Mystique e Claven (1)

Basta con i rinvii. Per le pochissime persone che non hanno perso le speranze – e soprattutto per fare un passo avanti nel colmare i buchi in questo diario – ecco il tanto rinviato capitolo della mia storia con Mystique di cui è protagonista Claven Albatros. La prima parte, almeno.

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Altro che flashback. Sono passati ormai almeno quattro mesi dai fatti che sto per raccontare qui, e ne sono passati più di due da quando ho postato Mystique all’asta, a tutt’oggi l’ultimo aggiornamento corposo sulla storia del mio rapporto con uno degli avatar più conturbanti e imprevedibili che mi sia capitato di incontrare. Poi molte cose sono accadute: il mio tempo su Second Life si è sensibilmente ridotto e, al tempo stesso, alcune esperienze nuove ed intense lo hanno interamente saturato, esigendo di essere riportate. E anche se i fatti accaduti stamane avrebbero anch’essi bisogno di una veloce cronaca, mi sono imposta di non scrivere una parola di più senza almeno cercare di ricostruire una parte di quei giorni in cui l’amore sconfinato per Mystique mi portò sull’orlo del baratro.

3c9925039bfd157b6c671f9447aa5693.jpgQuesto baratro aveva un nome e un cognome: Claven Albatros, Mistress inflessibile,  padrona di Cressida (che aveva conquistato Mystique all’asta), era additata da certe persone come bad news. Certe persone? Tanto vale che dica il nome: si trattava di Moss Hastings, che quando ci si mette sa essere anche lei piuttosto dura ma che nei confronti di Mystique aveva sviluppato un certo senso di protezione. Era da Moss che Mystique avrebbe dovuto trasferirsi alla fine dei diciotto giorni al termine dei quali scadeva il suo impegno con Cressida. Ed era stata proprio Moss a rivelarmi che, quasi allo scadere del contratto, Mystique l’aveva avvisata che sarebbe invece passata sotto il dominio di quella stessa Claven che mi aveva detto di temere e detestare. Per me la notizia aveva un che di tombale: Cressida aveva tenuto Mystique quasi completamente isolata per oltre due settimane, e Claven aveva fama di saper essere molto più cattiva.

Chissà se Mystique sapeva quanto mi mancava, e quanto questa notizia mi avrebbe preoccupata? Avevamo preso l’abitudine, quando era imbavagliata, di comunicare inviandoci messaggi su notecard, ma l’evoluzione del Restrained Life aveva ormai introdotto la possibilità di togliere ai prigionieri anche questo canale e i messaggi che avevo provato a spedire erano rimasti tutti senza risposta – qualcosa di inquietante, dato che Mystique è una mezza grafomane anche lei e non si era mai fatta pregare per scrivermi lettere lunghe e belle. Qualsiasi IM le inviassi quando era online si scontrava ora contro un muro di gomma: The Resident you messaged is prevented from reading your instant messages at the moment, please try again later. Ma later non cambiava nulla: quando era online, Mystique era altrettanto irraggiungibile di quando era offline. E c’era un particolare strano, che non riuscivo a spiegarmi: Mystique aveva sempre avuto l’abitudine di restare collegata a lungo. Adesso, invece, appariva online e si scollegava dopo pochi minuti. Poi si ricollegava e spariva di nuovo poco dopo. Una cattiva connessione? Una versione del client difettosa che crashava spesso? Chissà.

366ab27ffd9e5be58f66528b14d11da3.jpgFino al giorno in cui, all’improvviso, mi rendo conto che, adesso e anche se non mi risponde, Mystique è al corrente dei miei sforzi per contattarla. Perché il testo nel suo profilo è cambiato. Adesso dice: “Non sto ignorandoti di proposito. Sono chiusa in un armadio con la chat bloccata, gli IM bloccati, inventario e note bloccate, costretta in mouselook”. Sento il sangue che accelera: adesso sa che la sto cercando. E, forse, mi sente. Forse? Trattandosi di Mystique, un forse mi basta e avanza per avviare un lungo monologo. Come qualcuno che parla a ruota libera a un malato terminale, pregando che le sue parole possano bucare il muro del coma profondo e, se non risvegliarlo miracolosamente, almeno portargli un poco di conforto nella solitudine e nel silenzio.

Dannazione”, le dico, “Mi manchi. E sono preoccupata. E odio questa situazione. Mi conforta un poco pensare che forse riesci a leggere gli IM. Ma è un forse. È possibile che io stia parlando nel vuoto di qualche Server della Lindenlab. Guardando dove sei sulla mappa, vedo anche che vicino a te c’è un puntolino verde, e quindi è chiaro che non posso venire a trovarti. Che è quello che altrimenti farei in questo momento. E urlo, urlo nella mia stanza, pensando che “note bloccate” e “inventory bloccato” non significano solo che non puoi spedirmi una notecard…  ma che ti è impedito persino scrivere nuove cose. Non lo sopporto. Non lo sopporto. Non lo SOPPORTO. So che la mia notecard l’hai ricevuta, ma non ho modo di sapere nemmeno se sei riuscita a leggerla. Prego il cielo che non mi capiti mai occasione di fare qualcosa a questa cagna di Cressida. Ma forse, un giorno, vedrò sulla mappa che sei da sola e cercherò di venire a trovarti, e parlare. Mi manchi. Ti amo. Spero che tu sia felice”.

f48a77750a59af2b88dc775253ffc245.jpgPoi, un’ora dopo, l’occasione: il puntolino verde accanto a Mystique si spegne. È sola, e posso teleportarmi vicino a lei senza rischiare di intromettermi in qualcosa di imbarazzante. Attivo il TP e mi ritrovo in una sim che non conosco, completamente sola, ma la mappa mi avverte che – alcune centinaia di metri sopra di me – qualcuno c’è. Decollo in verticale, con l’aiuto di alcuni gadget che per fortuna ho con me, e arrivo a una villetta sospesa nel cielo. Nello spazio nessuno può sentirti urlare, diceva la pubblicità di un celebre film horror, e la casa di Claven, strategicamente piazzata lontana da terra, garantisce che chi vi è rinchiuso dentro non abbia modo di farsi udire dai visitatori occasionali. Il radar mi avverte che la mia amica è proprio qui, e che è abbastanza vicina da sentirmi. Le parlo, quindi: “Mystique… Forse sono pazza ma mi trovo ora a 19 metri da te. Le porte sono tutte chiuse ma tenterò di penetrare nell’edificio sedendomi su qualche oggetto all’interno – mi rendo conto che sei bloccata, ma voglio vederti. Spero che questo non ti metta nei guai. E se ciò accadesse, spero che te li godrai ugualmente. Se ti trovi all’interno di qualche gabbia e pensi di potermi teleportare vicina a te senza far ingabbiare anche me, ti prego di farlo. Sempre che ti sia permesso”. Una pausa. Nessuna risposta. Uso lo zoom per spostare l’inquadratura all’interno dell’edificio sospeso, ma non riesco a trovare Mystique. Ci sono, però, alcuni strumenti bondage dall’aria sinistra e io so che, se mi ci sedessi sopra, potrei riuscire a penetrare all’interno e cercare, con calma, la sua cella. Riprendo al silenzio: “Ok… lo prendo come un “no”… Adesso cerco di sedermi su uno strumento in legno, munito di catene, che vedo all’interno della casa”.

carasamy1.jpgcarasamy2.jpgInvece no. Un movimento inconsulto dello zoom mi sposta l’inquadratura in una stanza diversa da quella dove stavo cercando di entrare. Una stanza con alcune celle grigie, e in cui scorgo per pochi attimi un’immagine agghiacciante. Mystique è dietro le sbarre di una celletta angusta. Sola, nuda – se si eccettuano le pesanti catene che le serrano i gomiti dietro la schiena e il bavaglio di cuoio che le sbarra completamente la parte inferiore del viso. E cammina, cammina disperatamente avanti e indietro, come un lupo impazzito allo zoo. Poi, all’improvviso, si scollega.

Adesso capisco! Altro che connessione ballerina, altro che crash del client! La mia povera amica è chiusa in una di quelle gabbie infernali in grado di monitorare lo stato del prigioniero – e di imporgli una penalità ogni volta che questo cessa di muoversi. Mystique è stata abbandonata online, da sola, costretta a camminare senza tregua da un angolo all’altro della cella, perché altrimenti il timer da cui dipende la riapertura della porta si ferma – oppure, peggio ancora, si allunga inesorabilmente, in modo automatico. Ogni volta che si trova online non ha altra scelta se non premere nevroticamente le frecce della tastiera, prima una e poi l’altra, ininterrottamente. Fino a quando, evidentemente, la mano si stanca e lei deve scollegarsi per evitare punizioni ulteriori.

Sento il sangue che mi va alla testa. Devo entrare in questa casa, a qualsiasi costo, nel caso lei riesca a ricollegarsi. Devo vederla, o almeno farle sapere che sono qui, che sono qui per lei, per confortarla, per aiutarla. Per scaldarla. Con la telecamera trovo nuovamente quello strumento bondage che avevo visto prima, mi ci siedo sopra e sono dentro. E immediatamente sento una voce minacciosa, metallica. “Security orb 3: Target Identified: WinthorpeFoghorn Zinnemann” Target? Ma che diavolo… Non faccio in tempo a girarmi che la voce riprende a parlare: “Security orb 3: Intruder: Capture Bot is Active. Tracking… WinthorpeFoghorn Zinnemann at 122.955132, 123.306770, 549.29486”. Mi alzo di scatto, proprio mentre una specie di bidone semovente si materializza attorno all’oggetto su cui mi ero seduta e lo divora in un momento. Ma non ho modo di fermarmi a riflettere, perché la cosa continua a inseguirmi. Mi sposto da uno strumento bondage a un altro, sempre un passo avanti al Capture Bot, scivolo, vengo catturata – per scoprire però che il Bot si lascia fregare dal mio continuo cambiar posto, e che se non resto ferma posso riuscire a eluderlo prima che si chiuda prendendomi in trappola. E scappo. Mi teletrasporto all’esterno, svolazzo un poco mentre la cosa mi insegue ancora, e finalmente mi fermo, a mezz’aria, ansimante, spaventata ma anche esaltata. Non mi ha presa, NON MI HA PRESA!

Tornerà a collegarsi, Mystique? Ora che so che gli IM li legge, provo a scriverle: ”Ora sei offline… Sono riuscita a intravvederti e ho il cuore che sanguina”. (Second Life: User not online – message will be stored and delivered later). “Sono riuscita a entrare dal piano di sopra sedendomi su non so che attrezzo per il bondage, poi un bot mi ha catturata, seguendomi per tutta la casa. Ho scoperto che posso uscirne se mi siedo su altri attrezzi sadomaso, ma continua a inseguirmi… Sono dovuta scappare”. (User not online – message will be stored and delivered later). “Ora sto cercando disperamente di riuscire a sedermi nella stanza in cui ti trovi. Vedo che sei obbligata a camminare. Quanto si può essere malvagi? Ma è stato bello poterti vedere e, almeno, farti sentire la mia presenza… Continuerò a cercare di entrare con ogni mezzo, legale o meno, che mi verrà in mente”.

1d56301547b1375861ab8c5f158c9b91.jpgMi arriva ancora un messaggio di User not online, ma è l’ultimo. Proprio mentre riesco a mettere lo zoom a fuoco sulla sua gabbia, Mystique si ricollega. E mi parla, come meglio può, dentro al suo bavaglio strettissimo, poi ricorre a una serie di emote truffaldini, usandoli per comunicarmi i suoi pensieri. Che importa, a mali estremi estremi rimedi.

[2008/02/29 9:43]  Mystique Aeon sussurra: memmo mem? (Hello, Win?)
[2008/02/29 9:43]  Win: Ti vedo, mia cara Mystique. Sono seduta sulla tua gabbia!
[2008/02/29 9:44]  Mystique Aeon è triste.
[2008/02/29 9:45]  Win: Sono venuta, Mystique. Cosa ti stanno facendo? Mi senti?
[2008/02/29 9:45]  Mystique Aeon punita.
[2008/02/29 9:45]  Win: Da quanto sei obbligata a camminare in questo modo?
[2008/02/29 9:45]  Mystique Aeon ore.
[2008/02/29 9:46]  Mystique Aeon troppo tempo.
[2008/02/29 9:46]  Win: Per cosa ti puniscono? Perché ti fanno una cosa simile?
[2008/02/29 9:46]  Mystique Aeon troppo duro.
[2008/02/29 9:46]  Mystique Aeon non ce la fa.
[2008/02/29 9:46]  Mystique Aeon dimentica.
[2008/02/29 9:46]  Win: Ma è Cressida o quella terribile Claven?
[2008/02/29 9:46]  Mystique Aeon claven.
[2008/02/29 9:47]  Win: Maledizione… Speravo che saresti venuta da Moss oggi… Stavo contando i giorni
[2008/02/29 9:47]  Mystique Aeon meglio tu vai via.
[2008/02/29 9:48]  Mystique Aeon ti ama.
[2008/02/29 9:48]  Win: Non me ne vado lasciandoti qui
[2008/02/29 9:48]  Mystique Aeon devi.
[2008/02/29 9:48]  Win: E se non lo faccio? Mi scollegherò da qui, e sarò qui per te, ogni volta che tornerò a collegarmi
[2008/02/29 9:48]  Mystique Aeon claven ti prende.
[2008/02/29 9:50]  Mystique Aeon offline bye.
[2008/02/29 9:50]  Win: Ho bisogno di te… Non ho BISOGNO di averti, ma ho bisogno di sapere che stai bene
[2008/02/29 9:51]  Mystique Aeon lascia claven prenderti.
[2008/02/29 9:51]  Win: Ti amo, cara
[2008/02/29 9:51]  Win: Lo farò
[2008/02/29 9:51]  Mystique Aeon tiene qui con me.
[2008/02/29 9:52]  Win: Non mi importa del resto, lo farò
[2008/02/29 9:52]  Mystique Aeon grazie.
[2008/02/29 9:52]  Win sorride
[2008/02/29 9:52]  Mystique Aeon va offline.
[2008/02/29 9:53]  Win no
[2008/02/29 9:53]  Win: Aspetterò qui ancora un po’
[2008/02/29 9:53]  Mystique Aeon is Offline
[2008/02/29 9:53]  WinthorpeFoghorn Zinnemann saluta

Il mio saluto si perde nel vuoto. Sono di nuovo sola e so che a quest’ora Mystique non tornerà più online. Restare qui, tutto sommato, ha poco senso. Ma se per starle vicino devo lasciare che Claven mi prenda, lo farò.

 

Segue da Mystique all’asta – Continua con Mystique e Claven (2)

Lo so, la storia non è finita, ma per oggi basta. È successo qualcosa, stamattina, qualcosa di urgente da affrontare. Mystique e Claven si concluderà fra un altro paio di post. Il prossimo ha un incidente complesso da raccontare.

Mystique e Claven (1)ultima modifica: 2008-07-07T23:30:00+02:00da winthorpe
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