Togliendo il tappo

Cosa succede quando si toglie il tappo? Succedono grandi novità – tali da far pensare che, in qualche caso, il non esistere per un po’ sia cosa buona e giusta. Per tutti.

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Nel suo studio sulla forma che il masochismo assume nell’uomo moderno, Theodor Reik avanza un’ipotesi interessante. Il masochismo è più diffuso di quanto non ci rendiamo conto perché assume una forma attenuata. La dinamica fondamentale è la seguente: un essere umano vede qualcosa di brutto che sta giungendo inevitabilmente. Non ha alcun potere di impedirlo; è impotente. Questo senso di impotenza genera la necessità di assumere un certo controllo sul dolore incombente… qualsiasi genere di controllo va bene. Questo ha un senso; la sensazione soggettiva di impotenza è più dolorosa dell’incombente infelicità. Così la persona afferra il controllo della situazione nell’unico modo che le resta: collabora nel tirarsi addosso l’infelicità incombente; l’affretta. Questa attività fornisce la falsa impressione che goda del dolore. Non è così. È solo che non può più sopportare il senso di impotenza, o di supposta impotenza. Ma nel processo di assumere il controllo dell’inevitabile infelicità, diventa automaticamente anedonico (ossia incapace o restio a godere del piacere). L’anedonia si insinua di nascosto. Con gli anni, assume il controllo dell’individuo. Questi, per esempio, impara a differire la gratificazione; è il primo passo lungo il triste processo dell’anedonia. Nell’imparare a differire la gratificazione, sperimenta una sensazione di autocontrollo; è diventato stoico, disciplinato; non cede agli impulsi. Ha il controllo. Controllo sui suoi impulsi e controllo sulla situazione esterna. È una persona controllata e che controlla. Ben presto, allarga la sua sfera, e controlla altre persone, come parte della situazione. Diventa un manipolatore. Naturalmente non è consapevole di questo; tutto quello che vuole fare è attenuare il suo senso di impotenza. Ma nel corso di questa operazione, insidiosamente sopraffà la libertà altrui. Tuttavia non ricava alcun piacere da questo, nessun guadagno psicologico; tutto quello che ottiene è essenzialmente negativo.

tratto da “Valis” di Philip K. Dick (traduzione italiana di Delio Zinoni) pagg. 104-105 dell’edizione Piccola Biblioteca Oscar, Mondadori, settembre 2000

VALIS(1stEd).jpgIl passaggio qui sopra, tratto da un libro che ho letto durante le mie vacanze di quest’estate, mi ha colpita moltissimo. L’ho detto fin dal principio: per me, Second Life è anche un modo di conoscere meglio me stessa, perché tutto vi avviene in modo più schematico, veloce e, sotto certi punti di vista, intenso – ma le persone che animano ciascuno di noi avatar sono persone reali e restano se stesse, quale che sia il ruolo che si sono scelte (o che ha scelto loro) all’interno del metaverso.

È su Second Life che ho imparato a dare un nome e una radice alle mie fantasie e alle mie fisse, a guardarle in faccia e, senza rifiutarle, a fare qualche sforzo per correggere quello che posso migliorare, accettando quello che non riesco o non voglio cambiare. Su queste pagine ho accennato a come il banishment possa esprimere, fra le altre cose, la paura della morte e il tentativo di esorcizzarla o illudersi di controllarla anticipandone alcuni elementi. Dick è, naturalmente, un grande scrittore di fantascienza a cui il libro di Erika Moak sicuramente deve molto, e una parte delle considerazioni che ricicla da Theodor Reik mi toccano direttamente.

Inutile che mi metta a dire “questa parte sono io, questa parte no” (altri si riconosceranno in modo diverso, qualcuno troverà la situazione descritta agli antipodi del suo carattere).Ewyn 25 (Trio).jpg Quel che per me conta è che, in generale, riconosco in me la tendenza a tirare il freno – e, spesso, a tirarlo anche alle persone che mi hanno dato e mi rinnovano la loro fiducia. Questo può avere un senso, cum grano salis, in un rapporto nel quale io prendo le chiavi del collare di qualcuno, ma può diventare pernicioso quando ti trovi ad essere a capo di qualcosa di complesso e articolato quale, nel mio caso specifico, una prigione come il Winsconsin Correctional Facility. All’inizio, a inventarsi sempre nuove follie era solo Andromeda, e accettare o (quasi mai) respingere le sue invenzioni era un impegno che ero in grado di gestire. Però, da qualche tempo, ci sono alcune persone dello staff il cui impegno si è fatto sempre più costante e propositivo. Ed è venuto il momento di riconoscerlo – e annunciare alcune decisioni importanti.

tribunale.jpgI nomi chiave di questa trasformazione sono Jelena Kiranov, Ewyn Raymaker e Nightwish Sveiss. Jelena ha preso, qualche tempo fa, l’iniziativa di costruire tutta un’area di negozi che occupa adesso il centro di Winsconsin – l’area più lontana dal mare, che restava per lo più sfitta. Poi, con l’aiuto di Travestroia Azalee, ha eretto in pochi giorni un tribunale adiacente all’area delle celle. Nell’ultimo mese però (forse anche grazie alla mia lunga assenza causa lavoro e vacanza) si è davvero scatenata, prendendo di petto alcuni problemi che si erano andati accumulando nel tempo. Qualcuno lo si è risolto, su qualcuno si sta lavorando dietro le quinte proprio in questi giorni, e non è detto che si riesca a superarlo: ma si deve alla forza di volontà di Jelena se, alla fine, sono stata costretta ad affrontarli, e dentro di me so di dover rendere soprattutto a lei il merito di qualsiasi soluzione. Non sto ad andare nei dettagli – fra di noi, com’è noto, ci sono questioni personali ancora tutte da risolvere. Ma nessuno più di Jelena, nei giorni scorsi, si è battuta per il bene generale di tutta la sim che porta il mio nome e nessuno più di me può sentirsene più felice e piena di gratitudine.

macelleria_001.jpgQuanto a Night ed Ewyn, entrambe sono comparse a più riprese su queste pagine, anche se spesso in ruoli apparentemente di fianco. Ewyn, da quando ci conosciamo (a proposito: non è oggi che la tua casa a Winsconsin compie un anno? Tantissimi auguri, visto che mi sono clamorosamente scordata il tuo compleanno, qualche giorno fa!) mi tiene aggiornata sulla sua vita, mi invia fotografie, suggerimenti, considerazioni che più volte sono stata tentata di utilizzare qui sul blog e che molte volte ho fatto mie in-world. È una roleplayer accanita, a volte feroce, spesso incline a estrema violenza. Anche se ormai alquanto lontano nel tempo, il periodo in cui è stata, diciamo, ospite forzata in casa mia resta a tutt’oggi una delle esperienze più complesse, gratificanti e stimolanti della mia Second Life. Nel suo profilo, qualche tempo fa, ha messo anche un mio ritratto commentando “il meglio deve ancora venire” e sono convinta che così sarà. Quanto a Nightwish, è comparsa in un periodo in cui la mia presenza su Second Life si stava già diradando e fin dall’inizio provavo quel lieve rimpianto preventivo che hai quando ti rendi conto che stai incrociando la strada di qualcuno che vorresti avere il tempo di conoscere meglio. Sono stata contenta quando è riuscita a convincere Lella a prenderle le chiavi del collare e voglio sottolineare che mai e poi mai ho avuto anche la minima sensazione che il loro rapporto potesse interferire col dominio che ho sulla mia Demonia preferita: come sub, Nightwish è discreta e paziente, e ha una vena dom molto forte che, in assenza di Lella, si scatena in mille modi.

Snapshot_001.jpgSoprattutto, di recente, alla nostra prigione: negli ultimi mesi, Nightwish ed Ewyn sono diventate una coppia di guardie inseparabile e perfettamente assortita. Il loro è un gioco perversamente divertente di “bad cop – bad cop”: molti prigionieri sono stati segnati profondamente e in modo indelebile dalla loro recente permanenza al WCF. In qualche caso, come Sophii Calamity, arrivando a perdere completamente la ragione, in una disintegrazione della personalità registrata, giorno per giorno e spietatamente, nel suo blog, che per chi legge l’inglese è una lettura affascinante. Un prodotto collaterale di tutto questo lavoro è anche anche la costruzione delle nuove aree di gioco che si vedono in alcune delle foto con cui illustro questa pagina – costruite, finanziate e attrezzate soprattutto da Ewyn, Night, Jelena e Andromeda.

Snapshot_339.jpgDa due giorni, come riconoscimento della loro attività instancabile, Ewyn e Night sono state ufficialmente promosse da Guardie a Warden: hanno quindi ora, oltre ai poteri tradizionali della Guardie WCF, anche quello di nominare nuove guardie o licenziarne di vecchie – che finora era riservato a me soltanto. Ma è solo l’inizio, perché le iniziative fervono. Pene Seetan e Andromeda stanno implementando alcune novità a livello di script e di attrezzatura, Elenaslv lavora a certi nuovi badge al momento ancora top secret e si è candidata come infermiera del WCF. In più, mi risulta che Malbert Greenfield, Francesca Miles, Nemesis Lourbridge e parecchie altre persone pullulino di proposte. Credo, grazie a Jelena, Ewyn e Night, di essere riuscita in qualche modo a, se mi consentite la metafora, togliere il tappo che io stessa imponevo, senza accorgermene, al WCF. E non vedo l’ora di vedere dove tutto questo ci porterà.

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Come? Ah, dite la riunione annunciata nel post precedente? Giusto, non va dimenticata. C’è stata, eccome, e la foto qui sopra documenta quanto sia stata affollata. Segnalo qui soltanto che è stata lunghissima e accesa, veemente, con più di una polemica, come forse è giusto che sia una riunione in cui per la prima volta si cerca di affrontare un problema. Ma è stata, soprattutto, costruttiva e utile a iniziare una discussione e una trattativa in mail di cui non ha senso rendere conto qui, anche perché al momento ancora lungi dall’essersi conclusa. La vita di una sim è fatta anche di diplomazia, di confronti, di proposte, e il lavoro delle owner non può non essere anche il tentativo costante di conciliare i rapporti personali con le esigenze delle comunità. Ecco, questo mi sembra che stia avvenendo da entrambe le parti. I risultati finali li giudicherà la Storia, con la S maiuscola, di questa nostra minuscola vita virtuale.

 

Ritorno amaro

Un mazzo di chiavi restituite. Un caso diplomatico urgente. Una riunione a cui, già lo so, non posso partecipare. I frutti avvelenati di una lunga assenza.

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Non pensavo mai che avrei dovuto pubblicare una foto come quella qui sopra. Jelena e io, faccia a faccia. Lei senza collare, io che lascio cadere nella sua mano un piccolo mazzo di chiavi. E due persone molto importanti della nostra Second Life, Belias e Nemesis (alias Clelia, alias Frine), che assistono imbarazzate.

Qualcuno dice che certe situazioni vanno risolte in IM – una sorta di variazione tecnologica del concetto per cui i panni sporchi si lavano in famiglia. Ma ci sono rapporti che coinvolgono anche il prossimo e, fra questi, sicuramente c’è il tipo di rapporto che prevede un collare. Due persone si appartengono intimamente, ma il collare è un segno rivolto all’esterno. E quando non c’è più è giusto – e, aggiungerei, sano – che se ne conosca il motivo.

Snapshot_002 2.pngSnapshot_001 4.pngSnapshot_006.pngHo dovuto togliere il collare a Jelena per necessità tecniche, quando l’ho sottoposta al banishment. La pena che le avevo imposto, secondo le regole della Kelley Tech, superava le cento ore. Abbastanza, facendo una stima, per non esaurirsi prima del mio ritorno dalle vacanze – sempre che Jelena non incrementasse le ore quotidiane in cui era solita collegarsi.

Però, una volta tornata, ho scoperto due cose. Prima di tutto che nel corso del banishment Jelena, con la complicità di un altro personaggio chiave del WCF (di cui, per il momento, preferisco non fare il nome) ha tentato di manipolare il suo Custodian. E poi che durante la mia assenza si è collegata molto più a lungo del normale, riuscendo pertanto a completare legalmente la sua sentenza – incluse le non poche estensioni automatiche impartite dal meccanismo.

Il risultato? Al momento del nostro incontro dopo due settimane, Jelena era uscita dal banishment. E non accennava a rimettere addosso il collare che ha portato, senza interruzione, dal giorno in cui si era sottomessa a me e che sarebbe stato suo dovere rimettere allo scadere della pena.

A tutto questo si aggiunge, mi si dice, un aggravarsi di certe tensioni fra il Femdom e il WCF. Qualche scontro fra singole persone è sempre stato all’ordine del giorno – e fa parte dell’ordine naturale delle cose. Ma stavolta sento voci insistenti che parlano di un possibile abbandono della land da parte della bella community di Fujiko. Una situazione da chiarire, più che un problema vero e proprio, ma che comunque bisogna affrontare – soprattutto per quello che riguarda chi riveste ruoli di responsabilità in entrambe le strutture. Potrebbe rendersi necessario, per mantenere buoni rapporti, introdurre una sorta di separazione delle carriere.

Infine, anche il WCF ha bisogno di qualche intervento. Da tempo, un paio di guardie benemerite hanno dedicato alla prigione un’attività particolarmente valida, costante e affidabile, ed è giunta l’ora di riconoscerlo in modo ufficiale. Ci sono alcune nuove stanze da inaugurare, un nuovo e più incisivo metodo di restrizione da implementare. Nuove regole, nuovi manuali. Un sacco di lavoro, insomma.

Non c’è tempo, adesso, per le questioni personali fra me e Jelena. Stasera, 22 luglio 2010, tutte le guardie e le co-owners (oltre a Jel e me, Lella Demonia e Andromeda Sawson) sono convocate a una riunione nell’aula del tribunale per ascoltare (ed, eventualmente, discutere) alcune delle novità che riteniamo necessario introdurre. Sarà Jelena a condurre l’incontro, a partire dalle 22.00 ora italiana, perché io so fin d’ora che non mi è possibile intervenire. Leggerò poi la trascrizione completa della discussione e valuterò di conseguenza come comportarsi. Per quanto riguarda le decisioni relative al WCF, lo metto nero su bianco (anzi, azzurrino su nero, visto il formato di questo blog), Jelena ha la mia totale fiducia: abbiamo discusso l’ordine del giorno di questa sera via mail e sono certa che lo rispetterà nel modo più assoluto. Chiunque sia interessato a partecipare, anche se non fa parte dello staff, è il benvenuto.

chiaviaddio_003.jpgQuanto alle questioni più personali… con lei, di lei e me, ne riparleremo una volta affrontate e risolte queste emergenze. Per adesso, non ha senso che io tenga in tasca un mazzo di chiavi a cui non corrisponde una situazione più che cristallina. La fiducia non si può dare per scontata ma deve essere riacquistata, giorno per giorno. E, soprattutto, bisogna volerlo fare.

È Second Life, bellezza, e nessuno può farci niente. Non siamo che bolle di sapone soffiate dal vento. E tutto può finire in qualsiasi momento, soprattutto la proprietà di un collare.

Indagini su un bane al di sopra di ogni sospetto

Mentre perdura l’assenza di Win da Internet e da Second Life (dovrebbe tornare, come promesso, attorno al 14 luglio) la redazione ha scovato alcuni appunti verosimilmente scritti dall’Operatrice della Kelley Tech prima della sua partenza. Li proponiamo così come ci sono pervenuti, con immagini raccolte da varie fonti e, in qualche caso, di provenienza incerta. Si ignora come si sia sviluppata questa brutta faccenda, ma qui appaiono elementi che fanno sospettare che non si tratti di un nuovo caso di abuso personale di Operatore sui bane ad esso affidati… ma di qualcosa di più grosso.

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Ho parlato con Jelena… cioè, col bane J-7297, maledizione, non mi ci abituo, a chiamarla così… non riesco a farla parlare. Chi e perché l’abbia condannata al banishment davvero non lo so immaginare.

So che mi do la colpa di essere stata assente. Sono stata una padrona senza grinta. Lo so, siamo amiche prima che dom e sub. Ma lei porta il mio collare, accidenti. O meglio, lo portava, visto che per il banishment gliel’ho dovuto togliere.

E ora che ci penso… se il banishment finisce prima che io torni, sarà libera – priva di controllo, senza nemmeno lo spy per poterle stare dietro. L’angoscia per la partenza imminente mi sa che viene anche da questo.

Basteranno, 96 ore? Posso sperare che le infrazioni la tengano ben sigillata fino al mio ritorno?

Michela_006.jpgRipenso a quando ho sentito nascere il rapporto fra Jelena e Michela. A quella volta che sono stata invitata ad assistere mentre Jelena le metteva il collare. A come quel piccolo privilegio mi facesse sentire privilegiata… ma anche un po’ fuori posto, quasi una terza incomoda in un momento particolarmente intimo e personale. Ho scattato qualche foto, sì… ma non sapevo tanto cosa stava succedendo. Jelena che condivideva con me la collarazione di Michela: un regalo alla sua Win, oppure un modo di costringermi a essere testimone del risveglio in lei di quel lato dominante che per tanti mesi le ho represso?

Perché Jelena lo sa: quando lei sta legando Michela, così come quando stava legando Frine Sapphire, io mi sento bloccata. Non vado certo a prendermela, interrompendo una scena, per il mio piacere. Potrei farlo, non so se dovrei farlo ma di certo sarebbe mio diritto. Eppure non accade – come ben di rado accade che mi intrometta fra Lella e Nightwish… (e questo anche se Lella mai e poi mai ha omesso di salutarmi e cercarmi nell’istante che io mi collegavo, pronta a lasciare tutto per venire a inginocchiarsi davanti a me)… e come non accadeva che interrompessi i giochi di Lorella con Marita. Jelena lega Michela e, sotto sotto, sta dicendo: “Win, adesso ho da fare”. O no?

motoc_001.jpgSnapshot_002 1.jpgForse no. Forse sono le menate che mi faccio adesso che Jelena è un bane – in mio potere finché non scadrà il suo tempo, e proprio nel momento in cui io sono costretta a non esistere per un bel po’ di giorni. Non mi è mai accaduto di sentire tanto lontano qualcuno su cui ho il controllo, di cui ho le chiavi. Le chiavi del casco non sono nulla se non sei sicura di avere ancora quelle del cuore – e al diavolo se questa è una frase da cioccolatino. Jelena è mia. Voglio che resti mia. E di recente qualche incrinatura mi è parso di notarla… come quel giorno in cui l’ho trovata trasformata in motocicletta e, sebbene l’abbia potuta cavalcare in giro per il piazzale, l’ho poi trovata parcheggiata a casa di Ewyn Raymaker.

lorellabelias.jpgNon basto più? Jelena sta cercando qualcos’altro? E Lella, che si collega pochissimo? È davvero la sua RL che la travolge come la mia travolge (felicemente) me, oppure si collega di meno perché appartenermi le impedisce di divertirsi (si sa quanto io sia gelosa anche di piccoli rapimenti tutto sommato innocenti) e se io non ci sono si ritrova bloccata per niente? Lo so, lo so, c’è Nightwish – che è un motivo eccellente per collegarsi e quindi anche questa è una mia paranoia vuota. Ma intanto Frough ha di nuovo lasciato SL per un po’ (questioni di RL, in parte). Lorella la vedo pochissimo, perché viaggia tanto e col portatile del lavoro non riesce a collegarsi se non con un client testuale che non ha il RLV. Oggi, collegandomi per un saluto pochi istanti dopo averla vista online, l’ho trovata a casa sua, sul letto di Belias, a farle un massaggio. E, di nuovo, è una paranoia, perché sono due amiche strettissime, perché vivono insieme, per tutti quei motivi che solo in parte ho raccontato e che hanno reso così difficile il momento in cui le ho chiesto le chiavi del suo collare… e se anche non fosse, la prima cosa che ci siamo dette era stata che non sarei mai stata una padrona di chiavi possessiva e gelosa. Eppure non credo proprio di essere riuscita a nascondere un momento di imbarazzo quando sono arrivata a Leords – e anche per questo mi sento una cacca. Perché dovrei invece essere solo contenta che una cosa del genere possa succedere – in modo che un giorno o l’altro anche Belias e io si possa stare vicine e giocare senza più il disagio che nasce da un passato ormai sepolto da tempo.

No. Ecco, una cosa devo ripeterla. I miei problemi sono immaginari. Sono dentro di me, sono paranoie, pippe mentali. Ora basta scrivere appunti, Win. Chiudi e vai a finire la valigia.

 

(riportiamo qui di seguito alcune parole scarabocchiate in modo poco comprensibile su un pezzo di carta…
non sono opera di Win anche se erano conservate fra le sue carte…
sospettiamo che il bane J-7297 sia riuscito a vergarle prima che il Custodian provvedesse a inibirle la capacità di scrivere,
perché la calligrafia è tremolante e alla fine diventa poco più di un ghirigoro senza senso)

 

Snapshot_003 1.jpgSnapshot_004.jpgSnapshot_005.jpgSECONDO GIORNO

Non è passato molto tempo dalla mia “reclusione” in me stessa, le continue punizioni del custodian mi costringono a passare lungo tempo in solitudine.
La mia operatrice mi ha detto che indagherà sulle accuse mosse a mio discapito, sono preoccupata, non ho la coscienza pulita e riconosco di essere andata oltre, troppo oltre.
La mia sete di sapere mi ha messa nei guai questa volta, spero solo che non riesca a trovare prove ma è una falsa speranza, lei può accedere a tutto ciò che è mio, zone private, i miei server, tutti i miei sistemi.
Se avessi solo immaginato quello che mi sarebbe accaduto avrei distrutto tutti i miei appunti ma ormai è tardi.

Mi sto rassegnando alla mia condizione, è questo il punto, ogni mio tentativo di forzare i protocolli del Custodian è miseramente fallito con il solo risultato di aumentare le mia pena.

Sono affranta, il senso di colpa mi riempie il cuore, quando mi ha trasformata ho sentito nella sua voce un profondo dolore, l’ho delusa, l’ho tradita.
Comincio solo ora a realizzare cosa sono diventata in questo lungo periodo che ci ha separate e capirlo mi fa male dentro, ripenso a quando le ho donato me stessa più di un anno fa, allora non le avrei nascosto nulla.

Mi butto a terra singhiozzando… il senso di colpa è opprimente… non sopporto l’idea di averle spezzato il cuore… di averla delusa…

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(All’ultimo istante prima di pubblicare aggiungiamo a questo post un ultimo appunto
che getta una luce inquietante su tutto questo banishment.
Le foto qui sotto sono state scattate da Win nel laboratorio di Jelena)


jelprove2.jpgjelprove3.jpgOh, mio Dio, no. No, Jelena.

Qui… qui nella casa dove ti lasciavo la tua privacy perché potessi stare sola con Michela durante le mie lunghe assenze. Qui dove non venivo per discrezione, anche quando avrei potuto.

Questa non è una casa. È un laboratorio. E nemmeno un laboratorio qualsiasi. Ci sono collari, alcuni oggetti il cui uso non mi è chiaro. E due oggetti che invece riconosco fin troppo bene. Doprattutto adesso che ne indossi uno.

Sfioro con la mano l’oggetto nero, traslucido, che è sospeso sul tavolo. Sul tuo tavolo da lavoro, Jelena. È un casco.

No. Riformulo la frase. È il casco. Il casco dei bane della Kelley Tech. Un oggetto che si autodistrugge quando viene rimosso. Un oggetto che solo un bane può avere, fino al giorno in cui non scade la sua sentenza. Un bane e un bane operator.

Che cosa stai combinando, Jelena?

E io che sto partendo…

L’ultima registrazione

Win al momento si trova lontana da Internet e impossibilitata a collegarsi. Come contributo alla ricostruzione della verità, la redazione pubblica qui la trascrizione di parte del dialogo catturato dai microfoni di sicurezza della Processing Area di Zhora. Le immagini utilizzate per illustrare questo post sono prese dalle telecamere di controllo ma coprono una fase successiva – quella del banishment vero e proprio. Pare che le registrazioni audio di quella fascia temporale siano inspiegabilmente andate cancellate. Da Zhora ci dicono: “Siamo perplessi sulle immagini, in particolare le ultime tre, e ci auguriamo non si tratti di un nuovo caso di abuso sui bane – per l’Operatore Zinnemann non sarebbe la prima volta… ma di certo sarebbe l’ultima”.

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[2010/06/23 7:46]  MystiTool HUD 1.3.1: Entering chat range: Stefany McAndrews (3m)
[2010/06/23 7:46]  Jelena Kiranov: proprio tu Win? ecco perché i miei sistemi non hanno funzionato.
[2010/06/23 7:47]  Win: Jelena… non rendere questa cosa più difficile di quanto non sia
[2010/06/23 7:47]  Jelena Kiranov: solo tu potevi disattivarli. mi sento tradita
[2010/06/23 7:47]  Win: Ah, ecco, adesso saresti TU quella che si sente tradita, Jel? Proprio tu parli così… dopo che mi avevi detto che non avresti mai avuto segreti per me?
jelstefbanes_001.jpgjelena_001.jpgjelena_003.jpg[2010/06/23 7:48]  Jelena Kiranov guarda a terra
[2010/06/23 7:48]  Win è un po’ alterata mentre si avvicina a Stefany e le afferra le braccia, quasi senza guardarla
[2010/06/23 7:48]  Jelena Kiranov: ma… non ritenevo importante che tu sapessi…
[2010/06/23 7:48]  Win: Jelena… non ho capito perché sei qui… e non so nemmeno se a questo punto lo voglio sapere
[2010/06/23 7:49]  Jelena Kiranov: in un certo senso meno sapevi…. era un modo per proteggerti
[2010/06/23 7:49]  Win ammanetta Stefany, e la guarda come se fosse la prima volta
[2010/06/23 7:49]  Jelena Kiranov stringe i pugni
[2010/06/23 7:49]  Stefany McAndrews si sente confusa
[2010/06/23 7:50]  Win: Stefany… purtroppo capiti in un momento difficile… non sarai la sola bane… ma sarai trasformata insieme a una persona che mi è particolarmente vicina…
[2010/06/23 7:50]  Stefany McAndrews: ho visto Miss Winthorpe… ma se vuole posso tranquillamente aspettare
[2010/06/23 7:50]  Jelena Kiranov scuote la testa: “Non ci credo che hai preso l’incarico sapendo che ero io”
[2010/06/23 7:51]  Win: Jelena… non è stata una decisione facile…
[2010/06/23 7:51]  Stefany McAndrews si sente a disagio
[2010/06/23 7:51]  Win: …ma non potevo certo lasciare che fosse qualcun altro a – ad aprirti il collare… e a trasformarti… credi che avrei sopportato l’idea di saperti in mano a… che so… a Malbert? Anche con tutto l’affetto che ho per lui?
[2010/06/23 7:52]  Jelena Kiranov prova rabbia e delusione: “Mal nemmeno sarebbe riuscito a catturarmi se è per quello… ma, dimmi: hai aspettato o hai detto subito di sì?”
[2010/06/23 7:52]  Win scuote la testa, avvicinandosi a Jelena con Stefany al guinzaglio: “Ah, ecco… la metti così, adesso? “Catturare”? Io ti avrei catturata, Jel? E allora che senso ha quello che vedo scritto nel tuo profilo?
[2010/06/23 7:53]  Jelena Kiranov la guarda negli occhi: “Sai quello che intendo”
jelena_009.jpgjelena_008.jpgjelena_010.jpg[2010/06/23 7:54]  Win: Lo so benissimo cosa intendi… e mi sto chiedendo se non sono stata troppo assente, negli ultimi tempi… così tanto da farti dimenticare alcune cose importanti
[2010/06/23 7:54]  Jelena Kiranov: fai il tuo dovere “operatrice”
[2010/06/23 7:54]  Win: …no, prima queste cose voglio ricordartele, Jelena
[2010/06/23 7:55]  Win: 1) Tu sei una cosa mia, anche se hai delle schiave o altro. Tu mi appartieni e io faccio di te quello che mi pare. Il fatto che ti abbia lasciata così tanto libera è forse stato un mio errore ma non cambia questo dato di fatto
[2010/06/23 7:55]  Jelena Kiranov stringe i pugni dietro la schiena al punto che le tremano le mani
[2010/06/23 7:56]  Win: 2) Tu per me non devi avere segreti. Nessuno. Ho chiuso un occhio quando hai smesso di passarmi i log dei tuoi IM… ti ho lasciato con Michela tutta l’intimità di cui avevi bisogno senza che dovessi chiederla
[2010/06/23 7:56]  Jelena Kiranov: e mi vuoi venire a dire che per questo sono stata condannata?
[2010/06/23 7:57]  Win: Non per questo… ma il punto è un altro. Il fatto stesso che io scopra che tu hai commesso, a mia totale insaputa, cose per cui meriti il banishment… beh, mi sembra che tutto questo sia una prova molto chiara del fatto che qualche segretuccio per me ce l’avevi!
[2010/06/23 7:57]  Jelena Kiranov: non erano rilevanti per il rapporto che ci legava
[2010/06/23 7:58]  Win: Adesso sei tu che decide cosa √® rilevante, Jelena?
[2010/06/23 7:58]  Jelena Kiranov è agitata
[2010/06/23 7:58]  Win: È per questo che a questo punto io NON voglio sapere cosa hai combinato, Jel… non arrivo a dire che sono delusa… ma mi ferisce molto che tu, proprio tu ti atteggi a vittima tradita
[2010/06/23 7:58]  Win: Se ti mancavo… e questo posso anche capirlo… bastava che me lo dicevi… bastava che parlassi
[2010/06/23 7:59] Jelena Kiranov: e…poi… insomma, certe cose era meglio che non le sapessi
[2010/06/23 7:59]  Win arrossisce di rabbia repressa: “Ecco, ci mancava solo questa frase!”
[2010/06/23 7:59]  Jelena Kiranov: era inutile…. ehm… coinvolgerti
[2010/06/23 7:59]  Win: Basta così, Jelena… più andiamo avanti e peggio mi fai stare… facciamola finita!
[2010/06/23 7:59]  Win sbatte il bavaglio ad anello in bocca a Jelena con mani tremanti di rabbia
[2010/06/23 7:59]  RR Ringgag 1.14.2 (mouth) sussurra: Jelena Kiranov has been locked by WinthorpeFoghorn Zinnemann (“Total”).
[2010/06/23 8:00]  Jelena Kiranov sobbalza
[2010/06/23 8:00]  Win afferra il guinzaglio e lo tira staccandolo dal muro
[2010/06/23 8:01]  Jelena Kiranov guarda Stefany
[2010/06/23 8:01]  Stefany McAndrews osserva Jelena e Miss Winthorpe e vorrebbe essere da un’altra parte
[2010/06/23 8:01]  Win: Povera Stefany… davvero non meritavi questa scena… anche perché le tue motivazioni sono ben diverse