Crashed iBook Life – il blocco definitivo

Manette? Corde? Bavagli? Restrained Life Viewer? Bazzecole per chi ha la sfortuna di aver optato, a suo tempo, per un iBook G4, un esempio di quando il design va a discapito della qualità. Due righe per spiegare i motivi di un prolungato silenzio.

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Sono stata da sempre una sostenitrice accanita dei prodotti Apple, e mi sono sempre trovata molto meglio usando i Macintosh rispetto ai rari casi in cui sono stata costretta dalle circostanze ad accontentarmi di Windows. Ho il vago ricordo di uno slogan molto azzeccato in cui si diceva che chi utilizza un computer di solito vuole fare un sacco di cose, fra le quali non c’è imparare a usare un computer. Io sono così: niente affatto smanettona, mi piace accendere ed essere pronta a scrivere, giocare, fare qualcuna delle mille attività per cui il computer è da tempo diventato necessario. E Apple mi ha sempre dato tutto questo, con macchine robuste, affidabili, veloci e versatili.

Con gli iBook, però, qualcosa è cambiato, in peggio. Il mio primo iBook G3 ha fatto, nell’arco del periodo di garanzia, ben tre viaggi in assistenza per sostituire la scheda logica, che ogni poco tempo andava a donne di facili costumi facendo sì che lo schermo si spegnesse all’improvviso. Apple ammise che si trattava di un difetto riconosciuto della macchina e continuò a sostituirla anche a garanzia scaduta… ma alla fine sospetto che tutti questi viaggi avanti e indietro, le continue riparazioni, aperture e chiusure si siano fatte sentire. La macchina morì, quasi all’improvviso, dopo nemmeno cinque anni di vita, con sintomi leggermente diversi da quelli coperti dall’estensione della garanzia ma comunque imputabili, mi dissero constatando il decesso, alla famigerata scheda logica.

Nel frattempo, impossibilitata a lavorare, avevo acquistato un iBook G4, che per un po’ mi è stato fedele. Con esso, poco più di sei mesi fa, ho iniziato a esplorare Second Life, rassicurata dal funzionamento regolare nonché dal fatto di aver investito una cifra considerevole nell’estensione della garanzia da uno a tre anni. Questa estensione scadeva lo scorso ottobre, però, e ricordo che al passare della data ho provato un vago strizzotto allo stomaco. Ormai ero in mare aperto, senza più protezioni, in balia non di Belias ma dei gremlin che ogni tanto prendono possesso delle macchine. Ho ignorato la paura come irrazionale, e ho tirato avanti.

Poi, un paio di mesi fa, le prime avvisaglie sporadiche che qualcosa non andava. Il Mac che ogni tanto si spegneva quando osavo sollevarlo (il che, trattandosi di un portatile, mi accadeva spesso). Il Mac che a volte recalcitrava e non si riavviava al primo colpo. Il Mac che si avviava mantenendo lo schermo nero. Il Mac che NON si avviava – ma in compenso faceva partire a manetta la ventola che dovrebbe servire a refrigerarlo se la temperatura fosse salita troppo.

Da due giorni, l’unica cosa del mio iBook che funziona è quella maledetta ventola: lo schermo resta ostinatamente nero, l’hard disk non si avvia, il computer non si accende più. Quel che è peggio, pare che anche questo sia un difetto ben conosciuto e dovuto a scelte di design – anche se Apple in questo caso non ha pensato fosse il caso di sostituire gratuitamente i pezzi difettosi. C’è chi sa dove mettere le mani ed è riuscito a risolvere con mezzi di fortuna, e chi come me ha portato la macchina in assistenza, rassegnata a sentirsi dire che l’unica via è di comprare una nuova scheda logica – il che significa, dato che il prezzo di questa equivale al 90% del costo di un computer nuovo, cambiare computer.

Fino ad allora, niente Second Life e niente blog, naturalmente. Ho sentito tante di quelle volte la ventola che si avvia che il suono adesso mi fa imbestialire almeno quanto lo scatto delle manette Real Restraint mi faceva partire l’adrenalina rimescolandomi piacevolmente lo stomaco. Niente più mail, niente più Skype, niente più Word Processor, niente più newsgroup, niente più web, niente più blog. Niente più Second Life. Peggio che nella peggiore situazione di cattività, senza Inventory, senza IM, senza interazione. Peggio che nel banishment. Peggio che diventare un oggetto, una statua, un pezzo di arredamento.

Mi sono collegata fortunosamente ieri, dal Mac di amici. Con il client standard, sentendomi handicappata, senza aver voglia di giocare. Nei giorni precedenti avevo messo le grinfie su Backbuttoned Bian, che avevo intenzione di tenere prigioniera per un bel po’ in modo da farle vedere i sorci verdi… ma sapendo che non avrei avuto modo di collegarmi se non sporadicamente ho preferito lasciar perdere. L’ho beccata online, l’ho liberata, l’ho affidata alle amorevoli cure di Belias (che, ne sono certa, saprà occuparsi di lei come merita) e mi sono scollegata, invidiando il suo destino di prigioniera di Second Life… Io, che al momento sono prigioniera della Vita Reale e della qualità declinante di un marchio che ho a lungo adorato. Restrained Life? Real Restraints? Niente in confronto al Crashed-iBook Life – il blocco definitivo. Che posso assicurarlo,  non ha proprio nulla di eccitante.

(Prossimamente: Restrained Life – il viewer di chi fa sul serio)

Crashed iBook Life – il blocco definitivoultima modifica: 2008-06-10T19:15:00+02:00da winthorpe
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14 pensieri su “Crashed iBook Life – il blocco definitivo

  1. Bastardona! Aspetta, aspetta che riesca a tornare online e ti concio per le feste di quest’anno, del prossimo e di tutto il decennio! E con il probabile Mac nuovo ti farò, dall’alto del mio Windlight Restrained Life, boccacce che al confronto il Joker di Batman ti sembrerà Buster Keaton.

  2. Purtroppo io le mani non ce le so mettere e l’assistenza, che opera seguendo solo i dettami Apple, ha come previsto decretato che la scheda madre è schiattata. Sto procedendo all’acquisto di macchina sostitutiva, spero di averla entro fine settimana e di poter tornare stabilmente online a partire dalla prossima… anche se potrei riuscire ad affacciarmi velocemente oggi pomeriggio, da un Mac in prestito che uso per lavorare. Se ti becco online provo a venire a verificare il tuo Custodian. Poi, appena recuperato il vecchio computer e i dati che contiene (fra cui le bozze dei prossimi post che stavo preparando per il blog) vedo se trovo qualche amico smanettone che abbia voglia di provare a resuscitarlo seguendo il metodo indicato nel link… alle bruttissime avrò due Mac e potrò crearmi un alt per giocare con qualcuno anche se non ci fossero amici online! ;-)

  3. Win, se ti può consolare, il mio computer compie dua anni il primo agosto ed è stato riparato per:
    1. Scheda madre bruciata
    2. Ventola andata
    3. Sovraccarico elettrico
    4. Intasamento di polvere… -_-
    Adesso si è fissato che il mio office è contraffatto… ma non è vero! ç_ç

  4. Orrore? Intanto ieri, meno di cinque minuti dopo essere tornata a casa dalla FNAC (più leggera di 1500 euri, yikes!) ero di nuovo online. Un amico presente per dare assistenza psicologica è rimasto stupefatto dei tempi inesistenti per l’installazione. Per giunta, a giudicare dal post di Vale, anche i PC sono capaci di dare grosse delusioni. A giorni spero di tornare online in modo stabile (ora ho qualche lavoro arretrato da recuperare), mi mancate tutti terribilmente – persino Pedro (ma solo un pochino, eh).

    Linux, beh, prossima volta che il Mac dovesse deludermi penso che sarà la mia scelta. Preferisco rinunciare all’informatica prima di anche solo toccare una macchina con su Winzozz…

  5. Forza Win che ti aspettiamo on line al più presto. Certo che i Mac sono belli ma 1500 € sono una bella botta!
    Sarà che ho il papy smanettone storico (se gli date corda incomincia la storia dell’informatica a partire dallo Z80) sarà che anche io ho sempre dovuto saperci mettere le mani (un po’ di C++ me lo ricodo anche) ma ho sempre avuto PC su misura e a parte una scheda mamma fusa non ho avuto grossi casini.

    La Bravin

    PS certo che sentire la mancanza di Pedro….

  6. Cara Win, smanetto su Winzozz giusto perche’ ci lavoro e a tutt’oggi mi da da mangiare farne assistenza….. ma a casa (che e’ anche il mio studio) i server sono tutti linux, compreso il mio pc (ho 2 partizioni). Bei tempi quelli con lo Z80 e 16M di RAM
    Per quanto riguarda “la mia mancanza” siete tutte e due moolto spiritose, brave. Lasciate che vi acchiappi e poi rido io………..

  7. A parte il mio mito McGyver, che faceva di tutto con il coltellino svizzero, ognuno di noi ha sicuramente una discreta collezione di attrezzi da bricolage, dai quali prende quello più idoneo ogni volta.

    Lo stesso discorso si può fare per l’informatica.. ho avuto di tutto, da quando lavoro per la “Mamma” ho solo i ben noti portatili neri..

    Per lo più Windows, come si diceva, è come le corna ed i denti, fanno un po’ male all’inizio ma poi aiutano a mangiare….

    Ma ogni lavoro ha il suo strumento, così quando ho dovuto disegnare il server della survey per un noto cliente, mi sono affidato a Linux, per esempio.

    L’unico Apple che ho avuto è stato il II, ma non era così intuitivo.. ;-)

  8. E’ morto Widows, viva Windows :-)
    Scherzi a parte, non sono pro o contro , ad ognuno il suo, ma se oltre a lavorare con il computer giochi pure, e parlo di quei giochi che per farli girare devi avere schede video da 500/1000 euro allora intel/windows è imprescindibile.
    Sogno proibito? Giocare a SL con un Mac. ;-)

    Gianka

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