Il pretendente di Andromeda

Sono quattro mesi che rinvio la scrittura di questo post, perché sono successe tante cose in poco tempo. Ma anche perché l’argomento è difficile. Fino a che punto una padrona deve tenersi stretta la sua sub?

andro trial_008.jpg

Ormai sono parecchie settimane da quando ho pubblicato il post La prova di Andromeda. Probabilmente nessuno (e meno male, vorrei aggiungere!!!) si è accorto che il link alla pagina indica però che il titolo originale era diverso: inizialmente il post avrebbe dovuto chiamarsi “Andromeda è mia, quindi è libera”. Solo che poi mi sono accorta che già così stavo andando a finire troppo lunga e che non avrei saputo come fare ad affrontare in breve il tema di quale sia o debba essere la libertà di chi ha scelto di regalarti la sua. Ci provo oggi, e mi scuso in anticipo. Ma questo post sarà uno di quelli che Mandrashee Aeon definisce, non a torto, un muro di parole. Grazie a chi avrà la pazienza di tentare la scalata, perché questo è un argomento che mi sta molto, molto a cuore.

Insomma, tutto comincia all’inizio dello scorso dicembre, quando Andromeda mi confessa di aver conosciuto un tizio. Drizzo subito le antenne, allarmata, e ascolto. Questi l’ha incontrata a Galveston, dove lei aveva un negozio, e invece di avvicinarla subito, come fanno il 90% degli avatar maschi di Second Life, con un “Vuoi scopare?” o altra frase equipollente, ha attaccato discorso in modo cordiale e solo dopo un po’ di conversazione le ha fatto sapere di essere molto interessato a lei. Il tipo è australiano, mi dice Andromeda, si chiama Stevie Llanfair ed è un dominatore. Andro arrossisce un poco nel confessarmelo: ne è intrigata, e non poco. Ma non farebbe niente senza il mio permesso e vuole sapere se sono disposta a darle il mio benestare per passare con lui un po’ di tempo.

stevie.jpgChi mi conosce sa quanto sono gelosa e forse può provare a immaginare quello che mi passa nella mente. Gratitudine per la devozione che Andromeda mi dimostra, prima di tutto: io non ho segreti per lei, e se mi viene a dire una cosa del genere è chiaro che nemmeno lei ne ha per me. Ma, accanto al sentimento positivo, c’è subito il senso di angoscia e il desiderio di possesso: vuole passare un po’ di tempo con lui? In che termini? Cosa vuole da lui che non può avere da me? Che pericoli implica la cosa per il nostro rapporto? Io so già che, prima di me, Andromeda è appartenuta a lungo a un Master che ha dovuto lasciare SL per gravissimi motivi di salute. Un Master maschio, attenzione, quindi, suppongo, qualcuno con cui aveva un rapporto alquanto diverso da quello che ha con me. Non avrà mica nostalgia di tornare a quel tipo di storia, spero? Con una Mistress mi scontro ad armi pari, ma nel momento in cui la mia Andromeda fosse davvero attratta da un avatar maschio, beh, non è che potrei farci molto.

Ingoio la risposta negativa che d’impulso mi verrebbe voglia di darle, le dico che ci rifletterò. Mi consiglio con Moss, chiedendole come si regolerebbe lei se qualcuno le facesse una richiesta del genere a proposito di Nicki Georgette. E arrivo anche a confessarle che un po’ mi rendo conto che ad Andromeda, che fra l’altro ha avuto una lunga e proficua esperienza come escort, probabilmente potrebbe mancare un certo tipo di interazione molto più esplicitamente sessuale di quella evocata dai nostri giochi bondage – qualcosa che io non cerco e che di conseguenza non posso darle.

Moss non esita: se qualcuno le chiedesse qualcosa del genere, lei non darebbe mai il permesso. Io provo a rilanciare, però. Supponendo che si rendesse conto che Nicki ci tiene davvero, lei cosa farebbe? Eserciterebbe l’autorità, che la sub le conferma chiedendole il permesso, negandoglielo? Oppure, proprio per premiare e incoraggiare questa onestà di fondo, acconsentirebbe a lasciarla libera di una scappatella di questo genere? La mia amica evita la domanda: la sensazione è che per lei il cybersesso sia a tal punto fuori questione che non ritenga plausibile un’insistenza di una sua sub per l’argomento. Ma per me il punto è un altro: dato per scontato che il mio primo impulso possessivo sia di tenere Andromeda tutta per me, imporle un divieto in un caso del genere non rischia di indurla troppo in tentazione? Se vuoi bene a qualcuno, si dice, devi lasciarlo libero: ma come interpretare questa regola di buon senso quando il rapporto si fonda sulla perdita della libertà, quando una persona ama appartenerti e accetta di subire il tuo arbitrio?

Incerta sulla risposta, ma non volendo ignorare la questione, chiedo ad Andromeda di farmelo incontrare, questo Stevie, e le ordino di tenermi informata su ogni loro dialogo inviandomi tutte le conversazioni in notecard. Lei obbedisce e io mi trovo a poter ricostruire tutto quello che accade fra loro. Lui le parla con un tono decisamente autoritario, apostrofandola come “girl”, ma a suo modo sa essere anche dolce. Non so se questo mi conforta o mi fa ancora più paura. Lei gli risponde chiamandolo “Sir”, gli offre temporaneamente il ruolo di guardia, perché possa aprire le porte della prigione, ma avvertendolo che lo rimuoverà dal gruppo, “dopo”. Però lo avverte: “Devo chiedere il permesso alla Signora. Attento, se dovesse venire. Sia molto gentile con lei”.

[23:56]  Stevie Llanfair: Ti desidero.
[23:56]  Andromeda Sawson: awww …
[23:56]  Stevie Llanfair: Dico sul serio. La tua onestà mi affascina.
[23:57]  Andromeda Sawson: Ho detto alla signora che lei mi piace…
[23:57]  Stevie Llanfair: E cosa ha detto la Signora?
[23:57]  Andromeda Sawson: Ne ha preso nota… può essere MOLTO formale
[23:57]  Stevie Llanfair: Allora è bene che le scriva. Inginocchiati e aspetta, e comporrò qualcosa.


andro ozzievisit_012.jpgEcco… sentire lui che le ordina di mettersi in ginocchio mi fa un po’ ribollire il sangue, ovviamente. Ma confesso che Stevie si comporta, anche in mia assenza, con grande rispetto: “Darò il messaggio a te perché sia tu a darlo a lei. Dobbiamo comportarci in modo appropriato”, dice ad Andromeda che gli risponde: “Sì, Sir…” (un’altra piccola fitta) “…la chiami Signora”. E qui, Stevie butta lì una frase che mi turba in un modo che non mi aspettavo: “È solo una Dominante, o anche sottomessa? Dal suo profilo ho avuto l’impressione che fosse entrambe le cose”.

Oh cielo. Perché questa domanda mi fa partire un volo di farfalle nello stomaco?

Scaccio quell’emozione, quel senso improvviso e inebriante di voragine vicina solo che io voglia lasciarmi andare per un momento. Continuo a leggere la risposta della mia Andromeda: “Anche sub… ma dice che conoscermi ha “migliorato” il suo lato domme”. Sorride, Stevie Llanfair ridacchia e rilancia: “Lo credo. Sei un premio incredibile”. E Andromeda, abbassando la voce: “All’inizio credevo che mi sarei annoiata di essere bloccata, come adesso che non ho il TP… ma ho imparato ad apprezzarlo”.

Finita di leggere la notecard esito. Non so, davvero, come affrontare la situazione, ma non collegarmi sarebbe una vigliaccheria. Lancio Second Life, entro nel mondo, raggiungo Andromeda alla prigione. E trovo Stevie ancora lì.

[2008/12/09 0:03]  Andromeda Sawson: Signora!!!!
[2008/12/09 0:04]  Win: Buon giorno, Andromeda. E salve, Mr. Llanfair
[2008/12/09 0:04]  Stevie Llanfair sorride e fa un cortese inchino piegando il busto. “Lieto di incontrarla, Signora. I miei complimenti. Mi mancano, in effetti, pochi secondi per completare una notecard per lei”.
[2008/12/09 0:05]  Win: Grazie, Sir… ne stavo leggendo una di Andromeda mentre mi materializzavo
[2008/12/09 0:05]  Stevie Llanfair: Sorella, la prego, date le circostanze non mi chiami Sir. Fratello, o anche solo Stephen, basterà”.
[2008/12/09 0:05]  Andromeda Sawson: Sir, perché lei lo sappia… invio regolarmente notecard alla Signora,  raccontandole tutto…
[2008/12/09 0:06]  Stevie Llanfair: Come è tuo dovere, ragazza. Da te non mi aspetterei niente di meno.
[2008/12/09 0:07]  Win: Le sarei grata se si astenesse dal chiamarmi “sorella”, Mr. Llanfair. Non intendo essere scortese, ma mi aspetto un simile appellativo da qualcuno che conosco da qualcosa di più di 2 minuti
[2008/12/09 0:07]  Stevie Llanfair: Signora, Le mie scuse. In taluni circoli lo si considera una forma di cortesia. Da gentleman, naturalmente, mi rivolgerò a lei come preferisce. Forse semplicemente Signora? Almeno per il momento?
[2008/12/09 0:09]  Win: Non deve scusarsi di nulla, Mr. Llanfair – voglio solo essere chiara. Apprezzo la sua cortesia e sono certa che non intendesse mancarmi di rispetto. Naturalmente, lei qui è il benvenuto, poiché un amico di Andromeda
[2008/12/09 0:10]  Stevie Llanfair sorride e annuisce educatamente. “Forse ammiratore sarebbe un termine più adeguato, Signora. Mi impressiona in modo considerevole”. Stevie Llanfair parla con tono pacato, osservando la notevole donna (è lui che mi definisce così in un emote) con occhi gentili. “Davvero, potrò essere amico di Andromeda solo con il suo permesso”.

Nel frattempo, mi porge la nota che ha finito di scrivere. La leggo, cercando di celare la tensione. Si intitola “With geat respect” – ossia “con grande rispetto”, anche se gli è sfuggita una “r”. Mmm… ma dopotutto questi australiani non hanno fama di essere ‘sti grandi letterati. Leggo (e traduco).

Bongiorno (sic!), Signora WinthorpeFoghorn Zinnemann

Come lei sa, ho avuto la gioia di incontrare la sua proprietà, Andromeda Sawson. Lasci immediatamente che le dica che ci siamo incontrati per caso, che è stata estremamente leale nei suoi confronti e che con me a giocato, in modo comunque limitato, solo in quanto sapeva di avere il suo permesso.

Mi piace come persona, e come submissive. È leale, divertente e piena di talento.

Mi piacerebbe poter passare del tempo con lei, quando lei non è online, ad esempio, dato che rispetto a lei mi trovo in una time zone enormemente diversa. (Australia.)

Sono un Master con esperienza, gentile ed educato. Avrò cura di lei per tutto il tempo che dovessimo poter passare insieme.

Se lei dovesse proibirlo, avrò completo rispetto per la sua volontà. Se lei sarà così gentile da consentirlo, ne avrò la massima cura per suo conto.

Oserei sperare che anche lei ed io potessimo diventare buoni amici!

Con l’augurio di ogni bene,

Sinceramente
Stephen Llanfair

andro ozzievisit_009.jpgSollevo lo sguardo. Stevie mi sta guardando, con discrezione ma in attesa. Lo stesso fa Andromeda, e – lo capisco – il confronto non può ulteriormente essere rinviato. “Anche io”, inizio, “apprezzo Andromeda per molte ragioni, una delle quali è la sua enorme onestà. Motivo per cui voglio essere completamente onesta anche con lei, signor Llanfair”. “La prego di esserlo, signora”, risponde Stevie: “Io stesso sono scupolosamente onesto. E quando l’ho incontrata le ho detto che avrei dovuto parlare con lei, Signora, prima che potessimo diventare più vicini. Andromeda le appartiene, e capisco questo genere di rapporti, e non farò nulla che possa minacciare in alcun modo il vostro rapporto. E comunque credo che nessuno potrebbe farlo. È chiaro che la adora”.

Il confronto è ingaggiato, e in Andromeda l’emozione è palese – e forse è per questo che, non potendo mettere bocca nella conversazione, continua a farmi mille domande su questioni relative alla prigione. Fino al momento in cui sono costretta a prendere una misura che cercavo di evitare. Estraggo un bavaglio, la tiro a me con ferma dolcezza, le faccio aprire la bocca e le metto il bavaglio, ignorandone le proteste: “Andromeda”, le dico, “non avrei voluto farlo poiché non amo il comportamento di certe Mistress possessive che sentono il bisogno di riaffermare il loro dominio su una sub quando si trovano in presenza di un altro dominante… ma voglio essere in grado di parlare col signor Llanfair senza distrazioni e senza dover rispondere alle tue domande su come arredare questo posto”. Andromeda china la testa e annuisce. Stevie mi guarda in attesa. Tocca a me, adesso. Il mio sguardo si fissa in quello di Stevie.

[2008/12/09 0:40]  Win: Mentirei se dicessi che l’idea di lasciarle passare del tempo con Andromeda non mi provoca alcuna preoccupazione. Tengo molto a questa ragazza e sono più possessiva di quanto sia disposta ad ammettere.
[2008/12/09 0:41]  Win: D’altro canto, ho fiducia nel giudizio di Andromeda e a quanto vedo lei è una persona con cui sento di poter avere un rapporto amichevole
[2008/12/09 0:42]  Stevie Llanfair annuisce: E io sono consapevole, Signora, che lei prende molto sul serio il suo ruolo nella vita di Andromeda. Vorrei rassicurarla sul fatto che capisco i suoi desideri,e i suoi diritti.
[2008/12/09 0:42]  Andromeda bofonchia: I wouwd never cheag on Fignora [“Non tradirei mai la Signora”]
[2008/12/09 0:43]  Stevie Llanfair ridacchia rivolto alla Signora. “Le chiede lei di tacere, o lo faccio io?”
[2008/12/09 0:43]  Win si acciglia un poco
[2008/12/09 0:45]  Win: Signore, la prego di capire che mi mette a disagio sentirla affermare una forma di autorità su Andromeda in mia presenza…
[2008/12/09 0:45]  : Stevie Llanfair : Giusto, ha ragione. Farò più attenzione.
[2008/12/09 0:46]  Win: Apprezzo questo impegno, Signor Llanfair. Per me è molto importante
[2008/12/09 0:46]  Stevie Llanfair: Signora, in sua presenza, sarò guidato e condotto da lei. Andromeda è sua.
[2008/12/09 0:48]  Win: Capisco e non la prendo come un’offesa. Ma voglio che lei sappia che non apprezzo alcun tipo di comportamento che possa minare – parola sbagliata… ma che in qualsiasi modo possa pilotare il modo in cui mi comporto con Andromeda…

Andromedanewhome_001.jpgAndromedanewhome_002.jpgandrotrouble_002.jpgA questo punto, Stevie suggerisce di parlare tutto in Out Of Character (ossia fuori dal personaggio che tutti interpretiamo in world) e mi fornisce di un aggeggino che premette a ogni frase che pronunciamo l’acronimo OOC. E la conversazione prosegue, seria ma senza tensioni: “Sono convinta”, riprendo, “che anche in un rapporto come quello che ho con Andromeda valga la regola “se ami qualcuno, lascialo libero”. Non sono disposta a “condividerla” con qualcuno. Intendo tenerla come mia più a lungo possibile… il che, naturalmente, sarà fin tanto che funzionerà il nostro rapporto. Sappiamo tutti che la parola “sempre” è una figura retorica. Pertanto, qualsiasi altro rapporto che intervenisse a ridurre l’esclusività di quello che abbiamo è da me sentito come una potenziale minaccia”. Stevie annuisce. Io proseguo: “Naturalmente questo vale anche per l’idea che voi vi incontriate. Non voglio fingere che la cosa non mi metta a disagio… ma non voglio nemmeno, beh, far si che il proibire qualcosa a qualcuno lo faccia diventare più prezioso”.

Stevie capisce benissimo ciò che intendo: “Devo dirle, se davvero la cosa le provoca ansia mi tirerò indietro. Andomeda è una delizia – gentile, divertente, bellissima. Ma ci tengo a non guastare ciò che avete voi due”. Si rivolge ad Andro, sempre OOC: “Andromeda, se la tua Mistress non vuole che tu mi veda, DOVRO’ non vederti”.

Scacco? Mi sta mettendo in mezzo, e la strategia è chiara: se decidessi di proibire l’incontro, Andro si ricorderà di lui come di quel pretendente così corretto da piegarsi al mio volere. Con un rimpianto che, ne sono certa, rende il suo desiderio per Andromeda ancora più seducente. In qualche modo, è come se mi stesse sfidando ad essere anche io all’altezza della sua generosità. Solo che io sono una bastian contrario: quando mi sento costretta da qualcuno a dovermi comportare in qualche modo, è più probabile che faccia il contrario. Avevo praticamente già deciso, dato il comportamento davvero corretto del signor Llanfair, di mandar giù la mia gelosia e acconsentire a qualche incontro condizionato – ma dopo una battuta del genere, beh, sono pronta a rimangiarmi l’idea e arroccarmi nel ruolo della Mistress che si rifiuta di mollare la sua sub anche solo per qualche istante.

Poi, però, Stevie fa una mossa decisiva. Una frase, in effetti.

[2008/12/09 0:57]  : Stevie Llanfair OOC : In effetti mi piacerebbe essere amico di entrambe.

Rimango per un attimo interdetta. Ripenso a tutto quello che è successo nel mio passato, alle volte che ho conosciuto qualcuno che apparteneva a qualcun altro, e al modo in cui ho sempre fatto tutto quel che potevo per non trovarmi nel ruolo della scoppiacoppie, della rovinafamiglie, di quella che insidia i rapporti. Ripenso a – beh, ora lo posso dire: ripenso a Lorella Bravin, e a tutti gli scambi di IM che abbiamo avuto fino a quando era sposata con Gwendalina Tedeschi… lunghissime chiacchierate in cui mai, mai avevo lasciato trapelare quanto mi sarebbe piaciuto mettere le dita sulle sue manette… perché anche se Gwen non la conoscevo (se non per quello che di lei mi raccontava Lorella) comunque mi sarebbe sembrato di fare un torto, più che a lei, a quello che per me rappresentava la coppia formata da lei con Lorella. E poi ripenso anche a cosa ho provato quando ho saputo che Lorella aveva deciso di togliersi il collare che Gwen le aveva stretto al collo – un senso di liberazione, di attesa, di nuove possibilità… di…

eudeamon_001.jpg

Ma quella di Lorella è tutta un’altra storia, troppo complessa per riuscire a parlarne qui. Mi scaccio questi pensieri dalla testa, torno a concentrarmi su Stevie che, a questo punto, aspetta una risposta. Vuole essere amico di entrambe… e prima si è informato, con discrezione, su che tipo sia io… cercando di capire da Andromeda se per caso anche io non potessi
(diventare una preda)
partecipare a un RP più elaborato che coinvolga tutti e tre. Prendo fiato, fingendo di non sapere nulla di quelle sue domande, mantenendo in piedi la facciata formale della Mistress che sta discutendo il destino della sua sub, guardandolo fisso negli occhi
(dove gli è caduto per un attimo, quello sguardo?)
e riprendendo la discussione. Dandoci, finalmente, del tu.

[2008/12/09 0:58] Win: Apprezzo la tua offerta, Stevie. Mi sono sempre comportata allo stesso modo ogni volta che ho incontrato qualcuno di mio interesse ma che apparteneva già a qualcuno. Pertanto [prendo un respiro profondo] dopo tutti questi distinguo, voglio fare un salto nel buio e comportarmi in un modo in cui nessuna Mistress da me incontrata si è mai comportata con me.
[2008/12/09 1:01] Andromeda Sawson fa qualche passo, poi si siede. Ascolta la conversazione cercando di capire dove andrà a parare.
[2008/12/09 1:01] Win: Non capisco ancora bene come questa faccenda potrà svolgersi. Non posso promettere che saprò essere sempre comprensiva, ma intendo sforzarmi di esserlo.
[2008/12/09 1:02] Stevie Llanfair: Beh, una cosa è chiara. Quando tu sei online, lei viene da te. Se tu le fissi un compito, questo ha la priorità.
[2008/12/09 1:02] Stevie Llanfair guarda WInthorpe, con affetto: “Ti prometto, sul mio onore, qualiasi cosa io faccia con Andromeda non mirerà che a portare gioia nella sua vita. Nel mio cuore non ho alcun desiderio di portartela via. Le dai qualcosa che io non posso darle. Solo uno sciocco cercherebbe di rimpiazzare quello hai tu. L’ho sentito – ti ama.
[2008/12/09 1:03] Win: Voglio crederti, Stevie. In effetti, ti credo perché mi sembra di riconoscere in te parte del mio carattere  quando rifiuto di intromettermi nei rapporti altrui. Ma sono consapevole che la tentazione è sempre in agguato. Non voglio che Andromeda sia mai legata da qualche oggetto di cui io non abbia la chiave. Il che significa che le proibisco di renderti co-owner del suo collare
[2008/12/09 1:04] Stevie Llanfair: Posso farti una domanda personale?
[2008/12/09 1:04] Win: Prego, Stevie, dimmi
[2008/12/09 1:04] Stevie Llanfair: Oltre alle ragazze ti piacciono anche i ragazzi?
[2008/12/09 1:04] Win mette una mano sulla spalla di Andromeda e sorride: “A questa mi è difficile rispondere, Stevie. In RL sono rigorosamente eterosessuale, ma su SL mi sono sempre trovata più a mio agio con altre donne”
[2008/12/09 1:06] Stevie Llanfair: Mi limito a chiedere perché, beh, se così fosse, forse potrei tornarti utile. Sono certo che tu capisca che, come donna, se fossi mia amica non potrei mai farti del male. Sono molto all’antica per quel che riguarda trattare la gente bene.
[2008/12/09 1:07] Win: “In un certo senso, lo sono anch’io”, mormoro
[2008/12/09 1:07] Stevie Llanfair: OK, non voglio mettere le mani sul suo collare. È troppo personale. Ma se avessi bisogno di farla inginocchiare in qualche sim, posso chiederglielo? Ci sono alcuni luoghi dove sono conosciuto. Se dovessi andarci con Andromeda per me sarebbe più facile se potessi chiederglielo.
[2008/12/09 1:09] Win: Questo posso capirlo. Direi che per me può andare bene.
[2008/12/09 1:09] Stevie Llanfair sospira di sollievo: “Grazie”.
[2008/12/09 1:10] Win: Mi aspetto che tu le dica in IM cosa fare se vuoi dare l’impressione che tu la stia controllando. Non voglio che tu sia in grado di metterla in ginocchio di forza, indipendentemente da quello che un osservatore possa credere.

andro prisonoffice_002.jpgandro prisonoffice_003.jpgStevie Llanfair annuisce furiosamente per mostrarsi d’accordo: “Devo chiarire una cosa”. Il suo sguardo è particolarmente attento, capisco che sta per dire qualcosa che gli sta a cuore. Resto in silenzio, ad ascoltare. Stevie riprende: “Non sono tipo da COSTRINGERE qualcuno a mettersi in ginocchio. Non ho mai capito il punto. Se ho bisogno che si metta in ginocchio, o che faccia qualsiasi altra cosa, glielo chiederò in IM. Lei è TUA. Voglio solo che possa avermi come amico e giocare con me in modo che NULLA possa far pensare che ti tradisca”. Sorrido, poi torno seria. Anche io devo dire qualcosa di importante: “Nemmeno io amo costringere le persone, Stevie. Tuttavia, in tutto questo ci sono molte sfumature. A me non piace costringere qualcuno a fare qualcosa che non ama fare. Ma mi piace farlo quando ho l’impressione che gli piaccia essere costretto, se capisci cosa intendo – e sono sicura che lo capisci”. Stevie annuisce con decisione e sta per interloquire, ma io non ho finito: “Per questo motivo, mi piace profondamente poter forzare Andromeda a fare qualcosa senza doverglielo chiedere. È questo che intendo quando dico “di forza”, e quello è un piacere che voglio riservare solo a me”.

 

[2008/12/09 1:13] Stevie Llanfair: Ho capito. Si tratta di un tipo di controllo differente da quanto io cerco in lei. Non ho problemi a lasciartelo completamente e, se mai lo vorrai, prometto che mi tirerò indietro. Ma spero davvero che potremmo essere tutti amici.
[2008/12/09 1:14] Win: E allora, stabilito che potrò riavere Andromeda in qualsiasi momento io lo desideri – il che potrebbe accadere spesso – penso di essere pronta a lasciare che giochi con te.

Andromedanewhome_006.jpgStevie si rilassa. Anche io, forse, sebbene senta di aver preso una decisione di cui sono convinta solo fino a un certo punto e che spero di non dover rimpiangere. E, infatti, a Stevie scappa subito un’altra battuta che mi fa irrigidire di nuovo: “Posso spingere la mia audacia a chiederti il tuo vero nome di battesimo? Io mi chiamo DAVVERO Stephen, a proposito”. Riesco a spedire in prima linea un sorriso, ma mi viene tirato: non posso fare a meno di ricordare che, nel dialogo che Andromeda mi ha riportato, e in cui le spiegava alcune cosette che voleva che lei facesse, su suo ordine, nel mondo reale (in un modo non dissimile da quanto faceva Costanza per Xxxx Xxxxx), Stevie la chiamava col suo nome RL.

Era un dettaglio che avevo cercato di ignorare, ma forse era la cosa che più mi aveva spaventata. Un nome ha sempre qualcosa di magico – sapere di qualcuno come si chiama mi è sempre sembrato un primo passo per possederlo – e che Stevie, prima di parlare con me, si fosse fatto dire da Andromeda il suo vero nome mi era seccato parecchio. “Ecco”, gli dico con tono un po’ malfermo, “questa è un’altra cosa che mi mette a disagio”. Lui fa una precipitosa marcia indietro, ma io devo affrontare l’argomento, adesso, se voglio che questa conversazione prosegua sulla linea di assoluta sincerità che ci stiamo sforzando di mantenere da entrambe le parti.

Per me, Second Life è solo Second Life, non un modo per conoscere persone in Real Life. Anche per questo ho sempre rifiutato la chat vocale, lo scambio di numeri di telefono, l’invio reciproco di oggetti: perché SL è e deve restare per me un sogno di libertà, una libertà che credo si schianterebbe immediatamente se dovessi mai confonderla con la realtà. Non ho mai chiesto a nessuno dati sulla loro vita reale, tanto meno ad Andromeda… eppure, mi fa impazzire di gelosia pensare che qualcun altro lo abbia fatto – e abbia saputo prima di me come lei si chiama veramente. Prendo Andromeda fra le braccia e riprendo a parlare.

[2008/12/09 1:23] Win: Stevie, quello che mi mette a disagio non è l’idea di dirti il mio vero nome ma devo dire che sono rimasta molto perplessa quando ho saputo che hai chiesto e ottenuto da Andromeda il suo.
[2008/12/09 1:24] Stevie Llanfair annuisce: “Perché trasgredivo al tuo ruolo oppure perché la cosa ti scioccava”?
[2008/12/09 1:25] Win: Penso che sia stato perché stavi facendo con lei qualcosa che io non avevo fatto. E questo, francamente, mi ha fatta sentire come se qualcuno… hmm… mi avesse superata su un sentiero che avrei potuto voler percorrere ai miei ritmi
[2008/12/09 1:25] Stevie Llanfair annuisce pensoso: “Allora chiedo scusa”.  Si volta verso la mia adorata schiava e si fa sfuggire un’altra frase di troppo: “E dovresti farlo anche tu, Andromeda.”
[2008/12/09 1:26] Win: Non devi scusarti, Stevie… nè deve farlo Andromeda
[2008/12/09 1:26] Stevie Llanfair: Con rispetto, non sono d’accordo. Mai vorrei metterti a disagio consapevolmente, e insisto a porgerti le mie scuse
[2008/12/09 1:26] Andromeda Sawson guarda a terra
[2008/12/09 1:27] Win: Allora accetto le tue scuse, Stevie… ma, di nuovo, ti prego di astenerti dal dirle come deve comportarsi di fronte a me
[2008/12/09 1:27] Stevie Llanfair: Azz. Ho scazzato ancora. Mi spiace
[2008/12/09 1:27] Win: Andromeda non ha nulla di cui scusarsi perché mi aveva già raccontato tutto nei suoi report giornalieri
[2008/12/09 1:28] Andromeda Sawson: …Io dico alla Signora tutto, Sir
[2008/12/09 1:28] Stevie Llanfair: Cercherò di recuperare punti, Signora. Mi ha detto che ti avrebbe raccontato tutto, e io le ho detto che per me andava benissimo e che in effetti non avrei potuto giocare con lei se avesse omesso di raccontarti anche il minimo dettaglio.
[2008/12/09 1:28] Win: Ci vorrà molta buona volontà da entrambe le parti, Stevie. Ora posso aggiungerti alla mia “friends” list
[2008/12/09 1:29]  Win have offered friendship to Stevie Llanfair
[2008/12/09 1:29]  Stevie Llanfair is Online
[2008/12/09 1:29]  Stevie Llanfair: Grazie, sono onorato.

andro bath_001.jpgMi fermo qui. Ci sarebbe ancora parecchio dialogo da trascrivere ma, davvero, è ora di fermarsi. Il dado è tratto, come diceva quel tale – ma lui era un tipo volitivo e che sapeva esattamente quello che voleva… io non ne sono tanto sicura. Ho fatto bene a lasciare ad Andromeda la libertà di giocare con Stevie, pur con l’obbligo di farmi avere in notecard tutto quello che succede fra loro? Oppure mi sono fatta pilotare dalla cortesia di un abile manipolatore? Per Andromeda vale qualcosa sentire che la amo a tal punto di non volerla privare di qualcosa che so che desidera… oppure avrebbe preferito percepire più forte il mio desiderio di possesso, ed essere chiusa a chiave da qualche parte? Come al solito, solo il tempo potrà rispondere a queste domande. Ma, come al solito, non è detto che lo faccia veramente.

Il pretendente di Andromedaultima modifica: 2009-04-20T01:01:00+02:00da winthorpe
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9 pensieri su “Il pretendente di Andromeda

  1. Ah, gongolo..

    Hai appena imboccato una strada in salita che si stringerà sempre di più..
    Non si possono separare SL e RL, all’inizio la pensavo anche io come te, ma poi non puoi non renderti conto del fatto che *sei sempre tu*, XXX, a zampettare sulla tastiera vestendo i panni di Winth.. :-)

    Ed infatti, prendi ben nota degli aspetti di carattere RL che riguardano le persone che incontri (ricordi quando annotasti i film che avevo visto per inquadrare la mia età RL?)

    Ci sono confini, vero, ma tutti i confini sono fatti per essere violati.. e questa parola mi fa venire in mente la mia Violet e le cose che le chiedevo di fare appunto in RL ;-)

    Ora hai imboccato questo nuovo percorso, forse per star dietro a Stephen (oh, come suona bene Sir Stephen, altro link al famoso film di cui sopra ahah), occhio a non finire marchiata a fuoco :-)

    A Napoli si dice “trase e sicco e se mette ‘e chiatto”

  2. Ehi, ehi, aspetta, rallenta, New…

    Non sono mica io che allargo alla RL, eh… e a Stevie l’ho detto fin dall’inizio che non ho alcuna intenzione di accettare alcun tipo di impegno o missione RL da lui (e, naturalmente, lo stesso vale per chiunque altro). Per me, lo sai, meno contatti ci sono più mi sento libera di essere me stessa… aprire alla RL, così come quando ho accettato un uso parziale del voice (e la volta principale fu proprio con te, ricordi?), mi distrugge troppo l’elemento fantastico che mi permette di vivere le mie emozioni di Second Life con la forza che cerco di comunicare su queste pagine.

    È vero che con qualcuno c’è a volte qualche estensione in RL… ma accade, te lo assicuro, molto raramente e solo con persone che mi fanno capire che ci tengono molto (Compliant, ad esempio, su cui prima o poi potrei dover tornare) e sicuramente non con tutte. Quindi, beh, un marchio a fuoco su di me lo vedo poco probabile… ma non credo nemmeno che arriverò mai a imporlo io a qualcuna delle persone che mi casca fra le grinfie. :-)

  3. Non so esattamente cosa pensare nel vedere Andro privarsi volontariamente della sua libertà a “certi livelli” anche se ero presente quando cominciava a manifestare le sue inclinazioni….molto prima che iniziasse a vivere questa attuale situazione;
    quello che è un dato incontrovertibile di “SL” è che quasi tutti i sub prima o poi se ne vanno.
    Solo una piccola percentuale rimane fedele ma non voglio dilungarmi a spiegarne le motivazioni.

  4. Io vado pianissimo, sono un cultore dei giusti tempi.. credo unico nel mio lavoro a non portare orologio ed a prendersi tutto il tempo che ci vuole, quando ci vuole..

    La mia è, ovviamente, una piccola provocazione, perché so bene che questo è il tuo vulnus.. e quindi ti devo stuzzicare, no?

    E poi il voice l’ho usato solo io, quindi di concessioni me ne hai fatte poche ;-) però le annotazioni sulla RL le tieni, confessa
    kiss..

  5. /me sorride

    Beh, che questo sia un mio punto sensibile ci posso anche stare. M voglio chiarire una cosa, circa il nostro uso del voice.

    Non è che perché ho ascoltato te senza che tu potessi ascoltare me che ti ho “concesso” poco. Questo è un punto che forse non ho mai chiarito abbastanza. Per me non è solo o non tanto una questione di non rivelare, con la mia voce, la mia identità. Anche se è vero che la voce non voglio usarla perché mentre nella comunicazione solo testuale ho il controllo completo su quella che sono su SL, nella voce non avrei modo di superare questioni di accento, di cadenza, di timbro, di pronuncia.

    Per me anche acoltare te in voice mentre ti rispondevo in chat è stato un grosso sforzo. Perché anche tu, New, in quel momento non eri più New ma diventavi New/Maurizio. Ossia qualcosa che è a metà fra la RL e SL. Ossia ancora, qualcosa di diverso da quello che cerco su SL – qualcosa di più, senza dubbio, ma anche qualcosa di meno.

    Ma che io tenga le informazioni che mi vengono date, questo è vero, sì. Non tutte e non sempre ma cerco di tenerle! :-)

  6. Ciao Win,

    devo dire che mi è venuto un piccolo colpo leggendo tra le prime righe il nome di Mandra. Mentre leggevo il tuo “muro di parole” mi sono resa conto di condividere appieno le tue paure. Come compagna e padrona di Mandra, che è indubbiamente affascinata da te, potrei sostituire il mio nome al Tuo e quello di Stevie con quello di Win.

    Cosa farà Francesca, adesso sono io ad avere una stretta allo stomaco perché sono convinta che la mia Compagna oltre che Schiava, ha forse trovato qualcosa che la attira e l’affascina. Cosa farà dunque Francesca ? Solo il tempo lo dirà (sempre che si ricordi di farlo) è una domanda a cui, tempo fa, ho già dato risposta.

    un abbraccio affettuoso nell’attesa di incontrarci finalmente di persona

    Francesca

  7. Francesca,

    apprezzo la tua sincerità, che mi fa sentire molto meno sola. Si tende a parlare volentieri della fragilità della sub, ma una Mistress in genere cerca di trasmettere solo una incrollabile sicurezza… e invece, ci ripensavo proprio ieri, anche il ruolo dominante può essere fonte di ansia. E non lo scopro certo solo oggi: ricordo il senso di tenerezza che provai nello scoprire la fragilità dietro la durezza della mia aguzzina preferita, il mio desiderio di “essere all’altezza” quando rapii Cerdita ( http://win.myblog.it/archive/2008/03/27/mistress-si-nasce.html ), che di esperienze di cattura ne aveva fatte più che me, Mystique e Moss insieme)… e vedo oggi il bizzarro rispetto che io stessa incuto, e in cui riconosco quello che ancora non sempre riesco a nascondere verso personaggi che costituiscono per me modelli inarrivabili… Marine, ma anche Tat1ana… in passato Challenge, con cui però ho poi ampiamente superato la cosa, eheheh… ( http://win.myblog.it/archive/2009/02/26/i-limiti-del-rp.html ).

    Ho incontrato ieri Tania Owatatsumi, colei che da qualche tempo la mia amica Moss chiama “Mistress” senza che questo indebolisca il suo rapporto con Chriss e con Nicki. Moss me ne dice mirabilia, Tania dice modestamente che Moss la sopravvaluta. In effetti, una Mistress è spesso per una buona percentuale lo schermo su cui una sub proietta i suoi desideri – ed è quindi diversa per ciascuno. Lo stesso, ovviamente, vale nell’altra direzione, e le maschere di Second Life ci aiutano in questo gioco a metà fra un rapporto vero e un rapporto immaginato. Sarà forse questo che rende certe esperienze così intense, a volte dolorose, a volte esaltanti?

    Ma per passare dal generale al particolare, Francesca, non mi vedere come uno Stevie. Non solo non allungherei mai una mano su Mandrashee o su chiunque altro sia sposato o in qualche altro senso “non libero”… ma posso anche dirti che tutte le volte che ho incontrato la tua compagna nulla, nemmeno la più piccola allusione, nemmeno il minimo sguardo di invidia su un guinzaglio che io potessi aver messo a qualcuno, le è mai sfuggito. Nemmeno quando mi fece visitare brevemente la vostra deliziosa casetta, mai, mai e poi mai.

    Non voglio fare generalizzazioni fra avatar maschili e femminili, ma non per tutti il fatto di trovare qualcosa che ci attira o affascina significa essere disposti a mettere a repentaglio qualcosa di bello che si ha. Per fortuna.

  8. Rompendo un voto al silenzio che mi ero imposto tempo fa (curiosamente sempre a causa di vicende che riguardano la tua adorata sub) non posso esimermi dall’esprimerti le mie impressioni di Master (sebbene non tenga molto al titolo…). “T’ha fatta” come si suol dire. Ma non avevi scelta e se giocherai bene le tue carte potrai uscire vincente dal confronto. Perchè è un confronto, di questo ti sei resa conto tu stessa. Mi vengono in mente altre sensazioni provate quando ebbi la mia sub, Zeta…. che con me condivideva ogni segreto, che lentamente mi parlò della sua RL (perchè in questi giochi separare SL da RL è possibile solo fino a un certo punto), che ascoltò la mia… Con la quale alla fine sono in meravigliosi rapporti tuttora anche se mi rese il collare perchè non condivise una mia scelta ed io non mi opposi (avrei potuto farlo) perchè mi resi conto che era giusto così, che i rapporti evolvono e mutano nel tempo. Son curioso (bonariamente) di vedere come andrà a finire, in un rapporto D/s non è detto sia il/la Dom/Domme a tenere la chiave ultima di tutto. E se è vero che “a Master is born, not made”, è anche vero che nulla saremmo senza l’autorità che ci conferiscono le nostre meravigliose submissive. Come mi disse Zeta tanto tempo fa, un Master (o Mistress nel caso tuo) può avere tutto e tutto può perdere in un secondo. E’ vero e se hai avuto esperienze sub lo sai benissimo, se il/la tua Dominante svirgola anche solo una volta, la magia cessa agli occhi tuoi e torna una cara persona, interessante, per la quale provi affetto, o imbarazzo, o persino senso di colpa… ma non è più il/la Dominante che era fino a quel momento. Il bello (perchè in fondo è ciò che rende tutto il RP meno scontato delle solite “pallette” e dei soliti Nadu o Leash) è che non puoi sapere mai prima che cosa passa per la testa della tua sub, come lei in fondo non lo può sapere di te. Finchè siete incuriosite e attratte l’una dall’altra e finchè sarete entrambe stimolate a ruolare al vostro meglio tutto andrà per il meglio e questo credo sia il caso vostro. In bocca al lupo e… vediamo come va a finire, stavolta (per quel che te ne può interessare) hai il mio pieno e convinto appoggio nella tua scelta. Azzardata, rischiosa, ma assolutamente intrigante.

    Lukemary Slade

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