Cuore infranto

Cosa c’è di peggio del rendersi conto di non poter dare, alla persona che ami, quello di cui ha bisogno? Scoprire che c’è chi può farlo, naturalmente. E dover assistere, impotente mentre si impadroniscono di lei per sempre.

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Nei giorni successivi alla lettura del penultimo capitolo di “La Procedura Stoccolma” sono completamente destabilizzata. Mi sembra di aver ricevuto le istruzioni per impadronirmi del cuore di Mystique per sempre, e anche se so bene di non avere il polso per catturarla e costringerla ad amarmi continuo a rimuginare gli scenari possibili. Potrei forzare la mia natura e diventare una dominante anche con qualcuno a cui voglio bene? Devo acquistare un terreno tutto mio, per poterla mettere al sicuro dalle tentazioni e obbligarla a passare la sua Seconda Vita solo in mia presenza? Non rischio che lei si accorga subito della mia indole, decidendo di fuggire e lasciandomi con il cuore in pezzi e la consapevolezza di non essere stata all’altezza?

È con questi pensieri nel cuore che Mystique e io continuiamo a frequentarci: accorro ogni volta che lei mi invita a visitare questa prigione o quella cella – facendola aspettare, qualche volta, solo perché non pensi di potermi tirare come un cagnolino a destra e sinistra. E parliamo molto, di ciò che significa il bondage per noi ma soprattutto di quali siano le occasioni in cui può considerarsi lecito barare. Lei tende a uscire dalle gabbie non appena comincia ad annoiarsi, usando il famigerato metodo del sitting out. Io storco il naso e mi limito a seguirla solo quando nella gabbia ci sono entrata con un teletrasporto, ma sono convinta che usare sistemi del genere svuoti di senso tutta l’esperienza. Lei mi guarda spalancando gli occhioni: “I tuoi standard sono i più alti che io conosca, Win. Tu sei il mio modello e spero un giorno di essere come te”. Mi mordo la lingua: invece di lusingarmi, queste parole mi fanno scendere un brivido giù per la schiena, perché so bene che quando Mystique saprà rinunciare alla fuga non sarò certo io a beneficiarne. A meno che non mi riesca di sviluppare il mio lato domme, che fin qui si manifesta solo sporadicamente e per brevi periodi.

Una notte succede che Mystique e io ci troviamo in una stanza, da qualche parte. C’è un letto, lei ci si fa legare. Ci salgo su anch’io, mi avvicino a lei. E qui succede qualcosa che non mi sarei mai aspettata. La prima volta per me, sicuramente non la prima per lei. Non entro nei dettagli: ma finisce che rimango online fino alle quattro del mattino, senza accorgermene. Nel momento più bello faccio in modo di trovarmi anche io stretta dalle corde. E restiamo lì a lungo, legate insieme, su un letto morbido, tutto il mondo fuori, il tempo che non esiste più. Lei usa, a un certo punto, uno di quei suoi emote impossibili, che descrivono pensieri invece che azioni: “Mystique crede di amarti, ma ha paura a dirlo”.

Crede di amarmi? Nei giorni seguenti non penso ad altro. Allora l’amore può nascere anche al di fuori della Procedura Stoccolma? Sono riuscita a ottenere qualcosa senza dover cambiare la mia natura? Ormai è fatta, mi dico, e i miei pensieri affrontano già i possibili problemi: sarò un’amante gelosa? Potrò tollerare che Mystique sia fatta prigioniera da qualcun altro? Avrò la forza di lasciarla andare? Come potrò essere sicura che poi torni? Che importa: mi ama, e io amo lei e quello che è successo in quella stanza, su quel letto, è solo l’inizio di tanto, tanto tempo da passare insieme. Senza che si debba necessariamente ripetere l’esperienza: il sesso virtuale diventa subito meccanico e confesso di considerare con un certo disprezzo chi passa il tempo su Second Life cercando solo quello – una coazione squallida a reiterare le stesse frasi, a scrivere insieme scene più o meno pornografiche cercando sempre di andare oltre per dimostrare all’interlocutore che si ha il coraggio di osare. Non noi: la legherò, mi legherà, andremo insieme alle feste e a fare shopping, saremo rapite insieme da qualche malvagio Master e tenteremo insieme la fuga. Mystique e io, per sempre.

6e77c082a2a9299d48c03dabcba6197b.jpg491d2d66d9387e417790646b7caf37c2.jpg Poi arriva l’ultimo capitolo della “Procedura Stoccolma” e il mio cuore perde un colpo. Si intitola “Your Turn”, ossia “Tocca a te”: si riferisce a me? Apro la notecard con le palpitazioni e dopo averla scorsa rapidamente mi sento sprofondare. Il mio nome non vi compare nemmeno una volta – poco male, se non fosse che Mystique elenca un certo numero di persone che ha preso in considerazione come Mistress o Master perfetti, e che questa lista include anche simpatici succubi come Arther Meads, che mai e poi mai farebbe male a una mosca. Io non esisto proprio, mentre trovo un nome che non non conosco e che non mi piace affatto: un certo Jaron, che “sta bene in nero”, che è gentile e rispettoso dei limiti, e che da mesi, a quanto pare, le sta dietro. Proseguo la lettura, e si va di male in peggio: Mystique descrive tutte le trattative con lui e conclude, alla fine, con questa frase: “E questa è la fine della storia, perché quello che succede dopo non è affare di nessuno. Fine”. Sbam! È una porta sbattuta in faccia al lettore – o meglio alla lettrice che capitolo dopo capitolo si illudeva di avere un accesso privilegiato ai suoi pensieri. Una porta sbattuta in faccia a me.

Sono sconvolta, ma mi aggrappo a una tenue speranza: per concedere a Jaron le sue chiavi, Mystique scrive di aver preteso che lui si lasciasse legare per dimostrarle di essere degno di fiducia. Ma Jaron, che è un dominatore, potrebbe non aver accettato l’aut aut. Oppure il capitolo finale potrebbe essere una balla – una provocazione per vedere cosa succede agli amici quando lo leggono. Solo che io non sono il tipo da mettersi in competizione, soprattutto quando pochi giorni prima ero convinta di aver vinto. Per qualche giorno, Mystique sparisce e non ne so più niente. Poi un giorno la vedo online. E le scrivo un IM.

[2008/01/24 5:46]  WinthorpeFoghorn Zinnemann: Ehi Mystique… tutto okay?
[2008/01/24 5:47]  Mystique Aeon: sì, appartengo a jaron, e ne sono felice.
[2008/01/24 5:47]  WinthorpeFoghorn Zinnemann: Oh!
[2008/01/24 5:48]  Mystique Aeon: tu come stai?
[2008/01/24 5:48]  WinthorpeFoghorn Zinnemann: Ok, credo
[2008/01/24 5:49]  Mystique Aeon: non ne sembri troppo sicura.
[2008/01/24 5:49]  WinthorpeFoghorn Zinnemann: Non sto facendo nulla di speciale, diciamo

Mi scollego subito dopo, cercando di trattenere le lacrime. Come al solito, tutto quello in cui speravo dimostra di non aver mai avuto il minimo fondamento nella realtà: tutta la nostra storia era stata un parto delle mie fantasie, e quella sera sul letto – beh, quella sera sul letto era stata per lei solo un’avventuretta passeggera, niente che potesse lasciare traccia nella sua memoria di ragazza molto più attiva di me, molto più irrequieta e molto meno romantica. A me, Mystique ha preferito Jaron – forse perché lui è un maschio, forse solo perché ha il polso più fermo. Forse perché ha saputo chiedere, mentre io mi sono illusa di ottenere tutto senza chiedere nulla. E sono rimasta a mani vuote, con un paio di manette e un cuore in frantumi.

Svuotata di qualsiasi desiderio di giocare, nei giorni successivi mi lascio catturare da chi capita, per finire in mano a Blackbear Babii – una Mistress estremamente gentile ma che mi tiene segregata per una decina di giorni in una tuta a strisce, facendo disperare alcuni dei miei amici più cari. Se non posso avere Mystique, non so cosa farmene di me stessa e sono pronta a rinunciare alla mia libertà per sempre. A costo di perdermi tutti i contatti – inclusa una biondina italiana che da poco ho incontrato a Stonehaven mentre imparava da Zahnbuerste Strom i primissimi rudimenti del bondage. Una certa Samy80 Owatatsumi, che mi sembra da approfondire, ma con cui in questo momento difficile non mi sento di fare amicizia.

65673070ec9f69f67171e58472351134.jpgf6d349d6c4bcadf11ac48138281c05a1.jpg3b05cfab73f79eeb0dc8a692bc604b6c.jpg060ace81fa9563871730e83b4a26f771.jpg Poi, come al solito, le cose vanno diversamente dai piani. Blackbear è una di quelle Mistress che hanno a loro volta una Mistress, e mi lascia andare perché tocca a lei sottomettersi alla sua moglie/schiava, FionaChiara Voom. Tornata a Stonehaven, comincio a passare molto tempo con Samy80 insegnandole tutto quello che so sui Real Restraints e scoprendo quanto la nuova arrivata sia vivace, brillante, spiritosa e pronta a tutto pur di divertirsi. Da Mystique, nessuna notizia: spesso è online ma non la si vede più in giro. Deve essere imbavagliata da qualche parte, perché non riceve nè può scrivere IMs intelligibili – e in ogni caso che senso avrebbe, da parte mia, cercarla? Se con Jaron è felice, ebbene, non sarò certo io a mettermi di traverso per cercare di riconquistarla. So quando è il caso di farmi da parte. E poi, il tempo passato con Samy80 si rivela, sempre più spesso, qualcosa di più di un riempitivo: a volte resto collegata in attesa che lei appaia online e cominci a subissarmi di domande su questo paio di manette, su quella gabbia, sul tal personaggio, e su mille altre cose. Comincio a portarla in giro, a mostrarle posti nuovi che penso possano divertirla. Fino al giorno in cui decido di accompagnarla a Ratmaw, la prigione dove, una volta, Mystique mi aveva mostrato la sua cella favorita.

Ho ancora con me il LandMark di quella visita, laconicamente intitolato “In cell”, e uso quello per teletrasportarmici, passando con Samy qualche minuto di divertimento… fino a quando, all’improvviso, mi rendo conto che in quella stessa cella stanno comparendo proprio Jaron e Mystique. Urlo a Samy di fuggire, che le spiegherò tutto, e lei si teletrasporta altrove all’istante – io invece, bloccata dal Restrained Life Viewer, sono in trappola. Mystique sparisce subito (un crash?) e Jaron – che non mi conosce ancora – ci mette pochissimo ad ammanettarmi e legarmi su una branda – proprio accanto a quella dove, nei pochi istanti prima del crash, è comparsa brevemente la mia ossessione.

Anche qui, chiedo scusa se evito di andare nei dettagli. Quello che Jaron mi fa, su quella branda, forse non sarebbe un incubo di per sè. Quello che Mys aveva detto era vero: Jaron sa dominare con una certa eleganza e anche nell’abusare di te sa trovare una sua gentilezza che, nella situazione adatta, potrebbe anche sedurre. Ma questa situazione è tutta sbagliata: forse Mystique mi ha vista lì, forse ha pensato che fossi venuta a spiarla, forse si è scollegata per l’imbarazzo, forse è arrabbiata con me. E tuttavia potrebbe ricomparire da un momento all’altro, e sarebbe anche peggio: mi coglierebbe nelle mani dell’uomo che ama, mentre costui mi fa cose che probabilmente fa a lei quando si trovano soli. Ma cosa posso fare? Le manette mi impediscono di fuggire, mi impediscono di reagire. E per quanto mi sforzi di contrastare le mie sensazioni, le mani di Jaron sanno fin troppo bene come muoversi. Faccio il possibile per resistere, imploro, minaccio. Alla fine, cedo e, benché divorata dai sensi di colpa, mi abbandono al piacere.

Mystique non ricompare online per tutta la serata, un’ora o forse più che sembra non finire mai. A questo punto, la sua assenza è per me un sollievo – ma anche forse una pietra tombale sul nostro rapporto. Perché, una volta fatti i suoi comodi (ma anche i miei, devo ammetterlo, maledizione) Jaron mi chiede di non raccontarle mai cosa è successo fra noi: “Mysti mi piace molto”, commenta: “non vorrei che questo potesse sconvolgerla. Questa è una di quelle cose che non è successa se nessuno ha visto“. Rimango per un attimo senza parole a questa ipocrisia. Ma non sono anche io l’ipocrita numero uno? Va bene che sono legata, ma ho appena finito di provare piacere per mano del ragazzo della mia migliore amica. “Capisco”, rispondo infine, “anche se devo farti notare che avresti dovuto pensarci PRIMA”. Jaron ha la risposta pronta: “Mystique ha rinunciato completamente alla sua libertà. Mi ci devo ancora abituare. Non voglio limitarla completamente, ma non le ho mai promesso alcuna esclusiva… però mi spiacerebbe se la cosa la facesse soffrire”.

Ecco, magnifico. Adesso che ho un segreto con l’uomo della donna che speravo di conquistare, con che faccia posso scriverle o parlarle ancora? Mentre Jaron, estratte le chiavi della prigione, mi congeda, mi rendo conto di aver perso Mystique per sempre. E non so che la storia, invece, è destinata a complicarsi ancora.

 

(Prossimamente: Bane Operator)

Cuore infrantoultima modifica: 2008-04-22T07:35:00+02:00da winthorpe
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