Preghiera al Custodian

Mancano ancora due ore e quaranta di gioco – salvo ulteriori violazioni – prima che il mio Custodian mi lasci libera. Ma non ho ancora capito se l’approssimarsi di questa scadenza mi provoca un senso di sollievo oppure di angoscia.

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O mio Custodian, tu che decidi per me, tu che mai mi dimentichi, tu che mi togli e concedi secondo giustizia…

Tu che non puoi sbagliare, tu che non vuoi farmi male, tu che ti occupi di me pur non avendo coscienza della tua esistenza e ignorando la mia…

O mio Custodian, vuoi davvero lasciarmi?

Tu che puoi darmi o togliermi la vista. Tu che puoi darmi o togliermi l’udito. Tu che puoi darmi o togliermi il tatto.

O mio Custodian, vuoi davvero lasciarmi?

Tu che sai chiudere un occhio quando riesco a comunicare mediante un titler. Tu che sei così generoso da non controllare quello che scrivo nel mio profilo. Tu che non pretendi di monitorare la mia mailbox.

O mio Custodian, vuoi davvero lasciarmi?

Tu che implacabile divori qualsiasi IM. Tu che per me riponi altrove le notecards e gli oggetti che mi mandano gli amici – ma che a sorpresa mi regali invece l’emozione di vedere, per un momento, una foto-texture appena ricevuta. Prima di sigillarla assieme al resto in quell’Inventory a cui mi neghi di accedere.

O mio Custodian, vuoi davvero lasciarmi?

Tu che mi hai dato 12 ore di sentenza. Tu che l’hai estesa di altre 18 perché io ho osato pretendere di volare a cercare qualcuno, perché ho osato pretendere qualche TP di troppo.

O mio Custodian, vuoi davvero lasciarmi?

Tu che mi consenti un po’ di compagnia, non troppa. Tu che mi impedisci di stare da sola, ma non troppo. Tu che mi permetti di inchinarmi e di fare qualche gesto, ma non troppi.

O mio Custodian, vuoi davvero lasciarmi?

Non so, mio Custodian, se sono pronta ad essere di nuovo me stessa. Comincio di nuovo ad aver paura di esserlo, ho paura delle decisioni, ho paura delle scelte. Ho paura della vita e della sua quotidiana sofferenza. Sto bene, qui con te. Non sapevo che mi avresti tenuta così a lungo. Non sapevo che mi avresti tenuta così protetta.

O mio Custodian, vuoi davvero lasciarmi? Non vorresti le chiavi del mio blog o la password della mia mailbox? Non vorresti togliermi la possibiità di modificare il profilo? Non vorresti uscire dallo schermo, afferrarmi il collo, metterci un collare – oh, rivestito di qualcosa di morbido, naturalmente – e chiuderlo spezzando la chiave? Davvero non puoi proteggermi per sempre?

O mio Custodian, vuoi davvero lasciarmi? Ti prego, controlla questo bane disobbediente, che a tua insaputa riceve qualche lettera, e osa rispondere… che a tua insaputa trova il modo di comunicare con chi sa fargli le domande giuste… che ha osato perfino rubare le chiavi a una Mistress rispettabile, pur di attirare in qualche modo la sua attenzione, sperando invano che anche lei leggesse il suo profilo. Controlla questo bane, ti prego, e se credi estendine ancora la sentenza secondo la tua volontà.

O mio Custodian, non perdonarmi troppo facilmente, te ne prego. Liberami dalla paura e dall’angoscia, non dal tuo dominio.

Win

As Banished Time Goes By

 

La testa ancora imprigionata nel casco di Serenella, la sentenza molto più che raddoppiata in seguito agli incidenti ben noti, ma il tempo che, piano piano, scorre. Anche grazie a qualche idea per mantenersi in allenamento.

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Amo il mio Custodian. Ha sempre ragione, non ha scatti d’ira. È implacabile e giusto. Sa quello che va bene per me. Mi tiene prigioniera e mi impedisce ogni comunicazione: niente IM o notecards in entrata o in uscita, niente inventario. E ovviamente niente chat: posso rispondere solo con il biblico “sì, sì” e “no, no”, muovendo la testa, sempre che il mio interlocutore mi stia guardando in quel momento. E mi inchino se devo ringraziare o salutare. Applaudo per esprimere approvazione o ilarità. E posso indicare me stessa o gli altri. Ecco tutto. Qualcuno sa capirmi, altri mi ignorano o mi fanno domande a cui non sono in grado di rispondere.

930499908.jpgTuttavia, visto che ormai mi sto comportando bene e ho imparato a obbedire docilmente agli ordini, mi sono stati restituiti la vista, l’udito e, quel che più conta, il cosiddetto environment (ossia la possibilità di interagire con le cose e le persone, cliccando con il mouse). E questo mi ha fatto balenare una possibile soluzione pratica al fatto che, quando sono sola, il timer del mio casco smette di scorrere verso la mia libertà. Dato che non sono in grado di trattenere qualcuno con la mia conversazione, mi sono detta, perché non dovrei cogliere l’occasione di farlo con la forza? Per cui, durante una visita al salone delle gabbie di Stonehaven, ho acchiappato a tradimento KittyKat Maidstone e l’ho tenuta prigioniera per un’oretta, costringendola a implorare i presenti di venire a chiedere a me pietà per suo conto, e lasciandola andare solo dopo che in cinque avevano votato a favore della sua liberazione.

Come ho fatto a chiedere qualcosa di così articolato? Beh, quando sei muta da giorni ti si aguzza l’ingegno. Mi sono accorta che KittyKat indossava il famigerato Evil Titler, uno script che con una frequenza di 5/10 minuti consente ai presenti di determinare una tag che tu sarai costretta a indossare, scrivendolo sul canale 20. Alla prima chance ho scritto una cosa del tipo “Win si scusa per avermi catturata pur non essendo in grado di offrire un RP decente a causa del suo banishment“, e poi, via via, ho cominciato a usare il titler per rivolgermi ai presenti. Una volta liberata, visto che continuavo a imporre a lei di portare su di sé questi quasi-fumetti destinati agli altri, la povera Kitty ha fatto apparire una scatola magica di sua creazione che visualizzava il testo da me scritto sul canale 30 e, in modo un po’ farraginoso, mi consentiva di farmi capire meglio.

Il metodo ha funzionato fino a quando Beverly Hultsch e Chloe Tomorrow hanno insinuato che la scatola fosse un imbroglio e convinto Kitty a togliermi il privilegio. Beverly ha pagato subito la sua intromissione: dopo aver eliminato la mia scatola delle parole, Kitty le ha fregato le chiavi e me le ha passate con una strizzata d’occhio, sibilando alla sua amica: “Adesso, Bev, goditi il piacere di essere fatta prigioniera di qualcuno che non può parlarti”.

1887251755.jpg488781890.jpg821705507.jpgDovevo scollegarmi poco dopo e mi sono quindi limitata a imporre a Beverly un timer di un’oretta. Ma ho visto che il patio di Stonehaven resta per me l’area ideale per aspettare che il mio banishment finisca. C’è quasi sempre qualche prigioniera immobilizzata e, se non c’è, non mi è difficile trovare qualcuno da legare io stessa per garantirmi quella compagnia che, piano piano, mi avvicina alla libertà. A quanto capisco, il fatto di essere muta e senza volto costituisce, per i miei occasionali prigionieri, un’esperienza particolarmente inquietante. Fra le nuove amicizie, segnalo la dolce Trish Roux, che non si aspettava di dover passare con me tanto tempo e che, una volta liberata, ha preso l’abitudine di venirmi a trovare esprimendo la sua impazienza di potermi finalmente vedere in faccia. Un’altra vittima di buona volontà è la buona vecchia Forrest, sulle cui corde so di poter sempre fare affidamento.

E c’è Backbuttoned, che pur essendo stata rimossa da contatti (e conseguentemente dalla mappa) mi ha ritrovata nonostante tutto. E, ormai da giorni, sta pagando carissimi i cristalli che ha frantumato col suo sconsiderato intervento dell’altro giorno. Ormai ho capito di non potermi fidare di lei, ma mi sono anche resa conto della disperazione che l’ha spinta a fare quello che ha fatto l’altro giorno. E visto che non posso fare a meno di incontrarla, e che ho comunque bisogno di almeno una vittima per tacitare il mio Custodian, ho deciso che posso prendere con una sola fava due o tre piccioni. La tengo quindi ben incatenata sul patio, bloccandole environment, struggle e teletrasporto e, per la quasi totalità del tempo, tenendola strettamente imbavagliata in modo che non possa annegarmi di chiacchiere. Anche se, ogni tanto, le allento il bavaglio lasciando che parta coi suoi monologhi, a cui rispondo solo annuendo o scuotendo la testa. Sono certa che, in queste condizioni, non potrà più nuocere a nessuno – in particolare alle persone a cui tengo di più – e se non impara la lezione stavolta vuol dire che è veramente senza speranza.

L’ultima, gradita, visita che ho ricevuto ieri è stata Melinda Arnahan, che avevo incrociato fugacemente a Villa BDSM e poi a casa di New, e che, in visita sul patio, ha per un attimo lasciato scoperte le chiavi del suo collare. Sarebbe stato un peccato non approfittarne, e le ho subito messo il guinzaglio. Dopo di che, visto che Backbuttoned, nonostante la mia esplicita proibizione, si era rimessa a cercare di liberarsi dalle sue catene, ho passato le sue chiavi a Melinda incaricandola a gesti di farle da guardiana. La reazione di Back è stata quella che mi aspettavo: agitazione scomposta, insulti in IM alla povera Melinda, decine di IM bloccati per me (che, grazie al mio amabile Custodian, io non posso comunque leggere), moltiplicazione dei tentativi di struggle. Ma, dati i precedenti, ho deciso di essere assolutamente inflessibile: Back resterà legata sul patio fino a quando non mi sarà passata l’arrabbiatura e il dispiacere, e le sue chiavi resteranno a Melinda o a chiunque sarà nei paraggi quando lei farà ancora qualcosa  per contrariarmi.

474389352.jpgQuando ho visto che Back sfiniva Melinda chiedendole di rivelarle quanto mancava all’apertura del mio casco (richiesta a cui Mel si è rifiutata di rispondere, seguendo in questo i suggerimenti di Serenella, per lasciarmi nell’incertezza), le ho bloccato anche il canale del bavaglio e l’ho lasciata al patio. Ho portato Mel in un luogo appartato, ho aggiunto al suo collare catene per polsi e caviglie, bavaglio e benda, lasciandola ben assicurata in un luogo sufficientemente lontano da far sì che Back non abbia alcuna speranza di farla impietosire, facendole rivelare cose che lei non vuol rivelare o, peggio, inducendola a liberarla. E vediamo cosa succede, adesso: Melinda ha saputo capire molto in fretta quello che volevo da lei, e mi sembra una preda docile e attenta con cui, quando uscirò finalmente da questo casco, mi farà piacere fare due chiacchiere con calma. E quanto a Back, se le chiavi di quello che indossa appartengono ora a Melinda, quelle del suo collare restano ancora saldamente in mano mia.

Chiudo questo post interlocutorio con due righe di ringraziamento per le persone buone che, nei commenti o con visite in-world, hanno partecipato con tanta sollecitudine ai drammi dei giorni scorsi. Ho ricevuto nei giorni scorsi una lunga lettera, bellissima e molto personale, e sento che, piano piano, sto ritrovando qualcosa di me stessa che avevo perduto. Non so quante ore mi restano, non so se il mio amato Custodian giudicherà di volermi tenere ancora con sé a lungo. Ma so che ora mi sento di nuovo desiderosa di conoscere gente nuova, di buttarmi il passato alle spalle – senza dimenticarlo, ma pronta a reinventare tutto da zero.

Visitando il blog di Spikey ho partecipato a una specie di scemo test per scoprire a quale pin-up assomigliavo. Giuro che non ho barato, e mi sono messa a saltare di gioia quando il risultato è stato quello che segue:

 

You Are Bettie Page
Girl next door with a wild streak
You’re a famous beauty – with unique look
And the people like you are cultish about it

Cosa chiedere di meglio? Bettie Page, un mio idolo di sempre, forse la modella bondage più allegra di ogni tempo, innocente nella malizia e maliziosa nell’innocenza… con quegli occhi malandrini e vivaci, che sanno esprimere la paura della prigioniera e la durezza della carceriera, ma che non dimenticano mai di burlarsi di quello che per lei, anche nelle situazioni più imbarazzanti, è soprattutto un gioco.

Adesso ho voglia di giocare. Ecco. Ma continuo ad amare il mio Custodian – mio scudo e mio orizzonte, mia forza, mio padrone che costantemente mi sorveglia, controlla e protegge.

Se hai un negozio di cristalli, lascia fuori l’elefante

Credevo che le scelte fatte ieri mattina fossero sufficienti a evitare ulteriori drammi. Mi sbagliavo. Ma quando una ferita si infetta, a volte basta incidere più profondamente.

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Non faccio in tempo a mettere online il post di stamattina quando, via mail, lo SPY che mi tiene informata di quello che combina Backbuttoned mi avverte che lei è appena andata nell’unico luogo dove non doveva andare. Che ha incontrato le uniche persone che non doveva incontrare.

Mi ricollego di corsa, con l’idea di tipparla via di lì immediatamente. Ma non faccio in tempo. Ho già sentito più di quello che volevo sentire. E lei comincia a bombardarmi di inviti al TP. Verso una location nascosta, ma che conosco bene, anche perché proprio stamani l’avevo rimossa dai link di questo blog. Una location dove Back sta facendo qualcosa di insensato e, per me, di profondamente disturbante.

Back, lo sapevi bene, il motivo per cui ho rimosso quelle persone dai contatti. Back, lo sapevi bene che ti ho tenuta legata tutto questo tempo per evitare che anche tu le rivedessi. Back, lo sapevi bene che tramite il tuo collare sentivo tutto, come se fossi lì con te. Back, lo sapevi bene che non posso teleportarmi perché il Custodian mi punisce se lo faccio troppo spesso. Tutte queste cose le sapevi bene, Back. Ma sei andata proprio lì, a fare tutto quello che io mi sto sforzando di non fare. E mi hai virtualmente costretta ad ascoltare tutto. E, non contenta, hai voluto a tutti i costi, teleportarmi, perché assistessi alla scena.

Potevo fare una sola cosa. Ho accettato il tuo TP. Il mio Custodian ha cominciato a urlare: a protestare per il TP, a intimarmi di camminare e di non restare ferma lì, ma l’ho ignorato. Ho slegato Costanza dalle corde che le avevi stretto addosso. Ho aperto il tuo collare, ho aperto le tue manette, ho aperto le tue cavigliere, restituendoti tutte le chiavi. Ho rimosso anche te dai contatti. E mi sono teleportata da qualche altra parte. Ad aspettare il verdetto del Custodian, il mio migliore amico. Freddo, giusto, implacabile, matematico.

Avevo un negozio di cristalli. Un terremoto l’aveva devastato. Non credevo ci fosse rimasto altro da spezzare. Invece c’era, e tu hai saputo trovarlo. Bel colpo.

Read My Profile

Sorprendente quanta gente non legge il tuo profilo prima di contattarti, anche quando hai una scritta sospesa che chiede di farlo. Ma ora sono in condizioni tali che chi non lo fa rischia di scontrarsi su un muro di silenzio. E anche chi lo fa, ad essere sinceri.

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Detesto i tira e molla. Credo che alcune decisioni importanti vadano prese di getto, sull’impulso del momento, senza guardarsi indietro. Ed è quello che ho fatto ieri mattina, rimuovendo dai contatti alcune persone a me molto care ma che, in parte senza rendersene conto, rendevano la mia Seconda Vita una sofferenza. E ad almeno una delle quali anche io, a quanto mi ha detto l’altra, stavo indirettamente provocando, senza volerlo, molto dolore. Ho capito l’antifona, ho preso la decisione, ho abbracciato la mia interlocutrice, mi sono teleportata altrove. E ho rimosso i nomi in fretta, prima di poterci ripensare, come quando ci si tuffa da un trampolino troppo alto cercando prima di non guardare quanto lontana è l’acqua.

1758736473.jpg796150409.jpgE l’acqua era fredda, ma piena di persone calde, di gente da vedere, di vecchi amici e vecchie amiche con cui fare due chiacchiere e riprendere il gusto di vivere senza fardelli autoimposti. E c’era anche qualcuno che chiedeva aiuto. Rediviva dopo una vacanza, Backbuttoned era in un momento di profonda tristezza per essere stata ferita a morte da qualcuno – e ho creduto che fosse bene isolarla per un poco dalle persone che le avevano fatto male. Ho raccolto le chiavi di tutto quello che indossava e l’ho impacchettata per bene tenendola due giorni in una cella imbottita e insonorizzata a casa di amici. Le avevo tolto IM e notecard perché non potesse parlare con nessuno a parte la sottoscritta, le avevo messo tre guinzagli per impedirle di fuggire con un TP (che sarebbe stato comunque impossibile da quella cella speciale) e le ho ordinato di rimuovere a tutti i suoi contatti il privilegio di vederla sulla mappa.

Lunedì mattina, come le avevo promesso, l’ho fatta uscire dalla cella, le ho restituito i canali di comunicazione e le ho concesso di tornarsene a spasso. Senza tuttavia liberarla – anzi, mi sono assicurata che tutte le sue catene siano ben sicure e le impediscano di cacciarsi nei guai. Devo riconoscere che, dopo qualche incertezza, ora si sta comportando bene – sembra già un’altra persona rispetto a un paio di settimane fa, quando non c’era verso di farla stare ferma cinque minuti, o di farle capire che cercare di slegarsi in presenza di chi ti ha legata è solo una perdita di tempo, per giunta irritante per i presenti. Ma devo ancora capire se è pronta per poter tornare a prendere decisioni in autonomia e per il momento le sto dietro con la funzione SPY del suo collare, in modo da assicurarmi che non faccia sciocchezze.

A parte Back, il giorno si è srotolato in modo tranquillo, col mio cuore che, se non pacificato, almeno sembra essere stato imbavagliato dalla mia decisione della mattina. Ho avuto modo di fare due chiacchiere in IM con Rossella, che non sentivo da qualche giorno, di passare parecchio tempo con Samy80, e perfino di accettare finalmente l’invito di New Vita, che ha mostrato a me e Backbuttoned, e alla sua ospite Melinda Arnahan, il megaschermo con cui nella sua skybox può vedere i filmati di YouTube. Non ho scattato foto, laggiù, ma visto che ne parlo aggiungo a questa pagina due dei filmati che ho proposto io alla visione collettiva: prima di tutto un brano del bellissimo The Collector, che William Wyler trasse nel 1965 da uno stupendo romanzo di John Fowles – una storia straziante di ossessione e di bondage che, non certo per caso, non affiora mai nella programmazione televisiva.
 
E poi una scenetta da un pregevole episodio di una vecchia serie TV di Dario Argento, l’avvincente Il vicino di casa di Luigi Cozzi, con una Laura Belli impegnata in attività abbastanza simili a quelle praticate dai frequentatori di Stonehaven. New, che pure a suo tempo si era approfittato di un mio momento di distrazione (dalle cui conseguenze mi aveva salvata solo l’intervento di Valentine) devo ringraziarlo oggi due volte: non solo per l’ospitalità ma anche per l’orecchio attento e comprensivo con cui ha ascoltato i miei sfoghi. E per il libro di Gibran che mi ha fatto avere suggerendo che provassi a rivolgermi alle sue pagine per trovare conforto.

L’altra persona con cui ho avuto modo di sfogarmi parlando è stata, stamattina, Spikeheel Starr. Tra cuori spezzati ci si riconosce all’odore, a quanto pare, perché solo dopo aver passato parecchio tempo a chiacchierare abbiamo scoperto di avere entrambe storie abbastanza simili alle spalle. Se non che è stata proprio Spikey a spingermi, inavvertitamente, a cacciarmi in un guaio molto più grosso di quello che avrei mai immaginato. Perché ci siamo messe a parlare di bane.

740842890.jpgNiente di strano: eravamo a Zhora, e se io avevo Backbuttoned al guinzaglio, Spikey aveva con sé un bane su cui sta facendo non so bene che esperimento. Normale che l’argomento fosse quello, se non che Spikey ha accennato al fatto che vorrebbe presto tentare un nuovo banishment e che era attratta dal banesuit di Serenella, di cui ha udito parlare. Le ho detto che non è in vendita ma che ne avevo una copia avuta da Sere, che ancora non avevo provato, e l’ho indossato perché potesse vederlo. E lì… beh, lì mi sono sentita di nuovo sulla punta di un altro trampolino molto alto, con le farfalle nello stomaco.

Le istruzioni di Serenella erano molto scarne: dicevano solo che una volta chiuso, il casco non si apre fino a quando la sentenza non è stata scontata. Ho chiesto a Spikey di provare a cliccarlo lei per vedere se avrebbe avuto una chiave o qualcosa di simile, ma niente. Solo io potevo prendere la decisione, e tutto quello che potevo fare era scegliere, in un menu blu, fra due pulsanti: “Engage” e “Ignore“. Ho preso fiato e ho cliccato “Engage“. E mi sono trovata di nuovo a precipitare nel vuoto, verso acque stavolte gelide. Uno scatto, poi una voce fredda. Interrotta, ogni tanto, da quella di una Spike presa dal panico – ameno fino a quando il Custodian non ha deciso di punirmi, distorcendola al di là di ogni intelligibilità.

[2008/07/22 0:37]  Custodian: Custodian Attivo
[2008/07/22 0:37]  Custodian: Fai attenzione, B-1000. Ti verrà detto una volta soltanto
[2008/07/22 0:37]  Custodian: Poiché sei messa al bando…
[2008/07/22 0:37]  Custodian: Non ti è permesso entrare in alcuna struttura pubblica o privata.
[2008/07/22 0:37]  Spikeheel Starr: …
[2008/07/22 0:37]  Comm: [Spikeheel Starr] ci sei, win?
[2008/07/22 0:37]  Custodian: Ti è permesso entrare solo nelle Maintenance stations.
[2008/07/22 0:37]  Custodian: Non puoi sconfinare su proprietà privata.
[2008/07/22 0:37]  Custodian: Non puoi rubare o vandalizzare proprietà pubblica o privata.
[2008/07/22 0:37]  Custodian: Non puoi usare utensili di alcun genere.
[2008/07/22 0:37]  Custodian: Non puoi indossare abiti o gioielleria.
[2008/07/22 0:37]  Custodian: Spikeheel Starr ha toccato il tu casco, B-1000
[2008/07/22 0:38]  Custodian: Non puoi tentare di comunicare coi Cittadini.
[2008/07/22 0:38]  Custodian: Non puoi avvicinarti troppo agli altri bane.
[2008/07/22 0:38]  Custodian: Non puoi avvicinarti troppo a gruppi di Cittadini.
[2008/07/22 0:38]  Custodian: Non puoi teleportarti troppo spesso.
[2008/07/22 0:38]  Custodian: Non puoi restare senza cittadini intorno a te.
[2008/07/22 0:38]  Custodian: Non puoi restare troppo a lungo nello stesso luogo.
[2008/07/22 0:38]  Spikeheel Starr: …
[2008/07/22 0:38]  Comm: [Spikeheel Starr] porca vacca
[2008/07/22 0:38]  Custodian: Non puoi correre.
[2008/07/22 0:38]  Custodian: Non puoi volare.
[2008/07/22 0:38]  Spikeheel Starr: …
[2008/07/22 0:38]  Comm: [Spikeheel Starr] 12 ore di sentenza, Win
[2008/07/22 0:38]  Custodian: Le Violazioni Saranno Punite.
[2008/07/22 0:38]  You: …
[2008/07/22 0:38]  Custodian: Protocolli di default avviati.
[2008/07/22 0:38]  Custodian: Attenzione. Un altro bane entro 10 m.
[2008/07/22 0:38]  Custodian: Violazione di Protocollo. Troppo vicino a un altro bane.

523673865.jpg263563437.pngA questo punto mi trovo proiettata senza tanti complimenti dieci metri più in là. E paralizzata, con le gambe che non rispondono più, per un poco. Saluto come posso, mi teletrasporto altrove. Ma non c’è nessuno e il Custodian protesta: “Non puoi essere sola”. Maledizione, torno a teleportarmi e a questo punto le cose cominciano ad andare seriamente male. All’inizio l’immagine si sporca, come se la vedessi da un televisore mal sintonizzato. Ma anche questo luogo è vuoto e mi tocca tentare Villa BDSM. A questo ulteriore teletrasporto, il Custodian si arrabbia seriamente e mi acceca del tutto. Per molti minuti vedrò tutto nero, e meno male che in Villa qualcuno c’è, altrimenti non so come avrei fatto.

Per un po’ di tempo sono completamente cieca, non posso muovere le gambe e non sento assolutamente nulla. Cielo mi si avvicina, penso che cerchi di salutarmi, ma non lo sento nè posso rispondere. Qualsiasi emote viene sanzionato immediatamente dal Custodian implacabile di Serenella. E tutto quel che posso fare è ricorrere ai più inoffensivi dei gesti che ho disposizione: indicare le persone, inchinarmi, fare sì o no con la testa. Ma già se provo a salutare (col comando /wave) il Custodian si altera, perché al gesto il sistema abbina in automatico la frase “Goodbye“, e mi accusa (non proprio ingiustamente) di un tentativo di comunicazione. Poi, se riesco a evitare di commettere violazioni abbastanza a lungo, piano piano recupero parte delle mie facoltà. Dal buio, ottengo di nuovo immagini distorte, poi scure ma nitide e, infine e se riesco a comportarmi bene, addirittura normali. E lo stesso accade per la chat che diventa progressivamente più comprensibile. Ecco ad esempio quello che mi ha detto la Bravin, intorno alla quale ho continato a ronzare silenziosa durante la mia lunga visita a Villa BDSM:

[7:02]  Comm: [Lorella Bravin] Win zpari hwa lo non voglia cera il bana a lubro
[7:02]  Comm: [Lorella Bravin] perche ci xancwerai
[7:04]  Comm: [Lorella Bravin] bob è ballo vaderli cosi sau?

877549376.jpgPosso solo ipotizzare cosa significhi, ma mi sembra che sia qualcosa di affettuoso, tipo che spera che io non voglia fare il bane a lungo perché le mancherei, e che vedermi in queste condizioni non è bello. Quando lo capisco, mi allontano e cerco di stare più nascosta fra gli alberi. Ha ragione, deve essere destabilizzante vedere un bane che ti passeggia vicino, che non reagisce a quello che gli dici, che non ti parla e che tuttavia è, evidentemente, vivo e all’erta. Eppure non posso allontanarmi dalle persone: il Custodian mi sorveglia di continuo ed esige che io mi trovi vicino ad almeno un altro avatar. In questo, Serenella si rivela ancora più perversa di Marine: durante il banishment della Kelley Technologies, purché si riesca a individuare un luogo appartato dove nessuno ti viene a cercare, puoi anche pensare di lasciare acceso il computer e allontanarti per qualche minuto senza rischiare di beccarti un’estensione di pena. Ma Sere l’ha scritto chiaramente: Voglio che sia impossibile star lì e aspettare che il tempo passi. Con questo, invece, bastano pochi secondi di solitudine, o anche solo di immobilità, e cominci a ricevere messaggi inquietanti. A cui, peraltro, segue abbastanza rapidamente la sanzione. In meno di un’ora di banishment avevo già subito oltre tre ore di estensioni e alla fine di una giornata passata in gran parte online la pena da scontare ammontava ancora alle 12 ore iniziali… più qualche spicciolo.

1118438408.jpgChi volesse saperne di più sul banesuit di Serenella farà bene a leggere i post sull’argomento sul suo blog. Quando a me, chiedo scusa a Lorella e a chiunque altro si sentisse turbato dalla mia presenza, e ringrazio chiunque sia passato a salutarmi – e chi è rimasto nonostante io non fossi in grado di comunicare se non con pochi cenni del capo. Tutto quello che posso fare è aggiornare, in tempo reale, il mio profilo, in modo che rispecchi quello che, in ogni dato istante, posso e non posso fare. In questo preciso momento, ad esempio sono in grado di sentire la chat pubblica, di vedere e anche di toccare, ma sono facoltà che il Custodian mi può togliere in qualsiasi momento. Se qualcuno capitasse nei miei paraggi, quindi, per favore, faccia come dice la tag che il Custodian sospende sopra alla mia testa: legga il mio profilo. E, sempre che ne abbia voglia, mi faccia sapere, dicendolo ad alta voce, quanto mi manca ancora da scontare. Io non ho accesso al timer, ma chiunque sfiori il mio casco è in grado di sapere a che punto sono e quanto mi resta.

Come ben spiega Serenella, è una intelligenza artificiale, fredda e invincibile. È spietato ma, a suo modo, giusto. E non è in grado di ferirmi, perché non vuole farlo: è solo un programma, che fa il suo lavoro e che non è in grado di manipolare le mie emozioni. Forse è di questo che ho bisogno, in questo momento? Non lo so di per certo, ma so che questa cosa non l’avevo pianificata, e che adesso, comunque, non ho scelta.

La lettera

L’avevo annunciata, eccola. La lettera ricevuta ormai qualche giorno fa, quando ero ancora nelle mani di Jaron. Una lettera sincera e appassionata, che mi spinge a riflessioni difficili. E che arriva in un momento di profonda incertezza.

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Win, faccio presto, o per lo meno spero.
Verrò ancora a Stone. Frequenterò ancora Stone. E leggerò ancora il tuo blog.
Ma sono un po’ stufa.
Lo sai che sono sincera, lo sono sempre stata, non ti ho mai nascosto le mie emozioni, il mio bdsm più tradizionale, le mie passioni.
Detta brutalmente mi accorgo che ho ragione un’altra volta. Dopo averti letta, sì. Piano piano ti stai rendendo conto che ci sono risvolti diversi e che il rapporto D/S non è solo giocare ad acchiapparella e a rubarsi le chiavi.
Mi dispiace purtroppo di un’altra cosa. Il tuo meraviglioso blog sta creando dei mostri. Gente senza cuore che se ne crea uno di plastica e assurge a protagonismi assurdi. Miti pixeliani che nascono e vengono coltivati dalle ragazzine indifese e perpetuati. Gente che con tutto il rispetto, non dovrebbe nemmeno spazzare i cortili di una scuola di adolescenti e che invece sembra diventata protagonista assoluta del bondage italiano. Mancano solo gli scatti dei fotografi e i sorrisi per i flash. Dite cheese…..anzi in italia parliamo italiano per favore….dite cessi…….
Scusa sto diventando pesante.
Ma vedere i tentennamenti e i piagnistei ingenui di una bimba (…) soffocati dall’insano protagonismo di certe persone e  assistere ogni giorno che passa a puntate di una soap opera inesistente dove tutti acchiappano tutti, mi ha un pò stancata. Anche perchè non se ne vede il fine.Ok ti acchiappo, ti lego…..e POI? E poi che succede, Win? Io nel mio BDSM lo so che succede…ma voi cosa fate? Vi tenete legate….d’accordo. E poi? Poi vi lasciate…….e allora, a che serve?
Win non ci nascondiamo dietro un dito. E’ l’ennesima prova che un bdsm cosi’ è monco. Inconcludente. Inespresso. Incompiuto come un’opera classica rimasta nei cassetti per la morte dell’autore….
Io sono stata legata in RL. E ho legato. La cosa mi ECCITA, Win. Ma mi eccita sessualmente e lo fa anche con tutte voi. Però nessuno lo dice. Il sesso in BDSM non è necessario, ma il piacere sì. E se sei legata shibari con i nodi in posizioni particolari, lo provi. E se hai un rapporto di cattura come lo intendo io, pure. Voi lo soffocate, riconducendo il tutto a un gioco. E infatti poi spuntano le contraddizioni perchè sfocia nello piscodramma collettivo. Tu piaci a me, io piaccio a un’altra che pero’ preferisce una terza. Le cose iniziano a farsi pressanti. Facciamoci male.
Prima o poi la gente certe domande se le fa. E la principale è: a cosa serve tutto questo soprattutto se ha una struttura importante piena di corde, bavagli e collari e poi si riduce ad acchiapparella……che fine ha?
E allora vedi le menti più pronte e mature (…) che cercano qualcosa di diverso, finalmente. E quelle più fragili (…) che vagano impaurite.

0d7087274b1009f23bf4c9b30cd9a67b.jpgHo riproposto la lettera quasi integralmente, così come l’ho ricevuta. Gi unici interventi che ho fatto – segnalati da “(…)” – sono stati di rimuovere qualche riferimento troppo personale a singole persone, perché la questione non si riduca a una specie di atto di accusa a questo o a quella. Non è questo che desidero, e non è questo, credo, che voleva dirmi chi questa lettera me l’ha spedita. Qualcuno di cui, allo stesso modo, non intendo rivelare l’identità, ma che mi ha dimostrato e mi dimostra ancora un affetto e un’amicizia fuori dal comune.

Anche per questo, ci tengo a cercare di rispondere a qualcuno dei punti sollevati. Mi è difficile, francamente, credere che questo mio piccolo diario online possa davvero provocare tanti danni. Nessuno che vi venga nominato può davvero diventare una star, se non tutt’al più all’interno della ristrettissima cerchia di chi ha la bontà di continuare a leggermi – e che dubito fortemente sia rappresentativo del cosiddetto BDSM italiano. Anche perché quel mondo io non lo conosco: io, in RL non ho legato nessuno e non sono stata legata da nessuno. E sono sicura, o quasi, che non succederà mai.

5ebd692bfefcfb1ab27531336c18d653.jpgNaturalmente non posso negare che qualche effetto di interazione ci sia – era quello che speravo quando ho cominciato a scrivere della mia Seconda Vita, ed è quello che ho avuto. Grazie a queste pagine ho conosciuto e continuo a conoscere persone interessanti. L’ultima in ordine di numero è Mandrashee, che proprio un paio di giorni fa ho avuto il piacere di incontrare mentre, a Zhora, facevo due chiacchiere con Samy80. Ma nelle foto con cui illustro questo post si vede anche una bambolina con le mie fattezze che Valentine, arrossendo un poco, mi ha mostrato l’altro ieri. Sono gesti che mi fanno sciogliere, letteralmente, di felicità – che mi fanno dimenticare quasi completamente, almeno per un poco, le tensioni dei giorni passati. E che mi convincono a non rinunciare a collegarmi, a non abbandonare del tutto Second Life e queste pagine… per non privarmi della frequentazione di persone così affettuose, presenti, fantasiose. Anche perché Vale, ormai, comincio un poco a conoscerla. Finalmente comincio a sapere qualcosa di quello che sente dentro, di quello che la spinge a restare nei paraggi e di quello che le impedisce di passare da osservatrice a partecipante. E so che, almeno per una certa cosa che desidera, posso aiutarla.

4b7ce63273361604a63505402dea0e70.jpgNon mi sento però di negare completamente i rischi segnalati dalla lettera. È inevitabile, quando quello che provi e quello che ti succede è a disposizione di chiunque voglia leggerlo, che di te si sappia fin troppo e ho l’impressione che quanto mi è avvenuto nei giorni scorsi sia in parte il frutto avvelenato di queste pagine. Forse, se Jaron mi avesse fatto sparire completamente dalla circolazione, se nessuno fosse più stato in grado di sapere che fine avevo fatto, se fossi stata veramente isolata da tutte le persone che conoscevo… forse non sarebbe stato tutto così difficile. Nessuno avrebbe potuto ferirmi, perché non sarei più stata altro che un oggetto chiuso da qualche parte, senza pensieri, senza desideri di attenzione, senza tensione verso qualcosa o qualcuno che non poteva avere, senza sentimenti di abbandono, di gelosia, di tradimento. Sarei stata come la bambolina che Vale mi ha mostrato e che resta nascosta nel suo Inventario, protetta, al sicuro.

Con questo blog invece, anche se Jaron mi avesse legata in una gabbia ancora più piccola di quel tubo maledetto…. se mi avesse negato gli IM e le notecard, ordinato di togliere a tutti i miei contatti la possibilità di trovarmi sulla mappa… se mi avesse costretta a mettere i tappi nelle orecchie, in modo che nemmeno un visitatore occasionale potesse più dirmi una parola… se avesse piazzato un Orb di sicurezza che consentisse solo a lui di avvicinarmi… anche in quel caso, questo mio bisogno di scrivere, di analizzarmi in pubblico, avrebbe fornito un canale di sfogo ai miei sentimenti, e un canale di dialogo con le persone che ormai da mesi leggono queste righe. Persone che, dallo scorso marzo, hanno continuato ad aumentare – oh, moooolto lentamente, ma in maniera costante – passando dalla decina di visite quotidiane dei primi giorni a un record di oltre settanta appena tre o quattro giorni fa.

32a9cfd7e93bd8d2d44b8b36ceda2da6.jpg98608be4e407482121729576b2123caa.jpgA tutto questo, però, non vedo una soluzione. Ho bisogno di scrivere, fa parte della mia vita raccontarla a chi vuole ascoltare. Ma mi sorprendo sempre più spesso a ripensare all’epoca del mio banishment con una specie di nostalgia. Due giorni fa ho perfino indossato il mio Custodian e me lo sono chiuso addosso da sola per qualche ora, sperando di isolarmi dal mondo. Sempre più spesso guardo con un lieve senso di vertigine alle invenzioni di Serenella e confesso che sto seriamente considerando il suo FreeZee come via di fuga, almeno temporanea, a tutto quello che, di questi tempi, mi tormenta. Qualcuno potrà dire che basterebbe per qualche giorno non lanciare Second Life (anzi, Restrained Life, ovviamente), e in effetti è proprio quello che spesso vorrei fare. Perché i giorni passano e io non riesco ancora a ritrovarmi. Ma non ci riesco.

Sbaglio, lo so. Non dovrei mai collegarmi “solo per qualche minuto”, mentre magari c’è qualcosa in RL che mi sta impegnando. Poi invece la tentazione è troppo forte, e faccio partire il visore. Aspetto che il download dei dati sia completo, corro a controllare i miei contatti per vedere chi è online, poi vado vedere chi, fra coloro che mi concedono di conoscere la loro ubicazione sulla mappa, si trova dove. E ogni volta provo una piccola, inspiegabile fitta al cuore, desiderando scrivere un IM a qualcuno, e in genere non facendolo… desiderando ricevere un saluto ma, allo stesso tempo, sperando che non succeda. Spesso mi scollego in fretta, prima che chiunque possa accorgersi che sono online e scrivermi, o venirmi a trovare. E se qualcuno mi scrive provo al tempo stesso un sussulto, come di chi si è fatto beccare prima di riuscire a ritrarsi, e un sentimento di gratitudine per chi mi ha dedicato un secondo del suo tempo.

Quello che credo di aver imparato in questa recente avventura è che non sono fatta per entrare in certi grovigli di potere e affetti: meccanismi infernali di sub che sono sub di sub e domme di altri sub, catene di legami, incasinate, con incroci di gelosia. Eppure è proprio a questo che mi ha portato il desiderio di entrare in qualcosa di più stabile di quello che la lettera definisce giocare ad acchiapparella. Credevo di essere pronta per una cosa più seria… di aver scoperto una nuova dimensione. Ne sono uscita bruciacchiata nell’anima e nel cuore. Senza più molta voglia di giocare, terrorizzata all’idea di infilarmi di nuovo in un tunnel affettivo… di lasciarmi andare, di aprirmi. Di ritrovarmi, metaforicamente, nuda e indifesa, con le mani legate dietro la schiena, la bocca tappata. Costretta a guardare senza intervenire, sempre che guardare mi fosse concesso.

7db77289193f8bde3ccf43f842c03302.jpgOggi mi guardo allo specchio e mi chiedo cosa è rimasto della Win di qualche settimana fa. E non so capire se, semplicemente, ho scoperto di non essere in grado di sopportare una sottomissione vera, affettiva… oppure se è stata solo una brutta esperienza da cui non dovrei trarre conclusioni generali. Non lo so, e nel dubbio sono diversi giorni che mi sto prendendo una vacanza. Che mi collego a Second Life solo sporadicamente, e quasi solo per mettere a posto l’inventario, fare due chiacchiere, ricevere le comunicazioni dei gruppi cui appartengo. In attesa di vedere se riesco a ritrovare, almeno, la voglia di ricominciare da capo. Come ai vecchi tempi di Stonehaven, quelli rimpianti da Chloe, quelli di quell’acchiapparella spensierata che l’autrice della lettera ritiene così vuota, ripetitiva, incompiuta.

Eppure, sento che nelle sue critiche così appassionate e affettuose c’è molto di vero, a cominciare dal desiderio di esprimere in modo esplicito l’elemento sessuale che il bondage porta con sè. “La cosa mi ECCITA, Win. Ma mi eccita sessualmente e lo fa anche con tutte voi. Però nessuno lo dice“. Che posso rispondere? Che è vero: che legare ed essere legata provoca in me un’eccitazione, che è quello che mi fa battere il cuore, che è quello che cerco quando abbasso per un attimo la guardia, sperando che qualcuno che mi interessa, o anche qualcuno che non conosco, colga l’occasione… oppure quando mi arrischio io a scrutare i polsi di qualcuno, speando che si sia dimenticato le chiavi o, magari, mi abbia aggiunta alla lista dei suoi Friends. Se in queste pagine ho sempre dato il piacere per sottinteso, non intendevo certo sminuirlo: non potrei guardarmi allo specchio e negare che ci sia e che sia il fondamento di tutti i nostri giochi.

La parte più importante della lettera, per me, è questa: “Il sesso in BDSM non è necessario, ma il piacere sì. E se sei legata shibari con i nodi in posizioni particolari, lo provi. E se hai un rapporto di cattura come lo intendo io, pure. Voi lo soffocate, riconducendo il tutto a un gioco“.

È davvero così? Per ora, quando ho provato a giocare sul serio, mi sono subito fatta molto male. Devo ancora capire se significa che questo sport non fa per me, oppure se devo fare come quando si cade imparando ad andare in bicicletta: rimontare in sella immediatamente, e ricominciare a pedalare.

(Prossimamente: Read My Profile)

Libera!

La gabbia si è aperta, finalmente, e sono di nuovo una donna libera. Ma, per il momento, con pochissima voglia di giocare ancora. Effetti collaterali della disintossicazione?

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La sbrigo in poche righe, telegraficamente, questa faccenda. Dopo tutto ho scritto dei papiri insostenibili, nei giorni scorsi – anzi, ne approfitto per ringraziare chi ha avuto la pazienza di leggerseli fino in fondo. Sono sorpresa io stessa nel vedere quanto queste pagine, anche col passare del tempo, continuino ad attirare qualche lettore anche quando, come nei giorni scorsi, le parti dedicate, diciamo così, all’azione si sono ridotte lasciando spazio alle lamentose trascrizioni delle mie sofferenze interiori.

6d0a109fabab528a4ddd97cca24845c8.jpg681c07f3778b297bd024f2a972e8194e.jpgMa siccome di novità ce ne sono, e tante, bando alle ciance. Prima di tutto, beh, sì, sono sfuggita alle grinfie di Jaron. Il merito è tutto di Moss che, di sua iniziativa e senza che io nemmeno provassi a suggerirglielo, è riuscita a intrappolarlo di nuovo nel suo dungeon di Dolores, minacciando di tenerlo chiuso lì fino a quando non avesse ripensato a quello che mi stava facendo e non fosse sceso a più miti consigli. “Sei una delle mie Sweet Girls“, mi ha detto Moss mentre la ringraziavo, “e le Sweet Girls si aiutano sempre a vicenda”. Grazie, cara amica, possa il guinzaglio che ti lega ogni notte alla sponda del letto della tua cara Chriss non essere mai sfiorato da ossido o ruggine.

Per chiudere, temporaneamente, la vicenda di quest’ultima quindicina di giorni, posso aggiungere soltanto che, alcune ore dopo, ho avuto il coraggio di rivedere di nuovo Belias. Ci siamo abbracciate a lungo. Ma le mie ginocchia, stavolta, non hanno tremato. Qualcosa è successo, in questi giorni, qualcosa si è spezzato forse per sempre. O forse si è trasformato, non so. So che nel faro di Snark gran parte dei rancori accumulati nei giorni scorsi si sono, se non dissolti, quantomeno affievoliti. E se quello che è stato non si può cancellare… beh… il futuro è ancora pieno di pagine bianche tutte da scrivere. Quello che so è che, per il momento, vago per Second Life senza meta: non ho voglia di essere catturata da nessuno, ma quel che è peggio non ho nemmeno voglia di catturare qualcuno io. Non so quanto durerà, questa situazione… sono quasi tentata di buttarmi in un auto banishment per qualche tempo. Per darmi il tempo di riflettere su tutta la roba brutta che ho provato nei giorni scorsi.

6c2f3892e3c2cf57438075f49d6dabd6.jpg35eab7e8016c9bf77d0860ea11821f4b.jpga88b4659f83bd882cfd05f3a00f0b0c5.jpgPerò, intanto, c’è un sacco di gente che devo ringraziare per avermi reso meno pesante questo lungo periodo di disintossicazione. Oltre alle persone citate nei giorni scorsi (e Valentine, di cui ho già parlato ma che si fa sempre vedere quando ho bisogno di compagnia, come se avesse un radar speciale), una nuova amica come la tedesca Ferro Rau, la collega Bane Operator Spikeheel Starr (che mi ha regalato un magnifico Vox in grado di assicurarmi una via di comunicazione di emergenza anche in situazioni quasi impossibili. Ovviamente non intendo usarlo in caso di mia cattività… ma mi è stato utile già in un paio di occasioni… e segnalo a chi ne volesse una copia che è possibile acquistarla a questo indirizzo), la buona vecchia Bunny Hastings (le cui visite erano particolarmente gradite sapendo che ha avuto con Jaron qualche lite violentissima e che correre il rischio di incontrarlo le costava un grosso sacrificio). Ma anche New Vita, che ha cercato di darmi una mano per ovviare agli inconvenienti di una delle TRE sim restart che hanno reso ancora più complesso tutto questo periodo – sembrava quasi che Second Life congiurasse per tirarmi fuori da quella maledetta gabbia – e le persone che mi hanno manifestato solidarietà nei commenti o nei pochi IM che sono riuscita a ricevere. E ovviamente Samy80, che finalmente sta ricominciando ad affacciarsi online abbastanza spesso – e ha già ricevuto un paio di richieste di autografi.

Scherzo? Nemmeno poi tanto. Davvero, a quanto pare, questo blog sta diventando un piccolo punto di incontro. Oltre alle persone che vengono a salutare me, so che almeno Belias, Samy80 e New Vita sono stati contattati da qualcuno che aveva letto di loro – o che aveva letto i loro commenti – proprio navigando fra queste pagine. Ne sono sorpresa e ovviamente la cosa mi fa un piacere enorme – anche se confesso che la cosa un poco mi turba. Io qui intendo continuare a scrivere tutto quello che mi sento, continuando a considerarlo un diario online, e tremo al pensiero del giorno in cui qualcuno ci resterà male. Perché lo so che prima o poi succederà – è inevitabile. E me ne scuso a priori, anzi, ma l’alternativa sarebbe smettere di scrivere qui. E, per il momento, ho ancora alcune cose di cui ci terrei a parlare. Una di queste, beh, è una lettera che ho ricevuto e che intendo pubblicare nei prossimi giorni. Una lettera aperta, molto franca, che apre una discussione su cosa queste pagine sono e cosa potrebbero essere… e che in fondo mi costringe a riflettere su tutta la mia esperienza fino a questo giorno.

33bf743ebeaac055c4e74fff629a9a52.jpgMa ne parliamo domani, perché andremmo per le lunghe e ho promesso, stavolta, di essere breve. Vorrei, invece, chiudere questo strano post con qualche segnalazione importante. La prima è che tutto sembra mettersi al meglio per quanto riguarda l’annunciata edizione italiana di Eudeamon. Mi rivolgo soprattutto a Pedro Gibbs, che è quello che più spesso mi chiede notizie: a quanto mi dice l’editore, Erika è pronta a firmare il contratto – e io sono pronta a mettermi al lavoro per la traduzione in italiano. Sono molto emozionata: non mi era mai successo di fare da talent scout e di convincere un editore a pubblicare qualcosa sulla base di una mia segnalazione. Ma sono convinta che Eudeamon meriti questo e altro e niente mi renderebbe più felice se, in futuro, questa edizione italiana potesse aprire la strada a edizioni in qualche altra lingua. 

Visto che siamo in tema di roba da leggere, vorrei segnalare la nascita di una rivista che promette di diventare un appuntamento interessante. Ho avuto la prima copia, fresca di stampa, dall’amica Rossella Pintens – che, assieme all’ex puntino verde Astor Robbiani e a Jenny24 Scarpulla, ne è l’editrice. Il nome della rivista, [L] Magazine, non deve scoraggiare… anche se è l’organo ufficiale del Lesbian Italian Club, la lettura è interessante anche per le ragazze eterosessuali. Non so quanto possa attrarre i maschi, visto che si parla molto di moda, ma non si sa mai. Comunque, leggerla non può far loro male. Si dovrebbe poterla ottenere gratis da un vendor che trovate presso la sede del club…  ma in alternativa basterà che mi mandiate un IM e io sarò felice di inoltrarvi una copia del numero zero. Rossella non solo mi ha dato il permesso, mi ha chiesto di farla girare un po’. Se la trovate scritta troppo piccola, cliccando il “menu” in basso a sinistra si accede a un quadro comandi che permette di ingrandire la rivista – e suggerisco di settarla da 0 a 100, in odo da evitare di cavarvi gli occhi.

808e1a092b45d78e5965abba4930cd69.jpgUn’altra rivista interessante, anche se stampata decisamente troppo in piccolo (e qui non sono ancora riuscita a scoprire come ingrandirla: ogni suggerimento è bene accetto) è BDSL Magazine, che trovate in distribuzione gratuita a Zhora, vicino alla centrale della Kelley Technologies. Curatissimo dal punto di vista grafico, è già strapieno di pubblicità e lancia anche un concorso a premi. Io ho partecipato, augurandomi di non vincere la schiava offerta come primo premio, bensì il buono acquisto di 2500 L$ a Kayliwulf. Il che, fra l’altro, mi fa ricordare che il luogo dove si trova il vendor di BDSL Magazine pullula anche di landmark per le migliori prigioni di Second Life. So che c’è chi apprezza l’esperienza del carcere e non saprei pensare a un luogo migliore da cui cominciare. Poi, come ben sa chi legge queste pagine, al carcere c’è sempre l’alternativa eccitante offerta dal banishment. Anzi, non vedo l’ora di riprendere la mia attività di Operator alle dipendenze di Marine Kelley.

A proposito di Marine, segnalo anche che i responsabili del sito Virtual BDSM le hanno fatto una splendida intervista che senz’altro raccomando a chi capisce l’inglese. Ci sono considerazioni sul BDSM, virtuale e non, che sono profonde e acute. Magari ci si può tornare sopra nel prossimo post, partendo da quella famosa lettera di cui parlavo prima.

abca1bc93f75a8f24a690143c814798d.jpgMa ora basta scrivere. Mi resta un’ultima segnalazione abbastanza urgente e a cui tengo molto. Qualcuno si ricorda di Serenella Abruzzo, il mio primo bane italiano nonché creatrice di una linea di banesuit suoi? Leggendo il suo blog, come faccio ogni giorno, ho scoperto che sta testando una nuova invenzione davvero diabolica che ha battezzato FreeZee. Chi volesse andarla a trovare può tentare di raggiungerla al Bondage Ranch di Lorelei Mission – ne vale la pena, anche se la sim è spessissimo affollata al punto da richiedere numerosi tentativi prima di riuscire ad accedervi. Attenzione allo slurl: è possibile che seguendolo atterriate nel punto giusto ma a livello del suolo, mentre Serenella si trova al Ranch, sospeso a 300 metri di altezza. Consiglio chi vuole vederla in queste condizioni di afferttarsi… anche se a quanto ho capito le numerose visite stanno contribuendo ad allungare la sua prigionia ben oltre i termini fissati inizialmente, l’incantesimo potrebbe anche esaurire i suoi effetti da un momento all’altro. E, come potete vedere dalle foto che sono riuscita a scattare, si tratta di una visita che davvero merita una deviazione, come dicono sulle guide turistiche.

 (Prossimamente: La lettera)

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Un’ultima fotina – vediamo chi riconosce tutti i presenti… e chi nota una piccola novità

Spiragli

La prigionia si prolunga, i sentimenti cattivi si affievoliscono un poco, senza sparire. Frammenti di dialogo, visite, spiragli di luce nel cuore di tenebra che mi sta divorando.

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Jaron Bailey: Allora, come ti senti?
Win: Distante…
Jaron Bailey: Distante da lei? Da me? Da tutto?
Win: Da tutto, direi
Jaron Bailey fa sì con la testa.
Win: Penso che l’avessimo previsto… fore ci conosciamo troppo perché questo potesse essere uno di quei rapimenti che ti scuotono profondamente… mi sento… È un po’ come se fossei stata portata in una clinica dove un dottore, freddamente, cerca di togliermi una dipendenza… una cosa quasi clinica…
Win: Penso sia stato per questo che mi sono stupita quando mi hai detto di inginocchiarmi
Jaron Bailey ridacchia.
Jaron Bailey: Sì, quello era il piano originale. Comunque ora sto considerando che altro fare di te, invece.
Win: …oh? Ma non ti eri… non eri in pensione come dominatore?
Jaron Bailey: Sì… ma posso tenermene una come hobby, ne sono certo.
Win: Oh no

dfac17d391e1e8d7276a36fd8e2334d7.jpgVuole tenermi più a lungo? Non gli basta più farmi tornare la Win di un tempo? Me l’ha anche detto, “I am still bummed I had to let you go last time“, mi rode ancora di averti dovuta lasciar andare la volta scorsa (una storia che non ho ancora raccontato, ma ci arriverò, promesso). Io di qui devo andarmene, ad ogni costo.

– – –

Belias l’ha poi liberata, Costanza. Colpa in parte mia – del fatto che staccavo ogni volta che Belias si divertiva a citarmela. E colpa anche di Backbuttoned, che quando ha saputo del nuovo giocattolo umano di Belias si è scatenata a modo suo, dandomi una bella soddisfazione: le sta bene, a Belias. Ricordo che ancora ai tempi di Villa BDSM avevo discusso con lei del mio sospetto a pripri per quei grovigli di potere e affetti che sono le catene infinite di sub che sono sub di sub e domme di altri sub. Lei, schiava di Happytimes che era a sua volta schiava di qualcun altro, e all’epoca mia catturatrice, mi aveva detto che la cosa la divertiva… ma io ricordo bene quante volte capitava di trovare Belias di pessimo umore perché c’era stato qualche terribile conflitto di gelosie che nasceva da chissà che minima oscillazione in qualche punto della catena. Un covo di vipere, destabilizzante, per tutti. Lo credo che Belias, che Back sono così… così mutevoli. Io, alla fine, stremata dalla sua inaffidabilità, Backbuttoned l’ho rimossa dai contatti. Chi se la tiene se la merita e se la sciroppa. Sono cattiva? Sì, mi sento ancora cattiva, anche se più avvilita che arrabbiata. La vita, anche la seconda, è fatta di priorità, soprattutto nelle persone che si sceglie di frequentare.

E credo che Belias ce l’abbia ancora con me. Questo mi scrive: “Potrai non crederci… ma il fatto che ti sia fatta rapire dopo 5 minuti mi ha lasciato di “merda”. Tutto ciò che vuoi, era rp, io ho sbagliato – ma ci son rimasta davvero male”.

[2008/07/09 2:47]  Win: Posso immaginarlo molto bene. L’ho capito anche dalla tua reazione che Jaron, senza andare nei dettagli, mi ha riportato.
[2008/07/09 2:48]  Win: Come gia’ sai, qundo mi avevano rapito Samy non ci avevo visto più… anche se ero rimasta tre giorni poi a rovellarmi prima di decidere di intervenire per salvarla
[2008/07/09 2:49]  Win: Ma ti assicuro… Jaron mi annoia abbastanza ed è stato davvero solo RP… e avevo cercato un paio di volte di suggerirti di riportarmi a OWD prima che facessi logoff
[2008/07/09 2:49]  Belias Rubble: stavo portandotici quando sei scomparsa. avevo detto a Mystique: “scusa un attimo toeno a casa a legarla” e tu, poof. so che è colpa mia, ma non credevo che al primo spiraglio… ti facessi rapire
[2008/07/09 2:50]  Win: Non accetto il primo spiraglio. Non ci sto. Non avevo un guinzaglio ma giuro che non lo sapevo. O sarei tornata a Our Wicked Dream da sola per aspettarti
[2008/07/09 2:51]  Belias Rubble: lo so, ma mi sono sentita così. a livello intellettivo ti credo, ma mi sento come se tu avessi fatto quello per scappare un po’ da me…
[2008/07/09 2:52]  Belias Rubble: al che jaron ha deciso di tentare di curarti, poi back mi ha rapita… e pony si è auto bannata col bane nuovo… mi sono sentita al 7imo cielo
[2008/07/09 2:53]  Win: Il rapimento di Back mi sarei aspettata ti divertisse, data la situazione

eca6f1cdf9f2451cdeb08e4e26e16139.jpg0713e1c701a408433903a45bc7bd03be.jpg531ace0ddd73f7aca922a266c6f5998f.jpg Mi sforzo di temperare le mie reazioni. Di dirle che si senta  libera di giocare con altri. Anche se lo so benissimo: passerò il tempo a guardare dove si trova sulla mappa, e cercare di capire chi si trova con lei. E immaginare cosa stanno facendo. E impazzire. Ma glielo dico lo stesso, di cercare di giocare tranquillamente.

[2008/07/09 3:05]  Belias Rubble: non mi va
[2008/07/09 3:06]  Win: Sai che anche io ho pochissima voglia di giocare? Troppo forti queste emozioni, mi sa… forse mi sono raffreddata un poco
[2008/07/09 3:07]  Belias Rubble: raffreddata? tu?
[2008/07/09 3:08]  Win: In un certo senso… sento emozioni diverse, diciamo così… raffreddata dal gioco solito… affascinata dal rancore, dalla gelosia, dal distacco forzato…
[2008/07/09 3:09]  Belias Rubble: non ti ho mai sentito calda come adesso

– – –

Jaron mi ha spostata dal tubo della skybox a una gabbia che già conoscevo, a Snark – proprio davanti al faro dove Moss aveva fissato, su mia richiesta, la home del mio Curfew. È un posto che mi piace, con vista sul mare. Passa tanta gente, a salutare. Più che in quello schifo di posto con le pareti di legno. Tra gli altri, passa anche Virgo Babii, che conosco dalla vecchia Stonehaven anche se non ci siamo mai frequentate tanto. È lei che viene fuori con l’idea: basterebbe che qualcuno catturasse Jaron, e lo forzasse a liberarmi. Ma nessuno sembra averci pensato. Nemmeno io – qualche giorno fa, Jaron mi ha confessato in IM di essere stato fatto prigioniero di Moss e io, cretina, avrei DOVUTO scriverle immediatamente per chiederle di non mollarlo. Ma, già, mi ha bloccato gli IM verso gli altri, mica scemo. E Moss non è più tornata a trovarmi dopo la visita dell’altro giorno. Si vede che Chriss se la tiene ben stretta.

Ho rivisto Mystique. Quando sono riuscita a togliermi il collare di dosso, Jaron ne ha preso il controllo, cambiando la scritta da Belias’ Own a Jaron’s Catch, e la prima meta dove mi ha portata, al guinzaglio, è stata proprio Chamcook, dove è cominciata questa mia orribile settimana. Mystique si è dovuta scollegare per un poco, e alla fine ce ne siamo andati. Ma Valentine è passata a trovarmi e ha conosciuto Jaron. Gli ha anche controllato i polsi per vedere se sulle manette che, curiosamente, indossava, fossero state dimenticate delle chiavi. Non c’erano. Mi è venuto il dubbio che Jar sperasse di essere catturato da Mystique. Potrebbe avere senso – magari Mys era stata aggiunta fra i Friends? In quel caso, le chiavi sarebbero state accessibili a lei soltanto. Forse lui pianificava di essere obbligato da lei a cederle le mie chiavi? Lo ignoro, ma so che Valentine quantomeno lo affonta con una battuta impertinente sulla sua calvizie: “Jaron, hai dimenticato di indossare i capelli!” Lui risponde, devo ammettere, con stile: “I miei capelli, purtroppo, non cresceranno. Sono difettosi e la mia testa non può indossare nulla“. Più tardi, noto che Jaron le manette non ce le ha più indosso. Qualsiasi cosa pensasse di farci, adesso ha cambiato idea.

7de107a7f4fa9f89fda96854eb06f102.jpgaadf2d8c954f08c8555faea739dc878a.jpg E io sto cambiando, con una velocità che mi stupisce, ma anche in modo diverso da quello che Jaron spera. “Come va con Stoccolma, Win?“, mi chiede tutt’a un tratto, aggiungendo che “Mystique era curiosa di saperlo“. Lo raffreddo subito: se spera che questo rapimento e questa cattività possa servire a farmi innamorare di lui si sbaglia di grosso. Semmai, l’effetto potrebbe essere farmi fare un passo – dieci passi – indietro quanto a coinvolgimento emotivo. Potrebbe farmi passare la voglia di giocare. Jaron mi chiede cosa provo per quella che chiamavo Signora ancora pochi giorni fa:

Win: Non lo so. Non la stessa cosa, sono stata troppo male in questi giorni. Un po’ mi spaventa la velocità con cui sembra che questa avventura abbia raffreddato il nostro legame. Mi sembra un po’ troppo veloce… e tuttavia, quando mi scrive che le manco tanto… io… (abbasso la voce) Io… di rado rispondo “anch’io”
Jaron Bailey: Ti avevo avvertita che sembravi un po’ come Myst, no?
Win: Vero, Jaron. Credo di averlo messo addirittura in un post… una traduzione di un nostro dialogo qualche giorno fa
Jaron Bailey: Oh?
Win: Mi domando se mi sottometterei di nuovo a lei o se mi rifiuterò di piegarmi, la prossima volta
Win: Di certo sento che adesso voglio essere io a legarla.
Jaron Bailey: Hehe. Bene.
Win: Beh, l’impulso l’ho avuto molte volte… ma siccome non aveva mai addosso roba lockable finiva sempre che cadevo in ginocchio io. E le cedevo le mie chiavi a un semplice cenno.
Jaron Bailey: Va notato che appena un attimo fa ti sei inginocchiata davanti a me, nel bene o nel male
Win: Sì. Ma tu hai le chiavi del mio collare e me l’avevi ordinato. Mi avresti punita se non l’avessi fatto.
Jaron Bailey: Vero. Il punto è solo che non è così difficile…

22ea325eda69d67665a2624a3760d653.jpg Più tardi, ancora, una sorpresa. Samy80. Cara. Compare fuori dalla mia gabbia, come un raggio di sole nelle tenebre. Mi abbraccia attraverso le sbarre. Resta lì con me a chiacchierare, a farmi compagnia, a confortarmi. Abbiamo tante, tante settimane di cose da raccontarci. Ed essere chiusa qui dentro, avendo qualcuno con cui parlare guardandolo in faccia, sembra improvvisamente meno duro.

Mi torna la fiducia. Jaron non mi terrà a lungo: sento che il suo desiderio di tenermi prigioniera si affievolisce. Moss, prima o poi, tornerà a trovarmi e lei, se vuole, se appena ci si mette, ha sicuramente modo di convincerlo con le buone o con le cattive. Adesso so che posso farcela. Me ne vado da qui. Non so ancora con precisione quando e come ma me ne vado da qui.

(Prossimamente: Libera!)

Bad Feelings

Cosa resta del mondo quando sei chiusa in una gabbia a settecento metri di altezza? Un orrore, fra il desiderio spasmodico di sapere in ogni momento cosa succede alle persone a cui tieni – e i sentimenti orrendi che ti pervadono quando le notizie arrivano. Invidia. Gelosia. Rancore. Odio.

0f5444ccdfd29ebff4a921b9ef05e31b.jpg

Accanto al tubo che mi tiene prigioniera da giorni c’è un dipinto di Renoir – “Piazza San Marco a Venezia, c.1881”. Un trionfo di luci e riflessi Sul tubo che mi tiene sotto vetro, la luce non cambia mai: fredda, piatta come quella di un neon. A illuminare le pareti fatte di tronchi di lego – quelle vedendo le quali, l’altro ieri, una Mistress di passaggio ha commentato: “Questo posto l’ha costruito un uomo. Si vede dallo stile. O meglio dall’assenza di uno stile“.

Non appena mi ricollego, è lì che mi ritrovo, come sempre. E subito ricevo dalla mia Belias un IM. come sempre. Solo che stavolta è diverso: “IM bloccato dal viewer del mittente“. Che diavolo succede? Scrivo subito a Belias. Ricevo questa risposta: “The Resident you messaged is prevented from reading your instant messages at the moment, please try again later“. Belias che non riceve gli IM? Maledizione. Chi me l’ha catturata?

[2008/07/07 14:43]  Belias Rubble: *** IM blocked by sender’s viewer
[2008/07/07 14:43]  Belias Rubble: *** IM blocked by sender’s viewer
[2008/07/07 14:43]  Belias Rubble: *** IM blocked by sender’s viewer
[2008/07/07 14:43]  Win: Che succede?!?!?
[2008/07/07 14:43]  Belias Rubble: *** IM blocked by sender’s viewer
[2008/07/07 14:44]  Win: Posso tipparti? Un IM per si’, due per no
[2008/07/07 14:44]  Belias Rubble: *** IM blocked by sender’s viewer

È un sì. Posso teleportarla. Ci provo. Ma… “The Resident you invited is prevented from accepting teleport offers. Please try again later“. Bloccata anche lei… un guinzaglio, probabilmente. Che posso fare? Affannosamente, apro il profilo di Belias, clicco su Find on map. È a Our Wicked Dream, a casa. Nella mia mente scorrono velocemente scenari impossibili e minacciosi… Pony che si è rivoltata… Happytimes che ha deciso di dare una ripassata alla sua sub più aggressiva. Poi ricevo un IM da Costanza: “Sono qui da Belias. Mi ha chiesto di dirti che ha avuto un piccolo incidente con le sue chiavi“. “Chi è stato a legarla?“, chiedo subito, e lei fa: “Mi ha detto che è stata una certa Back” Due chiacchiere, poi Costanza mi fa sapere che Belias mi dà la colpa dell’accaduto, e che mi manderà una breve e-mail: “Dice che si sta ingelosendo retroattivamente leggendo il blog“, mi fa Costanza – e non stento a crederlo, visto quello che avevo provato per Mystique e che ho raccontato nella prima parte di Mystique e Claven. “Forse è anche per questo che ci ho messo tanto a scrivere quel capitolo“, le rispondo, “…ma dille che a Claven mi sarei donata solo per stare con Mystique, mentre con Belias l’ho fatto senza avere in cambio altro che lei stessa… ad essere gelosa dovrebbe essere Mystique (che infatti me l’ha confessato, più o meno)“.

Sapendo che a legarla è stata solo Back tiro un po’ il fiato, a questo punto. Poi arriva la promessa mail di Belias. Il subject è Bacio. il testo quello che segue: ciao bellissima, mi manchi da morire… mi manchi così tanto… che mi sono casualmente dimenticata un chiave nelle manette… e quando back mi ha presa non mi sono opposta troppo… sapevo che tanto non potevo stare con te— e sapevo anke che potevo stare in un certo senso con te… in una situazione simile anke se siamo lontane. un bacio… alla mia cameriera.

eb6fd45c28e1ee93017fb50f5fbd3da6.jpg Sorrido, ma forse è un sorriso un po’ tirato. È una lettera tenera, ma mi smuove dentro qualcosa di strano e sgradevole. Lo so che Belias si sente sola, lo so che non ho alcun diritto di sindacare quello che fa in mia assenza. Eppure, che abbia potuto legarla Back, proprio lei che ha l’affidabilità di un volantino elettorale, quando io, che da settimane scruto Belias alla ricerca di una mezza occasione, non ho mai potuto farlo… beh, questo un pochino mi infastidisce. Forse. O forse è solo invidia per quello che succede mentre sono lontana. La nevrosi di chi si trova ormai lontana dalla festa, e comincia a odiare quelli che sono rimasti lì, e se la stanno spassando.

L’umore si aggrava il giorno dopo quando Backbuttoned torna online, comincia a tempestarmi di IM bloccati, poi di notecard in cui mi implora di tipparla – cosa impossibile visto che qualcuno le ha messo un guinzaglio. “Winth, ieri sera ho legato Belias“, mi scrive in una nota: “stamattina avrei voluto liberarla ma lei mi ha bannato e così non posso avvicinarmi nè parlarle” Comincio davvero a seccarmi di questa fanciulla e la diffido dal bombardarmi di messaggi: “Basta con mille notecard brevi. Scrivimene una lunga, raccontando tutto quello che fai, a partire dal rapimento di Belias – e non tralasciare alcun dettaglio“. Sono patetica, lo so. Bramo notizie, voglio sapere tutto come se fossi lì, ma più cose sento peggio mi sento. Vorrei avere le chiavi del collare di Belias per poter origliare. Invece quelle chiavi ce le ha questa balorda di Back, che finalmente mi manda un messaggio insolitamente articolato.

Cara winth, ieri sera stavo giocando con belias, lei si è fatta legare e stavamo andando in giro per il dungeon provando vari strumenti.
Ad un certo punto lei è voluta andare sul letto ed io l’ho seguita, voleva fare un pò di sesso ed io sono stata al gioco, ma io le ho chiesto di legare anche me per farlo.
Così lo ha fatto, ma poi mi ha anche imbavagliata  e mi ha messo il guinzaglio ed allora mi sono arrabbiata così le ho bloccato l’environment.
A quel punto non poteva fare quasi più niente, io invece l’environment lo avevo ancora e con quello la ho chiusa nella cella le ho tolto gli im’s e le ho messo anche la benda e gli earplugs.
A lei non piace farsi vedere legata da Pony, la sua slave, e quindi le ho detto che la avrei tenuta legata fino all’arrivo di Pony per mostrarla bel legata.
Dopo un pò Pony è arrivata, ma era tardi ed io sarei dovuta andare in RL , forse la avrei liberata, ma lei e andata via. Non potendo più aspettare sono dovuta uscire e lei è rimasta legata. Più che un rapimento si è trattato di una disconnessione forzata.
Stamattina la avrei liberata, ma lei mi ha cacciata dal dungeon e mi ha gettata sulla spiaggia. Così non posso più scioglierla.
Questa è tutta la verità.
Mi spiace che tu sia stata rapita e spero che ti liberi presto così possiamo giocare un pò insieme…
A presto
backbuttoned

d7b1f37a02a50977ed95c873215aa4ae.jpg Dopo gli IM di Costanza e la mail di Belias è la terza campana che sento sui fatti di ieri sera. Fra l’altro, non ci sono sostanziali contraddizioni che mi diano appigli per dubitare di essermi persa qualcosa. E allora perché sento questa irritazione che cresce? La frase di Back “lei si è fatta legare“, mentre Belias mi ha detto di aver dimenticato una chiave? Ma ha anche detto casualmente… era ironica, la conosco, la mia Bel, non ha mica mentito, è chiaro che le chiavi gliele ha lasciate di proposito. Certo che… Belias ha portato Back su quel letto dove, qualche giorno fa, avevamo passato alcuni momenti intensi. Io però lo detesto, almeno in teoria, il sesso virtuale – non dovrei provare gelosia se Belias si toglie il gusto con qualcun altro. Allora sono furiosa perché Belias si è lasciata acchiappare da Back, forse…? Furiosa che la persona davanti a cui mi sono inginocchiata trovi divertente quel suo modo di giocare così sciocco, petulante, ripetitivo, incapace di un roleplay che abbia un senso sia pur minimo. Giochi con Backbuttoned? Sei come lei, allora. Ti diverti davvero con poco, Belias.

Sento la rabbia che cresce, non riesco a riflettere sul fatto che non abbia senso… e questa rabbia non c’è modo di scaricarla, chiusa nella gabbia – non posso acchiappare la prima Catherine Rodgers che passa di qui e farla pagare a lei… non posso farmi catturare da qualche niubbo orrendo e reggere un bel po’ di abusi grossolani fino a dimenticarmi dei miei problemi, per poi sfuggirgli dalle mani appena abbassa la guardia. Invece, mi viene da ripensare con rancore a momenti vissuti con Belias… a quello che ha cercato di farmi sul vacuum bed… a immaginare lei che lo fa con Pony… o peggio ancora con qualcun altro. Rosico, rosico, ripenso a mezze frasi dette qua e là… mi arrovello pensando che qualcuno, leggendo il blog, andrà a trovare Belias per farsi dominare. Odio questa idea, odio pensare che sono anche io a procurarle carne fresca, nuove vittime con cui distrarsi della mia assenza, e magari col tempo dimenticarmi. Il blog è mio, sono io la diva, sono io, io, io. Come si permette?

2d50dd24f29ab7eb62d9e6861c0df4cf.jpg Se avessi uno specchio, probabilmente mi guarderei e mi sputerei in faccia per questi pensieri. Invece sono sempre lì, nel tubo, un tipo di gabbia che mi era sempre piaciuta tanto ma che ora non sopporto più, e l’odio cresce, cresce l’insofferenza, si gonfiano l’irritazione ma anche la voglia di piangere. Non sono una Mistress, l’ho sempre saputo, ma non sono nemmeno una sub – forse non so reggere il peso di un rapporto così personale e così stretto, forse è solo che non so reggere una prigionia a lungo termine, che a tenermi sia Jaron o Belias. Jaron e Belias sono la stessa cosa? Dopo tutto, anche nella sua gabbia, dopo il cheat, sono tornata di mia volontà, legata solo dall’orgoglio. E se quando mi sono piegata davanti a Belias l’avessi fatto non come una sub ma come qualcuno che vuole esercitare dal basso un potere su un’amica? Sto topping from the bottom? Chi è che fa più male all’altra? Chi è veramente ad avere il controllo? Sto impazzendo perché, in questi giorni, il controllo non ce l’ho più?

Mi sforzo di respirare, di rallentare i cavalloni di ira che si infrangono uno sull’altro dietro la mia fronte. Ma poi ricominciano i messaggi. Belias che recupera gli IM, che ha ripreso il controllo su Back, che mi scrive per un po’ e che dice di averla sistemata per le feste, e poi di nuovo non riceve più gli IM perché Back le ha messo i tappi per le orecchie. E mi prudono le mani… non l’aveva sistemata? Perché continua a lasciarla libera e a perdere tempo con lei? Ed entro di nuovo nel loop. Non posso parlare con Belias, scrivo un IM a Costanza, scopro che è bloccata. Find on Map, faccio, ed è a Wicked Dream. Find on Map su Belias, c’è anche lei.

Mi sforzo di stare calma. È un gioco. Ma quando Belias ha di nuovo modo di parlare con me, le scrivo.

[2008/07/08 9:20]  WinthorpeFoghorn Zinnemann: Ah, ma l’hai legata, la Costanza
[2008/07/08 9:22]  Belias Rubble: mi manchi
[2008/07/08 9:22]  WinthorpeFoghorn Zinnemann: Lo vedo… ti sei presa un’altra rossa con fiore nei capelli
[2008/07/08 9:23]  Belias Rubble: sai che quando l’ho vista ho pensato a te, davvero
[2008/07/08 9:24]  WinthorpeFoghorn Zinnemann: Sono già gelosa
[2008/07/08 9:24]  Belias Rubble: guarda caso, dopo aver letto quel post sul tuo blog sono capitata davbanti alla tua cella con una ragazza simaptica e nuda
[2008/07/08 9:25]  Belias Rubble: guarda a volte il mondo come è strano

Ah, fa pure la sarcastica, adesso.

[2008/07/08 9:26]  WinthorpeFoghorn Zinnemann: Quale post? Quale cella? Quale ragazza nuda?
[2008/07/08 9:26]  Belias Rubble: cella intendevo la tua gabbia
[2008/07/08 9:26]  Belias Rubble: ragazza nuda è costanza
[2008/07/08 9:26]  WinthorpeFoghorn Zinnemann: L’avevi spogliata tu, però
[2008/07/08 9:27]  Belias Rubble: lo so
[2008/07/08 9:27]  WinthorpeFoghorn Zinnemann: E quale post dicevi?
[2008/07/08 9:27]  Belias Rubble: e il tuo post intendo quello su mystique…
[2008/07/08 9:27]  WinthorpeFoghorn Zinnemann: Ah, capito
[2008/07/08 9:27]  Belias Rubble: hai visto la mia risposta
[2008/07/08 9:27]  WinthorpeFoghorn Zinnemann: La lacrima?
[2008/07/08 9:27]  Belias Rubble: si si
[2008/07/08 9:27]  WinthorpeFoghorn Zinnemann: Vista
[2008/07/08 9:30]  Belias Rubble: ho adorato quel post… anke se mi ha fatto un po’ male
[2008/07/08 9:31]  WinthorpeFoghorn Zinnemann: Dai, è una storia così vecchia… e di quando non ci conoscevamo ancora

801bbef09bc7859a50c25c782242697c.jpg Mi passa? Forse mi passa. C’è amore, affetto, in queste frasi… ma certo che… attaccarsi alla gelosia per un post su Mystique, su una cosa di secoli fa, per giustificare… per catturare… per approfittarsi… Costanza, che appena l’altro ieri faceva il suo primo struggle… e Belias che accelera i tempi, che spinge, che… Poi Belias mi disarma, sdrammatizza: “Con costanza mi sono scompisciata… forse poi ti passo il tutto, e vedi se vuoi bloggarlo… o almeno per leggerlo“. La gratitudine mi soffoca: ecco, sono un’egoista, lei invece con me è pronta a condividere un momento di divertimento con una nuova amica, vedi, Win, quanto sei cattiva?  “Va bene, volentieri“, rispondo forse con troppo entusiasmo: “Scrivo <<ricevo e volentieri pubblico>>. Potrei fare una specie di posta dei lettori cosi’ ci metto pure il disegno che mi ha fatto Valentine!!! Se mi mandi roba vostra ricorda anche di mettermici qualche foto, per favore“. Lo farei davvero? Dentro di me sento un senso di colpa sottile… forse è solo un altro modo di voler essere alla festa che mi sto perdendo? Non so se Belias lo avverte, o se ho chiesto troppo parlando di fotografie: “Ehm“, mi fa, “io non foto molto, dovrei chiedere a lei… vabbè… per il blog sarà per la prossima“.

E qui il diavolo nero si risveglia nella mia mente, lo Jago infame che mi soffia nelle orecchie. Non mi passa più il loro dialogo – chiaro, non vuole che io sappia. Eppure non esita a portarmela, qui davanti alla mia gabbia. Costanza al guinzaglio di Belias, legata, nuda. Con quei capelli rossi, quel fiore bianco, e niente altro… capelli rossi e fiore bianco, che sembrano lampeggiare in modo accecante, ora che non indossa altro che quelli – e le manette. È indifesa, imbarazzata, mi accende sentimenti contrastanti… sono… vorrei essere stata io a legarla, lo ammetto, io, non Belias. Ma vorrei anche proteggerla, impedire che qualcuno ne abusi. Soprattutto Belias. E provo a pensare che Costanza lo ha ben scritto nel suo profilo, che cerca una prigionia seria, di lungo termine, qualcosa che non certamente io non posso dare oggi, e che forse non potrò dare mai.

17c7b8a92698bb684614147bbeabf4df.jpg Ma non è questo, non è Costanza, non è la persona più discreta, più timida, più dolce che sia comparsa al mio orizzonte in queste ultime settimane. È Belias, Belias che ha già una nuova rossa col fiore, che me la sfoggia davanti, che non può non rendersi conto che così mi ferisce, mi spacca il cuore in tre modi assieme – perché si diverte senza di me, perché mi rapisce Costanza con cui ogni tanto mi potevo scambiare qualche IM, perché mi sostituisce facilmente. E a me viene voglia di distruggere quello che vedo davanti a me, voglio farle male, voglio che tutto questo finisca. Forse voglio distruggere perché è l’unica cosa che posso fare, confinata qui dentro? Posso solo fare del male a una persona a cui voglio… a cui volevo bene, da lontano, cercare di torturarla col senso di colpa. Perché se lo merita, perché anche lei mi odia… non mi perdona di essermi fatta rapire da Jaron. Fatta rapire? Ma se è lei che non mi ha messa al sicuro? Lei che mi ha portata da Mystique e non mi ha richiusa in cella. Perché? Perché era distratta: perché c’era la Back, perché c’era Pony. Ma soprattutto perché c’era Back che la inondava probabilmente di IM. Back che lei continua a tenersi tra i piedi. Io mi sarei fatta rapire? Ma si rende conto di quello che dice, lei, lei che mi ha tolto il guinzaglio – e senza nemmeno dirmelo… così che io non sono tornata da lei come volevo fare, e come avrei potuto benissimo fare quando mi sono trovata ancora a Chamcook senza che fossero online Belias, Mystique, nè Jaron stesso.

Odio, rancore, che monta, monta e trabocca. E che avvelena gli IM, avvelena Belias quando mi scrive…

[2008/07/08 23:53]  Belias Rubble: spero che ti liberi presto
[2008/07/08 23:53]  Belias Rubble: mi manchi
[2008/07/08 23:53]  Belias Rubble: e la povera costanza le pagherà tutte
[2008/07/08 23:53]  Belias Rubble: la sto transformando in una bambola gonfiabile

Un’altra fitta, elettrica, esplosiva, un fuoco d’artificio di rabbia, che non riesco nemmeno più a nascondere. La bambola gonfiabile! Quel costume che Belias mi ha fatto vedere qualche giorno fa, durante una visita allo skybox. Quella cosa che aveva promesso di mettermi quando fosse riuscita a riacchiapparmi.

[2008/07/08 23:53]  WinthorpeFoghorn Zinnemann: Non voglio sapere niente di Costanza. Sono gelosa. Dico MOLTO sul serio
[2008/07/08 23:53]  WinthorpeFoghorn Zinnemann: Non mi dire niente
[2008/07/08 23:54]  Belias Rubble sorride: “Sai che avevo preparato questo gioco per te. Davvero”

785c2c28d7031cb3d256c7c152d5d03f.jpgcdfd4ac79c05e0da8398c6b6a5ebe9af.jpg MALEDIZIONE, MA PROPRIO NON CAPISCE? Quel costume che doveva essere nostro, che mi aveva promesso come a voler alleviare la mia solitudine, nemmeno dieci ore dopo lei lo fa mettere a Costanza. Perché tanto chi se ne frega, Win ormai è da Jaron, è fungibile, una bambola è una bambola, una vale l’altra. Anzi, peggio… perché Costanza, io l’ho visto in quell’occasione in cui le ho fatto fare il primo struggle… Costanza è brava, il suo roleplay è fra i migliori. Altro che una vale l’altra, Costanza è anche meglio di Win, di quella rompiscatole, nevrotica, fanatica del gioco senza imbrogli, quella cretina di Win che si è fatta le paranoie quando Jaron le ha detto che aveva barato, e se n’è andata. Quella rigida, noiosa di Win, incapace di divertirsi in modo spensierato – e che ora fa la muffa nel tubo di jaron e le sta bene, se lo merita, tutto sommato se l’è voluta solo lei e si sta beccando quello che diceva tanto di volere. La perdita di controllo, l’isolamento. Che impari cosa vuol dire davvero, l’isolamento, quella Win.

Mi scollego, senza salutare. Odio Belias, ma odio me stessa due volte di più. Odio tutti. Voglio solo fuggire e nascondermi per un po’… E dopo qualche ora, o a volte qualche minuto, invece, mi riconnetto ogni volta. Corro al profilo di Belias. Guardo dov’è. Guardo se è con qualcuno. Controllo i profili delle altre persone che conosco e che posso tracciare sulla mappa. Guardo dove sono loro. Mi avveleno. Otello non era nessuno, al mio confronto: lui era geloso solo di Desdemona. Io sono gelosa di tutti e di tutto. Sono un Otello folle, senza controllo, paranoico, escluso.

Valentina mi gira una notecard, a un certo punto. È di Costanza. La leggo.

Ciao Vale, sembra che Belias abbia davvero voglia di fare sul serio stavolta, e che non abbia intenzione di rilasciarmi dopo qualche ora come le precedenti volte, mi ha già bloccato gli IM, anzi non so nemmeno se ti riuscirò a mandare questa note, però almeno per ora posso riceverli.
Dopo avermi un po sedotta con la dolcezza mi ha convinta a bloccarmi gli IM da sola dicendomi, non so se sia vero, che lei non poteva impostare nel bavaglio questa funzione ma dovevo farlo io, poi cercherò di saperlo da Win se avrò modo.
Dopo che l’ho assecondata sul blocco degli IM si è trasformata di nuovo, ed è diventata di nuovo severa e implacabile. Tralascio riguardo le cose più intime, non pensare a niente di chè, ma mi imbarazzo solo a ripensarci. Poi mi ha portata di nuovo nel suo Dungeon e mi ha messo nella cella, quella senza sbarre, buia, dove prima era rinchiusa lei. Mi ha bendata e lasciata imbavagliata con la porta chiusa perchè le avevo risposto che non mi piaceva la mia nuova stanza , come la chiama lei.
Poi le è venuta la sadica idea di trasformarmi in una lovedoll, ma ho scoperto solo dopo aver accettato e indossato il collare che significa bambola gonfiabile, ora per parlare posso usare solo il canale /8 e quando parlo compare la scritta “MIndy the Lovedoll:”. Si ora mi chiamo Mindy, almeno in chat pubblica e finchè vorra farmi tenere questo collare, spero non troppo a lungo, anche perchè per ora non ha nessuna intenzione di rivestirmi e non mi sento molto a mio agio soprattutto con il titolo di bambola gonfiabile davanti ad ogni mia parola.
Per ora questo è il mio breve riassunto. Spero che mi concederà qualche visita, per ora ti mando un abbraccio e un augurio… divertiti stasera alla festa al Fallen, ciao Vale.

ps. se ti capita di vedere Win aggiornala pure, puoi anche fargli leggere la nota se vorrai, avrei voluto scrivere di più ma ho paura che Belias mi blocchi anche le note e devo anche scappare a cena

Da quel momento, ogni volta che Belias anche solo nomina Costanza, mi scollego senza dire una parola.

(Prossimamente: Spiragli?)

Sotto vetro

Jaron non si è ricollegato per oltre 24 ore e io sono rimasta ad aspettare nella sua skybox. Che si è dimostrata tutt’altro che a prova di visite.

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Non appena arrivata nella skybox di Snark, fra me e Jaron c’è stata una lunga conversazione. L’argomento centrale era Belias – la malattia da cui lui è determinato a curarmi. E che, nel momento in cui si è svolto il dialogo che segue, mi aveva appena lasciata tornare nella gabbia da cui ero fuggita in modo illecito.

[2008/07/07 0:38]  Jaron Bailey: Ha detto qualcosa che valesse la pena di riportare? Sarei piuttosto scettico circa questo suo ‘trionfo’
[2008/07/07 0:40]  Win: Sì… Le – le ho detto che pensavo che tecnicamente tu avessi ragione e che avrei dovuto rifiutare il suo TP via dalla gabbia… e lei ha capito
[2008/07/07 0:40]  Jaron Bailey: Chiunque ti costringa a fare cose che non dovresti……
[2008/07/07 0:41]  Win: L’amore vince su tutto, immagino
[2008/07/07 0:41]  Jaron Bailey: No, non è così che va. L’amore non ha nulla a che fare con la conquista. E questione di trovare un equilibrio di dare e prendere. E la regola base è di non costringere la persona che ami a fare qualcosa in contrasto con ciò che è. E comunque si è comportata in un modo che ho trovato non alla tua altezza.
[2008/07/07 0:43]  Win: Beh… quello che dici sull’amore è vero… e tuttavia… SL è un gioco e non ci sono regole matematiche… Io – forse… io so come sono i morsi della gelosia, Jaron… D’istinto avrei potuto io stessa fare qualcosa del genere… e ho veramente apprezzato che Belias abbia corretto quel comportamento subito dopo.
[2008/07/07 0:44]  Jaron Bailey: L’ha fatto. Ma è stata molto sgradevole nei miei confronti a livello di OOC. Tu, almeno, tiri fuori l’argomento con cortesia.
[2008/07/07 0:44]  Win: Le emozioni possono confondere la gente, Jaron… e ricorda che lei è italiana e il suo inglese magari non può competere col tuo, visto che per te è la lingua madre.
[2008/07/07 0:45]  Jaron Bailey: Non rinfaccio alla gente il loro inglese.
[2008/07/07 0:46]  Win: Ti chiedo solo di considerare che essere sgradevole è più facile, con un inglese di base, di quanto non lo sia discutere sulle sottigliezze.
[2008/07/07 0:47]  Jaron Bailey: Ma il punto è che quanto mi ha detto non lasciava molto spazio ai malintesi. Non sono stato insultato direttamente, ma è stata molto sgarbata su questioni che si sarebbero potute esprimere più facilmente con un tono neutro. Non è che, solo perché una non parla la mia lingua, io non possa giudicarla una bulletta arrogante, per così dire.
[2008/07/07 0:48]  Win: Lo capisco. Ma ricordo anche come mi ribolliva il sangue quando andai a recuperare Samy80 da una Mistress che l’aveva rapita. Usai la Real Key allora, la cosa più vicina a barare che mi sentissi di utilizzare. Belias arrogante? Non ci credo.
[2008/07/07 0:48]  Jaron Bailey: Arrogante magari no, ma si comportava come una bulletta quattordicenne con problemi di gelosia. Le RK sono valide, dal mio punto di vista – anche se mi piacerebbe che ci fosse un qualche sistema unico e standardizzato.
[2008/07/07 0:49]  Win: Vedi? Punti di vista… Io avrei avuto modo di sfuggire a Belias più di una volta, perché ho un paio di persone a cui ho dato la mia Real Key… ma sentivo che non sarebbe stata una fuga valida se non mi fossi liberata coi tentativi.
[2008/07/07 0:51]  Jaron Bailey: Posso capire questa differenza. Ma un TP… mai. E poi, da parte sua… illudersi che una che se ne sta lì, semi-libera, non possa diventare un possibile obiettivo – mi pare alquanto strano. Ti ha lasciato aperta una finestra grande quanto la porta di un fienile.
[2008/07/07 0:52]  Win: Mi ha lasciata tornare, quindi non continuare a rinfacciarglielo… il teletrasporto fuori dalla gabbia è stato un atto impulsivo e irrazionale, da parte sua e da parte mia
[2008/07/07 0:52]  Jaron Bailey annuisce: “Ma è un dettaglio seccante, soprattutto visto che lei l’ha considerato una ‘vittoria’
[2008/07/07 0:53]  Win: Capisco. Beh, io ho apprezzato che lei mi abbia sconfitta in quel senso – dopo tutto barare non è poi questo gran crimine – come apprezzo che tu ti sia lamentato… e mi abbia costretta a tornare
[2008/07/07 0:54]  Jaron Bailey: Non so tanto che dire. Sono felice che tu sia data una regolata e tornata in quota. Mi preoccupa solo una ricaduta.
[2008/07/07 0:55]  Win: Non c’è da preoccuparti… Ma fuggirò appena posso. Voglio bene a Belias, dico sul serio.
[2008/07/07 0:55]  Jaron Bailey si acciglia: “Un cambiamento alquanto improvviso”.
[2008/07/07 0:55]  Win: Lo so
[2008/07/07 0:56]  Jaron Bailey: Ma forse lo dici solo perché l’hai appena rivista. Anche Myst era così. La trovavi che stava per andarsene, poi non appena mi intravvedeva di nuovo era grande amore.
[2008/07/07 0:56]  Win: Forse è così… ma forse invece stavamo diventando come, diciamo, Moss e Chriss
[2008/07/07 0:56]  Jaron Bailey: Strana coppia, quella.
[2008/07/07 0:56]  Win: E Mudlark e Halle. E Challenge e Tat1ana
[2008/07/07 0:57]  Jaron Bailey si stringe nelle spalle: “Ma forse anche no. Potrebbe essere come me e Myst, Claven e Myst, Bunny e Myst…. e anche chissà quante altre coppie che non includono me o Myst. Non so. Ma ho una sensazione strana su tutto questa storia, specialmente considerando quello che eri e quello che sembri essere diventata. Dovrò proibirti la chat e vorrei poterti togliere le notecard per darti un po’ di tempo per pensare.
[2008/07/07 0:59]  Win: Magari sarà così… solo il tempo lo dirà, immagino
[2008/07/07 0:59]  Jaron Bailey assentisce: “Avrai un po’ di tempo per disintossicarti. Ti devo chiedere di rifiutare le notecard fino a quando non ci sarà stato un congruo intervallo. Chiamami paranoico”.

e6c127bad352885e689d345847199d59.jpg Poi Jaron si scollega e scompare per una roba come 24 ore. Non me la ricordavo, questa sua attitudine all’abbandono dei prigionieri, ma ho tutto il tempo di rinfrescarmi la memoria… prigioniera di questo tubo di vetro, ma ancor più della vergogna per esserne uscita, barando, due giorni fa. Non accadrà più e, forse, sarà davvero l’occasione per avere il tempo di riflettere. Anche se l’isolamento che Jaron ha programmato resta una sua pia illusione – anche se inizialmente la gabbia mi nega la comunicazione via IM, gli amici che non riescono a parlarmi e che mi vedono sulla mappa si tippano direttamente nella stanza. E la mia solitudine diventa una piccola processione di visite.

Passano a trovarmi in tanti. Arriva Chloe Tomorrow, con la sua Andie Sirbu – Chloe è una Mistress della vecchia Stonehaven di qualche mese fa, quando eravamo sempre insieme, con Mudlark, Cerdita, Moss, Moon, Fawn e tanti altri… quando Yasmine Heartsdale mi rapiva quasi ogni giorno. Solo pochi mesi ma sembrano secoli, e sempre più spesso i nostri incontri sono venati di nostalgia. Chloe è stata lontana da SL per alcuni mesi, per gravi questioni di salute, e adesso è tornata ma a scartamento ridotto. E, davvero, dà l’impressione di una sopravvissuta: di qualcuno che non riconosce più il mondo, virtuale, che conosceva tanto bene. E che non sa accettare il fatto che nello stesso fiume non ci si possa tuffare due volte, soprattutto in un mondo fragile e volatile come quello di Second Life.

Passa Moss, che sfoggia l’uniforme da Bondage Trainer e che è stata legata dalla sua Chriss con un nuovo, diabolico script che resetta automaticamente i lucchetti se non riesci a liberarti in 37 mosse. Anche Moss ha ufficializzato il suo passaggio al mondo dei dominanti: da qualche tempo pare abbia una sua sub personale a cui è molto affezionata – e io lo apprendo solo leggendo il suo profilo, perché sono settimane che non la vedo. Là fuori, il mondo cambia. Gli amici cambiano. Tutto sembra sempre uguale, quando sei libera, ma prova a sparire dalla circolazione per due giorni e vedrai come, invece, tutto stia cambiando velocemente, lasciandoti indietro.

817d272cfe82ba75d3aec505c4ea4abd.jpg Passa Valentine, che qualche giorno fa mi ha mandato l’immagine che si vede qui a fianco – un mio ritratto fatto con tavoletta grafica e Photoshop. Sono commossa: dopo la famosa rosa, dopo il suo trasformarsi in una specie di micro-Win, ancora una testimonianza di un affetto che mi commuove e che soprattutto resiste, nonostante io sia ormai da tempo impossibilitata a fare alcunché. Sono sempre legata, sempre prigioniera, sempre bloccata da qualcuno. E comincio a stancarmi, comincio a essere sempre più spesso arrabbiata, di cattivo umore, con poca voglia di fare conversazione. Se va avanti così, di qui a poco non verrà a trovarmi più nessuno. Oppure continueranno a venire, per affetto, come si va a trovare una vecchia zia ormai rinchiusa in un ospizio, una volta a settimana, una mezz’ora di cortesia, ma magari la settimana prossima no perché siamo via, ci vediamo fra quindici giorni, eh, zia Win? Tanto tu sei sempre qui, riguardati e mangia la minestrina.

Passa New Vita, che è tornato dalle vacanze. Passano Mistress curiose, che palpeggiano la gabbia che mi racchiude, che mi fanno proposte invitanti e che si allontanano quando vedono che io di qui non posso uscire senza il benestare del padrone di casa. Passano coppie di sub/dom che forse stanno cercando un angolino appartato dove divertirsi un po’ e che, dopo aver sbirciato velocemente la cameriera intubata, se ne volano via senza una parola, liberi di privarsi a vicenda della loro libertà.

E poi c’è Backbuttoned che mi ossessiona, che piomba qui e insiste perché io la leghi, poi chiama Belias e insiste perché la leghi Belias, poi implora che la si liberi e vuole essere lei a legare Belias, poi cerca di tipparmi fuori dalla gabbia, poi chiede di essere legata di nuovo, per chiederci ancora la libertà. Back che continua a pasticciare con la Real Key, che te ne dà venti copie, come fosse chissà cosa, poi cambia la password, poi si scusa e promette di cambiarla di nuovo. Back che sta attaccata a Belias come una cozza e che la molla solo per attaccarsi a me, Back che fa a Belias scenate di gelosia cercando di metterla contro Pony. E intanto io sento una rabbia sorda, incontenibile, che cresce piano piano. Anche contro Belias, che ancora le dà retta.

E Belias… lei mi scrive almeno un IM ogni volta che mi vede tornare online – ma cosa possiamo dirci se non “ciao” e “mi manchi”? I nostri rapporti con le persone sono quello che facciamo con loro, non queste frasi, che perdono tanto presto qualsiasi significato. Ogni tanto, anche lei passa a trovarmi, ma io sono sempre in questo tubo come un cetriolo sottaceto. Pian piano, seguendo gli ordini del mio carceriere, mi sto liberando dalle sue catene e dal suo collare. E intanto penso che lei, comunque, è fuori e io sono dentro. Comincio a odiarlo, questo essere dentro, e non ho nessuna voglia di giocare. A tre giorni da quando Jaron mi ha rapita, Belias sembra lontana anche quando è a un metro da me – e mi rendo conto che anche lei prova una sensazione analoga.

Sono sotto vetro, e tutti quelli che mi vengono a trovare non riescono a farmi sentire meno sola.
Jaron, maledetto, cosa mi stai facendo?

(Prossimamente: Bad feelings)

You Cheated!

You Cheated! Hai barato! È il titolo di una notecard che mi è arrivata da Jaron Bailey ieri mattina. Il peggio è che aveva tutte le ragioni, anche se mi sento di confessarlo senza arrossire. Per i motivi che cercherò di spiegare.

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La visita al castello di Mystique deve essere stata defatigante, per Belias, alle prese con ben tre guinzagli – uno dei quali, per giunta, terminava sul collare indisciplinatissimo di Backbuttoned Bian. Backbuttoned è un tipo abbastanza incontenibile: parla sempre, si agita di continuo, non smette mai di dibattersi e di esigere attenzione e l’unico modo di renderla inoffensiva è di bloccarla completamente, imbavagliarla, toglierle gli IM e magari anche le notecard e chuderla a doppia mandata in qualche luogo sicuro. Prima o poi ci vorrà qualcuno che le dia una bella ripassata, insegnandole come ci si comporta, anche perché un paio di giorni fa so che ha fatto una brutta litigata con Pony, creando un certo scompiglio a Our Wicked Dream. Mettiamoci anche che Mystique corre su e giù, ansiosa di mostrarci la sua proprietà, e non c’è poi da stupirsi se, quando avverto Belias che fra poco devo scollegarmi, lei non si preoccupa di riportarmi nella mia cella per mettermi al sicuro. Tanto più che il collare che porto stretto al collo contiene una piccola radiospia che consentirà sempre alla mia Signora di sapere dove mi trovo e in compagnia di chi sono – comunicandole inoltre tutto quello che attorno a me viene detto in chat pubblica.

Solo che poi, quando torno online la mattina dopo, Belias non si è ancora collegata e io mi trovo, ben legata dalle catene e dal collare, ancora nella proprietà di Mystique. Ricordando che porto il guinzaglio, non sto nemmeno a tentare un TP e resto a fare due chiacchiere con la mia vecchia amica. Parliamo un po’ di quello che non è stato: “Tu stai con lei“, mi dice Mystique sospirando, “e io sono sola“.  Le sorrido: “Mi spezza il cuore saperti sola, Mystique, ma lo so che non mi rapiresti“. Lei risponde: “Siamo entrambe troppo morali per poter essere insieme. Tu che non fuggi, io che non rubo.  Ma sai che ti amerò sempre“. Le anticipo che sto finalmente scrivendo il post sul suo periodo da Claven, e per un attimo si illumina. Ma è un istante, perché il suo umore oggi è malinconico: “Mi hanno abbandonata tutti. Se n’è andato Jaron, se n’è andata Maironi, se n’è andata Lydia. Non ho nessuno“. Beh, commento, chissà che leggendo il blog non capiti a Chamcook qualcuno alla ricerca di una Mistress che, quanto a sottomissione, non ha davvero più nulla da imparare (e mi sa che ho ragione: il giorno dopo scopro che Erikah è appena passata a trovarla!). Mystique annuisce: “Devo farmi qualche nuovo amico. Continuerò a desiderare di averti –  ma so che ti avrà sempre qualcun altro“.

Date le premesse, quando Mystique si scollega mi illudo di poter aspettare tranquillamente il ritorno online di Belias – l’unica, in quanto keyholder, che possa offrirmi un teletrasporto riportandomi a Our Wicked Dream. Invece, dopo un poco, mi contatta Jaron, che già qualche giorno fa aveva cercato di scrivermi quando ero bloccata. Scambiamo due parole e lui si mostra perplesso nel sapere che mi trovo, legata dalla mia Signora, a casa di Mystique – da quando lei l’ha lasciato lui è addirittura inconsolabile e pare anzi che abbia smesso la sua attività di dominatore, passando gran parte del suo tempo prigioniero della sua amica Psi Merlin, la padrona di Snark. Jaron mi conosce da tanto tempo e la cosa che sembra turbarlo di più è apprendere come io abbia, alla fine, ceduto volontariamente le mie chiavi a Belias. Non lo accetta. Non dalla Win combattiva che credeva di conoscere: “Ti suggerisco di darti da fare per liberarti mentre lei è offline e passare da 5 a 10 giorni lontana da lei. Myst mi diceva che questo l’aiutava a spezzare il legame“. Sogghigno: “Anche se volessi, come potrei farlo?  Mi ha acceso la spia nel collare e sente tutto quello che dico, mi ha chiuso addosso il Curfew (e credo che per quello non ci sia struggle che tenga) e mi ha fatto indossare una Cintura di Castità che non ho la minima idea di come affrontare“.

6ecaefe9fd0e5f9ea0b65aeaf226dfdb.jpgMa Jaron è testardo e decide intanto di vedere se riesce a portarmi via da casa di Mystique. “Ho il guinzaglio, non posso teleportarmi“, protesto. Lui risponde “Vediamo“, si dissolve e mi manda un invito al TP. Io accetto, sicura che non succederà nulla. E mi ritrovo a Snark, a oltre 700 metri di altezza, in quella skybox di legno che avevo già conosciuto qualche mese fa, quando Mystique gli apparteneva ancora. Senza una parola, Jaron mi spinge in un tubo di vetro, chiudendomici dentro: “È per il tuo bene“, dice con voce ferma, “e lo sai“. Sento lo scatto della porta dietro di me e mi volto a guardarlo, quest’uomo che per la seconda volta mi ha in suo potere… quest’uomo che rosica ancora per il modo in cui gli sono sfuggita l’ultima volta, quest’uomo che non si fa una ragione di essere stato lasciato da Mystique e sa quanto lei e io siamo legate. Vuole che io mi metta a lottare contro la roba che Belias mi ha fatto indossare: “Datti da fare per toglierti quella roba di dosso, dolce Win. È la tua occasione… forse. Passerai un po’ di giorni a smaltire la sbornia… e alla fine potresti anche riacquistare la libertà. Forse. O forse essere reclamata da qualcun altro, o donata a Myst, dipende“.

Mi sento perduta, confusa. Fino a pochi minuti fa non avrei toccato le mie catene. Ma ora sono sola in questa gabbia, lontana da Belias, con Jaron che vuole che me li tolga e che ha le chiavi. “Se fossi libera, in effetti…. andrei da Belias, penso… Io… lei si arrabbierebbe… ma…“. Esito, poi riprendo: “Immagino non ci sia nulla di male se provo a dare qualche colpetto alle catene…” La voce di Jaron è salda come un lucchetto: “Al momento lei non ha importanza. In qualche giorno comincerai a ricordare. E di giorni ne avrai tanti“. Non posso sottoscrivere parole del genere: “Oh, Jaron… non è vero che lei non ha importanza“. Ma lui prosegue: “La porta è chiusa a chiave, renderò i muri più spessi per evitare che possa barare e penetrare qui dentro“. Scuoto la testa: “Non barerà, Jaron“. Lui risponde: “Bene. Ma io sono pessimista di natura“.

Win: Se mi libero dalle catene… mi lascerai tornare da Belias?
Jaron Bailey: Forse sì, forse no. Potrei tenerti, potrei darti via, potrei perfino lasciarti libera dietro la promessa che resterai solo di te stessa.
Win: Oh, sarebbe una promessa che non potrei mantenere… Ho visto che non posso disobbedirle quando sono con lei… di fatto, sono arrivata al punto di non tentare più la fuga dalle manette, cosa che fra l’altro lei non mi avrebbe affatto proibito di fare
Win: Ma… beh… allora proverò… a fare qualche tentativo… adesso
Jaron Bailey: Bene. Lieto di vedere che pensi nella direzione giusta
Jaron Bailey: Alla fine ricorderai come eri prima… o subirai l’effetto Stoccolma con me… o qualcos’altro
Win: Ohhh… Spero che mi perdonerà per essere così debole
Jaron Bailey: Sarai tu a dover perdonare te stessa
Win: Sarei tornata nel suo dungeon se avessi saputo che potevo fare TP
Jaron Bailey: Considerati mia, finché non avrò deciso cosa fare di te.
Win: Devo dire che queste parole non mi aiutano molto, Jaron
Jaron Bailey sogghigna: Ti ci abituerai. Anche se non ti invidio per quello che dovrai dirle… non che lei possa effettivamente entrare qui senza teleportarsi attraverso i muri, o toccando le tue manette attraverso il vetro

Un segnale blu in basso a destra sul mio schermo. Il cuore che fa una capriola. Belias Rubble is Online. “Eccola“, mormoro. Jaron fa una smorfia: “Me ne andrò da qui e lascerò che tu parli con lei, allora“. Rispondo subito: “Le ho già mandato un IM“, ma la mia voce risuona nella stanza vuota. Jaron se n’è andato. Belias arriva subito dopo, accanto a me. In barba a muri, porte chiuse, tutto.

52566198b6ff9a0597edf41536c78d06.jpgArrossisco, cado in ginocchio. La gabbia soffoca la mia voce, ma riesco comunque a comunicare con lei, a raccontarle tutto. Lei è seccata, palesemente: “Non mi piace chi gioca con la roba altrui senza chiedere“, mi dice, e prosegue dicendo: “Sai bene che se mi chiedessi di essere libera… lo farei in un attimo“. Sorrido angosciata: “Lo so bene, Belias… talmente bene che te lo dico chiamandoti Belias e non Signora Belias“. Lei accenna a una carezza, poi scompare. E un attimo dopo ricevo da lei un invito al TP. Non ci penso un attimo, accetto e mi ritrovo in Our Wicked Dream, a casa. Con Belias. Ma anche con nello stomaco una sensazione che non mi piace.

Ma non faccio in tempo ad analizzarla, quella sensazione. Da Jaron, ovunque sia, mi arriva una notecard. Si intitola You Cheated. – Hai barato – e contiene una sola riga: “Che altro resta da dire?”.

Mi sento sprofondare. Belias, impegnata a rimettermi il guinzaglio, commenta “Mi spiace, ma con ciò che hai fatto hai perso una buona parte dei tuoi diritti. Ieri hai fatto il log off prima che ti potessi reingabbiare e oggi ti sei fatta catturare come una novellina. Non uscirai più da qui“. Ma Jaron mi ha già mandato una seconda notecard: “Devo ammettere che sono molto deluso da te. E la tua Mistress ha zero senso dello sport. Piagnucola e si arrabbia per qualcosa di assolutamente legittimo. Credevo davvero che tu fossi al di sopra di piccolezze del genere“. Oddio, quindi Belias e Jaron stanno discutendo in IM? Gli rispondo, affannosamente.

> “Hai barato”
> Che altro resta da dire?

Vero.

Non avrei mai dovuto teletrasportarmi fuori dalla gabbia. Ma non potevo rifiutare un TP da Belias. Mi spiace.

Credevo davvero che avrebbe risolto tutto questo in roleplay, ma era veramente alterata e ha detto che non le piace chi gioca con la roba degli altri. Le ho detto che tu avevi ancora qualche diritto su di me da quella volta che Mystique mi aveva fatta catturare da te, e credevo che fosse disposta ad accettare la cosa. Poi mi ha offerto un TP.

Non potevo rifiutarlo. Non sarebbe stato giusto nei suoi confronti.

> E la tua Mistress ha zero senso dello sport
> Piagnucola e si arrabbia per qualcosa di assolutamente legittimo

Ti sta scrivendo? Non ne ero al corrente… mi spiace… mi sento molto legata a lei… ma mi piacerebbe tanto sapere cosa ti sta dicendo, se ancora ti importa qualcosa di farmelo sapere…

074de2cf3ed3552c0d73a6dc63934eae.jpg Intanto Belias mi ha rimesso tutti i guinzagli ed è pronta a rimettermi il bavaglio. Ma io devo dire quello che penso. Perché io so di averglielo detto per tempo, ieri, che mi sarei dovuta scollegare, proprio perché immaginavo che avrebbe potuto volermi riportare nella cella per sicurezza: “Win si rende conto… per questo aveva avvertito che se ne sarebbe dovuta andare via presto… ma c’era casino e lag e Win capisce che non abbia avuto il tempo di rinchiuderla“. Lo so, sto cercando di darle almeno una parte della colpa, e mi sento malissimo per questo. E lei lo sente, credo.

Belias Rubble: mi hai delusa winth, davvero
Belias Rubble: mi hai costretta a farti cheattare – e farlo fare anke a me
Win: Jaron ha appena scritta la stessa cosa. Ma tecnicamente… beh… OOC…
Belias Rubble: si?
Win: In effetti forse avrei dovuto non accettare il TP dalla gabbia… Jaron dice che una cosa del genere potrebbe farti bannare – anche se dice che essendo un amico non mi denuncia, ovviamente
Win: Avrei dovuto obbedire a Jaron fino a quando non fossi riuscita a tornare da te. Ma avevo troppa paura di ferirti
Belias Rubble le carezza il viso
Win: Ma come roleplay, beh… ero sola, legata, fuori da questo dungeon… Credo che Jaron avesse diritto di fare quello che ha fatto, ecco
Belias Rubble: a volte dimentico come sei da quel punto di vista
You: Certo, era rubare… oh, mi ha scritto ancora

4354edd1f65b8b0241615d01d953d53d.jpg Già. Un’altra notecard da Jaron. Al vetriolo:

Ho cancellato quello che mi ha scritto. Essenzialmente si lagnava del furto di proprietà e rifiuta di credere che la sua proprietà possa essere rubata, o anche allontanarsi da sola, anche se lei non è nei paraggi e non l’ha messa al sicuro.

E tu POTEVI rifiutare il TP. È ESPRESSAMENTE contrario alle regole di Stonehaven e del roleplay… questo lo SAI. Hai infranto una regola che potrebbe farti bandire se un guardiano lo scoprisse! Naturalmente non andrei mai a ridirlo, perché tu sei un’amica, ma è una questione di principio.

Quando io ti ho tippata la cosa era legittima. Avresti potuto camminare o prendere qualsiasi altro mezzo di trasporto per muoverti da dove ti trovavi. Una volta nella gabbia, comunque, ERI confinata e infrangere quel confinamento con un TP è stata una violazione enorme del roleplay.

Il fatto che la tua Mistress mi abbia prima ammannito una tirata lamentosa, seguita dal commento presuntuoso e gongolante che ‘Il Coprifuoco è più forte’ (sebbene il TP fuori dalle gabbie qui sia vietato, cosa che l’ha fatta star zitta) mi irrita sul serio. Io stavo aiutandoti, e mi becco tutto questo. Almeno, con l’incidente di Myst avevi trovato una via di uscita legittima… questa non è proprio accettabile.

Belias mi sorride, io rialzo lo sguardo e non riesco a ricambiare: “Mi sta masticando viva… e ha ragione

Steel Collar 1.14 (spine) whispers: Belias Rubble allows WinthorpeFoghorn Zinnemann IMs
Belias Rubble: puoi rispondergli per IM
Win: …e se mi lasciassi tornare la’? Lo sai che tornerei appena avessi finito… appena fossi riuscita a liberarmi…

Belias non esita un secondo. Sento i guinzagli che cadono tutti a terra, uno dopo l’altro.

Belias Rubble: puoi tornare da lui
Belias Rubble: ti lascio gli IM sblocati, andhe se credo che la gabbia liblocchi
WinthorpeFoghorn Zinnemann china la testa, poi la rialza…
Win: Signora… grazie… vorrei lasciarle qualcosa di importante, prima… Qualcosa che non – che pensavo di darle solo se l’avesse chiesta

Gliela faccio scivolare in mano. È la mia Real Key.

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Belias Rubble: thank you win
Belias Rubble: dammi un bacio
Belias Rubble: non ho bisogno della tua real key. sei gia nel mio cuore
Win: Lo… lo so… ma… ma è importante per me che tu sappia che – beh, la RealKey tu ce l’hai… hai quella ancora piu’ reale di quella RR… e lo sai
Belias Rubble sorride a winth: ho la consolazione di averti fatt cheattare. non molti l’hanno
Win: Vero… alla fine sei riuscita a farmelo fare… e nel modo opposto a quello che credevi quando mi tenevi a Vlla BDSM
Belias Rubble: carissima, ad essere onesta quelle parole le avevo dette per tenerti legata
Belias Rubble: sapevo che dopo averle dette non avresi mai usato un cheat
Win: Quasi non ci credo… in una settimana… prima mi hai fatto cedere le chiavi, poi barare
Belias Rubble: sei mia piccolina, anke se meno di quanto vorrei
Win: …ma più di quanto avrei mai creduto, Belias

Di nuovo in IM. Con Jaron.

[2008/07/07 0:26]  Win: Ne ho discusso con Belias. Sono pronta a tornare se tu sei disposto a fingere che gli ultimi 10 minutes non siano mai accaduti
[2008/07/07 0:27]  Jaron Bailey: Nessun problema. Sono felice che tu torni e felice che lei abbia cambiato idea. Ha davvero un controllo forte su di te… barare è contro la tua natura.
[2008/07/07 0:27]  Jaron Bailey: Anche se, mi ha davvero sconcertato che sia arrivata a forzarti ad andare contro questa natura
[2008/07/07 0:27]  WinthorpeFoghorn Zinnemann: È soddisfatta di essere riuscita a farmelo fare. Credo che questo le abbia dimostrato qualcosa di importante
[2008/07/07 0:27]  WinthorpeFoghorn Zinnemann: Ti prego, dammi un minuto per salutarla.
[2008/07/07 0:28]  Jaron Bailey assentisce.

Mi giro di nuovo verso Belias.

Win: Ciao, Padrona, ti voglio bene
Belias Rubble le carezza il viso
Belias Rubble: ank’io mi voglio bene
Belias Rubble ridacchia
Belias Rubble: ma voglio bene anke alla mia camerira
Belias Rubble: dai adesso vai
Belias Rubble: altrimenti…
Belias Rubble: cambio idea
WinthorpeFoghorn Zinnemann sorride tristemente. Poi manda un IM a Jaron.

[2008/07/07 0:35]  WinthorpeFoghorn Zinnemann: Posso venire quando vuoi.

Pochi istanti. Poi, in alto sul mio schermo si accende la finestrina blu del TP.


(Prossimamente: Sotto vetro)