Si fa presto a dire

Per dare una vaga idea di come a volte le situazioni su SL possano aggrovigliarsi, breve e schematico resoconto di una strana giornata di questa settimana.

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Chi lo legge, l’ha capito da tempo: anche se cerco di non omettere alcuno degli eventi più importanti, il diario che tengo su queste pagine non può e non vuole essere la trascrizione completa di tutto quello che mi accade su Second Life. Sono costretta a selezionare, sia perché il tempo passato a scrivere è tempo tolto al piacere di stare online (come accennavo in Vivere o raccontarla?) sia perché, ancora più importante, la RL deve sempre avere la precedenza. Per cui tante piccole avventure, molti rapporti, molte situazioni emozionanti, divertenti o che per qualche motivo potrebbero essere degne di nota restano consegnate solo alla memoria mia e di chi le ha vissute con me.

Immagine 1.pngE poi ci sono casi particolari… di storie che sono a tal punto intricate che solo cercare di sbobinarle e renderle comprensibili a chi non le ha vissute sarebbe una fatica improba per me e, con ogni probabilità, costituirebbe per chi non c’era una lettura mortalmente priva di interesse. Provo ad esemplificare con la ricapitolazione, per punti schematici, dell’intreccio relativamente semplice di situazioni che, lo scorso martedì, ha avuto come esito la scena rappresentata dalla foto qui sopra: la sottoscritta al guinzaglio di Fujiko Atlas, con al collo la rossa scritta della vergogna che mette alla berlina le sub che si sono tolte, barando, un Restraint che era locked (cosa impossibile da fare se non usando il client normale di Second Life e non il RLV). E che è finita in una situazione di scacco reciproco fra me e Lella Demonia. Ecco, notarilmente enumerati, i fatti.

1) Qualche giorno fa, Fujiko Atlas cattura a sorpresa la mia vicina di casa Francesca72 Allen, moglie di Mandrashee Aeon, unica mistress italiana delle Latex Dolls e che tuttavia solo da qualche giorno (per mio interessamento personale) ha scoperto i poteri malefici di un relay su Auto-ON. Fujiko la rapisce e poi si scollega, lasciando Francesca, presso La Fortezza, ben legata su una scomoda spalliera. Qualche ora dopo, Francesca72 fa relog e si ritrova in piedi, per un problema abbastanza comune degli script di Force Sit. Gandalf, che è nei paraggi e curiosamente slegata, cerca di approfittarsi della situazione. Francesca mi chiede di darle una mano per tenerla al sicuro in attesa che Fujiko possa tornare online e io non me lo faccio dire due volte. Piombo alla Fortezza, trovo Francesca indifesa e, mediante qualche giocattolino segreto, le sbatto addosso le pesanti catene RR Serious Shackles e la immobilizzo, portandomela su a casa.

fuga_001.jpgfuga001002.png2) Prima che Fujiko torni online, e io le restituisca la prigioniera, scopro che le catene che questa indossa sono addirittura arcaiche. Basterà dire che la versione attuale è la 1.16 e che Francesca ha ancora la 1.11 – addirittura, lo script è ancora quello che non permette il “Give Keys” ad avatar con nomi lunghi come il mio… parliamo di roba dei tempi in cui Gloria Oppewall mi aveva catturata a Villa BDSM, nientemeno! Francesca dice che di aggiornarle non ne ha proprio voglia – e Fujiko gliene compra peraltro un set nuovo. Così, qualche ora dopo, mi arriva un pacchettino che contiene le sue manette arrugginite: un simpatico souvenir della sua breve permanenza da me. Poiché ho qualche minuto libero, decido di andare a Pak ed aggiornarle, in modo da poterne fare dono a qualcuno – Kadira, forse, che se l’è meritate. Oppure qualcun altro. Sono pur sempre 1000 L$, una bella cifretta.

3) Arrivata a Pak, senza esitare, indosso le Shackles ricevute da Francesca per procedere all’aggiornamento e mi ritrovo coi polsi legati dietro la schiena. Maledizione: Francesca le ha evidentemente rimosse senza perdere tempo ad aprirle – dopotutto era con Fujiko, la sua keyholder, ed evidentemente lei l’ha autorizzata. Fatto sta che adesso io mi trovo legata, e su di me aleggia la scritta che mi indica come un’imbrogliona, una “Naughty Sub” che ha rimosso illegalmente manette chiuse a chiave. Io, proprio io che il client regolare di SL l’ho da mesi rimosso dal mio hard disk e che mi do tante arie di non barare mai! Qualcuno mi passa accanto e mi guarda col disprezzo che si riserva ai bari. Io cerco di non pensarci e provo a liberarmi da sola: niente da fare, le manette sono così arrugginite che non posso nemmeno provare a liberami col gioco degli struggle. E la chiave è in mano a Fujiko, che è offline.

4) Ci penso sopra un attimo. Di riloggare col client normale non se ne parla. Aggiornare le manette, finché sono chiuse, non è possibile. Tornare a casa mi è inibito perché alle manette è appeso un guinzaglio che mi impedisce di teleportarmi. A regola, dovrei aspettare Fujiko, ma ho saputo che per lei sono giorni difficili e temo che non si colleghi per chissà quanto. Poiché si tratta evidentemente di un incidente, decido che posso sentirmi autorizzata a farmi liberare con la Real Key senza che la cosa si configuri come una violazione di qualche RP. La cosa è complessa, perché la vetustà delle manette fa sì che si debba utilizzare un modello di RK ormai desueto, ma di cui, per fortuna, ho ancora una copia rimasta ad arrugginire in inventario. Convoco Andromeda, che fa quel che può, ma dato che si collega dall’ufficio (remotando da lì il suo computer di casa) non riesce a risolvere la situazione. Sono nei guai. Ma a quel punto, in rapida successione, si collegano sia Fujiko che Lella.

5) Lella mi raggiunge per prima. Sogghigna per la situazione, e fa anche un veloce tentativo per capire se può liberarmi. Non può, ovviamente. Poi ci raggiunge Fujiko, con Francesca ancora ben legata e al guinzaglio. Sorvolo sullo scambio di epiteti: io vengo accusata di essere una pasticciona perché ho indossato le manette senza prima resettarle, io ritorco la critica su Francesca ribattendo che mai avrei creduto di ricevere in regalo manette così arrugginite da bloccarmisi addosso – e rincaro la dose facendole notare che la scritta rossa della Naughty Sub, che da un po’ di tempo mi fa additare dai passanti come una niubba cialtroncella, è in realtà lei a meritarsela perché è stata lei a togliersi le manette illegalmente. Fujiko mi fa pesare un po’ la sua situazione di vantaggio, facendomi dondolare le chiavi davanti al naso per un po’, ma alla fine ha la bontà di slegarmi. Saluta e se ne va, strattonando Francesca e trascinandosela dietro.

fuga_002.jpg6) Faccio qualche tentativo per aggiornare i legami, ma qualcosa non funziona. Si tratta forse di lag? Spesso, a Pak, il traffico fa sì che gli aggiornamenti vadano a rilento. Acchiappo Lella, che continua a sghignazzare sotto i baffi (che, voglio precisare, non ha: è solo una di quelle frasi fatte) e me la porto al Little Shop of Kink per provarci con calma. Lì faccio diversi tentativi, resettando, aprendo e chiudendo le manette rugginose di Francesca, ma senza risultati: forse sono Restraint davvero troppo vecchi per poterli aggiustare senza rimandarli in fabbrica per una sostituzione. Mentre sto dandomi da fare, sento una manina che mi sfiora il polso, mi volto di scatto e vedo Lella che ha in mano le chiavi delle mie manette. Per chi non lo sa, un Restraint appena resettato ha, di default, le chiavi a disposizione. E quella briccona ne ha approfittato.

7) Devo agire in fretta. Mi divincolo e faccio scattare la serratura delle manette di Lella legandole le mani. Le blocco immediatamente l’interazione con l’ambiente (il cosiddetto “touch”) perché non possa fare altri danni, ma soprattutto per avere una leva che mi metta in grado di trattare la restituzione delle chiavi. Mi accingo a ordinarle di slegarmi, ma Lella cede al raptus: in un attimo, mi ritrovo ammanettata, anche io con l’interazione bloccata. E per giunta costretta in mouselook, vale a dire la modalità per cui posso vedere il mondo solo “in soggettiva” e non in terza persona. Come è possibile? In teoria, senza “touch”, Lella non avrebbe potuto più toccarmi le manette. Ma i menu dei Restraint restano aperti per svariati secondi e a quanto pare Lella ce lo aveva ancora aperto. Quando i nostri due menu si chiudono, non c’è più nulla che possiamo fare per riaprirli, ed ecco il bel risultato. Lella legata da me, senza touch. Io legata da lei, senza touch. Se giocassimo a scacchi, dovremmo dirla patta, ma poiché siamo entrambe legate la situazione assomiglia di più a uno scacco matto incrociato.

8) Per liberarmi, ci vorranno delle ore e non voglio farlo qui. Ma come posso tornare a casa? Se mi teleportassi a Winsconsin mi ritroverei, legata, nello spiazzo davanti alla prigione, che è il landing point della sim. Salire a casa, sulla mia nave volante, mi sarebbe impossibile, perché così legata non posso volare… e le manette che indosso sono talmente vecchie che mi impediscono anche di usare il MossTP per arrivare a destinazione. Non mi pare il caso, non col traffico che, in questo lungo ed entusiasmante agosto, c’è nella nostra land: già mi immagino le risate dei prigionieri e dei visitatori nel vedere la terribile Win legata come una carcerata qualsiasi. Poi, però mi viene un’idea. Per una felice combinazione, il giorno prima ho rapito Franca Poper e l’ho legata ben bene, assicurandola a una colonnina sulla tolda della mia nave. Ci vorrebbe tutto un altro post per spiegarne i motivi, ma il fatto è che ora Franca è online. Grazie al cielo, pur avendole bloccato praticamente tutto, le ho lasciato aperto un canale di comunicazione IM con me, così posso chiederle un TP.

scacco1.jpg9) Arrivo sul ponte di casa mia. Franca, legata, mi guarda incuriosita. Tippo a mia volta Lella, e ci ritroviamo in tre, tutte legate, tutte impossibilitate a liberarsi a vicenda, ma almeno nella sicurezza di casa mia. Ma a me resta ancora una possibilità: il Mars Ring di Lella posso controllarlo anche via chat e, ovviamente, lo faccio, limitando i suoi movimenti a un raggio di 5 metri. Ora so che non potrà andarsene fino a quando non lo vorrò io. E, ovviamente, nevicherà all’inferno prima che io la lasci fare un passo senza essermi prima slegata. Passano così molti minuti, durante i quali faccio quel che posso per slegarmi. Ma sono fuori allenamento, e queste manette sono davvero rugginose. Né Lella né Franca possono fare niente per me e Andromeda è offline. Passeranno ore prima che riesca a liberarmi.

scacco2.jpgscacco3.jpg10) Richiamata dalla sua RL, Lella saluta e si scollega. Resto sola con Franca, ad aspettare di riprendere le forze per liberarmi, quando, sorpresa, compare online Kadira DeCuir. La convoco subito e, mentre Franca a sua volta si scollega, io passo a Kadira una copia della Real Key antica e le spiego come deve comportarsi. Kadira non ha esperienza di queste cose, e le spiegazioni sono lunghe e laboriose. Quella sera, mi scollego restando legata. Ma la mattina dopo ritrovo la mia canadesina online e riprendiamo il lavoro. Fino a quando, proprio un attimo prima che debba nuovamente staccare per un impegno RL, Kadira riesce a slegarmi. È finita. Sono di nuovo libera e quando Franca e Lella torneranno online mi ritroveranno pronta a raccogliere le loro chiavi e a fare di loro ciò che mi dice l’ispirazione del momento.

Ecco tutto. Sembra complicato? Beh, niente in confronto con certe situazioni ancora più aggrovigliate: e anche questo breve e schematico racconto sfiora senza approfondirle una serie di storie parallele molto complesse. Il motivo per cui Franca si trovava e si trova tuttora legata sulla tolda della mia nave, ad esempio. Quello per cui, mentre mi trovavo a Pak con Fujiko che mi teneva per il guinzaglio, ho ricevuto da Belias un IM ironico in cui mi faceva uno sberleffo. E Kadira? Due giorni dopo i fatti che ho appena finito di raccontare, ho scoperto che una delle nuove guardie del WCF, Nixus Braveheart, è padrona del suo Mars Ring e ha sofferto molto quando io l’ho collarata: un’altra situazione complessa, risolta poi a colpi di IM, di incontri e di scambi di notecard (dico solo che Kadira ora è tenuta a portare il mio collare solo quando è al WCF ma che Nixus ha diritto di convocarla a sé in qualunque momento, col mio benestare).

wanted.jpgE nel frattempo, Jelena è tornata dal suo viaggio di nozze. Ieri è ricomparsa Lorella. Clelia e Franca, che si erano sposate e poi avevano divorziato, sono tornate insieme e al momento si trovano entrambe ben legate, una di fronte all’altra, su a casa mia. E qualcuno ha cominciato ad affiggere, alla prigione, manifesti in cui la sottoscritta e alcune delle guardie più attive risultano ricercate per crUmini cont_o l’umanitTà! Tutto accade velocemente, e nessun diario può tenerci dietro. Non è anche questo il bello della nostra Seconda Vita?

Si fa presto a direultima modifica: 2009-08-21T10:35:00+02:00da winthorpe
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6 pensieri su “Si fa presto a dire

  1. Dunque, ciao pasticciona. Secondo me quella che ha pasticciato con le mie vecchie cuffs sei stata tu. Si fa presto a dare la colpa agli altri(uso sempre e solo RLV e Fujiko mi aveva autorizzato a toglierle e secondo me sei te che hai qualche aggeggino di troppo). Dovete sapere voi che ci state leggendo che quando Win mi ha iniziata alle delizie del relay mi ha prima offerto l’oggetto realy, che potete trovare nella sua prigione entrando a sinistra, che poi gentilissimamante mi ha ospitata come statuina “muta” accanto al muro mentre lei il genio “Pasticcione” si fiondava alla Sin-Lab (avevo appena finito di parlarle di quel posto passandole anche il LM).
    Sin-Lab, per chi non lo sapesse è un luogo dove si gioca un RP dedicato alla trasformazione in RubberDoll (differente dalle LatexDoll di cui sono membro). In questa Land, corredato da uno squisito negozio con bellissimi marchingegni dedicati al latex ci sono dei supporti che guarda caso utilizzano il relay.
    Dicevo dunque che la nostra amica Win, non conoscendolo ci si precipita, scomparendo nel nulla nel giro di pochi minuti.
    Mentre inerme aspetto ai piedi del muro della sua prigione, provo a Immarla (la noia e la pessima musica tedesca “perdonatemi” ) mi spingono a chiamarla. Solo che scopro con disappunto che anche i suoi im sono bloccati.
    Conoscendo il negozio, e avendo più volte approfittato dei loro supporti per stare tranquilla, comprendo immediatamente cosa è accaduto e me la rido. Avendo un’altro avatar, creato nel periodo in cui Francesca si era ritirata, lo attivo e mi precipito alla sin-lab alla sua ricerca e indovinate. Si la pasticciona era lì immobile che sicuramente si stava godendo una lettura interessante. Gli ospiti che accettano di fermarsi sugli spot, con o senza realy sono tenuti a seguire lo scorrere un mantra dedicato alla loro rieducaziona.Il blocco si interrompe alla fine dell’esecuzione del mantra. Credo che Win, sia stata colta dalla sindrome che affligge molte di noi (Cialtronaggine acuta) e che abbia iniziato (panico?) ad attrarre l’attenzione di qualche sua protetta. Nel mentre mi faccio riconoscere e infatti eccola arrivare puntuale Lella. Mi piacerebbe raccogliere la testimonianza di Lella per scoprire aneddoti simpatici sulla nostra ospite Win. Il relay non le aveva disattivato il TP con cui aveva richiamato Lella…… Per farla breve dopo aver attratto l’attenzione di un’addetta della sin-lab Win ottiene di essere liberata prima del tempo. Dunque….dunque questo mi sembra barare Win….che ne dite. Postate i vostri commenti che tanto lei va in ferie e quindi non può neanche difend..giustificarsi.

    un affettuoso saluto dalla tua amica “cialtrona” e vicina Francesca72 Allen

  2. Ahahahah, non faccio in tempo a congedarmi per una settimana di ferie che subito si scatena una campagna denigratoria da parte della vicina di casa, cui probabilmente dà fastidio qualche schiamazzo dei nostri prigionieri… perché sicuramente escludo che le bruci lo scherzetto del relay, che lei così bene e dettagliatamente racconta qui sopra! Ma per precisione di cronaca, allora, qualche chiosa ci vuole.

    Prima di tutto, i fatti narrati qui sopra da Francesca sono tutti abbastanza esatti: il relay, la statua (un oggettino fra l’altro creato da Belias, che sta sviluppando a quanto pare ottime qualità di scripter) e anche il fatto che, dopo aver imprigionato Francesca facendone una attraente decorazione nel cortile del WCF, sono poi andata a curiosare alla Sin Labs – proprio seguendo una notecard che era stata lei a passarmi. Non è un segreto: vi ho accennato in ben due post, “La lunga estate calda di Winsconsin” ( http://win.myblog.it/archive/2009/08/11/la-lunga-estate-calda-di-winsconsin.html ) e anche “Tentacoli e relay” ( http://win.myblog.it/archive/2009/08/13/tentacoli-e-relay.html ). Devo dire che l’idea di rischiare di trasformarmi in bambola sapendo che Francesca non poteva slegarsi finché non fossi tornata mi stuzzicava almeno tanto quanto la tentazione, dopo tanti mesi dal mio ultimo banishment, di trovarmi completamente immobilizzata e isolata. Come ho detto, si era trattato di un rischio calcolato: avevo evitato con attenzione le piattaforme quadrate (dalle quali, si legge chiaramente nelle istruzioni di Sin Lab, NON ti alzi più finché qualcuno non decide di liberarti) e ne avevo scelta una di quelle circolari (dalle quali, a quanto avevo letto, si veniva liberate automaticamente dopo un congruo tempo passato ad ascoltare un mantra ipnotico studiato per farti diventare davvero una bambola).

    Quello che non è vero sono certe basse insinuazioni verso la fine del commento. Giammai avrei scritto IM a qualcuno per farmi salvare – lo feci nella famosa avventura da Roper Binder, quando mi feci salvare da Alison Balut ( http://win.myblog.it/archive/2009/05/31/lezione-di-umilta.html ) e ho sempre ritenuto *quella* una pur veniale violazione di un RP corretto. Giammai avrei chiamato Lella per aiutarmi. Ma è pure vero che Lella, come ogni buona sub che si rispetti, mi saluta in IM sempre e comunque, come prima cosa, non appena si collega… e che, ovviamente, ha sempre abilitata la facoltà di sapere dove sono sulla mappa. Nulla di strano, quindi, che appena collegata, e vedendo che non ero in grado di rispondere al suo saluto, si sia catafiondata a cercarmi. Respingo al mittente, quindi, le allusioni di Francesca a un mio ipotetico barare… dopo tutto, se non ricordo male, temo proprio di aver notato su di lei una di quelle tag “Naughty Sub” anche quando, durante il breve periodo del suo rapimento ad opera mia., le misi un bavaglio che chissà quando e come si era tolta! :-P

    Posso anche dire, per dimostrare che non intendo certo accanirmi contro il commento di Francesca, che il suo alt (il cui nome non rivelo), quando è venuto a cercarmi, ha fatto di tutto per cercare di liberarmi prima del tempo, spingendosi perfino a pagare generosamente una piccola somma alla piattaforma che mi imprigionava nel caso si trattasse di una di quelle che mettono la prigioniera in vendita e a disposizione del primo facoltoso cliente che dovesse passare.

    Detto questo, non ho alcuna difficoltà ad ammettere che, quando nel piccolo crocchio di persone che si stava pian piano affollando attorno a me – senza dubbio gente entusiasta nel trovarmi, una volta tanto, costretta al silenzio – ho intuito la presenza di una ufficiale della Sin Lab, la quale mediante emote (l’unica comunicazione dall’esterno che ero in grado di decodificare) mi ha fatto capire che se lo avessi voluto mi avrebbe liberata in anticipo… beh, non ho esitato a segnalare che gliene sarei stata grata. Perbacco, avevo Lella online e prima riuscivo a tornare libera prima avrei potuto godere di nuovo del piacere di rimetterle, per un poco, il guinzaglio. Essere una bambola è bello, ho scoperto, ma avere, legata in fondo a una catenella, una come Lella, è un piacere di gran lunga superiore!

  3. Sono lusingata da tutte queste attenzioni ma dovrei precisare anch’io alcune cose: partiamo dal fondo, quando la “Pasticciona” era bloccata a Sin-Lab sono stata tippata da un’altra persona e se non fosse riuscita a liberarsi da sola mi sarei sacrificata io al Suo posto.
    L’altra cosa da precisare è stato l’AIUTO che ho offerto alla “Pasticciona” mentre era legata al Little Shop of Kink: ho atteso che finisse l’aggiornamento, che rimuovesse l’ORB dell’aggiornamento e gentilmente ho raccolto le chiavi prima che passasse qualche malintenzionato a rubarle; la “Pasticciona” ha pensato bene di bloccarmi tutto il possibile ed io ho solo schiacciato invio in quegli attimi di concitazione (piccola premessa: non sono esperta dei sistemi usati dall’ “altra parte”) e ci siamo bloccate a vicenda.
    Altra cosa per far stare tranquilla la Signora in ferie: ieri sera Francesca mi prendeva le misure, io me la sono data a gambe levate….
    buone ferie

  4. /me scuote la testa rileggendo il commento di Lella

    Mia cara, se non esito un attimo solo a credere che saresti stata disposta a sacrificarti per me quel giorno alla Sin Labs, dovremo parlare del supposto “aiuto” del rubare chiavi durante una serie reiterata di tentativi di aggiornamento e reset combinati che era lungi dall’essere concluso. Dovremo parlare di come ti rivolgi alla tua padrona. E dovremo parlare di quello che combini in mia assenza. Stasera mi sei sfuggita. Vediamo se domani riesco a rimediare. Tu, intanto, meglio che cominci a salutare gli amici più cari, Lella.

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