Catene

Qualche riga scritta fra il primo e il 2 aprile scorsi ma che solo adesso riesco a pubblicare, per impegni di RL prima e, dopo, per un lungo down della piattaforma MyBlog.

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Photo: © Calypso Ageram

Lo so che a pubblicarla l’altro ieri, primo aprile, non ci avrebbe creduto nessuno, ma dopo tutto stento a crederci anche io. Ho le mani legate dietro la testa con luccicanti manette di metallo. Le caviglie sono anch’esse bloccate e incatenate a qualche anello. Non riesco a capire se l’anello sia sul pavimento oppure sul soffitto perché sento addosso a me catene che tirano in tutte le direzioni e sugli occhi ho una benda, legata non troppo stretta ma abbastanza da non permettermi di vedere nulla. In bocca ho qualcosa di morbido e resistente che mi impedisce di chiuderla ma anche di parlare.

Calyfra_001.jpgCalyfra_002.jpgE sento qualcosa di pesante sul collo. Un collare, che ho visto luccicare quando mi è stato chiuso addosso ieri – poche ore che sembrano già tantissime durante le quali non sono riuscita più a vedere nessuno. Nessuno salvo le persone, o meglio la persona, che mi ha legata.

Non mi succedeva da molti mesi. Per essere più precisa, credo che non succedesse dal dicembre dello scorso anno quando, proprio nel piazzale del WCF, Francesca Miles mi rapì a sorpresa e mi trascinò a casa sua, sottoponendomi per alcuni giorni ad ogni sorta di umiliazione. Fra cui quella più estrema, concepita dalla sua schiava Chiara, e di cui fecero le spese anche i lettori di queste pagine, di scrivere per lei addirittura una poesia.

Ma stavolta è diverso. In questa casa ci sono venuta io, di mia spontanea volontà, e l’ho fatto per un gesto di amicizia e preoccupazione proprio verso quella persona che, approfittando di un momento in cui ero distratta da qualche IM, mi ha presa all’improvviso e trascinata in una grande stanza, rinchiudendomi prima in una teca di vetro poi, pochissimo dopo, trasformandomi in una statua di marmo nero immobilizzata in una posa che avrebbe fatto l’orgoglio di Fidia (e con un globo da reggere che avrebbe dato qualche brivido persino ad Atlante).

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Sembra che io stia cercando di creare della suspense, ma in realtà non ci sono segreti, questa volta. La mia rapitrice non ha esitato a pubblicare le prime foto sul suo profilo Facebook e il giorno dopo ho sentito che me ne stava scattando altre. Del resto, solo chi non ha mai vissuto Second Life in questo modo può pensare che un rapimento possa assomigliare a un altro. In questo caso, ad esempio, la mia aguzzina è qualcuno che conosco ormai da parecchio tempo e che, sebbene abbia cambiato non so quante identità, non ha mai finto di essere qualcuno di diverso da quello che era. Semplicemente, per motivi che ci vorrebbe un po’ a spiegare, ogni tanto si reincarnava, continuando però a frequentare le stesse persone e gli stessi luoghi di prima e, anzi, assicurandosi ogni volta che le persone che conosceva prima del cambiamento la riconoscessero subito.

Calyfra_007.jpgCalyfra_011.jpgAll’inizio di chiamava Frine, Frine Sapphire. Era arrivata alla vecchia Winsconsin, era stata collarata da Jelena e, per un po’ di tempo, era stata sua. Quando quel rapporto si era concluso, avevo conosciuto Franca Poper – ossia la persona che, fin da prima, le era stata vicina e che è da sempre al suo fianco attraverso ogni trasformazione: quando si chiamava Ariadne, quando divenne Clelia Saxondale, Nemesis Lourbridge e (ma magari ne dimentico una) l’incarnazione attuale, Calypso Ageram. Da allora, Franca e Clelia/Nemesis/Calypso sono sempre state per me una cosa sola, e la loro relazione sempre tempestosa qualche volta ha provocato echi anche importanti nelle nostre vite.

Calypso ha, del bondage, un’idea abbastanza vicina alla mia – non è tipa da torture, ma è sicuramente tipa da controllo, affettuoso ma ferreo. Eppure è anche molto diversa da me: con lei, quello che a volte chiamiamo RP è un costante entrare e uscire dal ruolo o, se volete, una sorta di OOC in-character. In qualche strana maniera, avere a che fare con lei ti costringe ad accettare la possibilità che si sciolga senza troppi problemi dalla situazione che con te sta vivendo in quel momento, ma le emozioni che prova sono quasi sempre trasparenti. Mi è capitato di legare sia lei che Franca, e con meno frequenza mi era capitato anche di esserne catturata – anche in tempi recentissimi, visto che la casa delle due matte è (o era) costellata di trappole automatiche, ma il più delle volte erano situazioni che, per quanto emozionanti, non sopravvivevano al tramonto o all’alba. Cambiava l’umore, cambiava la situazione, cambiava l’idea e si voltava pagina.

calyfra3_001.jpgcalyfra4_001.jpgcalyfra5_001.jpgA metà della scorsa settimana, Calypso mi ha mandato un IM per salutarmi. Non era il primo addio che dava a me o alle altre persone che sono a qualche titolo parte della sua vita, ma non per questo ho pensato di non prenderla sul serio. Ognuno può sembre avere ottimi motivi per lasciare un mondo intenso e travolgente come Second Life e ognuno ha sempre diritto di cambiare idea. Ci siamo salutate con un abbraccio, poi sono tornata a casa con Andromeda, rassegnandomi a risentire Calypso magari via mail o su Facebook, nel caso fosse davvero riuscita a chiudere il suo account senza tornare con una nuova identità. Ma poi, il giorno dopo, mi è parso di vederla andare offline e sono passata a vedere cosa fosse successo, con l’idea magari di fare due chiacchiere con Franca e farmi aggiornare sulla situazione. Mentre ero lì, Calypso si è materializzata all’improvviso, dicendo tuttavia che si trattava solo di un rinvio e che per lei Second Life era un’avventura conclusa.

Abbiamo fatto qualche chiacchiera ma poi, mentre stavo per congedarmi, le è successo qualcosa. Non ho idea di cosa possa esserle scattato, anche perché ero impegnata in uno scambio di IM con Kadira, ma all’improvviso mi sono trovata trascinata nella teca di vetro, poi sul piedistallo, e infine coperta di catene.

calyfra5_002.jpgHo provato sorpresa, ma ho provato anche un po’ di eccitazione. Non mi capita più molto spesso di perdere il controllo ma so che, dentro di me, dorme sempre la Win dei post più vecchi di questo blog: quella che, nella situazione giusta, si sente tremare piacevolmente le gambe quando sente lo scatto di un lucchetto. Calypso si è divertita a scattare qualche foto, e ne ha pure postata qualcuna su Facebook mettendo in scena un’improbabile situazione in cui a rapirmi era stata Franca. Nel complesso, un pomeriggio emozionante ma che, ne ero convinta, si sarebbe risolto senza problemi il giorno dopo quando, come ogni volta precedente, sarei stata liberata.

Quello che invece è successo l’altro ieri è stato ben diverso. Nonostante io restassi online molto a lungo per cercare di liberarmi dalle catene con le tecniche di cui più volte abbiamo parlato, Calypso si è ricollegata un paio di volte per tornare implacabilmente a serrare di nuovo le mie catene. Poi, quando abbiamo avuto un po’ di tempo da passare online insieme, ha mostrato tutte le intenzioni di non cambiare affatto idea, questa volta. Con l’aiuto di una Franca sempre tenuta al guinzaglio corto mi ha portata in una sorta di grande stanza adibita a prigione, mi ha spinta con ferma gentilezza dentro una grossa gabbia, mi ha letteralmente coperta di catene pesanti. E poi, quando ha constatato la mia scarsa disponibilità a chiamare lei e la sua compagna “Signora”, ha completato l’opera, spogliandomi, rasandomi a zero e stringendomi sugli occhi una fitta benda.

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Photo: © Ewyn Raymaker

Da quel momento, non posso far altro che tirare con rabbia le catene che mi stringono, divincolarmi per cercare di far cadere la benda, mordere il bavaglio che mi impedisce di comunicare con l’esterno. Riesco solo a muovere le dita delle mani e a mugolare. E osservare con una certa preoccupazione come, accanto al desiderio di scappare appena possibile, si affacci subdolamente una sensazione che credevo di aver dimenticato. Una sensazione niente affatto spiacevole ma che, proprio per questo, mi sembra tanto più pericolosa.

Francesca Miles: Dietro le quinte

Come è accaduto altre volte, anche oggi questo blog ospita un post scritto da qualcun altro. E, come altre volte, si tratta di una occasione speciale: un testo in cui Francesca Miles rivela – a me per prima – alcuni retroscena degli eventi scatenati dal rapimento raccontato nei post più recenti. La complessità di quello che accade in certe storie resta quasi sempre inaccessibile, nella sua completezza, anche a chi ne è protagonista e questo memoriale di Francesca mi permette di arricchire il racconto dei giorni scorsi con un punto di vista nuovo che contribuisca a una specie di Rashomon virtuale e, chissà, stimoli magari qualcun altro ad integrarlo ulterioriormente con qualche altro retroscena rimasto a me ignoto. Anche per questo, pubblico quanto scritto da Francesca senza alcun tipo di intervento editoriale, salvo qualche corsivo aggiunto qua e là, l’inserimento dei link che mi sembrano opportuni e pochissimi altri ritocchi di impaginazione. Poiché non dispongo di fotografie che non abbia già utilizzato nei miei post precedenti, come l’anno scorso ho deciso di illustrare il post con i numerosi Christmas Card ricevuti in-world in questo periodo di feste (durante le quali sono, per intuibili impegni di famiglia RL, ancora più assente da Second Life di quanto non lo sia stata negli ultimi tempi) con l’aggiunta di qualche foto scattata durante una mia brevissima apparizione online nel corso della quale, tuttavia, Tomiko è riuscita a portarmi in un certo negozio per farmi un regalo particolarmente delizioso per una melomane come me. A tutti quelli che, occasionalmente o assiduamente che sia,  leggono queste pagine auguro che il 2010 sia bellissimo e perversamente piacevole, di qua o di là dallo schermo del computer. E lascio la parola alla mia rapitrice!

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Avevo promesso di chiarire alcuni degli eventi connessi al rapimento di Win, eventi a lei ignoti. in questo post mi riprometto di farlo seguendo una lettura basata sul ruolo di alcuni personaggi apparentemente secondari.

DrPsy Tripsa: Un patto di sangue

Annagavina.pngIl primo episodio da integrare è quello raccontato da win nel post Stranger in the night.  Il post racconta dell’arrivo di uno straniero, DrPsy Tripsa, nei pressi di casa mia, luogo di prigionia di Win. Premetto che casa mia oggi come allora, non è protetta da nessun sistema di sicurezza, per cui è aperta ai viaggiatori solitari di sl.
Quella notte, impegnata conm’ero nell’esplorazione dei plugin del collare Marine di Win, mi accorsi dell’arrivo di DrPsy nel momento in cui vidi attivarsi il menu della bolla-trappola che sta sotto casa mia.
Fui presa dal panico. Non ebbi neanche il tempo di affacciarmi alla finestra che ero già rinchiusa nella bolla. Sentivo Win chiedere aiuto e capii che avrei dovuto agire molto velocemente.
Per fortuna la bolla è mia, pertanto anche se catturata ne conservo l’accesso al menu, per cui fui fuori in pochi secondi.

auguristevie_001.jpgApprocciai subito l’ospite inopportuno, lessi il suo profilo, era un rumeno, residente in Italia da 16 anni e in grado di comunicare in inglese, la lingua in cui win stava chiedendo aiuto.

[2009/12/12 16:10]  Win: DrPsy? Who are you?
[2009/12/12 16:10]  Win: DrPsy… please, help me!!!!
[2009/12/12 16:11]  Win: DrPsy, whoever you are! Help me… Francesca kidnapped me!
[2009/12/12 16:11]  Win: Tell my subs where I am!
[2009/12/12 16:11]  Win: Call Lella Demonia, Jelena Kiranov…
[2009/12/12 16:11]  Win: I cannot IM

Cerdita.pngSalutai velocemente l’ospite e corsi a impedire a win di parlare ancora, le feci credere di averlo liquidato facilmente e che i suoi messaggi di aiuto non avrebbero di certo avuto seguito. In cuor mio ci speravo, ma sapevo che i messaggi era stati compresi e forse già inoltrati.
Mi mostrai serena anche se non lo ero, avevo DrPsy Tripsa in IM e attraverso un lento susseguirsi di convenevoli (sapevo attraverso il radar di emerald che era ancora nei paraggi) immaginai che la situazione lo avesse incuriosito.
Mi trovavo di fronte a una scelta: lasciare sola Win e tentare un approccio diretto sarebbe stato rischioso, avrei potuto subire un attacco da un momento all’altro, Jelena e Lella erano off-line, e temevo che l’ospite fosse l’alter ego di qualcuno degli investigatori che sapevo già sulle tracce di Win.
Decisi di aspettare il log-off imminente di Win per parlarci, non potevo infatti rischiare di allontanarmi durante quello che avrebbe potuto essere un tentativo di liberazione.
Uscita Win mi teletrasportai direttamente di fronte a DrPsy, che si era fermato in maniera sospetta nel bazar di Zeina Auer, giusto dietro casa mia.
Non parlai immediatamente dell’episodio appena accaduto, ma cercai di sfoderare tutto il mio fascino…eheh…per accattivarmi la sua simpatia.
Nicki.pngMi disse subito di essere un vampiro in cerca di cibo per non essere eliminato da Bloodlines.
La cosa non mi turbo più di tanto, da tempo anch’io sono iscritta a bloodlines, ma non sono mai diventata un vampiro, mi è sempre piaciuto di più il ruolo di Blood-doll che ti consente di mantenere la tua umanità e ti da un vantaggio: hai qualcosa da offrire a un vampiro ramingo in cerca di sangue fresco come quello che avevo di fronte.
Parlai con lui amabilmente per una buona mezz’ora, ci scambiammo l’amicizia e si rivelò un tipo simpatico e sveglio. Gli dissi come faccio di solito con i vampiri del mio clan che gli avrei permesso di mordermi se mi avesse pagato il prezzo delle mele che mi sarebbero servite per reintegrare il mio sangue. Ma lui glissò. Uhm….pensai che la partita non era ancora cominciata, ma finsi di iniziare il rito dei convenevoli di saluto…quando a bruciapelo, gli chiesi se avesse sentito la richiesta d’aiuto di Win.
Lui annuì e quando io gli spiegai il role play che stavamo conducendo e gli chiesi di non dare seguito a quella richiesta, mi disse che era troppo tardi, che aveva già immato Lella e Jelena, ma che queste non erano in linea.
Jake66 Back.pngChiesi allora se aveva dato informazioni sulla posizione di Win e sulla mia presenza, lui disse di no.
La cosa mi sollevò molto, ma certo non potevo esserne sicura che quando Lella e Jelena lo avrebbero contattato lui avrebbe mantenuto il segreto.
Decisi di proporgli un accordo: il mio sangue per il suo silenzio.
Accettò.

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Pene Seetan: Diavolo di una scripter

Julius Raghilda.pngNei primi giorni del rapimento, continuai a frequentare il WCF come al solito, con l’intento di accreditarmi io stessa come “cercatrice di Win” e ascoltare dale altre le varie ipotesi investigative. Temevo molto Tomiko, che sapevo non si sarebbe data per vinta, ma non conoscevo le intenzioni delle altre. Lella e Jelena si vedevano poco, una mattina mi imbattei in Pene Seetan. Di Pene ho grande rispetto, l’ho conosciuta insieme ad Andromeda mentre si scriptavano i sotterranei della prigione. Naturalmente quella mattina parlammo di Win…
Mi chiese se sapevo qualcosa, io dissi di no naturalmente, ma notai che Pene rimase perplessa, mi disse: “Strano, pensavo che la foto sul blog ti dicesse qualcosa…”
Io dissi ancora di no, ma quella frase mi mise in testa molti dubbi.
La foto mi riguardava eccome! Era l’interno della mia torre che si vedeva, ma Pene non c’era mai stata! Come faceva a collegare la foto a me?
Quando Traves mi avvertì della visita di Pene a Win, capii che le cose stavano precipitando, l’effetto segretezza era svanito.
virgobabii_001.jpgMa come aveva fatto quella diavolessa a scoprire il nascondiglio?
Sospettai di Win, lo ammetto, poteva essere stata lei presa dallo sconforto a rinunciare ai suoi principi e aver usato una finestra off word per avvertirla;
Sospettai di traves, che aveva espresso dubbi sul rapimento, e magari sotto pressione per le domande di Pene poteva aver ceduto;
Sospettai di me stessa, nel senso che forse avevo destato io stessa dei sospetti a Pene, che così aveva deciso di fare un tentativo.
Mi complimentai con Pene in IM, lei ricambiò con un sorriso, ma tutt’ora non sono a conoscenza del come abbia fatto, ritengo infatti che le ipotesi da me formulate sono tutte errate e che Pene abbia usato un metodo “non convenzionale”, metodo che lei stessa a quanto ne so si è rifiutata di rivelare.
Spero lo faccia prima o poi.
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Elisa Milo_001.jpgChiara Haalan: Pixel e poesia

L’idea di far scrivere una poesia a Win è di Chiara, la mia pupilla, come mi piace chiamarla. La cosa non è certamente casuale, nel rapporto tra me e Chiara la poesia ha sempre avuto un ruolo importante, fin da quando la presi con me.
Dopo averla presa come slave infatti la rinchiusi in una gabbia e partii per gli Stati Uniti, da dove non mi sarei potuta collegare.
Le ordinai di scrivere per me ogni giorno un pensiero, dopo tre giorni riuscii ad aprire la mail.
Ci trovai queste parole:

Sto preparando la valigia per te……
Sicuro a quest’ora sarai ancora a casa,
Gli ultimi preparativi prima della partenza….
Un po d’acqua raccolta di nascosto ieri dalla piscina che sta sotto la mia dolce gabbia,un pezzo di sapone….
Lo sciolgo nell’acqua…..
Ne esce una bolla, una bolla di sapone grande e rotonda
Bellissima,iridescente.
Galleggia nell’aria,leggera delicata e fragile.
Fragile come siamo noi qui in questo mondo fatto di pixel.

wishyou.jpgLa riempio: una rosa-uno stupendo foulard di seta,
Una goccia del mio profumo,da mescolare col tuo
Un sorriso,una carezza lieve,
Un’abbraccio forte, un bacio intenso
Attraverserà l’oceano.
La troverai al tuo arrivo
Essa contiene il mio primo pensiero per te.
Portala con te.

Ora tutto è racchiuso nella bolla…
Piano piano,la faccio passare tra le sbarre
La soffio via,lontano…….
La vedo adagiarsi sull’acqua del mare,
Rotolare velocemente,sino a scomparire
Mi manchi
Ti penso sempre

Chissà dove sei…
Chissà se la mia valigia l’hai trovata
Chissà se la mia rosa profuma ancora
Chissà se il mio lucente foulard di seta avvolge il tuo sensuale collo
Chissà se il mio profumo s’è mescolato al tuo
Chissà se il mio sorriso ti accompagna
Chissà se senti le mie braccia su di te
Chissà se il mio bacio s’è posato sulle tue labbra
Chissà………

Da allora non abbiamo più smesso.
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Tomiko da Belias.pngNightwish Sveiss: il cavallo di Troia

Io e Nightwish ci siamo conosciute prima che lei si affidasse a Lella.
Nel cortile della prigione lei passava il tempo provocando le guardie, ma nessuna la imprigionava, si limitavano a scherzarci su e lei si lamentava beffarda.
Un giorno decisi di darle una lezione, e iniziammo un divertente Role Play, ma giusto un momento prima di metterla dentro, un’altra guardia intervenne e finì per rompere la magia. La cosa diede ad entrambe molto fastidio, ma diede inizio a un divertente rapporto di confidenza tra noi due.
Non le rivelai dell’intenzione di rapire Win, e anche dopo averlo fatto non le dissi niente e restai in contatto con lei normalmente, come nei giorni precedenti.
Ma quando Pene scoprì che dietro il rapimento c’ero io fu l’unica del WCF a mantenere con me i contatti.
A lei comunicai la mia intenzione di trattare solo con Lella.
Speravo potesse fare da tramite, visto che Lella, furiosa,  non mi dava retta in fondo.
Da lei cercavo di carpire altre informazioni utili.
Ma nel frattempo avevo scoperto che mi aveva piazzato uno spy-script a casa!
Tomikoegliimack_001.jpgTomikoegliimack_002.jpgTomikoegliimack_005.jpgIn fondo era fedele alla sua padrona, manteneva i contatti con me per comunicare informazioni a Lella, i nostri dialoghi sembravano ormai tratti da una vera e propria spy-story.
Nel frattempo lei studiava un metodo per catturare Chiara e me con uno stratagemma.
Non potendo usare il relay doveva trovare un modo per farci indossare un oggetto senza destare sospetti. Approfittando del fatto che in tempi non sospetti aveva promesso di scriptare un head harness per chiara, aveva modificato il progetto in modo che chi indossasse il restrein fosse automaticamente teletrasportato a Winsconsin e posto sotto il suo controllo.
Io mi fidavo abbastanza di lei, tanto che, trovandomi sotto assedio da parte di Lella e Jelena (che erano temporaneamente bannate dalla land e impossibilitate a entrare in casa mia), la teletrasportai nel mio salotto per consegnarle l’ultima note trovata addosso a Win.
Ma quando in quella bufera propose a Chiara di indossare il nuovo head harness la cosa puzzò di bruciato, Chiara rifiutò l’oggetto inviatole e il suo piano non riuscì.
In effetti nei giorni successivi alla liberazione di Win, Night ha dimostrato a Chiara che il suo script funziona davvero e Chiara si è in effetti trovata sotto il suo controllo, ma a quel punto imprigionare Chiara era inutile e così la liberò.
Non paga, prima che Chiara mi raccontasse la sua disavventura, operando un’ulteriore modifica all’oggetto, provò a catturare me. Sapeva che io non avrei mai indossato un head harness, così me lo passò con la scusa di farmelo visionare e mi pregò di rezzarlo per terra per vederne la texture.
L’inganno era ben costruito, infatti non appena lo rezzai per terra, l’harness mi si piazzò in volto…ma per mia fortuna non funzionò, probabilmente sl ci mise un paio di secondi ad attivare lo script…ebbi così il tempo di toglierlo e scongiurare la cattura.

A Francesca Miles

Più o meno 24 ore dopo aver avuto l’ordine di scriverla, ecco il prodotto di qualche ora di insonnia ma, soprattutto, di emozioni molto forti vissute solo in parte a causa di una RL sempre, inevitabilmente, tiranna. Dei versi artificiosi, forse, ma completamente sinceri in quello che cercano di comunicare. E che sono stati consegnati a Chiara Haalan durante una connessione molto fugace, dall’ufficio, mentre fuori dalla casa di Moordon in cui Win era tenuta prigioniera si erano da qualche ora asserragliate forze d’attacco del WCF pronte a scatenare l’inferno.


FrancescaMilesprofiloFB.jpg

 

A Francesca

 

Ti ho vista, ti ho acchiappata, ti ho tenuta
per qualche ora, forse neanche un giorno
e fosti come mia, legata, muta,
capelli e fiore rossi, mentre attorno
avevo dolci amiche, prigionieri,
turisti, s’una spiaggia ch’era un forno,
e Lella, senza i suoi stivali neri.

 

***Francescaaitempi.jpg francescaitempi2FB.jpg francescaitempiFB.jpgfralegataaitempiFB.jpg

Molt’acqua è poi passata sotto al ponte
che gli oggi nostri ognora muta in ieri
fin quando ognuna, sola, su Acheronte,
debba salpar. Ma delle nostre strade
da allora si incrociarono le impronte.
Se Fato le occasioni facea rade
la Volontà era pronta a rimediare.
Non ci fu, forse, mulinar di spade
a fianco una dell’altra, ma più care
d’ogni avventura sono certe storie
che solo il metaverso può ospitare.

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Per chi non sa, null’altro son che scorie
quei giochi nostri di manette e celle,
e di sconfitte dolci, e ambigue glorie,
e corde, e il lattice come seconda pelle.
Per noi quel mondo, che talun spaura
è forte sì da renderci sorelle,
amiche, amanti: ché non c’è tortura
peggior di soffocare nella culla
le proprie fantasie. Ah! Com’è dura
la sorte di una povera fanciulla
che se si pensa presa e prigioniera
sente il cuor suo che all’impazzata rulla.

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Francesca, lo sapevi, e l’altra sera,
venuta ad abbracciarmi alla prigione,
scattasti con l’audacia di una fiera
cogliendo (anzi creando) l’occasione.
In ceppi mi hai costretta in pochi istanti,
travolta di sorpresa e d’emozione,
sì che da pochi son poi stati tanti
gli attimi che ho rubato a quella notte.

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Tu, Chiara e Travestroia, le Baccanti,
con DoctorLover, François la mascotte,
non mi avete lasciato alcuno scampo,
avvinta come certe galeotte.
haalan4.jpgSol che ci pensi tutta in viso avvampo
non tanto perché nuda tu mi hai esposta
nel tuo salotto. No! Perché in un lampo
sapesti ritrovar sotto la crosta
la Win che china il capo in soggezione.
Tu mi parlavi, e lo facevi apposta,
come le spire avvolge un gran pitone
attorno al coniglietto ipnotizzato
di cui si sta per fare un sol boccone.
Fui tua, sospesa al minimo tuo fiato,
fin quando fui connessa, ed anche dopo,
col mio pensiero ch’era imprigionato
da un gatto che giocava con un topo.
Legata, priva ancor della favella,
spogliata di un futuro e di uno scopo
che non ti contemplasse, proprio in quella
sentii una nuova forza nella schiena.

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Dei volti. Nomi. Sussultai. “Frough! Lella!”
E ancor: “Lorella! Andromeda! Jelèna!”
Lo so: la vita vera ci è di freno
in questi tempi, ché per tutte è piena,
ma non per questo può venire meno
l’amor con cui codesti miei gioielli
coloran la mia vita arcobaleno.

Lellanitenite.pngandrotentacoli_004.pngaggiornamento_001.jpg bee_003.jpg

Francesca, tu puoi farmi anche a brandelli,
tenermi al tuo guinzaglio come i cani,
mi puoi stringere il cuore od i capelli,
negarmi ancora l’uso delle mani…
ma adesso so per certo: sottomessa
tu non mi avrai nè oggi nè domani.
Più facile sarebbe farmi lessa,
perché color di cui tengo la chiave
mi rendono più forte di me stessa.

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Io non mi piegherò, Francesca. Cave!
Dirtelo voglio grata, e con dolcezza,
ma intendo andare con la prima nave.
Flettermi non potrai: sol mi si spezza
se troppo vien tirata la catena.
Ma allor gaudio e emozione alla tristezza,
all’odio ed al rancor lascian la scena.
Sei pronta pure a ciò? Come in un fuoco
tu puoi bruciarmi tale e qual falena
ma l’esito finale di quel giuoco
sarebbe devastante, e molto amara
la vita mi farebbe. Qui t’invoco:
quello ch’è rotto più non si ripara
e d’uopo e che qui te ne faccia accorta
con questi versi che mi ha chiesto Chiara.

lorellalegata.jpgAndrolella_001.jpgFrinesera_003.jpegbane Stefany fine_003.jpg

Francesca Miles: vuoi tu vedermi morta?
Spero e credo di no ma se sì fosse
non hai che da tener chiusa la porta
e stringermi il collar senza più mosse.
Io sento la distanza delle amiche
che sono mie. Lo dico a gote rosse
ma a fronte alta: tutte le fatiche
per prendermi fra le tue damigelle
non otterran l’alloro della Nike.
Giammai potrò scordar quell’ore belle
in cui mi desti ciò cui in parte anelo.
Ma ora lasciami andar, verso le stelle
che, pur di pixel, brillano nel cielo.

Win

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Scrivimi una poesia

Lasciata sola da Francesca Miles, Win si trova alle prese con due dei suoi schiavi principali: Chiara Haalan, ex prigioniera del WCF che da poco è riuscita a infiltrarvisi come guardia, e Francois Marjeta, scripter della bolla infernale creata dalla mia catturatrice. E subisce abusi di vario genere: alcuni fisici, altri che mirano a un controllo più squisitamente mentale e psicologico.

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Quinto giorno – 13 dicembre 2009

Mattina di domenica. Sono sveglia prima del previsto. Devo aver sognato la Romania: chissà se quel tizio di ieri ha avvertito qualcuno, oppure se se n’è fregato? Corro al computer, avvio il client e mi ritrovo a Mordoon, sola. Scuoto la testa: evidentemente quello era solo un fesso di passaggio. Mi rimetto a combattere i miei legami, fino a quando non mi raggiungono Chiara e François. Ho ancora il bavaglio stretto, anche se dopo ore passate a mordere la pallina sento il cinturino che comincia a cedere. Niente IM, niente chat. Sono completamente muta e anche gli emote sono pesantemente limitati. Riporto il dialogo quasi integralmente, con solo poche note esplicative.

[2009/12/13 0:33]  Win alza gli occhi
[2009/12/13 0:33]  chiara Haalan: buongiorno SIgnora
[2009/12/13 0:33]  Win gira la testa
[2009/12/13 0:33]  Francois Marjeta: avete visto Miss Winks?
[2009/12/13 0:34]  chiara Haalan: chi?
[2009/12/13 0:34]  Francois Marjeta: winks … lol
[2009/12/13 0:34]  chiara Haalan: accidenti
[2009/12/13 0:34]  Francois Marjeta: oi oi …mi sta guardando male
day5_002.jpg[2009/12/13 0:34]  chiara Haalan: ci rovina il tappeto sta qui
[2009/12/13 0:34]  Francois Marjeta: già
[2009/12/13 0:35]  RR Ballgag 1.14 (mouth): chiara Haalan is trying to manipulate this restraint, and may be able to retrieve its key by using a RealKey.
[2009/12/13 0:35]  Francois Marjeta: winks….china la testa davanti la Padroncina
[2009/12/13 0:35]  Win scuote la testa
[2009/12/13 0:35]  chiara Haalan: uffa almeno non avesse la gag. non si riesce a toglierla,francois?
[2009/12/13 0:36]  Francois Marjeta: io non lo farei … se la Padrona le ha messo la gag ci sarà un motivo
[2009/12/13 0:35]  Win ringhia
[2009/12/13 0:36]  Francois Marjeta: sentito come ringhia Padroncina … forse ho trovato la cagnetta con cui accoppiarmi
[2009/12/13 0:36]  Win fa smorfia
[2009/12/13 0:38]  chiara Haalan: senta “Signora”… ti ho chiamata così per l’ultima volta
[2009/12/13 0:39]  chiara Haalan: non ti daro più del lei o del voi, da oggi in poi
[2009/12/13 0:39]  Win stringe spalle
[2009/12/13 0:39]  chiara Haalan: ora dovresti farmi un favore
[2009/12/13 0:40]  Win finge interesse
[2009/12/13 0:40]  chiara Haalan: cerca di guardare, se riesci, dietro al letto… in camera, nell’altra stanza. c’è un grande poster sulla parete. riesci a leggere il testo?
[2009/12/13 0:42]  Win resta inespressiva
[2009/12/13 0:41]  chiara Haalan: si o no? forza fammi un segno con la testolina..

day5_001.jpg

Non sono in mouselook e non mi è stata tolta l’interazione, quindi non ho difficoltà a zoomare sul poster che dice Chiara. Ma non vedo il motivo per darle soddisfazione annuendo, nè voglio dire di no esplicitamente. Preferisco lasciarla nel dubbio.


[2009/12/13 0:42]  Win dondola la testa
[2009/12/13 0:42]  chiara Haalan: vabbe’, lo leggerai un altra volta… maè una cosa che ho scritto per francesca per i suoi mille giorni di sl. beh, una banalità, ovviamente, ma ci ho messo sentimento. ora, tu sai scrivere molto bene… ora tu, visto che io ti so leggere dentro… la scriverai tu una poesia a francesca
[2009/12/13 0:45]  Win solleva sopracciglio
[2009/12/13 0:45]  chiara Haalan: e ci metterai tutto l’amore che provi per lei. perché lo so quanto bene stai qui… quanto ti piace essere qui, anche se non lo ammetterai mai
[2009/12/13 0:46]  Win scuote la testa
day5_003.jpg[2009/12/13 0:46]  chiara Haalan: ora, ti do 24 ore di tempo per scriverla, chiaro?
[2009/12/13 0:47]  Win guarda altrove
[2009/12/13 0:47]  chiara Haalan: vedi, io ti ho mandato delle foto… ma non tutte.
[2009/12/13 0:48]  Win interrogativa
[2009/12/13 0:48]  chiara Haalan: ce ne sono alcune dove ti si vede senza mutande… o nuda adirittura
[2009/12/13 0:48]  Win avvampa di rabbia
[2009/12/13 0:48]  chiara Haalan: diventi rossa?
[2009/12/13 0:48]  Win cerca di parlare
[2009/12/13 0:48]  chiara Haalan: di vergogna immagino…
[2009/12/13 0:48]  Win scuote la testa
[2009/12/13 0:50]  chiara Haalan: le vuoi vedere su FB?
[2009/12/13 0:50]  Win sogghigna
[2009/12/13 0:50]  chiara Haalan: vuoi che tappezziamo i muri di winsconsin?

Snapshot _ ZEINA'S CLUB the best , Moordon (134, 141, 28).jpg“Magari!”, penso. Magari pubblicassero le foto. Basterebbe quello perché le persone che mi stanno cercando scoprissero, se non il luogo dove sono prigioniera, almeno l’identità di chi mi ha tradita. Magari! Potrei passare loro questi appunti che sto prendendo giorno per giorno – magari riuscirebbero anche a pubblicarli sul blog… scatenare la pubblica opinione e, magari, favorire un mio salvataggio…


[2009/12/13 0:50]  Win annuisce in sfida
[2009/12/13 0:50]  chiara Haalan: vuoi che hackeriamo il tuo blog?
[2009/12/13 0:50]  chiara Haalan: e le pubblichiamo?
[2009/12/13 0:51]  Win ti guarda sfidante
[2009/12/13 0:51]  chiara Haalan: 24 ore per dedicare una poesia a francesca. che ti costa? in fondo credo che ti farrebbe addirittura piacere scriverla
[2009/12/13 0:51]  Win sembra riflettere, poi scuote la testa
[2009/12/13 0:51]  chiara Haalan: sai, non ti chiederei nemmeno di farmela leggere se tu non volessi. mi basterebbe sapere che l’hai scritta. pensaci, ma fa presto
[2009/12/13 0:53]  Andromeda Sawson è Online

Andromeda! Finalmente una delle mie amate sub che si collega. Mi scrive subito e per qualche motivo riesco a leggere i suoi messaggi – ma non posso risponderle. La sento tramite lo SPY del collare e la frustrazione di non poterci comunicare comincia a far crescere in me una rabbia sorda. E proprio in quella ricompare François, che si era allontanato per chissà quali commissioni.


[2009/12/13 0:54]  Win tira le catene
[2009/12/13 0:54]  chiara Haalan: ti mostro un piccolo assaggio
Snapshot _ ZEINA'S CLUB the best , Moordon (134, 139, 28).jpg[2009/12/13 0:55]  chiara Haalan gave you Snapshot : ZEINA’S CLUB the best , Moordon (134, 139, 28).
[2009/12/13 0:55]  chiara Haalan: posso pure chiedere a francesca di tenerti bendata per 24 ore, se questo potesse esserti d’aiuto e potesse convincerti.
[2009/12/13 0:55]  Francois Marjeta: no poverina … in questo modo non vedrebbe i suoi hud da guardiana
[2009/12/13 0:55]  chiara Haalan: oppure potrei infilarti in testa le mie mutande. franc, falle vedere…
[2009/12/13 0:55]  Francois Marjeta: si Padroncina
[2009/12/13 0:56]  Panty blindfold (nose) sussurra: chiara Haalan slipped a pair of panties over Francois’s head.
[2009/12/13 0:56]  Francois Marjeta indossa gli slippini sporchi di Chiara in testa
[2009/12/13 0:56]  Win appare disgustata
[2009/12/13 0:56]  chiara Haalan: vedi? sono le mie mutandine. coprono gli occhi, sai? non vedi quasi, così il senso dell’olfatto si accentua
[2009/12/13 0:57]  Win spalanca gli occhi
[2009/12/13 0:57]  Panty blindfold (nose) sussurra: chiara Haalan removed the panties from Francois’s head (after 00:01:20).
[2009/12/13 0:57]  chiara Haalan: dai su, accontentami… in fondo loro ti hanno trattata peggio
[2009/12/13 0:58]  Win sospira
[2009/12/13 0:58]  chiara Haalan: lo farai piccola maid?
[2009/12/13 0:59]  Win fissa tappeto
[2009/12/13 1:01]  chiara Haalan: sei bellissima così, lo sai?
[2009/12/13 1:01]  Win scuote la testa
[2009/12/13 1:01]  chiara Haalan: oh si… ah se fossi meno presuntuosa… meno piena di te… se non fossi lodata… lustrata… idolatrata da tutti
[2009/12/13 1:03]  Win si dibatte
[2009/12/13 1:03]  chiara Haalan: come ti farebbe bene… torneresti con i piedi per terra… quanta voglia hai dentro di te… di restare dove sei… di vivere come sei ora… ti appartenere a francesca… oh se potessi farlo lo faresti eccome
[2009/12/13 1:04]  Win scuote la testa
[2009/12/13 1:04]  chiara Haalan: ti si legge negli occhi, ma oramai ti risulterebbe impossibile farlo: devi salvare le apparenze
[2009/12/13 1:06]  Win bofonchia

day5_008.jpgFrançois comincia uno strano balletto. Si alza in piedi, e mi inginocchia di fronte cercando di tenermi la testa fra le cosce. Io ogni volta mi divincolo per girarmi da un’altra parte, ma lui si rialza e torna a prendere quella posizione, costringendomi a strisciare di continuo.

[2009/12/13 1:06]  Francois Marjeta: avete visto come striscia ai vostri piedi Padroncina?
[2009/12/13 1:07]  chiara Haalan: ti resterà sempre il desiderio e il rimpianto di non averlo fatto, quando tutto sarà finito. allora ? ci stai pensando? stai pensando di scriverla?

day5_005.jpgNon sto pensando proprio a niente, io. Solo a questo schiavetto, che insiste a toccarmi, a starmi troppo vicino, spavaldo con chi al momento non può difendersi, e devo ringraziare il cielo che ci sia Chiara, perché altrimenti non so cosa cercherebbe di farmi. E intanto sento la tensione di Andromeda che cresce via via che io non riesco a rispondere ai suoi IM e si rende conto di non sapere come rintracciarmi. Sento la rabbia che cresce, la mia forza che aumenta. Non posso certo strappare le catene che mi legano, ma riesco a divincolarmi abbastanza da far cadere François a terra. Mi avvinghio a lui, per qualche istante, pur legata, gli sono addosso.


[2009/12/13 1:12]  Win ridacchia
[2009/12/13 1:13]  chiara Haalan: la senti?
[2009/12/13 1:14]  Francois Marjeta: si Padroncina
[2009/12/13 1:14]  chiara Haalan: divertiti francois: è tua
[2009/12/13 1:14]  Francois Marjeta: uhmmmmmmmmmmmmm
[2009/12/13 1:14]  chiara Haalan: speriamo le porti consiglio il tuo interessamento. non può certo lamentarsi: le ho ordnato di fare una cosa piacevole infondo
day5_006.jpg[2009/12/13 1:16]  Francois Marjeta la sbatte a terra con forza …la tiene a terra schiacciandola con un piede
[2009/12/13 1:17]  Francois Marjeta: sei una stupidona win
[2009/12/13 1:17]  Win si divincola
[2009/12/13 1:17]  Francois Marjeta: noi vogliamo essere tuoi amici
[2009/12/13 1:17]  Francois Marjeta la schiaccia con più forza sentendo che prova a sottrarsi
[2009/12/13 1:17]  chiara Haalan: maid, io trovo orribile quello che ti sta facendo. io non lo farei mai
[2009/12/13 1:18]  Win annuisce
[2009/12/13 1:18]  chiara Haalan: posso farlo smettere in un attimo
[2009/12/13 1:18]  Francois Marjeta spinge il piede sulla sua gola

Sento l’aria che mi manca, la testa che mi gira. Non riuscirò a rialzarmi ancora. Mi affloscio sotto i piedi di François. Mi arrendo, non posso fare altro, per il momento.

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[2009/12/13 1:18]  chiara Haalan: è un sì, questo?
[2009/12/13 1:18]  Francois Marjeta usa tutta la forza che ha per risbatterla a terra
[2009/12/13 1:19]  chiara Haalan: franc lasciala
[2009/12/13 1:19]  Win tossisce
[2009/12/13 1:19]  chiara Haalan: franc
[2009/12/13 1:19]  Francois Marjeta: si Padroncina
[2009/12/13 1:19]  chiara Haalan: fermati
[2009/12/13 1:19]  chiara Haalan: fmnadu
[2009/12/13 1:19]  Francois Marjeta: noi vogliamo esserti amici win … ma tu devi dimostrarci che ci possiamo fidare di te
[2009/12/13 1:19]  chiara Haalan: dimmi che mi accontenti, maid, mi basta un cenno.
[2009/12/13 1:19]  Win muove la testa debolmente
[2009/12/13 1:20]  chiara Haalan: vieni qui franc, stalle lontano

Stacco, esausta.
24 ore? Non ce la farò mai… non nel weekend. Oppure sì?

Guardandomi allo specchio

Avvertenza: gli appunti che compaiono qui sotto sono stati scritti da Win in un raro momento di solitudine nei giorni più duri della sua prigionia. Ne ha consentito la pubblicazione chiedendo di specificare, qui all’inizio, che a differenza delle pagine di diario pubblicate nei due post precedenti, e quelle che seguiranno, questi erano appunti destinati a restare strettamente OOC e, quindi, che per nessun motivo avrebbe passato in-world, nè a Francesca e famiglia in caso di perquisizione, nè a eventuali visitatori che potessero aiutare Win o lanciare l’allarme al WCF.

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Quarto giorno – 12 dicembre 2009

Oggi è il giorno dell’anniversario mio e di Jelena, e non posso celebrarlo con lei – prigioniera in-world di Francesca e dei suoi accoliti, e in RL del weekend, durante il quale non mi collego praticamente mai. Ma la mia situazione gravissima occupa quasi sempre una piccola parte dei miei pensieri in RL. Ero molto, molto turbata quando mi sono scollegata ieri. La sicurezza con cui Francesca mi raccontava di aver pianificato tutto, di avermi osservata a lungo, di essersi preparata a lungo per essere sicura di impadronirsi di me aveva qualcosa di ipnotico… mi faceva sentire come un coniglietto stretto nelle spire implacabili di un pitone, senza più nessuna speranza di salvezza. Una sensazione terrificante ma, lo confesso, anche profondamente eccitante: Francesca non aveva del tutto torto nel sostenere di essere una manifestazione di un mio desiderio – e la cosa che mi faceva venire le vertigini era rendermi conto di quanto, questo desiderio, fosse rimasto nascosto dentro di me per tutto questo tempo… Credevo che, nella nuova persona che sono diventata da quando conosco Andromeda, quella paura e desiderio del rapimento fosse ormai svanita – però, se dovevo dar retta alle sensazioni che provavo mentre Francesca assaporava il suo potere su di me, invece, forse era stata solo messa da parte.

rapitainizio_003.jpgPoi però, col passare delle ore in RL, le sensazioni sono cambiate, diventando più complesse. Mille scenari continuano a disegnarmisi nella mente. In questo periodo, Lorella, Lella, Andromeda e Jelena si collegano pochissimo, ma cosa succederà quando cominceranno a collegarsi di più? E i Bane di cui mi sto occupando? Come posso garantire loro l’assistenza necessaria? È vero che il contratto con la Kelley Tech prevede ampiamente che alcuni Operator non siano disponibili per situazioni come questa (dopo tutto, se siamo tutte state dei Bane, un motivo ci sarà pure!), ma cosa succederà quando mi troverò nella situazione di non poter rispondere a un richiamo di emergenza?

rapitainizio_008.jpgFino a questo momento sono stata, come si dice, più realista del re: poiché sono legata, in un luogo chiuso a chiave, ho scelto di non comunicare con nessuno al di là di chi mi dovesse avvicinare in-world. Per questo ho tolto a chiunque – sì, anche alle mie sub – la facoltà di vedermi sulla mappa. Anche quando mi sono trovata l’inventario accessibile, non ho inviato notecard. E anche quando, riloggando, ho scoperto che la bolla che mi teneva prigioniera non tornava a bloccarmi gli IM (palesemente un problema di SL o dello script, o di entrambi) non ne ho approfittato. Eppure, sempre più spesso, sono tormentata dal dubbio: se scopro a un certo punto che posso mandare IM, non mandarli significa essere prigioniera di Francesca o, ancora una volta, di me stessa? E se sono prigioniera di me stessa, allora, che gusto c’è?

rapitainizio_012.jpgPoi sono riuscita a collegarmi per qualche minuto. Francesca mi ha raggiunta quasi subito, raccontandomi ridendo che al WCF ci si chiede che fine abbia fatto… che l’indiziato principale è il famoso francese dei tentacoli (che, poverino, non ho invece mai più visto)… che Luana Umia ha giurato di vendicarmi. Nel frattempo, dallo spy del collare di Jelena ho saputo che anche lei, insieme a Franca, sta cercando di trovare un modo per rintracciarmi… su Facebook e nei commenti al blog (che consulto sempre, anche se non scriverò nulla su questa storia fino a quando non riuscirò a comunicare in qualche modo con l’esterno) ho visto che quel tesoro di Tomiko si è addirittura offerta come ostaggio in cambio della mia liberazione.

E ho capito, o creduto di capire due o tre cose. Una, che per seducente che possa essere, per brevi momenti, il soccombere alla tentazione di arrendermi all’evidenza, non credo proprio che succederà mai che mi sottometta a qualcuno, nè Francesca nè altri. Tengo troppo alle persone a cui voglio bene per accettare di restarne lontana, e la minaccia di Francesca di impadronirsi di loro, anche se non ci credo nemmeno per un momento, mi fa infuriare al punto che mi sento pronta ad accettare qualsiasi tormento pur di non piegarmi. Anche se, nel breve periodo che oggi ho potuto passare online, Francesca mi ha tolto il guinzaglio dalle manette (da cui, ogni giorno, tento di fuggire: e che non ci sia riuscita è solo una questione di occasione e di tempi) e me l’ha attaccato al collare (di cui, a causa di chissà che maledetto plugin, non riesco nemmeno a raggiungere la serratura).

rapita_001.jpgL’altra cosa che credo di cominciare a capire ha, invece, a che fare con quella che sono realmente. Tante persone mi vogliono bene e mi fanno grandi complimenti che in genere qui non riporto, ma sotto il cofano della Win che fa o cerca di fare sempre la cosa giusta ci sono le emozioni di un essere umano con lati per niente edificanti. Sono nelle mani di Francesca solo da quattro giorni e già comincio a sentire verso di lei, oltre alla soggezione per il potere che ha ormai sul mio destino, un odio che sta crescendo e in cui mi sembra di riconoscere alcuni sentimenti che provavo, nei confronti di Belias, verso la fine della nostra avventura insieme. Credevo che quei cattivi pensieri fossero dovuti alla gelosia – per Belias e per Costanza. Comincio a chiedermi se non fossero, invece, la reazione furiosa di qualcuno che sogna di essere fatta prigioniera senza doverlo chiedere ma poi, quando questo succede, invece di subire la famosa sindrome di Stoccolma, comincia a scaricare su chi ha realizzato la sua fantasia tutta la tensione che la costrizione comunque le impone.

Ai tempi di Belias sostenevo di non avere limiti, ma avevo scoperto di averne anche io. Come tutti. Solo che non voglio ammetterlo, forse per lasciare ai miei interlocutori la possibilità di spingermi oltre. Però questo scarica su di loro tutto il peso delle loro decisioni. A costo, come è accaduto per Belias, che davvero ha saputo farmi sognare, di rovinare il rapporto con qualcuno a cui vuoi bene proprio mentre le dai quello che, hai saputo capire, sotto sotto desidera.

Consideravo Francesca un’amica, ho cercato di starle vicina nel momento difficile della sua separazione da Moltotaku Jewell, ho seguito alcune sue vicende da vicino e con partecipazione… e so che tutto quello che sta succedendo è in ultima analisi una manifestazione di affetto sconfinato. Posso aggiungere anche che, anche se non lo avrei mai confessato, una situazione come quella che sto vivendo sarebbe stata, una settimana fa, una fantasia emozionante. Ma so che adesso, quando la vedo, quando stringe i legami che mi trattengono in casa sua, sempre più spesso l’emozione si mischia con la rabbia, il desiderio di vendetta molto più che quello di fuga. Sento i primi sintomi di quella sensazione che mi portava, alla fine, a fare tutto quello che potevo per ferire Belias più profondamente possibile.

prigionierasecondogiorno3_002.jpgNell’ultimo anno, tante volte ho pensato che chi mi frequentava e non approfittava del mio relay sempre aperto fosse privo di spina dorsale. Adesso che qualcuno l’ha fatto, scopro di nuovo in me alcuni di quei Bad Feelings che credevo di aver sepolto per sempre. E mi comincio a chiedere se quella che, all’epoca in cui nessuno osava mettermi le mani addosso, giudicavo il frutto mediocre di una malcelata soggezione nei miei confronti, non fosse in realtà l’istinto di chi aveva già capito che Win, sotto sotto, ha un carattere impossibile.

((Non pubblicherò queste parole scritte a caldo fino a quando questa storia non si sarà chiusa in qualche modo, naturalmente. Nemmeno se e quando sarò riuscita a far sapere a qualcuno dove mi trovo e chi mi tiene sotto chiave.))

 

Aggiunta a queste note prima di pubblicarle: avrei tante cose da dire in proposito e forse troverò le parole per dirle in futuro, ma qualcosa voglio buttarla giù qui. Rileggendo queste ultime righe ripenso a Mystique, che sognava una schiavitù permanente ma alla fine fuggiva sempre barando. E ripenso a me, che non baravo mai ma, proprio per questo, mi caricavo di un’energia negativa terribile, verso Jaron, verso Belias, e prima ancora verso Blackbear Babii, la mia primissima Mistress, nelle cui braccia mi ero gettata dopo che Mystique si era donata a Jaron. Lo so, voglio la classica botte piena con moglie ubriaca: essere rapita in modo serio ed efficace, senza via di scampo, senza poter barare, eppure restare libera – ma senza chiedere a nessuno di rapirmi e senza chiedere a nessuno di liberarmi. Impossibile, semplicemente. Nello scrivere le parole qui sopra, cominciavo a capire che da questa storia non avrei potuto uscire senza chiedere a Francesca di liberarmi – il che implicava guardarmi allo specchio e riconoscere, una volta per tutte, che di limiti io ne ho eccome e che sarebbe ora che invece di scaricarne il peso sugli altri mi decidessi ad affrontarli. Però ho deciso, come si legge nel brano fra parentesi che precede questo paragrafo, di reggere il gioco finché potevo farlo, per vedere se trovavo una onorevole via di uscita mediante RP che, in buona sostanza, mi fornisse un alibi per rinviare ancora una volta la necessità di dire, una buona volta, che diavolo volevo. Pronta, prima che i cattivi sentimenti che la mia carissima, affettuosa, talentuosa e audacissima rapitrice Francesca Miles sicuramente non si stava meritando, potessero cominciare davvero a compromettere il nostro rapporto, prima di tutto, e anche il piacere che anche lei e i membri della sua famiglia stavano traendo da questa avventura.