Segnalazione importante: su Second Life si è diffuso un prodotto di grande successo che, tuttavia, ha più controindicazioni che lati positivi. E di cui ho scoperto l’esistenza in seguito alla morte di Andromeda Sawson.
Solo chi cade può risorgere, diceva il titolo di un vecchio film con Humphrey Bogart, e in nessun luogo questo è vero come su Second Life. Se c’è chi se n’è andato senza più tornare (o almeno senza farsi riconoscere) come Costanza o Serenella, la mia Andromeda è risorta quasi subito dopo essere stata terminata dai Linden e, naturalmente, è venuta subito da me a farsi rimettere il collare. In questi giorni ci siamo viste poco, perché ha tutta la sua rete di negozi da rimettere in piedi con il nuovo account. Ma il tempo per riabbracciarsi c’è stato, nella piccola sala cinematografica di Winsconsin, ed è stato in quell’occasione che mi ha buttato lì una frase stupefacente. “So chi è stato”.
Non riporto il nome di questa persona, perché è la proprietaria di uno dei negozi da cui Andromeda aveva illegalmente copiato diversi oggetti. Voglio ribadirlo ancora una volta: non approvo il furto di proprietà intellettuale e non mi sento di contestare la decisione di infliggere alla mia sub la pena capitale. Se riportassi qui il nome della persona che l’ha denunciata, o segnalassi il suo negozio, sarebbe come se invitassi la gente a boicottarla per solidarietà con me e con Andro, e questo non deve succcedere. Non sono il Presidente del Consiglio, anzi, chi mi legge da tempo sa quanto poco mi piaccia il suo atteggiamento di rifiuto del giudizio. Sia io che Andro accettiamo il verdetto severo della Linden Lab senza per questo delegittimare chi l’ha emesso.
Qual è, allora, il punto di questo post? È un punto delicato, perché ha a che fare con l’attendibilità dello strumento con cui Andromeda è stata smascherata. Uno strumento che in questo caso, sicuramente, ha sortito effetti positivi (per la giustizia) ma che, in realtà, sta da tempo provocando problemi a centinaia di avatar innocenti.
Si chiama Red Zone ed è uno scanner di IP. In certe condizioni permette a chi lo controlla di scansionare gli avatar che gli vengono a tiro e individuare l’IP da cui ciascuno si collega. Viene venduto come uno strumento per individuare gli alt (gli avatar alternativi con cui certe persone hanno l’abitudine di tormentare i loro nemici, o compiere atti illegali, come copybottare) e quindi bannarli e, come prodotto, ha un successo notevole. Traduco qui alcune righe di un post molto documentato sull’argomento, pubblicato lo scorso 3 settembre dal blog di Forceme Silverspar:
Al momento, in-world ci sono 3005 di questi scanner attivi. Uno è il mio. Il prezzo è di L$3999 a scanner. Mi sembra che L$12.016.995 [Nota di Win: circa 48.000 €!] siano un bel po’ di soldi per chi l’ha creato. Ogni scanner controlla al massimo l’area di un’intera sim, mentre in altezza arriva alla quota di 4096 metri (più 96m, per ragioni che a me sfuggono). 63 sim hanno scelto di rendere pubblico sul sito della REDZONE il fatto che utilizzano questo scanner. 1476732 sono stati scansionati. Piu aumenta il numero degli scanner in-world, più cresce il numero dei collegamenti, i dati raccolti, le connessioni fra avatar e, di conseguenza, la quantità di alt identificati. Sono stati individuati 687941 IP collegati. 828 sono stati scoperti. Quando compri uno scanner (o ne diventi amministratore) ottieni l’accesso a un sito in cui vengono rivelati gli alt della gente che passa dalle tue parti.
Tutto molto bello, no? Solo che non funziona – o non funziona in modo attendibile. A quanto spiega molto bene Forceme, che ne ha comprato uno per poter dare informazioni attendibili, il Red Zone è alquanto zoppicante di per sè, ma soprattutto parte da un presupposto infondato: vale a dire che gli IP siano unici per ciascun utente che si collega alla rete. Sulla base di questa premessa sbagliata, cento, duecento, trecento persone che si collegano dallo stesso IP sono la stessa persona.
[2011/01/21 02:09] Win: Il RedZone è uno scanner di IP che in teoria servirebbe a tanare gli alt… È lo strumento, fra l’altro, con cui hanno beccato Andromeda! Ma anche se sulla carta è un’ottima idea, di fatto è molto poco affidabile
[2011/01/21 02:10] Ewyn Raymaker: e io che me ne faccio? :O mica ho alts?
[2011/01/21 02:10] Win: No, no, aspetta… il punto è esattamente questo… anche se non hai alt, rischi di essere bollata come alt se viene registrato qualcuno che usa il tuo stesso IP. Per dire… se tu usi Fastweb, TUTTI quelli che usano Fastweb hanno il tuo stesso IP
[2011/01/21 02:10] Ewyn Raymaker: oddio… in passato il mio ragazzo si è collegato alcune volte da casa mia. una volta mi collegai da casa sua
[2011/01/21 02:11] Win: Ma che provider avete?
[2011/01/21 02:11] Ewyn Raymaker: no, ho alice
[2011/01/21 02:11] Win: Alice credo che cambi IP ogni volta che riavvii il router…
[2011/01/21 02:12] Ewyn Raymaker: È ip dinamico
[2011/01/21 02:12] Win: Quindi se avessi un alt ti basterebbe riavviare il router per farla franca
[2011/01/21 02:12] Ewyn Raymaker: ma per farla franca di cosa?
[2011/01/21 02:12] Win: Immagina di avere un alt con cui fai copybot… come faceva Andro
[2011/01/21 02:12] Ewyn Raymaker: ho capito
[2011/01/21 02:12] Win: Sei colpevole, meriteresti di non poter rientrare nemmeno con gli alt puliti… ma riavvii il router e sei a posto
[2011/01/21 02:13] Ewyn Raymaker: quindi sto sicura ;-)
[2011/01/21 02:13] Win: Al contrario, immagina di essere Ewyn e di usare un IP che poi verrà usato da qualcun altro (o che lo è stato da qualcuno prima di te) e che si è fatto beccare con le mani nella marmellata…
[2011/01/21 02:13] Ewyn Raymaker: si si capito
[2011/01/21 02:13] Win: Ecco che ti trovi, innocente, a essere bannata da questo o da quello
[2011/01/21 02:14] Ewyn Raymaker: si…
[2011/01/21 02:14] Win: Sto mettendo a punto il post… il tema è difficile, perché è chiaro che Andro ha creato ‘sto oggetto per vendetta che l’hanno tanata… Ma da quel che leggo in giro è vero che ‘sto RedZone è pericoloso
[2011/01/21 02:15] Ewyn Raymaker: perché frega pure gli innocenti?
[2011/01/21 02:15] Win: Sì. Per esempio, ho letto che tutti gli utenti degli Emirati Arabi hanno anche loro un provider a IP unico, come Fastweb
[2011/01/21 02:15] Ewyn Raymaker: tutti bannati? :O
[2011/01/21 02:16] Win annuisce
[2011/01/21 02:16] Ewyn Raymaker: vabbe’, e quanti saranno… :O li conterei sulle dita della mano, se potessi…
[2011/01/21 02:16] WinthorpeFoghorn Zinnemann: Vabbe’, è il principio che conta… e poi, quanti saranno gli utenti di Fastweb?
Eppure, quale che sia stato il motivo per cui l’indagine è stata avviata, la verità è che il Red Zone rischia di essere uno strumento più distruttivo che altro. Tanto per cominciare, pur individuando (e permettendo l’eliminazione di) Andromeda Sawson, non ha beccato l’alt che Andro usava da sempre come copybotter principale, con tanti saluti alle pretese di affidabilità. È come se un sistema infallibile di lotta al crimine avesse individuato un piccolo contrabbandiere di sigarette e non si fosse accorto dell’esistenza di Totò Riina. (Per la cronaca: ci ho pensato io a pretendere da Andro che il suo Riina venisse abbandonato)
Ma la cosa più grave, come spiegavo prima a Ewyn, è che un ban a tutti i presunti alt individuati tramite Red Zone si estende automaticamente a tutti coloro che hanno la sventura di condividere l’IP con qualcuno che si comporta male: tutti gli utenti di un provider “mono-IP” come Fastweb, oppure tutti coloro che si collegano da un medesimo Internet Cafè o, ancora, da una connessione wi-fi condivisa fra più utenti. In prospettiva, insomma, il rischio è di trovarsi una Second Life puntellata di aree proibite, senza motivo, a centinaia di visitatori che non sapranno mai il perché. Una situazione che trovo inaccettabile in un mondo che mi ha conquistata per come ti permette di sognare. Combattere la pirateria e i griefers va bene: ma non quando il risultato coinvolge chi non c’entra affatto.
Un modo molto semplice per difendersi dalla scansione c’è già. Il Red Zone riesce (quando ci riesce) a tracciare l’IP attraverso la funzione di Media Streaming. Se non vi è necessario ascoltare musica o vedere video quando siete in world, per evitare di essere tracciati vi basterà andare nelle Preferenze e disabilitare Play Streaming Media When Available.
https://marketplace.secondlife.com/p/GreenZone-Detect-zF-RedZone-Keep-your-privacy/1907392
E un’ultima nota: anche se non giudico negativamente chi sceglie di utilizzare questo strumento, finché ci sono io il Red Zone non entrerà mai a Winsconsin. Preferiamo di gran lunga rischiare di avere qualche alt di troppo fra le scatole (e magari qualche copybotter pronto a rubacchiare) che tener fuori dalla nostra land chi non ha fatto nulla di male.