Frammenti sparsi di ottobre

Consegnata la traduzione di Eudeamon, e dopo un pomeriggio consumato follemente su Facebook, è giunta l’ora di completare il riassunto delle puntate precedenti. Prima che la storia ricominci a correre.

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Il tempo vola e io mi collego molto meno di quanto non facessi un tempo. Per giunta, il lavoro sul libro è stato lungo e impegnativo e molte volte ho dovuto rinunciare ad avviare Second Life e chiudermi invece nel Banesuit di Katrina Nichols per fare in modo che l’edizione italiana potesse diventare una realtà il prima possibile. Adesso sono felice di poter annunciare che il lavoro è finito e che quando l’editore avrà finito la sua revisione, e provveduto a un eventuale minimo di editing, la strada per le librerie sarà finalmente spianata. Nell’attesa, per capitoletti brevi, tante cose che dovevo dire e che continuavo a rinviare.

1653943089.jpg4382371.jpg624251361.jpgSANTANA THIBEDEAU

Un vecchio amico, anche se agli inizi mi sembrava insopportabile… forse per il famoso pregiudizio nei confronti degli avatar maschi. Ma poi col passare dei mesi ho imparato a conoscerne l’umorismo, la simpatia e l’inventiva. Fatto sta che, verso metà dell’estate scorsa, Santana mi ha fatto capire che – data l’attenzione con cui proteggevo da lui le chiavi delle mie manette – aveva deciso di ricorrere ad altri mezzi. A quanto lui stesso mi ha detto con un certo compiacimento, aveva convinto un certo numero di persone di cui mi fido ad approfittare di questa fiducia per rapirmi… e poi consegnarmi a lui legata e impotente. Ne abbiamo parlato durante una sua visita a Villa BDSM: non era un bluff, perché la cara Moss mi ha avvertito di aver ricevuto da parte di Santana una proposta del genere – e di aver declinato. Sospetto fortemente che fra le persone reclutate ci fosse Bunny, anche se lei gli uomini li detesta proprio e sarebbe forse stato strano… In buona sostanza, le settimane successive sono state contraddistinte da una buona dose di paranoia, fino al giorno in cui non ne ho potuto più e ho pensato io ad acchiappare il mio persecutore: l’ho chiuso in un Dungeon che conoscevo bene e, per la prima volta nella sua Seconda Vita, l’ho costretto a indossare un bavaglio piuttosto efficace facendogli passare qualche brutto quarto d’ora. Ma complotti come questo sono spesso così forti da non avere più bisogno dell’input di chi li ha organizzati, per cui ancora oggi mi capita di guardarmi le spalle, soprattutto quando sono a Stonehaven, con un certo livello di paranoia. Tanto da non aver potuto evitare di innalzare un sopracciglio sospettoso quando ho ricevuto un IM da…

627683370.jpgMUDLARK BURNS

La mia cara amica dei primi tempi nella vecchia Stonehaven è difficile da incontrare, ormai, perché passa con Halle tutto il poco tempo che la RL le lascia per collegarsi. Un giorno, però, mi fa la sorpresa di invitarmi a casa sua. Ha, dice, un regalo da farmi. Esito: non sarà parte delle trame di Santana? Mud l’ha catturato abbastanza spesso e si sa come vanno queste cose: familiarità, chiacchiere e, hai visto mai, salta fuori l’idea di fare uno scherzetto a una vecchia amica. Invece no: Mud e Halle mi fanno un sacco di feste e Mudlark mi offre un paio di manette nuovissime che ha creato per la sua adorata compagna. Si tratta di un tipo speciale, che a quanto pare è assai popolare in Germania. Poiché Halle è tedesca, il modello è stato creato per lei, ma Mud ha deciso di farmene grazioso dono in nome della nostra amicizia, e da allora mi ero ripromessa di parlarne sul blog facendole pubblicità. Lo faccio ora: chi volesse darci un’occhiata le trova a Mesmerize Dungeon (ma anche al piano dei vendor di Stonehaven). Sono solo manette, quindi gli script vanno aggiunti da chi le acquista… la soluzione costosa è di usare lo script di un paio comprato da Marine – ma per chi volesse evitarsi una spesa addizionale posso fornire un buon indirizzo dove rimediare certe manette freebie che funzionano molto bene. Sono le stesse che mi aveva passato Belias e che avevo usato per legare Jaron, quella famosa volta della vendetta, quando mi trovavo nel castello di…

1373632083.jpg560004109.jpg219862949.jpgMYSTIQUE AEON

Lo so, lo so, la mia storia con Mystique è rimasta ancora ai tempi di Claven… ma la verità è che la mia romantica ossessione di tanto tempo fa è sempre più inaffidabile, volatile, indecisa, e non si riesce a starle dietro. Ripromettendomi per l’ennesima volta di tornare a colmare i vuoti, qui posso solo dire che la sua carriera di Baronessa si è interrotta all’improvviso quando è diventata di proprietà di Maironi Slade, uno stranissimo gatto-elfo quasi sempre tutto blu che ho conosciuto in condizioni particolari. Insistendo perché venissi a conoscerla, Mystique mi ha tippata nella casa in cui Maironi la teneva prigioniera e ha fatto in modo che mi materializzassi dirattamente in una gabbia infernale fabbricata da Cerdita e capace di bloccare ogni TP a chi come me usa il RLV. Una volta catturatami in questo modo, certo poco ortodosso, Maironi ha cominciato a pretendere da me comportamenti di sottomissione che sicuramente non avevo alcuna voglia di adottare. La mia prigionia lì dentro è durata una settimana: ogni giorno Maironi insisteva a ordinarmi, nell’ordine, che mi togliessi tutti i vestiti… che mi inginocchiassi davanti a lei… e soprattutto che accettassi il suo collare. La situazione era strana: ci tenevo a seguire il gioco nonostante tutto, ma finire in gabbia per un TP non è quello che io intendo per un roleplay coinvolgente. Pertanto, una volta uscita dalla gabbia di Cerdita e ritrovatami in un’altra gabbia più grande ma molto meno sicura, non ho esitato a uscire e andarmene in giro quando Maironi era offline, limitandomi a farmi ritrovare ad aspettarla quando si avvicinava l’ora in cui sapevo si sarebbe connessa. Ho ricevuto visite gradite: Moss, Valentine, la Bravin e, naturalmente, Belias, la sola persona che sia riuscita finora a ottenere quello che Maironi pretendeva da me. In questo modo ho fatto un po’ quello che mi pareva: ho sottoposto i Bane al trattamento, ho contribuito a far vincere a Belias il concorso dei reggicalze a Villa BDSM, ho fatto shopping, gironzolato e via dicendo. Poi, per uscire da una situazione che stava diventando pesante, pian piano ho ceduto alle pretese di Maironi – anche perché avevo scoperto che il collare che voleva farmi indossare era quello da cui una Bondage Champion come me sapeva, avendone il tempo, come liberarsi. Per farla breve, l’accettazione del collare è stata solo l’inizio della mia libertà, sebbene Maironi adesso mi ritenga comunque sua debitrice. E si sia affezionata a me al punto da attivarsi lei per darmi…

1342233766.jpgUNA NUOVA PELLE

Da quando sono nata su Second Life, ho sempre indossato una skin freebie che avevo trovato non so dove. Andava benissimo, ma mi ero accorta che in certe situazioni, diciamo, private, c’era chi mi guardava con un poco di compatimento. Non avevano tutti i torti: la mia pelle era poco dettagliata, aveva un colore poco naturale e mancava di… uhm… di alcuni dettagli che per qualcuno avevano una certa importanza. Solo che il mio viso faceva parte integrante di quella pelle e io ero certa che non sarei mai stata capace di riprodurlo su un’altra. Grazie a Maironi che l’ha ingaggiata, una modder di talento mi ha adattato con cura una delle pelli disponibili nel suo negozio, riuscendo a produrre qualcosa che è nuovo, più bello e dettagliato, e che tuttavia è sempre “me”. Mi guardo e mi riconosco, insomma, anche se qualcosa cambia. Persino Belias, quella che ha avuto modo di conoscermi meglio al… al naturale… quella della cui opinione avevo più paura perché è sicuramente la persona che più mi ha saputa tenere al guinzaglio… persino Belias mi ha detto che la nuova Win era bellissima. E sebbene sapessi che in cuor suo lei conosce e apprezza la Win vecchia, questa sua approvazione mi ha convinta di non aver sbagliato. La mia nuova pelle la ritengo quindi un regalo per celebrare un paio di novità che mi riguardano, la prima delle quali è il mio passaggio a…

687027476.jpgBONDAGE CHAMPION

Ne avevo parlato nel post riassuntivo precedente, ma ancora non avevo ricevuto l’uniforme. Adesso, invece, posso andare in giro sfoggiando il colore rosso delle campionesse di Bondage – al momento il grado più elevato che si possa raggiungere al Bondage Team, a meno di diventare un Trainer… o di essere la proprietaria Aimee Riptide, che si è autoinvestita Miss Bondage e che sicuramente non cederà lo scettro tanto facilmente. So che proprio in questo periodo tenterà l’Ordeal per diventare campionessa Nicki Georgette, la sub finlandese che mi sono fatta sfilare sotto il naso da Moss, e che ora è ufficialmente di sua proprietà. L’ho rivista proprio l’altro ieri, durante una visita al club, e sono felice di poter dire che non ho più provato alcuna forma di gelosia nei suoi confronti. Moss è una cara Mistress, Nicki resta un’amica, e quella punta di rimpianto che provo sempre quando vedo allontanarsi qualcuno che ho avuto nelle mie mani ormai è temperato dalla presenza di…

11522484.jpgANDROMEDA SAWSON

Ho poco di nuovo da raccontare su Andromeda, che ho conosciuto perché candidata al Banishment, che ho dovuto salvare dagli orrori di Pandora e che al momento sta scontando la sua sentenza sigillata strettamente nel Banesuit della Kelley Tech, col suo nuovo nome di A-3381. Anche se Andromeda è ora di mia proprietà, mi sforzo di comportarmi con lei come un Operatore imparziale e di non riservarle trattamenti di favore. Devo dire, anzi, che mi è capitato di dover utilizzare con lei punizioni che nessun altro Bane aveva mai subito da parte mia… ma è anche vero che nessun altro Bane aveva avuto la sfacciataggine di cercare di liberarsi dal Custodian con gli struggle mentre era al mio cospetto! Non posso negare che, ogni tanto, mi sia capitato però di confortare la sua solitudine con un veloce abbraccio. Sempre facendo attenzione che non ci fosse in giro qualcuno in grado di andare a fare la spia. Non posso permettermi di mettere a rischio questo mio posto di lavoro. E non posso permettere che anche piccoli cedimenti come questo possano macchiare la mia nuova reputazione come…

38632828.jpg717177141.jpg1734370011.jpgSTONEHAVEN WARDEN

Ho tenuto la notizia più grossa per ultima, anche se risale ormai a diverse settimane fa. Prima dell’estate avevo avuto una conversazione con Dirk Massiel, mitico fondatore di Stonehaven, che mi avva proposto di entrare nella squadra dei Guardiani di Stonehaven. I guardiani hanno potere di bannare i disturbatori, di resettare le gabbie, di materializzare oggetti che non saranno soggetti ad autoreturn, e servono ad assicurare in qualche modo che Stone continui ad essere, come ci dicevamo con Rossella, la Disneyland del BDSM – il luogo ideale per conoscere gente che ha queste stesse passioni, per capire se ci piacciono di più le gabbie o le corde, i bavagli o le catene, le celle sotterranee o le macchine da tormento. E per cominciare a capire se ci piace legare, essere legate o anche solo restare a guardare lo spettacolo. Per me tutto è cominciato a Stone e fare parte della squadra è stato da sempre un sogno che non ho mai osato confessare nemmeno a me stessa. Al punto che, dopo quella volta, non mi decidevo nemmeno più a rivolgere a Dirk la parola, per paura che capisse quanto fortemente volevo sapere se l’offerta valeva ancora. Quando Dirk mi ha chiamata lui per chiedere se ci avessi pensato, e quale fosse la mia risposta, mi sono sentita al settimo cielo e ho, ovviamente, accettato. L’investitura è stata ufficializzata a Snark, dato che i Guardiani di Stone hanno gli stessi potere anche sull’isola gemella di Psi Merlin, che di Dirk è da sempre socia, amica e, forse, anche altro. Ho subito cominciato a sfoggiare il tag di Warden davanti a tutti – nonostante proprio in quel momento fossi in mano a Belias, che mi teneva al guinzaglio. Ma che mi guardava con occhi che mi sembravano leggermente lucidi di orgoglio.

603341391.jpgAvrei ancora qualcos’altro da raccontare, ma la RL incombe. Però voglio chiudere segnalando a chi è interessato che, da qualche giorno, sono riuscita ad aprire un mio account su Facebook*, il dilagante social network che, sebbene in rallentamento negli USA, sta conoscendo in Italia ed Europa una diffusione esponenziale che fa quasi paura. Chi volesse aggiungersi è strabenvenuto, anche perché ho provato a creare un gruppetto chiamato Virtual BDSM che, chissà, potrebbe diventare uno spazio per discutere di quello che ci fa passare tanto tempo nel metaverso, confrontando le reciproche esperienze. Ho già nella lista dei contatti amiche come Belias, la Bravin, Erikah Jameson, Costanza… più una talentosa creatrice di collari raffinati che si chiama Brite Johin e che ho conosciuto proprio su Facebook. E anche qualcuno che conosco su Second Life ma che su Facebook mi ha aggiunto senz’altro ai suoi contatti, togliendosi la maschera dell’avatar e rivelando il suo vero volto. Ne parleremo, un giorno, delle maschere. Per me, vale la frase di Oscar Wilde che ho trovato tempo fa citata nel profilo di qualcuno, e la cui lectio esatta mi è stata fornita dall’autore di un blog non BDSM che spesso vado a leggere:

Man is least himself when he talks in his own person. Give him a mask, and he will tell you the truth – Oscar Wilde

La mia nuova pelle, la mia personalità, questo blog e persino Facebook sono la maschera che io indosso per essere libera di dire la verità. E per guardarmi allo specchio sperando di riconoscermi… e magari sperando che a riconoscersi sia anche qualcun altro.

* [AGGIUNTA IL 22 APRILE 2011] L’account Facebook mi è stato poi cancellato: l’invito qui sopra riportato, pertanto, non è purtroppo più attuale.

Frammenti sparsi di ottobreultima modifica: 2008-10-23T16:05:00+02:00da winthorpe
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5 pensieri su “Frammenti sparsi di ottobre

  1. /me sorride sapendo chi ha scritto il commento qui sopra, sapendo che dice sul serio… e pensando che c’è della bella ironia nel fatto che, per uno scherzo del destino, proprio quel suo commento risulta firmato “sconosciuto”. :-D

    Ma manda un bacio alla persona, che è tutt’altro che sconosciuta, per lei. E per oggi stacca.

  2. Bhe Winth i miei complimenti sia per la tua promozione a bondage champion e di stonehaven warden.
    Dovro stare attanta a lasciare tutto in ordine a Stone adesso! Non vorrei incorrere nelle ire della severissima Miss Winthorpe.

    La Bravin

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