Tutti gli uomini di Win

A pochissimi giorni della sospensione, una cattura che non avrei mai immaginato di poter effettuare nemmeno nei sogni più selvaggi. E che mi permette di rispondere a un’obiezione di New Vita.

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Ne uccide più il rossetto della spada, qualche volta. L’altro ieri sera mi trovavo al castello di Mystique. L’avevo lasciata ben ammanettata sul letto, ma in un momento di debolezza le avevo piazzato qualche timer, in modo che potesse liberarsi senza troppe difficoltà e, mentre io dormivo, lei potesse giocare liberamente. Sapevo che solo uno dei timer era scattato ed ero pronta a liberarla quando si fosse ricollegata – e nel frattempo avevo fatto accomodare, in una gabbia accanto, quella volenterosa remissiva di Trish Roux, che avevo in mano da ore ma che in quel momento era offline. Insomma, ero lì a non fare nulla di speciale se non aspettare, quando il radar mi ha avvertito che nel castello si aggirava Jaron. Proprio così, Jaron Bailey, l’uomo che mi aveva trattenuta in cella in una notte quasi da incubo, l’uomo che mi aveva rapita per poi cercare di aggiungermi al suo harem, l’uomo che mi ha sottratta con la forza al dominio di Belias.

1218333499.jpgInsospettita, sono andata a cercarlo, trovandolo a curiosare nella stanza del trono della mia amica Baronessa. Ho la certezza che su Mystique lui non ci abbia messo affatto una pietra sopra, ma non potevo ignorare la sua presenza, non in questi giorni in cui, per la prima volta, ho potuto legarla io e tenerla tutta per me. L’ho affrontato con fredda cordialità, abbiamo scambiato due chiacchiere. E quando mi sono resa conto che si trovava lì senza una vera meta mi è venuta l’idea. Distrattamente, durante la conversazione, mi sono voltata come a ritoccarmi un poco il trucco e ho messo sulle labbra quel che mi restava di un certo rossetto speciale avuto, tanto tempo fa, da una strega gentile. Dubitavo che Jaron se ne fosse accorto, intento com’era a mettere il naso fra le cose di Mystique, così poco dopo, con l’aria di volermi congedare, mi sono avvicinata e l’ho baciato, brevemente, sfiorandogli appena le labbra.

L’effetto del veleno è stato rapidissimo: pochi secondi e Jaron è crollato a terra ai miei piedi, lasciandomi in preda a emozioni contrastanti. Eccola lì, la mia nemesi di tutto questo tempo, il mio rivale imbattibile, il ficcanaso che decideva della mia vita. Eccolo a terra, impotente, immobilizzato per una ventina di minuti, fintanto che fosse durato l’effetto del veleno. Ma ora cosa dovevo farne? Non posseggo una casa mia, non potevo certo portarlo da Moss – che già sapevo averlo fatto prigioniero in tempi recenti. Per giunta, le chiavi di tutti i legami di Jaron sono detenute da Psi Merlin e non avevo quindi modo di legarlo con quello che portava con sé.

Frugando nel mio inventario sono uscite fuori un paio di ottime manette freebie. Me le aveva regalate Belias e mi è parso che ci fosse una piacevole ironia nell’inaugurarle per questa occasione. Sono simili a quelle di Marine ma hanno solo due posizioni… e soprattutto non offrono alcuna possibilità di liberarsi da soli. Erano un po’ rugginose ma, chinandomi sulla mia preda, gliele ho fatte scattare ai polsi, in fretta, con le mani sudate per l’emozione. Ho fatto appena in tempo, e quando Jaron si è riavuto ho inventato velocemente una storia, sostenendo che fosse svenuto da solo davanti a me, di certo per chissà che avvelenamento alimentare, e dichiarando che l’avrei tenuto al sicuro per un po’, almeno fino a quando non fossi stata certa che avesse ripreso le forze e non rischiasse più di crollare a terra.

853522357.jpg1971309925.jpgHo pensato subito alle obiezioni di New Vita il quale, soprattutto dopo il post Batticuori, sostiene con un filo di rancore che io mi trovi bene a giocare solo con le donne. Non è vero (ma è un discorso che prima o poi dovremo approfondire) ma la giornata di ieri mi è parso dimostrasse proprio il contrario. Oltre a Jaron, che è rimasto mio ospite abbastanza a lungo da consentirmi di presentargli Costanza (coinvolta suo malgrado dal caos che lui aveva scatenato attorno al mio equilibrio affettivo), ho avuto anche il tempo di passare qualche minuto con Useme, riuscendo persino a presentarlo a Trish… il tutto mentre l’amico Santana Thibedeau, che di persona non incontro da tanto tempo, mi tempestava di IM. A quanto ho capito, Santana ha deciso ad ogni costo di farmi sua e tuttavia, sapendo bene che farà freddo all’inferno prima che io lo lasci avvicinare alle mie chiavi, ha elaborato un piano diabolico che, alla lunga, comincia ad avere effetti inquietanti.

In cosa consiste? A quanto dice lui, sta contattando alcune delle mie amiche più care, cercando di convincerle ad approfittare della fiducia che ho in loro per impadronirsi delle mie chiavi… per poi consegnarle a lui. Confesso che all’inizio mi era parsa una spacconata… ma poi, quando Moss mi ha inviato in mail l’immagine per il mio post sul MossTP, mi ci ha messo questo poscritto: “Santana Thibedau is out to catch you – he tried to get me to take out a contract on you, but I declined. Apparently he has asked others , so be warned! MH” Da allora, un filo sottile di paranoia ha cominciato ad infiltrarsi nelle mie giornate – e anche se mi sforzo di rispondere con disprezzo all’insistenza di Santana, beh… devo ammettere che ho cominciato a rimuovere un bel po’ di gente dalla lista di chi è in grado di trovarmi sulla mappa.

1201018097.jpgAnche perché ho un progetto che mi sta a cuore per domattina. Qualcosa che riguarda Backbuttoned, e quella sua offerta cui avevo accennato al termine di Batticuori. Allora non l’avevo scritto, Back mi ha detto di volermi aspettare, nelle tre settimane di agosto in cui sarò offline, restando per tutto il tempo legata e imbavagliata. Ci ho pensato su e, quando l’ho vista online, l’ho convocata e le ho ordinato di ascoltarmi con attenzione. Perché ero disposta ad accettare la sua offerta solo se accettava le mie condizioni, molto dure. Ma anche a offrirle, se dovesse arrivare fino in fondo, un premio che ero certa le sarebbe interessato.

[2008/08/05 7:58]  Backbuttoned Bian: adesso vuoi dirmi le tue condizioni? cosa vuoi da me?
[2008/08/05 7:59]  Win: Lo farò. Non dovrai parlare. Mi lascerai finire, o ti metterò subito il bavaglio. Quando avrò finito ti dirò: “Adesso parla” e tu potrai dire solo un sì o un no.
[2008/08/05 8:00]  Backbuttoned Bian: va bene
[2008/08/05 8:01]  Win mette un dito sulle labbra di Backbuttoned e sussurra “Adesso taci… shhhhhhh”
[2008/08/05 8:01]  Backbuttoned Bian: posso guardarti neglio occhi?
[2008/08/05 8:01]  Win annuisce
[2008/08/05 8:01]  Backbuttoned Bian: grazie
[2008/08/05 8:02]  Win: Allora, Back… ti sottoporrò a una vera prova di resistenza, per vedere se davvero sei in grado di obbedire anche in una situazione difficile
[2008/08/05 8:03]  Backbuttoned Bian annuisce
[2008/08/05 8:03]  Win: Sceglierò un posto. Da qualche parte, probabilmente in pubblico. E ti legherò lì… ben assicurata con tutti i guinzagli possibili.
[2008/08/05 8:03]  Backbuttoned Bian annuisce
[2008/08/05 8:03]  Win: Sarai imbavagliata e non avrai modo di interagire, nè spedire IM ad alcuno. Ti consentirò di usare gli emote, convinta che non li userai in modo truffaldino. Sarai quindi in grado di comunicare solo con quella poca mimica corporea ammessa dagli emote. E quindi solo con chi sarà vicina a te in quel momento
[2008/08/05 8:04]  Backbuttoned Bian: È tutto?

Ho scosso la testa. Questa ragazza deve ancora imparare cosa sia l’obbedienza. Ho tirato fuori il bavaglio e gliel’ho cacciato in bocca senza dire una parola, legandoglielo dietro la nuca, senza stringere troppo.

[2008/08/05 8:04]  RR Ballgag 1.14 (mouth) whispers: Backbuttoned Bian’s RR Ballgag 1.14 (mouth) has been locked by WinthorpeFoghorn Zinnemann (Type Loose).
[2008/08/05 8:05]  Win: Ti avevo avvertita, Back. Parlerai quando te lo permetto. No, non è tutto
[2008/08/05 8:05]  Backbuttoned Bian whispers: figh
[2008/08/05 8:06]  Win: Ti dedicherò un post sul blog, Back. Sarà il mio ultimo post della stagione. E ci sarà una foto della posizione in cui ti lascio, e un link perché chi lo desidera possa venire a visitarti
[2008/08/05 8:06]  Backbuttoned Bian whispers: gulf
[2008/08/05 8:06]  Win: Ovviamente, sarai autorizzata a mettere chi ti pare sulla mappa, in modo che possa raggiungerti. NON a chiamare la gente. NON a tipparli, a meno che non te lo chiedano loro. Ma non è finita qui…
[2008/08/05 8:07]  Win: Non so se e quanto ti collegherai, in queste tre settimane. Ma ogni volta che lo farai dovrai andare sulla pagina del blog dove c’è il post che ti riguarda. E scrivere un commento.
[2008/08/05 8:08]  Backbuttoned Bian annuisce
[2008/08/05 8:08]  Win: Nel commento dovrai scrivere come hai passato il tuo tempo su SL quel giorno. Chi ti ha visitato, cosa ti ha detto. E le tue sensazioni.
[2008/08/05 8:08]  Win: Guai a te se dovessi scoprire, perché magari qualcuno me lo segnala, che hai saltato anche un solo giorno.
[2008/08/05 8:09]  Backbuttoned Bian annuisce
[2008/08/05 8:09]  Win: Quando tornerò online, verrò a vedere se ci sei ancora. Verrò a vedere se sei ancora in quella posizione. E verrò a vedere se hai cercato di fuggire
[2008/08/05 8:09]  Backbuttoned Bian whispers: È tutto?

Ho avuto un moto di stizza. Certe volte proprio mi verrebbe voglia di schiaffeggiarla, questa qui. Invece allungo la mano sul cinturino del bavaglio, lo stringo di una tacca.

[2008/08/05 8:09]  RR Ballgag 1.14 (mouth) whispers: Backbuttoned Bian’s RR Ballgag 1.14 (mouth) has been locked by WinthorpeFoghorn Zinnemann (Type Medium).
[2008/08/05 8:09]  Win stringe ancora il bavaglio: “Non è ancora tutto”
[2008/08/05 8:10]  Backbuttoned Bian whispers: mom foffo fehfahh hi mieehahmi?
[2008/08/05 8:10]  Win: No. Non devi nemmeno provarci, a liberarti. Voglio ritrovare tutte le catene ancora “locked and very secure”
[2008/08/05 8:10]  Backbuttoned Bian whispers: fehhé?
[2008/08/05 8:12]  Win: Se quando torno ci sarai ancora…. se non avrai barato… se non ti sarai mai tolta i legami che ti avrò messo addosso, allora ti libererò. E sul tuo collare cancellerò la scritta attuale, “Protetta da Win”, scrivendoci invece: “Proprietà di Win”

Faccio una pausa che vuole essere ad effetto. Poi concludo.

[2008/08/05 8:12]  Win: E ti darò tutte le mie chiavi per 48 ore

157625471.jpg1321555631.jpgBack non esita nemmeno un secondo, invece. “fohhò mehahhi?“, chiede, e io so che mi sta facendo una di quelle sue domande inutili. Vuole sapere se potrà legarmi. Non le rispondo ma, poiché mi ha ascoltata, tengo fede alla mia promessa.

[2008/08/05 8:12]  Win: Ora puoi rispondere. Aspetta che ti tolgo il bavaglio. Ricorda. “Si'”, “no” oppure “ci devo pensare”
[2008/08/05 8:13]  RR Ballgag 1.14 (mouth) whispers: Backbuttoned Bian’s RR Ballgag 1.14 (mouth) has been unlocked by WinthorpeFoghorn Zinnemann after 1:50:50 (detached 0 times)
[2008/08/05 8:13]  RR Ballgag 1.14 (mouth) whispers: WinthorpeFoghorn Zinnemann has taken Backbuttoned’s keys from her RR Ballgag 1.14 (mouth).
[2008/08/05 8:13]  Backbuttoned Bian: per me è si, ma ho delle domande
[2008/08/05 8:13]  Win: Bene. Intasco il sì. Ora puoi fare le domande
[2008/08/05 8:13]  Backbuttoned Bian: perché un luogo pubblico? mi vergogno un po’
[2008/08/05 8:14]  Win: Perché voglio che tutti vedano di cosa sei capace… sempre che tu ne sia capace
[2008/08/05 8:14]  Backbuttoned Bian: devi per forza scrivere sul Blog dove mi trovo?
[2008/08/05 8:14]  Win: Assolutamente sì. L’occhio pubblico sarà un controllo in più.
[2008/08/05 8:14]  Backbuttoned Bian: e poi l’ultima domanda… perché solo 48 ore?
[2008/08/05 8:15]  You: Perché tu resti mia. Non sono io che ti appartengo. Ma potrai fare di me quello che vuoi, in quelle 48 ore. Qualsiasi cosa
[2008/08/05 8:15]  Backbuttoned Bian: se io faccio questo per te, vorrei poterti legare per tutto il tempo che riterrò necessario. non sei daccordo?
[2008/08/05 8:16]  Win: Io ti offro 48 ore, Back. Prendere o lasciare.
[2008/08/05 8:16]  Backbuttoned Bian: va bene. ma non hai paura che io ti tenga prigioniera di più?
[2008/08/05 8:17]  Win: Potrei averla, quella paura. Tu avrai le mie chiavi. Io mi fiderò completamente di te. Convinta che me le ridarai allo scadere del termine. Ma non avrò modo di costringerti a farlo
[2008/08/05 8:17]  Backbuttoned Bian: accetto

1940225823.jpgEcco tutto. Salvo imprevisti dell’ultima ora, quindi, domattina mi troverò con Backbuttoned (che al momento se ne sta al sicuro a Chamcook) a Villa BDSM. È il luogo che ho scelto per la sua prova: volevo un luogo italiano perché avesse meno difficoltà a esprimersi con gli emote, e volevo che fosse abbastanza trafficato da fare in modo che ci sia un passaggio quasi costante. Anche perché spero che, oltre ai commenti che Back dovrà scrivere per superare la sua prova, qualcuno di passaggio sarà disposto a darmi una mano a sorvegliarla – se possibile postando a sua volta il proprio punto di vista su come Back si sta comportando. Cielo e Gloria mi hanno assicurato che metteranno un palo o un anello di ferro alla fine della seduta dove in genere si tende a raggrupparsi, che non lo sposteranno fino al mio ritorno e che – e questo è un favore personale a me – controlleranno come sempre che nessun griefer la prenda di mira. Anche se mi aspetto che l’esperienza, da quelle parti, non sarà tutta rose e fiori.

Con Back ho già appuntamento in Villa, domattina dopo le nove, ora italiana. Se qualcuno ha voglia di passare, ne sarò contenta. Sempre che questo non convinca di nuovo New che io gioco solo con le donne. Jaron, Santana, Useme e in un certo senso anche lui stesso, mi sembra, sono la prova vivente che non è questione di uomini o di donne… ma semmai che non sono molti gli uomini di Second Life che sono in grado di sfatare un certo innegabile pregiudizio.

(Prossimamente: Backbuttoned Bian)

La lettera

L’avevo annunciata, eccola. La lettera ricevuta ormai qualche giorno fa, quando ero ancora nelle mani di Jaron. Una lettera sincera e appassionata, che mi spinge a riflessioni difficili. E che arriva in un momento di profonda incertezza.

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Win, faccio presto, o per lo meno spero.
Verrò ancora a Stone. Frequenterò ancora Stone. E leggerò ancora il tuo blog.
Ma sono un po’ stufa.
Lo sai che sono sincera, lo sono sempre stata, non ti ho mai nascosto le mie emozioni, il mio bdsm più tradizionale, le mie passioni.
Detta brutalmente mi accorgo che ho ragione un’altra volta. Dopo averti letta, sì. Piano piano ti stai rendendo conto che ci sono risvolti diversi e che il rapporto D/S non è solo giocare ad acchiapparella e a rubarsi le chiavi.
Mi dispiace purtroppo di un’altra cosa. Il tuo meraviglioso blog sta creando dei mostri. Gente senza cuore che se ne crea uno di plastica e assurge a protagonismi assurdi. Miti pixeliani che nascono e vengono coltivati dalle ragazzine indifese e perpetuati. Gente che con tutto il rispetto, non dovrebbe nemmeno spazzare i cortili di una scuola di adolescenti e che invece sembra diventata protagonista assoluta del bondage italiano. Mancano solo gli scatti dei fotografi e i sorrisi per i flash. Dite cheese…..anzi in italia parliamo italiano per favore….dite cessi…….
Scusa sto diventando pesante.
Ma vedere i tentennamenti e i piagnistei ingenui di una bimba (…) soffocati dall’insano protagonismo di certe persone e  assistere ogni giorno che passa a puntate di una soap opera inesistente dove tutti acchiappano tutti, mi ha un pò stancata. Anche perchè non se ne vede il fine.Ok ti acchiappo, ti lego…..e POI? E poi che succede, Win? Io nel mio BDSM lo so che succede…ma voi cosa fate? Vi tenete legate….d’accordo. E poi? Poi vi lasciate…….e allora, a che serve?
Win non ci nascondiamo dietro un dito. E’ l’ennesima prova che un bdsm cosi’ è monco. Inconcludente. Inespresso. Incompiuto come un’opera classica rimasta nei cassetti per la morte dell’autore….
Io sono stata legata in RL. E ho legato. La cosa mi ECCITA, Win. Ma mi eccita sessualmente e lo fa anche con tutte voi. Però nessuno lo dice. Il sesso in BDSM non è necessario, ma il piacere sì. E se sei legata shibari con i nodi in posizioni particolari, lo provi. E se hai un rapporto di cattura come lo intendo io, pure. Voi lo soffocate, riconducendo il tutto a un gioco. E infatti poi spuntano le contraddizioni perchè sfocia nello piscodramma collettivo. Tu piaci a me, io piaccio a un’altra che pero’ preferisce una terza. Le cose iniziano a farsi pressanti. Facciamoci male.
Prima o poi la gente certe domande se le fa. E la principale è: a cosa serve tutto questo soprattutto se ha una struttura importante piena di corde, bavagli e collari e poi si riduce ad acchiapparella……che fine ha?
E allora vedi le menti più pronte e mature (…) che cercano qualcosa di diverso, finalmente. E quelle più fragili (…) che vagano impaurite.

0d7087274b1009f23bf4c9b30cd9a67b.jpgHo riproposto la lettera quasi integralmente, così come l’ho ricevuta. Gi unici interventi che ho fatto – segnalati da “(…)” – sono stati di rimuovere qualche riferimento troppo personale a singole persone, perché la questione non si riduca a una specie di atto di accusa a questo o a quella. Non è questo che desidero, e non è questo, credo, che voleva dirmi chi questa lettera me l’ha spedita. Qualcuno di cui, allo stesso modo, non intendo rivelare l’identità, ma che mi ha dimostrato e mi dimostra ancora un affetto e un’amicizia fuori dal comune.

Anche per questo, ci tengo a cercare di rispondere a qualcuno dei punti sollevati. Mi è difficile, francamente, credere che questo mio piccolo diario online possa davvero provocare tanti danni. Nessuno che vi venga nominato può davvero diventare una star, se non tutt’al più all’interno della ristrettissima cerchia di chi ha la bontà di continuare a leggermi – e che dubito fortemente sia rappresentativo del cosiddetto BDSM italiano. Anche perché quel mondo io non lo conosco: io, in RL non ho legato nessuno e non sono stata legata da nessuno. E sono sicura, o quasi, che non succederà mai.

5ebd692bfefcfb1ab27531336c18d653.jpgNaturalmente non posso negare che qualche effetto di interazione ci sia – era quello che speravo quando ho cominciato a scrivere della mia Seconda Vita, ed è quello che ho avuto. Grazie a queste pagine ho conosciuto e continuo a conoscere persone interessanti. L’ultima in ordine di numero è Mandrashee, che proprio un paio di giorni fa ho avuto il piacere di incontrare mentre, a Zhora, facevo due chiacchiere con Samy80. Ma nelle foto con cui illustro questo post si vede anche una bambolina con le mie fattezze che Valentine, arrossendo un poco, mi ha mostrato l’altro ieri. Sono gesti che mi fanno sciogliere, letteralmente, di felicità – che mi fanno dimenticare quasi completamente, almeno per un poco, le tensioni dei giorni passati. E che mi convincono a non rinunciare a collegarmi, a non abbandonare del tutto Second Life e queste pagine… per non privarmi della frequentazione di persone così affettuose, presenti, fantasiose. Anche perché Vale, ormai, comincio un poco a conoscerla. Finalmente comincio a sapere qualcosa di quello che sente dentro, di quello che la spinge a restare nei paraggi e di quello che le impedisce di passare da osservatrice a partecipante. E so che, almeno per una certa cosa che desidera, posso aiutarla.

4b7ce63273361604a63505402dea0e70.jpgNon mi sento però di negare completamente i rischi segnalati dalla lettera. È inevitabile, quando quello che provi e quello che ti succede è a disposizione di chiunque voglia leggerlo, che di te si sappia fin troppo e ho l’impressione che quanto mi è avvenuto nei giorni scorsi sia in parte il frutto avvelenato di queste pagine. Forse, se Jaron mi avesse fatto sparire completamente dalla circolazione, se nessuno fosse più stato in grado di sapere che fine avevo fatto, se fossi stata veramente isolata da tutte le persone che conoscevo… forse non sarebbe stato tutto così difficile. Nessuno avrebbe potuto ferirmi, perché non sarei più stata altro che un oggetto chiuso da qualche parte, senza pensieri, senza desideri di attenzione, senza tensione verso qualcosa o qualcuno che non poteva avere, senza sentimenti di abbandono, di gelosia, di tradimento. Sarei stata come la bambolina che Vale mi ha mostrato e che resta nascosta nel suo Inventario, protetta, al sicuro.

Con questo blog invece, anche se Jaron mi avesse legata in una gabbia ancora più piccola di quel tubo maledetto…. se mi avesse negato gli IM e le notecard, ordinato di togliere a tutti i miei contatti la possibilità di trovarmi sulla mappa… se mi avesse costretta a mettere i tappi nelle orecchie, in modo che nemmeno un visitatore occasionale potesse più dirmi una parola… se avesse piazzato un Orb di sicurezza che consentisse solo a lui di avvicinarmi… anche in quel caso, questo mio bisogno di scrivere, di analizzarmi in pubblico, avrebbe fornito un canale di sfogo ai miei sentimenti, e un canale di dialogo con le persone che ormai da mesi leggono queste righe. Persone che, dallo scorso marzo, hanno continuato ad aumentare – oh, moooolto lentamente, ma in maniera costante – passando dalla decina di visite quotidiane dei primi giorni a un record di oltre settanta appena tre o quattro giorni fa.

32a9cfd7e93bd8d2d44b8b36ceda2da6.jpg98608be4e407482121729576b2123caa.jpgA tutto questo, però, non vedo una soluzione. Ho bisogno di scrivere, fa parte della mia vita raccontarla a chi vuole ascoltare. Ma mi sorprendo sempre più spesso a ripensare all’epoca del mio banishment con una specie di nostalgia. Due giorni fa ho perfino indossato il mio Custodian e me lo sono chiuso addosso da sola per qualche ora, sperando di isolarmi dal mondo. Sempre più spesso guardo con un lieve senso di vertigine alle invenzioni di Serenella e confesso che sto seriamente considerando il suo FreeZee come via di fuga, almeno temporanea, a tutto quello che, di questi tempi, mi tormenta. Qualcuno potrà dire che basterebbe per qualche giorno non lanciare Second Life (anzi, Restrained Life, ovviamente), e in effetti è proprio quello che spesso vorrei fare. Perché i giorni passano e io non riesco ancora a ritrovarmi. Ma non ci riesco.

Sbaglio, lo so. Non dovrei mai collegarmi “solo per qualche minuto”, mentre magari c’è qualcosa in RL che mi sta impegnando. Poi invece la tentazione è troppo forte, e faccio partire il visore. Aspetto che il download dei dati sia completo, corro a controllare i miei contatti per vedere chi è online, poi vado vedere chi, fra coloro che mi concedono di conoscere la loro ubicazione sulla mappa, si trova dove. E ogni volta provo una piccola, inspiegabile fitta al cuore, desiderando scrivere un IM a qualcuno, e in genere non facendolo… desiderando ricevere un saluto ma, allo stesso tempo, sperando che non succeda. Spesso mi scollego in fretta, prima che chiunque possa accorgersi che sono online e scrivermi, o venirmi a trovare. E se qualcuno mi scrive provo al tempo stesso un sussulto, come di chi si è fatto beccare prima di riuscire a ritrarsi, e un sentimento di gratitudine per chi mi ha dedicato un secondo del suo tempo.

Quello che credo di aver imparato in questa recente avventura è che non sono fatta per entrare in certi grovigli di potere e affetti: meccanismi infernali di sub che sono sub di sub e domme di altri sub, catene di legami, incasinate, con incroci di gelosia. Eppure è proprio a questo che mi ha portato il desiderio di entrare in qualcosa di più stabile di quello che la lettera definisce giocare ad acchiapparella. Credevo di essere pronta per una cosa più seria… di aver scoperto una nuova dimensione. Ne sono uscita bruciacchiata nell’anima e nel cuore. Senza più molta voglia di giocare, terrorizzata all’idea di infilarmi di nuovo in un tunnel affettivo… di lasciarmi andare, di aprirmi. Di ritrovarmi, metaforicamente, nuda e indifesa, con le mani legate dietro la schiena, la bocca tappata. Costretta a guardare senza intervenire, sempre che guardare mi fosse concesso.

7db77289193f8bde3ccf43f842c03302.jpgOggi mi guardo allo specchio e mi chiedo cosa è rimasto della Win di qualche settimana fa. E non so capire se, semplicemente, ho scoperto di non essere in grado di sopportare una sottomissione vera, affettiva… oppure se è stata solo una brutta esperienza da cui non dovrei trarre conclusioni generali. Non lo so, e nel dubbio sono diversi giorni che mi sto prendendo una vacanza. Che mi collego a Second Life solo sporadicamente, e quasi solo per mettere a posto l’inventario, fare due chiacchiere, ricevere le comunicazioni dei gruppi cui appartengo. In attesa di vedere se riesco a ritrovare, almeno, la voglia di ricominciare da capo. Come ai vecchi tempi di Stonehaven, quelli rimpianti da Chloe, quelli di quell’acchiapparella spensierata che l’autrice della lettera ritiene così vuota, ripetitiva, incompiuta.

Eppure, sento che nelle sue critiche così appassionate e affettuose c’è molto di vero, a cominciare dal desiderio di esprimere in modo esplicito l’elemento sessuale che il bondage porta con sè. “La cosa mi ECCITA, Win. Ma mi eccita sessualmente e lo fa anche con tutte voi. Però nessuno lo dice“. Che posso rispondere? Che è vero: che legare ed essere legata provoca in me un’eccitazione, che è quello che mi fa battere il cuore, che è quello che cerco quando abbasso per un attimo la guardia, sperando che qualcuno che mi interessa, o anche qualcuno che non conosco, colga l’occasione… oppure quando mi arrischio io a scrutare i polsi di qualcuno, speando che si sia dimenticato le chiavi o, magari, mi abbia aggiunta alla lista dei suoi Friends. Se in queste pagine ho sempre dato il piacere per sottinteso, non intendevo certo sminuirlo: non potrei guardarmi allo specchio e negare che ci sia e che sia il fondamento di tutti i nostri giochi.

La parte più importante della lettera, per me, è questa: “Il sesso in BDSM non è necessario, ma il piacere sì. E se sei legata shibari con i nodi in posizioni particolari, lo provi. E se hai un rapporto di cattura come lo intendo io, pure. Voi lo soffocate, riconducendo il tutto a un gioco“.

È davvero così? Per ora, quando ho provato a giocare sul serio, mi sono subito fatta molto male. Devo ancora capire se significa che questo sport non fa per me, oppure se devo fare come quando si cade imparando ad andare in bicicletta: rimontare in sella immediatamente, e ricominciare a pedalare.

(Prossimamente: Read My Profile)

Libera!

La gabbia si è aperta, finalmente, e sono di nuovo una donna libera. Ma, per il momento, con pochissima voglia di giocare ancora. Effetti collaterali della disintossicazione?

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La sbrigo in poche righe, telegraficamente, questa faccenda. Dopo tutto ho scritto dei papiri insostenibili, nei giorni scorsi – anzi, ne approfitto per ringraziare chi ha avuto la pazienza di leggerseli fino in fondo. Sono sorpresa io stessa nel vedere quanto queste pagine, anche col passare del tempo, continuino ad attirare qualche lettore anche quando, come nei giorni scorsi, le parti dedicate, diciamo così, all’azione si sono ridotte lasciando spazio alle lamentose trascrizioni delle mie sofferenze interiori.

6d0a109fabab528a4ddd97cca24845c8.jpg681c07f3778b297bd024f2a972e8194e.jpgMa siccome di novità ce ne sono, e tante, bando alle ciance. Prima di tutto, beh, sì, sono sfuggita alle grinfie di Jaron. Il merito è tutto di Moss che, di sua iniziativa e senza che io nemmeno provassi a suggerirglielo, è riuscita a intrappolarlo di nuovo nel suo dungeon di Dolores, minacciando di tenerlo chiuso lì fino a quando non avesse ripensato a quello che mi stava facendo e non fosse sceso a più miti consigli. “Sei una delle mie Sweet Girls“, mi ha detto Moss mentre la ringraziavo, “e le Sweet Girls si aiutano sempre a vicenda”. Grazie, cara amica, possa il guinzaglio che ti lega ogni notte alla sponda del letto della tua cara Chriss non essere mai sfiorato da ossido o ruggine.

Per chiudere, temporaneamente, la vicenda di quest’ultima quindicina di giorni, posso aggiungere soltanto che, alcune ore dopo, ho avuto il coraggio di rivedere di nuovo Belias. Ci siamo abbracciate a lungo. Ma le mie ginocchia, stavolta, non hanno tremato. Qualcosa è successo, in questi giorni, qualcosa si è spezzato forse per sempre. O forse si è trasformato, non so. So che nel faro di Snark gran parte dei rancori accumulati nei giorni scorsi si sono, se non dissolti, quantomeno affievoliti. E se quello che è stato non si può cancellare… beh… il futuro è ancora pieno di pagine bianche tutte da scrivere. Quello che so è che, per il momento, vago per Second Life senza meta: non ho voglia di essere catturata da nessuno, ma quel che è peggio non ho nemmeno voglia di catturare qualcuno io. Non so quanto durerà, questa situazione… sono quasi tentata di buttarmi in un auto banishment per qualche tempo. Per darmi il tempo di riflettere su tutta la roba brutta che ho provato nei giorni scorsi.

6c2f3892e3c2cf57438075f49d6dabd6.jpg35eab7e8016c9bf77d0860ea11821f4b.jpga88b4659f83bd882cfd05f3a00f0b0c5.jpgPerò, intanto, c’è un sacco di gente che devo ringraziare per avermi reso meno pesante questo lungo periodo di disintossicazione. Oltre alle persone citate nei giorni scorsi (e Valentine, di cui ho già parlato ma che si fa sempre vedere quando ho bisogno di compagnia, come se avesse un radar speciale), una nuova amica come la tedesca Ferro Rau, la collega Bane Operator Spikeheel Starr (che mi ha regalato un magnifico Vox in grado di assicurarmi una via di comunicazione di emergenza anche in situazioni quasi impossibili. Ovviamente non intendo usarlo in caso di mia cattività… ma mi è stato utile già in un paio di occasioni… e segnalo a chi ne volesse una copia che è possibile acquistarla a questo indirizzo), la buona vecchia Bunny Hastings (le cui visite erano particolarmente gradite sapendo che ha avuto con Jaron qualche lite violentissima e che correre il rischio di incontrarlo le costava un grosso sacrificio). Ma anche New Vita, che ha cercato di darmi una mano per ovviare agli inconvenienti di una delle TRE sim restart che hanno reso ancora più complesso tutto questo periodo – sembrava quasi che Second Life congiurasse per tirarmi fuori da quella maledetta gabbia – e le persone che mi hanno manifestato solidarietà nei commenti o nei pochi IM che sono riuscita a ricevere. E ovviamente Samy80, che finalmente sta ricominciando ad affacciarsi online abbastanza spesso – e ha già ricevuto un paio di richieste di autografi.

Scherzo? Nemmeno poi tanto. Davvero, a quanto pare, questo blog sta diventando un piccolo punto di incontro. Oltre alle persone che vengono a salutare me, so che almeno Belias, Samy80 e New Vita sono stati contattati da qualcuno che aveva letto di loro – o che aveva letto i loro commenti – proprio navigando fra queste pagine. Ne sono sorpresa e ovviamente la cosa mi fa un piacere enorme – anche se confesso che la cosa un poco mi turba. Io qui intendo continuare a scrivere tutto quello che mi sento, continuando a considerarlo un diario online, e tremo al pensiero del giorno in cui qualcuno ci resterà male. Perché lo so che prima o poi succederà – è inevitabile. E me ne scuso a priori, anzi, ma l’alternativa sarebbe smettere di scrivere qui. E, per il momento, ho ancora alcune cose di cui ci terrei a parlare. Una di queste, beh, è una lettera che ho ricevuto e che intendo pubblicare nei prossimi giorni. Una lettera aperta, molto franca, che apre una discussione su cosa queste pagine sono e cosa potrebbero essere… e che in fondo mi costringe a riflettere su tutta la mia esperienza fino a questo giorno.

33bf743ebeaac055c4e74fff629a9a52.jpgMa ne parliamo domani, perché andremmo per le lunghe e ho promesso, stavolta, di essere breve. Vorrei, invece, chiudere questo strano post con qualche segnalazione importante. La prima è che tutto sembra mettersi al meglio per quanto riguarda l’annunciata edizione italiana di Eudeamon. Mi rivolgo soprattutto a Pedro Gibbs, che è quello che più spesso mi chiede notizie: a quanto mi dice l’editore, Erika è pronta a firmare il contratto – e io sono pronta a mettermi al lavoro per la traduzione in italiano. Sono molto emozionata: non mi era mai successo di fare da talent scout e di convincere un editore a pubblicare qualcosa sulla base di una mia segnalazione. Ma sono convinta che Eudeamon meriti questo e altro e niente mi renderebbe più felice se, in futuro, questa edizione italiana potesse aprire la strada a edizioni in qualche altra lingua. 

Visto che siamo in tema di roba da leggere, vorrei segnalare la nascita di una rivista che promette di diventare un appuntamento interessante. Ho avuto la prima copia, fresca di stampa, dall’amica Rossella Pintens – che, assieme all’ex puntino verde Astor Robbiani e a Jenny24 Scarpulla, ne è l’editrice. Il nome della rivista, [L] Magazine, non deve scoraggiare… anche se è l’organo ufficiale del Lesbian Italian Club, la lettura è interessante anche per le ragazze eterosessuali. Non so quanto possa attrarre i maschi, visto che si parla molto di moda, ma non si sa mai. Comunque, leggerla non può far loro male. Si dovrebbe poterla ottenere gratis da un vendor che trovate presso la sede del club…  ma in alternativa basterà che mi mandiate un IM e io sarò felice di inoltrarvi una copia del numero zero. Rossella non solo mi ha dato il permesso, mi ha chiesto di farla girare un po’. Se la trovate scritta troppo piccola, cliccando il “menu” in basso a sinistra si accede a un quadro comandi che permette di ingrandire la rivista – e suggerisco di settarla da 0 a 100, in odo da evitare di cavarvi gli occhi.

808e1a092b45d78e5965abba4930cd69.jpgUn’altra rivista interessante, anche se stampata decisamente troppo in piccolo (e qui non sono ancora riuscita a scoprire come ingrandirla: ogni suggerimento è bene accetto) è BDSL Magazine, che trovate in distribuzione gratuita a Zhora, vicino alla centrale della Kelley Technologies. Curatissimo dal punto di vista grafico, è già strapieno di pubblicità e lancia anche un concorso a premi. Io ho partecipato, augurandomi di non vincere la schiava offerta come primo premio, bensì il buono acquisto di 2500 L$ a Kayliwulf. Il che, fra l’altro, mi fa ricordare che il luogo dove si trova il vendor di BDSL Magazine pullula anche di landmark per le migliori prigioni di Second Life. So che c’è chi apprezza l’esperienza del carcere e non saprei pensare a un luogo migliore da cui cominciare. Poi, come ben sa chi legge queste pagine, al carcere c’è sempre l’alternativa eccitante offerta dal banishment. Anzi, non vedo l’ora di riprendere la mia attività di Operator alle dipendenze di Marine Kelley.

A proposito di Marine, segnalo anche che i responsabili del sito Virtual BDSM le hanno fatto una splendida intervista che senz’altro raccomando a chi capisce l’inglese. Ci sono considerazioni sul BDSM, virtuale e non, che sono profonde e acute. Magari ci si può tornare sopra nel prossimo post, partendo da quella famosa lettera di cui parlavo prima.

abca1bc93f75a8f24a690143c814798d.jpgMa ora basta scrivere. Mi resta un’ultima segnalazione abbastanza urgente e a cui tengo molto. Qualcuno si ricorda di Serenella Abruzzo, il mio primo bane italiano nonché creatrice di una linea di banesuit suoi? Leggendo il suo blog, come faccio ogni giorno, ho scoperto che sta testando una nuova invenzione davvero diabolica che ha battezzato FreeZee. Chi volesse andarla a trovare può tentare di raggiungerla al Bondage Ranch di Lorelei Mission – ne vale la pena, anche se la sim è spessissimo affollata al punto da richiedere numerosi tentativi prima di riuscire ad accedervi. Attenzione allo slurl: è possibile che seguendolo atterriate nel punto giusto ma a livello del suolo, mentre Serenella si trova al Ranch, sospeso a 300 metri di altezza. Consiglio chi vuole vederla in queste condizioni di afferttarsi… anche se a quanto ho capito le numerose visite stanno contribuendo ad allungare la sua prigionia ben oltre i termini fissati inizialmente, l’incantesimo potrebbe anche esaurire i suoi effetti da un momento all’altro. E, come potete vedere dalle foto che sono riuscita a scattare, si tratta di una visita che davvero merita una deviazione, come dicono sulle guide turistiche.

 (Prossimamente: La lettera)

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Un’ultima fotina – vediamo chi riconosce tutti i presenti… e chi nota una piccola novità

Spiragli

La prigionia si prolunga, i sentimenti cattivi si affievoliscono un poco, senza sparire. Frammenti di dialogo, visite, spiragli di luce nel cuore di tenebra che mi sta divorando.

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Jaron Bailey: Allora, come ti senti?
Win: Distante…
Jaron Bailey: Distante da lei? Da me? Da tutto?
Win: Da tutto, direi
Jaron Bailey fa sì con la testa.
Win: Penso che l’avessimo previsto… fore ci conosciamo troppo perché questo potesse essere uno di quei rapimenti che ti scuotono profondamente… mi sento… È un po’ come se fossei stata portata in una clinica dove un dottore, freddamente, cerca di togliermi una dipendenza… una cosa quasi clinica…
Win: Penso sia stato per questo che mi sono stupita quando mi hai detto di inginocchiarmi
Jaron Bailey ridacchia.
Jaron Bailey: Sì, quello era il piano originale. Comunque ora sto considerando che altro fare di te, invece.
Win: …oh? Ma non ti eri… non eri in pensione come dominatore?
Jaron Bailey: Sì… ma posso tenermene una come hobby, ne sono certo.
Win: Oh no

dfac17d391e1e8d7276a36fd8e2334d7.jpgVuole tenermi più a lungo? Non gli basta più farmi tornare la Win di un tempo? Me l’ha anche detto, “I am still bummed I had to let you go last time“, mi rode ancora di averti dovuta lasciar andare la volta scorsa (una storia che non ho ancora raccontato, ma ci arriverò, promesso). Io di qui devo andarmene, ad ogni costo.

– – –

Belias l’ha poi liberata, Costanza. Colpa in parte mia – del fatto che staccavo ogni volta che Belias si divertiva a citarmela. E colpa anche di Backbuttoned, che quando ha saputo del nuovo giocattolo umano di Belias si è scatenata a modo suo, dandomi una bella soddisfazione: le sta bene, a Belias. Ricordo che ancora ai tempi di Villa BDSM avevo discusso con lei del mio sospetto a pripri per quei grovigli di potere e affetti che sono le catene infinite di sub che sono sub di sub e domme di altri sub. Lei, schiava di Happytimes che era a sua volta schiava di qualcun altro, e all’epoca mia catturatrice, mi aveva detto che la cosa la divertiva… ma io ricordo bene quante volte capitava di trovare Belias di pessimo umore perché c’era stato qualche terribile conflitto di gelosie che nasceva da chissà che minima oscillazione in qualche punto della catena. Un covo di vipere, destabilizzante, per tutti. Lo credo che Belias, che Back sono così… così mutevoli. Io, alla fine, stremata dalla sua inaffidabilità, Backbuttoned l’ho rimossa dai contatti. Chi se la tiene se la merita e se la sciroppa. Sono cattiva? Sì, mi sento ancora cattiva, anche se più avvilita che arrabbiata. La vita, anche la seconda, è fatta di priorità, soprattutto nelle persone che si sceglie di frequentare.

E credo che Belias ce l’abbia ancora con me. Questo mi scrive: “Potrai non crederci… ma il fatto che ti sia fatta rapire dopo 5 minuti mi ha lasciato di “merda”. Tutto ciò che vuoi, era rp, io ho sbagliato – ma ci son rimasta davvero male”.

[2008/07/09 2:47]  Win: Posso immaginarlo molto bene. L’ho capito anche dalla tua reazione che Jaron, senza andare nei dettagli, mi ha riportato.
[2008/07/09 2:48]  Win: Come gia’ sai, qundo mi avevano rapito Samy non ci avevo visto più… anche se ero rimasta tre giorni poi a rovellarmi prima di decidere di intervenire per salvarla
[2008/07/09 2:49]  Win: Ma ti assicuro… Jaron mi annoia abbastanza ed è stato davvero solo RP… e avevo cercato un paio di volte di suggerirti di riportarmi a OWD prima che facessi logoff
[2008/07/09 2:49]  Belias Rubble: stavo portandotici quando sei scomparsa. avevo detto a Mystique: “scusa un attimo toeno a casa a legarla” e tu, poof. so che è colpa mia, ma non credevo che al primo spiraglio… ti facessi rapire
[2008/07/09 2:50]  Win: Non accetto il primo spiraglio. Non ci sto. Non avevo un guinzaglio ma giuro che non lo sapevo. O sarei tornata a Our Wicked Dream da sola per aspettarti
[2008/07/09 2:51]  Belias Rubble: lo so, ma mi sono sentita così. a livello intellettivo ti credo, ma mi sento come se tu avessi fatto quello per scappare un po’ da me…
[2008/07/09 2:52]  Belias Rubble: al che jaron ha deciso di tentare di curarti, poi back mi ha rapita… e pony si è auto bannata col bane nuovo… mi sono sentita al 7imo cielo
[2008/07/09 2:53]  Win: Il rapimento di Back mi sarei aspettata ti divertisse, data la situazione

eca6f1cdf9f2451cdeb08e4e26e16139.jpg0713e1c701a408433903a45bc7bd03be.jpg531ace0ddd73f7aca922a266c6f5998f.jpg Mi sforzo di temperare le mie reazioni. Di dirle che si senta  libera di giocare con altri. Anche se lo so benissimo: passerò il tempo a guardare dove si trova sulla mappa, e cercare di capire chi si trova con lei. E immaginare cosa stanno facendo. E impazzire. Ma glielo dico lo stesso, di cercare di giocare tranquillamente.

[2008/07/09 3:05]  Belias Rubble: non mi va
[2008/07/09 3:06]  Win: Sai che anche io ho pochissima voglia di giocare? Troppo forti queste emozioni, mi sa… forse mi sono raffreddata un poco
[2008/07/09 3:07]  Belias Rubble: raffreddata? tu?
[2008/07/09 3:08]  Win: In un certo senso… sento emozioni diverse, diciamo così… raffreddata dal gioco solito… affascinata dal rancore, dalla gelosia, dal distacco forzato…
[2008/07/09 3:09]  Belias Rubble: non ti ho mai sentito calda come adesso

– – –

Jaron mi ha spostata dal tubo della skybox a una gabbia che già conoscevo, a Snark – proprio davanti al faro dove Moss aveva fissato, su mia richiesta, la home del mio Curfew. È un posto che mi piace, con vista sul mare. Passa tanta gente, a salutare. Più che in quello schifo di posto con le pareti di legno. Tra gli altri, passa anche Virgo Babii, che conosco dalla vecchia Stonehaven anche se non ci siamo mai frequentate tanto. È lei che viene fuori con l’idea: basterebbe che qualcuno catturasse Jaron, e lo forzasse a liberarmi. Ma nessuno sembra averci pensato. Nemmeno io – qualche giorno fa, Jaron mi ha confessato in IM di essere stato fatto prigioniero di Moss e io, cretina, avrei DOVUTO scriverle immediatamente per chiederle di non mollarlo. Ma, già, mi ha bloccato gli IM verso gli altri, mica scemo. E Moss non è più tornata a trovarmi dopo la visita dell’altro giorno. Si vede che Chriss se la tiene ben stretta.

Ho rivisto Mystique. Quando sono riuscita a togliermi il collare di dosso, Jaron ne ha preso il controllo, cambiando la scritta da Belias’ Own a Jaron’s Catch, e la prima meta dove mi ha portata, al guinzaglio, è stata proprio Chamcook, dove è cominciata questa mia orribile settimana. Mystique si è dovuta scollegare per un poco, e alla fine ce ne siamo andati. Ma Valentine è passata a trovarmi e ha conosciuto Jaron. Gli ha anche controllato i polsi per vedere se sulle manette che, curiosamente, indossava, fossero state dimenticate delle chiavi. Non c’erano. Mi è venuto il dubbio che Jar sperasse di essere catturato da Mystique. Potrebbe avere senso – magari Mys era stata aggiunta fra i Friends? In quel caso, le chiavi sarebbero state accessibili a lei soltanto. Forse lui pianificava di essere obbligato da lei a cederle le mie chiavi? Lo ignoro, ma so che Valentine quantomeno lo affonta con una battuta impertinente sulla sua calvizie: “Jaron, hai dimenticato di indossare i capelli!” Lui risponde, devo ammettere, con stile: “I miei capelli, purtroppo, non cresceranno. Sono difettosi e la mia testa non può indossare nulla“. Più tardi, noto che Jaron le manette non ce le ha più indosso. Qualsiasi cosa pensasse di farci, adesso ha cambiato idea.

7de107a7f4fa9f89fda96854eb06f102.jpgaadf2d8c954f08c8555faea739dc878a.jpg E io sto cambiando, con una velocità che mi stupisce, ma anche in modo diverso da quello che Jaron spera. “Come va con Stoccolma, Win?“, mi chiede tutt’a un tratto, aggiungendo che “Mystique era curiosa di saperlo“. Lo raffreddo subito: se spera che questo rapimento e questa cattività possa servire a farmi innamorare di lui si sbaglia di grosso. Semmai, l’effetto potrebbe essere farmi fare un passo – dieci passi – indietro quanto a coinvolgimento emotivo. Potrebbe farmi passare la voglia di giocare. Jaron mi chiede cosa provo per quella che chiamavo Signora ancora pochi giorni fa:

Win: Non lo so. Non la stessa cosa, sono stata troppo male in questi giorni. Un po’ mi spaventa la velocità con cui sembra che questa avventura abbia raffreddato il nostro legame. Mi sembra un po’ troppo veloce… e tuttavia, quando mi scrive che le manco tanto… io… (abbasso la voce) Io… di rado rispondo “anch’io”
Jaron Bailey: Ti avevo avvertita che sembravi un po’ come Myst, no?
Win: Vero, Jaron. Credo di averlo messo addirittura in un post… una traduzione di un nostro dialogo qualche giorno fa
Jaron Bailey: Oh?
Win: Mi domando se mi sottometterei di nuovo a lei o se mi rifiuterò di piegarmi, la prossima volta
Win: Di certo sento che adesso voglio essere io a legarla.
Jaron Bailey: Hehe. Bene.
Win: Beh, l’impulso l’ho avuto molte volte… ma siccome non aveva mai addosso roba lockable finiva sempre che cadevo in ginocchio io. E le cedevo le mie chiavi a un semplice cenno.
Jaron Bailey: Va notato che appena un attimo fa ti sei inginocchiata davanti a me, nel bene o nel male
Win: Sì. Ma tu hai le chiavi del mio collare e me l’avevi ordinato. Mi avresti punita se non l’avessi fatto.
Jaron Bailey: Vero. Il punto è solo che non è così difficile…

22ea325eda69d67665a2624a3760d653.jpg Più tardi, ancora, una sorpresa. Samy80. Cara. Compare fuori dalla mia gabbia, come un raggio di sole nelle tenebre. Mi abbraccia attraverso le sbarre. Resta lì con me a chiacchierare, a farmi compagnia, a confortarmi. Abbiamo tante, tante settimane di cose da raccontarci. Ed essere chiusa qui dentro, avendo qualcuno con cui parlare guardandolo in faccia, sembra improvvisamente meno duro.

Mi torna la fiducia. Jaron non mi terrà a lungo: sento che il suo desiderio di tenermi prigioniera si affievolisce. Moss, prima o poi, tornerà a trovarmi e lei, se vuole, se appena ci si mette, ha sicuramente modo di convincerlo con le buone o con le cattive. Adesso so che posso farcela. Me ne vado da qui. Non so ancora con precisione quando e come ma me ne vado da qui.

(Prossimamente: Libera!)

Sotto vetro

Jaron non si è ricollegato per oltre 24 ore e io sono rimasta ad aspettare nella sua skybox. Che si è dimostrata tutt’altro che a prova di visite.

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Non appena arrivata nella skybox di Snark, fra me e Jaron c’è stata una lunga conversazione. L’argomento centrale era Belias – la malattia da cui lui è determinato a curarmi. E che, nel momento in cui si è svolto il dialogo che segue, mi aveva appena lasciata tornare nella gabbia da cui ero fuggita in modo illecito.

[2008/07/07 0:38]  Jaron Bailey: Ha detto qualcosa che valesse la pena di riportare? Sarei piuttosto scettico circa questo suo ‘trionfo’
[2008/07/07 0:40]  Win: Sì… Le – le ho detto che pensavo che tecnicamente tu avessi ragione e che avrei dovuto rifiutare il suo TP via dalla gabbia… e lei ha capito
[2008/07/07 0:40]  Jaron Bailey: Chiunque ti costringa a fare cose che non dovresti……
[2008/07/07 0:41]  Win: L’amore vince su tutto, immagino
[2008/07/07 0:41]  Jaron Bailey: No, non è così che va. L’amore non ha nulla a che fare con la conquista. E questione di trovare un equilibrio di dare e prendere. E la regola base è di non costringere la persona che ami a fare qualcosa in contrasto con ciò che è. E comunque si è comportata in un modo che ho trovato non alla tua altezza.
[2008/07/07 0:43]  Win: Beh… quello che dici sull’amore è vero… e tuttavia… SL è un gioco e non ci sono regole matematiche… Io – forse… io so come sono i morsi della gelosia, Jaron… D’istinto avrei potuto io stessa fare qualcosa del genere… e ho veramente apprezzato che Belias abbia corretto quel comportamento subito dopo.
[2008/07/07 0:44]  Jaron Bailey: L’ha fatto. Ma è stata molto sgradevole nei miei confronti a livello di OOC. Tu, almeno, tiri fuori l’argomento con cortesia.
[2008/07/07 0:44]  Win: Le emozioni possono confondere la gente, Jaron… e ricorda che lei è italiana e il suo inglese magari non può competere col tuo, visto che per te è la lingua madre.
[2008/07/07 0:45]  Jaron Bailey: Non rinfaccio alla gente il loro inglese.
[2008/07/07 0:46]  Win: Ti chiedo solo di considerare che essere sgradevole è più facile, con un inglese di base, di quanto non lo sia discutere sulle sottigliezze.
[2008/07/07 0:47]  Jaron Bailey: Ma il punto è che quanto mi ha detto non lasciava molto spazio ai malintesi. Non sono stato insultato direttamente, ma è stata molto sgarbata su questioni che si sarebbero potute esprimere più facilmente con un tono neutro. Non è che, solo perché una non parla la mia lingua, io non possa giudicarla una bulletta arrogante, per così dire.
[2008/07/07 0:48]  Win: Lo capisco. Ma ricordo anche come mi ribolliva il sangue quando andai a recuperare Samy80 da una Mistress che l’aveva rapita. Usai la Real Key allora, la cosa più vicina a barare che mi sentissi di utilizzare. Belias arrogante? Non ci credo.
[2008/07/07 0:48]  Jaron Bailey: Arrogante magari no, ma si comportava come una bulletta quattordicenne con problemi di gelosia. Le RK sono valide, dal mio punto di vista – anche se mi piacerebbe che ci fosse un qualche sistema unico e standardizzato.
[2008/07/07 0:49]  Win: Vedi? Punti di vista… Io avrei avuto modo di sfuggire a Belias più di una volta, perché ho un paio di persone a cui ho dato la mia Real Key… ma sentivo che non sarebbe stata una fuga valida se non mi fossi liberata coi tentativi.
[2008/07/07 0:51]  Jaron Bailey: Posso capire questa differenza. Ma un TP… mai. E poi, da parte sua… illudersi che una che se ne sta lì, semi-libera, non possa diventare un possibile obiettivo – mi pare alquanto strano. Ti ha lasciato aperta una finestra grande quanto la porta di un fienile.
[2008/07/07 0:52]  Win: Mi ha lasciata tornare, quindi non continuare a rinfacciarglielo… il teletrasporto fuori dalla gabbia è stato un atto impulsivo e irrazionale, da parte sua e da parte mia
[2008/07/07 0:52]  Jaron Bailey annuisce: “Ma è un dettaglio seccante, soprattutto visto che lei l’ha considerato una ‘vittoria’
[2008/07/07 0:53]  Win: Capisco. Beh, io ho apprezzato che lei mi abbia sconfitta in quel senso – dopo tutto barare non è poi questo gran crimine – come apprezzo che tu ti sia lamentato… e mi abbia costretta a tornare
[2008/07/07 0:54]  Jaron Bailey: Non so tanto che dire. Sono felice che tu sia data una regolata e tornata in quota. Mi preoccupa solo una ricaduta.
[2008/07/07 0:55]  Win: Non c’è da preoccuparti… Ma fuggirò appena posso. Voglio bene a Belias, dico sul serio.
[2008/07/07 0:55]  Jaron Bailey si acciglia: “Un cambiamento alquanto improvviso”.
[2008/07/07 0:55]  Win: Lo so
[2008/07/07 0:56]  Jaron Bailey: Ma forse lo dici solo perché l’hai appena rivista. Anche Myst era così. La trovavi che stava per andarsene, poi non appena mi intravvedeva di nuovo era grande amore.
[2008/07/07 0:56]  Win: Forse è così… ma forse invece stavamo diventando come, diciamo, Moss e Chriss
[2008/07/07 0:56]  Jaron Bailey: Strana coppia, quella.
[2008/07/07 0:56]  Win: E Mudlark e Halle. E Challenge e Tat1ana
[2008/07/07 0:57]  Jaron Bailey si stringe nelle spalle: “Ma forse anche no. Potrebbe essere come me e Myst, Claven e Myst, Bunny e Myst…. e anche chissà quante altre coppie che non includono me o Myst. Non so. Ma ho una sensazione strana su tutto questa storia, specialmente considerando quello che eri e quello che sembri essere diventata. Dovrò proibirti la chat e vorrei poterti togliere le notecard per darti un po’ di tempo per pensare.
[2008/07/07 0:59]  Win: Magari sarà così… solo il tempo lo dirà, immagino
[2008/07/07 0:59]  Jaron Bailey assentisce: “Avrai un po’ di tempo per disintossicarti. Ti devo chiedere di rifiutare le notecard fino a quando non ci sarà stato un congruo intervallo. Chiamami paranoico”.

e6c127bad352885e689d345847199d59.jpg Poi Jaron si scollega e scompare per una roba come 24 ore. Non me la ricordavo, questa sua attitudine all’abbandono dei prigionieri, ma ho tutto il tempo di rinfrescarmi la memoria… prigioniera di questo tubo di vetro, ma ancor più della vergogna per esserne uscita, barando, due giorni fa. Non accadrà più e, forse, sarà davvero l’occasione per avere il tempo di riflettere. Anche se l’isolamento che Jaron ha programmato resta una sua pia illusione – anche se inizialmente la gabbia mi nega la comunicazione via IM, gli amici che non riescono a parlarmi e che mi vedono sulla mappa si tippano direttamente nella stanza. E la mia solitudine diventa una piccola processione di visite.

Passano a trovarmi in tanti. Arriva Chloe Tomorrow, con la sua Andie Sirbu – Chloe è una Mistress della vecchia Stonehaven di qualche mese fa, quando eravamo sempre insieme, con Mudlark, Cerdita, Moss, Moon, Fawn e tanti altri… quando Yasmine Heartsdale mi rapiva quasi ogni giorno. Solo pochi mesi ma sembrano secoli, e sempre più spesso i nostri incontri sono venati di nostalgia. Chloe è stata lontana da SL per alcuni mesi, per gravi questioni di salute, e adesso è tornata ma a scartamento ridotto. E, davvero, dà l’impressione di una sopravvissuta: di qualcuno che non riconosce più il mondo, virtuale, che conosceva tanto bene. E che non sa accettare il fatto che nello stesso fiume non ci si possa tuffare due volte, soprattutto in un mondo fragile e volatile come quello di Second Life.

Passa Moss, che sfoggia l’uniforme da Bondage Trainer e che è stata legata dalla sua Chriss con un nuovo, diabolico script che resetta automaticamente i lucchetti se non riesci a liberarti in 37 mosse. Anche Moss ha ufficializzato il suo passaggio al mondo dei dominanti: da qualche tempo pare abbia una sua sub personale a cui è molto affezionata – e io lo apprendo solo leggendo il suo profilo, perché sono settimane che non la vedo. Là fuori, il mondo cambia. Gli amici cambiano. Tutto sembra sempre uguale, quando sei libera, ma prova a sparire dalla circolazione per due giorni e vedrai come, invece, tutto stia cambiando velocemente, lasciandoti indietro.

817d272cfe82ba75d3aec505c4ea4abd.jpg Passa Valentine, che qualche giorno fa mi ha mandato l’immagine che si vede qui a fianco – un mio ritratto fatto con tavoletta grafica e Photoshop. Sono commossa: dopo la famosa rosa, dopo il suo trasformarsi in una specie di micro-Win, ancora una testimonianza di un affetto che mi commuove e che soprattutto resiste, nonostante io sia ormai da tempo impossibilitata a fare alcunché. Sono sempre legata, sempre prigioniera, sempre bloccata da qualcuno. E comincio a stancarmi, comincio a essere sempre più spesso arrabbiata, di cattivo umore, con poca voglia di fare conversazione. Se va avanti così, di qui a poco non verrà a trovarmi più nessuno. Oppure continueranno a venire, per affetto, come si va a trovare una vecchia zia ormai rinchiusa in un ospizio, una volta a settimana, una mezz’ora di cortesia, ma magari la settimana prossima no perché siamo via, ci vediamo fra quindici giorni, eh, zia Win? Tanto tu sei sempre qui, riguardati e mangia la minestrina.

Passa New Vita, che è tornato dalle vacanze. Passano Mistress curiose, che palpeggiano la gabbia che mi racchiude, che mi fanno proposte invitanti e che si allontanano quando vedono che io di qui non posso uscire senza il benestare del padrone di casa. Passano coppie di sub/dom che forse stanno cercando un angolino appartato dove divertirsi un po’ e che, dopo aver sbirciato velocemente la cameriera intubata, se ne volano via senza una parola, liberi di privarsi a vicenda della loro libertà.

E poi c’è Backbuttoned che mi ossessiona, che piomba qui e insiste perché io la leghi, poi chiama Belias e insiste perché la leghi Belias, poi implora che la si liberi e vuole essere lei a legare Belias, poi cerca di tipparmi fuori dalla gabbia, poi chiede di essere legata di nuovo, per chiederci ancora la libertà. Back che continua a pasticciare con la Real Key, che te ne dà venti copie, come fosse chissà cosa, poi cambia la password, poi si scusa e promette di cambiarla di nuovo. Back che sta attaccata a Belias come una cozza e che la molla solo per attaccarsi a me, Back che fa a Belias scenate di gelosia cercando di metterla contro Pony. E intanto io sento una rabbia sorda, incontenibile, che cresce piano piano. Anche contro Belias, che ancora le dà retta.

E Belias… lei mi scrive almeno un IM ogni volta che mi vede tornare online – ma cosa possiamo dirci se non “ciao” e “mi manchi”? I nostri rapporti con le persone sono quello che facciamo con loro, non queste frasi, che perdono tanto presto qualsiasi significato. Ogni tanto, anche lei passa a trovarmi, ma io sono sempre in questo tubo come un cetriolo sottaceto. Pian piano, seguendo gli ordini del mio carceriere, mi sto liberando dalle sue catene e dal suo collare. E intanto penso che lei, comunque, è fuori e io sono dentro. Comincio a odiarlo, questo essere dentro, e non ho nessuna voglia di giocare. A tre giorni da quando Jaron mi ha rapita, Belias sembra lontana anche quando è a un metro da me – e mi rendo conto che anche lei prova una sensazione analoga.

Sono sotto vetro, e tutti quelli che mi vengono a trovare non riescono a farmi sentire meno sola.
Jaron, maledetto, cosa mi stai facendo?

(Prossimamente: Bad feelings)

You Cheated!

You Cheated! Hai barato! È il titolo di una notecard che mi è arrivata da Jaron Bailey ieri mattina. Il peggio è che aveva tutte le ragioni, anche se mi sento di confessarlo senza arrossire. Per i motivi che cercherò di spiegare.

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La visita al castello di Mystique deve essere stata defatigante, per Belias, alle prese con ben tre guinzagli – uno dei quali, per giunta, terminava sul collare indisciplinatissimo di Backbuttoned Bian. Backbuttoned è un tipo abbastanza incontenibile: parla sempre, si agita di continuo, non smette mai di dibattersi e di esigere attenzione e l’unico modo di renderla inoffensiva è di bloccarla completamente, imbavagliarla, toglierle gli IM e magari anche le notecard e chuderla a doppia mandata in qualche luogo sicuro. Prima o poi ci vorrà qualcuno che le dia una bella ripassata, insegnandole come ci si comporta, anche perché un paio di giorni fa so che ha fatto una brutta litigata con Pony, creando un certo scompiglio a Our Wicked Dream. Mettiamoci anche che Mystique corre su e giù, ansiosa di mostrarci la sua proprietà, e non c’è poi da stupirsi se, quando avverto Belias che fra poco devo scollegarmi, lei non si preoccupa di riportarmi nella mia cella per mettermi al sicuro. Tanto più che il collare che porto stretto al collo contiene una piccola radiospia che consentirà sempre alla mia Signora di sapere dove mi trovo e in compagnia di chi sono – comunicandole inoltre tutto quello che attorno a me viene detto in chat pubblica.

Solo che poi, quando torno online la mattina dopo, Belias non si è ancora collegata e io mi trovo, ben legata dalle catene e dal collare, ancora nella proprietà di Mystique. Ricordando che porto il guinzaglio, non sto nemmeno a tentare un TP e resto a fare due chiacchiere con la mia vecchia amica. Parliamo un po’ di quello che non è stato: “Tu stai con lei“, mi dice Mystique sospirando, “e io sono sola“.  Le sorrido: “Mi spezza il cuore saperti sola, Mystique, ma lo so che non mi rapiresti“. Lei risponde: “Siamo entrambe troppo morali per poter essere insieme. Tu che non fuggi, io che non rubo.  Ma sai che ti amerò sempre“. Le anticipo che sto finalmente scrivendo il post sul suo periodo da Claven, e per un attimo si illumina. Ma è un istante, perché il suo umore oggi è malinconico: “Mi hanno abbandonata tutti. Se n’è andato Jaron, se n’è andata Maironi, se n’è andata Lydia. Non ho nessuno“. Beh, commento, chissà che leggendo il blog non capiti a Chamcook qualcuno alla ricerca di una Mistress che, quanto a sottomissione, non ha davvero più nulla da imparare (e mi sa che ho ragione: il giorno dopo scopro che Erikah è appena passata a trovarla!). Mystique annuisce: “Devo farmi qualche nuovo amico. Continuerò a desiderare di averti –  ma so che ti avrà sempre qualcun altro“.

Date le premesse, quando Mystique si scollega mi illudo di poter aspettare tranquillamente il ritorno online di Belias – l’unica, in quanto keyholder, che possa offrirmi un teletrasporto riportandomi a Our Wicked Dream. Invece, dopo un poco, mi contatta Jaron, che già qualche giorno fa aveva cercato di scrivermi quando ero bloccata. Scambiamo due parole e lui si mostra perplesso nel sapere che mi trovo, legata dalla mia Signora, a casa di Mystique – da quando lei l’ha lasciato lui è addirittura inconsolabile e pare anzi che abbia smesso la sua attività di dominatore, passando gran parte del suo tempo prigioniero della sua amica Psi Merlin, la padrona di Snark. Jaron mi conosce da tanto tempo e la cosa che sembra turbarlo di più è apprendere come io abbia, alla fine, ceduto volontariamente le mie chiavi a Belias. Non lo accetta. Non dalla Win combattiva che credeva di conoscere: “Ti suggerisco di darti da fare per liberarti mentre lei è offline e passare da 5 a 10 giorni lontana da lei. Myst mi diceva che questo l’aiutava a spezzare il legame“. Sogghigno: “Anche se volessi, come potrei farlo?  Mi ha acceso la spia nel collare e sente tutto quello che dico, mi ha chiuso addosso il Curfew (e credo che per quello non ci sia struggle che tenga) e mi ha fatto indossare una Cintura di Castità che non ho la minima idea di come affrontare“.

6ecaefe9fd0e5f9ea0b65aeaf226dfdb.jpgMa Jaron è testardo e decide intanto di vedere se riesce a portarmi via da casa di Mystique. “Ho il guinzaglio, non posso teleportarmi“, protesto. Lui risponde “Vediamo“, si dissolve e mi manda un invito al TP. Io accetto, sicura che non succederà nulla. E mi ritrovo a Snark, a oltre 700 metri di altezza, in quella skybox di legno che avevo già conosciuto qualche mese fa, quando Mystique gli apparteneva ancora. Senza una parola, Jaron mi spinge in un tubo di vetro, chiudendomici dentro: “È per il tuo bene“, dice con voce ferma, “e lo sai“. Sento lo scatto della porta dietro di me e mi volto a guardarlo, quest’uomo che per la seconda volta mi ha in suo potere… quest’uomo che rosica ancora per il modo in cui gli sono sfuggita l’ultima volta, quest’uomo che non si fa una ragione di essere stato lasciato da Mystique e sa quanto lei e io siamo legate. Vuole che io mi metta a lottare contro la roba che Belias mi ha fatto indossare: “Datti da fare per toglierti quella roba di dosso, dolce Win. È la tua occasione… forse. Passerai un po’ di giorni a smaltire la sbornia… e alla fine potresti anche riacquistare la libertà. Forse. O forse essere reclamata da qualcun altro, o donata a Myst, dipende“.

Mi sento perduta, confusa. Fino a pochi minuti fa non avrei toccato le mie catene. Ma ora sono sola in questa gabbia, lontana da Belias, con Jaron che vuole che me li tolga e che ha le chiavi. “Se fossi libera, in effetti…. andrei da Belias, penso… Io… lei si arrabbierebbe… ma…“. Esito, poi riprendo: “Immagino non ci sia nulla di male se provo a dare qualche colpetto alle catene…” La voce di Jaron è salda come un lucchetto: “Al momento lei non ha importanza. In qualche giorno comincerai a ricordare. E di giorni ne avrai tanti“. Non posso sottoscrivere parole del genere: “Oh, Jaron… non è vero che lei non ha importanza“. Ma lui prosegue: “La porta è chiusa a chiave, renderò i muri più spessi per evitare che possa barare e penetrare qui dentro“. Scuoto la testa: “Non barerà, Jaron“. Lui risponde: “Bene. Ma io sono pessimista di natura“.

Win: Se mi libero dalle catene… mi lascerai tornare da Belias?
Jaron Bailey: Forse sì, forse no. Potrei tenerti, potrei darti via, potrei perfino lasciarti libera dietro la promessa che resterai solo di te stessa.
Win: Oh, sarebbe una promessa che non potrei mantenere… Ho visto che non posso disobbedirle quando sono con lei… di fatto, sono arrivata al punto di non tentare più la fuga dalle manette, cosa che fra l’altro lei non mi avrebbe affatto proibito di fare
Win: Ma… beh… allora proverò… a fare qualche tentativo… adesso
Jaron Bailey: Bene. Lieto di vedere che pensi nella direzione giusta
Jaron Bailey: Alla fine ricorderai come eri prima… o subirai l’effetto Stoccolma con me… o qualcos’altro
Win: Ohhh… Spero che mi perdonerà per essere così debole
Jaron Bailey: Sarai tu a dover perdonare te stessa
Win: Sarei tornata nel suo dungeon se avessi saputo che potevo fare TP
Jaron Bailey: Considerati mia, finché non avrò deciso cosa fare di te.
Win: Devo dire che queste parole non mi aiutano molto, Jaron
Jaron Bailey sogghigna: Ti ci abituerai. Anche se non ti invidio per quello che dovrai dirle… non che lei possa effettivamente entrare qui senza teleportarsi attraverso i muri, o toccando le tue manette attraverso il vetro

Un segnale blu in basso a destra sul mio schermo. Il cuore che fa una capriola. Belias Rubble is Online. “Eccola“, mormoro. Jaron fa una smorfia: “Me ne andrò da qui e lascerò che tu parli con lei, allora“. Rispondo subito: “Le ho già mandato un IM“, ma la mia voce risuona nella stanza vuota. Jaron se n’è andato. Belias arriva subito dopo, accanto a me. In barba a muri, porte chiuse, tutto.

52566198b6ff9a0597edf41536c78d06.jpgArrossisco, cado in ginocchio. La gabbia soffoca la mia voce, ma riesco comunque a comunicare con lei, a raccontarle tutto. Lei è seccata, palesemente: “Non mi piace chi gioca con la roba altrui senza chiedere“, mi dice, e prosegue dicendo: “Sai bene che se mi chiedessi di essere libera… lo farei in un attimo“. Sorrido angosciata: “Lo so bene, Belias… talmente bene che te lo dico chiamandoti Belias e non Signora Belias“. Lei accenna a una carezza, poi scompare. E un attimo dopo ricevo da lei un invito al TP. Non ci penso un attimo, accetto e mi ritrovo in Our Wicked Dream, a casa. Con Belias. Ma anche con nello stomaco una sensazione che non mi piace.

Ma non faccio in tempo ad analizzarla, quella sensazione. Da Jaron, ovunque sia, mi arriva una notecard. Si intitola You Cheated. – Hai barato – e contiene una sola riga: “Che altro resta da dire?”.

Mi sento sprofondare. Belias, impegnata a rimettermi il guinzaglio, commenta “Mi spiace, ma con ciò che hai fatto hai perso una buona parte dei tuoi diritti. Ieri hai fatto il log off prima che ti potessi reingabbiare e oggi ti sei fatta catturare come una novellina. Non uscirai più da qui“. Ma Jaron mi ha già mandato una seconda notecard: “Devo ammettere che sono molto deluso da te. E la tua Mistress ha zero senso dello sport. Piagnucola e si arrabbia per qualcosa di assolutamente legittimo. Credevo davvero che tu fossi al di sopra di piccolezze del genere“. Oddio, quindi Belias e Jaron stanno discutendo in IM? Gli rispondo, affannosamente.

> “Hai barato”
> Che altro resta da dire?

Vero.

Non avrei mai dovuto teletrasportarmi fuori dalla gabbia. Ma non potevo rifiutare un TP da Belias. Mi spiace.

Credevo davvero che avrebbe risolto tutto questo in roleplay, ma era veramente alterata e ha detto che non le piace chi gioca con la roba degli altri. Le ho detto che tu avevi ancora qualche diritto su di me da quella volta che Mystique mi aveva fatta catturare da te, e credevo che fosse disposta ad accettare la cosa. Poi mi ha offerto un TP.

Non potevo rifiutarlo. Non sarebbe stato giusto nei suoi confronti.

> E la tua Mistress ha zero senso dello sport
> Piagnucola e si arrabbia per qualcosa di assolutamente legittimo

Ti sta scrivendo? Non ne ero al corrente… mi spiace… mi sento molto legata a lei… ma mi piacerebbe tanto sapere cosa ti sta dicendo, se ancora ti importa qualcosa di farmelo sapere…

074de2cf3ed3552c0d73a6dc63934eae.jpg Intanto Belias mi ha rimesso tutti i guinzagli ed è pronta a rimettermi il bavaglio. Ma io devo dire quello che penso. Perché io so di averglielo detto per tempo, ieri, che mi sarei dovuta scollegare, proprio perché immaginavo che avrebbe potuto volermi riportare nella cella per sicurezza: “Win si rende conto… per questo aveva avvertito che se ne sarebbe dovuta andare via presto… ma c’era casino e lag e Win capisce che non abbia avuto il tempo di rinchiuderla“. Lo so, sto cercando di darle almeno una parte della colpa, e mi sento malissimo per questo. E lei lo sente, credo.

Belias Rubble: mi hai delusa winth, davvero
Belias Rubble: mi hai costretta a farti cheattare – e farlo fare anke a me
Win: Jaron ha appena scritta la stessa cosa. Ma tecnicamente… beh… OOC…
Belias Rubble: si?
Win: In effetti forse avrei dovuto non accettare il TP dalla gabbia… Jaron dice che una cosa del genere potrebbe farti bannare – anche se dice che essendo un amico non mi denuncia, ovviamente
Win: Avrei dovuto obbedire a Jaron fino a quando non fossi riuscita a tornare da te. Ma avevo troppa paura di ferirti
Belias Rubble le carezza il viso
Win: Ma come roleplay, beh… ero sola, legata, fuori da questo dungeon… Credo che Jaron avesse diritto di fare quello che ha fatto, ecco
Belias Rubble: a volte dimentico come sei da quel punto di vista
You: Certo, era rubare… oh, mi ha scritto ancora

4354edd1f65b8b0241615d01d953d53d.jpg Già. Un’altra notecard da Jaron. Al vetriolo:

Ho cancellato quello che mi ha scritto. Essenzialmente si lagnava del furto di proprietà e rifiuta di credere che la sua proprietà possa essere rubata, o anche allontanarsi da sola, anche se lei non è nei paraggi e non l’ha messa al sicuro.

E tu POTEVI rifiutare il TP. È ESPRESSAMENTE contrario alle regole di Stonehaven e del roleplay… questo lo SAI. Hai infranto una regola che potrebbe farti bandire se un guardiano lo scoprisse! Naturalmente non andrei mai a ridirlo, perché tu sei un’amica, ma è una questione di principio.

Quando io ti ho tippata la cosa era legittima. Avresti potuto camminare o prendere qualsiasi altro mezzo di trasporto per muoverti da dove ti trovavi. Una volta nella gabbia, comunque, ERI confinata e infrangere quel confinamento con un TP è stata una violazione enorme del roleplay.

Il fatto che la tua Mistress mi abbia prima ammannito una tirata lamentosa, seguita dal commento presuntuoso e gongolante che ‘Il Coprifuoco è più forte’ (sebbene il TP fuori dalle gabbie qui sia vietato, cosa che l’ha fatta star zitta) mi irrita sul serio. Io stavo aiutandoti, e mi becco tutto questo. Almeno, con l’incidente di Myst avevi trovato una via di uscita legittima… questa non è proprio accettabile.

Belias mi sorride, io rialzo lo sguardo e non riesco a ricambiare: “Mi sta masticando viva… e ha ragione

Steel Collar 1.14 (spine) whispers: Belias Rubble allows WinthorpeFoghorn Zinnemann IMs
Belias Rubble: puoi rispondergli per IM
Win: …e se mi lasciassi tornare la’? Lo sai che tornerei appena avessi finito… appena fossi riuscita a liberarmi…

Belias non esita un secondo. Sento i guinzagli che cadono tutti a terra, uno dopo l’altro.

Belias Rubble: puoi tornare da lui
Belias Rubble: ti lascio gli IM sblocati, andhe se credo che la gabbia liblocchi
WinthorpeFoghorn Zinnemann china la testa, poi la rialza…
Win: Signora… grazie… vorrei lasciarle qualcosa di importante, prima… Qualcosa che non – che pensavo di darle solo se l’avesse chiesta

Gliela faccio scivolare in mano. È la mia Real Key.

d1c7941889f9bf1d7d9bebc6ae060be8.jpg7d2e67c0dccde03ab3b7e331283e3c27.jpg5d77fddd1372a6bc7e420d226e9573f2.jpg

Belias Rubble: thank you win
Belias Rubble: dammi un bacio
Belias Rubble: non ho bisogno della tua real key. sei gia nel mio cuore
Win: Lo… lo so… ma… ma è importante per me che tu sappia che – beh, la RealKey tu ce l’hai… hai quella ancora piu’ reale di quella RR… e lo sai
Belias Rubble sorride a winth: ho la consolazione di averti fatt cheattare. non molti l’hanno
Win: Vero… alla fine sei riuscita a farmelo fare… e nel modo opposto a quello che credevi quando mi tenevi a Vlla BDSM
Belias Rubble: carissima, ad essere onesta quelle parole le avevo dette per tenerti legata
Belias Rubble: sapevo che dopo averle dette non avresi mai usato un cheat
Win: Quasi non ci credo… in una settimana… prima mi hai fatto cedere le chiavi, poi barare
Belias Rubble: sei mia piccolina, anke se meno di quanto vorrei
Win: …ma più di quanto avrei mai creduto, Belias

Di nuovo in IM. Con Jaron.

[2008/07/07 0:26]  Win: Ne ho discusso con Belias. Sono pronta a tornare se tu sei disposto a fingere che gli ultimi 10 minutes non siano mai accaduti
[2008/07/07 0:27]  Jaron Bailey: Nessun problema. Sono felice che tu torni e felice che lei abbia cambiato idea. Ha davvero un controllo forte su di te… barare è contro la tua natura.
[2008/07/07 0:27]  Jaron Bailey: Anche se, mi ha davvero sconcertato che sia arrivata a forzarti ad andare contro questa natura
[2008/07/07 0:27]  WinthorpeFoghorn Zinnemann: È soddisfatta di essere riuscita a farmelo fare. Credo che questo le abbia dimostrato qualcosa di importante
[2008/07/07 0:27]  WinthorpeFoghorn Zinnemann: Ti prego, dammi un minuto per salutarla.
[2008/07/07 0:28]  Jaron Bailey assentisce.

Mi giro di nuovo verso Belias.

Win: Ciao, Padrona, ti voglio bene
Belias Rubble le carezza il viso
Belias Rubble: ank’io mi voglio bene
Belias Rubble ridacchia
Belias Rubble: ma voglio bene anke alla mia camerira
Belias Rubble: dai adesso vai
Belias Rubble: altrimenti…
Belias Rubble: cambio idea
WinthorpeFoghorn Zinnemann sorride tristemente. Poi manda un IM a Jaron.

[2008/07/07 0:35]  WinthorpeFoghorn Zinnemann: Posso venire quando vuoi.

Pochi istanti. Poi, in alto sul mio schermo si accende la finestrina blu del TP.


(Prossimamente: Sotto vetro)

Mystique all’asta

La fine della storia di Mystique con Jaron si rivela nient’altro che un ulteriore peggioramento, perché la mia amica continua a cambiare padrone. Finendo in pugno a una delle persone più pericolose che si possano incontrare su Second Life.

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Dopo quello che Jaron mi ha fatto, quella sera a Ratmaw, come posso ancora incontrare Mystique? Il segreto mi brucia dentro, ma ho deciso di tenerlo per me in modo da rispettare la felicità che lei sembra aver trovato. Dopotutto, la confessione di una colpa libera da un peso chi l’ha commessa ma trasferisce il problema di gestire la faccenda a chi ne è stato vittima. Non voglio costringere Mystique a  decidere se Jaron merita la sua fiducia, ma non posso incontrarla e guardarla negli occhi sapendo di aver tradito la sua. E per un po’ di tempo, semplicemente, non ci vediamo. Un tempo che spendo con Samy80, cui mi sento sempre più legata. Il gioco di parole non è casuale, ovviamente.

ffd5bd6a730002ff9a685c74f52d4f1e.jpg Sono proprio in compagnia di Samy quando, un giorno, mi trovo per puro caso vicino a Mystique e Jaron. C’è fra noi un muro di mattoni, ma su Second Life questo non impedisce di ascoltare chi si trova nella cosiddetta chat range, di 20 metri. E mentre chiacchiero con Samy sento che i due piccioncini stanno discutendo. Lui le dice che è sempre più difficile tenerla sotto controllo, lei lo rimbecca: “Non è un mio problema”. Musica per le mie orecchie – e se il rapporto stesse deteriorandosi? Possibile che il loro per sempre sia già così vicino al mai più, oppure sono io che mi illudo? Così, nei giorni seguenti, mi scopro più volte a cercare di saperne di più: un’amica con una sorta di microfono direzionale si incarica di capitare per caso nei pressi del luogo dove Jaron custodisce Mystique, e comunicarmi i loro dialoghi. Io, dal canto mio, controllo continuamente se Jaron sia online o meno… e lo odio a distanza, con forza, sperando che Mystique si decida a lasciarlo. Anche perché non sono la sola a preoccuparsi: anche Moss commenta fra i denti che lui la tiene troppo segregata, e che qualcuno dovrebbe andare a salvarla.

E poi, all’improvviso, qualcuno mi gira una notecard che ha appena ricevuto proprio da Mystique. Una notecard scioccante, che traduco qui sotto:

L’Asta di Mystique Auction inizia alle 2 PM PST (SL time) Lunedì Feb 11th.

Il luogo è il cortile per gli Esercizi della prigione di Ratmaw.  Vi spedirò un LM.

Le offerte sono solo role play, non ci sarà passaggio di linden dollars, giocare non vi costerà nulla.
Ogni offerente avrà pari chance. Mikk lancerà un dado o o una moneta o altro dietro le quinte e invierà un IM a chi sarà stato eliminato nel corso dei rilanci. L’ultimo offerente rimasto sarà il vincitore.

Il premio è Mystique Aeon, per un contratto a termine la cui durata sarà determinata da Mikk Morane. Io non sarò informata della durata fino all’inizio dell’asta, ma si tratterà di almeno una settimana.

Venite a fare la vostra offerta, o venite solo a guardare, e in ogni caso divertitevi.

8f42671ce3a462d3d91eae8326a116f6.jpg3774d7514b40dafdb7520a14f2b93e15.jpg Le implicazioni della cosa mi lasciano sconvolta. Una cosa è donarsi a qualcuno, come Mystique ha fatto con Jaron, un’altra è essere acquistata da qualcuno: c’è un contratto scritto, c’è un passaggio di proprietà. Non c’è più modo di discutere, di interrompere il rapporto. Si diventa un oggetto, di cui il proprietario può disporre come più gli aggrada. Una settimana non è un tempo infinito, ma è più che sufficiente a scatenare in Mystique la sindrome di Stoccolma. E a quel punto sarebbe perduta di nuovo, innamorata del suo nuovo padrone, chiunque esso sia.

Con una serie di maneggi riesco a scroprire la sua ubicazione e ad andare a trovarla. Si trova a Salonika, prigioniera di un mercante di schiavi di nome Mikk Morane. Chiusa in uno sgabbiotto in cima a una nave arrugginita, incaprettata, bendata, imbavagliata e completamente impossibilitata a comunicare. Fortunatamente, io sono diventata piuttosto brava a capire le frasi distorte dal bavaglio e, approfittando dell’assenza di Mikk, mi faccio sentire di là dalla parete. Mystique sobbalza, mi chiede: “Win? Sei tu? Come hai fatto a trovarmi?” e sembra felice che io le sia così vicina, anche se non ho alcun modo di liberarla dai legami che la stringono. Parliamo un poco, con difficoltà. A quanto pare, Mystique ha poi lasciato Jaron ma è stata subito catturata da questo mercante che, dopo aver abusato di lei con alcune macchine da tortura, adesso è pronto a gestire un’asta per cederla a qualcun altro. Mentre parliamo, Mikk compare lì vicino e non mi resta che fuggire. Con la testa che lavora febbrilmente. E l’idea mi arriva come un lampo: e se partecipassi anch’io a quell’asta? Se riuscissi ad aggiudicarmi Mystique, lei diverrebbe di mia proprietà e forse… forse potrei riuscire a praticare io stessa, su di lei, la procedura Stoccolma. Oltre alla sua amicizia potrei assicurarmi il suo amore, con la forza che lei tanto desidera si eserciti su di lei.

Lo so che non è nel mio carattere… ma per Mystique sono disposta a tentare qualsiasi cosa – anche a comportarmi da Mistress. Il problema è che nelle ore in cui si terrà l’asta un impegno nella vita reale mi impedirà di partecipare. Non sono ancora così malata di Second Life da rinunciare a una cena con gli amici veri per cercare di acquistare Mystique… ma Samy80, che è un tesoro, accetta di partecipare in mia vece, e promette di fare il possibile per assicurarsi la ragazza dei miei sogni. E, nel caso, portarmela impacchettata su un metaforico piatto d’argento.

5e1bcd66eb94891f4aa073511a20771a.jpg Samy fa del suo meglio (nella foto qui accanto, che rappresenta la scena dell’asta, è la ragazza in minigonna jeans e maglietta rossa) ma, come si arguiva dalla notecard, l’esito dell’asta è affidata al caso, e alla fine Mystique viene aggiudicata a Cressida Caproni – che ho incontrato una volta, in una gabbia di Stonehaven e che, a quanto ne so io, è una delle schiave della temibile Claven Albatros. Da questo momento, Mystique è sua per, vengo a sapere, 18 giorni. Se non ci fosse Samy accanto a me, il mio cuore andrebbe nuovamente in pezzi: ma per fortuna la mia amica italiana è sempre lì a tenermi compagnia, e il pensiero di Mystique lontana da Jaron è comunque abbastanza confortante.

Per giunta, qualche giorno più tardi, Mys mi manda un IM e mi invita ad andare a trovarla: non può uscire dalla cella dove Cressida la tiene segregata, dice, ma puo’ ricevere visite purché gli ospiti non cerchino di toccarla. Ci incontriamo e parliamo, a lungo, e devo riportare qui almeno una parte del nostro dialogo:

[2008/02/16 9:36]  Win: Non avevo mai notato che avessi un cuore tatuato
[2008/02/16 9:36]  Mystique Aeon: cosa? ho un tatuaggio?
[2008/02/16 9:37]  Win: Mi sembra di sì… uno piccolino, nell’angolo in basso a destra del tuo occhio destro
[2008/02/16 9:37]  Mystique Aeon: oh, sul mio viso, sì, lo sapevo.
[2008/02/16 9:37]  Win: Beh, lo spero bene! :-)
[2008/02/16 9:38]  Mystique Aeon: pensavo intendessi sul mio cuore.
[2008/02/16 9:38]  Win: Non posseggo le chiavi del tuo cuore, purtroppo, e non ho modo di vederlo
[2008/02/16 9:38]  Mystique Aeon: è solo che non sapevi di averle, quelle chiavi.
[2008/02/16 9:39]  WinthorpeFoghorn Zinnemann sorride un poco e arrossisce
[2008/02/16 9:39]  Mystique Aeon: un giorno, win, tu sarai una domme, e io sarò la tua sub.
[2008/02/16 9:39]  Win: Il tuo periodo con Jaron è stato un tale inferno per me, Mystique
[2008/02/16 9:40]  Mystique Aeon: mi dispiace.
[2008/02/16 9:40]  Win: Rompevo le scatole a tutti gli amici sperando di avere notizie di voi due. Ho persino spedito qualcuno con una specie di radar spia sperando che potesse ascoltare le vostre conversazioni
[2008/02/16 9:41]  Win: E naturalmente non ha trovato niente. O forse non si è impegnata abbastanza!
[2008/02/16 9:41]  Mystique Aeon: alla fine discutevamo un sacco.
[2008/02/16 9:42]  Win: Mi sarebbe tanto piaciuto sentirvi, allora… o forse no. Blackbear è stata un inferno, ma mi aveva distratta da tutto quanto
[2008/02/16 9:42]  Mystique Aeon: perché ti disturbava tanto? ti preoccupi a tal punto di me o sei gelosa?
[2008/02/16 9:43]  Win: Odiavo che tu gli appartenessi… Immagino che fossi solo gelosa… Ricordo che mi avevi scritto che eri molto felice di essere sua
[2008/02/16 9:43]  Mystique Aeon: all’epoca ero felice, ma non andava bene per me
[2008/02/16 9:44]  Win: Desideravo tanto essere una domme, e per la prima volta ho desiderato possedere un terreno mio – per nascondertici. Perché dici che non andava bene per te?
[2008/02/16 9:45]  Mystique Aeon: non so come spiegarlo, volevo che mi controllasse ma lui se ne approfittava e mi impediva di avere altri amici e mi faceva sentire in colpa.
[2008/02/16 9:46]  Win: Forse è per questo che lo odiavo tanto… eri completamente scomparsa…
[2008/02/16 9:46]  Mystique Aeon: ma, adesso è tutto passato.
[2008/02/16 9:46]  Win: Beh… se davvvero è così… ho qualcosa che devo dirti.
[2008/02/16 9:47]  Mystique Aeon: ti prego di farlo. non tornerò mai da lui.

8095c156d0766dcdb557bc9248077202.jpg La conversazione viene interrotta dall’arrivo di Claven Albatros, che mi saluta ma per fortuna si allontana dopo aver fatto qualche battuta sardonica. A quanto so, Claven ha abusato della fiducia di Mystique nei suoi primi giorni a Stonehaven – e da allora Mystique ne è terrorizzata. Pare che sia malvagia, durissima e molto molto abile a imprigionare le sue sub in un viluppo inestricabile di sensi di colpa: ed è con sollievo che la seguo con lo sguardo mentre si allontana. E poi, finalmente, tranquillizzata dalla consapevolezza che fra Mystique e Jaron non c’è più nulla, posso confessare tutto quello che c’è stato, quella sera, fra me e lui. Le descrivo i miei sentimenti quando mi sono resa conto che mi trovavo nella loro cella: “Ero disperata… Non volevo intrufolarmi nei vostri giochi… Non volevo che pensassi che ti stavo spiando…”. Mystique mi sorride dolcemente: “Tu puoi spiarmi quando vuoi, Win”. Io continuo balbettando: “Beh, VOLEVO spiarti, ma quella volta non stavo cercando di farlo… così mi sono sentita in colpa senza motivo… e non volevo guastare il tuo divertimento e la tua felicità”.

Mystique ascolta con indulgenza tutto il mio racconto di quella terribile serata a Ratmaw, poi sorride di nuovo: dice che non importa, e che in ogni caso ero legata e non potevo difendermi, e che la colpa è tutta di Jaron. Ma più del suo perdono, ciò che mi pulsa nella testa è quella frase di poco prima circa le chiavi del suo cuore: È solo che non sapevi di averle, quelle chiavi, mi ha detto. Adesso so che la mia ossessione per lei forse non è tutta nella mia mente, allora, eppure non posso impedire che lei adesso appartenga a Cressida Caproni. Al punto di parlarne in questi termini: “Cressida è stata per me una vera sorpresa. non la conoscevo prima. Pensavo fosse solo una sub di Claven. Ma è molto di più. Claven è così malvagia. Miss Cressida è perfetta, molto dura ma in senso buono. Ha precisi standard di comportamento che si aspetta che io segua, e la punizione è veloce e severa ma non crudele. Ci tengo molto a seguire le sue regole. Temo il suo castigo. Ma bramo il controllo che ha su di me”.

Sospiro. 18 giorni sono lunghi, ma con Samy accanto posso riuscire a farli passare. E per allora, chissà, potrei aver imparato qualcosa su come far sì che Mystique diventi soltanto mia. Così il tempo passa, le storie si accavallano, Samy e io passiamo insieme sempre più tempo (e un giorno dovrò raccontare il suo salvataggio da una Mistress malvagia, effettuato goffamente ma con efficacia da me e da Cerdita). Mystique finisce che non riesco più a sentirla, perché passa quasi tutto il suo tempo imbavagliata. Finché un giorno mi fa sapere in qualche modo che, allo scadere del contratto che la lega a Cressida, ha deciso di diventare proprietà di Moss Hastings.

2cbc414d6c268c7e657163346e05eb8a.jpg Anche questa notizia mi provoca una piccola fitta, ma ormai mi sto abituando all’ottovolante emotivo a cui Mystique sottopone chi le vuole bene. E poi Moss è un’amica – sa essere una domme molto dura ma certo non mi impedirebbe di andare a trovare la mia amica ogni volta che io ne avessi voglia. Mi ha detto spesso di voler proteggere Mystique da se stessa e dalla sua irrequieta ricerca di un padrone, e come me sembra avere in mente soltanto il suo bene. Alla fine, potrebbe addirittura essere Moss a fare il lavoro sporco della dominatrice, mantenendo Mystique sotto ferreo controllo, e lasciare che sia io a goderne: dopo tutto, lei ha già Chriss Rosca, che lei adora e da cui è a sua volta adorata. E ci vorrebbe poco a chiederle di darmi un qualche grado di controllo su Mystique, per tentare, finalmente, di sottoporla a mio vantaggio alla procedura Stoccolma. E magari rendere irreversibili i sentimenti che già ha detto di provare per me.

È con questi pensieri che aspetto con crescente ansia l’arrivo della data fatidica, senza poter contattare Mystique – che è tenuta dalla sua padrona in isolamento assoluto. Un tentativo di chiedere a Cressida stessa notizie della mia amica si scontra con un secco rifiuto: niente da fare. Ingoio il rospo, tanto ormai manca poco. E finalmente il giorno arriva.

Il giorno arriva, sì. Ma non accade niente. Non ricevo notizie, Mystique non mi scrive. Provo a mandarle un IM, ma è prigioniera da qualche parte e non può riceverne nè inviarne.

Moss è online e le scrivo, le mani che corrono sulla tastiera, preoccupata. Che diavolo succede? Lei non tarda a rispondermi – è una vera amica, dopo tutto. Ma ha pessime notizie: “Mystique non viene più”, mi dice, “ha deciso di restare”. Sento tutti i miei progetti sprofondare, e faccio un’altra domanda, con l’animo in subbuglio: “Restare? Con Cressida?”

“No”, risponde Moss, laconica. “Con Claven”.

 

Segue da Cuore infranto – Continua in Mystique e Claven (1)

(Prossimamente: La vendetta di Cerdita)

Cuore infranto

Cosa c’è di peggio del rendersi conto di non poter dare, alla persona che ami, quello di cui ha bisogno? Scoprire che c’è chi può farlo, naturalmente. E dover assistere, impotente mentre si impadroniscono di lei per sempre.

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Nei giorni successivi alla lettura del penultimo capitolo di “La Procedura Stoccolma” sono completamente destabilizzata. Mi sembra di aver ricevuto le istruzioni per impadronirmi del cuore di Mystique per sempre, e anche se so bene di non avere il polso per catturarla e costringerla ad amarmi continuo a rimuginare gli scenari possibili. Potrei forzare la mia natura e diventare una dominante anche con qualcuno a cui voglio bene? Devo acquistare un terreno tutto mio, per poterla mettere al sicuro dalle tentazioni e obbligarla a passare la sua Seconda Vita solo in mia presenza? Non rischio che lei si accorga subito della mia indole, decidendo di fuggire e lasciandomi con il cuore in pezzi e la consapevolezza di non essere stata all’altezza?

È con questi pensieri nel cuore che Mystique e io continuiamo a frequentarci: accorro ogni volta che lei mi invita a visitare questa prigione o quella cella – facendola aspettare, qualche volta, solo perché non pensi di potermi tirare come un cagnolino a destra e sinistra. E parliamo molto, di ciò che significa il bondage per noi ma soprattutto di quali siano le occasioni in cui può considerarsi lecito barare. Lei tende a uscire dalle gabbie non appena comincia ad annoiarsi, usando il famigerato metodo del sitting out. Io storco il naso e mi limito a seguirla solo quando nella gabbia ci sono entrata con un teletrasporto, ma sono convinta che usare sistemi del genere svuoti di senso tutta l’esperienza. Lei mi guarda spalancando gli occhioni: “I tuoi standard sono i più alti che io conosca, Win. Tu sei il mio modello e spero un giorno di essere come te”. Mi mordo la lingua: invece di lusingarmi, queste parole mi fanno scendere un brivido giù per la schiena, perché so bene che quando Mystique saprà rinunciare alla fuga non sarò certo io a beneficiarne. A meno che non mi riesca di sviluppare il mio lato domme, che fin qui si manifesta solo sporadicamente e per brevi periodi.

Una notte succede che Mystique e io ci troviamo in una stanza, da qualche parte. C’è un letto, lei ci si fa legare. Ci salgo su anch’io, mi avvicino a lei. E qui succede qualcosa che non mi sarei mai aspettata. La prima volta per me, sicuramente non la prima per lei. Non entro nei dettagli: ma finisce che rimango online fino alle quattro del mattino, senza accorgermene. Nel momento più bello faccio in modo di trovarmi anche io stretta dalle corde. E restiamo lì a lungo, legate insieme, su un letto morbido, tutto il mondo fuori, il tempo che non esiste più. Lei usa, a un certo punto, uno di quei suoi emote impossibili, che descrivono pensieri invece che azioni: “Mystique crede di amarti, ma ha paura a dirlo”.

Crede di amarmi? Nei giorni seguenti non penso ad altro. Allora l’amore può nascere anche al di fuori della Procedura Stoccolma? Sono riuscita a ottenere qualcosa senza dover cambiare la mia natura? Ormai è fatta, mi dico, e i miei pensieri affrontano già i possibili problemi: sarò un’amante gelosa? Potrò tollerare che Mystique sia fatta prigioniera da qualcun altro? Avrò la forza di lasciarla andare? Come potrò essere sicura che poi torni? Che importa: mi ama, e io amo lei e quello che è successo in quella stanza, su quel letto, è solo l’inizio di tanto, tanto tempo da passare insieme. Senza che si debba necessariamente ripetere l’esperienza: il sesso virtuale diventa subito meccanico e confesso di considerare con un certo disprezzo chi passa il tempo su Second Life cercando solo quello – una coazione squallida a reiterare le stesse frasi, a scrivere insieme scene più o meno pornografiche cercando sempre di andare oltre per dimostrare all’interlocutore che si ha il coraggio di osare. Non noi: la legherò, mi legherà, andremo insieme alle feste e a fare shopping, saremo rapite insieme da qualche malvagio Master e tenteremo insieme la fuga. Mystique e io, per sempre.

6e77c082a2a9299d48c03dabcba6197b.jpg491d2d66d9387e417790646b7caf37c2.jpg Poi arriva l’ultimo capitolo della “Procedura Stoccolma” e il mio cuore perde un colpo. Si intitola “Your Turn”, ossia “Tocca a te”: si riferisce a me? Apro la notecard con le palpitazioni e dopo averla scorsa rapidamente mi sento sprofondare. Il mio nome non vi compare nemmeno una volta – poco male, se non fosse che Mystique elenca un certo numero di persone che ha preso in considerazione come Mistress o Master perfetti, e che questa lista include anche simpatici succubi come Arther Meads, che mai e poi mai farebbe male a una mosca. Io non esisto proprio, mentre trovo un nome che non non conosco e che non mi piace affatto: un certo Jaron, che “sta bene in nero”, che è gentile e rispettoso dei limiti, e che da mesi, a quanto pare, le sta dietro. Proseguo la lettura, e si va di male in peggio: Mystique descrive tutte le trattative con lui e conclude, alla fine, con questa frase: “E questa è la fine della storia, perché quello che succede dopo non è affare di nessuno. Fine”. Sbam! È una porta sbattuta in faccia al lettore – o meglio alla lettrice che capitolo dopo capitolo si illudeva di avere un accesso privilegiato ai suoi pensieri. Una porta sbattuta in faccia a me.

Sono sconvolta, ma mi aggrappo a una tenue speranza: per concedere a Jaron le sue chiavi, Mystique scrive di aver preteso che lui si lasciasse legare per dimostrarle di essere degno di fiducia. Ma Jaron, che è un dominatore, potrebbe non aver accettato l’aut aut. Oppure il capitolo finale potrebbe essere una balla – una provocazione per vedere cosa succede agli amici quando lo leggono. Solo che io non sono il tipo da mettersi in competizione, soprattutto quando pochi giorni prima ero convinta di aver vinto. Per qualche giorno, Mystique sparisce e non ne so più niente. Poi un giorno la vedo online. E le scrivo un IM.

[2008/01/24 5:46]  WinthorpeFoghorn Zinnemann: Ehi Mystique… tutto okay?
[2008/01/24 5:47]  Mystique Aeon: sì, appartengo a jaron, e ne sono felice.
[2008/01/24 5:47]  WinthorpeFoghorn Zinnemann: Oh!
[2008/01/24 5:48]  Mystique Aeon: tu come stai?
[2008/01/24 5:48]  WinthorpeFoghorn Zinnemann: Ok, credo
[2008/01/24 5:49]  Mystique Aeon: non ne sembri troppo sicura.
[2008/01/24 5:49]  WinthorpeFoghorn Zinnemann: Non sto facendo nulla di speciale, diciamo

Mi scollego subito dopo, cercando di trattenere le lacrime. Come al solito, tutto quello in cui speravo dimostra di non aver mai avuto il minimo fondamento nella realtà: tutta la nostra storia era stata un parto delle mie fantasie, e quella sera sul letto – beh, quella sera sul letto era stata per lei solo un’avventuretta passeggera, niente che potesse lasciare traccia nella sua memoria di ragazza molto più attiva di me, molto più irrequieta e molto meno romantica. A me, Mystique ha preferito Jaron – forse perché lui è un maschio, forse solo perché ha il polso più fermo. Forse perché ha saputo chiedere, mentre io mi sono illusa di ottenere tutto senza chiedere nulla. E sono rimasta a mani vuote, con un paio di manette e un cuore in frantumi.

Svuotata di qualsiasi desiderio di giocare, nei giorni successivi mi lascio catturare da chi capita, per finire in mano a Blackbear Babii – una Mistress estremamente gentile ma che mi tiene segregata per una decina di giorni in una tuta a strisce, facendo disperare alcuni dei miei amici più cari. Se non posso avere Mystique, non so cosa farmene di me stessa e sono pronta a rinunciare alla mia libertà per sempre. A costo di perdermi tutti i contatti – inclusa una biondina italiana che da poco ho incontrato a Stonehaven mentre imparava da Zahnbuerste Strom i primissimi rudimenti del bondage. Una certa Samy80 Owatatsumi, che mi sembra da approfondire, ma con cui in questo momento difficile non mi sento di fare amicizia.

65673070ec9f69f67171e58472351134.jpgf6d349d6c4bcadf11ac48138281c05a1.jpg3b05cfab73f79eeb0dc8a692bc604b6c.jpg060ace81fa9563871730e83b4a26f771.jpg Poi, come al solito, le cose vanno diversamente dai piani. Blackbear è una di quelle Mistress che hanno a loro volta una Mistress, e mi lascia andare perché tocca a lei sottomettersi alla sua moglie/schiava, FionaChiara Voom. Tornata a Stonehaven, comincio a passare molto tempo con Samy80 insegnandole tutto quello che so sui Real Restraints e scoprendo quanto la nuova arrivata sia vivace, brillante, spiritosa e pronta a tutto pur di divertirsi. Da Mystique, nessuna notizia: spesso è online ma non la si vede più in giro. Deve essere imbavagliata da qualche parte, perché non riceve nè può scrivere IMs intelligibili – e in ogni caso che senso avrebbe, da parte mia, cercarla? Se con Jaron è felice, ebbene, non sarò certo io a mettermi di traverso per cercare di riconquistarla. So quando è il caso di farmi da parte. E poi, il tempo passato con Samy80 si rivela, sempre più spesso, qualcosa di più di un riempitivo: a volte resto collegata in attesa che lei appaia online e cominci a subissarmi di domande su questo paio di manette, su quella gabbia, sul tal personaggio, e su mille altre cose. Comincio a portarla in giro, a mostrarle posti nuovi che penso possano divertirla. Fino al giorno in cui decido di accompagnarla a Ratmaw, la prigione dove, una volta, Mystique mi aveva mostrato la sua cella favorita.

Ho ancora con me il LandMark di quella visita, laconicamente intitolato “In cell”, e uso quello per teletrasportarmici, passando con Samy qualche minuto di divertimento… fino a quando, all’improvviso, mi rendo conto che in quella stessa cella stanno comparendo proprio Jaron e Mystique. Urlo a Samy di fuggire, che le spiegherò tutto, e lei si teletrasporta altrove all’istante – io invece, bloccata dal Restrained Life Viewer, sono in trappola. Mystique sparisce subito (un crash?) e Jaron – che non mi conosce ancora – ci mette pochissimo ad ammanettarmi e legarmi su una branda – proprio accanto a quella dove, nei pochi istanti prima del crash, è comparsa brevemente la mia ossessione.

Anche qui, chiedo scusa se evito di andare nei dettagli. Quello che Jaron mi fa, su quella branda, forse non sarebbe un incubo di per sè. Quello che Mys aveva detto era vero: Jaron sa dominare con una certa eleganza e anche nell’abusare di te sa trovare una sua gentilezza che, nella situazione adatta, potrebbe anche sedurre. Ma questa situazione è tutta sbagliata: forse Mystique mi ha vista lì, forse ha pensato che fossi venuta a spiarla, forse si è scollegata per l’imbarazzo, forse è arrabbiata con me. E tuttavia potrebbe ricomparire da un momento all’altro, e sarebbe anche peggio: mi coglierebbe nelle mani dell’uomo che ama, mentre costui mi fa cose che probabilmente fa a lei quando si trovano soli. Ma cosa posso fare? Le manette mi impediscono di fuggire, mi impediscono di reagire. E per quanto mi sforzi di contrastare le mie sensazioni, le mani di Jaron sanno fin troppo bene come muoversi. Faccio il possibile per resistere, imploro, minaccio. Alla fine, cedo e, benché divorata dai sensi di colpa, mi abbandono al piacere.

Mystique non ricompare online per tutta la serata, un’ora o forse più che sembra non finire mai. A questo punto, la sua assenza è per me un sollievo – ma anche forse una pietra tombale sul nostro rapporto. Perché, una volta fatti i suoi comodi (ma anche i miei, devo ammetterlo, maledizione) Jaron mi chiede di non raccontarle mai cosa è successo fra noi: “Mysti mi piace molto”, commenta: “non vorrei che questo potesse sconvolgerla. Questa è una di quelle cose che non è successa se nessuno ha visto“. Rimango per un attimo senza parole a questa ipocrisia. Ma non sono anche io l’ipocrita numero uno? Va bene che sono legata, ma ho appena finito di provare piacere per mano del ragazzo della mia migliore amica. “Capisco”, rispondo infine, “anche se devo farti notare che avresti dovuto pensarci PRIMA”. Jaron ha la risposta pronta: “Mystique ha rinunciato completamente alla sua libertà. Mi ci devo ancora abituare. Non voglio limitarla completamente, ma non le ho mai promesso alcuna esclusiva… però mi spiacerebbe se la cosa la facesse soffrire”.

Ecco, magnifico. Adesso che ho un segreto con l’uomo della donna che speravo di conquistare, con che faccia posso scriverle o parlarle ancora? Mentre Jaron, estratte le chiavi della prigione, mi congeda, mi rendo conto di aver perso Mystique per sempre. E non so che la storia, invece, è destinata a complicarsi ancora.

 

(Prossimamente: Bane Operator)

La ragazza di Latex

A quarantott’ore dalla fine della campagna elettorale, c’è ancora qualcuno disposto a stare ad ascoltare chi chiede un voto? Temporaneamente libera dalle mani di Jaron, partecipo a un concorso per la più bella Latex Girl di Villa BDSM. Mi daresti il tuo voto?

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Mentre l’altra sera Jaron completava la gabbia intorno a me, è giunta per me l’ora di scollegarmi, e in seguito non sono più tornata su Second Life. Ricollegandomi, ieri mattina, la gabbia era stata completata e Jaron era lì ad aspettarmi. Mystique no, purtroppo: lei la trovo online solo quando mi collego la sera tardi. In compenso, a curiosare nei paraggi è venuta Aimee Riptide e c’è mancato poco che Jaron non aggiungesse anche lei al suo harem (una sorta di esperimento sociale che sta preparando per vedere come si sviluppa una piccola comunità di sub perfettamente isolata da tutti gli altri – dice lui). Abbiamo fatto due chiacchiere, e Aimee è parsa molto interessata al concorso per la miglior ragazza vestita in lattice organizzato da Villa BDSM, la land di Cielo Robbiani e Gloria Oppewall. Le ho passato l’indirizzo, e più tardi ho saputo che anche lei si era iscritta. Sarà un concorrente temibile, temo.

7cae3b7adacba1f18f4b0069707ae910.jpg32572981795aa5c75e26cad14c04780c.jpg Quando Aimee se n’è andata, sono rimasta di nuovo sola con Jaron e abbiamo parlato ancora. Di Mystique, ovviamente. È una strana situazione, la mia: anche se sono prigioniera di Jaron, credo di averci scambiato troppe confidenze per provare realmente una qualche emozione. Lo capisce bene anche lui quando mi dice: “I probably confide in you too much mystique wise to make you feel truely captive anyhow” (Traduco? Traduco: Probabilmente mi sono confidato troppo con te a proposito di Mystique perché possa farti sentire davvero mia prigioniera). E forse anche per questo, visto che la nostra amica è offline e lo sarà per tutto il giorno, all’improvviso Jaron mi slega… intasca le chiavi delle mie manette e me le fissa sul corpo, lasciandomi tuttavia libera di interagire e di muovermi. Perché sa bene che, quando chiamerà, io dovrò andare – non per lui, ma per Mystique.

Jaron sta cercando di ridurmi a un paio di legami particolarmente resistenti, contando sul fatto che per amor mio Mystique rinuncerà del tutto a fuggire. E sa di poterselo permettere perché io ho bisogno di starle vicino, almeno in questo periodo. E quindi tornerò allo skybox nel cielo di Snark non appena lui deciderà di richiamarmi. Vorrà ben dire qualcosa se, in ventiquatt’ore, non ho mai tentato di togliermi queste manette, che pure non mi danno alcuna emozione di cattura. Sono libera di partecipare al concorso di Villa BDSM, ma non di giocare liberamente con chi mi pare, perché le chiavi non le ho più io.

E parliamo del concorso… mi verresti a votare? Dico proprio a te che mi leggi: ho bisogno di tutti i voti che posso raccogliere, perché al concorso partecipano altre 22 ragazze molto belle, e tutte sono piene di amici. Se hai un account su Second Life, ti prego, collegati adesso e vieni a questo indirizzo: dovresti materializzarti proprio accanto alla box da cliccare per darmi il tuo voto (il mio nome lo sai, no? Winthorpe Foghorn Zinnemann). Se sono online, vieni a salutarmi… e se non ti piace quello che indosso, o se hai qualche altra richiesta che posso esaudire, non esitare a parlare… dovrei mettere un bavaglio? Un casco da bane? Una benda sugli occhi? Un abito più coprente – o più audace? Sono lì per te, pronta a quasi tutto per ottenere un voto.

Altrimenti, se vieni a darmi il tuo voto in un momento in cui non sono collegata… beh, il mio cubo è il primo che trovi, sulla sinistra, entrando nel recinto dove si sta tenendo il concorso. Basterà che tu ti faccia iscrivere (gratuitamente) al gruppo “Villa BDSM” e poi ci faccia un clic sopra. Ti ringrazio in anticipo, ma se vuoi che possa esprimere meglio la mia gratitudine segnalami il tuo passaggio e il tuo voto inviandomi un IM, oppure scrivendo un commento a questo post. E passa voce, per favore: avverti gli amici e le amiche, mandami qualcuno, aiutami a vincere. Domani, giovedi’ 10 aprile, vedo di postare qualche foto scattata nel primo giorno del concorso e qualche aggiornamento su come sta andando.

(Prossimamente: 23 ragazze, tanti amici e il ritorno di un adorabile cagnolino)

Nelle mani di Jaron

Basta un’amica distratta o maliziosa. Basta un momento di esitazione. E ti ritrovi in una nuova gabbia, con sbarre che non puoi spezzare. Perché non sono fisiche.

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Ho scattato la foto qui sopra mentre volavo, trascinata da un guinzaglio, verso una skybox nata da pochissimi giorni nei cieli di Snark, l’isola di Psi Merlin situata a sud di Stonehaven. Il puntolino nero che chi aguzza la vista intravede sopra di me è Jaron Bailey, il mio catturatore. E il solo uomo che, nella mia breve vita su Second Life, io abbia odiato con tutte le mie forze, anche prima di quella volta che mi ha colta, come uno stupido fiorellino, nella prigione di Ratmaw. Ma è colpa mia: colpa mia che qualche giorno fa mi sono lasciata andare a qualche confidenza di troppo. Per il piacere di parlare di Mystique.

Mystique. Mystique. Mystique Aeon. Sempre lei: la mia ossessione di un tempo che sembra infinito e che in realtà, se rifletto sui pochi mesi attivi che ho passato su Second Life, si riducono a ben poca cosa… ma Second Life ha questo potere, di condensare molto in poco, di accelerare le emozioni e i rapporti, amplificandoli oltre ogni logica, anche all’interno di quello che inizialmente consideravi soltanto un gioco. Mystique, che di cui ormai è giunto il momento di parlare a lungo, e ripetutamente. Mystique, che mi ha fatto fare sciocchezze e follie, prima senza saperlo, poi – credo – consapevolmente. Mystique, la sub perfetta che in realtà domina i suoi dominatori con una mano ferrea. Mystique, che tutti vogliono proteggere, prima dai suoi aguzzini, poi da se stessa. E che invece proprio per questo forse è, fra le persone che conosco, la più pericolosa.

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Mi sono fermata davanti alla gabbia per qualche minuto e pochi istanti dopo Jaron è piombato in volo come un falco: “Strano posto per gironzolare”, ha commentato sardonico, al che io gli ho risposto che volevo solo vedere se per caso Mystique fosse di nuovo lì – nonostante sapessi che da qualche giorno Jaron ha trasferito lei e Sylvine Fouroux in una nuovissima skybox di legno a qualche centinaio di metri sul livello di Snark. Vaglielo a spiegare, a un uomo, che mi piaceva guardare la gabbia e pensare alla mia amica, che in quel momento era offline, immaginando di starle vicina. E infatti, Jaron ha aggiunto, con un ghigno, che se quella gabbia mi piaceva tanto sarebbe stato felice di ospitarmici.

Mi sono tirata indietro, ovviamente, ma non avevo fatto i conti col suo occhio di predatore. E con la distrazione, o la malizia, di Bunny, che salutandomi l’altra sera si era dimenticata di disattivare la funzione del Nasty che mi proibiva di recuperare le mie chiavi, anche quando le manette sono aperte. In un battibaleno, Jaron mi ha chiuso le manette sui polsi, poi è partito in volo, trascinandomi nella prigione volante dove Mystique passa da qualche giorno tutto il suo tempo. Fasciata strettamente dal lattice del banesuit di Sable Janus, e con la testa imprigionata da un casco che la costringe a ripetere continuamente formule di sottomissione a Jaron. Di cui, ormai, nel suo profilo, afferma di essere proprietà assoluta.

Nella skybox di Jaron non c’era nessuno. Dopo aver assicurato il guinzaglio a un anello fissato nel muro, mi ha frugata senza tante cerimonie facendomi cacciare le chiavi delle cavigliere e costringendomi in ginocchio davanti a lui. Poi ha cominciato a costruirmi intorno una gabbia di legno, raccontandomi con tono trionfante i suoi piani per il mio futuro: da ora in poi intende tenermi lì assieme a Mystique, per tenerle compagnia… ma poiché sa che io ho la tendenza a scappare appena resto incustodita mi ha annunciato un piano che dovrebbe rendere la mia cattività molto più irreversibile di quanto non sia stata finora. Jaron punirà Mystique per ogni mia disobbedienza, avvertendola che la causa della punizione sono io… e viceversa.

“Questo è un ricatto!”, ho esclamato indignata. “Lo è”, ha risposto lui sorridendo, “funzionerà?”

(Prossimamente: La ragazza di Latex)