[Lezioni di RLV] Il gioco dello Struggling

Terza lezione tratta dal blog di Marine, stavolta per affrontare l’annoso problema degli Struggle. Per i quali vi rinvio anche a una bella spiegazione di Costanza Franizzi, nei commenti al post A volte ritornano. La modella di queste foto è, ovviamente, Lorella… non ci vedevamo da troppo tempo e abbiamo colto, diciamo, l’occasione di unire l’utile al dilettevole. Come negli altri casi, il testo che segue è opera di Marine Kelley. Io mi sono limitata a tradurre e illustrare.

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Salve, questa lezione riguarda quello che ho chiamato “il gioco dello struggling“… in altre parole, come diavolo fare a liberarvi da quelle manette che senza volere vi siete fatte scattare ai polsi senza prima assicurarvi di avere le chiavi.

Insomma, siete lì, le mani legate dietro la schiena, le chiavi chissà dove, avete assolutamente bisogno di liberarvi e sicuramente non volete farlo barando (non volete o, se usate il RLV, non potete). Come fare? Beh, come accade con molti restraint nella vita reale, se siete abbastanza agili potete tentare di liberarvi andando per tentativi. Ci vuole tempo e non è detto che ci si riesca, ma almeno avete una possibilità.

strugglelorella_001.jpgstrugglelorella_003.jpgPer liberarvi, dovete fare un giochino di logica e memoria. L’obiettivo è di indovinare una sequenza di mosse, provando e sbagliando. Più errori commettete più tempo ci vorrà a slegarsi. Avrete notato che il menu cambia quando siete sotto chiave e non avete le chiavi (o quando avete le chiavi ma c’è un timer attivo). È quello che chiamiamo “accesso ridotto”. Avete accesso ai vostri restraint ma avete solo una gamma ristretta di possibilità. Di certo non potete aprirli. Questo “menu ridotto” mostra in particolare i pulsanti “Tug” (tirare leggermente), “Squirm” (dimenarsi), “Struggle” (dibattersi con forza) ed “Examine” (esaminare). Che roba sono?

Sono le “mosse”, o i “tentativi”, e sono i passi necessari che vanno fatti, nel corretto ordine, per ottenere la libertà. Proverò a spiegare come il meccanismo funzioni, dall’interno. Immaginate una sequenza random di lettere A, B e C, sapendo che:

– C’è sempre lo stesso numero di lettere su un dato restraint (più di 20, ma dipende dal restraint)
– C’è sempre la stessa quantità di A
– C’è sempre la stessa quantità di B
– C’è sempre la stessa quantità di C
– Le quantità di A, B e C sono sempre diverse fra loro (ci sono più C che B, e più B che A)

strugglelorella_006.jpgstrugglelorella_007.jpgstrugglelorella_008.jpgOra, immaginate che A significhi “Tug”, B significhi “Squirm” e C significhi “Struggle”. La domanda è, qual è la prima lettera della sequenza? Se pensate che sia A, premete “Tug”, se pensate che sia B, premete “Squirm”, e se pensate che sia C premete “Struggle”. Certo, obietterete che non potete averne idea, visto che la sequenza è casuale. Ma, beh, non è casuale del tutto: come ho detto, ci sono più C che B, e più B che A, anche se per il momento è tutto quello che sapete. Proviamo “Struggle”. Se la prima lettera della sequenza è C, allora viene tolta dalla serie, e il restraint dice Pinco Pallo feels s/he’s making progress (ossia, Pinco Pallo sente che sta facendo progressi). Altrimenti la lettera resta lì e il restraint dice Pinco Pallo struggles fiercely in his/her restraint, to no avail. (Pinco Pallo si dibatte selvaggiamente nei suoi legami, senza risultato). E ora sapete che la prossima mossa sarà una A o una B, ma non una C.

Per esempio, diciamo che la sequenza interna sia CBACBB. Voi, naturalmente, non lo sapete. Premete  “Struggle”, e la prima lettera è C, per cui la mossa va a buon fine, e la C viene tolta. La sequenza diventa BACBB (una di meno, un passo avanti verso la libertà). Diciamo che ora premete “Tug”. Poiché la prima lettera della sequenza non è A, semplicemente il tentativo va sprecato e la sequenza non cambia. Adesso sapete che la prossima lettera è B o C, perché A era sbagliata. Premete “Squirm”, scommettendo sulla B. E ci azzeccate, perché la prima lettera della sequenza è proprio B, che viene quindi tolta. La sequenza diventa ACBB, e vi siete avvicinate ancora alla libertà. Una volta che la sequenza è interamente esaurita, siete libere!

strugglelorella_010.jpgstrugglelorella_009.jpgstrugglelorella_012.jpgVia via che continuate a making progress (fare progressi, in altre parole indovinare le lettere giuste facendole sparire) vi avviate pian piano ad allentare i legami, e il restraint lo dice nel menu: locked and very secure (chiuso a chiave e molto ben assicurato), locked and secure (chiuso a chiave e assicurato), locked (chiuso a chiave), locked but getting loose (chiuso a chiave, ma si sta allentando) e locked but almost escaped (chiuso a chiave ma vicino alla fuga). Sembra facile, giusto? Vi basterà continuare a provare mosse a caso e alla fine vi sarete liberate?

Sbagliato. Avete a disposizione un numero limitato di “tentativi” prima di esaurire le energie ed essere costretti a rinunciare per un po’, esauste. In genere avete a disposizione all’incirca 10 tentativi in più rispetto al numero di mosse che dovete indovinare (circa 30 tentativi, quindi). Quando esaurite i tentativi siete bloccate, e non importa quanto vi siate avvicinate alla libertà. Ma non siete bloccate per sempre: col passare del tempo recupererete pian piano i tentativi… Ogni volta che recuperate forze sufficienti per un nuovo tentativo, il vostro restraint dice una cosa tipo Pinco Pallo gathers what’s left of his/her energy to fight his/her restraint some more… (Pinco Pallo raccoglie quel che resta delle sue energie per tornare a sfidare il suo restraint).

La frequenza con cui le forze vi tornano consentendovi di riprendere a dibattervi dipende da diversi fattori:

– Più siete vicine alla libertà, più frequentemente riguadagnate tentativi
– Più errori di seguito avete commesso prima di esaurire i tentativi, meno frequentemente li riguadagnate
– Non potete recuperare più di due tentativi di seguito prima di tentare nuove mosse, in modo da impedire che qualcuno si limiti a restare online senza fare nulla in attesa di recuperare le forze; alla vostra fuga, naturalmente, dovete partecipare voi per prime.

strugglelorella_013.jpgPrima che cominciate a dirvi che fate schifo in questo gioco, solo perché avete esaurito tutti i tentativi e non avete fatto grandi progressi, sappiate che è molto difficile che possiate liberarvi dai vostri restraint senza esaurire le forze. Qualcuno, a volte, ci riesce, ma hanno fatto molta pratica. 99 volte su 100 dovrete aspettare per recuperare le forze, e ci vogliono ore. Proprio come nella vita reale!

Ma sapete una cosa? Abbiamo appena cominciato a grattare la superficie. Sul gioco dello struggling c’è altro da scoprire! Lasciate che vi spieghi cosa fa il tasto “Examine”…

Quando premete “Examine”, il restraint vi darà una dritta su cosa potete aspettarvi. Vi rivelerà una delle prossime tre mosse (con una chance leggermente superiore di indicarvi proprio la prossima) ma potrebbe anche solo non rivelarvi niente. Se fate “Examine” una volta, non vi costa nulla, purché subito dopo tentiate una mossa (non un altro “Examine”, perché vi costerebbe un tentativo). Se toppate quella mossa, vi costerà 2 tentativi invece di uno solo! Non potete fare “Examine” a ripetizione: non farete che consumare tentativi per niente perché non vi rivelerà più nulla – dovrete prima fare una nuova mossa.

strugglelorella_001.jpgstrugglelorella_002.jpgAspettate, c’è altro! Restraint tradizionali come le police handcuffs tendono ad essere alquanto normali e prevedibili… In altre parole, una mossa ha buone possibilità di essere seguita da una mossa uguale. Una sequenza del genere assomiglierà a una cosa tipo CCCBBACCBAAACC… Restraint più robusti come le shackles (le catene, studiate per tener legata la prigioniera molto a lungo) sono molto più toste e hanno sequenze più incasinate, come CBABCCABACCBCAB.

Volete saperne di più? Sapete già che restraint diversi hanno forza diversa. Alcuni sono più restrittivi, alcuni più forti, da qualcuno è facile liberarsi, altri sono un incubo. Ad esempio, è molto più facile sfilarsi un ballgag di quanto non lo sia rimuovere un collare! La forza e la restrittività influenzano la frequenza con cui si recuperano le forze, la complessità della sequenza, il numero delle mosse da fare e l’efficienza del pulsante “Examine”.

Complicato? Lo so… In teoria ora sapete tutto quel che c’è da sapere. Ora è tempo di metterlo in pratica! Con tutto quello che avete imparato, quanto vi ci vorrà a liberarvi dalle manette? C’è un solo modo di saperlo, vero?

Divertitevi,
Marine

 

Il post originale di Marine (in inglese) si trova qui

Il viewer Restrained Life si scarica gratuitamente qui

Un’altra buona spiegazione del gioco dello struggle è quella data da Costanza Franizzi nei commenti a questo post

[Lezioni di RLV] Il gioco dello Strugglingultima modifica: 2009-08-28T01:14:00+02:00da winthorpe
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3 pensieri su “[Lezioni di RLV] Il gioco dello Struggling

  1. Buongiorno Miss Winthorpe, volevo ringraziarla per le istruzioni sull’uso dello struggle.
    Però volevo farle alcune domande e spero che lei mi possa aiutare.
    1) qual’è la lunghezza del codice delle shackled di marine?
    2) quando ho esaurito i primi tentativi e poi mi dice che mi sono riposata e posso riprovare la sequenza ricomincia da zero oppure ciò che ho fatto è stato memorizzato?
    3) se mi disconnetto e mi riconnetto dopo qualche ora perdo il lavoro fatto?
    Chiedo scusa per tutte queste domande e spero che lei mi possa aiutare.
    Stefany

    Complimenti per il blog che leggo sempre…. molto bello

  2. Cara Stefany, come si dice nelle riviste, prima di tutto, grazie per i complimenti. Sono contenta che queste lezioni servano a qualcuno – mi ero accorta quanta parte del tempo su SL lo passavo a spiegare cose del genere e rinviavo da tempo una serie i lezioni del genere… che Marine si sia messa a scriverle direttamente lei è stata davvero una fortuna. Quanto alle tue domande:

    1) Eheheh, questo giammai te lo dirò… sarebbe troppo facile. La prima fuga deve, secondo me, avere un certo margine di sorpresa e rivelare quante mosse giuste sono necessarie per liberarsi è qualcosa che non ho mai fatto e mai farò. Spiacente!
    2) Quando recuperi le forze per riprovare (con un solo tentativo, al massimo due) ciò che hai fatto è stato memorizzato… altrimenti la fuga sarebbe quasi impossibile. Tanto che (occhio alla dritta) se prima di arrivare a “can’t get out” hai infilato uno o due mosse fallite (“to no avail”), e ricordi quali erano, al momento di riprendere farai cosa buona e giusta a fare una mossa diversa. Non è chiaro? Faccio un esempio. Metti che alla fine della prima serie di tentativi hai fatto uno “struggle” (to no avail) e poi uno “squirm” (to no avail) e quindi un “tug” (can’t get out). Quando recupererai le forze per un nuovo tentativo, dovrai tentare di nuovo un “tug”… il risultato “can’t get out” si doveva infatti al fatto che ormai eri troppo stanca per riuscire a fare un’ulteriore mossa, non che il “tug” fosse sbagliato.
    3) Se ti disconnetti e poi torni a collegarti dopo qualche ora (ma anche dopo qualche settimana) il lavoro fatto non va perso… la sequenza fin lì indovinata resta lì e quando riprenderai il lavoro ti troverai esattamente al punto in cui eri arrivata prima di scollegarti.

    Tutto questo, si intende, vale se la persona che ti ha legata non torna a ritoccarti i lucchetti, ovviamente. Che tu sia all’inizio, a metà o alla fine della tua lotta con i legami, se chi ha la chiave ti lega di nuovo (sia che ti cambi posizione sia che si limiti a riconfermare quella attuale) tu riparti da zero!

  3. La ringrazio per le esaurienti risposte e grazie al Suo aiuto sono riuscita dopo innumeroli tentativi e molte molte ore di pazienza a liberarmi di tutti i legami e a tornare in possesso delle mie chiavi.

    Volevo anche dirle che mi ha fatto piacere vederla oggi alla prigione è stato un onore conoscerLa di persona.

    Stefany McAndrews

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