf kh” o “Mxmsfgbh”, ma non sarebbe stato molto chiaro…

* “Emote” fa sì che il bavaglio tronchi gli emote troppo lunghi oppure no.
[AGGIUNTA DA WIN il 18 GENNAIO 2010: Nota bene: Questo plugin ha in effetti tre posizioni: “Emotes not monitored”, “Emotes monitored” e “Emotes monitored and throttled every 10 seconds”. Quest’ultima opzione estende il controllo sugli emote: non solo tronca quelli troppo lunghi, ma impedisce che se ne faccia più di uno ogni dieci secondi, per scoraggiare chi usa gli emote in modo abusivo per chattare. Brava Marine!]

* “Drool” (bava) mi fa… sbavare. Oppure no. Dipende da quanto la padrona delle mie chiavi mi vuole far sbrodolare!

* “Ch. evasion” (che sta per “Channel evasion”) è divertente. Quando dico qualcosa, la mia frase viene automaticamente deviata su un canale random, che cambia ogni 30 secondi, in modo da evitare quei dispettosi “traduttori per bavagli”. Se disattivo la channel evasion, le mie frasi torneranno ad essere deviate sul canale 1, ma posso spostarla su, per dire, il canale 12 semplicemente dicendo “channel 12”.

Gandalfgag_003.jpg* “IM blockable” è un pulsante un po’ più arduo da capire, e solo io (la persona che indossa il bavaglio) posso vederlo. Se lo metto su Yes, allora chi ha le mie chiavi può decidere in qualsiasi momento di impedirmi di spedire IM agli altri. [NOTA di Win: Per quanto mi riguarda è impensabile imbavagliare qualcuno senza bloccargli gli IM, a meno che ci sia qualche serio motivo OOC!!!]

* “IM restriction” appare a me (l’imbavagliata) o a chi ha le chiavi del bavaglio solo se “IM blockable” è messo su Yes. È il comando che dà a chi ha la chiave il potere di impedire alla prigioniera di spedire IM a chicchessia. Può anche impedirmi di mandare IM a chiunque con l’eccezione di lei stessa, purché il bavaglio sia chiuso a chiave e la chiave ce l’abbia lei.
[AGGIUNTA DA WIN il 18 GENNAIO 2010: Nota bene: anche quando sono bloccati in uscita, gli IM non vengono bloccati in entrata dal bavaglio. Per quanto io la ritenga una scelta discutibile, è così che Marine li ha voluti. Per impedire che la vittima riceva IM altrui è pertanto necessario utilizzare qualche altro strumento, come il cappuccio Real Restraint oppure altri (Chriss Rosca produce ad esempio un paio di efficaci earmuffs).]

Più o meno è tutto… alla fine è stato abbastanza facile!

Divertitevi,
Marine

Il post originale di Marine (in inglese) si trova qui

Il viewer Restrained Love si scarica gratuitamente qui

[Lezioni di RLV] Il plugin Wriggle

Tradurre la lezione di oggi è stato particolarmente prezioso anche per me: devo confessare che non ho mai e poi mai nemmeno cercato di esplorare questo plugin, soprattutto perché preferivo concentrarmi sul gioco dello struggle. Non avevo riflettuto al fatto che, se i settaggi dei restraint sono quelli di default, c’è una bella differenza fra avere le mani legate dietro la schiena (col cosiddetto environment interaction bloccato) e avercele davanti. Con le mani legate davanti, anche se improbabile, non è da escludersi che si possa anche contrattaccare chi ti sta legando – sempre, ovviamente, che si tratti di un rapimento e non sia stata proprio tu a cedere le chiavi a quella persona, eheheh. Con questo post, che finisco di preparare nel tardo pomeriggio di venerdì 6 agosto, ma che apparirà solo fra qualche giorno (per evitare che esca troppo a ridosso del precedente!) vi saluto: sparisco di nuovo per qualche giorno da Second Life. Dovrei tornare più o meno regolarmente dopo il 18. Tanto stavolta so che la prigione, dopo le ultime novità, è in ottime mani.

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Salve a tutti, parleremo oggi di quello che è forse il plugin meno capito e più sottoutilizzato di tutta la suite RR, e che tuttavia in certe situazioni può rivelarsi utile.

A volte può darsi che una prigioniera possa voler cambiare posizione, se i suoi restraint lo consentono. O meglio, quando pensa che se fosse legata in quel modo in RL potrebbe avere una chance di divincolarsi in modo da assumere una posizione differente. Per esempio, mettiamo che abbia le mani ammanettate dietro la schiena: se fosse abbastanza in forma e flessibile, dopo qualche sforzo potrebbe essere in grado di portarle davanti. E questo l’obiettivo del plugin Wriggle (divincolarsi, dimenarsi): dare alla prigioniera una chance, quando è possibile, di cambiare posizione a forza di divincolarsi.

Prima di tutto, non è che si possa passare da qualsiasi posizione a qualsiasi altra posizione, bisogna che abbia un minimo di senso. Potete spostare i polsi ammanettati da davanti a dietro, o da dietro a davanti, ma non dai fianchi al dietro o roba simile, perché questo implicherebbe un cambiamento nel modo in cui le manette sono state chiuse, e non avrebbe senso che fosse possibile farlo senza la chiave.

me cuffed behind_001.jpgMa basta con le chiacchiere, proviamo con un esempio pratico. Ecco qui, ho le mani legate dietro la schiena, e sono bloccata. Ricordate la lezione sui legami per le braccia? Quando ho le mani legate dietro la schiena, non posso toccare più nulla. Ma questo adesso potrebbe costituire un problema: magari ho bisogno di toccare qualcosa, o aprire una scatola, o fare qualcosa che al momento mi è impedito dalle manette. In altre parole, devo assolutamente spostare le mani davanti a me! E se non ho la chiave, non c’è che una soluzione: il plugin Wriggle.

Diamo solo un’occhiata al menu di questo plugin: vado a Plugins > Wriggle ed ecco cosa ottengo:

image wriggle 02.jpg

Mi chiede di scegliere la posizione a cui voglio arrivare, cioè quella che adotterò se il mio divincolarmi dovesse avere successo. C’è una solta scelta, “1 Hnd front” perché, realisticamente, posso spostare le mani da dove sono solo sul davanti. Per cui premo quel pulsante.

image full menu 03.jpg

Whoa. E questo che è? “Progression”, “Chances”, “Pot” (piatto)… siamo finite a Las Vegas? Dove le devo mettere le fiches? Vabbe’, ok, calma, lasciatemi spiegare. Le fiches in questo plugin sono i tentativi che spendete quando tentate di liberarvi dai restraints mediante lo struggle. Ricordate quella lezione? Dibattersi consuma tentativi, e li recuperate più o meno velocemente a seconda di come ve la state cavando. Beh, anche il Wriggling consuma tentativi, la fonte di energia è la stessa (il sudore della vostra fronte). Sostanzialmente, significa che potete fare struggle (dimenarsi per liberarsi) oppure wriggle (dimenarsi per cambiare posizione), ma non entrambe le cose. Il Wriggling, però, dovrebbe essere più facile.

Quindi, la valuta con cui “pagate” il wriggling sono i tentativi. Quando tentate di fare wriggle, avete 3 scelte:

* Soft (leggera), che consuma un tentativo
* Medium (media), che ne consuma due
* Hard (estrema), che consuma tre tentativi

Per ogni wriggle, avete una chance di progredire o meno. È chiaro che maggiore è l’energia con cui vi dimenate, maggiori sono le probabilità di riuscire, come si dice sul menu stesso.

Quando fate wriggle, i tentativi non li perdete subito. Vanno invece a finire nel “pot” (piatto), con un rapporto di 1:1 (ossia: ogni tentativo che scommettete va nel piatto). Ma se sbagliate un wriggle, il piatto perde due volte l’ammontare dei tentativi che avete appena scommesso! Ma prima di parlare del piatto, proviamo a fare un po’ di wriggle.

Premo “Soft”, e immediatamente i restraint dicono “You progress a little in your wriggling…” (nel dimenarti, fai qualche progresso…). Se ci fate caso, la barra di progresso sul menu ha fatto un passettino avanti (segnato con una “>”) per indicare che sto procedendo. L’obiettivo è di riuscire a completare la barra di progresso. Allo stesso tempo, il piatto è pari a 1, perché ho “speso” un tentativo nel fare questa mossa, e mi è andata bene. Okay, dunque, me ne restano 9 da fare.

image full menu after one move 04.jpg

Premo “Medium” perché mi sento fortunata (anche se “mi sento fortunata” è la cosa più stupida che si possa dire, potrebbero diventare le classiche “ultime parole famose”). Notate che “Medium” ha esattamente una chance in più rispetto a “Soft”, ma costa 2 tentativi. Questa volta il restraint dice “You progress a little in your wriggling, and your chances of success are now higher…” (nel dimenarti, fai qualche progresso e le tue chance di successo crescono). Woohoo! Tutte le probabilità sono aumentate di uno! Da ora in poi, fare wriggle sarà più facile, e meno costoso! Oh, e ho fatto un altro passo sulla barra di progresso, e ora il piatto è pari a 3 (1 per la mossa Soft, poi 2 per quella Medium).

image full menu after two moves 05.jpg

Ok, così, ora che ho fatto 2 mosse e che entrambe sono andate bene, i 3 tentativi che ho consumato sono tutti nel piatto. Se ora premessi “Cancel”, mi verrebbero restituiti: i miei progressi verrebbero cancellati, e mi ritroverei al punto di partenza, senza perdere nulla e senza nulla vincere. Ma non premerò Cancel. Lo farei se avessi disperatamente bisogno dei tentativi nel piatto per, ad esempio, fare struggle e cercare di liberarmi.

Invece, facciamo un po’ di avanti-veloce: diciamo che ho fatto 6 mosse e che il piatto adesso è a 8. Stavolta scelgo “Hard”, e spendo 3 tentativi per avere il massimo delle chance. Purtroppo, stavolta mi va male, e il piatto viene ridotto di un numero di tentativi doppio rispetto a quelli che ho appena scommesso! Ho perso 6 tentativi! E adesso è sceso a 2 (anche se io avevo speso solo 3 tentativi – ma che ovviamente non hanno fatto in tempo a entrare nel piatto).

A questo punto non ho altra scelta se non andare avanti, perché il piatto all’improvviso è diventato molto meno appetibile. Se premessi “Cancel” adesso, recupererei solo 2 tentativi e perderei le 5 mosse andate bene, avendo consumato 8 tentativi. Di fatto, avrei sprecato 6 tentativi! Notate che se avessi fatto wriggle Hard all’inizio del progresso, e avessi toppato subito senza perdere mosse già fatte, il piatto sarebbe sceso a 0 ma non sotto zero. Questo è un elemento interessante perché mi impedisce di sprecare troppi tentativi.

Ok, da qui in poi è piuttosto lineare, penso che abbiate capito il punto. La forza del divincolamento può essere Soft, Medium o Hard: più forte ci si dimena, maggiori sono le chance, ma sono anche più costose. Internamente, ogni volta che si tenta una mossa, il plugin “lancia un dado da 10”. Più basso è il risultato, più è facile che si faccia un passo avanti. Se il risultato è abbastanza basso, le chance vengono ulteriormente aumentate per le mosse successive, mentre se è troppo alto vengono invece abbassate!

me cuffed front2 06.jpgE cosa succede se riesco davvero a completare tutti e 10 i passi? Beh, le manette si richiudono automaticamente nella posizione che ho scelto all’inizio (in questo caso “1 Hnd front”), e io recupero tutti i miei tentativi, perché questa è a tutti gli effetti una nuova posizione!

Oh, qui c’è un piccolo indizio per premiare chi è arrivato a leggere fino a qui: più fate struggle (e più progressi avete fatto nello struggling), più i restraint sono indeboliti, per cui maggiori sono le chance di cambiare posizione dimenandosi! È una roba tipo… hmm… *colpo di tosse*unachanceinpiùognicinquesuccessi*colpo di tosse*. Hey, l’ho detto!

Divertitevi!
Marine

 

 

Il post originale di Marine (in inglese) si trova qui

Il viewer Restrained Love si scarica gratuitamente qui

[Lezioni di RLV] Il plugin Leash (guinzaglio)

Una nuova puntata delle mie libere traduzioni dei tutorial di Marine Kelley sulle funzioni della linea Real Restraints. Una lettura consigliata anche per chi usa linee alternative, visto che molte funzioni sono comuni. E la puntata di oggi è dedicata a un plugin che mi è particolarmente caro: il guinzaglio. Pochi si rendono conto di quanta dolcezza si possa esprimere quando lo si accorcia piano piano, trascinando la persona che ti ha donato le sue chiavi verso di te.

gemelle.jpg

Ciao a tutti, lasciate che vi parli di uno dei plugin più popolari della linea RR (una funzione, peraltro, offerta anche da altre marche): il Guinzaglio. È sempre utile poter attaccare una catena alle manette della vostra prigioniera per costringerla a seguirvi, oppure a restare in un dato posto.

Prima di tutto, diamo un’occhiata al menu. Vado a Plugins… > Leash (Guinzaglio):

Image Leash menu.jpgQuesto menu è alquanto semplice. Posso essere messa al guinzaglio, sguinzagliata, strattonata, assicurata a un’altra prigioniera e la lunghezza del mio guinzaglio può essere variata. Facile. Oh, e che cos’è quel pulsante “Multi”? Viene usato per guinzagli multipli che si collegano allo stesso punto, ma per il momento nessun prodotto RR ne fa uso (in effetti l’ho fatto essenzialmente per il mio bavaglio a morso personale e gli anelli per capezzoli, ma shhh, non ditelo in giro). Non premete “Multi”, quindi, farebbe sparire la catenella e non troverebbe alcun prim-schiavo da cui estrarne di nuove. Pertanto, in questo caso “Multi” equivale a “Nascondi” e “Single” significa “Mostra”. È una funzione che magari a qualcuno può anche fare comodo, ma usatela a vostro rischio.

Se premo “Leash”, al mio collare viene immediatamente attaccata una catena. All’inizio, penzola, perché non è attaccata a niente. A tutti gli effetti sono legata al guinzaglio a me stessa. E che senso ha, potreste chiedere? Beh, se sto usando il Restrained Love Viewer, allora mi è impossibile teletrasportarmi fino a quando non mi viene tolto il guinzaglio. Questo è il solo modo di bloccare, mediante i prodotti RR, la capacità di teletrasporto di una prigioniera: le mettete il guinzaglio, e lei non può teletrasportarsi, toglieteglielo e può farlo. Ok, questa era una nota a margine, ma è importante.

In effetti ci sono diversi modi di usare un guinzaglio. Il primo è quando la top mette direttamente il guinzaglio sul restraint della sua prigioniera. Il risultato è una catena che va dal restraint all’inguine della top… Ouch! Potrebbe essere doloroso. Vi presento la mia alt, Mary (la bionda sulla sinistra), che ve ne darà una dimostrazione:

Image Mary holding my leash on crotch_001.jpg

Il secondo modo sarebbe di usare quella che io chiamo “leash handle” (maniglia per guinzaglio), un anello di metallo da portare con sè e a cui attaccare il guinzaglio. In altre parole, la catenella non si attacca più all’inguine ma ad un attachment speciale che la top indossa, in genere tenendola in mano. La leash handle può essere ottenuta dalla top direttamente dal plugin Leash della prigioniera, premendo il pulsante “Give handle”. Una volta ottenuta questa maniglia, la top (Mary, in questo caso) lo indossa e il guinzaglio vi si attacca immediatamente, senza bisogno di fare nulla.

E qui devo citare un… bug. Sì, questo particolare e complesso elemento del plugin ha un problemino riconosciuto. Se la top dis-indossa la leash handle, la catena scompare, ma la prigioniera resta legata a lei e non in grado di teletrasportarsi. Solo che non c’è più un elemento visivo (la catena) per ricordarlo, il che può confondere le idee. Per cui cercate di evitare di farlo: se indossate la maniglia, non ve la togliete di dosso senza prima aver tolto il guinzaglio alla vostra prigioniera – oppure, se lo fate, è meglio che subito dopo le rimettiate il guinzaglio, in modo da rivedere la catena.

Comunque, la top può appoggiare o far cadere la leash handle a terra. Mary, semplicemente, fa un clic col tasto destro sulla sua maniglia e sceglie “Drop”. E guardate che succede:

Image leashed to ground.jpg

Adesso non posso allontanarmi dalla maniglia che si trova sul pavimento, indipendentemente da dove va Mary. Il mio guinzaglio mi tiene legata alla leash handle gettata a terra, e non più a Mary.

Ora, Mary può scegliere di recuperare la maniglia, a cui io rimango legata! Le basterà cliccare col tasto destro sulla maniglia per terra e scegliere “Wear” (o, se preferisce, “Attach > Right Hand” o qualsiasi altro punto che le aggradi). Questo farà sì che lei si avvicini (a piedi o in volo) verso la maniglia e la indossi automaticamente. E…

Image Mary holding my leash on handle2.jpg

…eccomi di nuovo legata col guinzaglio a Mary, per la precisione alla maniglia che lei stringe. Facile!

Ora, magari Mary non ha il permesso di rezzare oggetti nel luogo in cui si trova, oppure vede attorno a sè qualche altra maniglia (ce ne sono molte in giro per SL, perché sono molto semplici e modificabili) e vuole attaccarmi a una di quelle, anche se non appartiene a lei. Per esempio, in un luogo BDSM pubblico. Beh, può farlo!

ollalla.jpgLe basterà cliccare a uno degli anelli che spesso si trovano in-world (imbullonato a un muro, sospeso in aria, semisepolto nel terreno eccetera) e Woosh! All’istante io sono legata a quell’anello e non più a Mary! Però, se a questo punto lei clicca su un altro anello non succede nulla: prima deve rimettermi il guinzaglio premendo “leash”. E, ancora una volta, se l’anello a cui mi ha legata le appartiene può sempre indossarlo (Wear) direttamente, anche se ha già in mano una maniglia (l’anello, che funge da maniglia, dovrebbe rimpiazzare quello che tiene in mano).

Visto che parliamo di maniglie, un altro particolare divertente… Dalla versione 1.17 della linea RR, ogni restraint che contiene un plugin Leash (in altre parole, ogni restraint cui può essere attaccato un guinzaglio) può anche fungere da leash handle/maniglia! In questo modo la top può letteralmente fare “catene” di prigionieri. Per farlo, basta premere il pulsante “Anchor” sul restraint di una prigioniera (ad esempio un collare) mentre un’altra prigioniera è legata a voi, e vedrete la seconda legata al guinzaglio alla prima. Per esempio, Mary indossa un Elegance Collar (che ha il plugin Leash) e mi ha legata a sè. Prendete nota del fatto che non deve più indossare una leash handle, perché entrerebbe in conflitto. Clicca sul suo proprio collare, va a Plugins > Leash, e preme “Anchor”…

Image me leashed to Mary's collar.jpg

Ora sono legata direttamente al suo collare! E se lei preme “No anchor”, il guinzaglio ritorna… a me stessa. Ciò significa che sono ancora impossibilitata a teletrasportarmi, ma almeno i miei movimenti non dipendono dall’altra prigioniera, in questo caso Mary. Ha interrotto la catena.

ollallaghost_009.jpgFin tanto che “Anchor” è attivo nel collare di Mary, qualsiasi guinzaglio che lei attivrà su uno dei miei restraint vi si attaccherà automaticamente dopo non più di 10 secondi. Questo accade solo in quanto Mary indossa un restraint ed è anche lei in grado di generare guinzagli. Se io fossi legata a qualcun altro, i miei guinzagli non si collegherebbero in automatico al collare di Mary, a meno che quel qualcuno non premesse “No anchor” e poi di nuovo “Anchor” sul collare di Mary.

Questo è più o meno quanto c’è da sapere sul plugin Leash. Cambiare la lunghezza del guinzaglio non richiede genialità – va da 70 cm (la distanza minima senza che l’avatar cominci a rimbalzare in giro) fino a 15 m. Oh, e la top può Yank (strattonare) la prigioniera, il che significa dare una tiratina alla catena per tirarsela vicina senza cambiare la lunghezza.

Una cosa divertente che si può fare con la leash handle è buttarla a terra e trasformarla in una palla d’acciaio physical che abbia una forma leggermente ovoidale (in modo che non possa rotolare troppo lontana). It would act like a ball-n-chain-like fetter ! Molto frustrante per la prigioniera, credetemi. Hehe.

Divertitevi!
Marine

 

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[Lezioni di RLV] Restraints per le gambe

La traduzione, da tempo pronta ma a lungo rimasta non pubblicata per impegni miei in RL, del tutorial di Marine Kelley sui Restraints per le gambe. Roba semplice ma, come sempre, efficace.

legs.jpg

Ok questa lezione sarà più facile di quella sui legami per le braccia. Stavolta parliamo di… legami per le gambe (ehi, come avete fatto a indovinare?).

Snapshot_021.jpg

Proprio come nella vita reale, quando una prigioniera ha le gambe legate non potrà camminare che molto lentamente, o addirittura potrà solo strisciare. Naturalmente potrà sempre spostarsi di qualche centimetro, ma non andrà molto lontano.

Per questa lezione userò le Police Legirons (le cavigliere) unite a un paio di Police Handcuffs (Manette) arricchito di 6 pose, una cintura per prigionieri e una tuta da carcerata che a qualcuna di voi (se siete abbastanza anziane) potrà risvegliare ricordi lontani.

Chiudiamo a chiave tutto… Prima le mani, che mi lego sul davanti tenendo i gomiti legati dietro (questa è la posizione “3 H+E front”). In questa posa posso ancora toccare le cose, non mi blocca. E non c’è bisogno di lucchetti sulla cintura, perché fa parte del sistema di manette per le braccia. Quindi mi chiudo le legirons con la posizione “Taut”. Questa posa mi consente di ballonzolare in giro ed è di gran lunga la più naturale per questo tipo di restraint. Quindi premo il tasto avanti e cerco di camminare…

Snapshot1_002.pngSnapshot1_003.pngSnapshot1_006.pngPrima impressione: cammino in modo buffo, come se ad ogni passo fossi lì lì per cadere. Niente di strano, questa catena sembra davvero corta! La camminata cambia e l’animazione inclusa nei legirons prende il posto della mia, quella contenuta nel mio AO. Non sarebbe in grado di farlo se la mia camminata standard avesse la priorità massima – alcune lo sono, ma non la mia (questo è un particolare a cui faccio molta attenzione perché le camminate ad alta priorità tendono a incasinare i restraint, specialmente quelli che non fanno refresh sulle loro posizioni).

Seconda impressione: non vado molto veloce, molto più lentamente del normale. Non posso nemmeno correre – immagino che con quella roba addosso non sarebbe possibile fare uno scatto!

Terza impressione: sembra che vada sempre più piano. Non starò camminando nel fango? Se continuo a premere il tasto avanti, arriverò a un punto in cui non riuscirò più a muovermi. Questo accade perché piano piano mi sto aggrovigliando le caviglie nelle catene, e per riavere la mia “velocità massima” dovrò lasciar andare il tasto avanti per poi premerlo ancora. Sapendo questo, alcune prigioniere potrebbero sfidarsi a una gara per vedere chi raggiunge per prima la chiave!

Avete notato che sembra esserci una catena che collega le manette alle cavigliere? Per motivi tecnici, tuttavia, la si vede solo con le Police Handcuffs. Ma è l’elemento che consente alcune pose interessanti come… l’hogtie (quando si indossano manette in RL, è pericoloso, per cui a casa vostra non provateci!). Così, prima di mettermi in un hogtie, mettiamo le manette nella posa giusta. Ne clicco una e scelgo… umm… ok “4 H+E Back”. Immediatamente le braccia sono ammanettate due volte dietro la schiena, in modo molto saldo, e la mia interazione viene bloccata (come spiegata nella lezione sui Restraint per le braccia). Ora come faccio a dar comandi ai miei legirons? Non c’è problema, basta che dica “/77 leg” e apro i menu dei legirons. Scelgo “Hogtie” e…

Snapshot_023.jpg

Ora, questa posizione non è molto comoda, e come potete immaginare se cercassi di muovermi non andrei lontano. Posso solo dimenarmi sul pavimento, muovendomi molto più lentamente anche rispetto alla camminata incespicante di prima. A quanto pare, più stretta è la posa, più lenta mi muovo.

Nient’altro? Oh sì, forse avrete notato che ogni volta che vi sedete su qualcosa quando avete le gambe legate, la posa si ferma. Non si tratta di bug, perché è facile immaginare quanto apparireste cretine se foste sedute su un divano mentre siete nella posa “Tight”, che vi mantiene erette… vi si vedrebbe in piedi, con le gambe mezze affondate nel divano.

Divertitevi!

Marine

 

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[Lezioni di RLV] Il plugin Autolock

Prendete fiato. Dopo una luuunga pausa, riprendono le lezioni sui Real Restraints, con la traduzione del post di Marine Kelley su come funziona il plugin Autolock. A integrazione delle scarse immagini che Marine aveva messo sul suo post originale, una serie di foto appositamente scattate per voi da Nightwish Sveiss e dalla mia Lella Demonia… e qualcosina dal mio personale album di famiglia.

lellanightletto.jpg

Salve a tutti, stiamo per immergerci in un altro dei plugin più completi e versatili nella serie Real Restraint: il plugin Autolock. Fa parte, fra l’altro, della dotazione standard, per cui lo si trova in ogni restraint.

Dovreste ormai sapere già tutto sulle chiavi normali, le RealKey (spero), i timer di rilascio, i timer lunghi, i timer RL ecc ecc… eh sì, cominciano a essere un bel po’ di concetti da imparare. L’Autolock usa tutti questi concetti e altri ancora, per cui è roba complessa. Ben poche persone sanno afferrarne tutte le sottigliezze, per cui non vergognatevi se riuscite a dominarne solo il 25% delle possibilità. Abbiate pazienza, questa sarà una lezione molto lunga.

Immagine 1.jpgL’obiettivo principale del plugin Autolock è molto semplice: la vostra vittima è libera di andarsene a spasso, libera, e voi volete che all’improvviso i suoi restraint la blocchino come si deve, in modo automatico, preferibilmente nel momento peggiore, quando voi non ci siete. Il plugin Autolock è un modo per programmare il restraint in anticipo e far partire un conto alla rovescia, trasformando la vostra vittima in una specie di “bomba umana”. Quantomeno, sarà così per lei!

Il modo migliore di spiegare il funzionamento è di compararlo al timer di rilascio: con il timer di rilascio, il tempo trascorso dal momento in cui il restraint è stato chiuso a chiave ne determina l’apertura dopo la scadenza. L’Autolock, invece, conta il tempo che deve trascorre prima dello scatto della serratura, e quando arriva a zero fa succedere ogni tipo di cosa. Spesso dirò cose tipo “quando scatta l’autolock“, il che, semplicemente, significa “una volta che il conto alla rovescia è finito e il plugin Autolock esegue quello che è stato programmato per fare”.

Fatta questa premessa… beh, diamo un’occhiata al menu dell’Autolock. Clicco sulle mie manette e vado a Plugins > Autolock:

Autolock page 1.jpg

Se premo “More….” ottengo una seconda pagina:

Autolock page 2.jpg

(È meglio mostrare entrambe le pagine adesso, perché sono complementari)

Whoa. Da dove cominciare? Queste due pagine mostrano un sacco di informazioni per cui abbiate pazienza mentre ve le illustro. Cominciamo dal testo sui menu, prima di passare ai pulsanti. A proposito, entrambi i menu mostrano esattamente lo stesso testo.

Immagine 2.jpgImmagine 3.jpg Questi menu mostrano la “next pose” (in altre parole in quale posizione sarà legata la vittima se l’autolock delle manette dovesse scattare) e chi sarà ad avere la chiave al momento dello scatto. Ad esempio, “2 Hnd back by Marine Kelley” significa “queste manette si chiuderanno da sole nella posizione 2 Hnd back se l’autolock scatta, e quando questo accadrà sarà Marine Kelley ad avere la chiave”. Si potrebbe anche decidere che le chiavi restino a disposizione sulle manette stesse, nel qual caso il menu direbbe “keys avail.” (chiavi disponibili). Questa posizione dipende dalle pose incluse nelle manette – ce ne sono di diverse sulle cinture, le corde eccetera. Oh, e a proposito delle corde shibari, lì l’Autolock si chiama “Autotie” perché alcuni termini sono diversi, e le corde non hanno chiavi, ma il principio e i pulsanti sono gli stessi. Lo preciso solo per evitarvi confusioni.

Il menu mostra poi, dopo “Lock in”, il tempo da aspettare prima che l’autolock scatti. Specifica anche se questo tempo viene calcolato solo quando la futura prigioniera è online (“(SL)”), oppure anche quando è offline (“(RL)”), e se il timer è attivo o se sta in pausa. Oh, e nel caso che il plugin Long Time sia stato settato in modo da nascondere i timer, allora anche “Lock in” non li mostra.

lellanightorre.jpg

La riga seguente mostra il timer che sarà attivato sulle manette una volta che l’autolock è scattato. Ancora una volta, se il plugin Long Time è stato settato per nascondere i timer, anche questa riga sarà nascosta.

Infine, nel caso di restraint per le braccia, esistono dei settaggi “Block” e “Mouselook” (non hanno senso su altri tipi di restraint, e potete ignorarli). Questi settaggi possono essere regolati su “Yes”, “No” o “Default”. Io raccommando di lasciarli su Default: questo significa che a seconda della posizione che avete scelto, la prigioniera sarà bloccata/costretta in mouselook oppure no, e l’Autolock non andrà a pasticciare con questi settaggi. Se li settate su “Yes” o “No”, allora bypasseranno qualsiasi settaggio di block/mouselook che aveste deciso in precedenza per quel restraint e quella posizione particolare (e quel settaggio resterà fissato, esattamente come se foste state voi a cliccare su “Block”/”Mouselook”nella pagina principale del menu del restraint). Ok, lo so, è complicato. Lasciate questo settaggio su “Default” e non pensate al resto.

Ora che sapete tutto sui meccanismi interni dell’Autolock (tutti illustrati nelle parti testuali che abbiamo appena finito di esaminare), giochiamo un po’ coi pulsanti.

Sulla prima pagina del plugin, vedete i pulsanti “More…”, che vi porta direttamente a pagina 2, “Main…” che vi riporta al menu principale del restraint, e “Run”/”Pause” per avviare/stoppare il conto alla rovescia. Diciamo che fin qui non ho ancora cambiato alcun settaggio nell’Autolock, è ancora nuovo di zecca. Dovrebbe perciò mostrare la prima posizione (“1 Hnd front”), i timer su 0:0:0, l’ora di SL, le chiavi sono in mano mia (lo si vede dal testo “by Marine Kelley”) e io mi troverò bloccata o costretta in mouselook a seconda dei settaggi previsti per “1 Hnd front” (“Block : Default, Mouselook : Default”). Fin qui tutto bene. Certo, quel pulsante “Run” proprio sembra dire schiacciami schiacciami, eh… è come se… non posso farne a meno… proprio non riesco a… resistere…

…Premo “Run”.

 

Autolock running for me.jpg

“Device autolocking in 1 minute. Last warning, get ready…” (Lo strumento si chiuderà da solo in 1 minuto. Ultimo avvertimento, prepararsi…)

Eek! Che cosa è successo?! Hey, dove sono finiti tutti i pulsanti? Perché ora vedo solo “Ok”, “Copy/Paste” e un pulsante vuoto? E leggo “*** Autolock running, no access for the wearer.” (Autolock in atto, nessun accesso alla portatrice)… la portatrice sono io, vero? Autolock in atto… beh, gu, ho appena premuto “Run”! Quanto ci metterà prima di scattare, non ho nemmeno settato un conto alla rovescia, andrà avanti a tempo indefini —

“Police Handcuffs 1.16 (RW) (r forearm) automatic lock triggered”
“Police Handcuffs 1.16 (RW) (r forearm) has been locked by Marine Kelley (type 1 Hnd front)”

Immagine 3b (1 Hnd Front).jpg E un IM che le manette mandano a me, perché ero io ad avere le chiavi quando è scattato:
“Police Handcuffs 1.16 (RW) (r forearm) automatic lock triggered (Type: 1 Hnd front, Time: 0:0:0, Keys: Kept, Block: DEFAULT, ML: DEFAULT)”

Ok… non è divertente. Lasciatemi ripercorrere quello che è successo, e intanto mi riapro le manette. Posso farlo, perché ho la chiave e non ci sono timer attivi (fiuu!). Allora, premendo “Run” ho fatto partire immediatamente il conto alla rovescia. Dato che non avevo settato un timer iniziale, il plugin ha calcolato automaticamente 70 secondi in modo da potermi mandare un avvertimento 60 secondi prima che scattasse. Mi ha anche nascosto tutte le informazioni, per finalità di self-bondage, capite. Voglio dire, avrei potuto togliermi le manette (perché non erano ancora chiuse a chiave), ma il conto alla rovescia avrebbe ripreso nell’esatto momento in cui le avessi indossate di nuovo più avanti, e io non avevo alcun modo per fermarlo. Oh, e a proposito dell’avvertimento… se i timer fossero stati nascosti mediante il plugin Long Time non ne avrei ricevuto alcuno (è un dato molto utile da sapere se volete sorprendere la vostra prigioniera). Forse avrete notato anche il pulsante “Copy/Paste”, ma per adesso non ne parleremo – è roba avanzata.

Autolock page 1.jpg Torniamo ai pulsanti (li ripropongo qui accanto per comodità di lettura). Ok, stavolta lascerò stare quello che dice “Run”. Nella seconda fila ci sono i pulsanti più importanti, dopo “Run”, per far funzionare il plugin Autolock: quelli che determinano il countdown! Si può resettarlo con “Clear”, o aggiungere minuti premendo “Delay +30mn” (ritardo +30 minuti) o “Delay +3h”. “Delay” è un sinonimo di “conto alla rovescia”, ma più breve. Basta ricordarsi che questi pulsanti determinano il tempo da aspettare prima che scatti l’Autolock. Potete usarli per decidere il conto alla rovescia che volete, poi premete “Run” e avete la garanzia che la vittima alla fine si troverà sotto chiave.

Le due righe più in alto indicano le posizioni, che variano a seconda del restraint che usate. Corrispondono sempre alle posizioni che si vedono sul menu principale del restraint. Nel nostro caso “1 Hnd front” e “2 Hnd back”.

Andiamo alla pagina 2, che offre ancora più opzioni! Se usate solo pagina 1, otterrete di avere la prigioniera ben legata, e le chiavi saranno in vostra mano. Lei resterà da qualche parte a dibattersi, nell’attesa ansiosa che voi andiate a recuperarla. Ma è a pagina 2 che sta la parte più divertente. Esaminiamo anche questi pulsanti.

Autolock page 2.jpg I tre bottoni nella fila più in basso vi permettono, nell’ordine, di tornare a pagina 1, di andare direttamente alla pagina principale delle manette, o di scegliere fra “online time only” (solo il tempo effettivamente passato online) o “calendar time” (tempo reale) per il timer del conto alla rovescia. Per esempio, se sono le 6 di sera e volete che la prigioniera sia pronta per voi prima che torniate dal lavoro, domani, attorno alle sei di sera, vi basterà settare un conto alla rovescia (delay: usando la pagina 1 del menu) di 24 ore e regolarlo su “RL” con questo pulsante. O magari solo 21 ore, così da darle il tempo di “cuocere” un pochino prima che voi torniate. Hehe.

La seconda fila partendo dal basso permette di aggiungere un ritardo random fra la mezz’ora e le due ore (col pulsante “Del +1/2h-2h”), oppure aggiungere un tempo random del medesimo intervallo al timer di rilascio (col tasto “+1/2h-2h”), oppure di scegliere se lasciare le chiavi appese alle manette, o tenerle per voi, una volta che l’Autolock sia scattato. Dopo tutto, potrebbe darsi il caso che vogliate settare un timer di rilascio molto lungo sulle manette della vostra prigioniera e lasciare le chiavi a disposizione, in modo che chiunque possa giocare con lei! Personalmente, io le chiavi me le tengo sempre. [Nota di Win: Anch’io… e aggiungo che ben di rado metto timer di rilascio a qualcuno che ho acchiappato!]

La seconda fila partendo dall’alto permette invece di aggiungere tempo al timer di rilascio. Noterete che i pulsanti sono esattamente gli stessi di quelli nella pagina principale delle manette: “No timer”, “+30 mn”, “+3 h”, e funzionano allo stesso modo, salvo che il tempo al timer di rilascio non lo aggiungono subito, ma programmano il plugin per farlo dopo che l’Autolock è scattato (ossia dopo la conclusione del conto alla rovescia).

La fila di bottoni più in alto permette di scegliere se la prigioniera sarà Blocked (bloccata, senza interazione con l’ambiente), costretta a stare in Mouselook (lasciate entrambi questi settaggi su Default, è più sicuro), oppure di, ehm… “Copy/Paste”.

Immagine 4.jpg Prima di parlare del “Copy/Paste” (copincolla), lasciatemi riassumere tutto con un esempio. Dopo tutto, questa è una lezione, non un manuale utente.

Prendo le chiavi delle mie manette (adesso è importante che sia io la keyholder, perché dopo voglio farvi vedere una cosetta). Vado a pagina 1 e fisso un ritardo di un’ora premendo due volte “Delay +30mn” (posso verificare la durata di questo conto alla rovescia nello spazio “Lock in”). Adesso come adesso potrei aspettare per ore, ma il plugin non farebbe scattare l’Autolock perché è su “(Paused)”. Devo premere “Run” per farlo partire. Ma prima fatemi scegliere la posizione (stavolta voglio le mani legate dietro la schiena, per cui premo “2 Hnd back”). Poi, vado a pagina 2 premendo “More…” e aggiungo del tempo al timer di rilascio, in modo che una volta che sia scattato io non abbia più modo di slegarmi fino a quando anche quel tempo non sarà scaduto. Pertanto, premo “+30 mn” una volta. Penso che sia tutto pronto, è stato facile. Torno a pagina 1 e premo… “Run”.

Autolock set 4.jpg

Immediatamente potete notare che il mio menu è di nuovo cambiato in quella stupida pagina “non puoi fare niente”. Almeno ha la cortesia di informarmi che farà passare un’ora prima di mettermi sotto chiave. Nyah nyah nyah. Sono fregata!

Autolock running for me again 5.jpg

Fra l’altro, sento le manette che mi dicono delle cose…
“Device autolocking in 1 hour.” (Lo strumento si chiuderà automaticamente in un’ora)

Poi più nulla. Passano 30 minuti…
“Device autolocking in 30 minutes.” (Lo strumento si chiuderà automaticamente in mezz’ora)

Immagine 5.jpg “Device autolocking in 15 minutes. Think about finishing what you’re doing before getting restrained…”
(Lo strumento si chiuderà automaticamente in quindici minuti. Pensa a finire quello che stai facendo prima di essere legata)
“Device autolocking in 5 minutes. Time to pack your things up and go to a safe place…”
(Lo strumento si chiuderà automaticamente in cinque minuti. È ora di fare i bagagli e andare in qualche luogo sicuro)
“Device autolocking in 2 minutes. Make sure you’re somewhere safe.”
(Lo strumento si chiuderà automaticamente in due minuti. Assicurati di stare in qualche luogo sicuro)

Ok, adesso sto entrando in ansia…

“Device autolocking in 1 minute. Last warning, get ready…”
(Lo strumento si chiuderà automaticamente in un minuto. Ultimo avvertimento, preparati…)

/me manda giù un po’ di saliva.

E finalmente…

Immagine 5b (2 Hnd Back).jpg“Police Handcuffs 1.16 (RW) (r forearm) automatic lock triggered”
“Police Handcuffs 1.16 (RW) (r forearm) has been locked by Marine Kelley (type 2 Hnd back)”

E oltre a tutto questo ricevo un IM dalle manette, perché ero io la keyholder quando si sono chiuse, un breve rapportino che mi informa che tutto è andato secondo il piano:

“Police Handcuffs 1.16 (RW) (r forearm) automatic lock triggered (Type: 2 Hnd back, Time: 0:30:0, Keys: Kept, Block: DEFAULT, ML: DEFAULT)”

Insomma… ora ho le mani legate dietro la schiena, sono bloccata (perché la posizione “2 Hnd back” è una di quelle che blocca l’interazione, e all’Autolock è stato detto di non bypassare quel settaggio), e ho un timer di rilascio di 30 minuti. È andato davvero tutto secondo il piano!

Alias da francesca_001.jpgdaFrancesca_001.jpgdaFrancesca_002.jpgCasetta_001.jpgVorrei segnalare che se in quel momento le mie manette fossero state già chiuse a chiave, l’Autolock avrebbe funzionato comunque, aggiungendo mezz’ora a qualsiasi timer fosse stato settato in quel momento. Ricordate che l’Autolock, quando scatta, aggiunge tempo al timer di rilascio, non lo resetta. Questo particolare è utile a far credere alla prigioniera che le manette siano chiuse senza alcun timer, limitandovi a chiuderle, per poi magari settare un timer di nascosto. Si può anche simulare il plugin di sicurezza RL mettendo un Autolock che conta il tempo reale o calendar time (pulsante “RL”), lascia le chiavi a disposizione e non fa partire alcun conto alla rovescia. Ci sono un sacco di diavolerie che si possono fare con l’Autolock, e qui vi aiuterà la vostra immaginazione.

Un’ultima cosa, vorrei spiegare come funziona il pulsante “Copy/Paste”. Qui siamo su roba molto avanzata, ma può farvi risparmiare un sacco di tempo se la vostra prigioniera indossa molti restraint. Può anche rovinare clamorosamente un gioco, quindi bisogna farci molta attenzione.

In breve, questo comando esporta i suoi settaggi ad altri prodotti RR indossati dallo stesso avatar. Con alcune condizioni e limiti. Quando premete “Copy/Paste”, ogni altro restraint che sia indossato dalla prigioniera e che soddisfa le seguenti condizioni:

* La chiave è in mano dello stesso keyholder
* Non ha già un timer “Running”

…vedrà i settaggi indicati qui sotto rimpiazzati da quelli del restraint su cui è stato cliccato Copy/Paste:

* Disponibilità o meno della chiave
* Conto alla rovescia
* Il fatto che il conto alla rovescia sia in tempo online o RL
* Il timer di rilascio
* Lo stato Running/Paused (pertanto, può essere settato su Running ma non essere messo in pausa in questo modo)

bollebolle_001.jpgtomikoblackbearpene_001.jpggandalf_001.jpgVi prego di notare che questo procedimento non modifica la posizione (non avrebbe comunque senso, dato che restraint diversi non hanno le stesse posizioni) nè i settaggi di Block/Mouselook (per lo stesso motivo). È molto importante ricordarsi questo: prima prendere la chiave e scegliere le posizioni di ogni singolo restraint, poi scegliere quale dei restraint usare per fare il copy/paste. I restraint di cui non avete la chiave saranno esclusi dall’azione del copy/paste. Il che potrebbe essere una cosa buona.

Per esempio, indosso le mie Police Legirons (le manette per le caviglie) e nel loro Autolock cambio la posizione a “Hogtie”. Prendo le chiavi dei Legirons e quelle delle manette per i polsi! Questo è un punto da non dimenticare! Mi servono le chiavi di entrambi o l’azione del Copy/Paste non funzionerà. Rileggete questo paragrafo due volte.

Dopo di che vado nel plugin Autolock delle manette e fisso gli stessi settaggi di prima: un’ora di conto alla rovescia, mezz’ora prima del rilascio, chiavi non a disposizione, posizione “2 Hnd back”. Poi premo “Run”. Adesso ho quella pagina che dice che non posso fare nulla, ma mi resta ancora il “Copy/Paste”, per cui premo quel pulsante. Che succede? Poiché sono io la keyholder di entrambi i restraint, i Legiron accettano il comando di esportazione e cambiano i loro settaggi, per cui anche il loro Autolock si attiva. Ne ricevo anche una conferma:

“Police Legirons 1.16 (RA) (r lower leg) : Autolock updated [Type: Hogtie, Time: 0:30:0, Keys: Kept, Block: DEFAULT, ML: DEFAULT]”

Potrei anche verificarlo sulla pagina Autolock dei Legiron. Se ne avete voglia, controllare se sta su Running. E… sì, i settaggi di Block e Mouselook non hanno senso sui restraint per le gambe, quindi potete ignorarli.

Avete già indovinato il risultato… In esattamente un’ora mi starò dibattendo, incaprettata, sul pavimento dove mi trovo adesso. Non c’è nulla che possa fare per evitarlo. Non è una sensazione meravigliosa? *g*

Divertitevi!
Marine

 

Il post originale di Marine (in inglese) si trova qui

Il viewer Restrained Life si scarica gratuitamente qui (e, a proposito, è uscita la versione 1.22.1!)

[Lezioni di RLV] RealKey

Il poco tempo che la RL mi lascia negli ultimi tempi ritarda anche il lavoro di traduzione in italiano delle lezioni di Marine Kelley. Ma finalmente ecco qui l’attesissima lezione sulla misteriosa RealKey (o RK), forse il più prezioso e misconosciuto dei plugin dei Real Restraints. Per integrare le scarse illustrazioni utilizzate da Marine nel suo post originale, utilizzo fra l’altro le foto che Stacey Westminster mi ha mandato tempo fa e che sono arrivate troppo tardi per essere utilizzate nel post che riportava le sue impressioni sul WCF, ma che sono troppo belle per finire nel dimenticatoio. Intanto, per le illustrazioni del prossimo post di questa serie (dedicato all’Autolock) ho incaricato la mia Lella Demonia e la sua micetta, una Neko di nome Nightwish Weiss che da qualche giorno è entrata a far parte della nostra famiglia come suo animaletto personale.

Immagine 2.png

Ahaa! Adesso siamo arrivate a una lezione difficile, e tuttavia questa è una delle interfaccia più semplici fra tutti i prodotti Real Restraint! La RealKey… molta gente ne conosce il nome ma pochi sanno come funzioni davvero. È possibile che sia colpa mia per averla spiegata male, o per averne seppellito il manuale troppo profondamente nelle mie notecard. Lasciate che corregga qui questo mio errore.

WCF kneel leash background_001.pngPrima di tutto, però, devo sottolineare la differenza fra la chiave regolare (quella che ottenete quando premete “Take keys”), che è soltanto un pezzo di informazione interna contenuta nel restraint, e la RealKey che è un oggetto a forma di chiave indossato dalla top. Per evitare confusione chiameremo la prima “chiave normale” e la seconda “RealKey” . E il plugin stesso, chiamato “plugin RealKey”, è un po’ come il buco della serratura in cui la RealKey viene inserita.

Il fine di una RealKey è di fungere da “chiave maestra”, vale a dire di bypassare la chiave normale, indipendentemente da chi possiede quest’ultima. Molti la confondono con il concetto di “owner”, ma non è questo. È una chiave maestra, nè più né meno. Le chiavi possono essere date, copiate, a volte rubate, ed è responsibilità della prigioniera decidere se fidarsi della persona a cui darà una RealKey, o cambiarne la password se le cose vanno male.

WCF leashed inside bust_006.pngWow, un sacco di concetti nuovi tutti insieme. Password, owner, chiave maestra, chiave normale, responsabilità… E adesso? Siamo qui per divertirci, mica per romperci le scatole con le password!

Beh, sì e no. Una RealKey non serve a nulla senza un plugin RealKey a cui connettersi, e un plugin RealKey non serve a nulla senza una RealKey. Entrambe funzionano solo insieme, come una chiave e una serratura. O come un Mastro di chiavi e un Guardacancelli *risatina*

Perché naturalmente, come nella vita reale, una chiave non può aprire una porta se non corrisponde alla serratura. In altre parole, le impronte di entrambe devono essere uguali per poter aprire. Nel nostro caso sia il plugin che la chiave devono condividere la stessa password. Questa password è un numero alto (in genere 6 cifre) che dovrebbe restare un segreto della prigioniera e proprietaria della RealKey. Al momento in cui scrivo la RealKey rivela ancora la password a chi la indossa, ma una versione futura la renderà più sicura [Nota di Win: il problema è stato risolto, nel tempo trascorso fra la pubblicazione dell’originale di questo post e quello di questa mia traduzione con l’aggiornamento alla versione 1.17 dei Real Restraints. Spero bene che abbiate provveduto ad aggiornare, visto che ve l’ho segnalato da tempo!]. Ma ricordate che cambiare ogni tanto la password è sempre una buona idea.

compliantsullanave_001.jpgPer chiarire le cose, lasciate che vi guidi con un esempio base di come funziona e di cosa fa la Real Key.

Addosso ho un paio di nuovissime Police Handcuff. Sono uscite ora dalla scatola, la password è una di default che più o meno è unica per me, ed è la stessa per tutti i nuovi restraint RR che indosso (bavaglio, cinture, benda, cavigliere…) fino a quando non la cambio. Io però raccomando sempre di non fermarsi alla password di default, nel caso che qualcuno scopra un modo per indovinarla. Parecchio tempo fa, la cosa era facilissima e per fortuna ho riscritto il codice in fretta per renderlo molto più sicuro, ma, comunque… Quindi cambiamola. Clicco sulle manette, poi vado a Plugins > RealKey. Il menu è molto semplice quindi per stavolta non occorre metterci una fotografia. E poi non voglio che la mia password di default appaia su questa pagina. Come prima cosa la cambierò con una random, cliccando su “New pwd” :

Plugin : “My password is now 354125”

JelenabbraccioKadira_002.jpg

Ma in realtà non c’è bisogno di metterne una random, sarà meglio che la definisca manualmente così da ricordarmela. Clicco su “Set pwd” e dico “909090” sul canale che mi viene indicato:

Plugin : “Please say the new password on the channel 7840, it must be a positive integer. Ex : /7840 123456”
Io: /7840 909090
Plugin : “My password is now 909090”

triodominatrici_002.jpgOk, così ho definito la password (l’impronta) della serratura. Ora bisogna mettere la stessa password sulla RealKey che verrà usata per aprire queste manette. Un momento, a proposito, ma dove è questa RealKey?

Posso dire al plugin di crearmene una, o posso usarne una vecchia. Ne farò una nuova. Per farlo, clicco su “Give RealKey” e voilà, mi viene dato un oggetto che Accetto. Questo oggetto è la RealKey vera e propria, e per usarla devo indossarla.

Quando indosso la RealKey, ecco cosa mi dice:

RealKey : “My command channel is now 5437 and my password is 1111” RealKey : “To change my password, say the new one (must be a positive integer) on that channel while wearing me. Ex : /5437 123456”

Che?! Devo di nuovo definire una password?? Ma l’ho appena fatto! L’ho settata come “909090” non “1111” !

Beh, quella valeva per il plugin (la serratura), ora devo farlo per la chiave stessa perché funzionino insieme. Come nota a margine, c’erano dei sistemi per far sì che le password si sincronizzassero automaticamente ma nessuna era del tutto soddisfacente, e tutte erano suscettibili di errore. Meglio farlo come facevano gli antichi: a mano. Solo così siamo sicuri di sapere cosa facciamo. Per cui, ecco qui:

Io: /5437 909090
RealKey : “My password is now 909090”

Snapshot_012.jpgOra tutto è pronto, le impronte della chiave e della serratura corrispondono, dovrebbero funzionare insieme. L’unica cosa che mi resta da fare è trovare qualcuno a cui dare questa RealKey, perché io non sono in grado di usarla sui miei restraint (sarebbe troppo facile, così). Vi presento la mia Mistress Gin, che è stata così gentile da accettare di partecipare a questa lezione. Non è carina? ^_^

Prima di dare a Gin la mia RealKey, per evitare che sia in grado di passarla a mezza SL (so benissimo che non lo farà, questo è solo un esempio), ne setterò i permessi a no-trans. Poi gliela passo, sperando che ne farà buon uso, e mi chiudo le manette da sola. Questo fa sì che per Gin diventi impossibile accedervi cliccandoci sopra (le chiavi, infatti, sono ora in mio possesso).

Così lei ora indossa la sua RealKey (come ho detto, quando lo fa le viene detta la mia password attuale, ma questo dettaglio cambierà presto) [Nota di Win: già fatto, come indicato sopra, con l’aggiornamento all’1.17], e la vediamo apparire nella sua mano destra. Tutto quel che deve fare e cliccarci sopra e… non succede niente?!

Snapshot_016.jpgQuesto accade perché il mio plugin RealKey è regolato per rispondere solo se le manette sono state toccate da meno di un minuto. Questa modalità è utile perché a volte una top vuole “rubare” la chiave di un solo restraint, fra i 25 che la prigioniera indossa, solo che tutti sono regolati con la stessa password. Questa modalità può essere cambiata cliccando sul pulsante “Mode”, e cambiando i settaggi in “Inactive” (inattiva), “Active on Touch” (attiva su tocco, che è la configurazione di default) o “Always Active” (sempre attiva). Attenzione, “Inactive” significa che il plugin è totalmente disattivato. Non risponderà ad alcuna RealKey, quale che sia la password, fino a quando la modalità non sarà cambiata di nuovo in “Active on Touch” o “Always Active”.

Insomma, Gin deve prima cliccare sulle mie manette, e ottenere questo messaggio:

“Sorry Gin, you are not authorized to manipulate Marine’s Police Handcuffs 1.16 (RW) (r forearm)”

A seguire quel messaggio, le stesse manette mandano un IM direttamente a Gin:

“RealKey plugin is now active for 60 seconds.” (Il plugin RealKey è ora attivo per 60 secondi)

Menu shot.jpgQuesto messaggio io non lo vedo, perché è un IM inviato da un oggetto, ma Gin lo vede eccome. Per cui basta che clicchi un’altra volta sulla sua chiave e… tombola! Le si apre il menu e, come possiamo vedere, ora ha in mano le chiavi delle mie manette! In pratica ha usato la sua chiave maestra per bypassare i miei diritti di accesso e ottenere accesso pieno! E facendo questo lascia a me solo un accesso ridotto, perché adesso io la chiave non ce l’ho più…

In realtà, non c’è altro da sapere. Riassumendo:

– Settate la password sul vostro plugin RealKey (una volta)
– Create una RealKey
– Settate la stessa password sulla RealKey che avete ottenuto, dopo averla indossata (una volta)
– Settate i permessi sulla RealKey (rendendola non trasferibile)
– Date la RealKey a quella persona speciale
Persona speciale indossa la chiave, clicca sulle vostre manette e poi sulla propria chiave (oppure setta la modalità su “Always Active”)

Francasedute_001.jpgAspettate, c’è un’altra cosa divertente che si può fare con una RealKey! Come nella vita reale, potrebbe anche darsi il caso che io inciampi “per caso” su una chiave dimenticata da qualcuno sul pavimento, una chiave che potrei usare per aprire i miei propri restraint (ma, un’altra volta, attenzione: l’oggetto-chiave non deve appartenere a me)… Così Gin lascia cadere la chiave a terra, lontana da me. Io mi ci avvicino e…

“Marine Kelley has found a RealKey that opens their restraint, resetting timer and returning keys to the wearer” (“Marine Kelley ha trovato una RealKey che le apre il restraint, resetta il timer e le restituisce le chiavi”)

Ho riavuto la mia chiave normale! E i miei timer, se ce n’erano di attivi, sono stati fermati per cui posso liberarmi. Woohoo!

Francasedute_002.jpgQuesta opzione è molto utile per una grande varietà di giochi bondage… Immaginate un mazzo di 5 RealKey sparpagliate per la casa, di cui 4 sono vuote mentre la quinta è settata in modo da aprirvi i restraint… Oppure immaginate di aggiungere a una RealKey (dopo tutto sono mod) uno scriptino che la fa diventare physical dopo un periodo definito. Mettete la chiave in alto, fuori portata. La prigioniera sarà in grado di recuperarla solo quando l’oggetto cadrà a terra (ricordate ovviamente di bloccarla, prima, e di incatenarle le gambe, in modo che non possa saltare o costruire oggetti su cui sedersi). Attenzione, la modalità del plugin RealKey (inactive, active on touch o always active) viene presa in considerazione anche quando ci si va a sbattere contro, per cui state attente! Volendo, la vostra top potrebbe disabilitare del tutto il vostro plugin RealKey se lo desidera!

Divertitevi!
Marine

Ewyn_002.jpgPS: Diversa gente vede il plugin RealKey come un modo facile per liberarsi se qualcosa dovesse andare male. L’idea non è affatto questa. Ricordatevi che alla peggio potete sempre fare un hard reset sui vostri restraint! È per questo che la RealKey offre tutti i poteri a chi la possiede, e nessun potere alla prigioniera. Se la top comincia a fare la matta, collegatevi col client normale di SL (o disattivate il RLV) e fate un bell’hard reset sulla vostra roba. Poi cambiate la password dei plugin RealKey dei vostri restraint, per stare tranquille. L’ultima cosa che la detentrice di una RealKey desidera è che la sua prigioniera scappi via passando una RealKey a qualche amica non appena lei gira le spalle. Se le top non avessero i mezzi per affermare in modo completo il loro controllo sul modo in cui sono gestite le chiavi, questo distruggerebbe la loro fiducia nei restraint.

[Nota conclusiva di Win: Quest’ultimo poscritto è particolarmente interessante e vorrei in futuro svilupparlo in un post che potrebbe intitolarsi Controllo e Fiducia. Di fatto, è bene ricordarlo sempre, anche quando siamo legate strettamente, su SL, la liberazione è sempre a portata di cheat: e il fatto che nessuna padrona che si rispetti sia disposta ad accettare una prigioniera o un prigioniero che si libera barando non toglie il fatto che barare sia sempre una possibile via di fuga da una situazione quando questa è divenuta inaccettabile].

Il post originale di Marine (in inglese) si trova qui

Il viewer Restrained Life si scarica gratuitamente qui (e, a proposito, è uscita la versione 1.22.1!)

[Lezioni di RLV] Il plugin Real Time

Un solo giorno dopo l’ultimo post, mi tolgo il pensiero di pubblicare l’altra lezione breve sui misconosciuti plugin Real Time… che ci sono cose di cui devo trovare il tempo di parlare su queste pagine, adesso che (si spera) la RL mi dovrebbe lasciare qualche minuto di libertà in più.

AndroePsi_001.jpg

(Al salvataggio di Andromeda, nei guai dopo aver molestato Psi Merlin a Snark)

Salve, questa lezione è dedicata al plugin RL Time (anche noto come timer RL di sicurezza), che in realtà è abbastanza semplice da capire, così per una volta la faccio breve.

Cliccate sulle manette, andate a Plugins > RL Time e guardate il menu.

RL Time.jpgAnche questa volta andate a sbattere in un muro di numeri, ma se avete letto la lezione sul plugin Long Time dovreste avere già familiarità col loro significato. Potete aggiungere ore, giorni o anche settimane di tempo sui restraint della vostra prigioniera, finché non viene liberata. Ma la grande differenza è che… stavolta il tempo non viene aggiunto al normale timer di rilascio (quello che fa il conto alla rovescia verso il momento della liberazione), ma a un altro timer specifico di questo plugin. Un timer che non conta il tempo passato online, ma quello del calendario! Da qui il nome “RL Timer” (timer del Tempo Reale).

Questo plugin è stato introdotto essenzialmente come timer di sicurezza per liberare la prigioniera in una data prefissata, indipendentemente di quanto tempo abbia passato online nel frattempo. Ad esempio immaginate di voler tenere la vostra prigioniera legata per 8 ore online, oppure fino al prossimo Martedì, a seconda di che momento arriva prima, perché sapete che quel giorno deve partecipare al matrimonio della sua migliore amica. È qui che il plugin RL Timer diventa utile. Una volta arrivata quella data, resetta tutti i timer e restituisce la chiave alla prigioniera, esattamente come il timer di rilascio normale.

L’avevo detto che questa sarebbe stata breve!

Divertitevi,
Marine

 

Il post originale di Marine (in inglese) si trova qui

Il viewer Restrained Life si scarica gratuitamente qui (e, a proposito, è uscita la versione 1.21!)

[Lezioni di RLV] Il plugin “long time”

Una lezione breve (e la prossima sarà ancora più breve – ma è in preparazione quella, attesissima, sulle Real Key, e quella è un bel po’ corposa) per un plugin lungo, eheheh. Un metodo, cioè, per assicurarsi parecchio tempo prima che il timer di sicurezza restituisca, alla nostra prigioniera, la libertà che le abbiamo tolto.

Jelenaruota.jpg

(Jelena Kiranov in uno dei brevi momenti che di recente riusciamo a passare assieme)

Ciao, benvenuti alla lezione sul plugin Long Time. Questo plugin fa parte della “serie standard” di script contenuti nei prodotti Real Restraint: in altre parole è comune a ogni singolo prodotto che vendo. Il suo fine è triplice:

– Fissare il timer di rilascio su un tempo molto lungo

– Fissare il timer di rilascio su un tempo random (casuale)

– Nascondere o mostrare il timer di rilascio (e anche altri timer, come l’Autolock) in tutti i menu del restraint

 

Long Time.jpgQuando accedete al menu di questo plugin, andate a sbattere all’improvviso in un muro di numeri…

 

Whoa. E adesso che lingua è? Aspettate, adesso spiego. I 3 pulsanti nella riga sopra quella con la parola “Main…” servono ad aggiungere tempi random: da mezz’ora a 2 ore, da 2 a 6 ore, e da 6 a 12 ore. I 3 pulsanti nella riga ancora sopra sono tempi prefissati: più 12, 24 o 48 ore (da cui il nome di questo plugin: tempo lungo!). Insisto, questi pulsanti aggiungono tempo, per cui potete premerli ripetutamente per allungare il timer.

Quello che fanno è semplice: simulano numerosi clic sui pulsanti “+30 mn” e “+3 h” del menu principale. A caso oppure per un dato numero di volte. Magari avete notato che non c’è un pulsante “No timer” qui, e in effetti al momento in cui scrivo dovete tornare al menu principale per togliere i timer… Scusate, è una mia svista, magari la metterò a punto in uno dei prossimi aggiornamenti.

I due pulsanti nella fila più alta sono interessanti… Premendo “Hide” (nascondi) tutti i timer su tutti i menu vengono nascosti (salvo forse qualche plugin di terze parti di cui non sono al corrente). Una volta nascosti, i timer non si vedono che nella pagina del plugin Long Time, e prima che un autolock scatti non vengono dati avvertimenti. E come si fa a farli vedere di nuovo? Non c’è un pulsante “Show”! Beh… in effetti è questo il ruolo del pulsante “Default”. Nel nostro caso, “Default” significa “Show”. È un’eredità di Tesscatraz, dove le manette erano pensate per non rivelare mai il tempo, indipendentemente da quello che le guardie stavano facendo – era una sorta di “settaggio di fabbrica”. Il settaggio di fabbrica dei prodotti RR è di “mostrare il timer di default”, da cui il pulsante “Default”. Lo so, è un po’ confuso.

È divertente nascondere tutti i timer sui restraint della vostra prigioniera premendo “Hide” su questo plugin, e poi settare un timer senza dirle quanto a lungo dovrà restare legata. E anche settare un autolock per legarla di nuovo automaticamente poco dopo che avrà riacquistato la libertà! Potete stare sicure che vi maledirà!

Divertitevi!

Marine

[Lezioni di RLV] Il browser dei plugin

Una lezione breve, stavolta, ma utile a capire come si accede ai plugin. Suggerisco di dare un’occhiata anche a questo vecchio post mio sui Plugin di base, per una prima panoramica sull’argomento, e in attesa delle lezioni specifiche di Marine. Colgo l’occasione per segnalare che i prodotti RR sono di recente passati alla versione 1.17: aggiornatevi, secondo le solite modalità. Ci sono alcune novità utili sul funzionamento della Real Key, ma non solo, e vale la pena di farlo appena possibile. Come sempre, in questa serie di lezioni, il testo che segue è di Marine Kelley e io non sono che la umile traduttrice. Chi desiderasse un ambiente in cui chiedere informazioni in italiano, è invitato a iscriversi, in-world, al gruppo Restrained Italia, fondato tempo fa dall’amica Erikah Jameson e da lei passato a me quando ha dovuto o voluto allentare la sua presenza su SL.

notteandro_003.jpg

Salve, questa lezione serve a spiegare cosa sia il Plugin Browser, che è il portale a ogni singolo plugin contenuto nei prodotti Real Restraints.

Prima di tutto, cosa è esattamente un plugin? È uno script che è contenuto in un restraint, che offre un’interfaccia utente (uno o più menu) e che segue un certo schema di accesso. Si chiama “plugin” perché lo “pluggate” (inserite) dentro al restraint e in genere non dovete fare altro: è immediatamente utilizzabile perché il Plugin Browser lo registra. Ma per poter accedere al plugin che desiderate, dovete avere il livello di accesso richiesto.

notteandro_002.jpgnotteandro_005.jpgRicordate i concetti di “pieno accesso”, “accesso ridotto” e “accesso zero”? Lasciate che ve li rinfreschi. Il “Pieno accesso” è quando avete la chiave del restraint, o quando la chiave è disponibile. “Accesso ridotto” è quello che avete se siete voi a indossare il restraint è questo è locked ma voi non avete la chiave (oppure la chiave è disponibile ma c’è un timer attivo). “Accesso zero” vale per tutti gli altri. Il Plugin Browser segue lo stesso principio. Ad alcuni plugin può accedere solo chi ha pieno accesso, ad altri accede chi ha accesso pieno o ridotto, alcuni sono accessibili solo a chi indossa il restraint (con accesso pieno oppure ridotto), altri ancora da chiunque abbia pieno accesso ma mai da chi indossa il restraint.

Oops, scusate il mal di testa. Diciamo solo che generalmente avrete accesso alla maggioranza dei plugin quando avete la chiave, e non l’avrete senza chiave. Le eccezioni a questa regola non sono molte.

Per accedere al Plugin Browser, cliccate sul restraint, poi su “Plugins…”. Il menu a cui arrivate a quel punto è il Plugin Browser.

Plugins browser.jpgQuella che vedete adesso è la lista dei plugin disponibili a me (con accesso pieno) nelle mie manette Restrained Elegance. Ho scelto quelle perché hanno due plugin che non sono mai accessibili a chi le indossa (“Engrave”). Sul menu li si vede, solo che i nomi sono nascosti: c’è scritto invece “(not owner)”. A volte ci sono così tanti plugin che non stanno tutti su una sola pagina del menu, ed ecco perché a volte occorre premere i bottoni “<<Prev” e “Next>>” per navigare fra tutte le pagine disponibili fino a trovare il plugin che desiderate.

Vedrete anche un breve testo che spiega alcune cose. Questo testo è un po’ come il Message Of The Day che compare quando ci si collega a Second Life. È contenuto in uno dei miei server, a casa mia. Viene rinfrescato dal restraint una volta a settimana. Sì, a volte il testo è completamente scemo, perché non possiamo prendere sempre tutto sul serio! Provate con un RR Ringgag e vedrete *fa l’occhiolino*.

notteandro_006.jpgnotteandro_008.jpgOk, adesso clicco su uno dei pulsanti che mostra effettivamente il nome di un plugin e, voila, il menu va sulla pagina del plugin desiderato (in questo caso, “Long Time”). Se su quel menu clicco “Main…” (il 99% dei plugin hanno quel pulsante “Main…” in quella posizione) torno direttamente al menu principale del restraint. Non c’è purtroppo modo di tornare al menu del Plugin Browser senza dover prima passare dal menu principale, ancora una volta per motivi tecnici.

Nel menu principale c’è anche un pulsante “Last Plug”. Questo è pratico, vi porta direttamente all’ultimo plugin che avete visitato senza che dobbiate di nuovo cercarlo. Naturalmente se, nel frattempo, avete perduto l’accesso richiesto, tornerà alla posizione di default e vi rimanderà solo al Plugin Browser.

Vi darò una piccola dimostrazione per capire meglio il concetto di “accesso”, sacrificandomi (see, vabbe’)… Mi chiudo a chiave le manette e faccio partire un timer da 30 minuti. Questo mi lascia solo Accesso ridotto per 30 minuti poiché ho la chiave ma c’è un timer attivo. Ora clicco sulle manette, verifico che ho solo Accesso ridotto (lo vedo dal fatto che vedo i bottoni “Tug”, “Squirm” e “Struggle”) e premo “Plugins…”. Come potete vedere, ora la maggior parte dei pulsanti non sono più disponibili, si limitano a mostrare “(no key)” (La chiave ce l’ho ma non posso usarla). Oh aspettate, uno che posso ancora usare c’è, e si chiama “Color elegance”. Questo significa che, nonostante la mia situazione difficile, ho ancora il controllo sul colore delle manette. Questo non mi aiuterà nemmeno un po’ ad avvicinarmi alla libertà, ma sicuramente mi permetterà di essere più carina *sorrisetto*

Divertitevi!

Marine

 

Il post originale di Marine (in inglese) si trova qui

Il viewer Restrained Life si scarica gratuitamente qui