Jelena Kiranov

Il 5 novembre scorso, su questo blog è apparso il commento di una lettrice che non conoscevo. Un mese e mezzo più tardi e le cose sono cambiate. E mica di poco.

handbrajelena_001.jpg

Succederà anche a voi, ogni tanto, di andare a frugare nelle vecchie agende, o spulciare qualche album di fotografie, o ancora andare a rileggere lettere di qualche tempo prima per cercare di ritrovare le circostanze in cui avete incontrato qualcuno per la prima volta. E magari tentare di ricostruire con la memoria il modo in cui quella conoscenza si è poi sviluppata, andando a caccia dei momenti chiave, quelli che hanno segnato una qualche svolta importante e che, alla fin fine, hanno fatto di voi e di quella persona ciò che, qualsiasi cosa sia, siete in quel momento.

snow_001.jpgO magari invece a voi non succede. Ma sicuramente succede a me già nella mia vita reale – figuriamoci su Second Life, dove tutto quello che accade passa attraverso una comunicazione testuale che, soprattutto se avete provveduto a marcare una certa casella nelle preferenze del client, viene registrata in qualche angolino remoto del vostro hard disk e resta lì a oltranza, a vostra disposizione ogni volta che volete tentare il giochino della storiografa e ripercorrere il passato, remoto o recente. Un giochino che io faccio più spesso di quanto forse non sia normale: anche perché nel metaverso tutto sembra cambiare con una velocità a volte vertiginosa, spingendoci a riflettere sul perché le cose non succedano con questa velocità anche nella vita reale… sono i limiti che ci poniamo nella nostra esistenza quotidiana a far sì che siamo così poco esposti al cambiamento? Sono costrizioni reali, sociali o anche solo psicologiche a impedirci di seguire, quando lo desideriamo, le nostre fantasie e i nostri desideri? È la necessità di guadagnarci la vita, di essere accettati dal gruppo sociale in cui siamo nati, a far sì che nella vita reale ci si comporti con più cautela? E quello che facciamo su Second Life è un gioco, una fuga dal reale, oppure è un metodo per esplorare davvero, in tempi molto più veloci, un secondo, un terzo, un quarto modo in cui potremmo vivere la nostra vita interiore ed emotiva?

Sto scantonando, lo so, quindi torno a bomba, perché questo è il post in cui voglio ricostruire la storia di un’amicizia che in appena quarantacinque giorni si è sviluppata in un modo che non avrei mai potuto prevedere. Cominciando proprio su queste pagine, con un commento tardivo a un post di parecchio tempo prima. Era il 5 novembre, e il commento era di una certa Jelena. Che scriveva, testuali parole:

Scusa ma avrei una domandina tecnica e non mastico molto l’inglese, sono molto interessata al viewer alternativo “Restrainmen life”. E la domanda è la seguente:
Deve essere utilizzato da entrambe? Mistress e slave o basta che lo ha solo una tipo la mistress?
Grazie della disponibilità

snow_002.jpgEcco tutto. Ricordo di aver pensato qualcosa tipo: ecco, vedi? Anche le cose che ho scritto tanto tempo fa possono ancora interessare a qualcuno… e quel commento mi confermava che non si è mai abbastanza chiari. Sul mio blog anche i post più vecchi sono sempre aperti a ulteriori commenti perché mi sono accorta che, su una media di 80/90 visitatori al giorno, le pagine che vengono lette sono sempre almeno 3/400 – vale a dire che i visitatori hanno la tendenza ad andarsi ad andare oltre ai tre ultimi post che compaiono nella homepage per andare a curiosare in quelli del passato. Poi ho risposto a Jelena, cercando di risolvere qualcuno dei suoi dubbi, e abbiamo avuto un breve scambio di commenti che è ancora tutto lì, in coda a quel vecchio articoletto sui Real Restraints. E al termine del quale ci siamo date un appuntamento in-world.

Il giorno dopo siamo riuscite a sentirci solo per IM. Le ho mandato un saluto veloce, perché stavo per uscire per commissioni RL, ma già che c’ero le ho mandato al volo il messaggio “@version“, per verificare se usasse il Restrained Life oppure il client tradizionale di Second Life. Non ho ricevuto la risposta automatica, ma un IM di Jelena stessa:

[2008/11/06 5:30]  Jelena Kiranov: non ho il RLV qui sono in ufficio
[2008/11/06 5:31]  Jelena Kiranov: l’ho installato a casa però ;)
[2008/11/06 5:31]  Win : Vedo, vedo ;-)
[2008/11/06 5:31]  Jelena Kiranov: qui ho win e non mi funzia
[2008/11/06 5:31]  Win: Eh, considera che se qualcuno tio dovesse legare in RLV, se poi usi il normale l’owner ne viene informato come se tu stessi barando
[2008/11/06 5:32]  Jelena Kiranov: di solito sono io che lego ;P
[2008/11/06 5:32]  Win: Allora tutto a posto! :-)
[2008/11/06 5:32]  Jelena Kiranov: ci si rivede quando siamo più libere. nn vedo l’ora

snow_003.jpgHo sorriso fra me e me. Non ci sono mai abbastanza domme, su Second Life, almeno per quello che ricordo fin troppo bene dei tempi in cui gironzolavo con le chiavi appese alle manette nella speranza che qualcuno si accorgesse di me spontaneamente, senza che dovessi essere io a offrire i polsi al loro divertimento. E anche se in tempi recenti mi rendo conto che il più delle volte anch’io, ormai, “sono io che lego”, beh, l’istinto di cercare di favorire la diffusione della conoscenza di Real Restraints fra le persone con un’attitudine al dominio mi è rimasto. Sarei stata felice di insegnare a Jelena tutto quello che sapevo, e chissà che, col tempo, non ci sarebbe potuta scappare per me qualche avventuretta in grado di farmi ritrovare il piacere della perdita del controllo… e tornare a essere la prigioniera di Second Life, e non la carceriera in cui mi sono trasformata.

Ci siamo viste per la prima volta il giorno seguente. Io ero a Stanlee, a cercare di esplorare meglio il Detention Center di cui Boy Lane mi ha nominata Warden e l’ho invitata a raggiungermi. “Finalmente ci si incontra in-world, come si deve”, le ho detto: “Felice di conoscerti”. Jelena ha sorriso: “piacere mio, sto leggendo il tuo blog con molto interesse”. Mi ha detto di aver scoperto queste pagine da non so che mio post sul forum di Second Life Italia e mi ha chiesto consigli su che accessori comprare per una sua nuova slave… “qualcosa che la leghi come un salame in posizioni strane, le piace essere umiliata”. Jelena mi ha raccontato di aver scoperto da poco il BDSM: qualche tempo prima era con un’amica, le aveva passato un collare Amethyst, le aveva messo un guinzaglio – scoprendo che la cosa piaceva ad entrambe.  Le ho segnalato il negozio di Marine, ovviamente, suggerendo di potenziarne i prodotti con i plugin di Chriss Rosca (il mio amatissimo Friends) e di Tat1ana Pera (il Nasty ma anche alcuni nuovi da poco messi in commercio) e buttandole lì anche il suggerimento di prendere alla sua schiava un bel Curfew, visto che mi diceva di avere una sua land personale e di volercela tenere segregata.

lezioni di scripting_001.jpglezioni di scripting_003.jpgAbbiamo parlato a lungo. Non so come mai, ma quel giorno ero in vena di confidenze e ho raccontato qualcosa sulle mie speranze e le mie fantasie. A un certo punto Jelena mi ha anche fatto provare un brividino piacevole, dicendomi: “chi lo sa, potrei catturarti prima o poi, penso che avrei molto da imparare da te” per poi capovolgere il discorso rilanciando in modo sorprendente: “o magari potrei fare io la mia prima esperienza da slave, l’idea mi eccita”. Ho sorriso, ripetendole la mia vecchia teoria: “Senti, io sono convinta che – beh, che una brava domme debba sapere almeno un po’ come ci si sente quando si è in mano di qualcun altro. All’inizio”, ho proseguito, “io non me la sentivo proprio di rapire qualcuno… dopo mesi da prigioniera di questo o quello ora – beh… francamente… quando catturo qualcuno godo come se fossi io la prigioniera. Ora a volte mi manca un po’ la mia vita di prima… preda di tutti… ma si fa sempre presto a rimediare…” Jelena ha capito benissimo cosa intendevo: “beh, basta che ci teniamo in contatto per rimediare. a entrambe le esigenze intendo”.

Era una conversazione quasi del tutto OOC, ma mentirei se negassi di aver cominciato, in quel momento, a sentire un pizzicorino familiare… un’emozione che cominciava a nascere e che mi faceva venir voglia di far provare alla mia nuova amica qualcosa che non aveva mai provato. Ho messo mano allo sparagabbie, uno dei giocattoli che non uso quasi mai perché troppo innaturale per i miei gusti. “Ci sono tanti modi, poi, per catturare qualcuno e capire se ha voglia o meno di fare l’esperienza”, ho mormorato, e ho fatto un click. Una gabbia è comparsa attorno a Jelena, imprigionandola per qualche secondo. Le ho sorriso, aspettando qualche istante, poi ho fatto sparire la gabbia: “Non ne approfitterei mai… non stavolta… non durante una chiacchiera informale…” Ma Jelena ha commentato: “non sono seccata…. anzi. penso che sia l’inizio di una bella amicizia la nostra”.

Beh… non avevo molto tempo davanti a me, ma non ho saputo resistere. Nel mio inventario ho preso al volo un paio di manette e gliele ho passate. È partito il primo emote:

[2008/11/07 5:29]  Win si avvicina all’improvviso… ti gira alle spalle… e ti afferra i polsi
[2008/11/07 5:30]  Win: (indossa)
[2008/11/07 5:30]  Jelena Kiranov: mmmh
[2008/11/07 5:30]  Handcuffs R whispers: Handcuffs R of Jelena Kiranov has been locked by Win
[2008/11/07 5:30]  Win preme qualcosa… uno scatto metallico… e tu ti trovi con le mani immobilizzate
[2008/11/07 5:31]  Jelena Kiranov: mi hai imprigionata O.O
[2008/11/07 5:31]  Win ti afferra per la vita e ti sussurra all’orecchio: “Hai commesso un errore, mia cara”
[2008/11/07 5:31]  Jelena Kiranov sente un brivido che le corre lungo la schiena
[2008/11/07 5:32]  Win: Siamo a 800 metri di altezza… nessuno qui attorno che possa aiutarti, e queste manette… anche se sono freebie… sono potenti
[2008/11/07 5:32]  Jelena Kiranov incomincia ad agitarsi
[2008/11/07 5:32]  Win ti afferra per il collo e avvicina il viso al tuo, sorridendo: “Avrai qualcosa da raccontare, quando tornerai a casa… sempre che io decida che tu un giorno possa riacquistare la libertà”
[2008/11/07 5:35]  Win ti spinge nel pozzo e guarda sorridendo mentre tu precipiti sul fondo

ozzievisit_010.jpgMi sento rimescolare un pochino solo a rileggerlo, questo scambio, anche se pochissimi secondi dopo ho recuperato Jelena dal pozzo in cui l’avevo gettata – scriptato in modo da impedirle di volare o tipparsi – e le ho tolto le manette. C’è chi non bacia, al primo appuntamento, e c’è chi, come me, non ama catturare qualcuno solo perché può farlo, alla prima occasione. Tanto meno qualcuno che ti ha detto “di solito sono io che lego”. Abbiamo continuato quindi a parlare e scambiarci idee e confidenze, fino a quando Jelena mi ha buttato lì l’idea di prestarmi per un poco la sua schiava. La proposta, devo dirlo, lì per lì mi ha lasciata perplessa: “Grazie”, le ho risposto, “ma… sai una cosa? Sono molto restia a usare le schiave altrui… salvo che faccia parte di una umiliazione che la padrona vuole imporre loro. Sono molto gelosa e temo troppo di essere causa di gelosia io stessa”. Ma Jelena non era gelosa, mi ha detto, e pensava che l’esperienza avrebbe potuto far bene sia a lei che alla sua tipa, così mi sono detta perché no?

eudeamon_003.jpgCosì, qualche giorno dopo, ci siamo ritrovate a Stonehaven, sul patio: stavolta era in compagnia della sua schiava, Costanza Paulino, una ragazza che aveva conosciuto in seguito a un suo post sul Forum di Second Life Italia nel quale cercava espressamente una padrona. Jelena mi ha ceduto le chiavi di Costanza perché me ne occupassi. Io mi sono limitata a metterle un bavaglio RLV che le impedisse di comunicare con altri tranne me, e l’ho legata strettamente, sempre tenendo Jelena informata di dove la portassi e cosa le facessi… ma soprattutto ripetendo continuamente a Costanza che la stavo tenendo solo per conto di Jelena, e a Jelena che Costanza sarebbe tornata in mano sua nel momento stesso in cui l’avesse voluta indietro. Non solo perché detesto chi si intromette in rapporti altrui, ma anche per una questione più personale: ho imparato che rapire qualcuno ha senso solo quando ti viene voglia di farlo, e che non ha senso farlo solo perché ti senti obbligata o perché te l’hanno chiesto.

Sono passati alcuni giorni. Costanza è rimasta per un po’ bloccata sul patio, con Jelena che ogni tanto l’andava a trovare, fino al giorno in cui – sapendo di avere davanti a me un lungo periodo di forzata astinenza – ho reso le chiavi alla sua padrona. E poi, per un poco, con Jelena ci siamo sentite solo sporadicamente e soprattutto via IM oppure via Facebook. Lei mi teneva informata di quello che stava facendo in una land che aveva acquistato… doveva essere un club, inizialmente, ma poi ha cominciato a parlarmi di gabbie, forse addirittura di una prigione… a invitarmi a vedere il suo lavoro, a dirmi che in qualche modo le poche cose che le dicevo, e i post non frequenti di questo blog, erano per lei di ispirazione.

statua_001.jpgL’11 novembre scorso era il giorno in cui Backbuttoned aveva fatto la sua scappatella. Ero furiosa, volevo sparire, chiudermi, togliere a me stessa la possibilità di rispondere agli IM, e per sbollire un poco la rabbia mi sono trasformata in una statua utilizzando il famoso Freezee della scomparsa Serenella. Non avevo IM nè chat, non potevo più aprire l’inventario – e proprio in quella mi è arrivato da Jelena un regalo a sorpresa.

[2008/11/14 14:40]  Xstreet SL Central Authority: Jelena Kiranov has given you a gift of “Kill Bill, Black Mamba suite” from XstreetSL.com!  Message de l’acheteur: Ciao, ecco il vestito perfetto per la tua animazione. Jelena.

Ho potuto aprirlo solo quando l’infernale invenzione mi ha liberata dal mio autoimposto isolamento, e ho scoperto di che si trattava: di un costume completo da Black Mamba, il personaggio di Uma Thurman in “Kill Bill” di Tarantino. E non era un regalo così per fare: Jelena mi aveva visto usare, sul patio, un’animazione ispirata a quel film e aveva voluto offrirmi la possibilità di renderla ancora più efficace con un abbigliamento adatto. Ma era solo l’inizio.

Qualche tempo dopo, stavo ammirando i progressi del club, rispondendo, dal basso della mia ben scarsa competenza, alle domande di Jelena che mi descriveva i suoi progetti. Jelena mi ha parlato dello spazio che aveva nella sua nuova land e, dopo averci girato un po’ intorno, mi ha fatto sapere che se avessi voluto avrebbe potuto ospitarci anche me. Non solo: visto che si stava costruendo una casa, le sarebbe stato facile rezzarne una anche per me, qualche centinaio di metri su nel cielo in modo da offrirmi il massimo della privacy e dell’indipendenza. Anche di questo episodio posso ricostruire il momento preciso:

[2008/11/17 4:53]  Win: Ma guarda che le celle troppo spaziose non vanno bene a tutti, eh… a me ad esempio piace stare in quelle molto piccole
[2008/11/17 4:53]  Jelena Kiranov: ma tu non hai una casa?
[2008/11/17 4:54]  Win: No, io niente… mai avuto il tempo… e non so costruire nulla… alla fine o gioco o costruisco…
[2008/11/17 4:54]  Win: Dovrei forse un giorno affittare un posto, almeno per poterci portare qualche preda ogni tanto… o per farmici portare se mi acchiappa qualcuno che non ha una casa… ma alla fine rinvio sempre
[2008/11/17 4:54]  Jelena Kiranov: se ti serve una casa , quando ho finito qui te ne faccio una.
[2008/11/17 4:55]  Win: Oh, grazie… ma mi spiacerebbe che perdessi del tempo rispetto al tuo progetto… sei davvero gentile…
[2008/11/17 4:55]  Jelena Kiranov: figurati. io pensavo di rifare casa mia a un migliaio di metri, se vuoi ne rezzo due.

Andromedanewhome_003.jpgInsomma, tempo pochi giorni e la mia casa era pronta. Non solo: quando ha saputo che mi piaceva la neve, e che stavo per comprare delle texture per circondare il tutto di un paesaggio invernale, Jelena avrebbe voluto pagarmele lei stessa (ho dovuto insistere per fare almeno a metà). Mi ci ha aggiunto un laghetto dove si può pattinare, un pupazzo di neve che permette di giocare a palle di neve. E ha corredato la casa di finestre oscurabili, di una porta che posso chiudere a chiave quando voglio e perfino di una zona più appartata dove, se del caso, sistemare qualche ospite che per qualsiasi motivo desiderassi tenere fuori dalla vista di altri visitatori.

Ma non era mica finita. Ci sono persone che, quando le conosci, cominciano a pretendere sempre di più da te. Jelena si è rivelata l’opposto: giorno, dopo giorno, dopo giorno, mi ha offerto sempre più poteri sulla land… dapprima consentendomi di materializzare oggetti (altrimenti come avrei potuto arredare la mia casa?), poi di teletrasportarmi direttamente da un punto all’altro della sim, in seguito di editare gli oggetti. Poi, quando ha saputo della prigione che Andromeda aveva cominciato a costruire sopra il suo negozio di Galveston…

[2008/12/10 4:57]  Jelena Kiranov: Comunque se ti fa piacere, potrei ospitare anche Andromeda nella mia land.

prisongalveston_001.jpg…mi ha offerto di ospitare anche quella costruzione, mettendo a disposizione un esorbitante numero di prims che permetteva una struttura molto più ricca e articolata e, volendo, anche un negozio. Andromeda e Jelena si sono conosciute, hanno fatto subito amicizia. E nel giro di pochi giorni mi sono vista offrire dalla mia nuova amica nientemeno che la comproprietà della intera land, con una varietà di poteri e diritti che mi fa girare la testa se solo provo a pensarci e che mi rende di fatto padrona assoluta di tutto quello che Jelena  e Andro stanno costruendo.

Potevo avere ancora qualcosa in più? Non mi pareva possibile, e mi sbagliavo. Lo scorso 11 dicembre trovo su Facebook un messaggio di Jelena. Eccolo.

Ultimamente, forse a causa della mancanza di Costanza, mi stanno venedo dei dubbi sulla mia identità da Dominatrice.
Di solito ho un carattere abbastanza ribelle e ho sempre pensato che il ruolo da Sub non mi si addicesse, inoltre, come ti ho accennato, quella breve esperienza che ho fatto con te mi è piaciuta.
Il modo in cui descrivevi la situazione mentre mi mettevi le manette mi faceva venire i brividi.
Se ti va, i primi giorni della settimana prossima potrei partecipare al Banishment. Forse questo mi schiarirà le idee.

Jelena_004.jpgAltro che rimescolio: questa volta ho sentito dentro di me smuoversi un piccolo terremoto. Una cosa è acchiappare (o essere acchiappata da) qualcuno che incontri per strada, ma scoprire che qualcuno con cui hai fatto amicizia ha in mente idee così diverse dal tipo di rapporto che si stava sviluppando fino a quel momento, è tutta un’altra cosa. È il potere di Second Life cui accennavo all’inizio: siamo in un vero e proprio laboratorio di sentimenti, dove possiamo sperimentare e rischiare più in fretta e con meno costrizioni di quanto non ci sia consentito nella vita reale. E, a pensarci bene, forse è questo il suo fascino: non tanto, o meglio non solo, il poter volare, costruire, cambiare forma e aspetto a volontà… ma soprattutto cambiare le geometrie affettive, tentare ruoli diversi. Esplorare. Esplorarsi. Sia a vicenda che introspettivamente. A Jelena, quindi, ho risposto in un modo che voleva essere interlocutorio ma che, mi rendo conto adesso rileggendo, tradiva un desiderio già febbrile di chiudere le mani sui suoi polsi… e soprattutto di stringerle al collo un collare che portasse il mio nome.

(Win sorride)

Jelena, credo che nessuno possa sapere cosa vuole se non prova tutto. Io sono sempre stata convinta di essere una sub. Poi, un po’ forse la sottomissione straordinaria di Back questa estate, un po’ forse il talento di Andromeda… o forse quello che è successo e mi ha tanto ferita quando ero in mano a Belias… il male che lei mi ha fatto senza volerlo… non so… ma tutto ha fatto sì che io abbia sentito crescere in me il bisogno opposto.

Non vuol dire che so cosa sono. So che posso ancora cambiare, di qua o di là… e so che sono ancora un po’ in mezzo al guado.

Il tutto per dire, mia cara: niente stress. Ci conosciamo da poco, ma è come se fosse da più tempo… SL ha un modo tutto suo di accelerare i tempi… e, beh, sono pronta a esserci sempre, per te, qualsiasi cosa tu voglia provare… sapendo che capirai che se ci sono cose che non mi sento di fare non mi forzerò a farle… ma anche ansiosa di sperimentare, con te, quello che desideri.

Sono i rapporti, il bello, qui, e spesso non sono bianchi o neri ma di mille sfumature intermedie e mai uguali anche da un giorno all’altro.

Sono qui, Jelena… pronta ad essere tua amica, tua ospite, tua confidente (oppure quella che si confida, se ne avessi bisogno io)… ma anche pronta a fissare il suo sguardo nel tuo e guardarti, in silenzio, aspettando che tu, alla fine, pieghi davanti a me le tue ginocchia e mi offra le tue chiavi chinando il capo.

Ho atteso la risposta con una certa impazienza, anche perché Jelena di giorno si connette abbastanza di rado. E poi è arrivata, non esplicita ma difficilmente equivocabile.

Mi serviranno dei legami, quali sono i migliori?
Cioè per l’esperienza che hai quali puoi indicarmi?
Visto che stavolta sono per me non bado a spese vorrei il massimo della gamma. :)

(sospiro di piacere al ricordo)

Jelena_last001.jpgJelena_last002.jpgLe ho consigliato l’ultimo prodotto di Marine Kelley, collare e manette Restrained Elegance. Hanno le stesse funzioni delle Serious Shackles – ma costano meno e sono molto più belle. Ci siamo trovate a Stonehaven e l’ho accompagnata al Vendor dei Real Restraints. Non credo si potesse sentire, ma il mio cuore batteva un po’ più forte. E giurerei di aver sentito anche quello di Jelena. Mi sembrava quasi una versione speculare di quel giorno per me sconvolgente raccontato in “Sconfitta finale“. E anche di quel momento so esattamente l’ora precisa. È importante? Sicuramente no: ma mi dà un senso di conforto poter vedere il momento esatto in cui, per Jelena, tutto è cambiato.

La sua mano si solleva verso il vendor. Sento la transazione che viene eseguita. Resto a osservarla, palpitante, mentre materializza la scatola, la apre, prende le manette.

[2008/12/12 4:51]  Jelena Kiranov: le indosso ora
[2008/12/12 4:51]  Jelena Kiranov: prendile tu le chiavi

“Sei sicura?”, le chiedo. “Lo hai visto come sono, io, eh… a volte mi lascio un po’ andare…” Non sto traccheggiando. Sono solo una persona che ama rinviare i piaceri. Voglio che Jelena sia ben consapevole della scelta che sta facendo. Voglio che sia lei a darmi le sue chiavi. Voglio che sia mia in modo assoluto, divorante. La guardo, in silenzio, e lei mi risponde con una voce più decisa di quella che mi sarei aspettata: “Solo tu potrai essere la mia padrona. nessun’altra”.

[2008/12/12 4:52]  Win allunga la mano verso il tuo collo, sfiorandolo leggermente, scivolando lungo il metallo del collare
[2008/12/12 4:53]  Win ferma la mano sulla chiave. Alza gli occhi a cercare i tuoi, ti osserva per un lungo momento
[2008/12/12 4:53]  Elegance Collar 1.14.2 (spine) whispers: Win has taken Jelena’s keys from her Elegance Collar 1.14.2 (spine).
[2008/12/12 4:53]  Win mette in tasca una piccola chiave, facendola sparire
[2008/12/12 4:56]  Win ti appoggia le mani sulle spalle e ti tira leggermente verso di sè

Jelena_001.jpgJelena_002.jpgLe dò un bacio leggero. La sento mormorare “Mi pare di avere anche le chiavi ai polsi”, ma ogni cosa a suo tempo: ho un’altra priorità, adesso. Sorrido a Jelena durante il bacio, e le chiudo il lucchetto intorno al collare.

[2008/12/12 4:56]  Elegance Collar 1.14.2 (spine) whispers: Jelena Kiranov’s Elegance Collar 1.14.2 (spine) has been locked by Win (Type Lock).

È fatta. E già la voce di Jelena suona diversa quando mi chiede: “Mi serve altro Signora?”. Sorrido fra me e me: non voglio che mi dia del lei… è prima un’amica e solo dopo una sub… ma non è il momento di dirglielo. Le rispondo con una carezza: “Serve qualcosa a me, cara”. Le afferro dolcemente gli avambracci, sollevando i polsi e cercando la chiave che vi è appesa. Sono le 4:58 del 12 dicembre.

[2008/12/12 4:58]  Elegance RW 1.14.2 (r forearm) whispers: Win has taken Jelena’s keys from her Elegance RW 1.14.2 (r forearm).
[2008/12/12 4:58]  Elegance RA 1.14.2 (r lower leg) whispers: Win has taken Jelena’s keys from her Elegance RA 1.14.2 (r lower leg).
[2008/12/12 4:58]  Elegance RA 1.14.2 (r lower leg) whispers: Jelena Kiranov’s Elegance RA 1.14.2 (r lower leg) has been locked by Win (Type Taut).
[2008/12/12 4:58]  Elegance RW 1.14.2 (r forearm) whispers: Jelena Kiranov’s Elegance RW 1.14.2 (r forearm) has been locked by Win (Type 1 Front low).

“Adesso manca solo un piccolo dettaglio…”, mormoro. Srotolo dal nulla un piccolo gunzaglio metallico e lo fisso all’anello del suo collare.  “Sono qui per servirla”, sussurra Jelena. La guardo, cercando di nascondere la mia gioia:”E così accadrà, Jelena. Ormai è fatta. Benvenuta nella mia collezione”.  Jelena sorride: “Sono già sua su FB, è ovvio che lo dovessi essere anche qui… anche se penso che lo fossi già da tempo”. È vero, forse. Jelena l’ho sentita mia fin dal primo istante che ha postato quel commento. Anche quando mi ha detto “sono io che lego”, anche quando ho fantasticato che mi rubasse le chiavi. E tutto il percorso che abbiamo fatto insieme portava in questa direzione: a noi due, una davanti all’altra. Jelena con polsi e caviglie legate, io con le sue chiavi in tasca.

Jelena_003.jpgMa è tempo di chiarire alcune cose. La guardo, seria: “Non voglio che tu mi dia del lei. Non per il momento”. “Va bene, grazie”, mi risponde. Io proseguo: “Ma poi che tu mi dessi del lei… mi farebbe pensare che tu sia al piano di Costanza. Mentre lei è e resta tua, almeno per adesso”.  Jelena fa un gesto, come se si fosse improvvisamente ricordata di quello che era appena pochi giorni fa: “Già Costanza… chissa che fine ha fatto….” Chissà. Ma non è questo che conta, e voglio che Jelena lo sappia: “Davanti a lei non voglio tenerti legata… non in modo che si veda… almeno fino a quando non sarà chiaro il tuo rapporto con lei”. La risposta di Jelena è un sussurro: “Comunque penso che lei preferisca te”. Eccolo, il punto da chiarire. La guardo, seria: “Non mi riguarda, Jelena. Non sono tipa da cercare di rubare le sub – nemmeno a qualcuno che è appena diventata di mia proprietà”.

Le prendo i polsi e glieli sposto dietro alla schiena, richiudendo il lucchetto. Le blocco l’interazione con l’ambiente. “Adesso sei davvero completamente in mio potere”, le dico, ma so che ci sono ancora alcune cose da fare. Mi piace darle l’impressione di sprofondare, lentamente ma inesorabilmente. Guardo il suo collare: c’è ancora l’incisione di default. “Che tu porti il nome di Marine sul collare non va bene. Da ora in poi avrai il nome mio…”

[2008/12/12 5:34]  Elegance Collar 1.14.2 (spine): Please say the new label on the public chat channel. The limit is 22 letters max. Say “.” to clear the text.
[2008/12/12 5:34]  You: Win’s home maid
[2008/12/12 5:35]  Jelena Kiranov: :)
[2008/12/12 5:35]  Jelena Kiranov sorride

Jelena_letto.jpgSorrido anche io. Ma approfitto del suo sorriso per metterle il bavaglio ad anello che ha appena comprato.

[2008/12/12 5:38]  RR Ringgag 1.14.2 (mouth) whispers: Win has taken Jelena’s keys from her RR Ringgag 1.14.2 (mouth).
[2008/12/12 5:39]  Win ti sfiora le labbra con le dita, appoggiandoci il bavaglio, ancora odoroso di cuoio nuovissimo e mai usato…
[2008/12/12 5:39]  RR Ringgag 1.14.2 (mouth) whispers: Jelena Kiranov’s RR Ringgag 1.14.2 (mouth) has been locked by Win (Type Total).
[2008/12/12 5:40]  Jelena Kiranov: oh!
[2008/12/12 5:40]  RR Ringgag 1.14.2 (mouth): Jelena Kiranov is cheating !
[2008/12/12 5:40]  RR Ringgag 1.14.2 (mouth): Jelena Kiranov said ‘oh!’ on open chat while gagged !
[2008/12/12 5:40]  Win sorride. Si avvicina ancora a te, inserendo un dito nell’anello, carezzandoti la lingua che tu non hai più modo di difendere chiudendo la bocca

Bloccata. Non può parlare. Non può toccare. Può solo mandarmi gli IM. E lo fa.

[2008/12/12 5:41]  Jelena Kiranov: mi fai venire i brividi.
[2008/12/12 5:41]  Jelena Kiranov: :)
[2008/12/12 5:41]  WinthorpeFoghorn Zinnemann: …bene… :-)

Jelena è mia, adesso. Giù le mani.

 

 

 

Jelena Kiranovultima modifica: 2008-12-30T06:43:00+01:00da winthorpe
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8 pensieri su “Jelena Kiranov

  1. Mi emozionano sempre questi tuoi racconti Win, sono sempre emotivamente coinvolgenti e da quanto ho letto credo che anche stavolta la tua volontaria preda sarà all’altezza della situazione.
    E’ vero che anche i post più vecchi sono interessanti soprattutto quando si parla di RLV una cosa ancora sconosciuta a molti ma che cattura sempre l’interesse.

    Ciao, a presto XD

  2. Ventrue… causa lag ieri non sono nemmeno riuscita a salutarti nonostante ti abbia intravisto al matrimonio… sorry, sono anche dovuta scappare prima di quanto avrei voluto. Felice però di averti interessato – ieri è stato un po’ un debutto sia per me che per Jelena, nel senso che nonostante la felice occasione avesse al centro Tayra e Annagavina, per noi era doppiamente importante perché era la prima volta che uscivamo dalla nostra Land dopo quello che racconto qui sopra. Peccato non aver avuto il tempo di salutare tante persone lette sul forum e mai incontrate prima… o gente incrociata in passato (Alice, Alii) oppure contatti di Facebook che per ora sono ancora solo dei nomi nella lista. Mandra, anche a te chiedo scusa – mi sono affacciata in-world un secondo fa e sono caduta a metà dei saluti… temo che fino al 4 sarà difficile riuscire a riaffacciarmi. Auguri di buon anno a te e a tutti – spero di tornare presto nel metaverso. Pedro, ricevuta tua mail, ti riscrivo presto!

  3. Grazie Win ma non serve scusarsi, anche se non ci vediamo praticamente mai sono sempre un enorme piacere i nostri fugaci scambi di IM, io fino alla fine di gennaio sono in “libertà vigilata” (regalo di natale della mia compagna) quindi forse potremmo incontrarci di nuovo.

    In ogni caso auguri di buon anno a te e tutti quelli che leggeranno questo (ennesimo ed inutile :D) post, e goditi la tua vacanza :))

  4. Per quanto Facebook sia molto più rapido ed efficace, trovo che l’intensità di un post come questo non si possa ottenere che con un Blog.
    Sono felice di poter seguire le evoluzioni della tua (seconda) vita su FB e di potermi poi soffermare a guardarla dai tuoi occhi attraverso il tuo Blog.

    Auguro a te ed ai tuoi lettori un 2009 sereno ed intenso.

  5. Ciao, Win
    complimenti per le tue…avventure…sempre appassionanti e belle da leggerle, tra l’altro le rendi interessanti anche col tuo modo di scrivere, scorrevole e schietto.

    Sono felice per la mia cara amica Jelena, che sembra abbia trovato in te una eccezionale compagna.
    Le poche volte che ci incontriamo mi parla sempre di te e ogni volta mi dice che sei una donna eccezionale.
    Siete fortunate, entrambe.

    Auguri a tutte e due!

  6. Buon anno a tutti! Rafflesia: sono anche io fortunata che, quel certo giorno dei primi collari, Jelena fosse con te. Forse devo anche alla vostra amicizia parte di quello che è successo. Ti ho intravista ieri sul radar a Penning ma ero impegnata e non ho salutato (eri comunque fuori portata di voce). Lo faccio ora ringraziandoti degli auguri e ricambiando! Lenoire: per me FB è diventato un indispensabile taccuino di appunti per questo stesso blog, un posto dove appoggiare alcune foto a uso futuro, ma anche dove parlare delle cose che non trovano posto in queste pagine e che pure mi spiace non annotare. Auguri anche a te: che il 2009 porti a tutti qualcosa di meglio del brutto anno appena concluso – e il piacere, se non di incontrarsi (so che la tua RL non ti offre il tempo che vorresti), di tenersi in contatto.

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