Mamma mia!

L’attesa è finita. Andromeda ha scontato la sua sentenza ed è tornata a casa già da qualche giorno. E anche Backbuttoned, alla fine, è uscita dalla RR Prison. A Winsconsin, la vita ricomincia, con qualche novità.

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Se il banishment su Second Life è un’esperienza molto dura più per gli amici che per la persona che viene isolata nel banesuit, il dicorso vale anche per il carcere. La lunga permanenza di Andromeda e Backbuttoned alla RR Prison è stata sicuramente molto dura per entrambe – ma lo è stata molto anche per me. Non me ne lamento: per quanto sofferta, è stata una mia scelta. Ma mi sono accorta di avere, molto più spesso di quanto avrei immaginato, bisogno di andare a trovare le prigioniere – cercando di vederle attraverso la grata delle visite, di parlarci, quando possibile, quando le guardie non le tenevano imbavagliate… e in qualche caso, nei giorni in cui erano segregate in una cella di isolamento, almeno cercare di vederle da lontano, anche senza poterle confortare con una parola, un bacio da lontano, un gesto.

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Androback.jpgHo ritrovato le emozioni intense dei tempi di Mystique – quando la andavo a trovare nelle gabbie di Claven, e lei non era in grado di parlare nè di esprimere il piacere che la mia visita le faceva. Quel senso terribile di isolamento, di impotenza nel non poter abbracciare una persona a cui vuoi bene. Aggravata, nel caso di Backbuttoned e di Andromeda, dalla consapevolezza che alla prigione avevano ormai un controllo completo su di loro, perché le regole prevedevano che il personale avesse accesso alla loro Real Key. Quando metti il collare a qualcuno, vedere che le chiavi di quel collare passano a qualcun altro dà una lacerante sensazione di perdita. Quel tipo di emozione sconvolgente che, come ho visto in passato, può spingere qualche Mistress a dar fuori di matto scatenando quei drammi che tutti su SL temono ma che in un certo senso rinnovano a volte la verità dell’emozione, evitando che tutto si riduca a un gioco ripetitivo.

Perdere Andromeda e Backbuttoned per tutto questo tempo (rispettivamente 24 e 12 ore di sentenza: che per Andro sono state allungate dal fatto che alla prigione avevano avuto l’ordine di liberarla solo in mia presenza – mentre Back è rimasta bloccata dal fatto di aver avuto poco tempo per collegarsi a SL negli ultimi tempi) mi ha insegnato qualcosa, credo, confermandomi come il controllo assoluto possa da un lato diventare una schiavitù per chi lo detiene, e dall’altro spingere a dare per scontato un rapporto che, come tutti i rapporti interpersonali, reali o virtuali, deve nutrirsi sempre, giorno per giorno. Ho capito che, a volte, il modo per stringere un collare ancora di più è aprirlo. E mi ha fatto ricordare quanto sia stupido quel detto, lontano dagli occhi, lontano dal cuore. Nemmeno per sogno: Andromeda e Back mi sono mancate moltissimo, in tutto questo periodo. E il loro ritorno a casa è stata una festa, soprattutto quando ho rimesso ad Andro il collare col nomignolo che le ho dato da quando mi appartene – Windromeda. Tutto il passato, rivedendoci, è svanito come neve al sole: i suoi abusi come guardia della nostra prigione, i drammi che il suo comportamento aveva scatenato fra noi e la Greylist, e Shaya e Sylestra. Tutto dimenticato, in un turbine di batticuori, di abbracci, di baci a fior di labbra, di sorrisi.

RR atrio_001.jpgRRAndrovisit5.jpgrelease!_007.jpgrelease!_009.jpgrelease!_010.jpgrelease!_013.jpgrelease!_014.jpg A me gli ABBA sono sempre piaciuti poco, e il film “Mamma mia!”, che ho visto in DVD qualche tempo fa, mi è parso modestissimo. Eppure, sarà la forzata separazione di Andromeda, ma quando per la prima volta ho letto sottotitoli della canzone eponima, non ho potuto fare a meno di pensare che in qualche modo parlava di noi due. Fra l’altro, come Andromeda, anche gli ABBA sono svedesi – e le loro canzoni (e questa in particolare) hanno nel ritmo una giocosità  che mi ricorda molto lo spirito con cui lei affronta la sua Second Life: una specie di quieta disperazione disseminata in testi semplicissimi e ben dissimulata da motivetti molto allegri e ballabili. Ho cantato Mamma mia ad Andro non appena le porte della RR Prison si sono riaperte e, da allora, non passa giorno senza che me la canticchi ad alta voce anche in RL. Vedendo, invece delle immagini con Meryl Streep, una galleria fotografica che rappresenta l’ultimo mese della nostra vita nel metaverso.

 

Non so nemmeno da quanto tempo tradivi la mia fiducia
Così ho preso la decisione che dovevo farla finita.
Guardami ora, imparerò mai?
Non so come ma all’improvviso perdo il controllo
Nella mia anima c’è un fuoco
Basta uno sguardo e sento una campana che suona
Un altro sguardo e dimentico tutto, o-o-o-oh

Mamma mia, ecco che mi riprende
Oddio, come posso resisterti?
Mamma mia, si vede di nuovo?
Oddio, quanto mi sei mancata
Sì, ho avuto il cuore spezzato
Triste, dal giorno in cui ci siamo separate
Perché, perché mai ti ho mandata via?
Mamma mia, ora lo so davvero,
Oddio, non potrei mai lasciarti andare.

Ho provato rabbia e tristezza per le cose che fai
Posso contare le volte che ti ho detto che avevamo chiuso
E quando te ne vai, quando sbatti la porta
Penso tu sappia che non starai lontana a lungo
Lo sai che non sono così forte
Basta uno sguardo e sento una campana che suona
Un altro sguardo e dimentico tutto, o-o-o-oh

Mamma mia, ecco che mi riprende
Oddio, come posso resisterti?
Mamma mia, si vede di nuovo?
Oddio, quanto mi sei mancata
Sì, ho avuto il cuore spezzato
Triste, dal giorno in cui ci siamo separate
Perché, perché mai ti ho mandata via?
Mamma mia, anche se dico
Addio, lasciami ora o non farlo mai più
Mamma mia, è un gioco che facciamo
Addio non vuol dire per sempre

Mamma mia, ecco che mi riprende
Oddio, come posso resisterti?
Mamma mia, si vede di nuovo?
Oddio, quanto mi sei mancata
Sì, ho avuto il cuore spezzato
Triste, dal giorno in cui ci siamo separate
Perché, perché mai ti ho mandata via?
Mamma mia, ora lo so davvero,
Oddio, non potrei mai lasciarti andare.

Usemeritorna_001.jpgEwyn_001.jpgAndromeda è di nuovo con me, adesso. Back è tornata ieri ed è stata immediatamente ricatturata da una delle trappole che abbiamo cominciato a mettere intorno alla prigione, quindi so che la ritroverò a Penning non appena la sua RL le consentirà di riconnettersi. Jelena, anche se di questi tempi la vedo solo attorno all’ora di pranzo, ha un nuovissimo Mac che, mi dice, ha migliorato di moltissimo le prestazioni della sua Second Life, permettendole di vedere in maniera fantastica tutto quello che ha creato qui intorno. E la famiglia cresce: Pene Seetan è ormai di casa, e ha preparato un sistema complesso per la gestione delle code di persone in attesa di essere incarcerate – e una trappola con la quale proprio ieri abbiamo riacchiappato Useme non appena è venuto a curiosare alla prigione in cui, nelle vesti del Presidente, aveva già passato parecchio tempo. Costanza Paulino sprofonda sempre più nel dominio ormai assoluto che Jelena e io abbiamo su di lei. Compliant, sempre blindata nel suo astuccio di lattice, vive ormai stabilmente, nella nostra sim e al momento sta sperimentando una nuova gabbia – nella quale potrebbe finire prestissimo anche MG, se non riesce a completare una missione che gli ho affidato qualche giorno fa. Tomiko e Fujiko sono due guardie attive e molto temute dai prigionieri. E intanto Ewyn, di cui ho parlato un poco nel post dedicato a Challenge, è, per così dire, tornata anche lei nei paraggi e divenuta mia ospite a lungo termine.

Così tante cose da fare, così tante avventure da vivere, così tanti nuovi amici da conoscere e così poco tempo. Mamma mia!

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Give Keys

È finita. Dall’altro ieri sera, Andromeda non è più una guardia di Winsconsin. Da ieri sera è prigioniera alla RR Prison. Lontanissima da me. E in mano a gente che adesso ha in pugno anche la sua Real Key.

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Prima premessa: la Grey List.

Detesto chi bara. Second Life sarà anche un gioco, ma un gioco è per me qualcosa di maledettamente serio. Non sempre è facile riuscire a farsene coinvolgere fino in fondo, e perché la sospensione dell’incredulità funzioni occorre sapersi scegliere compagni di gioco che condividano lo stesso punto di vista. Che usino il Restrained Life Viewer, prima di tutto. Ma, ancora più importante, che sappiano che non si deve barare, mai. Perché nulla è più irritante di legare qualcuno, magari dedicandogli decine di minuti, se non addirittura qualche ora… e poi scoprendo, quando ci si ricollega dopo un po’, che quella persona si è collegata con il client normale di Second Life… si è tolto incongruamente le manette, le ha resettate e se n’è andato a spasso. E magari, dopo, ha pure la faccia di tornare per chiedere di ricominciare da capo. No, chi mi conosce sa che per me barare è il peccato capitale di Second Life, al punto che sono disposta quasi a tutto per evitare o cancellare un’accusa del genere.

Ollalla_002.jpgOllalla_003.jpgNon sono la sola a pensarla così. Nata all’interno della SLBI (una sorta di FBI di Second Life fondata da Ollalla Sugarbeet, compagna e consocia di Marine Kelley), la Grey List è un grande database accessibile alle migliori prigioni del metaverso, e raccoglie decine di segnalazioni e denunce documentate di cheaters e griefers. I cheaters sono quelli che barano, appunto: quelli che non si curano di trovare una via di fuga che abbia un senso narrativo, che si stufano a implorare i carcerieri di avere pietà. Che  danno la loro Real Key a destra e a manca perché ci sia sempre qualcuno in grado di liberarli. I griefers sono, invece, i guastafeste: quelli che interrompono una scena in modo incoerente, che distruggono le sim per il gusto di dare fastidio, che si divertono solo a creare scompiglio e godono solo nell’impedire agli altri di giocare in santa pace. .

Alla Grey List accedono solo prigioni gestite da avatar ritenuti eccezionalmente affidabili, perché lo strumento è delicato. Chi è stato messo in Grey List è automaticamente escluso dalle sim di tutte le strutture consorziate: perché siccome è uno scocciatore conclamato, ci si passa la voce e si evita di perderci tempo. Pertanto, è necessario che chi ha il potere di fare una denuncia sia assolutamente imparziale, e non sia tipo da segnalare qualche nemico per il puro desiderio di danneggiarlo – un comportamento che sarebbe gravissimo (e che configurerebbe chi lo perpetra come griefer di prim’ordine). Sono orgogliosa di poter dire che la nostra Winsconsin Correctional Facility fa parte della Grey List da alcune settimane: Andromeda ed io avevamo ricevuto la visita personale di Ollalla e, da allora, che sul tavolo della sala degli interrogatori fa bella mostra di sè il laptop che consente di accedere al database… di verificare chi è stato schedato, perché e da chi… e, se del caso, segnalare qualcuno.

Lazzy e Costanza.jpgCostanza.jpgSeconda premessa: lo scandalo.

Una prigione che fa parte della Grey List deve avere un comportamento irreprensibile. Le guardie sono tenute a rispettare scupolosamente i limiti dei prigionieri e le sentenze stabilite e, in caso di allungamento dei tempi di detenzione, devono prima assicurarsi che i prigionieri siano stati preventivamente informati dei rischi a cui andavano incontro. Ma la regola fondamentale, che ho imparato a mie spese di recente, impone di usare particolare attenzione quando ci si trova di fronte qualcuno che appertiene a qualcun altro. Qualcuno ricorda “La Mistress e il Bane“? Ecco un caso in cui il problema non nasceva certo da un mio abuso, ma solo da una mancanza di chiarezza fra una domme e una sub (quest’ultima si era iscritta al banishment senza aver davvero ottenuto il consenso della sua padrona): eppure ne scaturì un dramma interminabile e non particolarmente piacevole per nessuno. Ecco perché, nelle regole di Winsconsin, ho sottolineato che un avatar che risulti di proprietà di qualcun altro può entrare nella prigione solo con l’espresso consenso del padrone o della padrona (oppure dichiarando sotto la sua responsabilità di essere unowned, libero da qualsiasi legame).

trioguardie_001.jpgandrotrouble_004.jpgtrioguardie_002.jpgÈ pur vero che tutte le norme nascono per essere infrante – quando è il caso e quando ne vale davvero la pena – ma con molta attenzione. Da quando esiste Winsconsin, confesso che mi è capitato più volte di rapire qualcuno che non aveva compilato il modulo di iscrizione… ma alle mie guardie raccomando sempre la massima attenzione alle regole perché si fa presto a fare il patatrac. E infatti, quando l’abuso l’ha fatto Andromeda, il mio adorabile terremoto, è scoppiato il casino. Una sub ingenua, tale Shaya Ashdene, era venuta a curiosare. Andromeda le ha fatto indossare con l’inganno il collare della prigione e poi l’ha sbattuta dentro, togliendole IM e notecard e inventario e TP… e di fatto isolandola dalla sua Mistress, tale Sylestra Parkin. La quale, per colmo di sfortuna, è una delle guardie della RR Prison, la prigione ufficiale del marchio Real Restraints.

Tutto sembrava partito come un RP un po’ estremo ma gestibile. Invitata a partecipare, ho preso le parti di Andromeda, accusando Shaya di essere una bugiarda calunniatrice: che Andro non avrebbe mai rapito qualcuno che non fosse una criminale  e che mettevo la mano sul fuoco sulla sua sincerità. Su mia insistenza, a Shaya è stato consentito informare la sua Mistress della propria cattura tramite una lettera a Sylestra – che io, in qualità di padrona della prigione, ho passato a censura prima di autorizzare. Ecco il testo:

my beloved Mistress,

I am being locked up here in a prison called Winsconsin… it is new and I was curious how it was set up compared to RR, so I asked if I could look around a bit, and a friendly guard said yes and I did as she said and now they don’t let me out anymore…

If you can, please help me my Mistress

I love you
Shaya

((OOC: I am only temporarily allowed to write this note, and they do a great RP here, and treat me well so far, so please help me in RP to get me out of here, or, I will try to get out on my own if you don’t want that, it’s a new place and seems like they can do RP very well from what I can tell))

Non sto a tradurre tutto: ma nella parte finale, in OOC, Shaya dice che alla nostra prigione il RP è ottimo, che si diverte e che spera tanto che la sua Miss si presti a inventare uno scenario di gioco che le permetta di uscirne – senza barare e senza invocare una safeword.

Non è bastato: Sylestra si è presentata con un avvocato e con un giudice della RR Prison e, dopo un po’ di RP, ha annunciato che avrebbe denunciato Andromeda alla Grey List. Pensavamo che fosse un bluff per rendere il RP più convincente, ma poi abbiamo ricevuto una visita di Ollalla, molto preoccupata per aver ricevuto una vera denuncia. Lo scandalo. La vergogna. La reputazione di Winsconsin trascinata nel fango, mentre stavamo ancora agli inizi.

Cecilie_001.jpgCecilie_003.jpgCosa potevo fare? Ho preso Andromeda, l’ho legata ben bene, l’ho interrogata a lungo. Ha confessato di aver catturato Shaya senza che compilasse il modulo… di avermi mentito quando mi aveva assicurato che Shaya era una bugiarda… e ha ammesso perfino aver fatto lo stesso con un’altra ragazza, una certa Cecilie Greenwood. Ho convocato Cecilie, l’ho interrogata e ho scoperto che era vero: Andromeda aveva approfittato anche di lei e della sua ingenuità. Ma, quel che era peggio, mi aveva mentito spudoratamente. Spingendomi a infierire sull’innocente Shaya, ad accusarla di calunnia, a sbilanciarmi in difesa della mia adorata sub che, a mia insaputa, aveva invece la coscienza nera come una nuvola di inchiostro di seppia.

Ecco quale era il mio stato d’animo quando, l’altro ieri, ho spedito il messaggio a tutti i membri di Winsconsin e poi l’ho pubblicato anche qui. Delusione, ma forse soprattutto angoscia nel sapere che questa cosa era andata troppo in là. Che non potevo permettermi di risolverla in casa, lavando in famiglia i nostri panni sporchi e magari limitandomi a tenere Andromeda isolata per il tempo necessario a farle capire quanto avesse sbagliato. No: era necessaria una punizione esemplare, urbi et orbi, davanti a tutti gli amici miei e suoi, davanti al SLBI, alla Grey List, a Ollalla, alla RR Prison e a tutte le persone coinvolte. Era necessario dimostrare il massimo del rigore, perché fosse chiaro che a Winsconsin ci sono persone serie.

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Così, subito dopo aver pubblicato l’ultimo post, mi sono collegata e ho atteso che Andromeda tornasse online. Poi ho convocato tutte le persone che sono riuscita a trovare: amiche comuni come Nicki Georgette e Moss… vecchie amiche di Stonehaven come Moondog Merlin, Tula Daviau, KittyKat Maidstone, Nitalia Aeon… nuove amiche italiane come Tomiko e Annagavina. È venuto Ricky Munz, schiavo di Melissa Bulloch ma amico di Fujiko Atlas (col cui club stiamo avviando, spero, una proficua collaborazione). Ed erano presenti MG, ormai una presenza fissa a Winsconsin, ed Ewyn Raymaker, una probabile ospite della prigione di qui a poco. E ancora qualcun altro. Davanti a tutte queste persone ho spogliato Andromeda dell’uniforme che aveva svergognato col suo comportamento, l’ho espulsa dal gruppo e ho annunciato che il suo destino sarebbe appartenuto, appena possibile, alle guardie della RR Prison. Ho letto ad alta voce l’Application form che avevo riempito io per Andromeda e nella quale, alla voce “limiti”, ho scritto quanto segue:

“None of the above are limits. Andromeda will have to endure whatever the guards may see fit for her. I would appreciate if any misbehaviour on her part would be reported to me directly – however, my pledge is she won’t be allowed any kind of safewording, of OOC excuse or anything she could come up with in order to try and make her sentence shorter. I will trust the Guards of this prison to enforce discipline on her as long as the sentence hasn’t been completely served.”

Questa la traduco integralmente: “Nessuno dei comportamenti elencati sopra [che includono violenza, abusi, mouselook, blocco totale delle comunicazioni, isolamento e altre cose] costituisce limite. Andromeda dovrà sopportare qualsiasi trattamento le guardie riterranno opportuno infliggerle. Desidero essere informata di qualsiasi comportamento scorretto da parte sua – tuttavia, l’impegno che prendo per lei è che non le sia consentito alcun tipo di safeword, o di scuse OOC o qualsiasi altro trucco che lei possa inventarsi per cercare di abbreviare la sentenza. Confido che le Guardie di questa prigione le impongano disciplina fino a quando la sentenza non sarà stata scontata completamente”.

androlegata_005.jpgandrolegata_006.jpgandrolegata_007.jpgandrolegata_008.jpgLa pena massima ammessa alla RR Prison è di 24 ore. Ma ho deciso di optare per una pena non fissa. Ciò significa che le guardie sono libere di allungarla indefinitamente e unilateralmente se ritengono che sia necessario. E sono certa, conoscendo l’atteggiamento antiautoritario di Andromeda, che questo accadrà puntualmente. Per quanto ne so, Andromeda potrebbe non uscire mai più da quelle mura. E se anche uscisse, beh, non so se quello che avevamo insieme potrà mai tornare come era prima. Perché il RP è gioco, lo dice la parola stessa, ma anche il RP ha dei limiti. E questa volta, credo, con l’uscita di Andro dal gruppo di Winsconsin, quei limiti li abbiamo oltrepassati. Se ne sono accorti tutti, che c’era qualcosa di più difficile del solito: MG, che pure è stato vittima di Andromeda tante volte, Jelena, che qualche tempo fa con Andromeda aveva quasi avviato una storia parallela, Nicki, che in RL è scandinava come la mia amata sub e che ha provato a esprimerle solidarietà (prontamente rintuzzata da Moss, che l’ha ammonita: non metterti mai fra una sub e la sua padrona). Tutti, chi più chi meno, si sono informati sulla possibilità di visite ai prigionieri (sono ammesse, alla RR Prison come a Winsconsin, purché siano presenti guardie in grado di portare la prigioniera in parlatorio) o hanno manifestato pena per la situazione, pur capendo bene come la mia fosse una situazione senza uscita.

Ma chi ha mostrato il massimo del coinvolgimento è stato qualcuno che non mi sarei aspettata. Backbuttoned Bian, dopo l’ordalia dell’estate scorsa, ha accettato il mio collare per sempre e, da qualche tempo, ci ha aggiunto il plugin “No Escape” che mi permette di toglierle anche la benché minima chance di liberarsi da sola. Eppure, fin da quando è stata informata di quello a cui Andromeda stava per andare incontro, ha manifestato il suo disaccordo con estrema vivacità – e con l’insistenza che le è propria fin da quando la conosco, da quando apparteneva a Belias, e insisteva che io la legassi, mentre io rifiutavo di farlo perché mi sarebbe parso di rubarla.

androlegata_009.jpgTante cose sono cambiate, ma Back è sempre la stessa: insistente fino allo sfinimento, tacitabile solo con un bavaglio (e spesso nemmeno con quello) e con Andro ha mostrato ancora più fermezza del solito. Se cacci via Andro, ha ripetuto più volte, io vado con lei. Ha voluto che la legassi allo stesso paletto, ha continuato a insistere che, poiché avevo perdonato lei tante e poi tante volte, avrei a maggior ragione dovuto perdonare anche Andromeda. Ma il problema, stavolta, era diverso: le scappatelle di Backbuttoned coinvolgevano solo me e lei e il nostro rapporto e, al massimo, una o due altre persone). Questa di Andromeda aveva coinvolto la reputazione stesso di Winsconsin, la RR Prison, la SLBI e la Grey list, oltre ad almeno una decina di persone diverse. Transigere non era proprio possibile. E a Back ho detto, come altre volte, che se davvero voleva seguire il destino di Andromeda, beh, che così sarebbe stato. Ho pertanto compilato un’Application Form anche per lei – leggermente meno duro di quello di Andro, naturalmente, poiché Backie vivrà questa esperienza solo a causa della sua generosità mal riposta. E l’ho inviata alle guardie della RR Prison.

Sono passate, da allora, 24 ore angosciose. Sia Andro che Back sono rimaste tutto il tempo legate all’ingresso della prigione, e anche io, per ricevere amici in visita, candidati alle nostre celle, nuove guardie (a Monique, che è dei nostri dalla fine della settimana scorsa, si è aggiunta nel weekend sua moglie Tomiko: benvenute a entrambe) e potenziali candidati. Fino al momento in cui ho visto che una delle guardie che conoscevo alla RR Prison, finalmente, era online nello stesso momento in cui lo erano anche Andromeda e Backbuttoned.

rr prison_001.jpgrr prison_002.jpgrr prison_006.jpgrr prison_007.jpgEra il momento. Ho preso un respiro profondo, ho chiamato Kira Skytower al cellulare, le ho comunicato che avevo le due prigioniere e che ero pronta a consegnargliele appena avesse avuto tempo. Lo aveva, in quel momento, e non ci sono state più scuse. Mi sono tippata alla prigione e ho convocato le mie due sub. E ci siamo trovate davanti alla grande e pesante porta dell’istituto, dentro a cui il loro fato era in attesa.

Non mi dilungherò su quei momenti, nè riporterò i nostri dialoghi. Che io sia possessiva non è un segreto per nessuno: quando mi sono trovata al dunque, all’ora in cui dovevo avvicinarmi a qualcuno e, consapevolmente, cedergli le chiavi e la Real Key di Backbuttoned e di Andromeda, sono stata tentata di mandare tutto all’aria… ho sentito la mente che si lambiccava alla ricerca di una soluzione RP che ci permettesse di tornarcene a casa tutte e tre a testa alta, come se nulla fosse accaduto. Ma, naturalmente, ormai eravamo andate troppo in là. Tornare indietro non sarebbe stato un “cheat”, ma certo avrebbe costituito la vanificazione degli sforzi e del RP di una decina di persone, una perdita di tempo irreparabile e, soprattutto, il sigillo sulla mancanza di serietà di Winsconsin e della gente che ne era responsabile. No. Bisognava inghiottire il rospo. Bisognava andare a cercare, nei famigerati menu blu dei Real Restraints, quel plugin che, un tempo, il mio nome troppo lungo metteva in crisi… e che però Marine Kelley ha ormai da mesi corretto. Il menu Give Keys, che permette di passare a qualcuno le chiavi.

I miei occhi si sono incrociati prima con quelli di Backbuttoned. Non ci poteva credere, che stesse accadendo davvero, non ci poteva credere che la stessi abbandonando nelle mani di carcerieri sconosciuti che l’avrebbero isolata completamente per lungo tempo e tenuta ben lontana da Winsconsin. Mi ha implorata, mi ha supplicata, ha urlato e cercato di scappare. Quando l’hanno portata via, mi ha tempestata di IM. Fino a quando qualcuno deve averle messo il bavaglio.

[2009/02/21 11:19]  Backbuttoned Bian: winth
[2009/02/21 11:19]  Backbuttoned Bian: davvero mi lasci qui?
[2009/02/21 11:22]  Backbuttoned Bian: ti prego
[2009/02/21 11:22]  Backbuttoned Bian: ho paura
[2009/02/21 11:22]  Backbuttoned Bian: davvero
[2009/02/21 11:22]  Win: Ormai è fatta, Backolina
[2009/02/21 11:22]  Backbuttoned Bian: non lasciarmi qui
[2009/02/21 11:22]  Win: Scrivimi TUTTO quello che ti succede.. Se non hai le notecard, usa la mail
[2009/02/21 11:23]  Backbuttoned Bian: almeno hai dato un limite di tempo?
[2009/02/21 11:23]  Win: Non posso dirtelo
[2009/02/21 11:23]  Backbuttoned Bian: ti prego
[2009/02/21 11:23]  Backbuttoned Bian: hai messo dei limiti?
[2009/02/21 11:23]  Backbuttoned Bian: cosa mi faranno qui?
[2009/02/21 11:23]  Backbuttoned Bian: ho paura…
[2009/02/21 11:23]  Win: I imiti sono quelli che mi hai detto
[2009/02/21 11:24]  Backbuttoned Bian: quanto tempo dovrò restare qui?
[2009/02/21 11:24]  Backbuttoned Bian: mi verrai a riprendere?
[2009/02/21 11:24]  Backbuttoned Bian: aiuto
[2009/02/21 11:27]  Backbuttoned Bian: winth
[2009/02/21 11:27]  Win: Eccomi, cara, scusa, sono in public chat con Andro
[2009/02/21 11:28]  Backbuttoned Bian: non posso credere che mi hai lasciata qui
[2009/02/21 11:32]  Win: Back… faccio sempre quello che dico che farò
[2009/02/21 11:32]  Backbuttoned Bian: *** IM blocked by sender’s viewer

rr prison_010.jpgHo scosso la testa, rendendomi conto che Back ormai era persa, e sono tornata a concentrarmi sulla public chat con Andromeda e Viper Yedmore, il guardiano che la stava prendendo in carica. Sotto gli occhi pazienti e impassibili di Viper, Andro ha pianto e gridato, ha tentato di slegarsi con una serie di struggle (sempre vanificati alla fine dal mio intervento: appena Andromeda esauriva le forze, facevo nuovamente scattare il lucchetto), ha chiesto perdono per gli errori che aveva commesso, ha cercato di scappare, ma è stata sempre riportata ai miei piedi dai poteri che su di lei mi da il collare che indossa. Con un crescente groppo alla gola, con gli occhi che mi si riempivano di lacrime nel vedere quanto fossero pieni di lacrime i suoi, ho sbrigato tutte le pratiche. E finalmente l’ho fatto.

[2009/02/21 11:46]  Win, lentamente e penosamente, chiude col luccchetto le cinture che legano Andromeda. Tiene in mano la chiave per un momento… poi…
[2009/02/21 11:47]  Andromeda Sawson: ti prego …… non farlo ,……
[2009/02/21 11:47]  Viper Yedmore: È ora che vada
[2009/02/21 11:47]  Wrists straps (r forearm) 1.14: WinthorpeFoghorn Zinnemann has given Andromeda Sawson’s keys to Viper Yedmore
[2009/02/21 11:47]  Wrists straps (r forearm) 1.14 whispers: Viper Yedmore has taken Andromeda’s keys from her Wrists straps (r forearm) 1.14.
[2009/02/21 11:47]  WinthorpeFoghorn Zinnemann: Signore… Io… Io temo di doverle dare queste
[2009/02/21 11:47]  Wrists straps (r forearm) 1.14 whispers: Sorry WinthorpeFoghorn, you can’t manipulate Andromeda’s Wrists straps (r forearm) 1.14

Sono rimasta a guardare mentre Viper la portava via. L’ho sentita urlare da lontano: “Signora! Signora!”. Poi non ho sentito più niente se non grida soffocate e sempre più lontane. Mi sono avviata come in trance verso il pesante portone, che si è aperto e si è richiuso alle mie spalle con un tonfo.

Mi sono appoggiata al muro torreggiante della prigione, sotto l’occhio della telecamera di sicurezza. Fuori, il sole era sorto e non c’era più nessuno. Solo il vento, che faceva sventolare lo stendardo marrone della RR Prison.

 

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Terremoto a Winsconsin

Con la morte nel cuore, l’annuncio che ho scritto adesso per lo staff della Winsconsin Correctional Facility. Con il quale mi trovo costretta ad allontanare da me qualcuno che era diventato una parte fondamentale di me e della mia Seconda Vita.

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MESSAGGIO INVIATO A TUTTI I MEMBRI DEL GRUPPO WINSCONSIN

I am saddened to announce the expulsion of our own Andromeda Sawson from the Winsconsin Correctional Facility. I invite every online member to come and witness to her being banned from the land. Please read the attached notecard.

Sono addolorata di annunciare che la nostra Andromeda Sawson sarà espulsa dal WCF. Invito i membri attualmente online ad assistere alla sua messa al bando. Si prega di leggere la notecard allegata.

TESTO INTEGRALE DELLA NOTECARD

(versione italiana in basso)

I am saddened to announce that our own Andromeda Sawson, who has confessed abusive behaviour against certain inmates, has disgraced the Winsconsin Correctional Facility and is therefore being expelled from our ranks and from our land. I stood by her when I learned she was being accused by a Mistress whose sub she had kidnapped, because I trusted her. After her confession, and new evidence pointing to her kidnapping not one but TWO girls in the last few days, I have been forced to admit my trust was misplaced.

In order to save the fledgling WCF reputation, I had to take an irrevocable decision: being unreliable and unworthy of my love and esteem, Andromeda will be stripped of her status as a guard at the prison that bears my name. She will be ejected from the group and delivered to the RR prison in order to get the proper punishment for her behaviour. I trust all other guards WCF will support me and make sure the Facility remains active. I will dedicate myself to interviewing more guards to fill the hole that is being opened.

Winthorpe Foghorn Zinnemann
Owner – both of WCF and Andromeda

Sono addolorata di dover annunciare che la nostra Andromeda Sawson, rea confessa di condotta illecita nei confronti di alcune prigioniere, ha gettato la vergogna sul Winsconsin Correctional Facility e sarà pertanto espulsa dalle nostre file e dalla land. L’ho difesa dalle accuse di una Mistress la cui sub era stata vittima di rapimento, perché avevo fiducia in lei. Ma dopo una sua confessione di stamattina, e dopo l’emergere di nuove prove che rivelano come abbia rapito non una ma DUE ragazze negli ultimi giorni, sono stata costretta ad ammettere che la mia fiducia è stata mal riposta.

Per difendere la reputazione della neonata WCF, ho dovuto prendere una decisione irrevocabile: essendo inaffidabile e indegna del mio amore e della mia stima, Andromeda sarà privata del suo status di guardia della prigione che porta il mio nome. Sarà esplulsa dal gruppo e consegnata alla Prigione RR perché riceva la punizione appropriata alla sua condotta. Confido nella collaborazione delle altre guardie per assicurare il normale funzionamento dell’Istituto. Mi dedicherò a fare colloqui a nuove potenziali guardie per colmare il vuoto che in questo modo si apre.

Winthorpe Foghorn Zinnemann
Proprietaria – sia del WCF che di Andromeda

androtrouble 3_002.jpg

 

Jelena Kiranov

Il 5 novembre scorso, su questo blog è apparso il commento di una lettrice che non conoscevo. Un mese e mezzo più tardi e le cose sono cambiate. E mica di poco.

handbrajelena_001.jpg

Succederà anche a voi, ogni tanto, di andare a frugare nelle vecchie agende, o spulciare qualche album di fotografie, o ancora andare a rileggere lettere di qualche tempo prima per cercare di ritrovare le circostanze in cui avete incontrato qualcuno per la prima volta. E magari tentare di ricostruire con la memoria il modo in cui quella conoscenza si è poi sviluppata, andando a caccia dei momenti chiave, quelli che hanno segnato una qualche svolta importante e che, alla fin fine, hanno fatto di voi e di quella persona ciò che, qualsiasi cosa sia, siete in quel momento.

snow_001.jpgO magari invece a voi non succede. Ma sicuramente succede a me già nella mia vita reale – figuriamoci su Second Life, dove tutto quello che accade passa attraverso una comunicazione testuale che, soprattutto se avete provveduto a marcare una certa casella nelle preferenze del client, viene registrata in qualche angolino remoto del vostro hard disk e resta lì a oltranza, a vostra disposizione ogni volta che volete tentare il giochino della storiografa e ripercorrere il passato, remoto o recente. Un giochino che io faccio più spesso di quanto forse non sia normale: anche perché nel metaverso tutto sembra cambiare con una velocità a volte vertiginosa, spingendoci a riflettere sul perché le cose non succedano con questa velocità anche nella vita reale… sono i limiti che ci poniamo nella nostra esistenza quotidiana a far sì che siamo così poco esposti al cambiamento? Sono costrizioni reali, sociali o anche solo psicologiche a impedirci di seguire, quando lo desideriamo, le nostre fantasie e i nostri desideri? È la necessità di guadagnarci la vita, di essere accettati dal gruppo sociale in cui siamo nati, a far sì che nella vita reale ci si comporti con più cautela? E quello che facciamo su Second Life è un gioco, una fuga dal reale, oppure è un metodo per esplorare davvero, in tempi molto più veloci, un secondo, un terzo, un quarto modo in cui potremmo vivere la nostra vita interiore ed emotiva?

Sto scantonando, lo so, quindi torno a bomba, perché questo è il post in cui voglio ricostruire la storia di un’amicizia che in appena quarantacinque giorni si è sviluppata in un modo che non avrei mai potuto prevedere. Cominciando proprio su queste pagine, con un commento tardivo a un post di parecchio tempo prima. Era il 5 novembre, e il commento era di una certa Jelena. Che scriveva, testuali parole:

Scusa ma avrei una domandina tecnica e non mastico molto l’inglese, sono molto interessata al viewer alternativo “Restrainmen life”. E la domanda è la seguente:
Deve essere utilizzato da entrambe? Mistress e slave o basta che lo ha solo una tipo la mistress?
Grazie della disponibilità

snow_002.jpgEcco tutto. Ricordo di aver pensato qualcosa tipo: ecco, vedi? Anche le cose che ho scritto tanto tempo fa possono ancora interessare a qualcuno… e quel commento mi confermava che non si è mai abbastanza chiari. Sul mio blog anche i post più vecchi sono sempre aperti a ulteriori commenti perché mi sono accorta che, su una media di 80/90 visitatori al giorno, le pagine che vengono lette sono sempre almeno 3/400 – vale a dire che i visitatori hanno la tendenza ad andarsi ad andare oltre ai tre ultimi post che compaiono nella homepage per andare a curiosare in quelli del passato. Poi ho risposto a Jelena, cercando di risolvere qualcuno dei suoi dubbi, e abbiamo avuto un breve scambio di commenti che è ancora tutto lì, in coda a quel vecchio articoletto sui Real Restraints. E al termine del quale ci siamo date un appuntamento in-world.

Il giorno dopo siamo riuscite a sentirci solo per IM. Le ho mandato un saluto veloce, perché stavo per uscire per commissioni RL, ma già che c’ero le ho mandato al volo il messaggio “@version“, per verificare se usasse il Restrained Life oppure il client tradizionale di Second Life. Non ho ricevuto la risposta automatica, ma un IM di Jelena stessa:

[2008/11/06 5:30]  Jelena Kiranov: non ho il RLV qui sono in ufficio
[2008/11/06 5:31]  Jelena Kiranov: l’ho installato a casa però ;)
[2008/11/06 5:31]  Win : Vedo, vedo ;-)
[2008/11/06 5:31]  Jelena Kiranov: qui ho win e non mi funzia
[2008/11/06 5:31]  Win: Eh, considera che se qualcuno tio dovesse legare in RLV, se poi usi il normale l’owner ne viene informato come se tu stessi barando
[2008/11/06 5:32]  Jelena Kiranov: di solito sono io che lego ;P
[2008/11/06 5:32]  Win: Allora tutto a posto! :-)
[2008/11/06 5:32]  Jelena Kiranov: ci si rivede quando siamo più libere. nn vedo l’ora

snow_003.jpgHo sorriso fra me e me. Non ci sono mai abbastanza domme, su Second Life, almeno per quello che ricordo fin troppo bene dei tempi in cui gironzolavo con le chiavi appese alle manette nella speranza che qualcuno si accorgesse di me spontaneamente, senza che dovessi essere io a offrire i polsi al loro divertimento. E anche se in tempi recenti mi rendo conto che il più delle volte anch’io, ormai, “sono io che lego”, beh, l’istinto di cercare di favorire la diffusione della conoscenza di Real Restraints fra le persone con un’attitudine al dominio mi è rimasto. Sarei stata felice di insegnare a Jelena tutto quello che sapevo, e chissà che, col tempo, non ci sarebbe potuta scappare per me qualche avventuretta in grado di farmi ritrovare il piacere della perdita del controllo… e tornare a essere la prigioniera di Second Life, e non la carceriera in cui mi sono trasformata.

Ci siamo viste per la prima volta il giorno seguente. Io ero a Stanlee, a cercare di esplorare meglio il Detention Center di cui Boy Lane mi ha nominata Warden e l’ho invitata a raggiungermi. “Finalmente ci si incontra in-world, come si deve”, le ho detto: “Felice di conoscerti”. Jelena ha sorriso: “piacere mio, sto leggendo il tuo blog con molto interesse”. Mi ha detto di aver scoperto queste pagine da non so che mio post sul forum di Second Life Italia e mi ha chiesto consigli su che accessori comprare per una sua nuova slave… “qualcosa che la leghi come un salame in posizioni strane, le piace essere umiliata”. Jelena mi ha raccontato di aver scoperto da poco il BDSM: qualche tempo prima era con un’amica, le aveva passato un collare Amethyst, le aveva messo un guinzaglio – scoprendo che la cosa piaceva ad entrambe.  Le ho segnalato il negozio di Marine, ovviamente, suggerendo di potenziarne i prodotti con i plugin di Chriss Rosca (il mio amatissimo Friends) e di Tat1ana Pera (il Nasty ma anche alcuni nuovi da poco messi in commercio) e buttandole lì anche il suggerimento di prendere alla sua schiava un bel Curfew, visto che mi diceva di avere una sua land personale e di volercela tenere segregata.

lezioni di scripting_001.jpglezioni di scripting_003.jpgAbbiamo parlato a lungo. Non so come mai, ma quel giorno ero in vena di confidenze e ho raccontato qualcosa sulle mie speranze e le mie fantasie. A un certo punto Jelena mi ha anche fatto provare un brividino piacevole, dicendomi: “chi lo sa, potrei catturarti prima o poi, penso che avrei molto da imparare da te” per poi capovolgere il discorso rilanciando in modo sorprendente: “o magari potrei fare io la mia prima esperienza da slave, l’idea mi eccita”. Ho sorriso, ripetendole la mia vecchia teoria: “Senti, io sono convinta che – beh, che una brava domme debba sapere almeno un po’ come ci si sente quando si è in mano di qualcun altro. All’inizio”, ho proseguito, “io non me la sentivo proprio di rapire qualcuno… dopo mesi da prigioniera di questo o quello ora – beh… francamente… quando catturo qualcuno godo come se fossi io la prigioniera. Ora a volte mi manca un po’ la mia vita di prima… preda di tutti… ma si fa sempre presto a rimediare…” Jelena ha capito benissimo cosa intendevo: “beh, basta che ci teniamo in contatto per rimediare. a entrambe le esigenze intendo”.

Era una conversazione quasi del tutto OOC, ma mentirei se negassi di aver cominciato, in quel momento, a sentire un pizzicorino familiare… un’emozione che cominciava a nascere e che mi faceva venir voglia di far provare alla mia nuova amica qualcosa che non aveva mai provato. Ho messo mano allo sparagabbie, uno dei giocattoli che non uso quasi mai perché troppo innaturale per i miei gusti. “Ci sono tanti modi, poi, per catturare qualcuno e capire se ha voglia o meno di fare l’esperienza”, ho mormorato, e ho fatto un click. Una gabbia è comparsa attorno a Jelena, imprigionandola per qualche secondo. Le ho sorriso, aspettando qualche istante, poi ho fatto sparire la gabbia: “Non ne approfitterei mai… non stavolta… non durante una chiacchiera informale…” Ma Jelena ha commentato: “non sono seccata…. anzi. penso che sia l’inizio di una bella amicizia la nostra”.

Beh… non avevo molto tempo davanti a me, ma non ho saputo resistere. Nel mio inventario ho preso al volo un paio di manette e gliele ho passate. È partito il primo emote:

[2008/11/07 5:29]  Win si avvicina all’improvviso… ti gira alle spalle… e ti afferra i polsi
[2008/11/07 5:30]  Win: (indossa)
[2008/11/07 5:30]  Jelena Kiranov: mmmh
[2008/11/07 5:30]  Handcuffs R whispers: Handcuffs R of Jelena Kiranov has been locked by Win
[2008/11/07 5:30]  Win preme qualcosa… uno scatto metallico… e tu ti trovi con le mani immobilizzate
[2008/11/07 5:31]  Jelena Kiranov: mi hai imprigionata O.O
[2008/11/07 5:31]  Win ti afferra per la vita e ti sussurra all’orecchio: “Hai commesso un errore, mia cara”
[2008/11/07 5:31]  Jelena Kiranov sente un brivido che le corre lungo la schiena
[2008/11/07 5:32]  Win: Siamo a 800 metri di altezza… nessuno qui attorno che possa aiutarti, e queste manette… anche se sono freebie… sono potenti
[2008/11/07 5:32]  Jelena Kiranov incomincia ad agitarsi
[2008/11/07 5:32]  Win ti afferra per il collo e avvicina il viso al tuo, sorridendo: “Avrai qualcosa da raccontare, quando tornerai a casa… sempre che io decida che tu un giorno possa riacquistare la libertà”
[2008/11/07 5:35]  Win ti spinge nel pozzo e guarda sorridendo mentre tu precipiti sul fondo

ozzievisit_010.jpgMi sento rimescolare un pochino solo a rileggerlo, questo scambio, anche se pochissimi secondi dopo ho recuperato Jelena dal pozzo in cui l’avevo gettata – scriptato in modo da impedirle di volare o tipparsi – e le ho tolto le manette. C’è chi non bacia, al primo appuntamento, e c’è chi, come me, non ama catturare qualcuno solo perché può farlo, alla prima occasione. Tanto meno qualcuno che ti ha detto “di solito sono io che lego”. Abbiamo continuato quindi a parlare e scambiarci idee e confidenze, fino a quando Jelena mi ha buttato lì l’idea di prestarmi per un poco la sua schiava. La proposta, devo dirlo, lì per lì mi ha lasciata perplessa: “Grazie”, le ho risposto, “ma… sai una cosa? Sono molto restia a usare le schiave altrui… salvo che faccia parte di una umiliazione che la padrona vuole imporre loro. Sono molto gelosa e temo troppo di essere causa di gelosia io stessa”. Ma Jelena non era gelosa, mi ha detto, e pensava che l’esperienza avrebbe potuto far bene sia a lei che alla sua tipa, così mi sono detta perché no?

eudeamon_003.jpgCosì, qualche giorno dopo, ci siamo ritrovate a Stonehaven, sul patio: stavolta era in compagnia della sua schiava, Costanza Paulino, una ragazza che aveva conosciuto in seguito a un suo post sul Forum di Second Life Italia nel quale cercava espressamente una padrona. Jelena mi ha ceduto le chiavi di Costanza perché me ne occupassi. Io mi sono limitata a metterle un bavaglio RLV che le impedisse di comunicare con altri tranne me, e l’ho legata strettamente, sempre tenendo Jelena informata di dove la portassi e cosa le facessi… ma soprattutto ripetendo continuamente a Costanza che la stavo tenendo solo per conto di Jelena, e a Jelena che Costanza sarebbe tornata in mano sua nel momento stesso in cui l’avesse voluta indietro. Non solo perché detesto chi si intromette in rapporti altrui, ma anche per una questione più personale: ho imparato che rapire qualcuno ha senso solo quando ti viene voglia di farlo, e che non ha senso farlo solo perché ti senti obbligata o perché te l’hanno chiesto.

Sono passati alcuni giorni. Costanza è rimasta per un po’ bloccata sul patio, con Jelena che ogni tanto l’andava a trovare, fino al giorno in cui – sapendo di avere davanti a me un lungo periodo di forzata astinenza – ho reso le chiavi alla sua padrona. E poi, per un poco, con Jelena ci siamo sentite solo sporadicamente e soprattutto via IM oppure via Facebook. Lei mi teneva informata di quello che stava facendo in una land che aveva acquistato… doveva essere un club, inizialmente, ma poi ha cominciato a parlarmi di gabbie, forse addirittura di una prigione… a invitarmi a vedere il suo lavoro, a dirmi che in qualche modo le poche cose che le dicevo, e i post non frequenti di questo blog, erano per lei di ispirazione.

statua_001.jpgL’11 novembre scorso era il giorno in cui Backbuttoned aveva fatto la sua scappatella. Ero furiosa, volevo sparire, chiudermi, togliere a me stessa la possibilità di rispondere agli IM, e per sbollire un poco la rabbia mi sono trasformata in una statua utilizzando il famoso Freezee della scomparsa Serenella. Non avevo IM nè chat, non potevo più aprire l’inventario – e proprio in quella mi è arrivato da Jelena un regalo a sorpresa.

[2008/11/14 14:40]  Xstreet SL Central Authority: Jelena Kiranov has given you a gift of “Kill Bill, Black Mamba suite” from XstreetSL.com!  Message de l’acheteur: Ciao, ecco il vestito perfetto per la tua animazione. Jelena.

Ho potuto aprirlo solo quando l’infernale invenzione mi ha liberata dal mio autoimposto isolamento, e ho scoperto di che si trattava: di un costume completo da Black Mamba, il personaggio di Uma Thurman in “Kill Bill” di Tarantino. E non era un regalo così per fare: Jelena mi aveva visto usare, sul patio, un’animazione ispirata a quel film e aveva voluto offrirmi la possibilità di renderla ancora più efficace con un abbigliamento adatto. Ma era solo l’inizio.

Qualche tempo dopo, stavo ammirando i progressi del club, rispondendo, dal basso della mia ben scarsa competenza, alle domande di Jelena che mi descriveva i suoi progetti. Jelena mi ha parlato dello spazio che aveva nella sua nuova land e, dopo averci girato un po’ intorno, mi ha fatto sapere che se avessi voluto avrebbe potuto ospitarci anche me. Non solo: visto che si stava costruendo una casa, le sarebbe stato facile rezzarne una anche per me, qualche centinaio di metri su nel cielo in modo da offrirmi il massimo della privacy e dell’indipendenza. Anche di questo episodio posso ricostruire il momento preciso:

[2008/11/17 4:53]  Win: Ma guarda che le celle troppo spaziose non vanno bene a tutti, eh… a me ad esempio piace stare in quelle molto piccole
[2008/11/17 4:53]  Jelena Kiranov: ma tu non hai una casa?
[2008/11/17 4:54]  Win: No, io niente… mai avuto il tempo… e non so costruire nulla… alla fine o gioco o costruisco…
[2008/11/17 4:54]  Win: Dovrei forse un giorno affittare un posto, almeno per poterci portare qualche preda ogni tanto… o per farmici portare se mi acchiappa qualcuno che non ha una casa… ma alla fine rinvio sempre
[2008/11/17 4:54]  Jelena Kiranov: se ti serve una casa , quando ho finito qui te ne faccio una.
[2008/11/17 4:55]  Win: Oh, grazie… ma mi spiacerebbe che perdessi del tempo rispetto al tuo progetto… sei davvero gentile…
[2008/11/17 4:55]  Jelena Kiranov: figurati. io pensavo di rifare casa mia a un migliaio di metri, se vuoi ne rezzo due.

Andromedanewhome_003.jpgInsomma, tempo pochi giorni e la mia casa era pronta. Non solo: quando ha saputo che mi piaceva la neve, e che stavo per comprare delle texture per circondare il tutto di un paesaggio invernale, Jelena avrebbe voluto pagarmele lei stessa (ho dovuto insistere per fare almeno a metà). Mi ci ha aggiunto un laghetto dove si può pattinare, un pupazzo di neve che permette di giocare a palle di neve. E ha corredato la casa di finestre oscurabili, di una porta che posso chiudere a chiave quando voglio e perfino di una zona più appartata dove, se del caso, sistemare qualche ospite che per qualsiasi motivo desiderassi tenere fuori dalla vista di altri visitatori.

Ma non era mica finita. Ci sono persone che, quando le conosci, cominciano a pretendere sempre di più da te. Jelena si è rivelata l’opposto: giorno, dopo giorno, dopo giorno, mi ha offerto sempre più poteri sulla land… dapprima consentendomi di materializzare oggetti (altrimenti come avrei potuto arredare la mia casa?), poi di teletrasportarmi direttamente da un punto all’altro della sim, in seguito di editare gli oggetti. Poi, quando ha saputo della prigione che Andromeda aveva cominciato a costruire sopra il suo negozio di Galveston…

[2008/12/10 4:57]  Jelena Kiranov: Comunque se ti fa piacere, potrei ospitare anche Andromeda nella mia land.

prisongalveston_001.jpg…mi ha offerto di ospitare anche quella costruzione, mettendo a disposizione un esorbitante numero di prims che permetteva una struttura molto più ricca e articolata e, volendo, anche un negozio. Andromeda e Jelena si sono conosciute, hanno fatto subito amicizia. E nel giro di pochi giorni mi sono vista offrire dalla mia nuova amica nientemeno che la comproprietà della intera land, con una varietà di poteri e diritti che mi fa girare la testa se solo provo a pensarci e che mi rende di fatto padrona assoluta di tutto quello che Jelena  e Andro stanno costruendo.

Potevo avere ancora qualcosa in più? Non mi pareva possibile, e mi sbagliavo. Lo scorso 11 dicembre trovo su Facebook un messaggio di Jelena. Eccolo.

Ultimamente, forse a causa della mancanza di Costanza, mi stanno venedo dei dubbi sulla mia identità da Dominatrice.
Di solito ho un carattere abbastanza ribelle e ho sempre pensato che il ruolo da Sub non mi si addicesse, inoltre, come ti ho accennato, quella breve esperienza che ho fatto con te mi è piaciuta.
Il modo in cui descrivevi la situazione mentre mi mettevi le manette mi faceva venire i brividi.
Se ti va, i primi giorni della settimana prossima potrei partecipare al Banishment. Forse questo mi schiarirà le idee.

Jelena_004.jpgAltro che rimescolio: questa volta ho sentito dentro di me smuoversi un piccolo terremoto. Una cosa è acchiappare (o essere acchiappata da) qualcuno che incontri per strada, ma scoprire che qualcuno con cui hai fatto amicizia ha in mente idee così diverse dal tipo di rapporto che si stava sviluppando fino a quel momento, è tutta un’altra cosa. È il potere di Second Life cui accennavo all’inizio: siamo in un vero e proprio laboratorio di sentimenti, dove possiamo sperimentare e rischiare più in fretta e con meno costrizioni di quanto non ci sia consentito nella vita reale. E, a pensarci bene, forse è questo il suo fascino: non tanto, o meglio non solo, il poter volare, costruire, cambiare forma e aspetto a volontà… ma soprattutto cambiare le geometrie affettive, tentare ruoli diversi. Esplorare. Esplorarsi. Sia a vicenda che introspettivamente. A Jelena, quindi, ho risposto in un modo che voleva essere interlocutorio ma che, mi rendo conto adesso rileggendo, tradiva un desiderio già febbrile di chiudere le mani sui suoi polsi… e soprattutto di stringerle al collo un collare che portasse il mio nome.

(Win sorride)

Jelena, credo che nessuno possa sapere cosa vuole se non prova tutto. Io sono sempre stata convinta di essere una sub. Poi, un po’ forse la sottomissione straordinaria di Back questa estate, un po’ forse il talento di Andromeda… o forse quello che è successo e mi ha tanto ferita quando ero in mano a Belias… il male che lei mi ha fatto senza volerlo… non so… ma tutto ha fatto sì che io abbia sentito crescere in me il bisogno opposto.

Non vuol dire che so cosa sono. So che posso ancora cambiare, di qua o di là… e so che sono ancora un po’ in mezzo al guado.

Il tutto per dire, mia cara: niente stress. Ci conosciamo da poco, ma è come se fosse da più tempo… SL ha un modo tutto suo di accelerare i tempi… e, beh, sono pronta a esserci sempre, per te, qualsiasi cosa tu voglia provare… sapendo che capirai che se ci sono cose che non mi sento di fare non mi forzerò a farle… ma anche ansiosa di sperimentare, con te, quello che desideri.

Sono i rapporti, il bello, qui, e spesso non sono bianchi o neri ma di mille sfumature intermedie e mai uguali anche da un giorno all’altro.

Sono qui, Jelena… pronta ad essere tua amica, tua ospite, tua confidente (oppure quella che si confida, se ne avessi bisogno io)… ma anche pronta a fissare il suo sguardo nel tuo e guardarti, in silenzio, aspettando che tu, alla fine, pieghi davanti a me le tue ginocchia e mi offra le tue chiavi chinando il capo.

Ho atteso la risposta con una certa impazienza, anche perché Jelena di giorno si connette abbastanza di rado. E poi è arrivata, non esplicita ma difficilmente equivocabile.

Mi serviranno dei legami, quali sono i migliori?
Cioè per l’esperienza che hai quali puoi indicarmi?
Visto che stavolta sono per me non bado a spese vorrei il massimo della gamma. :)

(sospiro di piacere al ricordo)

Jelena_last001.jpgJelena_last002.jpgLe ho consigliato l’ultimo prodotto di Marine Kelley, collare e manette Restrained Elegance. Hanno le stesse funzioni delle Serious Shackles – ma costano meno e sono molto più belle. Ci siamo trovate a Stonehaven e l’ho accompagnata al Vendor dei Real Restraints. Non credo si potesse sentire, ma il mio cuore batteva un po’ più forte. E giurerei di aver sentito anche quello di Jelena. Mi sembrava quasi una versione speculare di quel giorno per me sconvolgente raccontato in “Sconfitta finale“. E anche di quel momento so esattamente l’ora precisa. È importante? Sicuramente no: ma mi dà un senso di conforto poter vedere il momento esatto in cui, per Jelena, tutto è cambiato.

La sua mano si solleva verso il vendor. Sento la transazione che viene eseguita. Resto a osservarla, palpitante, mentre materializza la scatola, la apre, prende le manette.

[2008/12/12 4:51]  Jelena Kiranov: le indosso ora
[2008/12/12 4:51]  Jelena Kiranov: prendile tu le chiavi

“Sei sicura?”, le chiedo. “Lo hai visto come sono, io, eh… a volte mi lascio un po’ andare…” Non sto traccheggiando. Sono solo una persona che ama rinviare i piaceri. Voglio che Jelena sia ben consapevole della scelta che sta facendo. Voglio che sia lei a darmi le sue chiavi. Voglio che sia mia in modo assoluto, divorante. La guardo, in silenzio, e lei mi risponde con una voce più decisa di quella che mi sarei aspettata: “Solo tu potrai essere la mia padrona. nessun’altra”.

[2008/12/12 4:52]  Win allunga la mano verso il tuo collo, sfiorandolo leggermente, scivolando lungo il metallo del collare
[2008/12/12 4:53]  Win ferma la mano sulla chiave. Alza gli occhi a cercare i tuoi, ti osserva per un lungo momento
[2008/12/12 4:53]  Elegance Collar 1.14.2 (spine) whispers: Win has taken Jelena’s keys from her Elegance Collar 1.14.2 (spine).
[2008/12/12 4:53]  Win mette in tasca una piccola chiave, facendola sparire
[2008/12/12 4:56]  Win ti appoggia le mani sulle spalle e ti tira leggermente verso di sè

Jelena_001.jpgJelena_002.jpgLe dò un bacio leggero. La sento mormorare “Mi pare di avere anche le chiavi ai polsi”, ma ogni cosa a suo tempo: ho un’altra priorità, adesso. Sorrido a Jelena durante il bacio, e le chiudo il lucchetto intorno al collare.

[2008/12/12 4:56]  Elegance Collar 1.14.2 (spine) whispers: Jelena Kiranov’s Elegance Collar 1.14.2 (spine) has been locked by Win (Type Lock).

È fatta. E già la voce di Jelena suona diversa quando mi chiede: “Mi serve altro Signora?”. Sorrido fra me e me: non voglio che mi dia del lei… è prima un’amica e solo dopo una sub… ma non è il momento di dirglielo. Le rispondo con una carezza: “Serve qualcosa a me, cara”. Le afferro dolcemente gli avambracci, sollevando i polsi e cercando la chiave che vi è appesa. Sono le 4:58 del 12 dicembre.

[2008/12/12 4:58]  Elegance RW 1.14.2 (r forearm) whispers: Win has taken Jelena’s keys from her Elegance RW 1.14.2 (r forearm).
[2008/12/12 4:58]  Elegance RA 1.14.2 (r lower leg) whispers: Win has taken Jelena’s keys from her Elegance RA 1.14.2 (r lower leg).
[2008/12/12 4:58]  Elegance RA 1.14.2 (r lower leg) whispers: Jelena Kiranov’s Elegance RA 1.14.2 (r lower leg) has been locked by Win (Type Taut).
[2008/12/12 4:58]  Elegance RW 1.14.2 (r forearm) whispers: Jelena Kiranov’s Elegance RW 1.14.2 (r forearm) has been locked by Win (Type 1 Front low).

“Adesso manca solo un piccolo dettaglio…”, mormoro. Srotolo dal nulla un piccolo gunzaglio metallico e lo fisso all’anello del suo collare.  “Sono qui per servirla”, sussurra Jelena. La guardo, cercando di nascondere la mia gioia:”E così accadrà, Jelena. Ormai è fatta. Benvenuta nella mia collezione”.  Jelena sorride: “Sono già sua su FB, è ovvio che lo dovessi essere anche qui… anche se penso che lo fossi già da tempo”. È vero, forse. Jelena l’ho sentita mia fin dal primo istante che ha postato quel commento. Anche quando mi ha detto “sono io che lego”, anche quando ho fantasticato che mi rubasse le chiavi. E tutto il percorso che abbiamo fatto insieme portava in questa direzione: a noi due, una davanti all’altra. Jelena con polsi e caviglie legate, io con le sue chiavi in tasca.

Jelena_003.jpgMa è tempo di chiarire alcune cose. La guardo, seria: “Non voglio che tu mi dia del lei. Non per il momento”. “Va bene, grazie”, mi risponde. Io proseguo: “Ma poi che tu mi dessi del lei… mi farebbe pensare che tu sia al piano di Costanza. Mentre lei è e resta tua, almeno per adesso”.  Jelena fa un gesto, come se si fosse improvvisamente ricordata di quello che era appena pochi giorni fa: “Già Costanza… chissa che fine ha fatto….” Chissà. Ma non è questo che conta, e voglio che Jelena lo sappia: “Davanti a lei non voglio tenerti legata… non in modo che si veda… almeno fino a quando non sarà chiaro il tuo rapporto con lei”. La risposta di Jelena è un sussurro: “Comunque penso che lei preferisca te”. Eccolo, il punto da chiarire. La guardo, seria: “Non mi riguarda, Jelena. Non sono tipa da cercare di rubare le sub – nemmeno a qualcuno che è appena diventata di mia proprietà”.

Le prendo i polsi e glieli sposto dietro alla schiena, richiudendo il lucchetto. Le blocco l’interazione con l’ambiente. “Adesso sei davvero completamente in mio potere”, le dico, ma so che ci sono ancora alcune cose da fare. Mi piace darle l’impressione di sprofondare, lentamente ma inesorabilmente. Guardo il suo collare: c’è ancora l’incisione di default. “Che tu porti il nome di Marine sul collare non va bene. Da ora in poi avrai il nome mio…”

[2008/12/12 5:34]  Elegance Collar 1.14.2 (spine): Please say the new label on the public chat channel. The limit is 22 letters max. Say “.” to clear the text.
[2008/12/12 5:34]  You: Win’s home maid
[2008/12/12 5:35]  Jelena Kiranov: :)
[2008/12/12 5:35]  Jelena Kiranov sorride

Jelena_letto.jpgSorrido anche io. Ma approfitto del suo sorriso per metterle il bavaglio ad anello che ha appena comprato.

[2008/12/12 5:38]  RR Ringgag 1.14.2 (mouth) whispers: Win has taken Jelena’s keys from her RR Ringgag 1.14.2 (mouth).
[2008/12/12 5:39]  Win ti sfiora le labbra con le dita, appoggiandoci il bavaglio, ancora odoroso di cuoio nuovissimo e mai usato…
[2008/12/12 5:39]  RR Ringgag 1.14.2 (mouth) whispers: Jelena Kiranov’s RR Ringgag 1.14.2 (mouth) has been locked by Win (Type Total).
[2008/12/12 5:40]  Jelena Kiranov: oh!
[2008/12/12 5:40]  RR Ringgag 1.14.2 (mouth): Jelena Kiranov is cheating !
[2008/12/12 5:40]  RR Ringgag 1.14.2 (mouth): Jelena Kiranov said ‘oh!’ on open chat while gagged !
[2008/12/12 5:40]  Win sorride. Si avvicina ancora a te, inserendo un dito nell’anello, carezzandoti la lingua che tu non hai più modo di difendere chiudendo la bocca

Bloccata. Non può parlare. Non può toccare. Può solo mandarmi gli IM. E lo fa.

[2008/12/12 5:41]  Jelena Kiranov: mi fai venire i brividi.
[2008/12/12 5:41]  Jelena Kiranov: :)
[2008/12/12 5:41]  WinthorpeFoghorn Zinnemann: …bene… :-)

Jelena è mia, adesso. Giù le mani.

 

 

 

La prova di Andromeda

Ad appena due giorni dal post precedente, voglio tornare sul discorso avviato, anche per riprendere degnamente l’intervento, come sempre puntuale, di Mandrashee. Partendo da Andromeda.

gabbiabra_002.jpg

L’incidente con la Mistress A.K. di cui ho scritto qualche giorno fa non mi interessava tanto come aneddoto in sè ma per gli argomenti che solleva quando si tratta dei rapporti di dominazione e sottomissione che, almeno qui su Second Life, ci affascinano tanto. Che fare la Mistress non sia affatto facile lo so da tanto tempo, nonostante una mia cara amica mi ripetesse da mesi che in me riconosceva una personalità più dominante di quella che fin qui avevo manifestato, ma è solo da quando Andromeda ha scelto di sottomettersi completamente a me che mi sono resa conto della pressione a cui anche una sub ideale come lei non può che sottoporre qualcuno che diventa la sua padrona.

galveston_001.jpglantern_001.jpgIntendiamoci: Andromeda è anche una schiava particolare, perché è un vulcano di iniziative. Non si limita a restarsene legata ad aspettare che io mi colleghi ma mi fa trovare, ogni volta, una sorpresa. Inizialmente aggiungeva alla sua piattaforma nel cielo una gabbia qui, un cestino là, una nuova poseball. Poi ha messo su una deliziosa casetta. Infine si è scatenata e in pochi giorni ha fabbricato nel sotterraneo un’intera prigione – per la quale sta adesso finendo di ultimare le uniformi… in attesa, forse, di spostare tutto da Galveston alla land di Jelena (un’altra fucina di creatività su cui tornerò prestissimo). Star dietro ad Andromeda significa confrontarsi continuamente fra il desiderio di tenerla ben legata, come lei ama stare, e quello di non frenare le sue iniziative – oltre all’esigenza di lasciarle ogni tanto la libertà di occuparsi dei suoi affari, di aprire e chiudere i negozi in cui vende le sue creazioni, pagare affitti e stringere accordi di distribuzione con altri produttori di abiti o oggetti di altro genere. Per giunta, Andromeda è una che non bara mai e diventa molto difficile trovare un’occasione per punirla. Così, dopo diversi giorni in cui mi ritrovavo ogni volta a salutarla, la sera, lasciandola slegata, ho deciso che era tempo di affermare un po’ di arbitraria autorità dandole un compito che non fosse troppo scontato, e minacciando di tenerla prigioniera finché non l’avesse compiuto.

handbraorig.pngFra le tante menate che Facebook propone, mi sono appassionata di recente a un giochino infernale chiamato “Owned” che, in breve, permette di comprare, vendere e contendersi con altri acquirenti le foto di amici, conoscenti e anche di sconosciuti. Potete immaginare il sottile brivido di dominio che sfiora quando riesci ad aggiudicarti l’immagine di qualcuno a cui tieni un poco: per quello che mi riguarda, sono particolarmente gelosa di un Eudeamon fotografato da Brite, di una bella foto di Lorella, di una fanciulla che non conosco (Jennifer Guarino) che ci ho messo un bel po’ ad assicurarmi, e dei primi piani degli occhi di Manuela – anche se Luca Spoldi continua a fregarmela con offerte sempre più vertiginose. Sia come sia, mi capita spesso di acquistare foto solo come investimento, sperando  che altri le ricomprino da me aumentando i miei profitti.

Facebook.jpgFra queste foto è comparsa, ieri mattina, quella che rappresentava il reggiseno molto particolare che si vede qui sopra. L’ho comprata immediatamente e senza pensarci, poi ho cominciato a rifletterci e mi è venuto in mente un modo per costringere Andromeda a fare, per una volta, qualcosa che avevo deciso io senza che questo limitasse la sua creatività. L’ho quindi spinta in una delle gabbie che lei stessa ha messo nella sua prigione, ce l’ho chiusa a chiave e le ho detto di visitare la pagina del mio profilo su Facebook, ordinandole di leggere lì quello che volevo da lei. Andromeda ha visitato la pagina, ha deglutito, per un attimo credo abbia pensato che pretendessi da lei di creare un oggetto del genere in RL. E poi ha detto che si sarebbe messa al lavoro, ma che non sarebbe stato facile. L’ho autorizzata a chiedere aiuto a chi voleva, purché nessuno entrasse nella gabbia con lei. Non sarebbe uscita dalla gabbia finché non avesse creato un reggiseno come quello che avevo pubblicato nel profilo – e se si fosse dimostrata non all’altezza del compito avrebbe subito una punizione per avermi illusa di essere più brillante di quanto non fosse realmente. L’ho salutata e me ne sono andata a letto, convinta di averle dato pane per i suoi denti.

handsbra_001.jpghandsbra_002.jpgSono felicissima di poter dire che Andromeda non ha perso tempo. Mi sono ricollegata brevemente a notte fonda e l’ho trovata online, nella sua gabbia, con addosso un reggiseno identico a quello che le avevo mostrato. Ho già visto che me ne ha mandato una copia e non vedo l’ora di entrare in-world per provarmelo e vedere come mi sta. Ma nel frattempo, le ho sciolto il guinzaglio, ho aperto la gabbia e le ho fatto trovare, pur nella prigione, un letto comodo su cui passare la notte in luogo dei materassi sporchi che si trovano nelle varie celle. Un gesto che, come spiegherò nei prossimi giorni, ha un significato molto più profondo di quel che può sembrare a prima vista e che, lo confesso, ho compiuto non senza un po’ di apprensione. Perché Andromeda ha anche una specie di pretendente, che io ho incontrato e che ho anche aggiunto ai miei contatti. E nei confronti del quale, come si può immaginare, ho un atteggiamento ambivalente che non mi lascia completamente tranquilla. Chi mi conosce sa che conosco bene la gelosia. Ma non sono, non voglio essere come A.K. – terrorizzata di perdere il suo dominio sulla sua sub se non appena la lascia allontanarsi dalla sua orbita per un poco. E sono convinta, voglio esserlo, che se si ama qualcuno sia importante lasciarlo libero.

Ma come si fa a lasciare libero qualcuno a cui piace essere legato? Dove si traccia la linea? Che cosa è giusto consentire e che cosa non lo è? E ancora: se una sub è tenuta ad essere fedele, sempre e comunque, alla sua padrona, non è forse vero che anche alla sua padrona spetta qualche obbligo? Fino a che punto è lecito, per una sub, essere gelosa di eventuali altri rapporti che la sua padrona intreccia con altri? Ne riparleremo, perché adesso devo raccontare quello che è successo, recentemente, quando Backbuttoned mi ha chiesto di lasciarla libera per qualche giorno. Ed è scoppiata la tragedia.

(Prossimamente: La scappatella di Backbuttoned Bian)

Il caso Pandora – risolto

Solo poche righe per segnalare la conclusione della vicenda di cui ho parlato ieri. Una conclusione decisamente animata, per chi era presente, ma che si è fortunatamente risolta con una sospensione delle ostilità e nuovi rapporti di amicizia.

2068785797.jpg

Una delle regole velenose del giornalismo è che le denunce, gli scandali e le accuse vanno sempre in prima pagina, ma le smentite (quando arrivano) sono relegate a un trafiletto nella pagina della posta. Ma questo è un diario, non certo una rivista. Ed ecco perché ci tengo a dedicare un post, sia pur minimo, a rettificare il tiro decisamente critico di quanto ho scritto ieri.

Confermo, prima di tutto, di aver incontrato a Pandora alcune Guardiane molto simpatiche. Una, durante una pausa dal lavoro, mi ha persino accompagnata su un transatlantico enorme, bellissimo, in partenza per una crociera e dal nome rassicurante. Si chiama “Titanic” e sento dire che sia praticamente inaffondabile. Abbiamo giocato insieme a sporgerci dalla tolda e poi abbiamo brevemente esplorato i negozi eleganti che si trovano dentro, vicino alla gigantesca sala da ballo.

Confermo anche tutto quanto descritto ieri: il fatto che Andromeda fosse entrata nel carcere senza permesso, che si fosse comportata in modo molto provocatorio, che fosse stata arrestata. E anche che le fosse stata fissata unilateralmente una sentenza di una settimana, e che mi fosse stata chiesta una somma esagerata come cauzione per un rilascio anticipato, nonostante la mia sub avesse optato per la pena ridotta che il Banishment offre ai prigionieri.

Voglio ribadire quando spiegato in uno dei commenti al post di ieri: uno spostamento inatteso della sim, ieri, ha reso liberi per errore tutti i prigionieri. Nè io nè Andromeda potevamo accettare una fuga di quel genere, tanto più che lei indossava ancora manette chiuse a chiave dal personale di Pandora e non avrebbe potuto togliersele senza barare – un’opzione che non abbiamo minimamente preso in considerazione. L’ho riportata quindi nel carcere e l’ho affidata alle Guardiane, in attesa di parlare con Mechelle Oceanlane, la proprietaria, per il rilascio anticipato. Le ho inviato la lettera postata nei commenti di ieri e sono rimasta in attesa all’ingresso della prigione.

Quando la signora Oceanlane è tornata online stamattina, abbiamo avuto un lungo ed intenso scambio di IM. Lei, io, e Andromeda, in una infernale triangolazione di trattative a cui si aggiungeva la curiosità – in public chat e in IM – di alcune Guardiane preoccupate per la tensione che era a tratti palpabile. La signora Oceanlane, alla fine, ha portato Andromeda nell’atrio, legata a un guinzaglio. Sono volate parole grosse, da una parte e dall’altra. Ci sono state accuse, recriminazioni e anche qualche insulto più o meno velato. Fino al momento in cui, in seguito a due battute pronunciate OOC, prima la sottoscritta e poi Andromeda ci siamo viste eiettate fuori dalla SIM.

Che qualcuno potesse interrompere una discussione in questo modo mi ha profondamente irritata, lo ammetto, ma ho voluto dirlo alla padrona di casa: “Mechelle… Mi dispiace se quanto detto ti ha offesa. Mi rendo conto che Andromeda è insolente. Per questo chiedo scusa – naturalmente sono abituata a dare per scontato che l’ ((OOC)) sia un codice condiviso in ogni SIM. Detto questo, ritengo che eiettarci abbia privato sia te che me… in effetti, tutte e tre… di una conclusione soddisfacente del RP, e me ne dispiace. Io non metto mai in mute NESSUNO nè mai eietterei qualcuno nel mezzo di una conversazione”.

2017155206.jpgSono felice di poter dire che la discussione non è finita lì. Sia io che Andromeda siamo convinte che qualsiasi litigio fra persone civili non possa essere, alla fine, che il frutto di un malinteso o di una cattiva comunicazione, ed entrambe abbiamo continuato a discutere con Mechelle a lungo, mantenendo le nostre posizioni ma esprimendo rammarico per come la faccenda si fosse conclusa. Non sto a riportare tutti i dialoghi, ma alla fine Andromeda ha avuto la soddisfazione di sentirsi dire che a Pandora sperano di rivedere presto lei e il suo carattere scatenato e pestifero. E io ho avuto la gioia di ricevere da Mechelle scuse sentite, e di avere il permesso di aggiungerla ai miei contatti… ai miei amici.

Adesso Andromeda è al sicuro a Zhora, assicurata al lettino nella stanza degli impianti, addormentata in attesa che il Custodian che le ho appena installato nel cervello si radichi bene nella sua rete neurale. Domattina completerò la procedura che farà di lei un Bane uguale a tutti gli altri. Ma so che Pandora ci rivedrà abbastanza presto. E che quando questo accadrà ci saranno i fuochi artificiali.

Il vasino di Pandora

Attenzione alla prigione di Pandora. C’è, in genere, gente ottima nel RP – ma la proprietaria è meglio evitarla, a quanto vedo.

422440732.jpg

Due premesse molto veloci. Da qualche giorno ho quella che si dice una sub – si tratta di Andromeda, una candidata Bane che ho conosciuto quando l’ho invitata a Villa BDSM per farle votare Belias al concorso per le ragazze in reggicalze (Belias è arrivata prima, a proposito! qui sotto qualche foto della premiazione) e che poco dopo mi ha ceduto tutte le sue chiavi. Non so se e quanto questa cosa durerà, e se sarà il caso ne riparleremo. Ma il punto non è questo.

1352069037.jpg762573950.jpgIl punto è che durante il weekend, Andromeda si è messa nei guai. È andata a curiosare a Pandora, ha insultato qualche guardia ed è finita rapidamente ai ceppi. Quando l’ho saputo sono venuta a trovarla e ho parlamentato con alcune delle guardiane. Sono state tutte molto collaborative. Qualcuna al punto da cercare di attirarmi in trappola per sbattere dentro anche me, nientemeno!

Tuttavia c’è RP e RP. I guardiani sostengono che nessuna pena è mai imposta dall’alto e che i prigionieri acconsentono a determinare una sentenza – che poi, naturalmente, viene eseguita in modo ferreo. Un po’ come accade per il Banishment, in cui i candidati indicano (OOC, ossia Out Of Character, fuori personaggio) il numero di ore che, salvo estensioni, passeranno nel banesuit – e a nessun Operatore è consentito fissarne anche solo una di più.

I guardiani, dicevo, sostengono questo. Ma Bojo Auer, la padrona di casa, la pensa diversamente. A meno che Andromeda non stia mentendomi, Bojo le ha fissato unilateralmente una sentenza di sette giorni. E non ha alcuna intenzione di farla uscire prima.

Intendiamoci: un atteggiamento del genere mi sta benissimo, se lo si porta avanti con un RP che abbia senso. Per questo, ho passato un po’ di tempo a cercare di trovare una via di uscita. Il Banishment è, costituzionalmente, una pena alternativa alla prigione – e io ho passato non so quanto a perorare la causa di Andromeda, che ovviamente passerebbe dalle celle di Pandora direttamente al Banesuit. Invece pare che la signora Auer sia ben poco interessata al RP e punti invece direttamente al soldo. Riporto qui la nostra ultima, sgradevole, conversazione, seguita al consiglio da parte di una Guardiana gentile, di rivolgermi alla Auer per discutere il rilascio anticipato.

[2008/10/14 0:43]  Win: Miss Auer. Warden Bashly said I should fill up forms E423 and E512412. I need a release of prisoner Andromeda Sawson on account of her opting for a reduced sentence going into banishment
[2008/10/14 1:05]  bojo Auer: who the hell is  wanrden bashly
[2008/10/14 1:05]  Win: Good day, Miss Auer. That would be Emme Bashly
[2008/10/14 1:07]  Win: I would appreciate you collaboration in releasing this prisoner. Banishment would ensure she serves all the time she owns to society
[2008/10/14 1:08]  Win: I would process her right away. As soon as you release her into my hands. I would even allow a Warden of your trust to make sure the processing takes place as it’s supposed to
[2008/10/14 1:08]  bojo Auer: sorry i dont  have time for your rp
[2008/10/14 1:09]  Win: ((Then  please just release her))
[2008/10/14 1:09]  Win: I will now come to the Prison to pick her up
[2008/10/14 1:10]  bojo Auer: what cell does she as ?
[2008/10/14 1:10]  bojo Auer: has
[2008/10/14 1:12]  Win: I understand her cell is d125, Miss Auer
[2008/10/14 1:13]  bojo Auer: [3:38]  D-125:  Name: Andromeda Sawson Sentence: 7days Locked time: 0 days Inactive: 0 days Locked by: bojo Auer
[2008/10/14 1:14]  bojo Auer: that is from 2 days ago
[2008/10/14 1:14]  Win: Yes, I am aware of that.
[2008/10/14 1:14]  Win: However, she can’t get out without cheating unless she gets her cuffs unlocked
[2008/10/14 1:14]  bojo Auer: so her sentence is still 5 days
[2008/10/14 1:15]  bojo Auer: she agreed with our rules
[2008/10/14 1:15]  Win: Miss Auer? If her sentence was up I’d have no reason to come and ask for her release.
1586337228.jpg[2008/10/14 1:15]  bojo Auer: she agrred with    joning us
[2008/10/14 1:15]  Win: ((I thought you had no time to RP))
[2008/10/14 1:15]  bojo Auer: she agreed with her sentence
[2008/10/14 1:16]  Win: As you will undoubtedly know, Banishment is an alternate option to jail
[2008/10/14 1:16]  bojo Auer: this is  no RP,this is reality
[2008/10/14 1:16]  bojo Auer: she agree  with all of these things or she wouldnt  be there
[2008/10/14 1:17]  bojo Auer: now she  has to   do the things seh commited hersel to,  end her sentence
[2008/10/14 1:17]  Win: Ok, here’s the thing
[2008/10/14 1:18]  Win: I am an officer of Kelley Tech. We do provide banishment as an alternative to jail
[2008/10/14 1:18]  bojo Auer: there is  however one way to get her out sooner
[2008/10/14 1:18]  Win: What would be that?
[2008/10/14 1:19]  bojo Auer: buy her remaining  days free. and i dont care what other prisons do, so save  me that information.
[2008/10/14 1:20]  Win: Ok, this conversation is over. Thanks for your time
[2008/10/14 1:24]  bojo Auer: you started the conversation,  but it is over when i say it is over.
[2008/10/14 1:26]  Win: It’s not a conversation if you keep going alone. But since you say so I will contribute the idea that asking someone to pay her way out after she has NOT agreed to those terms it’s what I call a scam. I will not give you a penny, and I will RP this my way (as I am no cheater) but I am rather disappointed to the way all this is organized. I thought of Pandora as a much better place.

Solo qualche annotazione finale. La signora Auer ha ogni diritto a rifiutare il piano di comunicazione OOC, naturalmente: questo rende Pandora un posto di gran lunga più credibile e suggestivo, con un senso serio di perdita di controllo.

Ma allora non può permettersi di esordire con frasi del tipo Non ho tempo per il vostro RP. Se la sua vuole essere una prigione “reale”, non si capisce perché dovrebbe venirle in mente un’espressione del genere. E il fatto che non abbia tempo per il RP ma ce l’abbia per chiedere soldi in cambio di un rilascio anticipato, beh, mi sembra piuttosto miserevole.

2040627825.jpgAvrei lasciato volentieri una mancia sostanziosa alla struttura, prima di andarmene via con Andromeda. Avrei probabilmente anche potuto riportarla in cella a fine banishment, nel caso si fosse rivelato necessario. Il posto è bello e le Guardiane che ho conosciuto finora mi sembrano toste, piacevolmente bastarde e capaci di un ottimo RP. Loro sì, non la padrona di casa, purtroppo. Che da me (o da Andromeda) non vedrà una lira. Siamo noi a non avere il tempo per i suoi calcoli. Mi informerò sulla somma che avrei dovuto spendere per liberare Andromeda in anticipo, e la verserò al Cafè Casablanca di Daedalus Lemuria, il mio preferito fra i locali a tema non-BDSM, attualmente a rischio di chiusura.

E visto che devo aspettare qualche giorno prima di poter sottoporre Andromeda al trattamento che la renderà un Bane… beh, può darsi che Pandora abbia presto una nuova prigioniera. Sempre che la meschinità della signora Auer non si spinga a bannare chi osa contraddirla, naturalmente, cosa che a questo punto non mi sento affatto di escludere.