Voltiamo pagina?

Si volta pagina? Dopo una mattinata passata in una lunga discussione con alcune vicine di casa, la speranza c’è. Qualche riga per chiedere a tutti la massima collaborazione per far sì che la nostra Second Life continui ad essere qualcosa di piacevole.

 

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Spesso mi piacerebbe avere poteri sovrannaturali. Non parlo di tirar fuori conigli da cappelli vuoti, di trasformare il piombo in oro o comunicare tramite telepatia, ma di roba davvero difficile. Mi piacerebbe tanto, per esempio, potermi chiudere in una stanza con israeliani e palestinesi e convincerli a smetterla di litigare. Dire loro che, da oggi, si deve voltare pagina: che tutto quel che è successo fino a questo momento bisogna impegnarsi a dimenticarlo, e che tutti i problemi che ci saranno da oggi in poi si dovrà affrontarli con calma, seduti in quella stessa stanza, caso per caso, evitando che diventino ciascuno il focolaio di problemi nuovi e sempre più insormontabili.

Vabbe’. Poi, naturalmente, mi sveglio, mi scuoto, e affronto la mia giornata reale. Oppure, quando trovo il tempo, la mia Second Life, in cui tutto (o quasi) diventa possibile. Tirare fuori conigli da cappelli vuoti, su Second Life, si può fare senza problemi. Trasformare il piombo in oro è solo una questione di cambiare texture (e del resto, anche se con un aiutino di qualcuno più esperto, in passato ho saputo trasformare in oro una rudimentale mela di legno che avevo fabbricato per Belias!). Quanto alla telepatia… beh, gli IM ce li abbiamo tutti.

fujischiavo.jpgE quanto al resto? Non è un mistero, per chi frequenta Winsconsin, che nel corso degli ultimi mesi i rapporti di buon vicinato fra il Winsconsin Correctional Facility e il club FemDom La Fortezza si sono quantomeno incrinati. Una serie di piccole e grandi provocazioni fra membri dei due gruppi si sono sovrapposte e alimentate a vicenda, ingigantendosi al punto da provocare una sorta di guerra fredda fra due land che erano partite con le migliori intenzioni di collaborazione reciproca. Si era arrivati vicine a un punto di rottura, come raccontato in Ritorno amaro, e sebbene la riunione indetta da Jelena avesse riavviato vivacemente un dialogo costruttivo, nonché alcune importanti novità al WCF, i problemi erano ancora ben lungi dall’essere risolti.

Inutile qui mettersi a riassumere i cento piccoli motivi di discussione che si sono verificati in passato. Inutile anche fare nomi e cognomi. Ognuno di noi piccoli avatar porta su Second Life la sua personalità, ciascuna coi suoi punti di forza e le sue debolezze. C’è chi ha un temperamento provocatore e chi crede nella diplomazia, c’è chi subisce in silenzio quel che ritiene una prevaricazione, macerandosi nel rancore, e c’è chi invece reagisce immediatamente alle offese, anche quando magari non dovevano essere tali. A tutto questo va aggiunto il fatto che in entrambe le nostre land le relazioni interpersonali sono spesso filtrate da codici che presuppongono un continuo gioco di forza fra personaggi dominanti, sottomessi e ambivalenti: un cocktail potenzialmente esplosivo, anche perché l’apparente coerenza di interessi nasconde invece differenze di impostazione molto profonde.

Starmaidens.jpgmaidenslibro.jpgChi non si interessa di questi argomenti farà fatica a capire, ma proviamo a spiegare. La Fortezza è un club BDSM dedicato in modo particolare al FemDom. Ciò significa che, in esso, gli avatar di sesso maschile sono per definizione assoggettati alle donne – un po’ come accadeva in Star Maidens, un curioso telefilm anglo-tedesco intitolato da noi Medusa e che vidi, qualche tempo fa, su segnalazione di Ewyn Raymaker. Alla Fortezza, qualsiasi maschio è sempre e comunque uno schiavo tenuto a obbedire alla sua Mistress personale o, in mancanza, alle donne che lo incontrano. Il che non impedisce che il luogo pulluli anche di schiave femmine.

valentinavatar_003.jpgIl nostro Winsconsin Correctional Facility, invece, è una prigione. C’è un piazzale aperto a qualsiasi visitatore e un’area celle che è invece riservata alle Guardie (e ai Wardens) e alle persone che sono state arrestate, quale che sia il loro sesso. Fino al momento dell’arresto, nessun membro dello staff ha alcun diritto sui visitatori. Ma dall’istante stesso in cui un arresto viene effettuato, il prigioniero (maschio o femmina che sia) ricade interamente sotto l’autorità (e, in qualche caso, l’arbitrio) delle guardie del WCF (maschi o femmine che siano).

Tutto chiaro, fin qui? Schiavi e schiavi della Fortezza rispondono all’autorità delle Mistress, mentre i prigionieri del WCF rispondono a quella delle guardie. Dove starebbe il problema? Il fatto è che, essendo le land adiacenti, è inevitabile che ci sia una certo scambio fra una e l’altra, e questo fa sì che a volte vengano a crearsi situazioni complesse: schiavi che scambiano le Guardie del WCF con le Mistress della Fortezza, Mistress della Fortezza che vengono arrestate e di conseguenza rischiano di dover subire l’autorità delle nostre rare (ma proprio per questo preziose) Guardie maschio, visitatori che si vedono rispettati al WCF e che al FemDom sono, per definizione, trattati come pezze da piedi, Guardie WCF che sono occasionalmente schiave di qualche Mistress e che, di conseguenza, vedono la loro autorità sui prigionieri seriamente condizionata. La capacità umana di creare conflitto è illimitata e lungi da me l’idea di tentare un catalogo completo, ma volevo dare un’idea generale dello scenario.

malbertdifende3.jpgIn questo clima, forse è inevitabile che gli incidenti diplomatici avvengano. E il modo in cui Second Life funziona favorisce, purtroppo, la litigiosità. Ci si parla molto spesso in IM (la telepatia!), da una persona a un’altra… anche perché quando si tenta di trovarsi in tanti, come è accaduto alla riunione indetta da Jelena, è facile che ci si trovi a parlare in dieci tutti insieme, così che seguire un filo sensato diventa quasi sempre più difficile che nei peggiori salotti televisivi. Qualsiasi scontro, quindi, rimane in genere una questione personale fra le persone direttamente coinvolte… ciascuna delle quali poi lo racconta a modo suo ai suoi amici, che a loro volta lo riportano a modo loro ad altri. Fino al punto che, molto più di quanto avvenga nella realtà, si creano fronti contrapposti divisi da una sorta di guerra fredda, pronti a scattare al minimo pretesto che possa essere considerato una provocazione.

È possibile evitare questo fenomeno? Lo ignoro, ma di certo ho tutte le intenzioni di provarci. Lo devo a tutte le persone che hanno dedicato e ogni giorno dedicano a Winsconsin impegno, denaro, creatività ed emozioni. Lo devo a Jelena, che questa estate ha preso il toro per le corna e ha fatto il diavolo a quattro per far venire al pettine alcuni nodi. Lo devo a Lella, senza di cui la sim non sarebbe mai esistita. Lo devo a Fujiko, che della Fortezza è la fondatrice e l’anima più profonda, e a tutto il suo staff. Ma lo devo anche a chi ha affittato casa sulla nostra land, alle persone che ci hanno messo dei negozi e perfino ai visitatori occasionali.

 

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Per farla breve, dopo lunghi scambi di mail in privato, stamattina sono andata alla Fortezza a trovare Fujiko – e Mumi Brune, che è diventata qualche tempo fa la sua padrona (e, in ogni caso, è ora anche lei fra le owners del FemDom). Abbiamo parlato a lungo, apertamente, e siamo arrivate, mi sembra, a un accordo.

 

femdompuliziemedia.jpgE l’accordo è questo: da oggi, si volta pagina. Quel che è successo è successo. Qualsiasi provocazione o presunta tale, avvenuta prima di oggi, viene dimenticata. Per decreto? Diciamo per decisione condivisa. Tabula rasa. Da oggi, nessuno avrà più il diritto di recriminare su casi del passato: di agganciarsi a presunte o reali offese ricevute ieri per giustificare una nuova offesa oggi. Basta. Punto. Reset.

E, da oggi, qualsiasi problema dovesse presentarsi (e ce ne saranno: nessuno si illude che così non sarà) dovrà essere affrontato subito, senza lasciare che incancrenisca. Chiunque appartenga allo staff del WCF è tenuto, da oggi più che mai, a comportarsi in modo da non macchiare l’istituzione di cui fa parte: rispettando i visitatori che mostrano rispetto e, quando possibile, educando coloro che non ne mostrano; trattando i prigionieri col rigore e la disciplina che meritano; affrontando con coerenza e dignità le conseguenze dei propri comportamenti. Non sono disposta ad accettare giustificazioni del tipo: “Ma quella persona, la settimana, il mese, l’anno scorso ha fatto… ha detto…”. Abbiamo detto che si volta pagina, e si volta pagina.

teatrino_005.jpgSuona tutto troppo serio? Forse sì, ma dopo tutto siamo qui per divertirci e sfuggire, per qualche ora, alla nostra RL… e il divertimento, ne sono convinta, è una cosa molto seria che richiede, da parte di tutti, un minimo di impegno. Credo che basti, appunto, questo minimo per rendere di nuovo possibile non tanto una convivenza formale e puramente geografica, ma anche quello che i politici chiamerebbero uno scambio proficuo. Io spero di vedere di nuovo personaggi della Fortezza che usano il nostro tribunale, nel rispetto delle attività della prigione… e spero di vedere guardie che effettuano arresti alla Fortezza, nel rispetto delle regole del luogo.

E se… anzi… e quando succederà qualcosa che crea problemi fra le nostre due land, parliamone. Parlatemene. Subito, prima che diventi un fatto su cui recriminare. Non è possibile essere sempre d’accordo, ma quando ci si parla si possono limitare i danni. E da qualsiasi situazione, parlando chiaramente, si dovrebbe poter uscire senza farsi la guerra. Almeno qui su Second Life.

 

Voltiamo pagina?ultima modifica: 2010-08-20T15:45:27+02:00da winthorpe
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Un pensiero su “Voltiamo pagina?

  1. Basterebbe che le “Mistress” di una land non si intromettessero nel carcere e che le guardie non si intromettessero nelle faccende del FemDom senza pretendere che un certo comportamento tenuto e dovuto, per carità accettando delle regole si deve rispettarle ma a mio vedere solo in quel particolare contesto, da chi ha entrambi i gruppi in una delle due land, o un ruolo che si voglia, venga tenuto anche nell’altra land solo perchè se no “si viene sminuiti nell’autorità”… io lo trovo semplice semplice :))
    Il FemDom ha le sue regole, il carcere ne ha di proprie che non si pretenda quindi di uniformarle solo a quelle di una delle due land e non si può che andare d’accordo a mio parere. Se poi ci si prendesse meno sul serio ricordando che siamo su SL e che dietro ad un avatar c’è sempre una persona e che questa viene prima di tutto sarebbe ancora meglio.
    Ovvio che quanto sopra è solo il mio personale punto di vista.
    Cmq si stappino le bottiglie e si brindi alle buone intenzioni che possono solo fare del bene se attuate sinceramente.
    Baci e abbrassi :)

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