La lunga estate calda di Winsconsin

Dopo una grande inaugurazione, la nuova prigione è pienamente operativa e in piena campagna acquisti. Qualche annotazione sparsa su queste prime settimane di agosto e su quello che verrà.

Dall'alto_001.jpg

Per una che, come me, non sa costruire quasi niente, è una meraviglia che ogni volta si rinnova e che questa volta è più intensa del solito. È passato poco più di un mese dal sorgere della sim Winsconsin, ma le mie costruttrici di mondi si sono date da fare in modo forsennato – e quel deserto dove, all’inizio di luglio, vedevo sorgere il sole su un orizzonte irraggiungibile è diventato, oggi, una land in continua evoluzione.

viaspettiamo_001.jpgPrima di tutto, naturalmente, la nostra prigione. Jelena e Lella si sono date un da fare maledetto nei giorni delle mie vacanze estive e in quelli che precedevano il matrimonio RL di Jelena – che in questo preciso momento è in pieno viaggio di nozze: anzi, se mi leggi, tesoro… vergognati! Spegni subito il browser ed esci da quell’Internet Café, è un ordine! ;-) Una volta finito il grosso dei lavori, abbiamo aspettato qualche giorno per consentire ad Andromeda di tornare dalle sue vacanze RL e finalmente, lo scorso 29 luglio, la nuova sede del Winsconsin Correction Facility è stata inaugurata con una grande festa. L’immagine qui accanto mostra la facciata con il cartello che annunciava l’evento (e, sullo sfondo, lo schermo gigante che campeggia sulla facciata principale, su cui i cinefili esperti riconosceranno Annabella Sciorra in una bella sequenza bondage del film “Perversione mortale“).

Inaugurazione_009.jpgIo le feste in genere le detesto – in RL ma soprattutto su SL – ma l’inaugurazione del WCF è stata una serata davvero memorabile: è arrivata una tale quantità di amici che siamo riusciti a far crashare la sim, complici anche i bengala e fuochi d’artificio che Jelena aveva piazzato dappertutto e acceso tutti insieme, rischiando fra l’altro di abbattere la casa che mi ha regalato… una stupenda mongolfiera sospesa in perpendicolare proprio sopra alla prigione. Abbiamo ballato, naturalmente, alla musica del DJ Sirius, ma soprattutto ho avuto modo di rivedere persone che da troppo tempo erano diventate solo dei nomi nella mia, sicuramente troppo affollata, lista dei contatti. Alexander Chapman, ad esempio, un vecchissimo compagno di giochi della prima Stonehaven, è venuto insieme alla fidanzata/per Pan Swindlehurst – ed è stato bello riabbracciarlo e ridere di nostalgia pensando a quando, mentre esploravamo insieme i primi rudimenti dei guinzagli RR, lo trascinai in volo sopra una zona no script perdendolo lungo la strada e lasciandolo, abbandonato e legato, in una zona sconosciuta dove non riuscivo più a rintracciarlo.

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Fra le visite più inattese e gradite, quella di Claven Albatros, giunta verso la fine della festa accompagnata da una sua schiava ridotta a poco più che un oggetto. Abbiamo, ovviamente, parlato dei tempi di Mystique. Quando poi, al WCF, ci hanno raggiunte Rossella con Costanza ben legata al guinzaglio, ho avuto l’emozione di assistere all’incontro fra le due mistress che, senza (quasi mai) toccarmi, più hanno segnato in un modo o nell’altro la mia seconda vita.

simcrash_005.jpgsimcrash_009.jpgÈ venuta a salutarmi velocemente anche Mudlark Burns, ormai da tempo definitivamente bionda e, purtroppo, orfana di Halle Westland. Dopo un lunghissimo periodo in cui praticamente non si collegava più, Halle è definitivamente scomparsa da Second Life – voglio dire svanita, cancellata, rimossa dall’esistenza come era successo, quasi un anno fa, a Serenella Abruzzo, inghiottita dal nulla senza un fiato e, almeno da me, mai dimenticata. Sono cose che succedono e che dovrebbero ricordarci come, al di là della nostra personale fragilità di esseri umani mortali, gli avatar di Second Life siano ancora più evanescenti, pronti a dissolversi da un momento all’altro come i sogni all’alba, indipendentemente da quanto ci abbiano saputo far soffrire, gioire o battere il cuore. Perché qualcuno scelga di andarsene senza salutare, non lo sapremo mai: forse manca il coraggio di affrontare il momento dell’addio, forse si fugge da una situazione che si ritiene inestricabile, forse, con crudele superficialità, semplicemente si decide di cambiare vita e ci se ne infischia delle persone che ci hanno voluto bene. Chi lo sa: per quel che mi riguarda, non c’è nulla di peggio che svanire lasciando rapporti in sospeso, lasciando gli amici nel dubbio angoscioso che ci sia successo qualcosa in RL. Penso a Challenge Nakamura, che non si collega a SL dallo scorso marzo e la cui sorte in RL preoccupa me ma ancor di più Tat1ana, l’altra storica Bad Cat, e la mia dolce amica Moss. Challenge, if you ever happen to read these lines, dammit, give us a line in mail, or post a comment down here. Let us kow you are well, please!

Frine.pngUn avatar che è scomparso di recente, ma non senza salutare, è Frine Sapphire. Non provo nemmeno a riassumere tutto quello che le è successo, perché sebbene abbia seguito tutta la storia come testimone e confidente sua, di Jelena e di Franca Poper (una nuova, preziosa, amica della nostra famiglia) non ne sono stata coinvolta al punto da poter arrogarmi il diritto di raccontarla. Sarebbe, del resto, un racconto troppo intricato per le mie modeste capacità di narratrice. Basterà dire che Frine non è più, che si è mutata da qualche settimana in Clelia Saxondale – e che sia lei che Franca vivono ora in due terreni adiacenti nella nostra sim. Tutte e due fanno parte, in qualche modo, della grande famiglia che attorno a Winsconsin sta velocemente coagulandosi, e che include anche diverse altre persone che a vario titolo sono comparse in queste pagine.

Ewyncantina_001.jpegEwyn Raymaker, ad esempio. Dalle prime, timide visite, ai due mesi passati sotto il mio controllo quasi assoluto, ai lunghi allenamenti per un Bondage Ordeal che a tutt’oggi non ha ancora affrontato, Ewyn è diventata sempre più parte del gruppo: ha avuto modo di conoscere e spolpare a dovere Useme, è divenuta la prima delle guardie del WCF che abbia avuto l’incarico nella nuova sede e infine, assieme al fidanzato, ha preso dimora anche lei a Winsconsin, spostando qui una casa che contiene una quantità di opere d’arte che anche il Louvre si sogna. Non ho ancora capito come sia riuscita a convincere  il suo ragazzo – tutt’altro che sottomesso – a seguirla in una land dove, accanto al WCF, sorge il club femdom della nostra Fujiko Atlas, il che rende la zona alquanto a rischio per gli avatar maschi. Ma Ewyn sa essere molto persuasiva, quando occorre, e averla come vicina è un piacere particolare.

FrancescaZhora_002.jpegInfine, proprio accanto alle mura della prigione sorge la casa di Mandrashee Aeon e Francesca72 Allen, la prima una lettrice e postatrice regolare di questo blog, la seconda (sua moglie) la sola Mistress italiana delle Latex Dolls, il gruppo di cui fa parte anche Caliope Mah (nella vita reale, Erika Moak, l’autrice di Eudeamon). Se Mandrashee mi capita in questo periodo di incontrarla raramente, Francesca l’ho incrociata già almeno un paio di volte – cosa che fra l’altro mi ha spinta un giorno a curiosare a Circe in un’area dove mi sono trovata ridotta a bambola muta, sorda e immobilizzata per quasi un’oretta. Un’esperienza che non avevo programmato ma che si è rivelata intensa, riposante come un mini-banishment e che su cui varrà la pena di ritornare in futuro. Forse. Devo dire che la breve disavventura si inscrive nella tentazione che ogni tanto mi riprende di tornare, anche solo occasionalmente, la Win di un tempo…

rapita_001.jpgrapita_002.jpgScacco_001.jpgQuesta tentazione forse è stata risvegliata la settimana scorsa dall’ennesima marachella combinata da Andromeda. La settimana scorsa, per darle un po’ di sollievo dopo mesi di astinenza, le avevo temporaneamente tolto la cintura di castità e lei ne ha immediatamente approfittato per godersi un paio di incontri bollenti. Solo che quando la mattina dopo, appena sveglia, ho letto i log di quanto registrato dallo SPY che tengo sempre attivo nel suo collare, ho scoperto che era stata acchiappata da tale Greennote Freenote. Il quale, dopo averla illusa che le avrebbe mostrato non so ben che diavoleria, l’aveva intrappolata in casa sua e stava procedendo a bloccarle gli IM e ogni altra forma di comunicazione con l’idea di tenerla prigioniera. Mi sono collegata come una furia, ovviamente, ho localizzato Andro, e poi la skybox del rapitore – che ho affrontato con decisione, tenendo a freno la rabbia che mi faceva rimbombare le tempie, decisa a non usare la RK a nessun costo. Solo che Greennote non aveva alcuna intenzione di mollare la preda tanto facilmente e, dopo una lunga serie di schermaglie, ha sospeso Andromeda nel vuoto, a 4000 metri di altezza, minacciando di lasciarla cadere nel vuoto. L’alternativa, mi ha detto, sarebbe stata liberarla: ma l’avrebbe fatto dopo che io avessi accettato di offrire il collo al collare che mi porgeva.

In quasi due anni di Second Life non mi ero mai trovata di fronte a un aut aut del genere. Ho esitato, traccheggiato, ho cercato di guadagnare tempo mentre affannosamente studiavo se ci fosse un modo di liberare Andromeda – la quale, piangendo, mi gridava di non sacrificare per lei la mia libertà perché non se lo sarebbe mai perdonato. Ma quando Greennote ha cominciato a contare da uno a dieci, avvisando che se non gli avessi obbedito, alla fine avrebbe fatto cadere Andro nel vuoto, alla fine ho capitolato. Ho dovuto avvicinarmi, chinare la testa e lasciare che il collare mi scattasse al collo, preparandomi al peggio.

Inaugurazione_002.jpgInaugurazione_003.jpgUn peggio che, fortunatamente, non c’è poi stato: Greennote, somma umiliazione, non usa nemmeno il RLV – ma proprio questo ha probabilmente fatto sì che sia abituato a sessioni di gioco autoconclusive. Insomma, per farla breve, quando la RL lo ha richiamato e ha dovuto scollegarsi, ha liberato sia me che Andromeda, auspicando di riacchiapparci in una futura occasione. Gli ho detto che la futura occasione, almeno finché usa il client regolare, è meglio che smetta di sognarsela. Ma con Andro siamo tornate a casa scosse ed eccitate come non ci succedeva da tanto tempo (al punto da trovarci coinvolte in un rarissimo furto reciproco di chiavi che per qualche minuto ci ha messe entrambe sotto scacco, sotto lo sguardo perplesso di Pene). Di rado capita di incontrare rapitori in grado di gestire un RP decente e non convenuto in precedenza, e Greennote aveva saputo farci paura. Un sentimento che, prese dagli impegni della prigione e di altro, ci è capitato sempre più di rado di provare. E che, lo so per esperienza personale, spesso lascia a covare sotto la cenere dell’eccitazione la brace del desiderio di una dose più forte.

Sarà più forte la tentazione o il senso di responsabilità? Staremo a vedere. Per il momento, Andro è tornata a creare, con Pene, nuove diavolerie da usare nella prigione ma anche da mettere in vendita mentre io mi sto dedicando a rinnovare i ranghi delle guardie del WCF con qualche nuovo acquisto. Ci sono parecchie code da smaltire, visto che le candidature di nuovi prigionieri sono tornate ad affluire copiose nella nostra buca delle lettere. Per fortuna, anche se Tomiko, Lorella e Jelena in questi giorni sono in vacanza, e Fujiko è un po’ presa da altri impegni, alcune nuove guardie come Ewyn e xSandrax Savira stanno dedicandosi a dar nuovo lustro alla fama pericolosa del WCF, il tutto mentre Erie Waffle ed Echo Foxclaw macinano prigionieri con l’energia che già avevano messo in mostra alla vecchia sede.

dopofesta_006.jpglellaggiorna.jpgTra un nuovo prigioniero e un altro, io dedico il mio tempo a Lella, quando la sua RL convulsa le lascia qualche minuto per restare online, o ad amici che hanno bisogno i consigli sul funzionamento del RLV – ormai non passa giorno senza che qualcuno venga a chiedermi qualche lume su come funzionano le Real Key, come si usa questa o quella funzione dei Real Restraint, a cosa serve questo o quel plugin. Quando ho tempo, dare spiegazioni mi piace molto, ma ci saranno periodi in cui non mi sarà più possibile farlo – eppure non voglio rinunciare alla mia opera di evangelizzazione all’uso del RLV. Anche per questo, ho deciso che dal prossimo post questo blog ospiterà la traduzione in italiano delle lezioni che Marine Kelley ha cominciato a pubblicare sul suo blog e che mi ha ufficialmente autorizzata ad adattare nella nostra lingua. I Real Restraints sono ancora troppo poco diffusi nel nostro paese, ed è ora di rimediare. Ne riparliamo da domani.

 

 

I limiti del RP

Dove è che finisce il roleplay e comincia l’emozione reale? Quando è che ci si deve fermare? E, soprattutto, è sufficiente che siano d’accordo i protagonisti?

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Mi sa che Moss, stavolta, ci è rimasta male. E forse è un po’ colpa mia, ma credo che sia anche molta colpa sua. Fatto sta che devo correre ai ripari, perché non posso e non voglio ferire un’amica. E stavolta comincio a temere che stia succedendo davvero.

E dire che, almeno in teoria, questa storia non la riguarda direttamente. È una storia che dovrebbe riguardare solo me e Challenge Nakamura, la Bad Cat che è cascata nella mia rete qualche settimana fa, quando è passata a trovarmi in un momento di noia e si è lasciata convincere a provare su di sè il collare di Winsconsin. Quel collare si è chiuso quel giorno e non si è più riaperto, anzi: è diventato il grimaldello con cui ho stretto attorno a Challenge una ragnatela sempre più fitta di legami e di restrizioni. Prima bendandola, poi aggiungendo un bavaglio, quindi le manette… via via fino a quando, dopo averla costretta a toglierselo di dosso a furia di struggle (un’impresa che le è costata oltre sessanta ore, a causa del Nasty) le ho ordinato di darmi le chiavi del suo collare. E l’ho vista sorridere, mentre me le dava, sapendo bene che cosa questo significasse.

challenge_001.jpgChi ha letto il capitoletto su Challenge nel post Vivere o raccontarla sa che Moss era decisamente contraria al fatto che io mi impadronissi di Challenge in modo così totale. Si sentiva in dovere di proteggerla, o quantomeno di proteggerla da me, sosteneva che avrei dovuto lasciarla libera di vedere i suoi amici invece di tenerla tutta per me. E rispondeva in modo abbastanza irritato quando le dicevo che lei, Nicki o Aimee Riptide sarebbero sempre state le benvenute a casa mia per andare a trovare Challenge. Avendo io attivato lo spy, io sapevo sempre chi e quando andava a trovare Challenge: e avevo fatto caso che per qualche motivo Moss capitava soprattutto quando io ero altrove e Challenge era sola.

Intendiamoci: non che la cosa mi turbasse. Anzi: Moss è una cara amica mia e di Challenge e per me è davvero, sempre, la benvenuta. Moss è una delle poche persone che possono sempre vedere dove mi trovo sulla caotica mappa di Second Life, e questo vorrà pure dire qualcosa. Inoltre, che qualcuno andasse a trovare Challenge quando io ero costretta a lasciarla sola non poteva che farmi piacere: almeno non mi sarei sentita in colpa a non poter passare del tempo con lei. Tempo in cui, voglio dirlo, non facevo a Challenge nulla se non farla sentire ogni volta un po’ più prigioniera, ogni volta un pochino più mia, ogni volta un pochino più sprofondata nelle sabbie mobili del mio affetto e delle mie promesse terribili: di farla sparire pian piano dalla faccia della terra virtuale di Second Life, di isolarla da tutti tranne che da me, di farne il mio giocattolo privato, di farle dimenticare per sempre Tat1ana.

Foto (8).jpgNei giorni scorsi, Challenge si è collegata poco, per impegni di RL. Io, del resto, sono stata impegnata nella gestione della prigione a causa dell’assenza di Andromeda, e ho dovuto occuparmi io di molti degli aspiranti prigionieri, nell’attesa che alcune nuove guardie (a cui, dopo Monique Helendale, si sono aggiunte sua moglie Tomiko Pobieski e, da oggi, Fujiko Atlas) prendessero confidenza con le celle e con le procedure. Fra i nuovi candidati, una che mi ha subito colpito era una certa Ewyn Raymaker: vuoi perché aveva l’aria di una domme più che di una sub, vuoi perché erano giorni che bazzicava la prigione osservando in silenzio, vuoi perché era un’italiana che parlava un inglese così buono che ci avevo messo giorni a capire che era italiana. Fatto sta che, fra le decine di application form che si sono accumulate nei giorni scorsi in assenza di guardie sufficienti per smaltirle, ho scelto quella di Ewyn e ho scoperto subito che era una tipa impegnativa: per nulla rispettosa dell’autorità, disobbediente, recalcitrante. Una sfida, insomma, che col passare dei giorni ha risvegliato in me quegli stessi istinti di rapitrice che pochissimi giorni fa hanno messo in difficoltà la mia Andromeda. Anche se non era di proprietà di qualcuno come Shaya, Ewyn ha una fidanzata a cui, a quanto ho capito, il RP interessa come due fetidi rognoni di dingo. E che, Ewyn mi aveva annunciato illudendosi di scoraggiarmi (e in realtà stuzzicandomi ancora di più) sarebbe venuta a cercarmi, con la spingarda, sotto la mia casa RL.

Non posso e non voglio raccontare come è andata a finire: dirò solo che credo di aver dato a Ewyn (che proprio oggi è tornata libera) qualche brivido che non aveva previsto, e che di certo lei qualcuno lo ha dato a me. Ma quello che stava succedendo con lei era molto simile a quello che, portandolo più all’estremo, da settimane sta succedendo con Challenge e c’è una piacevole simmetria nel fatto che le due storie abbiano trovato una convergenza.

Mi stavo occupando proprio di Ewyn quando Challenge si è riconnessa. Era un po’ che non la vedevo online, ma ero appena arrivata da Ewyn e non potevo andarmene subito piantandola di nuovo in asso, così ho deciso di attivare lo spy per sentire a distanza come stava Challenge, che avevo lasciata ben assicurata sul mio letto, su a casa. Mi sono accorta subito che Moss si era materializzata accanto a lei, così ho chiesto a Ewyn di fare silenzio e mi sono messa ad ascoltare, utilizzando un piccolo altoparlante perché anche lei potesse seguire la conversazione. Eccola, ma la traduco.

fotogruppo_002.jpg[2009/02/25 3:15] [Moss Hastings : quando sarai libera?]
[2009/02/25 3:16] [Challenge Nakamura : i hont hink i mill bh fweh again] (non penso che sarò libera mai più)
[2009/02/25 3:17] [Moss Hastings : non va bene. hai visto Tat1ana di recente?]
[2009/02/25 3:19] [Challenge Nakamura : i ffokeh mih tat1 fomh hayf ago] (ho parlato con Tat1 qualche giorno fa. Via IM
[2009/02/25 3:20] [Moss Hastings : perché Win ti tiene così a lungo?]
[2009/02/25 3:20]  Win: Uh… aspetta un po’…
[2009/02/25 3:20]  Win aziona un piccolo altoparlante
[2009/02/25 3:21] [Moss Hastings : mi sembra molto egoista da parte sua]
[2009/02/25 3:21]  Win sorride, ascoltando
[2009/02/25 3:21]  Ewyn Raymaker: eheheh
[2009/02/25 3:21]  Win parla a bassa voce: “Moss non se ne fa una ragione che io abbia preso Challenge”
[2009/02/25 3:21]  Ewyn Raymaker: ma ovviamente loro sanno dello spy
[2009/02/25 3:22] [Challenge Nakamura : hh tameh mh moff… hat`f okay… i`m fine!…] (mi ha domata, Moss… va bene… sto benissimo)
[2009/02/25 3:22] [Moss Hastings : non è giusto]
[2009/02/25 3:22] [Moss Hastings : il tuo posto è prima con Tat1]
[2009/02/25 3:22] [Moss Hastings : e poi con gli altri tuoi amici. non solo con Win]
[2009/02/25 3:23] [Moss Hastings : Chriss Nicki e io non ti vediamo quasi mai]
[2009/02/25 3:23] [Challenge Nakamura : i`m haffy hewh moff…] (sono felice, qui, Moss)
[2009/02/25 3:23] [Moss Hastings : Ne parlerò con Win di questa cosa]
[2009/02/25 3:23]  Win: Ora intervengo a distanza

Attivo lo speaker. Parlo in un microfono. Il collare di Challenge fa echeggiare la mia voce nella camera dove si sta svolgendo la visita, mentre io sono ancora con Ewyn, nell’ingresso della prigione.

[2009/02/25 3:23]  Win: Hello, Mossie. Ti posso già sentire
[2009/02/25 3:24] [Challenge Nakamura : of fouwfh ou giwf fan omh an vifit me!] (naturalmente tu potrai sempre venire a trovarmi)
[2009/02/25 3:24] [Moss Hastings : ciao Win]
[2009/02/25 3:24]  Win: “Vedo che di fatto Challenge *sta già*vedendo le sue amiche quando vengono a trovarla O sbaglio?”
[2009/02/25 3:25] Win: E ciao anche a te, Challenge, dolcezza!
[2009/02/25 3:25] [Challenge Nakamura : hello min!!!] (ciao win!!!)
[2009/02/25 3:25]  Win: ” Spero che la dolce Moss non ti stia molestando, Challenge!”
[2009/02/25 3:26] [Moss Hastings : no Win, ha da te tutte le molestie di cui ha bisogno]
[2009/02/25 3:26]  Win: Ahahahah
[2009/02/25 3:27]  Win: “Oh, Moss, perché dici così? La sto curando dalla sua malattia… la nostalgia per un passato perduto”
[2009/02/25 3:27] [Moss Hastings : stai pasticciando con la sua mente, Win]
[2009/02/25 3:27] [Moss Hastings : è qualcosa che io non farei mai]
[2009/02/25 3:28]  Win: “La tengo protetta dai guai, Moss!”
[2009/02/25 3:28] [Challenge Nakamura : moff if a loyal fwienh min! hh maf fuft heking if i`m okay!] (Moss è un’amica leale! Sta solo controllando che io stia bene!)
[2009/02/25 3:28] [Moss Hastings : Sono qui per ricordarle che esiste una vita al di fuori della tua cattività]
[2009/02/25 3:29] [Challenge Nakamura : moff i`m vewy haffy hewh … unhew min`f fontwol all hh hoef to mh if fow my omn gooh…] (Moss, qui sono molto felice… sotto il controllo di Win tutto quello che mi fa è per il mio bene)
[2009/02/25 3:29]  Win: “Lo so che Moss ha buone intenzioni, Challenge… Spero solo che non ti faccia soffrire “
[2009/02/25 3:30] [Moss Hastings : Io … la farei soffrire? Ma smettila, è la tua specialità, non la mia]
[2009/02/25 3:31]  Win: “Io percepisco solo la sua felicità, Mossie… nessuna sofferenza, ora… e quando l’ho catturata era così triste e sola”
[2009/02/25 3:32] [Moss Hastings : Non c’è nulla da fare]
[2009/02/25 3:32] [Moss Hastings : Non tornerò]
[2009/02/25 3:32] [Moss Hastings : Addio, Challenge]
[2009/02/25 3:32] [Moss Hastings : e addio Win]
[2009/02/25 3:33] [Challenge Nakamura : /me diventa un po’ nervosa]
[2009/02/25 3:33]  Win: ” Moss, sarebbe un peccato. Ma è una tua scelta”

fotogruppo_003.jpgA questo punto, è chiaro, sono un po’ nervosa anch’io. Moss, controllo sulla mappa, se n’è andata davvero. Guardo Ewyn e, un attimo dopo, mi teletrasporto su in camera e la porto con me, Non voglio lasciarla sola, ma questa situazione va affrontata prima che vada troppo oltre. Sempre che non sia già troppo tardi. Anche se questo mio gioco con Challenge sta andando bene per entrambe, a quanto pare Moss non riesce proprio ad accettarlo. E anche se non sono disposta a farmi tirare per la giacchetta dalle sue scenate (ricordo ancora quello che, in qualche modo, ritengo sia stato un piccolo scippo da parte sua: quello raccontato nel capitoletto Il ritorno di Mistress Hyde) beh, se ci tengo alla sua amicizia bisogna che trovi una via di uscita. Anche perché non si tratta solo del rapporto fra Moss e me, a quanto pare, ma anche di quello suo con Challenge. Moss me l’ha fatto capire tante volte: la coppia delle Bad Cats è per lei quasi un modello, un mito. E forse facendo di una delle due una docile micetta io sto minando proprio quel mito.

Arrivo da Challenge, che è come l’avevo lasciata: sul letto, ben legata, imbavagliata e con una stretta benda sugli occhi – i finestroni di casa mia non sono oscurabili e mi era parsa un’attenzione carina per permetterle qualche ora di sonno, eheheh. Le tolgo la benda, poi il bavaglio. Lei ed Ewyn si sono già incontrate qualche giorno fa, si salutano. Poi affrontiamo il problema che, a questo punto, non è più rimandabile. Dopo tutto, sono questi i limiti del RP: trovare un modo di fermarti quando ti rendi conto che ferisci davvero qualcuno a cui tieni, che sia o che non sia la persona direttamente coinvolta. E Second Life, ci piaccia o no, è fatto anche di relazioni che, in certe situazioni, possono essere messe in crisi. La cacciata di Andromeda da Winsconsin fa parte di queste situazioni estreme: dubito di aver mai vissuto, nella mia seconda vita, una situazione così complessa e lacerante, salvo forse all’epoca del mio rapimento da parte di Jaron. Ma Andromeda è ufficialmente di mia proprietà, e ce la vediamo solo fra noi. Mentre Challenge, oggettivamente, è al centro di una rete di affetti che risale a prima che io la conoscessi. Un fatto che non intendo ignorare, ma che voglio affrontare senza snaturare il gioco.

chalewyn_001.jpgchalewyn_002.jpgchalewyn_004.jpg“Challenge”, inizio, “come al solito mi accorgo che la mia eccessiva mancanza di rigore ti fa soffrire”. Challenge sorride, ma tira sul col naso. È chiaro che l’incontro con Moss l’ha un po’ scossa, e lo capisco: ha scosso anche me. Continuo: “Pensavo che concederti visite delle tue amiche sarebbe stata una cosa simpatica… invece vedo che ti rendono triste… trascinandoti indietro verso il passato che hai perduto”

[2009/02/25 3:42]  Ewyn Raymaker osserva con interesse
[2009/02/25 3:42]  Challenge Nakamura: Sono triste per ciò che è appena accaduto qui!
[2009/02/25 3:43]  Win: Sì. Lo sono anche io. Moss è una cara amica… ma a volte crede di sapere lei cosa è meglio per tutti
[2009/02/25 3:43]  Challenge Nakamura annuisce tristemente: “Non voglio che le mie amiche siano tristi”
[2009/02/25 3:45]  Win: Nemmeno io, Challenge. Per cui, ecco quello che farò. Faremo in modo che tu possa fuggire.  Non oggi… sarebbe troppo immediato. Ma mi fiderò di te e ti farò aprire il collare della prigione.
[2009/02/25 3:46]  Win: Tu dovrai tenere al sicuro le chiavi del tuo collare RR, dicendo che lo fai perché Tat tornerà presto.
[2009/02/25 3:47]  Challenge Nakamura annuisce a Win… “Prometto che starò attenta!”
[2009/02/25 3:48]  Win: Ne sono sicura, Challenge… e spero che questo farà stare meglio Moss. Mi è sembrata davvero turbata da tutto questo
[2009/02/25 3:49]  Challenge Nakamura: Win… vorrei davvero che Moss capisse… ma…
[2009/02/25 3:50]  Win: Challenge… qui ci sono diversi fattori in gioco
[2009/02/25 3:50]  Win: 1) Lei crede davvero di doverti difendere dall’essere
stoccolmata da me
[2009/02/25 3:50]  Win: 2) È ovvio che le piaci, per cui è un po’ gelosa
[2009/02/25 3:51]  Win: 3) È anche possessiva. Ci vuole una persona possessiva per riconoscerne un’altra… e so che io sono possessiva
[2009/02/25 3:52]  Win: Detto questo, non lascerò che mi impedisca di fare ciò che mi piace fare. È un’amica, ma non è la mia mistress
[2009/02/25 3:52]  Challenge Nakamura sorride e annuisce

È ora di andare. Con Ewyn, riporto Challenge di sotto, alle celle dove tutto è cominciato. Le faccio indossare l’uniforme della prigione, poi l’accompagno a una cella dove l’assicuro saldamente al muro. Imbavagliata e bendata: bisogna pur salvare le apparenze.

chalewyn_006.jpgAccarezzo i capelli di Challenge e, nel farlo, le regolo dei timer nascosti in tutte le manette. Fra un’ora, massimo due, le sue catene si apriranno da sole, e a tenerla non resterà che il collare della prigione. Io ho passato voce fra le mie guardie italiane: la prima che trova Challenge online, purché si sia liberata dalle catene, dovrà liberarla. La scusa è che la prigionia di Andromeda alla RR Prison mi sta impegnando a tal punto che non sono raggiungibile e che, pertanto, non trovando l’Application Form di Challenge, abbiano decretato conclusa la sua pena.

Sospiro, poi modifico la scritta che avevo inciso sul suo collare. Non più “Win’s Tamed Kitten” (la micetta domata di Win) ma “Stray Cat” (gatta randagia). Challenge resterà mia, ma lo sapremo solo noi, nel segreto dei nostri cuori.

 

Nell’antro di Isabel Schulze

Un primo accenno agli script alternativi con cui modificare gli strumenti di costrizione che si trovano in vendita. E il racconto di come uno di questi mi abbia consegnata nelle mani teutoniche della temibile Isabel Schulze.

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Da qualche tempo, le mie manette contengono uno script segreto e terribile. L’ha inventato Tat1ana Pera, una brava scripter che fa coppia fissa con Challenge Nakamura, e che con lei si alterna nel ruolo di dominatrice o di succube. La prima volta che ho incontrato Tat1ana, lei era incaprettata, imbavagliata e chiusa dentro un’angusta gabbia trasparente ai piedi del letto di Challenge. Ma nonostante questo, appena ha scoperto che disponevo di un piccolo radar che mi consentiva di sentire certe conversazioni a una distanza maggiore dai canonici 20 metri, mi ha rifilato un aggeggio che, indossato, me l’ha bloccato per alcuni giorni.

Lo script segreto di Tat1ana si chiama Nasty, è stato ideato per rendere più estremi i giochi fra lei e Challenge, e tiene perfettamente fede al suo nome. Chi indossa manette col Nasty non può nemmeno esplorarne il menu… ma il primo che riesce a chiudrle quelle manette, purché perda due minuti a pasticciare coi pulsanti, scopre ben presto di poter disporre della vittima per un tempo potenzialmente illimitato. Basta premere un pulsante per impedire qualsiasi tentativo di fuga, per limitare o proibirle il recupero delle chiavi anche se libera… e altre cosucce che ancora non conosco. Inizialmente inserivo il Nasty solo per brevi periodi, e solo quando ero in compagnia di Samy80… poi, progressivamente, ho diradato le occasioni in cui lo rimuovevo, al punto che ormai Nasty risiede stabilmente sui miei polsi. Solo che, in genere, chi mi cattura non sta ad esplorare i plugin con troppa attenzione, così finora nessuno (a parte Samy) si era accorto di niente.

Ieri mattina, però, sono andata a fare un giretto a Stonehaven. Non avevo quasi fatto in tempo a materializzare tutto che Cannis Carter, una vecchia conoscenza, mi ha fregato le chiavi (che io avevo “dimenticato” di prendere) e mi ha ammanettata. Cannis è una schiava, ma non disdegna di acchiappare la vittima occasionale. L’avevo già incontrata svariati mesi fa quando un aspirante stupratore mi aveva incautamente lasciata legata in un luogo pubblico, in attesa di avere il tempo di spassarsela con me. Trattandosi allora di corde (e non di strumenti dotati di chiavi) Cannis ci aveva messo ben poco a slegarmi – ma mi aveva subito legata di nuovo, per poi lasciarmi in bilico su un trespolo, con un cappio al collo che mi impediva di muovermi se volevo evitare di impiccarmi da sola. In teoria, quella volta, l’idea di Cannis era di lasciarmi lì come regaluccio per Roper, il noto mercante di schiave. Ma la mia amica Alison Balut era venuta a salvarmi prima che Roper mi trovasse lì in attesa, come una ciliegia che aspetta solo di essere colta.

53ec8e284ae186fe6fab07b5f8f6fc42.jpgdb0d0a706fd7b042ccd6c87a526ed44f.jpg Stavolta Cannis ha deciso di offrirmi alla comunità: mi ha tolto i vestiti e mi ha legata, nuda, a un palo a metà del ponte di Stonehaven. Ha trespolato un po’ coi timer delle manette e mi ha detto di aver settato, per errore, un tempo estremamente lungo… forse una settimana. Non so se fosse vero o se bluffasse… sta di fatto che mi ha mollata li’, con le braccia crudelmente incatenate al palo, bloccata, costretta in mouselook (la funzione che ti fa vedere tutto in soggettiva, dagli occhi del tuo avatar, e non da una telecamera virtuale che puoi spostare a tuo piacimento) e con le chiavi delle manette in bella vista, a disposizione del primo che passava.

Per mia fortuna, la prima a passare è stata TJ Yering. Ha fatto un po’ di conversazione, poi ha raccolto le mie chiavi, mi ha staccato dal palo di Cannis e si è messa a sua volta a giochicchiare con le mie manette. Lei, del Nasty, se n’è accorta e mi ha chiesto a cosa servisse – minacciando, se non avessi risposto alla domanda, di tentare di scoprirlo da sola, per tentativi. Che potevo fare? Le ho spiegato tutto e lei ha fatto subito qualche prova – senza utilizzare le funzioni più bastarde, bontà sua. Infine mi ha chiesto se volevo essere liberata. Ho risposto di sì e lei, gentilmente, mi ha aperto le manette e reso le chiavi… lasciando però attiva una funzione del Nasty – quella che mi impedisce di recuperare le chiavi anche se slegata.

b90ebd19d7164f4a2e33fdfe69128b68.jpg Ecco perché, quando nel pomeriggio ho incontrato Isabel Schulze, ho cercato di tenermene a distanza. La prima volta che ci eravamo incontrate, lei mi aveva ammanettata al volo e bloccata per un po’ in una sorta di gogna (con l’ulteriore umiliazione della presenza di Teck Paine, un cagnolino abbastanza affettuoso se non avesse l’abitudine birichina di piazzarsi sotto le gonne di ragazze legate e indifese – per poi sbirciare verso l’alto). Poi, beh… qualche tempo dopo mi era capitato di fare prigioniera una tipa che conoscevo, e di tenerla ben legata per un paio di giorni… solo che poi era venuto fuori che costei era una delle schiave proprio di Isabel, che me l’ha subito giurata, promettendo di chiudermi in una cella sotterranea sotto casa sua e di tenermi lì per un bel po’ di tempo. Magari imponendomi un collare che avrebbe sancito il suo dominio irreversibile su di me.

Isabel, fra l’altro, è anche lei una scripter e, a differenza di Tat1ana, le sue creazioni le vende. Proprio qualche giorno fa sono apparsi sul mercato i suoi plugin No Escape, che impediscono alla vittima di liberarsi da sola… e il suo Lock Key, in vendita da un paio di mesi, ha una funzione analoga a quella del Nasty: quella di impedire a chi indossa le manette di togliere le chiavi. Un suo collare potrebbe rivelarsi impossibile da rimuovere, anche per una Bondage Expert come me.

È stato un attimo. Distratta per un momento da uno scambio di IM con un’amica lontana, ho abbassato la guardia e Isabel si è impadronita delle mie chiavi esposte, e dei miei polsi. Sorridendo maligna mi ha sussurrato: “Click”. Subito dopo ho sentito lo scatto del meccanismo e mi sono trovata in suo potere.b2fe9f8485ff335e12ee965869f4cd90.jpg

Pochi istanti dopo mi trovavo già a Rheinland, al guinzaglio di Isabel che mi spiegava ghignando: “Questa è la mia casa, e adesso sarà anche la tua”. Isabel è proprietaria dell’intera SIM, un’isola dalla quale non posso uscire finché non lo decide lei perché, tramite le manette (credo) mi ha disabilitato il teletrasporto. Sta ancora costruendo, ma da qualche parte ci sono le stanze dedicate alle ragazze a cui ha messo il collare… e alle quale ha intenzione di offrirmi, per il momento, come animaletto domestico con cui poter giocare. Mi ha trascinata giù per corridoi sotterranei che sembravano non finire mai… il posto è enorme e temo che se, non mi molla lei, nessuno sarà più in grado di trovarmi. Alla fine mi ha chiusa in una cella, mi ha messo il bavaglio e si è scollegata da Second Life sfidandomi a fuggire. E salutandomi con una frase che l’inglese stentato non rende affatto meno sinistra.

[2008/03/26 12:36]  Isabel Schulze: next time you see the sun, you wear my collar

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