Mamma mia!

L’attesa è finita. Andromeda ha scontato la sua sentenza ed è tornata a casa già da qualche giorno. E anche Backbuttoned, alla fine, è uscita dalla RR Prison. A Winsconsin, la vita ricomincia, con qualche novità.

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Se il banishment su Second Life è un’esperienza molto dura più per gli amici che per la persona che viene isolata nel banesuit, il dicorso vale anche per il carcere. La lunga permanenza di Andromeda e Backbuttoned alla RR Prison è stata sicuramente molto dura per entrambe – ma lo è stata molto anche per me. Non me ne lamento: per quanto sofferta, è stata una mia scelta. Ma mi sono accorta di avere, molto più spesso di quanto avrei immaginato, bisogno di andare a trovare le prigioniere – cercando di vederle attraverso la grata delle visite, di parlarci, quando possibile, quando le guardie non le tenevano imbavagliate… e in qualche caso, nei giorni in cui erano segregate in una cella di isolamento, almeno cercare di vederle da lontano, anche senza poterle confortare con una parola, un bacio da lontano, un gesto.

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Androback.jpgHo ritrovato le emozioni intense dei tempi di Mystique – quando la andavo a trovare nelle gabbie di Claven, e lei non era in grado di parlare nè di esprimere il piacere che la mia visita le faceva. Quel senso terribile di isolamento, di impotenza nel non poter abbracciare una persona a cui vuoi bene. Aggravata, nel caso di Backbuttoned e di Andromeda, dalla consapevolezza che alla prigione avevano ormai un controllo completo su di loro, perché le regole prevedevano che il personale avesse accesso alla loro Real Key. Quando metti il collare a qualcuno, vedere che le chiavi di quel collare passano a qualcun altro dà una lacerante sensazione di perdita. Quel tipo di emozione sconvolgente che, come ho visto in passato, può spingere qualche Mistress a dar fuori di matto scatenando quei drammi che tutti su SL temono ma che in un certo senso rinnovano a volte la verità dell’emozione, evitando che tutto si riduca a un gioco ripetitivo.

Perdere Andromeda e Backbuttoned per tutto questo tempo (rispettivamente 24 e 12 ore di sentenza: che per Andro sono state allungate dal fatto che alla prigione avevano avuto l’ordine di liberarla solo in mia presenza – mentre Back è rimasta bloccata dal fatto di aver avuto poco tempo per collegarsi a SL negli ultimi tempi) mi ha insegnato qualcosa, credo, confermandomi come il controllo assoluto possa da un lato diventare una schiavitù per chi lo detiene, e dall’altro spingere a dare per scontato un rapporto che, come tutti i rapporti interpersonali, reali o virtuali, deve nutrirsi sempre, giorno per giorno. Ho capito che, a volte, il modo per stringere un collare ancora di più è aprirlo. E mi ha fatto ricordare quanto sia stupido quel detto, lontano dagli occhi, lontano dal cuore. Nemmeno per sogno: Andromeda e Back mi sono mancate moltissimo, in tutto questo periodo. E il loro ritorno a casa è stata una festa, soprattutto quando ho rimesso ad Andro il collare col nomignolo che le ho dato da quando mi appartene – Windromeda. Tutto il passato, rivedendoci, è svanito come neve al sole: i suoi abusi come guardia della nostra prigione, i drammi che il suo comportamento aveva scatenato fra noi e la Greylist, e Shaya e Sylestra. Tutto dimenticato, in un turbine di batticuori, di abbracci, di baci a fior di labbra, di sorrisi.

RR atrio_001.jpgRRAndrovisit5.jpgrelease!_007.jpgrelease!_009.jpgrelease!_010.jpgrelease!_013.jpgrelease!_014.jpg A me gli ABBA sono sempre piaciuti poco, e il film “Mamma mia!”, che ho visto in DVD qualche tempo fa, mi è parso modestissimo. Eppure, sarà la forzata separazione di Andromeda, ma quando per la prima volta ho letto sottotitoli della canzone eponima, non ho potuto fare a meno di pensare che in qualche modo parlava di noi due. Fra l’altro, come Andromeda, anche gli ABBA sono svedesi – e le loro canzoni (e questa in particolare) hanno nel ritmo una giocosità  che mi ricorda molto lo spirito con cui lei affronta la sua Second Life: una specie di quieta disperazione disseminata in testi semplicissimi e ben dissimulata da motivetti molto allegri e ballabili. Ho cantato Mamma mia ad Andro non appena le porte della RR Prison si sono riaperte e, da allora, non passa giorno senza che me la canticchi ad alta voce anche in RL. Vedendo, invece delle immagini con Meryl Streep, una galleria fotografica che rappresenta l’ultimo mese della nostra vita nel metaverso.

 

Non so nemmeno da quanto tempo tradivi la mia fiducia
Così ho preso la decisione che dovevo farla finita.
Guardami ora, imparerò mai?
Non so come ma all’improvviso perdo il controllo
Nella mia anima c’è un fuoco
Basta uno sguardo e sento una campana che suona
Un altro sguardo e dimentico tutto, o-o-o-oh

Mamma mia, ecco che mi riprende
Oddio, come posso resisterti?
Mamma mia, si vede di nuovo?
Oddio, quanto mi sei mancata
Sì, ho avuto il cuore spezzato
Triste, dal giorno in cui ci siamo separate
Perché, perché mai ti ho mandata via?
Mamma mia, ora lo so davvero,
Oddio, non potrei mai lasciarti andare.

Ho provato rabbia e tristezza per le cose che fai
Posso contare le volte che ti ho detto che avevamo chiuso
E quando te ne vai, quando sbatti la porta
Penso tu sappia che non starai lontana a lungo
Lo sai che non sono così forte
Basta uno sguardo e sento una campana che suona
Un altro sguardo e dimentico tutto, o-o-o-oh

Mamma mia, ecco che mi riprende
Oddio, come posso resisterti?
Mamma mia, si vede di nuovo?
Oddio, quanto mi sei mancata
Sì, ho avuto il cuore spezzato
Triste, dal giorno in cui ci siamo separate
Perché, perché mai ti ho mandata via?
Mamma mia, anche se dico
Addio, lasciami ora o non farlo mai più
Mamma mia, è un gioco che facciamo
Addio non vuol dire per sempre

Mamma mia, ecco che mi riprende
Oddio, come posso resisterti?
Mamma mia, si vede di nuovo?
Oddio, quanto mi sei mancata
Sì, ho avuto il cuore spezzato
Triste, dal giorno in cui ci siamo separate
Perché, perché mai ti ho mandata via?
Mamma mia, ora lo so davvero,
Oddio, non potrei mai lasciarti andare.

Usemeritorna_001.jpgEwyn_001.jpgAndromeda è di nuovo con me, adesso. Back è tornata ieri ed è stata immediatamente ricatturata da una delle trappole che abbiamo cominciato a mettere intorno alla prigione, quindi so che la ritroverò a Penning non appena la sua RL le consentirà di riconnettersi. Jelena, anche se di questi tempi la vedo solo attorno all’ora di pranzo, ha un nuovissimo Mac che, mi dice, ha migliorato di moltissimo le prestazioni della sua Second Life, permettendole di vedere in maniera fantastica tutto quello che ha creato qui intorno. E la famiglia cresce: Pene Seetan è ormai di casa, e ha preparato un sistema complesso per la gestione delle code di persone in attesa di essere incarcerate – e una trappola con la quale proprio ieri abbiamo riacchiappato Useme non appena è venuto a curiosare alla prigione in cui, nelle vesti del Presidente, aveva già passato parecchio tempo. Costanza Paulino sprofonda sempre più nel dominio ormai assoluto che Jelena e io abbiamo su di lei. Compliant, sempre blindata nel suo astuccio di lattice, vive ormai stabilmente, nella nostra sim e al momento sta sperimentando una nuova gabbia – nella quale potrebbe finire prestissimo anche MG, se non riesce a completare una missione che gli ho affidato qualche giorno fa. Tomiko e Fujiko sono due guardie attive e molto temute dai prigionieri. E intanto Ewyn, di cui ho parlato un poco nel post dedicato a Challenge, è, per così dire, tornata anche lei nei paraggi e divenuta mia ospite a lungo termine.

Così tante cose da fare, così tante avventure da vivere, così tanti nuovi amici da conoscere e così poco tempo. Mamma mia!

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Mamma mia!ultima modifica: 2009-03-23T13:04:00+01:00da winthorpe
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Un pensiero su “Mamma mia!

  1. Bene, bene.. vedo che la prigionia di Andromeda è servita a farti apprezzare la buona musica ;-)

    Allora ti suggerisco un film ToGetHer, un simpatico calembour nel titolo, come vedi.

    Purtroppo non lo si trova facilmente, sto provando a scaricarlo in inglese, lo vorrei rivedere.
    Descrive un periodo che io ho intravisto, come ragazzino, e vederlo è stato come quando hai un deja-vu, un nome sulla punta della lingua..

    Se hai occasione, guarda i video originali degli ABBA dell’epoca, hanno proprio il sapore del loro tempo

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