Un bavaglio che non mi piace

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A circa un anno e mezzo da una iniziativa analoga, un’altra occasionale violazione alla mia regola di non occuparmi, qui, di questioni che abbiano a che fare con la RL di questo nostro disgraziato paese.

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Stavo per cominciare questo post chiedendo scusa se, una volta tanto, uso questa pagina per manifestare preoccupazione per quello che sta succedendo in Italia. Ho deciso che non sono io quella che dovrebbe scusarsi, ma coloro che distruggono, giorno dopo giorno, quello che resta di buono nel nostro paese.

Non scriverò molto perché non sono che un avatar e, per giunta, con interessi che la maggior parte della gente considererebbe probabilmente devianti. Ho la passione del bondage: mi piace legare ed essere legata, imbavagliare ed essere imbavagliata. Ma il bavaglio che è stato messo ieri all’informazione e alla giustizia è qualcosa che non posso e non voglio tollerare senza almeno esprimere il mio disgusto.

573833231.jpgSono orripilata dalla piega sempre più esplicitamente autoritaria che il regime che ci controlla imprime ogni giorno che passa all’Italia. E mi spaventa molto rendermi conto di come, ieri, sia passato qualcosa di molto peggiore del bavaglio ai blogger contro cui si protestava nel novembre 2008. Non è più “solo” una questione di blog, purtroppo.

Fate attenzione, per favore. Parlo non agli avatar, ma agli agenti che ci stanno dietro. Fate attenzione. Non lasciate che questa porcheria passi sotto silenzio. E che nei prossimi giorni l’Italia parli solo di calcio, come nella canzone di Gaber, mentre qualcuno se la inghiotte intera.

Un bavaglio che non mi piaceultima modifica: 2010-06-11T13:09:00+02:00da winthorpe
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4 pensieri su “Un bavaglio che non mi piace

  1. Quasi quasi reinstallo SL ed entro a darti un bacio sulla bocca (imbavagliata..)

    Altro che restraints.. mi sento veramente in catene in RL, da qualche tempo a questa parte, vedo sparire ogni giorno le voci dissenzienti..

    Siamo di nuovo al pensiero unico..

    Pensare che stamani ascoltavo Summer of the ’69 di Brian Adams e mi chiedevo “cosa è andato storto?”

    Ero ragazzino nel 69, e tutto sembrava evolvere in modo positivo.. la guerra era un ricordo lontano nei discorsi degli anziani e la guerra fredda era diventata una gara a portare l’uomo fra le stelle…

    La notte del primo uomo sulla luna!!!

    Le assemblee studentesche, sembrava che cambiare il mondo fosse alla nostra portata, e il costume cambiava, la MUSICA cambiava!

    Le donne rivendicavano al nostro fianco i loro diritti.. ed ora??

    Cosa è andato storto??
    Come siamo arrivati a “la pupa e il secchione”?

    Maurizio
    p.s. ti leggo sempre con immenso piacere…

  2. Quasi quasi reinstallo SL ed entro a darti un bacio sulla bocca (imbavagliata..)

    Altro che restraints.. mi sento veramente in catene in RL, da qualche tempo a questa parte, vedo sparire ogni giorno le voci dissenzienti..

    Siamo di nuovo al pensiero unico..

    Pensare che stamani ascoltavo Summer of the ’69 di Brian Adams (http://www.youtube.com/watch?v=MEnBgHbtsjM) e mi chiedevo “cosa è andato storto?”

    Ero ragazzino nel 69, e tutto sembrava evolvere in modo positivo.. la guerra era un ricordo lontano nei discorsi degli anziani e la guerra fredda era diventata una gara a portare l’uomo fgra le stelle…

    La notte del primo uomo sulla luna!!!

    Le assemblee studentesche, sembrava che cambiare il mondo fosse alla nostra portata, e il costume cambiava, la MUSICA cambiava!

    Le donne rivendicavano al nostro fianco i loro diritti..

    ed ora?? cosa è andato storto??
    come siamo arrivati a “la pupa e il secchione”?

    Maurizio

    p.s. ti leggo sempre con immenso piacere…

  3. Cara Win, come vedi non ho usato il mio nome Avatar, penso che sia più giusto così.
    Come sai ti leggo sempre e spesso ti commento, ma adesso ritengo che la mia voce debba essere proprio la mia in prima persona.

    La cosa veramente preoccupante, di cui l’ultima legge è figlia, non sono i legistratori bensì gli italiani che hanno concesso a loro ampia libertà di manovra, che languiscono accettando parole rassicuranti, che non ascoltano, non guardano e sopratutto non alzano gli occhi dai loro piedi.

    La libertà, di espressione, è un bene che va meritato. Noi ce lo meritiamo? Forse no, come forse non ci meritiamo nemmeno la libertà di scegliere i nostri candidati. Qualsiasi sia la corrente politica di chi legge, qualsiasi sia la corrente politica di chi protesta sappia che nessuna corrente politica si è opposta alla “porcata” della legge elettorale.

    Ora questa legge. Pochi si ravvedono del pericolo, alcuni ci pensano ma poi fan spallucce pensando non riguarda me, altri gli ultimi sono gli italiani che vogliono non dover pensare.

    Io sono nelle fila dei primi, quantomeno per onorare i miei antenati (nel senso più prossimo) che lottarono a mezzo stampa l’allora dittatura, ci penso e mi unisco al coro delle voci. Spero una di tante. La dittatura non ha colore di bandiera.

    Se gli ITALIANI non si ravvedono, continuando a pensare solo a chi vince il campionato del mondo, allora non abbiamo speranza.

    Un saluto

    Enrico

  4. Ho fatto un piccolo edit ora aggiungendo, in testa al post, il banner di “Il fatto”, un giornale a cui ho deciso di abbonarmi per sostenere quella che a me fin qui è sembrata una voce pronta a dire le cose che vanno dette – non solo al governo, ma a chiunque se lo merita, anche dall’altra parte. Da brava avatarina, farò un abbonamento online – le mie mani di pixel non riuscirebbero a sfogliare la carta! Enrico, Maurizio, grazie per i vostri interventi – sentire che non siamo soli ad essere spaventati ci fa sentire, credo, più forti e anche più pronti a fare, ognuno nel nostro piccolissimo, qualcosa. Non è perché ci piace sfuggire alla realtà su Second Life che possiamo mandar giù qualsiasi cosa.

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