Il caso Pandora – risolto

Solo poche righe per segnalare la conclusione della vicenda di cui ho parlato ieri. Una conclusione decisamente animata, per chi era presente, ma che si è fortunatamente risolta con una sospensione delle ostilità e nuovi rapporti di amicizia.

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Una delle regole velenose del giornalismo è che le denunce, gli scandali e le accuse vanno sempre in prima pagina, ma le smentite (quando arrivano) sono relegate a un trafiletto nella pagina della posta. Ma questo è un diario, non certo una rivista. Ed ecco perché ci tengo a dedicare un post, sia pur minimo, a rettificare il tiro decisamente critico di quanto ho scritto ieri.

Confermo, prima di tutto, di aver incontrato a Pandora alcune Guardiane molto simpatiche. Una, durante una pausa dal lavoro, mi ha persino accompagnata su un transatlantico enorme, bellissimo, in partenza per una crociera e dal nome rassicurante. Si chiama “Titanic” e sento dire che sia praticamente inaffondabile. Abbiamo giocato insieme a sporgerci dalla tolda e poi abbiamo brevemente esplorato i negozi eleganti che si trovano dentro, vicino alla gigantesca sala da ballo.

Confermo anche tutto quanto descritto ieri: il fatto che Andromeda fosse entrata nel carcere senza permesso, che si fosse comportata in modo molto provocatorio, che fosse stata arrestata. E anche che le fosse stata fissata unilateralmente una sentenza di una settimana, e che mi fosse stata chiesta una somma esagerata come cauzione per un rilascio anticipato, nonostante la mia sub avesse optato per la pena ridotta che il Banishment offre ai prigionieri.

Voglio ribadire quando spiegato in uno dei commenti al post di ieri: uno spostamento inatteso della sim, ieri, ha reso liberi per errore tutti i prigionieri. Nè io nè Andromeda potevamo accettare una fuga di quel genere, tanto più che lei indossava ancora manette chiuse a chiave dal personale di Pandora e non avrebbe potuto togliersele senza barare – un’opzione che non abbiamo minimamente preso in considerazione. L’ho riportata quindi nel carcere e l’ho affidata alle Guardiane, in attesa di parlare con Mechelle Oceanlane, la proprietaria, per il rilascio anticipato. Le ho inviato la lettera postata nei commenti di ieri e sono rimasta in attesa all’ingresso della prigione.

Quando la signora Oceanlane è tornata online stamattina, abbiamo avuto un lungo ed intenso scambio di IM. Lei, io, e Andromeda, in una infernale triangolazione di trattative a cui si aggiungeva la curiosità – in public chat e in IM – di alcune Guardiane preoccupate per la tensione che era a tratti palpabile. La signora Oceanlane, alla fine, ha portato Andromeda nell’atrio, legata a un guinzaglio. Sono volate parole grosse, da una parte e dall’altra. Ci sono state accuse, recriminazioni e anche qualche insulto più o meno velato. Fino al momento in cui, in seguito a due battute pronunciate OOC, prima la sottoscritta e poi Andromeda ci siamo viste eiettate fuori dalla SIM.

Che qualcuno potesse interrompere una discussione in questo modo mi ha profondamente irritata, lo ammetto, ma ho voluto dirlo alla padrona di casa: “Mechelle… Mi dispiace se quanto detto ti ha offesa. Mi rendo conto che Andromeda è insolente. Per questo chiedo scusa – naturalmente sono abituata a dare per scontato che l’ ((OOC)) sia un codice condiviso in ogni SIM. Detto questo, ritengo che eiettarci abbia privato sia te che me… in effetti, tutte e tre… di una conclusione soddisfacente del RP, e me ne dispiace. Io non metto mai in mute NESSUNO nè mai eietterei qualcuno nel mezzo di una conversazione”.

2017155206.jpgSono felice di poter dire che la discussione non è finita lì. Sia io che Andromeda siamo convinte che qualsiasi litigio fra persone civili non possa essere, alla fine, che il frutto di un malinteso o di una cattiva comunicazione, ed entrambe abbiamo continuato a discutere con Mechelle a lungo, mantenendo le nostre posizioni ma esprimendo rammarico per come la faccenda si fosse conclusa. Non sto a riportare tutti i dialoghi, ma alla fine Andromeda ha avuto la soddisfazione di sentirsi dire che a Pandora sperano di rivedere presto lei e il suo carattere scatenato e pestifero. E io ho avuto la gioia di ricevere da Mechelle scuse sentite, e di avere il permesso di aggiungerla ai miei contatti… ai miei amici.

Adesso Andromeda è al sicuro a Zhora, assicurata al lettino nella stanza degli impianti, addormentata in attesa che il Custodian che le ho appena installato nel cervello si radichi bene nella sua rete neurale. Domattina completerò la procedura che farà di lei un Bane uguale a tutti gli altri. Ma so che Pandora ci rivedrà abbastanza presto. E che quando questo accadrà ci saranno i fuochi artificiali.

Il caso Pandora – risoltoultima modifica: 2008-10-15T17:28:00+02:00da winthorpe
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