Violare le regole è come iniziare a scivolare su una discesa sempre più ripida. Una volta che hai cominciato, ti rendi conto che non puoi più fermarti. Fino a quando arrivi all’abisso.
La prima volta esiti a lungo, con il cuore che ti batte forte. Hai paura che qualcuno ti veda, che ti colga con le proverbiali mani nel sacco. Quando lo fai, senti quasi un capogiro, l’ebbrezza di aver commesso un atto irreversibile – un atto che fa di te qualcosa che, fino a pochi secondi prima, non eri… e non sarai mai più.
Poi il tempo passa, scopri che non ci sono stati testimoni, che non ci saranno conseguenze. E la seconda volta succede tutto più in fretta, senza pensarci troppo. E quando lo fai per la terza volta, beh, ormai ci sei dentro, e ti credi onnipotente, inarrestabile, invincibile.
Dopo tutto, lo fai anche per la Kelley Technologies. Se si venisse a sapere che alcuni Operatori si approfittano della loro posizione, il sistema andrebbe in crisi. Dilagherebbe la sfiducia, l’opinione pubblica smetterebbe di tollerare il Banishment Program. Sarebbe la catastrofe. No: quello che hai fatto deve restare un segreto. E quei due bane, beh, devono restare tali. Per sempre, se necessario. Dopo tutto, beh, se poi sviluppassero l’Eudeamon… se quanto raccontato nel romanzo fosse vero… per loro sarebbe tutto sommato un bene. Forse.
E poi, un giorno, durante uno dei colloqui settimanali, G-7328 si lascia sfuggire un dettaglio. Mi dice che ha ordinato Eudeamon su Internet e che è addolorata perché glielo consegneranno dopo il suo compleanno RL. Che cadrà il 4 febbraio, appena un paio di giorni dopo.
Qualche giorno fa, probabilmente avrei ricacciato la sola idea senza esitare un momento. Un Bane Operator non gioca coi condannati: è un pubblico ufficiale e deve limitarsi a rispettare rigorosamente la legge e le regole del Banishment. Ma io, già da qualche giorno, ho violato questa fiducia estendendo le sentenze di entrambi in modo arbitrario, perseguendo i miei fini personali. E non sono più un Pubblico Ufficiale. Sono… beh, per questi due Bane sono tutto, sono la persona che comanda, sono Dio. E quello che io decido, posso farlo, senza chiedere a nessuno.
Ma quello che ci succede nella testa non è mai lineare come ci si immagina, e l’idea di quel regalo di compleanno me ne fa nascere un’altra, forse ancora più perversa. Non so se sia un desiderio di compensare anticipatamente la porcheria che sto per fare, o se sia un sintomo del delirio di onnipotenza di qualcuno che ormai crede di poter giocare con le anime degli altri come fossero plastilina. Fatto sta che decido di celebrare il compleanno di Gloria anche in un altro modo, coinvolgendo un’altra persona.
E così accade. La torta arriva, la sistemo al Kelley Park. Convoco Alexya, la faccio entrare nella torta. Chiudo il coperchio. A chiave. Lo so, lo so, lo aprirò fra pochi istanti per dare a Gloria il suo regalo. Ma in questo momento AlexyaPan è mia, e quindi lo è anche Gloria, più di quanto lei stessa possa immaginare. E la chiamo, finalmente mentre AlexyaPan, dentro la torta, mormora: “A me fanno paura le sorprese, soprattutto questa!! ho l’ansia”. Se sapesse.
Il bane che un tempo è stata Gloria inclina la testa su un lato, si guarda attorno smarrito. Forse ci mette qualche secondo a capire. Poi fa un gesto che sembra di commozione. Dal microfono che filtra ogni suo contatto con l’esterno esce una voce leggermente metallica. Ma è la sua: “oddio Win”, mormora. “Avvicinati alla torta”, faccio io: “Da questa parte, G-7328… Ti ho sospeso i protocolli”. Faccio un gesto, la torta si spalanca, AlexyaPan ne esce, con un’espressione di felicità che non saprei descrivere.
Sono le 6.11 del pomeriggio. “Gloria… hai 5 minuti da adesso!”, dico ad alta voce: “Buon compleanno! Alle 6.16 ti rimetto tutte le restrizioni! Vi lascio sole”. Il bane e la ragazza della torta si abbracciano strette, mentre le voci di entrambe tradiscono una commozione travolgente. Io mi volto e mi allontano di qualche passo, avvicinandomi a Nemesis Lourbridge, che è venuta a trovarmi, facendoci due chiacchiere. Perché già so che fra pochi istanti, tutta quella felicità sparirà come neve al sole.
[2010/02/04 6:18] AlexyaPan Arrowmint: grazie win. quanto ti devo per la torta?
[2010/02/04 6:19] Win: Prego, Lexy… ma niente… la riutilizzerò :-)
[2010/02/04 6:19] AlexyaPan Arrowmint: sicura…?
[2010/02/04 6:19] Win: ma certo, scherzi
[2010/02/04 6:19] AlexyaPan Arrowmint: grazie tantissimo ancora, io non sapevo proprio che potevo farle per farle gli auguri
[2010/02/04 6:19] Win: Potevi farglieli comunque ma senza avvicinarti… ho dovuto sospendere per 5 minuti i protocolli
[2010/02/04 6:20] AlexyaPan Arrowmint: :D vado a casina ora che metto le foto su Fb e inizio a scrivere un po’… sono felice e ho la testa che elabora mille pensieri a caso
[2010/02/04 6:20] Win: Non sarebbe una cosa regolare… ma su Gloria e su Mal sto facendo un piccolo esperimento. Diciamo che ti spettava un piccolo risarcimento :-)
[2010/02/04 6:21] AlexyaPan Arrowmint: non sapevo niente del bane e via discorrendo… Bon vado a regalare un po’ di gioia in giro… grazie ancora
[2010/02/04 6:22] Win si schiarisce la voce: Il punto è che vorrei che leggesse il libro stando lì dentro… ma le mancava troppo poco… così le ho allungato un po’ l’orario!
[2010/02/04 6:22] AlexyaPan Arrowmint non ha ancora capito dove voglio andare a parare e mi fa la domanda: quanto le manca? e poi non vi rompo più
[2010/02/04 6:22] WinthorpeFoghorn Zinnemann: Eh… prima le mancavano solo 3 ore… ma adesso l’ho riportata a una ventina, Lexy
(AlexyaPan Arrowmint – foto courtesy of Gloria Oppewall)
C’è un momento di gelo. AlexyaPan mi guarda, senza ancora capire. Poi mi fa una domanda, con voce inespressiva.
[2010/02/04 6:23] AlexyaPan Arrowmint: vuol dire che prima della torta aveva solo tre ore rimanenti?
[2010/02/04 6:23] Win: Lo dico solo a te: non gliele estenderò ulteriormente, anche se dovessi ribeccarla così vicina alla scadenza
[2010/02/04 6:23] AlexyaPan Arrowmint: e ora 20?
[2010/02/04 6:23] Win annuisce
[2010/02/04 6:23] AlexyaPan Arrowmint: e perché?
[2010/02/04 6:24] Win: Per i motivi che ti dicevo… avvicinare il momento che riceverà il libro a casa… e perché… beh, c’è un motivo che non posso dire… ma che ha a che fare con quel certo esperimento
Penso all’Eudeamon, naturalmente. A quell’Eudeamon che, così come in Malbert, forse si sta svegliando anche nel cervello di Gloria. A quell’Eudeamon che, forse, lei potrebbe conoscere con una mente assolutamente vergine, che non conosce il romanzo, che non ha idea di cosa aspettarsi. Ma intanto, l’umore di AlexyaPan è cambiato come cambia il tempo in montagna. Quando apre bocca di nuovo, mi sembra di vedere mille ghiaccioli acuminati pendere da ciascuna sua parola.
[2010/02/04 6:25] AlexyaPan Arrowmint: meglio che vado
[2010/02/04 6:25] AlexyaPan Arrowmint: grazie lo stesso
[2010/02/04 6:25] AlexyaPan Arrowmint: ciao Nemesis
[2010/02/04 6:25] Win: Ok, Lexy… buona giornata
[2010/02/04 6:25] Nemesis Lourbridge: ciao ale
[2010/02/04 6:25] Win sogghigna: “Eheheh… adesso era arrabbiata, mi sa”
[2010/02/04 6:25] Nemesis Lourbridge: cattivona….
[2010/02/04 6:26] Win: Beh… quando le ho parlato di risarcimento era a questo che pensavo
[2010/02/04 6:26] Nemesis Lourbridge: turbata
[2010/02/04 6:26] Nemesis Lourbridge: più che arrabbiata
Eh, non lo so. Se fossimo in un fumetto, nel punto dove fino a un attimo fa c’era AlexyaPan si vedrebbe ancora una nube di fumo nero come la pece. Turbata no, deve essere furiosa. Saluto un po’ frettolosamente Nemesis, e KendraLouise che è comparsa qualche minuto fa e mi scollego. Ma quello che provo non è affatto la scarica di potere che avevo pensato.
Mi scollego sentendomi sporca.
(Le foto di Gloria in bianco e nero le ho rubate a Malbert Greenfield. Le tre della torta sono tratte dall’album Facebook di AlexyaPan Arrowmint)