Da stamattina, Costanza Paulino non esiste più. La schiava di Jelena – e mia – ha lasciato Second Life all’improvviso e per sempre. Con una lettera molto bella.
Io la conoscevo bene, Costanza.
L’avevo incontrata subito dopo aver conosciuto Jelena. Era la sua schiava personale, mi era persino stata affidata per qualche tempo. E poi, quando Jelena stessa è diventata mia, anche Costanza è inevitabilmente passata sotto il mio dominio. Per proprietà transitiva, potremmo dire: e infatti ci ho sempre tenuto a mantenere, come punto fermo, che dovesse continuare a chiamare Padrona anche Jelena.
Perché? Per tanti motivi che non so nemmeno io ricostruire completamente. Un po’ perché la storia di Jelena nasceva come esperimento, e non volevo che – se mai Jelena avesse provato dopo poco tempo il desiderio di tornare ad essere una dominatrice – potesse pensare che le avevo scippato la schiava. Un po’ perché ho già due schiave che adoro, Jelena e Andromeda (e poi c’è Backbuttoned… e alcune altre persone che mi sono molto care, anche se qui le nomino di rado per motivi diversi) e non me la sentivo di prendermi il peso, oltre che il piacere, di una sub tutta mia in più. Un po’, senza dubbio, perché Costanza aveva bisogno di essere trattata in modi che non hanno mai fatto parte della mia natura.
Si sa, il mio elemento sono corde e manette, controllo, ascolto, dominio. Non certo l’imposizione di umiliazioni costanti, l’espressione reiterata e continua di disprezzo fisico, l’impartizione di punizioni corporali o tormenti fisici, l’abuso sessuale. Non giudico certo chi ama subire o dare sensazioni di questo genere. Semplicemente, non sono cosa mia e non posso e non voglio forzarmi a darle a chi le apprezza – allo stesso modo in cui qualcuno che non ama il bondage non potrebbe mai darmi davvero le emozioni che esso provoca a me.
All’inizio, lo dico senza problemi, Costanza non mi aveva impressionata in modo particolare. Mi sembrava forse troppo succube, troppo tesa a esprimere costantemente a parole la sua sottomissione, a usare emote come /me sente quanto il dominio della sua padrona sia assoluto. Il fatto che a me e Jelena desse sempre del Voi inizialmente mi irritava un poco e, per dirla proprio tutta, la sua assoluta obbedienza mi rendeva anche difficile trovare in me il desiderio di imporle le punizioni a cui, palesemente, agognava.
Costanza ha accettato tutto con la flessibilità della sub perfetta. Si è spinta addirittura, un giorno, a offrirmi la sua password perché potessi entrare in Second Life con il suo account. La possedevo, quindi, in modo assoluto – al punto che un giorno, una sola volta, mi sono tolta lo sfizio di fingermi Costanza nell’ora in cui si collegava Jelena… e provare il brivido di essere dominata, sotto quelle mentite spoglie, dalla mia devota e adoratissima padrona di casa. Stretta nello shibari che Costanza ha indossato per mesi, ho sentito le mani di Jelena incatenarmi, la sua voce darmi ordini con voce al tempo stessa secca e affettuosa. E ho avuto anche l’emozione di sentire Jel che, credendo di parlare a Costanza, diceva quanto si trovasse bene da quando era nelle mie mani. Un’emozione sconfinata e anche, naturalmente, il senso di colpa di stare in un certo senso imbrogliandola – tanto che non appena scollegata le ho inviato una notecard rivelandole lo scherzetto che le avevo giocato… rinunciando da allora a collegarmi più come Costanza (salvo in rarissimi casi in cui la cosa si è dimostrata necessaria per risolvere questioni tecniche di HUD, e anche in quei casi mai più ho parlato con alcuno fingendomi lei).
L’assolutezza della sua devozione era per me di stimolo ad alzare sempre la barretta, anche se a modo mio: come quando l’ho trascinata a Deitide e l’ho chiusa in una gabbia dalla quale non poteva uscire senza convincere i passanti a pagare una piccola cifra per contribuire a un riscatto che avrebbe sbloccato la serratura. Cosa che forse non sarebbe stata difficile in una land italiana, ma che per lei si rivelava una missione particolarmente pesante visto che a Deitide il traffico è per il 90% di lingua inglese. E che Costanza, nonostante il suo inglese fosse migliore di quello di tanti avatar italiani di mia conoscenza, non si sentiva all’altezza del compito.
È stato allora che ho sentito, in lei, qualcosa che cominciava a incrinarsi. Per me, quel senso di inadeguatezza nel non poter gestire il RP in inglese, faceva parte dell’umiliazione che volevo impartirle. Il fissarle una missione che sapevo avrebbe quasi certamente fallito era lo strumento che io potevo usare per ridurla sempre più a un oggetto nelle mie mani. E non come un servizio che rendevo io a lei, come una Mistress che sente il bisogno di intrattenere le sue sub: no, per il mio piacere che, quando percepivo questa sua sottomissione completa, era spesso intenso. Invece, a quanto ho visto, a Costanza questo dava solo un senso di inadeguatezza, convincendola di non essere degna di me, facendola soffrire per avermi delusa, facendola dubitare. Almeno in due occasioni mi è capitato di doverle parlare a lungo, consolandola OOC, facendole capire che era proprio del suo inevitabile fallimento che si nutriva il mio piacere nel nostro rapporto.
Poi, l’incidente. Nello scorso weekend. Quando ho ricevuto una lettera che Costanza aveva indirizzato a me per errore e che invece era destinata a qualcun altro. Non la riporterò, nè intendo rivelarne il contenuto nei dettagli, perché non è cosa che mi riguardasse. Ma, in un certo senso, mi riguardava eccome, poiché quella lettera descriveva come Costanza avesse eseguito gli ordini di un’altra padrona… qualcuno che aveva servito, su Second Life, prima di conoscere me e Jelena e con la quale il rapporto era proseguito via mail.
[2009-03-29 15:58] Win: Salve, Costanza
[2009-03-29 15:58] costanza Paulino china il capo vergognosa
[2009-03-29 15:59] Win annuisce con aria grave
[2009-03-29 15:59] costanza Paulino attende tremante le parole della Padrona
[2009-03-29 15:59] Win: Devi imparare a fare attenzione con la mail, Costanza. Quello che hai fatto è molto grave, spero tu lo capisca
[2009-03-29 15:59] costanza Paulino, si Padrona… sono una sciocca e una stupida
[2009-03-29 16:0] Win: Quello che fai in RL non mi riguarda… fino a quando non mi costringi tu a occuparmene. come stavolta
[2009-03-29 16:0] costanza Paulino, si Padrona
[2009-03-29 16:0] costanza Paulino, mi dispiace … è stata una svista grave lo so
[2009-03-29 16:2] Win: Ne parleremo, Costanza. Non stasera… devo vedere al volo una persona… e dovremo parlare… anche con Jelena
[2009-03-29 16:2] costanza Paulino, si Padrona
[2009-03-29 16:2] costanza Paulino, ma Vi supplico credete che in SL avete la mia più totale devozione
[2009-03-29 16:3] Win: Non sarebbe un problema se non si trattasse di qualcuno che è venuto appena qualche giorno fa qui alla prigione…
[2009-03-29 16:3] costanza Paulino, Quando l’ho servita in SL avevo un altro AV che ora ho chiuso Padrona
[2009-03-29 16:3] Win: Ma che tu possa aver comunicato via Gmail con Xxxxx – quando qui dovresti avere gli IM bloccati… questo non è accettabile
[2009-03-29 16:4] costanza Paulino, Eravamo in chat e ha voluto sapere il mio nick e vedermi
[2009-03-29 16:4] Win: Appunto
[2009-03-29 16:4] costanza Paulino, Ma non interferirebbe mai nella mia SL attuale
[2009-03-29 16:5] Win: Ne riparleremo. Ci devo pensare. Usare GTalk per comunicare bypassando il blocco degli IM non mi convince
[2009-03-29 16:5] costanza Paulino, No padrona…non comunicherei mai con lei in SL
[2009-03-29 16:6] Win: Menti, Costanza, e ne ho le prove… è venuta qui e ci hai parlato, lo so
[2009-03-29 16:6] costanza Paulino, E’ quello che ho detto Padrona…è venuta qui quella sera… voleva vedere come vivevo ora
[2009-03-29 16:6] Win: Perché tu su GTalk le hai detto che eri qui, appunto… quindi ci avevi comunicato
[2009-03-29 16:6] costanza Paulino, Ma a parte quell’episodio RL e SL sono separate Padrona
[2009-03-29 16:7] Win: Mmm… ne parleremo, Costanza
[2009-03-29 16:7] costanza Paulino, Mi aveva ordinato di dirglielo
[2009-03-29 16:7] Win: QUINDI, SL e RL NON sono separate come hai appena detto, vedi?
[2009-03-29 16:7] costanza Paulino, Sono confusa padrona…scusatemi
[2009-03-29 16:7] Win: Devo andare. Per ora, buona notte, Costanza
[2009-03-29 16:8] costanza Paulino, Buonanotte Padrona
Padrona
mi permetto di scrivervi e di disturbarvi un ultima volta solo per salutarvi.
Ho deciso di abbandonare SL.
Da una settimana sono legata a questo palo e ho capito che ormai non interesso più a nessuno. Stamattina ne ho avuto l’ultima prova.
Esistono errori che non possono essere perdonati e questo lo capisco benissimo, per cui è inutile per me continuare a collegarmi per passare ore a fissare il vuoto.Prima di andarmente vi ho trasferito i pochi spiccioli che ho da parte e alcuni oggetti che forse potrete riutilizzare. Il resto sparirà con me.
Vi ringrazio tantissimo per le bellissime sensazioni che mi avete aiutato a provare in questi mesi e Vi prego di salutare da parte mia Miss Jelena che purtroppo ho visto pochissime volte in questo periodo.
Mi resta, mi creda, uno splendido ricordo, di Voi come persona e continuerò a seguire il Vostro lavoro sul blog. Mi spiace non essere stata all’altezza delle attese e soprattutto di non essere stata capace di contraccambiare le emozioni che da Voi ho ricevuto.Chiudo solo facendoVi ancora tanti complimenti per questo splendido luogo che avete creato e che, in questo periodo, ho visto crescere. L’ho sentito veramente come casa mia e mi dispiacerà non vederlo più.
Appena uscita chiuderò l’account e la mia esperienza in questo mondo avrà fine. Questa volta in modo definitivo dopo essere già caduta una volta nell’errore di tornare con un nuovo AV. L’ultimo periodo mi ha insegnato molto sui miei limiti, sia personali sia, in parte, legati ai miei problemi di RL. E la cosa mi ha aiutato a prendere la giusta decisione.
Chiudo prima di doverVi salutare dal vivo, che mi imbarazzarebbe molto.
Ancora sinceri auguri di una felice SL e un enorme grazie per tutto
Costanza
Ho il solo rimpianto che se ne sia andata continuando a pensare di non interessare più nessuno e di non essere stata all’altezza delle attese. Poiché so che legge queste pagine, le uso per dirglielo un’ultima volta: Costanza, sei stata molto al di sopra di quello che, quando ti ho incontrata, mi aspettavo da te. I tuoi rari errori – anche quest’ultimo, colossale, della mail inviata a me per sbaglio, sono sempre stati per me solo ulteriori lucchetti che potevo mettere sulla tua anima. E, ma questo credo che tu lo sappia, da me sono stati sempre perdonati tutti: quell’IM di troppo, quella volta che usasti il viewer normale per superare una restrizione. E perfino la tua mail dello scorso weekend, naturalmente. Si perdona tutto a chi tutto dà e tu hai sempre saputo dare tutta te stessa.
Credo che sia tu, in realtà, quella che non si è mai saputa perdonare… sei tu quella sempre tesa alla ricerca della perfezione assoluta della propria sottomissione, a tal punto ossessionata da essa da soffrire in modo sproporzionato quando ti mettevo in condizione di dover ammettere una mancanza qualsiasi… rivelandoti al tempo stesso incapace di godere davvero le volte (ed è successo spesso) che ti facevo i complimenti per una devozione che credo di non aver mai incontrato in alcun altro avatar.
Visto che mi dedichi alcune bellissime parole, Costanza, lascia che le ricambi. Lascia che ti dica che anche tu hai dato a me emozioni forti e uniche – sia con la tua sottomissione, sia regalandomi la tua fragilità e permettendomi di consolarti quando piangevi. Sei stata una parte importante della mia Seconda Vita, ma anche nella crescita di Winsconsin. Sono certa che la tua presenza mancherà a molti dei frequentatori abituali.
Non scrivo tutto questo per chiederti di restare. Rispetto e ammiro la tua scelta di darci un taglio, e so che i giochi sono fatti anche perché oggi, dopo aver ricevuto i tuoi messaggi, mi sono collegata un’ultima volta col tuo account. Ho avuto il dono di essere online nell’istante in cui veniva disabilitato. L’immagine che riporto qui sopra è l’ultima catturata dalle tue pupille virtuali prima di chiudersi per sempre.
Te la dedico, Costanza. Per ringraziarti di quello che tu hai dato a me e alle persone che ti hanno incontrata. Per augurarti, di tutto cuore, di ritrovare nella tua prima, e più importante vita, quella serenità e quella gioia che, su Second Life, non hai trovato.